dantes76
18-07-2009, 01:53
17-07-09
NAPOLITANO: BONDI, UN GRANDE PRESIDENTE
(ASCA) - Roma, 17 lug - ''Nei momenti difficili per la vita di un Paese la salvezza puo' venire solo da un pensiero politico impersonato da uomini consapevoli del proprio ruolo storico.
E' il caso del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sta svolgendo, in un frangente delicato come quello che stiamo attraversando, un compito importante con uno stile ineccepibile e una sapienza politica rara di questi tempi.
Giorgio Napolitano fu eletto da un Parlamento scaturito da un risultato elettorale incerto e tale da rendere subito evidente agli esponenti politici piu' responsabili l'impossibilita' di formare un governo privo di una maggioranza reale in Parlamento e ancor meno nel Paese''.
Lo afferma in una lunga nota il ministro Sandro Bondi (Pdl) che aggiunge: ''Questa realta' evidente non basto' a indurre i principali leader della sinistra a trovare una diversa soluzione politica e istituzionale. Anzi, la debolezza si trasformo' nella pervicacia e nell'arroganza dei numeri. Non prendere atto dei reali rapporti di forza emersi dalle elezioni, fu il principale errore che porto' alla disfatta di Romano Prodi e alla sua definitiva uscita di scena. La vita tormentata del governo Prodi e' in gran parte la causa essenziale della crisi in cui ancora si dibatte il Partito Democratico.
La coalizione che rivendico' una dubbia vittoria elettorale fu spinta dalla propria debolezza a procedere ad una ulteriore forzatura, imponendo alla presidenza delle Camere due esponenti della propria maggioranza come Fausto Bertinotti e Franco Marini.
L'unico dato positivo fu la scelta del nuovo Presidente della Repubblica nella persona di Giorgio Napolitano, esponente di spicco della storia del Pci e principale interprete della linea socialdemocratica di quel partito, grazie alla condivisione del leader dell'opposizione, Silvio Berlusconi, dichiarato il vero vincitore morale e politico delle elezioni politiche del 2006.
La scelta di Napolitano fu tanto piu' importante in quanto venne scongiurata la possibilita' che l'occupazione di tutte le massime cariche istituzionali venisse completata con l'elezione di Massimo D'Alema al Quirinale. Il corso degli eventi sarebbe cambiato completamente.
Oggi possiamo apprezzare ancor di piu' la lungimiranza di quella decisione, di sostenere cioe' l'elezione di Napolitano alla piu' alta carica dello Stato.
Dalla necessita' di una riforma della scuola al ruolo esercitato alla vigilia e durante il G8, dalla consapevolezza di una riforma della giustizia alla recente presa di posizione sulla questione della sicurezza, il presidente della Repubblica ha dimostrato di saper unire equilibrio istituzionale e finezza politica, due qualita' determinanti per contribuire a guidare l'Italia verso l'approdo di una democrazia compiuta.
Nonostante le tante difficolta' in cui ci troviamo, l'Italia puo' dunque contare nei gangli essenziali dello Stato e della politica su personalita' di riconosciuto valore e prestigio internazionale, come il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica, capaci di tutelare gli interessi del nostro Paese''.
com/min/bra
http://www.asca.it/news-NAPOLITANO__BONDI__UN_GRANDE_PRESIDENTE-846900-ORA-.html
NAPOLITANO: BONDI, UN GRANDE PRESIDENTE
(ASCA) - Roma, 17 lug - ''Nei momenti difficili per la vita di un Paese la salvezza puo' venire solo da un pensiero politico impersonato da uomini consapevoli del proprio ruolo storico.
E' il caso del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che sta svolgendo, in un frangente delicato come quello che stiamo attraversando, un compito importante con uno stile ineccepibile e una sapienza politica rara di questi tempi.
Giorgio Napolitano fu eletto da un Parlamento scaturito da un risultato elettorale incerto e tale da rendere subito evidente agli esponenti politici piu' responsabili l'impossibilita' di formare un governo privo di una maggioranza reale in Parlamento e ancor meno nel Paese''.
Lo afferma in una lunga nota il ministro Sandro Bondi (Pdl) che aggiunge: ''Questa realta' evidente non basto' a indurre i principali leader della sinistra a trovare una diversa soluzione politica e istituzionale. Anzi, la debolezza si trasformo' nella pervicacia e nell'arroganza dei numeri. Non prendere atto dei reali rapporti di forza emersi dalle elezioni, fu il principale errore che porto' alla disfatta di Romano Prodi e alla sua definitiva uscita di scena. La vita tormentata del governo Prodi e' in gran parte la causa essenziale della crisi in cui ancora si dibatte il Partito Democratico.
La coalizione che rivendico' una dubbia vittoria elettorale fu spinta dalla propria debolezza a procedere ad una ulteriore forzatura, imponendo alla presidenza delle Camere due esponenti della propria maggioranza come Fausto Bertinotti e Franco Marini.
L'unico dato positivo fu la scelta del nuovo Presidente della Repubblica nella persona di Giorgio Napolitano, esponente di spicco della storia del Pci e principale interprete della linea socialdemocratica di quel partito, grazie alla condivisione del leader dell'opposizione, Silvio Berlusconi, dichiarato il vero vincitore morale e politico delle elezioni politiche del 2006.
La scelta di Napolitano fu tanto piu' importante in quanto venne scongiurata la possibilita' che l'occupazione di tutte le massime cariche istituzionali venisse completata con l'elezione di Massimo D'Alema al Quirinale. Il corso degli eventi sarebbe cambiato completamente.
Oggi possiamo apprezzare ancor di piu' la lungimiranza di quella decisione, di sostenere cioe' l'elezione di Napolitano alla piu' alta carica dello Stato.
Dalla necessita' di una riforma della scuola al ruolo esercitato alla vigilia e durante il G8, dalla consapevolezza di una riforma della giustizia alla recente presa di posizione sulla questione della sicurezza, il presidente della Repubblica ha dimostrato di saper unire equilibrio istituzionale e finezza politica, due qualita' determinanti per contribuire a guidare l'Italia verso l'approdo di una democrazia compiuta.
Nonostante le tante difficolta' in cui ci troviamo, l'Italia puo' dunque contare nei gangli essenziali dello Stato e della politica su personalita' di riconosciuto valore e prestigio internazionale, come il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica, capaci di tutelare gli interessi del nostro Paese''.
com/min/bra
http://www.asca.it/news-NAPOLITANO__BONDI__UN_GRANDE_PRESIDENTE-846900-ORA-.html