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View Full Version : «Svendono l’Italia solo per fare cassa» - il piano casa, rovina irreversibile


stemanca
20-07-2009, 08:25
L’intervista La presidente del Fai: spero che Bondi mantenga la parola

Giulia Maria Crespi: il piano casa, rovina irreversibile

ROMA—«Stanno svendendo l’Italia solo per ricavare un utile immediato. Sul paesaggio, sul territorio italiani non c’è più da nutrire preoccupazione: ma autentica disperazione. Sarà una rovina irreversibile di cui soffriranno le nuove generazioni. E poi ne risentiranno il turismo, che abbandonerà il nostro Paese, e già sta avvenendo. Poi la salute, l’identità, le radici stesse degli italiani». Giulia Maria Crespi parla dalla sua casa in Sardegna, ma è in continuo collegamento con gli uffici del Fai, il Fondo ambiente italiano, trust privato che negli anni è riuscito a sottrarre straordinari beni culturali italiani alla speculazione e alla scomparsa. Un’esperienza citata in Europa come un modello di tutela in mano ai privati.

Qual è la ragione del suo allarme, signora Crespi?
«Prima di tutto la sorte del Codice dei Beni culturali, varato dal ministro Giuliano Urbani, in mezzo a mille difficoltà, sotto il precedente governo Berlusconi e concluso da Francesco Rutelli. Sandro Bondi mi aveva dato la sua parola d’onore davanti a quattro testimoni che la parte relativa al paesaggio sarebbe entrata in vigore a gennaio scorso, poi a giugno di quest’anno. Infine lo slittamento alla fine di dicembre... ».

Parla dell’articolo 146 che attribuisce ai soprintendenti il potere di esprimere un parere obbligatorio e vincolante sugli interventi nelle aree protette e che non è ancora andato in vigore? C’è un regime di proroga...
«Penso proprio a quel problema. I soprintendenti calano di numero e hanno sempre meno mezzi a disposizione. Ora c’è questa proroga che consente ai soprintendenti di pronunciarsi solo a cose fatte, a progetto varato. Intanto le regioni stanno approntando i loro piani. Il Veneto prevede la possibilità di intervenire nel 40% del territorio. La Lombardia nel 35% con la possibilità di intervenire anche nei parchi regionali. Allucinante. L’Umbria le sta seguendo. Altra tragedia: ora i comuni permettono ai costruttori di autocertificarsi l’idoneità del progetto. Sono insegnamenti che definirei di gravissimo scadimento morale dell’intero sistema italiano».

Bondi ha assicurato che la proroga finirà a dicembre...
«Spero. Anche se non ci credo più. Senza il Codice completo, il Piano Casa potrà avere effetti devastanti, purtroppo irreversibili sul paesaggio».

Dice però Berlusconi: con le nuove regole del Piano Casa verranno rimessi in circolazione tra i 70 e i 150 miliardi di euro ora inoperosi nelle banche. Non temete di apparire come ostacoli alla ripresa dell’economia?
«Questo è quello che dice Berlusconi, poi bisogna vedere se gli effetti economici saranno davvero quelli... Ma io guardo al futuro. Il Piano Casa prevede la possibilità di abbattere vecchi edifici, di aumentarne la cubatura, di stravolgere insomma interi panorami. Unico Paese in Europa: guardiamo cosa avviene in Francia o altrove. Ma qui non c’è solo il Piano Casa. È tutto un sistema... ».

A cosa si riferisce in particolare, signora Crespi?
«Ho tanti altri esempi che addolorano solo al pensarli. In Lombardia, nel cuore del parco del Curone, cioè della Brianza ancora ben conservata, un meraviglioso parco di 2.700 ettari, è pronto uno studio di fattibilità per permettere alla società australiana Australian Po Valley, per il 50% di proprietà Edison, di estrarre petrolio. Petrolio lì! Con conseguente emissione di acido solforico che avrà un’azione intossicante nell’arco di dieci chilometri, col problema dello smaltimento dei fanghi. Tutti i 21 comuni, di qualunque colore, e la provincia di Lecco protestano ma non hanno potere di bloccare il piano perché è stato dichiarato di pubblica utilità! Come si può solo immaginare tutto questo?».

Altri esempi che la preoccupano?
«Ho ancora un esempio legato alla Lombardia che, nel suo piano prevede la possibilità di intervenire addirittura nelle aree protette. Per esempio nel meraviglioso Parco Agricolo Sud: 47 mila ettari! Altro massacro che resterà indelebile che distruggerà un’area ricca di fontanili antichi, terreno ad alta fertilità, piena di antiche abbazie e cascine forzesche. Un polmone verde per i milanesi».

Se la prende con questo governo?
«Io credo che ormai circoli un ragionamento trasversale: fare soldi subito. E poi, dopo di me il diluvio. Lo disse Luigi XV, ma dopo ci fu la Rivoluzione francese. E dopo, per noi, ci sarà solo un territorio devastato per sempre. E qui nessuno è più sensibile. Non lo è la destra. Ma non lo è nemmeno la sinistra: neanche l’attuale opposizione colloca l’ambiente tra le sue priorità. Anzi, se ne disinteressa totalmente. Guardiamo cosa sta avvenendo in Toscana e presto in Umbria... Rimaniamo solo noi associazioni: Fai, Italia Nostra, Lipu, Wwf. Siamo visti da tutti come scomodi cretini. Poi, un giorno, forse qualcuno dirà che quegli scomodi cretini avevano ragione. Ma sarà troppo tardi. Un padre non svende la figlia per far cassa. Qui, lo ripeto, stanno svendendo la nostra Italia davanti all’indignazione del resto d’Europa».

Paolo Conti
20 luglio 2009


http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/paolo_conti_svendono_l_italia_per_far_cassa_fe2155ea-74f0-11de-95fa-00144f02aabc.shtml

Parole inquietanti a mio avviso, che riflettono un degrado generale: fare soldi subito, tappare i buchi, e danneggiare la struttura, mi sembrano il tema ricorrente nel panorama politico, quale che sia il colore e il tema trattato :cry:

STE

whistler
20-07-2009, 08:27
l italia è morta. è da rifare. RESET

SuperTux
20-07-2009, 08:59
Le città del futuro.

http://www.graficamente.net/versionebeta/ricarica_casa.jpg

Crazy rider89
20-07-2009, 09:00
che donna comunista!

certo che confidare in Bondi...:rolleyes:

sid_yanar
20-07-2009, 09:15
purtroppo non si tratta di una novità, da sempre la pseudodestra berlusconiana mette in atto politiche di aggressione dell'ambiente. Sia per i motivi citati nell'articolo, sia perchè proteggere l'ambiente implica accettare leggi e regolamenti nell'interesse della collettività. E non dimentichiamo che costoro sono il popolo della libertà, la libertà di fare il cazzo che gli pare, perchè no pure nelle aree protette.
Detto questo dobbiamo tuttavia notare come nella pseudosinistra, nella fattispecie negli ex DS ed ora PD-L, l'atteggiamento sia in fondo lo stesso. Umbria docet...

ConteZero
20-07-2009, 09:23
purtroppo non si tratta di una novità, da sempre la pseudodestra berlusconiana mette in atto politiche di aggressione dell'ambiente. Sia per i motivi citati nell'articolo, sia perchè proteggere l'ambiente implica accettare leggi e regolamenti nell'interesse della collettività. E non dimentichiamo che costoro sono il popolo della libertà, la libertà di fare il cazzo che gli pare, perchè no pure nelle aree protette.
Detto questo non possiamo tuttavia notare come nella pseudosinistra, nella fattispecie negli ex DS ed ora PD-L, l'atteggiamento sia in fondo lo stesso. Umbria docet...

Più semplicemente l'ambiente "non risponde" se gli dai un cazzotto.
Gli interessi l'ambiente te li presenta col tempo, ma nell'immediato non si vede niente, per questa ragione andare a spese dell'ambiente conviene... si fa cassa subito con pochissime spese... poi i problemi spuntano in seguito quando "chi s'è visto s'è visto".
La sinistra, assetata di consenso a costo zero (anche perché di spendersi per guadagnarselo non ne hanno voglia), quando vede un opportunità di "far cassa" scommettendo sulla pancia dell'elettorato ci si butta a pesce.

L'alternativa sarebbe dire NO e fare il diavolo a quattro (non tanto in parlamento, dove l'opposizione è decorativa, ma nelle piazze... con manifestazioni e simili), ma la paura di perdere qualche zerovirgola ed il TERRORE di essere allontanati dagli stessi manifestanti (perché il rischio c'è, specie quando i politici vogliono strumentalizzare la piazza) fa sì che anche chi non è al potere stia zitto.

sid_yanar
20-07-2009, 09:26
Più semplicemente l'ambiente "non risponde" se gli dai un cazzotto.
Gli interessi l'ambiente te li presenta col tempo, ma nell'immediato non si vede niente, per questa ragione andare a spese dell'ambiente conviene... si fa cassa subito con pochissime spese... poi i problemi spuntano in seguito quando "chi s'è visto s'è visto".


assolutamente.

Scalor
20-07-2009, 10:03
No, il piano casa non è una rovina, è un vantaggio per rimediare agli errori degli anni '60 '70, il problema è che con la mentalità italiana il piano casa in molte parti di italia verrà usato per speculazione, cioè porcate di edifici, superfetazioni degli anni 60 70 alle quali si aggiungeranno quelle del 2009 !.