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View Full Version : Fondi tagliati al cinema


MARCA
21-07-2009, 08:34
Premessa:
Per me il governo ha fatto bene,
sinceramente non vedo il motivo per cui noi dobbiamo pagare un sussidio a questo settore dove gli attori incassano fior fiori di assegni facendo film che incassano poco o nulla al botteghino.
Ci sono tante categorie che vanno aiutate in questo momento e sicuramente gli attori non rientrano tra queste.

Manifestazione bipartisan Tra cinema, teatro e lirica un migliaio a Montecitorio
«Uccidete la cultura»: artisti in piazza
Al sit-in contro i tagli del governo Moretti e Verdone ma anche Barbareschi

ROMA — Palloncini neri e cartelli listati a lutto per celebrare «la morte dello spettacolo »: così un migliaio di protagonisti del mondo del cinema, del teatro, della danza, della musica, ha protestato ieri in piazza Montecitorio, di fronte alla Camera dei deputati, contro i tagli del governo Berlusconi al Fus, Fondo unico per lo Spettacolo, con cui lo Stato finanzia il settore. Meno 130 milioni di euro quest’anno, passando dai 511 milioni previsti dal governo Prodi nel 2008, ai 380 attuali. A protestare attori e registi, ma anche molte maestranze, musicisti, ballerini, coreografi, costumisti. Tra i tanti volti noti, Carlo Verdone e Nanni Moretti, Mario Monicelli ed Ettore Scola, Luca Zingaretti e Mariangela Melato, Ricky Tognazzi ed Enrico Lucherini, Paolo Virzì e Giuliano Montaldo, Valerio Mastandrea e Ascanio Celestini. (e io dovrei dare i soldi a questa gente?!?!?!?)Verdone, tra i primi ad arrivare, è anche uno dei più duri nel commento: «Un omicidio, stanno uccidendo la cultura. E se sono qui, lo faccio soprattutto per le nuove generazioni». «Delitto» è invece il termine che utilizzano entrambi gli esponenti del Pd giunti al sit-in per solidarizzare con i manifestanti: l’attuale e l’ex segretario del Pd, Dario Franceschini e Walter Veltroni.

In una piazza che ha ripetutamente invocato le dimissioni del ministro per i Beni culturali Sandro Bondi (e contro i tagli ieri si sono espressi i due ex ministri della Cultura Francesco Rutelli e Giovanna Melandri) i fischi sono stati indirizzati soprattutto agli interventi dei due parlamentari del Pdl Luca Barbareschi e Gabriella Carlucci, che dal palco hanno comunque provato ad argomentare le loro ragioni, spiegando oltretutto di condividere in larga parte le proteste (contraria ai tagli del governo anche un’altra parlamentare del Pdl, Fiorella Ceccacci Rubino, che ha parlato di un settore «che contribuisce con imposte dirette e indirette a un gettito per l’erario di diversi miliardi di euro l’anno»). Barbareschi si è rivolto alla platea parlando di «atteggiamento fascista», poi, sommerso da cori di buuu, ha proposto «uno sciopero vero e a oltranza, per quattro mesi e non una manifestazione piccola come questa e fatta di lunedì» raccogliendo anche applausi.

Sui tagli al Fus ieri è intervenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ai giornalisti, durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, ha spiegato di «non poter far nulla» per rispondere agli appelli che gli sono stati rivolti: «Perché siamo alla vigilia, anzi sull’orlo di una approvazione in Parlamento». Tuttavia, ha spiegato Napolitano, la questione tornerà presto alla ribalta, in autunno, con la legge finanziaria, quando si dovranno stabilire le priorità nell’erogazione delle risorse disponibili di fronte all’esigenza di ridimensionare la spesa pubblica. «Occorre fare uno sforzo — ha concluso il capo dello Stato — per selezionare le vere priorità, perché se si dice che tutte le spese sono prioritarie si dice che nessuna lo è».

Margini per un cambiamento di rotta del governo non se ne vedono, stando almeno alle parole pronunciate ieri sul palco da Andrea Purgatori, che a nome dell’associazione «100 Autori» ha fatto parte di una delegazione che subito prima della protesta ha incontrato a palazzo Chigi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, in veste di mediatore tra le parti. «L’aria che tira — ha detto Purgatori — non è buona, nonostante Letta comprenda molte delle nostre ragioni ».

Edoardo Sassi (http://www.corriere.it/politica/09_luglio_21/sassi_tagli_cultura_68150aa8-75bb-11de-95fa-00144f02aabc.shtml)

CYRANO
21-07-2009, 08:43
non capisco cosa c'entri verdone con la cultura...


C;,a;,z,;a

D.O.S.
21-07-2009, 08:43
Premessa:
Per me il governo ha fatto bene,
sinceramente non vedo il motivo per cui noi dobbiamo pagare un sussidio a questo settore dove gli attori incassano fior fiori di assegni facendo film che incassano poco o nulla al botteghino.
Ci sono tante categorie che vanno aiutate in questo momento e sicuramente gli attori non rientrano tra queste.


forse ti stai confondendo con Boldi e de Sica che fanno una tipologia di film abbastanza distante dagli autori indipendenti .

svarionman
21-07-2009, 08:45
I fondi per la cultura ci devono essere, il problema è che ora vanno a foraggiare le solite puttanate e gente che in generale ha il portafoglio già pieno da tempo. Invece dovrebbero servire per i giovani artisti e per chi tenta di fare vera cultura (musica, film o arte che sia).

trallallero
21-07-2009, 08:50
non capisco cosa c'entri verdone con la cultura...


C;,a;,z,;a

*

MARCA
21-07-2009, 08:53
forse ti stai confondendo con Boldi e de Sica che fanno una tipologia di film abbastanza distante dagli autori indipendenti .

"Volete" gli autori indipendenti?
Andate a vedervi i loro film comprando il biglietto e noleggiate il film.

Per quale oscuro e assurdo motivo dovrei dare un assegno di mantenimento a gente che fa flop?
Perchè dicono che Zapatero non è berlusconi?Bella scoperta e per fare questo servono un paio di milioni di euro?
Ma fatemi il piacere.

D.O.S.
21-07-2009, 09:02
"Volete" gli autori indipendenti?
Andate a vedervi i loro film comprando il biglietto e noleggiate il film.

Per quale oscuro e assurdo motivo dovrei dare un assegno di mantenimento a gente che fa flop?
Perchè dicono che Zapatero non è berlusconi?Bella scoperta e per fare questo servono un paio di milioni di euro?
Ma fatemi il piacere.
senza soldi non puoi fare i film e il cinema indipendente non capitalizza le cifre folli di quello mainstream .

fare film ( di qualsiasi tipo ) costa molto e i film sperimentali guadagnano poco , ciononostante diventano sovente piccoli classici a cui si ispirano tutti gli autori da blockbuster .

non è come scrivere un libro : servono molti più fondi e se tagli i fondi il rischio è di doverti assorbire per il resto della tua vita le solite ammmericanate usa e getta .

svarionman
21-07-2009, 09:18
"Volete" gli autori indipendenti?
Andate a vedervi i loro film comprando il biglietto e noleggiate il film.

Per quale oscuro e assurdo motivo dovrei dare un assegno di mantenimento a gente che fa flop?
Perchè dicono che Zapatero non è berlusconi?Bella scoperta e per fare questo servono un paio di milioni di euro?
Ma fatemi il piacere.

Scusa, ma è evidente che si sta parlando di due cose diverse....:doh:
La spinta dovrebbe servire agli artisti emergenti, che chiaramente non possono mantenersi con le prime opere....che poi la cultura non dovrebbe avere come obbiettivo primo l'aspetto commerciale, che spetto va a discapito della sperimentazione o dell'innovazione.
Il problema è che a tali fondi attingono anche vanzina e simili. Come al solito in Italia i finanziamenti pubblici servono per foraggiare i soliti noti, senza discriminante artistica o di qualità.

MARCA
21-07-2009, 09:24
senza soldi non puoi fare i film e il cinema indipendente non capitalizza le cifre folli di quello mainstream .

fare film ( di qualsiasi tipo ) costa molto e i film sperimentali guadagnano poco , ciononostante diventano sovente piccoli classici a cui si ispirano tutti gli autori da blockbuster .

non è come scrivere un libro : servono molti più fondi e se tagli i fondi il rischio è di doverti assorbire per il resto della tua vita le solite ammmericanate usa e getta .
e per rispondere anche a svarionman:
Siccome siamo in un'economia di mercato,
se tu non hai i capitali te li fai prestare da una banca, ti prendi il rischio imprenditoriale e se produci ripaghi il debito, se non produci salti come tanti piccoli onesti artigiani in questo periodo.
Non vedo perchè il lavoro di un regista dovrebbe essere più utile di quello di un artigiano con 10 dipendenti.
Poi se qualche filantropo della politica(Veltroni-Franceschini) vuole pagare i tuoi debiti nessuno dice nulla, anzi, tanto meglio.
Ma deve essere eliminato in Italia questo concetto di assistenzialismo, caxxo.

svarionman
21-07-2009, 09:38
e per rispondere anche a svarionman:
Siccome siamo in un'economia di mercato,
se tu non hai i capitali te li fai prestare da una banca, ti prendi il rischio imprenditoriale e se produci ripaghi il debito, se non produci salti come tanti piccoli onesti artigiani in questo periodo.
Non vedo perchè il lavoro di un regista dovrebbe essere più utile di quello di un artigiano con 10 dipendenti.
Poi se qualche filantropo della politica(Veltroni-Franceschini) vuole pagare i tuoi debiti nessuno dice nulla, anzi, tanto meglio.
Ma deve essere eliminato in Italia questo concetto di assistenzialismo, caxxo.

La cultura è una cosa diversa.....e poi in molti settori ci sono gli incentivi per chi inizia, anche per l'imprenditoria. Il problema è che, soprattutto in Italia, spazi per i giovani artisti tramite i canali normali (case di produzione, etichette musicali) non ce n'è, tant'è che i giovani musicisti vanno a farsi produrre all'estero appena riescono. Si punta solo sui cinepanettoni o sui dischi preconfezionati......poi non ci lamentiamo se l'unica musica che sembra esistere è quella facilotta dei tokio hotel o di giusy ferreri.
Tutto sta nell'organizzare le cose in modo serio e premiare chi lo merita.

CYRANO
21-07-2009, 09:42
se si danno fondi a giovani imprenditori per aprire un'impresa che non si sa dove va a finire , allora e' giusto fornire anche fondi a giovani registi/cinematografi e vedere se sfondano...
ma verdone..che c'entra verdone ??????!!!! :muro:


C;,a;,z;,a

MARCA
21-07-2009, 09:42
La cultura è una cosa diversa.....e poi in molti settori ci sono gli incentivi per chi inizia, anche per l'imprenditoria. Il problema è che, soprattutto in Italia, spazi per i giovani artisti tramite i canali normali (case di produzione, etichette musicali) non ce n'è, tant'è che i giovani musicisti vanno a farsi produrre all'estero appena riescono. Si punta solo sui cinepanettoni o sui dischi preconfezionati......poi non ci lamentiamo se l'unica musica che sembra esistere è quella facilotta dei tokio hotel o di giusy ferreri.
Tutto sta nell'organizzare le cose in modo serio e premiare chi lo merita.

Allora forse dobbiamo iniziare a dare un significato al termine cultura.Perchè non ricordo giovani artisti che fanno cultura...(ma fare cultura, che significa???)

MARCA
21-07-2009, 09:44
se si danno fondi a giovani imprenditori per aprire un'impresa che non si sa dove va a finire , allora e' giusto fornire anche fondi a giovani registi/cinematografi e vedere se sfondano...
C;,a;,z;,a

Va che la procedura per l'apertura della p.iva è la stessa, com'è la stessa la richiesta di contributi, e per inciso, ci vogliono 24 mesi per vedere i soldi legati all'imprenditoria giovanile, quindi? Gli imprenditori si devono prender eil rischio di fallire mentre i registri si devono solo prender eil rischio di far fiasco?
...

CYRANO
21-07-2009, 09:48
Va che la procedura per l'apertura della p.iva è la stessa, com'è la stessa la richiesta di contributi, e per inciso, ci vogliono 24 mesi per vedere i soldi legati all'imprenditoria giovanile, quindi? Gli imprenditori si devono prender eil rischio di fallire mentre i registri si devono solo prender eil rischio di far fiasco?
...

che e' la stessa cosa...


C;,a;z;.,a

svarionman
21-07-2009, 09:58
I fondi pubblici servono anche per finanziare teatri, mostre, concerti, iniziative per i giovani.......non si può ridurre l'arte al solo profitto.

domthewizard
21-07-2009, 10:10
se si danno fondi a giovani imprenditori per aprire un'impresa che non si sa dove va a finire , allora e' giusto fornire anche fondi a giovani registi/cinematografi e vedere se sfondano...
ma verdone..che c'entra verdone ??????!!!! :muro:


C;,a;,z;,a

mi è parso anche di leggere un certo ricky tognazzi, quello che fà la pubblicità con le patatine e il regista giapponese :rotlf:

MARCA
21-07-2009, 10:13
I fondi pubblici servono anche per finanziare teatri, mostre, concerti, iniziative per i giovani.......non si può ridurre l'arte al solo profitto.

Che ci vuoi fare sono un analista finanziario :p

svarionman
21-07-2009, 10:15
Che ci vuoi fare sono un analista finanziario :p

Ah, ok.......allora è deformazione professionale :D

Onisem
21-07-2009, 10:45
Il problema è che stanno tagliando i fondi e asfissiando TUTTA la cultura. Del resto si sa che per questa diciamo destra cafona e arricchita la cultura è un optional sacrificabile.

MARCA
21-07-2009, 10:47
Il problema è che stanno tagliando i fondi e asfissiando TUTTA la cultura. Del resto si sa che per questa diciamo destra cafona e arricchita la cultura è un optional sacrificabile.

http://www.cavallofabio.it/photogallery/artistiche/CANNONE.JPG

deggungombo
21-07-2009, 10:56
Premessa:
Per me il governo ha fatto bene,
sinceramente non vedo il motivo per cui noi dobbiamo pagare un sussidio a questo settore dove gli attori incassano fior fiori di assegni facendo film che incassano poco o nulla al botteghino.
Ci sono tante categorie che vanno aiutate in questo momento e sicuramente gli attori non rientrano tra queste.

Manifestazione bipartisan Tra cinema, teatro e lirica un migliaio a Montecitorio
«Uccidete la cultura»: artisti in piazza
Al sit-in contro i tagli del governo Moretti e Verdone ma anche Barbareschi



Edoardo Sassi (http://www.corriere.it/politica/09_luglio_21/sassi_tagli_cultura_68150aa8-75bb-11de-95fa-00144f02aabc.shtml)se si valutasse tutto in fatto di ritorno economico, molte altre cose non avrebbero senso... neanche il tuo avatar del capolavoro Barry Lyndon ne avrebbe.



I fondi per la cultura ci devono essere, il problema è che ora vanno a foraggiare le solite puttanate e gente che in generale ha il portafoglio già pieno da tempo. Invece dovrebbero servire per i giovani artisti e per chi tenta di fare vera cultura (musica, film o arte che sia).*

Onisem
21-07-2009, 10:56
http://www.cavallofabio.it/photogallery/artistiche/CANNONE.JPG
E bum! :asd: Questi il massimo della cultura che concepiscono sono Drive-In, Apicella, un vulcano finto che erutta petardi, un anfiteatro di calcestruzzo per farci recitare le aspiranti.

_Magellano_
21-07-2009, 11:55
Il problema è che stanno tagliando i fondi e asfissiando TUTTA la cultura. Del resto si sa che per questa diciamo destra cafona e arricchita la cultura è un optional sacrificabile.Si specialmente la cultura del rispetto di chi la pensa diversamente. :rolleyes:

Lorekon
21-07-2009, 12:08
stavolta hanno fatto solo bene.

il FUS era ed è una mangiatoia, ci sono altre priorità (la ricerca?).

Raven
21-07-2009, 12:34
Poveri attori! :) Ma c'è la soluzione! :O

http://www.fiabepertutti.it/images/ZAPPARE.jpg

Kharonte85
21-07-2009, 12:43
stavolta hanno fatto solo bene.

il FUS era ed è una mangiatoia, ci sono altre priorità (la ricerca?).

Don't Worry, Be Happy...:)

taglieranno anche quella :asd:


Comunque è certamente un male, la gente che ci mangia c'è ovunque non per questo bisogna levare l'aria anche a chi fa delle cose buone, investire nello spettacolo (come insegna SimCity :D ) contribuisce all'indice generale della soddisfazione della popolazione ed aumenta il prestigio della nazione (aumentando conseguentemente il turismo).

Legge di istituzione del FUS: Fondo Unico per lo Spettacolo

La legge 30 aprile 1985, n. 163 "Nuova disciplina degli interventi dello Stato a favore dello spettacolo" è la prima e unica iniziativa legislativa della Repubblica Italiana che si impegni a disciplinare tutti i settori dello Spettacolo.Con questa legge, quindi, il settore dello spettacolo diventa oggetto di una normativa unitaria con l’istituzione del Fondo Unico dello Spettacolo, che ha il duplice scopo di riordinare gli interventi finanziari a favore dell’intero settore dello spettacolo e di conferire disciplina unitaria a tali interventi.
La previsione stabile di un fondo per il sostegno finanziario dello spettacolo consentì, da quell’anno, di programmare le attività del settore con un orizzonte temporale più esteso.
Le legge 163, pertanto, istituisce il FUS quale strumento finalizzato al sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni, organismi ed imprese operanti nei settori delle attività cinematografiche, musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante. Oltre all’istituzione del FUS la legge prevede inoltre l’istituzione di un Osservatorio dello Spettacolo.
La legge n. 163/1985 prevedeva una ripartizione del Fondo Unico dello Spettacolo secondo le percentuali che seguono:

· il 42% agli enti lirici,
· il 13% alla musica ed alla danza,
· il 25% al cinema,
· il 15% alla prosa
· lo 1,5% ai circhi,
· quota residua (il 3,5% dell’intero Fondo) destinata al funzionamento degli organi istituzionali e ad altre spese.

Tale ripartizione percentuale fu modificata in seguito all’introduzione della legge n. 555/1988, che abolì le quote previste dalla legge n. 163/1985, assegnando all’allora Ministro per il Turismo e dello Spettacolo il compito di stabilire le percentuali di ripartizione del Fondo con cadenza annuale, emanando un proprio decreto, sentito il parere del Consiglio Nazionale dello Spettacolo.

In seguito all’introduzione di questa norma, nel 1990 furono operate alcune efficaci modifiche rispetto alla ripartizione originaria.
In particolare, alla musica ed alla danza era destinato il 61,8% (con riserva di ben il 47,8% ai tredici Enti Lirici); al contrario, la quota del cinema era ridotta dal 25% al 19%. In seguito, queste proporzioni sono state modificate in misura sostanzialmente irrilevante, perpetuando al tempo stesso il beneficio della stabilità ed il costo della mancanza di flessibilità e di adattabilità agli andamenti contingenti del mercato, anzi contribuendo in qualche misura ad irrigidirne le dinamiche.

Pur sottostando inevitabilmente agli andamenti della finanza pubblica e subendo la diminuzione di potere d’acquisto a causa della dinamica inflazionistica, il Fondo Unico dello Spettacolo ha assolto alla funzione di garantire il finanziamento del settore con un buon grado di certezza.
Il suo andamento e la sua composizione vanno interpretati, peraltro, anche alla luce di fonti aggiuntive di finanziamento dello spettacolo che – soprattutto negli ultimi anni – hanno consentito una sia pur contenuta integrazione delle risorse finanziarie complessivamente destinate allo spettacolo.

http://db.formez.it/FontiNor.nsf/2447e0c392628e8dc1256f4f005690aa/f0f0b8b200ed0925c1256fe0004c91d4?OpenDocument


ora le risorse sono ripartite così:

Secondo l'articolo 15 della legge 163/85, il FUS viene rifinanziato ogni anno con la legge finanziaria e viene ripartito tra i vari settori con un decreto del Ministro per i beni culturali. Per l'anno 2009 il finanziamento stabilito dalla legge 22 dicembre 2008 n. 203 ("Legge finanziaria 2009"), tabella C, è di 398.036.000 euro. Secondo il decreto ministeriale emanato il 13 febbraio 2009, questa somma, al netto di 20 milioni di euro destinati alle fondazioni lirico-sinfoniche, viene ripartita nei seguenti settori:

a) enti lirici 47,5%

b) attività cinematografiche 18,5%

c) attività di prosa 16,3%

d) attività musicali 13,7%

e) attività di danza 2,3%

f) attività circense 0,2 %

http://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_Unico_per_lo_spettacolo

ornette
21-07-2009, 12:52
non capisco cosa c'entri verdone con la cultura...


C;,a;,z,;a

Io non capisco cosa c'entri Bondi con la cultura, poesie a parte :ciapet:

Lorekon
21-07-2009, 13:32
scopro solo ora che noi NOSTRI soldi vengono finanziati anche i circhi!!! :mad: :mad:

MARCA
21-07-2009, 13:34
La mia cultura:
il tuo avatar del capolavoro Barry Lyndon ne avrebbe.



E bum! :asd: Questi il massimo della cultura che concepiscono sono Drive-In, Apicella, un vulcano finto che erutta petardi, un anfiteatro di calcestruzzo per farci recitare le aspiranti.

Per il resto della polemica personale interverrano altri :cool:

MARCA
21-07-2009, 13:36
se si valutasse tutto in fatto di ritorno economico, molte altre cose non avrebbero senso... neanche il tuo avatar del capolavoro Barry Lyndon ne avrebbe.


Scusa, ma non mi risulta che Stanley Kubrick avesse prodotto una serie interminabile di ciofeghe..:rolleyes:

deggungombo
21-07-2009, 13:48
Per il resto della polemica personale interverrano altri :cool:fatico a vederci polemica personale,dicevo che non tutte le cose belle, come barry lyndon che ritengo un capolavoro, trovano diretto riscontro economico al botteghino.
il metro del botteghino è tutt'altro che adeguato per dare valore ad un prodotto artistico/tecnico come può essere un film.
se tutto fosse valutato in questa maniera, sarebbe boldi e desica forever.

Scusa, ma non mi risulta che Stanley Kubrick avesse prodotto una serie interminabile di ciofeghe..:rolleyes:nono... di kubrik amo quasi tutto, ma come ho detto sopra, nn tutto è stato un successone d'incassi.

nomeutente
21-07-2009, 14:07
fatico a vederci polemica personale


Fatico anch'io.

MARCA
21-07-2009, 14:10
fatico a vederci polemica personale,dicevo che non tutte le cose belle, come barry lyndon che ritengo un capolavoro, trovano diretto riscontro economico al botteghino.
il metro del botteghino è tutt'altro che adeguato per dare valore ad un prodotto artistico/tecnico come può essere un film.
se tutto fosse valutato in questa maniera, sarebbe boldi e desica forever.

nono... di kubrik amo quasi tutto, ma come ho detto sopra, nn tutto è stato un successone d'incassi.

La polemica personale non è la tua!!! Ci mancherebbe...:)

Onisem
21-07-2009, 15:08
La mia cultura:




Per il resto della polemica personale interverrano altri :cool:

:confused: Guarda che non mi riferivo assolutamente a te! :mbe:

MARCA
21-07-2009, 16:42
:confused: Guarda che non mi riferivo assolutamente a te! :mbe:

Ah, ok...:confused:

Dream_River
21-07-2009, 17:08
scopro solo ora che noi NOSTRI soldi vengono finanziati anche i circhi!!! :mad: :mad:

Ovvio, sono una forma di cultura anche quella

COn la differenza che qua in Italia non c'è nessun minimo controllo su come vengono investiti i soldi con cui vengono finanziati i circhi, ed infatti in Italia gli artisti circensi sono sempre meno perchè i fondi vengono concessi indisitintamente ad artisti circensi onesti e a ciarlatani ibroglioni

Non per niente mio zio è riuscito a realizzare il suo sogno di creare un circo tutto suo in Spagna, dove se il governo spagnolo di concede dei fondi, tu devi rogolarmente dimostrare dove hai speso ogni singolo centesimo che ti è stato dato, e se per caso non sei in grado di dimostrarlo dove li hai spesi, o ne usi anche solo una parte per comprarti un caffè al bar o qualsiasi cosa non inerente l'attività circense, ti fanno un culo che dopo ci puoi ospitare anche la corrida

E penso che lo stesso principio andrebbe poi utilizzato da noi per tutte le forme di cultura

frankytop
21-07-2009, 17:46
Il problema è che stanno tagliando i fondi e asfissiando TUTTA la cultura. Del resto si sa che per questa diciamo destra cafona e arricchita la cultura è un optional sacrificabile.

Diciamo la verità:i film italiani fanno pena,hanno sempre fatto pena,giusto per usare un eufemismo e non sono minimamente confrontabili con le produzioni americane.
I film italiani sono spenti,morti,senza brio dove l'attore in genere è solo capace di indurre lo spettatore alla tristezza se non addirittura alla depressione con il suo modo di recitare con tempi morti insopportabili e con espressività "fasulle".

...ecco,per mantenere questo carrozzone si tira in ballo la solita parolina chiave:cultura,mediante la quale si vuole giustificare qualunque porcheria pallosa.

Bene ha fatto il governo,se taluni vogliono produrre film se li paghino con gli incassi...con buona pace della "cultura".

Onisem
21-07-2009, 17:58
Guarda che a me sinceramente che taglino finanziamenti con soldi dei contribuenti al cinema politicizzato importa poco, però quando strangolano anche lirica, teatro etc. qualche problema me lo pongo. Anche perchè il cinema può avere più o meno facilmente accesso anche a finanziamenti privati, ma l'opera?

blamecanada
21-07-2009, 18:18
Diciamo la verità:i film italiani fanno pena,hanno sempre fatto pena,giusto per usare un eufemismo e non sono minimamente confrontabili con le produzioni americane.
A dire il vero l'Italia ha avuto alcuni tra i piú grandi registi del secolo.

Visconti (:ave: ), De Sica (Vittorio, s'intende), Fellini, Rossellini.

Se poi tu li trovi pallosi mi dispiace per te :muro:.


Che poi i registi che in questo caso protestano non siano questo granché è un altro discorso.

frankytop
21-07-2009, 18:24
Guarda che a me sinceramente che taglino finanziamenti con soldi dei contribuenti al cinema politicizzato importa poco, però quando strangolano anche lirica, teatro etc. qualche problema me lo pongo. Anche perchè il cinema può avere più o meno facilmente accesso anche a finanziamenti privati, ma l'opera?

Beh su questo allora ti posso dare ragione.

momo-racing
21-07-2009, 18:25
Diciamo la verità:i film italiani fanno pena,hanno sempre fatto pena

Innanzitutto hanno sempre fatto pena è una colossale stupidità che potevi risparmiare dato che gente come Fellini, Leone, Zeffirelli, DeSica ( Vittorio non Christian ) o Monicelli hanno insegnato anche agli americani a fare cinema.

Rimanendo a un ambito un po' più moderno, dipende comunque da che film stiamo parlando. Se parliamo di Muccino sfondi una porta aperta. Se parliamo di gente come Tornatore ( nuovo cinema paradiso, una pura formalità, la leggenda del pianista sull'oceano ) o il primo Salvatores ( Mediterraneo, Turnè ) e in fondo anche il primo Benigni ( parlo ancora di film come il Mostro, Johnny Stecchino e non ci resta che piangere ) allora mi sa che di cinema ne capisci ben poco

Dream_River
21-07-2009, 18:31
Diciamo la verità:i film italiani fanno pena,hanno sempre fatto pena,giusto per usare un eufemismo e non sono minimamente confrontabili con le produzioni americane.
I film italiani sono spenti,morti,senza brio dove l'attore in genere è solo capace di indurre lo spettatore alla tristezza se non addirittura alla depressione con il suo modo di recitare con tempi morti insopportabili e con espressività "fasulle".


Veramente tutto il cinema odierno sta vivendo un periodo di decadenza, grazie soprattutto alla diffusione del cinema da consumo (Che ha trovato il suo blasfemo santuario in quella fatiscenti strutture denominate "multisala")
Ormai sono pochi che vedono ancora il cinema come un arte


Innanzitutto hanno sempre fatto pena è una colossale stupidità che potevi risparmiare dato che gente come Fellini, Leone, Zeffirelli, DeSica ( Vittorio non Christian ) o Monicelli ha insegnato anche agli americani a fare cinema.

Rimanendo a un ambito un po' più moderno, dipende comunque da che film stiamo parlando. Se parliamo di Muccino sfondi una porta aperta. Se parliamo di gente come Tornatore ( nuovo cinema paradiso, la leggenda del pianista sull'oceano ) o il primo Salvatores ( Mediterraneo, Turnè ) allora mi sa che di cinema ne capisci ben poco

*

frankytop
21-07-2009, 18:33
A dire il vero l'Italia ha avuto alcuni tra i piú grandi registi del secolo.

Visconti (:ave: ), De Sica (Vittorio, s'intende), Fellini, Rossellini.

Se poi tu li trovi pallosi mi dispiace per te :muro:.


Che poi i registi che in questo caso protestano non siano questo granché è un altro discorso.

No io mi riferisco soprattutto al cosiddetto il cinema "impegnato" intriso di una certa matrice politica di sinistra,questo è veramente insopportabile.

Ma francamente anche i registi che hai nominato....li trovo pallosi.

frankytop
21-07-2009, 18:34
Innanzitutto hanno sempre fatto pena è una colossale stupidità che potevi risparmiare dato che gente come Fellini, Leone, Zeffirelli, DeSica ( Vittorio non Christian ) o Monicelli hanno insegnato anche agli americani a fare cinema.

Rimanendo a un ambito un po' più moderno, dipende comunque da che film stiamo parlando. Se parliamo di Muccino sfondi una porta aperta. Se parliamo di gente come Tornatore ( nuovo cinema paradiso, una pura formalità, la leggenda del pianista sull'oceano ) o il primo Salvatores ( Mediterraneo, Turnè ) e in fondo anche il primo Benigni ( parlo ancora di film come il Mostro, Johnny Stecchino e non ci resta che piangere ) allora mi sa che di cinema ne capisci ben poco

Posso concederti senz'altro la leggenda del pianista sull'oceano.

Ma comunque abbiamo canoni di riferimento diversi.

Marziano
22-07-2009, 20:21
I fondi statali sono necessari perchè i produttori italiani ( che come le loro controparti imprenditoriali dell'industria non hanno un briciolo di coglioni ) investono solo su cinepanettoni e stronzeggianti opere adolescenziali.
I nuovi autori non se li caga nessuno e pure i vecchi, come monicelli e la wertmuller, senza foraggiamento non riuscirebbero a girare un filmino della prima comunione. Entrambe le categorie non sono quasi mai premiate dal grande pubblico, talvolta perchè i film fanno pietà, molto spesso perchè il grande pubblico ha gusti meno sofisticati, ma è sacrosanto che gli sia data la possibilità di girare.
L'intoppo sta, come sempre accade ogni volta che nel paesello si devono gestire fondi pubblici, nella parte mediana dell'imbuto: Dall'apertura superiore piovono i dinero statali, sotto il piccolo ugello in fondo ci sono gli autori con le bocche spalancate, in mezzo, a filtrare, c'e' una commissione di ottuagenari che si eccitano solo a sentir parlare di questione razziale, trentenni in crisi, introspezione di questo e quello e aborriscono i film di genere.
Consuntivo:
- 100% di finanziamento entra nell'imbuto
- il 20% si perde subito negli ingranaggi ( consulenze, ticket mafia )
- il 50% va a pellicole introspettive (ma fortemente narcotiche) con protagonista un immigrato / omosessuale / mafioso / prete ( meglio se tutte e tre le cose ) e contorno abbondante di carabinieri e politici.
- il 20% finisce nelle mani di sedicenti produttori che ci si comprano l'auto
- il restante 10% se lo spartiscono 50 giovani diplomati del centro sperimentale, di cui:

- 25 girano un opera introspettiva (ma fortemente narcotica) strapiena di immigrati, omosessuali, carabinieri e preti, ma purtroppo con taglio da centro sociale che fa vomitare la commissione.
- 24 girano un film con Fabio Volo alle prese con i suoi problemi di trentenne
- l'ultimo, con lo 0.2% dei finanziamenti, tira fuori materiale da oscar. Il suo film viene distribuito in tre copie, per un solo weekend, in cinema parrocchiali vietati al pubblico per motivi di sicurezza strutturale.

gigio2005
22-07-2009, 20:31
Posso concederti senz'altro la leggenda del pianista sull'oceano.

Ma comunque abbiamo canoni di riferimento diversi.

No io mi riferisco soprattutto al cosiddetto il cinema "impegnato" intriso di una certa matrice politica di sinistra,questo è veramente insopportabile.

Ma francamente anche i registi che hai nominato....li trovo pallosi.

:doh:

immagino i tuoi canoni siano transformers o san valentino di sangue 3d