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View Full Version : [PD] Franceschini: La legge sul conflitto di interessi si sarebbe potuta fare


Ser21
16-07-2009, 18:47
L'ex leader illustra il suo programma per la candidatura a segretario
"Dobbiamo costruire la nostra identità. Berlusconi è solo conservazione"
Pd, Franceschini lancia la sfida
"Serve un nuovo riformismo"
"Un errore non aver fatto la legge sul conflitto di interessi"
"Tornare al centro sinistra con il trattino sarebbe un fallimento"
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/partito-democratico-30/relazione-franceschini/relazione-franceschini.html



ROMA - "Quello che dobbiamo fare è ricostruire un'identità, sarà un nuovo giorno e noi lo vivremo". Per farlo appieno servono fiducia, regole, uguaglianza, merito e qualità. Alleanze, certo. Ma mai più le vecchie e rissose coalizioni che hanno caratterizzato il centrosinistra in passato. Dario Franceschini, per la presentazione del suo programma, sceglie una scenografia sobria e chiude citando padre Turoldo e "il giorno nuovo da vivere" (sulle note di Better Days di Springsteen). E difende le primarie aperte agli elettori, oltre che agli iscritti al Pd: "Non alziamo barriere".

Dal podio in plexiglas trasparente Franceschini disegna la sua idea del Pd del futuro ("che trova la sintesi e che sa scegliere e decidere"). Che sarà aperto, solido ("senza rispolverare i modelli di 50 anni fa"), laico e radicato sul territorio. Che non teme le primarie e che saprà rinnovare i gruppi dirigenti senza scadere "nel nuovismo scelto dall'alto".

"Valori alternativi alla destra". Lo ascoltano circa cinquecento persone nella sala nell'Acquario romano di piazza Fanti a Roma. Il suo ingresso è accompagnato dalle note di Domani, la canzone pro Abruzzo cantata da numerosi artisti italiani. Poi, dopo l'introduzione di Michela De Biasi, giovane consigliere della VII circoscrizione di Roma, il candidato segretario prende la parola. E inizia parlando di crisi economica e di valori. Definendo la sfida dei riformisti e dei democratici, che è quella "di fissare una gerarchia di valori alternativi" alla destra.

Una sfida difficile. La sfida non è facile, davanti alle pulsioni conservatrici e xenofobe che agitano l'Europa. Italia compresa, "dove la ricetta della destra è una versione riveduta e corretta di Dio, Patria e Famiglia". Attacca il governo, Franceschini. L'idea, scandisce, che dalla crisi possa uscire un'Italia migliore di prima e non, come dice Berlusconi, "identica al passato". Proprio lui che "nel 1994 rappresentava una illusoria proposta di cambiamento, oggi è solo di protezione e conservazione".

Ricostruire un'identità. Quella dei riformisti, ovviamente. Che ancora non c'è. Superare l'idea, riaffermata da anni, che "se voti a destra sai cosa voti e se voti dall'altra parte non lo sai". Servono "messaggi comprensibili" che caratterizzino il partito e indichino la via lungo la quale costruire un programma di governo: "Le parole di un riformismo moderno, che usa le radici e la memoria delle culture politiche del Novecento italiano non per tornare nostalgicamente indietro, o per restare immobile, ma per immergersi in un cammino nuovo ed emozionante" continua Franceschini.

"Serve fiducia". Per farlo serve fiducia, continua l'ex segretario. Fiducia contro la paura che ti spinge a chiuderti in casa. E sono le misure che questa fiducia devono creare, quelle che il Pd deve mettere in pratica: nel mondo del lavoro, come in quello dell'impresa, "che è una parte del mondo di noi emocratici". Immagina un nuovo welfare che tuteli anche chi, oggi, una tutela non ha.

Il partito dei circoli. Franceschini propone un "patto" che rispetti "la pluralità di culture". Perché aver scelto di fare "un grande partito significa necessariamente imparare ad accettare le diversità che ci sono ancora tra noi. L'arcipelago di storie e provenienze che sostengono la mia candidatura non è un limite, è una ricchezza. Sarà mia la responsabilità di fare sintesi".

Laicità. E' un tema caldo, che in passato ha creato non poche frizioni tra i democratici. "Quello della laicità dello Stato è un 'principio intoccabile'" dice Franceschini. Ma per il segretario del Pd "essere laici nelle società contemporanee significa accettare che nessuna scelta politica sia sottratta alla faticosa strada delle necessarie sintesi" perché "la laicità è la garanzia della libertà di tutti".

Immigrazione. Coniugare fermezza e integrazione. "Abbiamo sottovalutato i problemi dei cittadini - ammette Franceschini - che hanno accettato le risposte della destra. Non si tratta di inseguire i proclami repressivi ma di dimostrare che siamo in grado di difendere i cittadini. Se necessario con durezza".

Regole. "Da anni la destra esalta l'assenza di regole. Ma buone regole non sono limiti, bensì strumenti di tutela dalla diseguaglianza. Se ci fosse stato più rispetto delle regole non ci sarebbero i morti sul lavoro, sulle strade. Di regole ha bisogno l'economia. A partire dalla legge sul conflitto di interessi, che non abbiamo approvato quando potevamo farlo".

Riforme. Il candidato segretario apre sulle riforme. A partire dal passaggio a una sola camera legislativa, con un Senato federale ed un dimezzamento dei parlamentari eletti. "Il Pd deve impegnarsi per modernizzare lo Stato anche stando all'opposizione. Noi non ci sottrarremo in questa legislatura alla possibilità di condividere con i nostri avversari una riforma che renda più efficace l'azione di governo e il ruolo del parlamento".

"Non si torna indietro". "Ci vuole sempre più coraggio quando si sceglie di andare avanti. Fermarsi o tornare indietro può essere più tranquillo e rassicurante, soprattutto in un tempo di paure e incertezze. Ma noi vogliamo un partito che ha il coraggio di rischiare". E' netto Franceschini quando parla delle alleanze. Quando scandisce che se lui sarà segretario non si tornerà al centrosinistra con il trattino: "Solo ipotizzarlo significa dichiarare fallita l'esperienza del Pd. Uno schema del genere non esiste più nel nostro popolo ma solo in pezzi di classe dirigente".

No al nuclare. "Serve un Pd più coraggioso e più netto nei suoi sì e nei suoi no", premette Franceschini che poi si schiera contro il nucleare dicendo invece "sì a una radicale riconversione del nostro sistema energetico verso l'efficienza, il risparmio, le fonti rinnovabili".

(16 luglio 2009)


Prendo spunto da questo articolo di Repubblica per fare una considerazione sul luogo comune che si va ripetendo da anni: "Il Csx non ha mai avuto la possibilità di approvare certe leggi per una mancanza di numeri"

E' da quando Berlusconi è in politica che si sente il solito ritornello,eppure un membro del PD,attuale segretario del Partito più votato d'Italia dopo il pdl fa un'affermazione al quanto forte,che ribalta completamente la versione che si va propagandando da anni.

O Franceschini vaneggia oppure ha appena affermato che il Csx aveva i numeri per approvare la legge sul conflitto di Interessi,ma non l'ha voluto fare.

Mi piacerebbe sentire cosa hanno da dire alcuni elettori del PD in merito....

dantes76
16-07-2009, 18:50
[CENTER]L'ex leader illustra il suo programma per la candidatura a segretario[..]
[I]A partire dalla legge sul conflitto di interessi, che non abbiamo approvato quando potevamo farlo".




infatti nel 2006 come prima legge hanno fatto l'indulto...

elect
16-07-2009, 18:52
Pd, Franceschini lancia la sfida
"Serve un nuovo riformismo"[B]
.


Ah, ti dimetti, finalmente :cool:

T3d
16-07-2009, 18:53
da elettore del PD, ritengo una grandissima cazzata non aver approvato un legge sul conflitto di interessi nella legislatura '96-'01 quando esistevano le condizioni politiche per farlo. E' innegabile.
Ho sempre sostenuto questo e la sottovalutazione del fenomeno berlusconi a quell'epoca.

Ma critico fortemente chi pretestualmente estende la colpa anche al governo Prodi '06-'08, alludendo a farlocchi tentativi di inciuci per favorire e mantenere l'egemonia di berlusconi. Sappiamo tutti com'è andata e con chi governavamo.

giannola
16-07-2009, 18:57
autocritica da quattro soldi....dov'era franceschini quando prodi è stato rieletto ?

troppo facile così....l'indulto appunto come dice dantes però lo hanno fatto....:fagiano:

giammy
16-07-2009, 19:02
da elettore del PD, ritengo una grandissima cazzata non aver approvato un legge sul conflitto di interessi nella legislatura '96-'01 quando esistevano le condizioni politiche per farlo. E' innegabile.
Ho sempre sostenuto che hanno sottovalutato il fenomeno berlusconi a quell'epoca.

Ma critico fortemente chi pretestualmente estende la colpa anche al governo Prodi '06-'08, alludendo a farlocchi tentativi di inciuci per favorire e mantenere l'egemonia di berlusconi. Sappiamo tutti com'è andata.

beh come la vedi te sarebbe stata una legge per mettere fuori gioco l'avversario politico, responsabilmente i DS e i suoi antenati hanno evitato di legiferare in materia perchè ci sarebbe stato un conflitto di interessi all'incontrario. per fare quella legge ci sarebbe voluto un accordo a 360 gradi, diversamente si sarebbe potuto gridare al golpe (l'avesse fatta il csx) o alla dittatura (l'avesse fatta il cdx).

il fenomeno berlusconi era iniziato ben prima e a favorirlo sono stati gli scempi della prima repubblica, strano a dirsi ma berlusconi è stato pure lui un prodotto di mani pulite.

da parte mia penso che berlusconi non avrebbe mai dovuto "scendere in campo" ma sostenere uno schieramento come fanno altri grandi gruppi imprenditoriali (e che spesso girano dove gira lu ventu....).

T3d
16-07-2009, 19:06
beh come la vedi te sarebbe stata una legge per mettere fuori gioco l'avversario politico, responsabilmente i DS e i suoi antenati hanno evitato di legiferare in materia perchè ci sarebbe stato un conflitto di interessi all'incontrario. per fare quella legge ci sarebbe voluto un accordo a 360 gradi, diversamente si sarebbe potuto gridare al golpe (l'avesse fatta il csx) o alla dittatura (l'avesse fatta il cdx).

infatti critico fortemente questa mancanza di coraggio nel fare una LEGGE SACROSANTA che andava inevitabilmente a ledere un avversario politico, ma il problema esisteva ed ora è gigantesco e fuori controllo. La stortura era il conflitto di interessi e non chi voleva sanare una deformazione politica della nostra Repubblica.
All'epoca dovevano fregarsene degli strepitii dei seguaci di berlusconi e promulgare la legge, punto e basta.

Raven
16-07-2009, 19:08
autocritica da quattro soldi....dov'era franceschini quando prodi è stato rieletto ?

troppo facile così....l'indulto appunto come dice dantes però lo hanno fatto....:fagiano:

*

giannola
16-07-2009, 19:14
All'epoca dovevano fregarsene degli strepitii dei seguaci di berlusconi e promulgare la legge punto e basta.

appunto con i se e con i ma non si va da nessuna parte...per questo le ritengo lacrime di coccodrillo...se proprio si vergognava poteva anche dichiarare di voler destinare per intero lo stipendio che ancora gli deriva dalla 15a legislatura per qualche ente di beneficienza, ecc.


Ripeto così è troppo facile.

Ser21
16-07-2009, 19:31
strano ma vero :D condivido tutta la linea di giannola...un bel quote generale

giannola
16-07-2009, 19:35
strano ma vero :D condivido tutta la linea di giannola...un bel quote generale

qualcuno dovrebbe riesumare i mei post durante il secondo governo prodi in cui li accusavo quando erano ancora al governo di ciò di cui si è autoaccusato franceschigno oggi....mi si rispondeva che ero solo un berlusconiano disfattista e che, tempo al tempo, stavolta l'avrebbero fatta.....:O

S' è visto :fagiano:

A me piace la gente che parla e promette poco e che poi fa tanto....quelli come franceschini (capaci di autocritica solo dopo i rigori) non li posso sopportare.

D.O.S.
16-07-2009, 19:40
forse si è dimenticato che la legge sul conflitto d'interessi c'è sempre stata : Berlusconi non era candidabile alle elezioni ma la commissione presieduta da dalema decise ugualmente di accettarlo .

oppure pensa veramente di riuscire ancora a prendere per il culo i suoi ex-elettori dopo essere stato complice di tutto questo schifo che si protrae ormai da 15 anni .

giannola
16-07-2009, 19:42
forse si è dimenticato che la legge sul conflitto d'interessi c'è sempre stata : Berlusconi non era candidabile alle elezioni ma la commissione presieduta da dalema decise ugualmente di accettarlo .

oppure pensa veramente di riuscire ancora a prendere per il culo i suoi ex-elettori dopo essere stato complice di tutto questo schifo che si protrae ormai da 15 anni .

c'è sempre quel famoso video dell'autodichiarazione in parlamento di violante per chi avesse voglia di ricordare :O

indelebile
16-07-2009, 19:43
ora è impossibile una legge sul conflitto di interesse , sapete quale dovrebbe essere? berlusconi deve vendere le tv e i giornali....ma non ai suoi figli e parente...ma comunque secondo me non servirebbe niente...troverebbe comunque un amico o prestanome che lo aiuterebbe.

ConteZero
16-07-2009, 19:46
Ecco, ora il PD fa come il PDL, quando la news del giorno torna male allora ballerini & nani alla ricerca di un altro argomento per seppellire il precedente.

T3d
16-07-2009, 20:02
Ecco, ora il PD fa come il PDL, quando la news del giorno torna male allora ballerini & nani alla ricerca di un altro argomento per seppellire il precedente.

ma piantala, la fase precongressuale è iniziata quindi sono inevitabili i comizi su linee programmatiche e analisi politica del passato.

sei paranoico, conte.

Fritz!
16-07-2009, 20:12
beh come la vedi te sarebbe stata una legge per mettere fuori gioco l'avversario politico, responsabilmente i DS e i suoi antenati hanno evitato di legiferare in materia perchè ci sarebbe stato un conflitto di interessi all'incontrario. per fare quella legge ci sarebbe voluto un accordo a 360 gradi, diversamente si sarebbe potuto gridare al golpe (l'avesse fatta il csx) o alla dittatura (l'avesse fatta il cdx).

il fenomeno berlusconi era iniziato ben prima e a favorirlo sono stati gli scempi della prima repubblica, strano a dirsi ma berlusconi è stato pure lui un prodotto di mani pulite.

da parte mia penso che berlusconi non avrebbe mai dovuto "scendere in campo" ma sostenere uno schieramento come fanno altri grandi gruppi imprenditoriali (e che spesso girano dove gira lu ventu....).

hai ragione.
Il che rappresenta un problema politico enorme. Di certo il csx questo problema non é riuscito a risolverlo.

Ma dire che non l'ha risolto perché non lo voleva, o peggio perché inciuciava é semplicemente assurdo.

E poi diciamocelo in faccia. Questo problema é ormai irrisolvibile. Finché Berlusconi non si ritira la situazione non é piu modificabile.

luxorl
16-07-2009, 20:14
Franceschini corre ai ripari :rotfl:

D.O.S.
16-07-2009, 20:15
hai ragione.
Il che rappresenta un problema politico enorme. Di certo il csx questo problema non é riuscito a risolverlo.

Ma dire che non l'ha risolto perché non lo voleva, o peggio perché inciuciava é semplicemente assurdo.

E poi diciamocelo in faccia. Questo problema é ormai irrisolvibile. Finché Berlusconi non si ritira la situazione non é piu modificabile.
problema politico ?? :mbe: :mbe: fare fuori il proprio avversario è un problema per un politico ?!? :mbe: :mbe: :mbe:

Giulio Cesare si sta rivoltando nella tomba ........

tias81
16-07-2009, 20:19
qualcuno dovrebbe riesumare i mei post durante il secondo governo prodi in cui li accusavo quando erano ancora al governo di ciò di cui si è autoaccusato franceschigno oggi....mi si rispondeva che ero solo un berlusconiano disfattista e che, tempo al tempo, stavolta l'avrebbero fatta.....:O

S' è visto :fagiano:

A me piace la gente che parla e promette poco e che poi fa tanto....quelli come franceschini (capaci di autocritica solo dopo i rigori) non li posso sopportare.

non puoi negare, però, che già aver ammesso un errore del genere è un bel passo avanti e che, se ne avrà l'opportunità, non sarà così masochista da commettere di nuovo. Oppure preferisci che si continui a fare finta di niente?

Fritz!
16-07-2009, 20:22
problema politico ?? :mbe: :mbe: fare fuori il proprio avversario è un problema per un politico ?!? :mbe: :mbe: :mbe:

Giulio Cesare si sta rivoltando nella tomba ........

No... Il conflitto di interessi e la pluralità nei media é un problema politico.

Fare fuori l'avversario politico sarebbe stato il modo in cui una legge (magari di per se anche giusta) sarebbe stata percepita se si fosse cercata la stangata decisa in modo unilaterale.

Fritz!
16-07-2009, 20:23
forse si è dimenticato che la legge sul conflitto d'interessi c'è sempre stata : Berlusconi non era candidabile alle elezioni ma la commissione presieduta da dalema decise ugualmente di accettarlo .

oppure pensa veramente di riuscire ancora a prendere per il culo i suoi ex-elettori dopo essere stato complice di tutto questo schifo che si protrae ormai da 15 anni .

Il che non gli impediva di essere premier

D.O.S.
16-07-2009, 20:32
Il che non gli impediva di essere premier

sarebbe stato il primo nella storia repubblicana , e perlomeno non avrebbe continuato a rompere gli zebedei con la storia che i giudici vogliono ribaltare il governo votato dagli italiani .

Fritz!
16-07-2009, 20:35
sarebbe stato il primo nella storia repubblicana , e perlomeno non avrebbe continuato a rompere gli zebedei con la storia che i giudici vogliono ribaltare il governo votato dagli italiani .

Cio non toglie che una legge per togliere dalla politica Berlusconi era ed é semplicemente infattibile.

Se una legge del genere fosse stata fatta prima della discesa in campo é un conto... Ma dopo era ed é improponibile. Oltre ad essere moralmente assai discutibili sarebbe stata davvero una mossa da guerra civile.

T3d
16-07-2009, 20:46
Cio non toglie che una legge per togliere dalla politica Berlusconi era ed é semplicemente infattibile.

Se una legge del genere fosse stata fatta prima della discesa in campo é un conto... Ma dopo era ed é improponibile. Oltre ad essere moralmente assai discutibili sarebbe stata davvero una mossa da guerra civile.

non lo so, forse nel '96 berlusconi non era così tanto forte politicamente da poter scatenare una guerra civile. semplicemente avrebbe dovuto vendere le sue TV ad un blind trust prima della sua candidatura del '01.

ma all'epoca, secondo me, pochi avevano capito cosa sarebbe arrivato a fare in politica nel decennio successivo.

insomma, nel 2001 pochi si stracciarono le vesti per non aver fatto questa benedetta legge sul conflitto di interessi.

Fritz!
16-07-2009, 20:52
non lo so, forse nel '96 berlusconi non era così tanto forte politicamente da poter scatenare una guerra civile. semplicemente avrebbe dovuto vendere le sue TV ad un blind trust prima della sua candidatura del '01.


Nel 1995 ci son stati i referendum sulle televisioni. Sulla concentrazioni di tre reti, sulla raccolta pubblicitaria.sulle interruzioni pubblicitarie.

In tutti e 3 i referendum il quorum fu raggiunto e vinse nettamente il NO. Ovvero Berlusconi.

Non si puo pensare che i governi di centro sinistra dal 96 al 2000 potessero mettersi a fare una legge palesemente opposta a quello che era stato il responso dei cittadini.

Quello era uno degli altri motivi per cui era difficilissimo affrontare il tema.
Perché c'era un referendum e gli Italiani avevano detto in modo netto che non volevano modificare la situazione.

Ce la si puo prendere con Violante o a Prodi finchè si vuole... Ma la colpa in realtà é degli italiani.

ConteZero
16-07-2009, 20:56
Nel 1995 ci son stati i referendum sulle televisioni. Sulla concentrazioni di tre reti, sulla raccolta pubblicitaria.sulle interruzioni pubblicitarie.

In tutti e 3 i referendum il quorum fu raggiunto e vinse nettamente il NO. Ovvero Berlusconi.

Non si puo pensare che i governi di centro sinistra dal 96 al 2000 potessero mettersi a fare una legge palesemente opposta a quello che era stato il responso dei cittadini.

Quello era uno degli altri motivi per cui era difficilissimo affrontare il tema.
Perché c'era un referendum e gli Italiani avevano detto in modo netto che non volevano modificare la situazione.

Ce la si puo prendere con Violante o a Prodi finchè si vuole... Ma la colpa in realtà é degli italiani.

Italiani brava gente :asd:

...la colpa sarà degli italiani, ma ciò non toglie che una legge sul conflitto d'interessi era sacrosanta e non toglie neppure che la stessa candidatura di Berlusconi è stata accettata solo dietro a chissà quali accordi sottobanco.

T3d
16-07-2009, 20:56
Nel 1995 ci son stati i referendum sulle televisioni. Sulla concentrazioni di tre reti, sulla raccolta pubblicitaria.sulle interruzioni pubblicitarie.

In tutti e 3 i referendum il quorum fu raggiunto e vinse nettamente il NO. Ovvero Berlusconi.

Non si puo pensare che i governi di centro sinistra dal 96 al 2000 potessero mettersi a fare una legge palesemente opposta a quello che era stato il responso dei cittadini.

Quello era uno degli altri motivi per cui era difficilissimo affrontare il tema.
Perché c'era un referendum e gli Italiani avevano detto in modo netto che non volevano modificare la situazione.

Ce la si puo prendere con Violante o a Prodi finchè si vuole... Ma la colpa in realtà é degli italiani.

Fritz, quello che vuoi. Le condizioni politiche però c'erano, la maggioranza c'era. Ci voleva più coraggio e affrontare la situazione di petto, anche a costo di andare contro il volere popolare, tanto nel '01 avrebbe vinto lo stesso con percentuali bulgare.

Naturalmente tutti questi discorsi sono fatti con il senno di poi e hanno la peculiarità di essere sempre facili e demagogici, all'epoca si è sottovalutato il fenomeno berlusconi, pensando che sarebbe rientrato nelle istituzioni senza quell'effetto dirompente che ha avuto negli ultimi dieci anni.

Fritz!
16-07-2009, 21:03
Italiani brava gente :asd:

...la colpa sarà degli italiani, ma ciò non toglie che una legge sul conflitto d'interessi era sacrosanta e non toglie neppure che la stessa candidatura di Berlusconi è stata accettata solo dietro a chissà quali accordi sottobanco.

Fritz, quello che vuoi. Le condizioni politiche però c'erano, la maggioranza c'era. Ci voleva più coraggio e affrontare la situazione di petto, anche a costo di andare contro il volere popolare.

Naturalmente tutti questi discorsi sono fatti con il senno di poi e hanno la peculiarità di essere sempre facili e demagogici, all'epoca si è sottovalutato il fenomeno berlusconi, pensando che sarebbe rientrato nelle istituzioni senza quell'effetto dirompente che ha avuto negli ultimi dieci anni.

col senno di poi, siam tutti bravi...

Pero effettivamente nel 96 Berlusconi sembrava stesse scoppiando... La lega era fortissima per i cazzi suoi, faceva dell'antiberlusconismo radicale e viscerale.
FI aveva perso milionate di voti (il primo partito nazionale erano i DS). Alleanza nazionale sembrava dovesse superare Fi da un momento all'altro.

All'epoca ero minorenne e seguivo poco la politica. Ma penso che avrei fatto la previsione sbagliata. Avrei detto che ormai berlusconi era cotto, tirare fuori il conflitto di interessi era un modo per ridargli visibilità politica e dargli lo strumento di propaganda della sinistra che odia che va contro il volere dei cittadini... ecc.


E sono convinto che moltissimi di quelli che in questo 3D dicono "bastava che ..." l'avrebbero pensata esattamente come me.

Ridursi nel complottismo inciucista significa dare una lettura della storia a mio avviso troppo banale e superficiale.

zerothehero
16-07-2009, 21:12
ora è impossibile una legge sul conflitto di interesse , sapete quale dovrebbe essere? berlusconi deve vendere le tv e i giornali....ma non ai suoi figli e parente...ma comunque secondo me non servirebbe niente...troverebbe comunque un amico o prestanome che lo aiuterebbe.

Pensare che con un semplice trattino di penna (o con una legge) sia possibile risolvere il conflitto di interesse è quantomeno un'ingenuità. :D

Blin Trust:
Non funziona.

Vendita: nel 96 (mi pare) Berlusconi voleva vendere a Murdock, ma poi non ne fece nulla.

Se la sinistra avesse fatto una legge sul conflitto di interessi (che escludesse Berlusconi dalla vita politica) delle due l'una:

-o sarebbe risultata inefficace perchè a Berlusconi sarebbe bastato cedere le quote azionarie ai figli (e a quel punto nessuno formalmente avrebbe potuto più dire nulla :sofico: )
-oppure Berlusconi, non cedendo le quote azionarie ai figli (ed escluso dall'elettorato passivo) avrebbe fatto il martire gridando al golpe del nemico che ope legis gli impedisce di presentarsi alle elezioni. E avrebbe messo su LEtta come PDC, dopo aver fatto modificare la legge (dalla sua maggioranza "formale") una volta vinte le elezioni a maggioranza bulgara
Fantapolitica?
No, secondo me sarebbe successo questo..matematico. :asd:

Soluzioni?
:fagiano:
Nessuna..il problema è il vuoto creatosi dopo la stagione di Manipulite e occupato da Berlusconi.

Sto diventando pian pian l'avvocato difensore del Piddì..mi faccio schifo da solo :sbonk:

T3d
16-07-2009, 21:14
Pensare che con un semplice trattino di penna (o con una legge) sia possibile risolvere il conflitto di interesse è quantomeno un'ingenuità. :D

Blin Trust:
Non funziona.

Vendita: nel 96 (mi pare) Berlusconi voleva vendere a Murdock, ma poi non ne fece nulla.

Se la sinistra avesse fatto una legge sul conflitto di interessi (che escludesse Berlusconi dalla vita politica) delle due l'una:

-o sarebbe risultata inefficace perchè a Berlusconi sarebbe bastato cedere le quote azionarie ai figli (e a quel punto nessuno formalmente avrebbe potuto più dire nulla :sofico: )
-oppure Berlusconi, non cedendo le quote azionarie ai figli (ed escluso dall'elettorato passivo) avrebbe fatto il martire gridando al golpe del nemico che ope legis gli impedisce di presentarsi alle elezioni. E avrebbe messo su LEtta come PDC, salvo poi modificare la legge una volta vinte le elezioni a maggioranza bulgara
Fantapolitica?
No, secondo me sarebbe successo questo..matematico. :asd:

Soluzioni?
:fagiano:
Nessuna..il problema è il vuoto creatosi dopo la stagione di Manipulite e occupato da Berlusconi.

triste realtà. comunque il blind trust non può essere un soggetto relazionato all'azionista interessato... pertanto letta o i figli non sarebbero stati una destinazione legittima.

la soluzione? dittatura retta da me medesimo :O

Fritz!
16-07-2009, 21:20
triste realtà. comunque il blind trust non può essere un soggetto relazionato all'azionista interessato... pertanto letta o i figli non sarebbero stati una destinazione legittima.

Ma scusami un blind trust guidato da confalonieri come fai a impedirlo per legge?

E poi il blind trust riguarda solo il controllo del pacchetto azionario... Ma quella non é la questione.
La questione é che c'é un soggetto privato cha un monopolio nel mercato privato e controlla una buona metà dei media....

L'unico modo per risolverlo é disintegrare mediaset. Ma questo non é fattibile. Per lo meno non con un tratto di penna.

T3d
16-07-2009, 21:23
Ma scusami un blind trust guidato da confalonieri come fai a impedirlo per legge?

E poi il blind trust riguarda solo il controllo del pacchetto azionario... Ma quella non é la questione.
La questione é che c'é un soggetto privato cha un monopolio nel mercato privato e controlla una buona metà dei media....

L'unico modo per risolverlo é disintegrare mediaset. Ma questo non é fattibile. Per lo meno non con un tratto di penna.

in effetti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Blind_trust
"il blind trust serve quindi ad impedire che il proprietario favorisca le proprie aziende, ma non serve invece ad impedire che le aziende favoriscano il loro proprietario, come nel caso dei mass media. Col blind trust infatti il proprietario non è più a conoscenza dell'amministrazione delle sue proprietà, mentre il personale delle sue aziende continua ad avere piena conoscenza del proprietario."

fantastico :sofico:

ok, compratemi una televisione e vi garantisco io la pluralità necessaria :O

zerothehero
16-07-2009, 21:23
triste realtà. comunque il blind trust non può essere un soggetto relazionato all'azionista interessato... pertanto letta o i figli non sarebbero stati una destinazione legittima.

O blind trust o vendita, tutte e due non ha senso . :D
Entrambe inefficaci, SE il problema non è tanto il fatto che il proprietario favorisce (con delle leggi ad hoc) le sue proprietà, ma il fatto che l'azienda favorisce il proprietario nel "mercato" politico/elettorale.

Una volta venduto ai figli, su un piano legislativo che si può fare?
Nulla..formalmente Berlusconi sarebbe a posto. :fagiano:

L'unica soluzione parziale paradossalmente non sarebbe venuta dalle leggi, ma dalla vendita di Mediaset a Murdock da parte di Berlusconi.

sander4
16-07-2009, 21:24
Infatti il blind trust con le televisioni non sarebbe servito a nulla, i vari servi avrebbero saputo comunque quale era il padrone da servire, continuando a fare esattamente come prima, altro che blind.

L'unico modo era obbligare a vendere le tv mettendo un tetto antitrust per cui un soggetto privato non può controllare più di una % del pacchetto azionario di una televisione e impedire allo stesso tempo a chi possiede anche parte di una tv di candidarsi a priori e in modo chiaro. Per il possesso di altri assetti considerevoli (esclusi appunto televisioni e radio) andava invece bene il blind trust.

zerothehero
16-07-2009, 21:31
Infatti il blind trust con le televisioni non sarebbe servito a nulla, i vari servi avrebbero saputo comunque quale era il padrone da servire, continuando a fare esattamente come prima, altro che blind.

L'unico modo era obbligare a vendere le tv mettendo un tetto antitrust per cui un soggetto privato non può controllare più di una % del pacchetto azionario di una televisione e impedire allo stesso tempo a chi possiede anche parte di una tv di candidarsi a priori e in modo chiaro. Per il possesso di altri assetti considerevoli (esclusi appunto televisioni e radio) andava invece bene il blind trust.

E Berlusconi avrebbe ceduto una rete a Marina, una a Piersilvio e un'altra a Tarek Ben Ammar (o ad un altro suo figlio), con una quota del 33.3% della concessionaria pubblicitaria, controllando (con le scatole cinesi, tipo exxor->fiat) il resto. :sofico:
Risolto il "conflitto di interessi" per Berlusconi :asd:

Fritz!
16-07-2009, 21:33
E Berlusconi avrebbe ceduto una rete a Marina, una a Piersilvio e un'altra a Tarek Ben Ammar (o ad un altro suo figlio), con una quota del 33.3% della concessionaria pubblicitaria, controllando (con le scatole cinesi, tipo exxor->fiat) il resto. :sofico:
Risolto il "conflitto di interessi" per Berlusconi :asd:

La soluzione ideale era che vendesse alla moglie :asd: :asd:

T3d
16-07-2009, 21:35
La soluzione ideale era che vendesse alla moglie :asd: :asd:

tempo al tempo. tra poco avrà la metà di mediaset :asd:

comunque alla fine della storia, berlusconi ce lo saremmo puppati lo stesso. legge sul conflitto di interessi o no.

sander4
16-07-2009, 21:37
E Berlusconi avrebbe ceduto una rete a Marina, una a Piersilvio e un'altra a Tarek Ben Ammar (o ad un altro suo figlio), con una quota del 33.3% della concessionaria pubblicitaria, controllando (con le scatole cinesi, tipo exxor->fiat) il resto. :sofico:
Risolto il "conflitto di interessi" per Berlusconi :asd:

La vendita ai figli si poteva impedire con un comma nella legge, quella al tarek ed altri eventuali prestanome no è vero, però almeno ci si sarebbe provato.....anche se non so se è meglio un controllo diretto come ora, per cui almeno non può negare di controllare mediaset, o un controllo indiretto con prestanomi mah.

Fritz!
16-07-2009, 21:37
Secondo me l'errore principale é stato non andare al voto dopo che Bertinotti ha fatto cadere prodi.

Li forse, si che la storia sarebbe andata assai diversamente.

T3d
16-07-2009, 21:40
Secondo me l'errore principale é stato non andare al voto dopo che Bertinotti ha fatto cadere prodi.

Li forse, si che la storia sarebbe andata assai diversamente.

forse ricordo male io, ma all'epoca in italia non c'era una volontà diffusa di provare l'uomo dei miracoli berlusconi al governo?

non avrebbe comunque vinto lui le elezioni?

Fritz!
16-07-2009, 21:42
forse ricordo male io, ma all'epoca in italia non c'era una volontà diffusa di provare l'uomo dei miracoli berlusconi al governo?

non avrebbe comunque vinto lui le elezioni?

non so
dipende se la lega era ancora per i cazzi suoi... non mi ricordo... mo vado a googlare

giannola
16-07-2009, 21:43
non puoi negare, però, che già aver ammesso un errore del genere è un bel passo avanti

se è per questo lo avevano già ammesso nel 2006....e avevano spergiurato che avrebbero fatto la legge. :asd:

e che, se ne avrà l'opportunità, non sarà così masochista da commettere di nuovo.

l'importante che se la bevano i suoi elettori. :D

Oppure preferisci che si continui a fare finta di niente?

Preferisco che si smetta di pigliare per il culo la gente....:)

...d'altronde uno che firma proposte di legge per festeggiare il cinquantesimo anniversario di Fausto Coppi è certamente uno che sa quali sono i veri problemi degli italiani :asd:

zerothehero
16-07-2009, 21:47
La vendita ai figli si poteva impedire con un comma nella legge, quella al tarek ed altri eventuali prestanome no è vero, però almeno ci si sarebbe provato.....anche se non so se è meglio un controllo diretto come ora, per cui almeno non può negare di controllare mediaset, o un controllo indiretto con prestanomi mah.

Prendiamo atto che il conflitto di interessi in Italia si sarebbe risolto in due modi (anzi in tre):

o per volontà popolare (volontà che non c'è mai stata, gli elettori non sono mai stati sensibili al "problema"), il che avrebbe implicato che Berlusconi non sarebbe mai stato eletto :D

o per volontà del soggetto stesso (cioè Berlusconi)


o se qualcuno fosse riuscito ad occupare prima del 94 il vuoto politico creato dal crollo dei socialisti e dalla fine della democrazia cristiana. :fagiano:

Certo il centrosinistra avrebbe potuto fare una legge (totalmente inefficace e aggirabile in mille modi possibili) giusto per non farsi rimproverare ancora nel 2009 di non aver fatto nulla. :fagiano:
Franceschini forse queste cose (che a me sembrano ovvie) avrebbe dovuto dirle "grillianamente" :sofico:...altrimenti il suo discorso sembra quasi un'autocritica modello laogai cinese...ma forse le dichiarazioni di impotenza sono peggiori delle autodenunce di omissione.

Fritz!
16-07-2009, 21:50
forse ricordo male io, ma all'epoca in italia non c'era una volontà diffusa di provare l'uomo dei miracoli berlusconi al governo?

non avrebbe comunque vinto lui le elezioni?

In effetti la tempistica é problematica... La fine del governo Prodi arriva dopo il fallimento della bicamerale... quando Berlusconi aveva fatto saltare tutto per l'accordo con la lega...

T3d
16-07-2009, 21:52
In effetti la tempistica é problematica... La fine del governo Prodi arriva dopo il fallimento della bicamerale... quando Berlusconi aveva fatto saltare tutto per l'accordo con la lega...
...e così si decisero 15 anni di vita politica italiana. mi ricordo però che quell'accordo costò parecchio ai leghisti in termini di consenso, la scelta comunque ripagò successivamente in maniera abbonante.

Fritz!
16-07-2009, 21:54
Prendiamo atto che il conflitto di interessi in Italia si sarebbe risolto in due modi (anzi in tre):

o per volontà popolare (volontà che non c'è mai stata, gli elettori non sono mai stati sensibile al "problema"), il che avrebbe implicato che Berlusconi non sarebbe mai stato eletto :D

o per volontà del soggetto stesso (cioè Berlusconi)


o se qualcuno fosse riuscito ad occupare prima del 94 il vuoto politico creato dal crollo dei socialisti e dalla fine della democrazia cristiana. :fagiano:

Certo il centrosinistra avrebbe potuto fare una legge (totalmente inefficace e aggirabile in mille modi possibili) giusto per non farsi rimproverare ancora nel 2009 di non aver fatto nulla. :fagiano:
Ma una legge l'aveva fatta... Era quella sulle concessioni, l'asta, Europa7, il satellite di Rete 4...

La legge sulle concessioni non era neanche sbagliata idealmente. E come principio era anche meglio di robe inutili come blind trust.

L'applicazione é stata un flop.. Però anche qua... Non é che un sistema televisivo lo crei dal nulla con un tratto di penna

zerothehero
16-07-2009, 22:01
Ma una legge l'aveva fatta... Era quella sulle concessioni, l'asta, Europa7, il satellite di Rete 4...

La legge sulle concessioni non era neanche sbagliata idealmente. E come principio era anche meglio di robe inutili come blind trust.

L'applicazione é stata un flop.. Però anche qua... Non é che un sistema televisivo lo crei dal nulla con un tratto di penna

Si, ma capiamoci...nella peggiore delle ipotesi se non si fosse traccheggiato con i vari regimi transitori rete 4 sarebbe finito sul satellite..non è che sarebbe cambiato chissà che cosa. :fagiano:

Fritz!
16-07-2009, 22:03
Si, ma capiamoci...nella peggiore delle ipotesi se non si fosse traccheggiato con i vari regimi transitori rete 4 sarebbe finito sul satellite..non è che sarebbe cambiato chissà che cosa. :fagiano:

il punto era quello di crerare nuovi players nel mercato. Facendo in modo che il settore evolvesse risolvendo il duopolio.

zerothehero
16-07-2009, 22:05
il punto era quello di crerare nuovi players nel mercato. Facendo in modo che il settore evolvesse risolvendo il duopolio.


Allo stato attuale c'è un tripolio (oddio diciamo oligopolio, tripolio manco esiste :sofico: ). :fagiano: ..con il gruppo sky che ha superato (in termini di fatturato) mediaset. Forse Europa7 avrebbe potuto ricavare una nicchia..boh..chi lo sa.
Agli altri rimangono le briciole (la7, repubblica, tv locali etc etc,etc..)

T3d
16-07-2009, 22:09
Allo stato attuale c'è un tripolio (oddio diciamo oligopolio, tripolio manco esiste :sofico: ). :fagiano: ..con il gruppo sky che ha superato (in termini di fatturato) mediaset. Forse Europa7 avrebbe potuto ricavare una nicchia..boh..chi lo sa.
Agli altri rimangono le briciole (la7, repubblica, tv locali etc etc,etc..)

si ma non in termine di audiance. sky è ferma al 10% e non si schioda da lì... purtroppo la tecnologia e il costo sono decisamente più alti rispetto all'analogico.
telecom italia poteva essere un ottimo candidato ad ottenere un pluralismo informativo, ma sappiamo tutti come sia stato castrato coscientemente negli anni.

Ser21
17-07-2009, 07:20
Non capisco la questione del golpe per un'eventuale legge sul conflitto di interessi.
Se c'era un vuoto legislativo,andava colmato con una legge,per impedire una situazione coem quella attuale.
Mi rifiuto di credere alla sottovalutazione del fenomeno berlusconiano della sinistra,semplicemente si è voluito evitare uno scontro all'ultimo sangue con Re Sivlio.
Se nel resto del mondo esistono leggi che tutelano il sistema politico da un conflitto coem questo,un motivo ci sarà,no?
Perhcè in italia avrebbero dovuto gridare al golpe quando nel resto del mondo,una anomalia come questa non esiste ?
Va bene che il popolo non era sensibile a questa situazione,ma proprio per questo esistono i politici: devono prevedere eventuali disastri di accentramento del potere ed evitarli ad ogni costo.
Forse,però,alla sinistra faceva più comodo avere in politica uno come B,piuttosto che non averlo....d'altronde cane non mangia cane.
Se poi analizziamo i successivi 10 anni,ci rendiamo conto di quanto in comune avrebbero poi avuto csx e Berlusconi in termini di leggi vergogna ed indulti vari...e poi dite di non pensare male...

luxorl
17-07-2009, 07:34
Non capisco la questione del golpe per un'eventuale legge sul conflitto di interessi.
Se c'era un vuoto legislativo,andava colmato con una legge,per impedire una situazione coem quella attuale.
Mi rifiuto di credere alla sottovalutazione del fenomeno berlusconiano della sinistra,semplicemente si è voluito evitare uno scontro all'ultimo sangue con Re Sivlio.
Se nel resto del mondo esistono leggi che tutelano il sistema politico da un conflitto coem questo,un motivo ci sarà,no?
Perhcè in italia avrebbero dovuto gridare al golpe quando nel resto del mondo,una anomalia come questa non esiste ?
Va bene che il popolo non era sensibile a questa situazione,ma proprio per questo esistono i politici: devono prevedere eventuali disastri di accentramento del potere ed evitarli ad ogni costo.
Forse,però,alla sinistra faceva più comodo avere in politica uno come B,piuttosto che non averlo....d'altronde cane non mangia cane.
Se poi analizziamo i successivi 10 anni,ci rendiamo conto di quanto in comune avrebbero poi avuto csx e Berlusconi in termini di leggi vergogna ed indulti vari...e poi dite di non pensare male...

*

luxorl
17-07-2009, 07:37
Allo stato attuale c'è un tripolio (oddio diciamo oligopolio, tripolio manco esiste :sofico: ). :fagiano: ..con il gruppo sky che ha superato (in termini di fatturato) mediaset.

Superare in fatturato mediaset non penso voglia dire raggiungerne il bacino di utenza o sbaglio? Davvero Sky ha più spettatori di Mediaset?

ally
17-07-2009, 07:39
c'è sempre quel famoso video dell'autodichiarazione in parlamento di violante per chi avesse voglia di ricordare :O

...Violante alla camera sul conflitto d'interessi (http://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y&feature=related)...

...ciao Andrea...

giammy
17-07-2009, 08:18
Non capisco la questione del golpe per un'eventuale legge sul conflitto di interessi.
Se c'era un vuoto legislativo,andava colmato con una legge,per impedire una situazione coem quella attuale.
Mi rifiuto di credere alla sottovalutazione del fenomeno berlusconiano della sinistra,semplicemente si è voluito evitare uno scontro all'ultimo sangue con Re Sivlio.
Se nel resto del mondo esistono leggi che tutelano il sistema politico da un conflitto coem questo,un motivo ci sarà,no?
Perhcè in italia avrebbero dovuto gridare al golpe quando nel resto del mondo,una anomalia come questa non esiste ?
Va bene che il popolo non era sensibile a questa situazione,ma proprio per questo esistono i politici: devono prevedere eventuali disastri di accentramento del potere ed evitarli ad ogni costo.
Forse,però,alla sinistra faceva più comodo avere in politica uno come B,piuttosto che non averlo....d'altronde cane non mangia cane.
Se poi analizziamo i successivi 10 anni,ci rendiamo conto di quanto in comune avrebbero poi avuto csx e Berlusconi in termini di leggi vergogna ed indulti vari...e poi dite di non pensare male...


Suvvia venne fatto anche un referendum per depotenziare mediaset e silvio e sappiamo come è andata.
il fatto è che franceschini, anche lui come tanti, si nasconde dietro una foglia di fico motivando la scarsa attrazione da parte dell'elettorato per il suo fantastico e innovativo partito alle tv.
invece i voti son sempre quelli solo in parte spostati da pd a idv anche per i balletti che il pd sta producendo dalla sua nascita.
in italia il centro sinistra è minoranza da sempre, per diventare maggioranza e risicata deve raccogliere brodo e acini il che significa poi non poter governare,
d'altra parte il pd era nato per questo ma si è visto che più di tanto non riesce a spostare voti da quella che era la maggioranza prodiana, figuriamoci poi se riesce a toglier voti all'area di cdx.
poi a dirla tutta il pd e franceschini stanno dimostrando l'insofferenza tipica dei perdenti e devo dire che la cosa non può che farmi piacere.

Jacoposki
17-07-2009, 10:59
P.S. Un conflittuccio d'interessi come quello ipotizzabile nell'inveire dipietroso contro il lodo Alfano, il baldo ex magistrato, a quanto si sente sussurrare, sarebbe in attesa di un risarcimento ammontante a 200.000 euro, per il fatto che Berlusconi avrebbe detto che lui non è laureato mentre lo è anche se è meglio stendere un pietoso velo, è sufficiente valutare la padronanza della lingua italiana per comprendere, su chi e perchè la laurea gli ha concesso, che sembrerebbe a rischio proprio a causa del lodo in questione.

no aspetta stai dicendo che Di Pietro è contro il Lodo Alfano solo perchè finchè esiste l'immunità Berlusconi non gli da' i soldi che gli deve dare? Ho capito bene?

zerothehero
17-07-2009, 11:47
Perhcè in italia avrebbero dovuto gridare al golpe quando nel resto del mondo,una anomalia come questa non esiste ?


Esistono altri tipologie di conflitti di interessi, ma è un'altra questione. :fagiano:
Rimaniamo al punto: non esiste un altro Berlusconi al di fuori dell'Italia perchè ci sono delle leggi sul conflitto di interessi che lo impediscono o non esistono altri Berlusconi per altri motivi? :D

Ser21
17-07-2009, 11:52
Esistono altri tipologie di conflitti di interessi, ma è un'altra questione. :fagiano:
Rimaniamo al punto: non esiste un altro Berlusconi al di fuori dell'Italia perchè ci sono delle leggi sul conflitto di interessi che lo impediscono o non esistono altri Berlusconi per altri motivi? :D

Entrambi.
Potrebbero esistere dei berlusconi fuori dall'italia ma di sicuro non potrebbero candidarsi in politica,visto le leggi sul Conflitto di interessi che sono in vigore in quei paesi.

Fritz!
17-07-2009, 12:00
Entrambi.
Potrebbero esistere dei berlusconi fuori dall'italia ma di sicuro non potrebbero candidarsi in politica,visto le leggi sul Conflitto di interessi che sono in vigore in quei paesi.

Al solito ragioni in modo semplificato e fin troppo superficiale.

Come é già stato detto da T3D il conflitto di interessi é generalmente inteso nelle questioni di cariche pubbliche, come strumento per impedire che chi ricopre una carica pubblica, usi questa posizione per avvantaggiare i propri interessi economici o le proprie attività private.

Ma il problema non é che Berlusconi fa favori a Mediast. Il problema é che Mediaset, fa favori a Berlusconi.

Una legge per il conflitto di interessi puo forse, in parte impedire che Berlusconi prenda provvedimenti per mediaset. Puo obbligare Berlusconi a trasferire Mediaset a Marina o a Confalonieri.

Ma questo non risolve neanche un po' la questione. E' da illusi e da sciocchi continuare a ripeterlo.

Nel mondo occidentale non esiste un altro Berlusconi, perché non c'é paese in cui ci sia una tale concentrazione nel settore dei media.

dantes76
17-07-2009, 12:37
Ma il problema non é che Berlusconi fa favori a Mediast. Il problema é che Mediaset, fa favori a Berlusconi.



La legge Gasparri...


metteteci piu' tabacco nelle sigarette...

T3d
17-07-2009, 12:48
La legge Gasparri...


metteteci piu' tabacco nelle sigarette...

ragiona un attimo. anche se fosse stata approvata una legge sul conflitto di interessi e berlusconi avesse dovuto cedere le quote a figli e persone fidate per candidarsi... secondo te mediaset non avrebbe continuato a favorire e propagandare il verbo del nano? di conseguenza, il nano non avrebbe continuato a favorire in tutti i modi il polo mediatico di proprietà dei figli e che continua a sostenere la sua azione politica?

il peccato capitale sta a monte, quando ottenne praticamente il monopolio televisivo nel settore privato.

l'unica soluzione era disintegrare (cit.) mediaset... cosa altamente impossibile da fare.

dantes76
17-07-2009, 12:50
ragiona un attimo. anche se fosse stata approvata una legge sul conflitto di interessi e berlusconi avesse dovuto cedere le quote a figli e persone fidate per candidarsi... secondo te mediaset non avrebbe continuato a favorire e propagandare il verbo del nano? di conseguenza, il nano non avrebbe continuato a favorire in tutti i modi il polo mediatico di proprietà dei figli e che continua a sostenere la sua azione politica?

il peccato capitale sta a monte, quando ottenne il monopolio televisivo nel settore privato.

l'unica soluzione era disintegrare (cit.) mediaset... cosa praticamente impossibile.

allora franceschini dice balle quando parla del conflitto d'interessi? ragiona...

T3d
17-07-2009, 12:52
allora franceschini dice balle quando parla del conflitto d'interessi? ragiona...

ragiona, non dice balle. la legge andava fatta perchè era richiesta dal suo elettorato e perchè era stata promessa. punto.

al solito però non sempre quello che chiede l'elettorato ha una possibilità di ottenere un risultato per via legislativa (l'eliminazione politica dell'avversario). guarda i leghisti che si dannano per impedire l'immigrazione clandestina... cosa impossibile da ottenere, ma la lega non si sognerebbe mai di deludere il proprio elettorato.

Fritz!
17-07-2009, 12:53
allora franceschini dice balle quando parla del conflitto d'interessi? ragiona...

fa campagna elettorale...

dantes76
17-07-2009, 12:57
ragiona, non dice balle. la legge andava fatta perchè era richiesta dal suo elettorato e perchè era stata promessa. punto.



ragiona un po' tu...

dalema ha regalato il conflitto d'interessi a silvio, la costituzione parla di ineleggibilità' in caso un politico detenga interessi economici di rilevanza nazionale

silvio si sarebbe dovuto dimettere, finche' non avrebbe decisio o la politica o l'azienda

un trust avrebbe dovuto gestire mediaset, non i figli o i nipoti o confalonieri, ad esempio Franco Tato' avrebbe dovuto gestire mediaset..

le nomine in mediaset sarebbero dovute essere gestite dal trust, cosi da evitare nomine di figli o nipoti..

ma di cosa vuoi discutere?? vota dalemna, walter, franceschini, rutelli, binetti...

ragiona ragiona...

Ser21
17-07-2009, 12:58
Al solito ragioni in modo semplificato e fin troppo superficiale.

Come é già stato detto da T3D il conflitto di interessi é generalmente inteso nelle questioni di cariche pubbliche, come strumento per impedire che chi ricopre una carica pubblica, usi questa posizione per avvantaggiare i propri interessi economici o le proprie attività private.

Ma il problema non é che Berlusconi fa favori a Mediast. Il problema é che Mediaset, fa favori a Berlusconi.

Una legge per il conflitto di interessi puo forse, in parte impedire che Berlusconi prenda provvedimenti per mediaset. Puo obbligare Berlusconi a trasferire Mediaset a Marina o a Confalonieri.

Ma questo non risolve neanche un po' la questione. E' da illusi e da sciocchi continuare a ripeterlo.

Nel mondo occidentale non esiste un altro Berlusconi, perché non c'é paese in cui ci sia una tale concentrazione nel settore dei media.

Appunto,complimenti alla sinistra che permesso che questa situazione diventasse realtà.

ally
17-07-2009, 13:01
Io non sto dicendo, sto ipotizzando che potrebbe avere il suo peso per molte ragioni, ragioni facilmente intuibili.

...non ci arrivo...mi scrivi le ragioni facilmente intuibili?...

...ciao Andrea...

T3d
17-07-2009, 13:07
ragiona un po' tu...

dalema ha regalato il conflitto d'interessi a silvio, la costituzione parla di ineleggibilità' in caso un politico detenga interessi economici di rilevanza nazionale

silvio si sarebbe dovuto dimettere, finche' non avrebbe decisio o la politica o l'azienda

un trust avrebbe dovuto gestire mediaset, non i figli o i nipoti o confalonieri, ad esempio Franco Tato' avrebbe dovuto gestire mediaset..

le nomine in mediaset sarebbero dovute essere gestite dal trust, cosi da evitare nomine di figli o nipoti..

ma di cosa vuoi discutere?? vota dalemna, walter, franceschini, rutelli, binetti...

ragiona ragiona...

NO ragiona tu. anche se berlusconi avesse passato l'amministrazione a questo benedetto blind trust l'azienda avrebbe continuato comunque a favorire la sua azione politica:
http://it.wikipedia.org/wiki/Blind_trust
"il blind trust serve quindi ad impedire che il proprietario favorisca le proprie aziende, ma non serve invece ad impedire che le aziende favoriscano il loro proprietario, come nel caso dei mass media. Col blind trust infatti il proprietario non è più a conoscenza dell'amministrazione delle sue proprietà, mentre il personale delle sue aziende continua ad avere piena conoscenza del proprietario."

QUESTA E' LA DEFINIZIONE DI BLIND TRUST, non quella data da d'alema o da un pdino qualsiasi.

Fritz!
17-07-2009, 13:13
Appunto,complimenti alla sinistra che permesso che questa situazione diventasse realtà.

Questa realtà si é creata negli anni della prima repubblica.

Fritz!
17-07-2009, 13:15
ragiona un po' tu...

dalema ha regalato il conflitto d'interessi a silvio, la costituzione parla di ineleggibilità' in caso un politico detenga interessi economici di rilevanza nazionale


mi linki l'articolo?

Ser21
17-07-2009, 13:22
Questa realtà si é creata negli anni della prima repubblica.

...che casualmente vedono gli stessi protagonisti della seconda...

yorkeiser
17-07-2009, 13:26
Appunto,complimenti alla sinistra che permesso che questa situazione diventasse realtà.

Attento, la sinistra è sicuramente colpevole per non aver messo un freno, ma non è certo la causa di questa situazione. E comunque convengo con chi dice che è un problema di difficile risoluzione, basterebbe passare le quote ad amici e conoscenti per aggirare un'eventuale legge. L'unico rischio che vedo per il Silviuccio è che si cominci ad indagare per bene sui bilanci Mediaset, soprattutto relativamente agli anni '80; lì effettivamente ne sono uscite di tutti i colori, e molto secondo me dovrebbe ancora venire fuori. Negli USA, quando la fai grossa, ti fanno chiudere, grosso o piccolo che sei. Vedere ad esempio il caso dell'Arthur Andersen (che non era proprio un'aziendina).

Fritz!
17-07-2009, 13:36
...che casualmente vedono gli stessi protagonisti della seconda...

Si vabbeh...

D'alema é anche il responsabile della caduta di Bisanzio... inciuciava col sultano ottomano...

dantes76
17-07-2009, 13:38
mi linki l'articolo?

a cosa? alla legge 30 marzo 1957, n 361 , Art 10??

o questo[ scusami ma siccome ho il mulo e il fiume online, mi va lentino.. piu' tardi ti fornisco tutto il pacco...dalema e la non commissione che doveva giudicare sull'ineleggibilita' di silvio... del 98 o del 99...:) ]

http://www.repubblica.it/online/ventirighe/pochi/pochi/pochi.html

Grande Dalema!! con la bicamerale del 2001 ha resuscitato silvio..
http://www.massimodalema.it/libimg/dalema_img85_img.jpg

Fritz!
17-07-2009, 13:47
a cosa? alla legge 30 marzo 1957, n 361 , Art 10??

o questo[ scusami ma siccome ho il mulo e il fiume online, mi va lentino.. piu' tardi ti fornisco tutto il pacco...dalema e la non commissione che doveva giudicare sull'ineleggibilita' di silvio... del 98 o del 99...:) ]

http://www.repubblica.it/online/ventirighe/pochi/pochi/pochi.html

1) non é la costituzione

2) quell'articolo non rende berlusconi ineleggibile
http://www.riforme.net/leggi/testo-unico-leggi-elettorali.htm

1. Non sono eleggibili inoltre:

1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta;

2) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese volte al profitto di privati e sussidiate dallo Stato con sovvenzioni continuative o con garanzia di assegnazioni o di interessi, quando questi sussidi non siano concessi in forza di una legge generale dello Stato;

3) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l'opera loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 1 e 2, vincolate allo Stato nei modi di cui sopra.


Berlusconi non é il titolare della concessione. Lo é la persona giuridica Mediaset. A rappresentare la persona giuridica Mediaset é l'amministratore delegato.

Berlusconi non é consulente legale né consulente amministrativo, né raprresentate legale di Mediaset. Berlusconi é l'azionista, e il termine azionista o proprietario non compare tra chi risulta ineleggibile.


3) hai linkato una cosa che non c'entra nulla.

T3d
17-07-2009, 13:47
a cosa? alla legge 30 marzo 1957, n 361 , Art 10??

o questo[ scusami ma siccome ho il mulo e il fiume online, mi va lentino.. piu' tardi ti fornisco tutto il pacco...dalema e la non commissione che doveva giudicare sull'ineleggibilita' di silvio... del 98 o del 99...:) ]

[url]http://www.repubblica.it/online/ventirighe/pochi/pochi/pochi.html[/url

praticamente, tutto quello che ho detto sull'inutilità della legge sul conflitto di interessi per eliminare politicamente berlusconi... ti è entrato da un orecchio e ti è uscito dall'altro? :rolleyes:

inutile discutere.

dantes76
17-07-2009, 13:52
1) non é la costituzione

2) quell'articolo non rende berlusconi ineleggibile
http://www.riforme.net/leggi/testo-unico-leggi-elettorali.htm

1. Non sono eleggibili inoltre:

1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta;

2) i rappresentanti, amministratori e dirigenti di società e imprese volte al profitto di privati e sussidiate dallo Stato con sovvenzioni continuative o con garanzia di assegnazioni o di interessi, quando questi sussidi non siano concessi in forza di una legge generale dello Stato;

3) i consulenti legali e amministrativi che prestino in modo permanente l'opera loro alle persone, società e imprese di cui ai nn. 1 e 2, vincolate allo Stato nei modi di cui sopra.


Berlusconi non é il titolare della concessione. Lo é la persona giuridica Mediaset. A rappresentare la persona giuridica Mediaset é l'amministratore delegato.

Berlusconi non é consulente legale né consulente amministrativo, né raprresentate legale di Mediaset. Berlusconi é l'azionista, e il termine azionista o proprietario non compare tra chi risulta ineleggibile.


3) hai linkato una cosa che non c'entra nulla.

facevi parte dei tre saggi del governo berlusconi che HA legiferita sull' ineleggibilita' di berlusconi stesso??

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La proprietà di emittenti televisive determina ineleggibilità parlamentare, non solo incompatibilità nelle cariche di governo

di Alessandro Pace
(p.o. di diritto costituzionale nella facoltà di giurisprudenza dell'Università di Roma La Sapienza)

(11 marzo 2002)

Scrivevo anni fa su "La voce" (28 ottobre 1994) -e ho successivamente più volte ribadito (in un saggio pubblicato in "Democrazia e cariche pubbliche" a cura di S. Cassese, Il Mulino, Bologna, 1996, e in un "forum" organizzato dalla "Rivista di diritto costituzionale", 1998)- che l'aver spostato, dalla problematica dell'ineleggibilità parlamentare a quella dell'incompatibilità nelle cariche di governo, l'angolo visuale dal quale considerare i problemi del conflitto di interessi dell'on. Silvio Berlusconi, è stata una mossa abilissima, il cui merito va tutto al Comitato di Tre Saggi istituito dallo stesso Berlusconi ai tempi del suo primo governo.

Infatti, una volta impostato il problema in termini di incompatibilità nelle cariche di Governo (come appunto fa anche il d.d.l. n. 1707 Berlusconi-Frattini-La Loggia di recente approvato alla Camera, così come il precedente d.d.l. a suo tempo votato anche dai partiti di centro-sinistra), il noto problema del conflitto d'interessi viene unilateralmente impostato alla luce (esclusiva) degli artt. 51, 42 e 41 Cost.

In altre parole, posta così la questione, chi esamina il problema finisce per preoccuparsi soltanto del diritto di elettorato passivo del cittadino Silvio Berlusconi, e del pregiudizio che egli verrebbe a subire nel suo diritto d'iniziativa economica e nel suo diritto di proprietà, qualora la permanenza nella carica di governo fosse condizionata alla dismissione della sua proprietà azionaria nelle note imprese televisive, pubblicitarie, di produzione e distribuzione cinematografiche, assicurative ecc.

Ora, a parte il fatto che una dismissione in favore dei figli non eviterebbe ovviamente la permanenza del conflitto d'interessi (anche...l'on. Berlusconi "tiene famiglia"!); e a parte il fatto che il cd. blind trust può ovviamente funzionare solo quando la proprietà sia esclusivamente mobiliare e quando al proprietario (e cioè, nella specie, a Berlusconi) sia inibita la conoscenza dei titoli che il fiduciario designato per legge (il cd. trustee) acquista e vende in vece sua... deve essere ancora una volta sottolineato che, essendo, il mutamento di prospettiva operato dal Comitato di Tre Saggi, radicalmente sbagliato, una soluzione pacificatrice non potrà mai essere rinvenuta, se si continua su quella strada.

E' bensì vero che di recente, sulla stampa, sia Andrea Manzella ("Repubblica"), sia Franco Debenedetti ("Il sole-24 ore"), sia il Presidente del Senato Marcello Pera ("Corriere della sera") hanno, nell'ordine, lamentato che gli interessi mediatici di Berlusconi non vengono affatto evidenziati nel d.d.l. approvato dalla Camera, laddove meriterebbero una specifica attenzione. E' tuttavia altrettanto vero che si continuerebbe "a menar il can per l'aia" se non si facesse un ulteriore passo in avanti e non si centrasse il vero problema, il quale è bensì connesso alla proprietà delle imprese titolari di concessioni televisive ma non è tanto quello dell'incompatibilità di questa proprietà con l'esercizio delle funzioni di governo, quanto l'abnorme influenza che essa effettivamente determina sul comportamento degli elettori: un abnorme influenza che non può non essere fatta risalire a chi è sostanzialmente il proprietario di ben tre emittenti nazionali ed è quindi in grado di condizionare, anche per il tramite della scelta dei direttori e dei collaboratori, la linea editoriale dell'emittente.

In altre parole, il vizio di fondo che pregiudica l'impostazione del d.d.l. approvato dalla Camera, è di non considerare che la nostra forma di governo è tuttora quella parlamentare, nella quale i membri del Governo dovrebbero, in linea di principio, essere dei parlamentari. Pertanto, prima di individuare la base costituzionale di specifiche incompatibilità governative, dovrebbero essere saggiate le potenzialità interpretative dell'art. 65 Cost., che appunto prevede l'esistenza di ineleggibilità parlamentari, oltre che di incompatibilità. Un discrimine, tra le une e le altre, che va individuato in ciò, che mentre le cause di incompatibilità si preoccupano -per finalità di "moralizzazione" della funzione pubblica- di evitare conflitti di interessi tra due cariche pubbliche ovvero tra una carica pubblica e una carica privata, le cause di ineleggibilità -come ripetutamente statuito dalla Corte costituzionale- perseguono lo scopo di evitare "un'indebita influenza sulla libera manifestazione di volontà dell'elettore" ovvero "una capacità di influenza incompatibile con le regole del sistema democratico".

Ed è appunto per tale ragione che, per primo, Pier Alberto Capotosti, nei primi mesi del 1994, invocò l'art. 10 del d. P. r. 30 marzo 1957 n. 361 per sostenere l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi, e tale argomento fu ripreso nel successivo ottobre 1994 da Giuliano Amato e da me in due articoli apparsi su "La voce". E mentre io sostenevo -e tuttora sostengo- che l'art. 10, già così com'è scritto, nel combimato disposto del primo e del terzo comma, implicava ed implica l'immediata ineleggibilità di coloro che hanno la proprietà d'imprese private titolari di concessioni amministrative di notevole entità economica, Amato più prudentemente sosteneva che sarebbe stata necessaria una modifica a quella disposizione (e cioè l'estensione del divieto a "coloro che anche indirettamente controllano imprese televisive" ) per determinare, nelle successive elezioni, l'ineleggibilità di Berlusconi.

* * *

Mi sono indotto a scrivere queste note -e l' ho fatto di malavoglia, perché so bene che i politici non vi presteranno attenzione non solo per la scarsa autorevolezza di chi scrive, ma anche per l'argomento del "cosa fatta capo ha"...- perché ritengo che noi costituzionalisti, quali che siano le nostre opzioni politiche, abbiamo comunque il dovere morale di dare un contributo, quanto meno di chiarezza lessicale, alla soluzione di un problema grave come quello del conflitto d'interessi in cui si dibatte il nostro Presidente del Consiglio.

E scrivo queste note nella speranza che almeno si smetta di dire -come ho letto ancora di recente- che "l'elettorato non ha ritenuto rilevante il conflitto d'interessi" perché altrimenti non avrebbe votato Berlusconi... Argomento, questo, che è il classico serpente che si mangia la coda, al quale si può ben rispondere che le ragioni dell'ineleggibilità dell'on. Berlusconi stanno anzi proprio lì, e cioè nell'essere egli riuscito a farsi eleggere grazie all'influenza elettorale esercitata per il tramite delle sue televisioni, e pur ammettendo pubblicamente il proprio conflitto di interessi, ma sulla base della mera promessa che in futuro l'avrebbe risolto...


http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dibattiti/conflitto/pace.html


va fatti na passiata tu e dalema...

ah dimenticavo era il 1994 la giunta per le elezioni dovette decicedere sull'elegibilita' del nano.. dalema appoggiato dall'allora Pds decise che la legge del 1957 non era applicabile a berlusconi, riggettando i ricorsi di altri esponenti dell centro sinistra...

Fritz!
17-07-2009, 14:01
facevi parte dei tre saggi del governo berlusconi che HA legiferita sull' ineleggibilita' di berlusconi stesso??



http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dibattiti/conflitto/pace.html


va fatti na passiata tu e dalema...

magari se facessi lo sforzo di andare oltre gli slogan e provassi ragionare noteresti che


Ora, a parte il fatto che una dismissione in favore dei figli non eviterebbe ovviamente la permanenza del conflitto d'interessi (anche...l'on. Berlusconi "tiene famiglia"!); e a parte il fatto che il cd. blind trust può ovviamente funzionare solo quando la proprietà sia esclusivamente mobiliare e quando al proprietario (e cioè, nella specie, a Berlusconi) sia inibita la conoscenza dei titoli che il fiduciario designato per legge (il cd. trustee) acquista e vende in vece sua..

E' tuttavia altrettanto vero che si continuerebbe "a menar il can per l'aia" se non si facesse un ulteriore passo in avanti e non si centrasse il vero problema, il quale è bensì connesso alla proprietà delle imprese titolari di concessioni televisive ma non è tanto quello dell'incompatibilità di questa proprietà con l'esercizio delle funzioni di governo, quanto l'abnorme influenza che essa effettivamente determina sul comportamento degli elettori:

Sono le cose che ripetiamo da pagine.
Quella norma che di per se non implicava l'ineleggibilità del proprietario, anche se fosse stata modificata come diceva amato, sarebbe stata sempre inutile perché bastava un trust o la cessione ai figli, ma il il problema reale continuava ad esistere.

Fritz!
17-07-2009, 14:02
ah dimenticavo era il 1994 la giunta per le elezioni dovette decicedere sull'elegibilita' del nano.. dalema appoggiato dall'allora Pds decise che la legge del 1957 non era applicabile a berlusconi, riggettando i ricorsi di altri esponenti dell centro sinistra...

Poteva decidere qualunque cosa D'alema. Nella giunta si vota a maggioranza, e la maggioranza era di esponenti dell'allora Polo.

dantes76
17-07-2009, 14:04
magari se facessi lo sforzo di andare oltre gli slogan e provassi ragionare noteresti che


Ora, a parte il fatto che una dismissione in favore dei figli non eviterebbe ovviamente la permanenza del conflitto d'interessi (anche...l'on. Berlusconi "tiene famiglia"!); e a parte il fatto che il cd. blind trust può ovviamente funzionare solo quando la proprietà sia esclusivamente mobiliare e quando al proprietario (e cioè, nella specie, a Berlusconi) sia inibita la conoscenza dei titoli che il fiduciario designato per legge (il cd. trustee) acquista e vende in vece sua..

E' tuttavia altrettanto vero che si continuerebbe "a menar il can per l'aia" se non si facesse un ulteriore passo in avanti e non si centrasse il vero problema, il quale è bensì connesso alla proprietà delle imprese titolari di concessioni televisive ma non è tanto quello dell'incompatibilità di questa proprietà con l'esercizio delle funzioni di governo, quanto l'abnorme influenza che essa effettivamente determina sul comportamento degli elettori:

Sono le cose che ripetiamo da pagine.
Quella norma che di per se non implicava l'ineleggibilità del proprietario, anche se fosse stata modificata come diceva amato, sarebbe stata sempre inutile perché bastava un trust o la cessione ai figli, ma il il problema reale continuava ad esistere.

infatti tu ti sei fermqato a leggere quello che ti fa piacere.. e non oltre, ma e' normale.. vista l'accozzaglia del partito per cui tieni.. tu leggi quello che giustifica il Pd[dalema&co.]... non vai oltre...


Ed è appunto per tale ragione che, per primo, Pier Alberto Capotosti, nei primi mesi del 1994, invocò l'art. 10 del d. P. r. 30 marzo 1957 n. 361 per sostenere l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi, e tale argomento fu ripreso nel successivo ottobre 1994 da Giuliano Amato e da me in due articoli apparsi su "La voce". E mentre io sostenevo -e tuttora sostengo- che l'art. 10, già così com'è scritto, nel combimato disposto del primo e del terzo comma, implicava ed implica l'immediata ineleggibilità di coloro che hanno la proprietà d'imprese private titolari di concessioni amministrative di notevole entità economica, Amato più prudentemente sosteneva che sarebbe stata necessaria una modifica a quella disposizione (e cioè l'estensione del divieto a "coloro che anche indirettamente controllano imprese televisive" ) per determinare, nelle successive elezioni, l'ineleggibilità di Berlusconi.

dantes76
17-07-2009, 14:05
Poteva decidere qualunque cosa D'alema. Nella giunta si vota a maggioranza, e la maggioranza era di esponenti dell'allora Polo.

infatti nel dal 96 al 2000 decise dalema... e quando berlusconi fu al governo..decise berlusconi..

ripeto tu non leggi... tu vuoi solo giustificare...

ah dimenticavo la giunta sentenzio' prima che berlusconi fosse al governo.. infatti doveve decidere l'eleggibilita'... cioe' prima di essere eletto...infatti era il liuglio 1994...

Fritz!
17-07-2009, 14:07
infatti nel dal 96 al 2000 decise dalema... e quando berlusconi fu al governo..decise berlusconi..

ripeto tu non leggi... tu vuoi solo giustificare...

Tu invece non ragioni.

D'altra parte ragionando cascherebbero i castelli di carte del qualunquismo superficiale che sta dietro ai vostri giudizi.

dantes76
17-07-2009, 14:09
Tu invece non ragioni.

D'altra parte ragionando cascherebbero i castelli di carte del qualunquismo superficiale che sta dietro ai vostri giudizi.

Ti HO SCRITTO CHE LA GIUNTA decise nel luglio del 1994....

ahoo!!! ma leggi si o no????

T3d
17-07-2009, 14:12
Ti HO SCRITTO CHE LA GIUNTA decise nel luglio del 1994....

ahoo!!! ma leggi si o no????

nell'aprile 2006 la commissione per le elezioni era a maggioranza unione, infatti respinse il ricorso dei radicali per alcuni posti in parlamento.

credi che questa commissione sia fifty-fifty tra maggioranza e opposizione in quanto a componenti? no, nel luglio 94 era a maggioranza del polo

dantes76
17-07-2009, 14:14
nell'aprile 2006 la commissione per le elezioni era a maggioranza unione, infatti respinse il ricorso dei radicali per alcuni posti in parlamento.

credi che questa commissione sia fifty-fifty tra maggioranza e opposizione in quanto a componenti?

ci fu quella del 96:rolleyes:

Fritz!
17-07-2009, 14:15
Ti HO SCRITTO CHE LA GIUNTA decise nel luglio del 1994....

ahoo!!! ma leggi si o no????

Appunto la giunta... Ma é comunque colpa di D'alema e della sua barca..; Sempre, a prescindere :asd: :asd:

E la giunta ha applicato la norma come era.

Anche l'avessero modificata, bastava che berlusconi trasferisse la proprietà a una società di cui non era piu formalmente propietario, ma che apparteneva ai suoi figli o a suo fratello.

Perché come dice quell'articolo, non é il ruolo di berlusconi che con una carica pubblica favorisce mediaset ad essere il nocciolo del problema.
Il nocciolo é l'influenza dell'azienda a favore di Berlusconi.

T3d
17-07-2009, 14:16
ci fu quella del 96:rolleyes:

...e chi se ne frega di quella del '96. non doveva governava il nano, la sua non eleggibilità non avrebbe cambiato di una virgola il potere mediatico che si era concentrato nelle sue mani. DI QUESTO STIAMO PARLANDO!

dantes76
17-07-2009, 14:19
tie' magnatevi pure questa:O
mia avete fatto staccare il fiume in piena:O


Articoli politici
Cari Ds manca ancora il rospo (3)
24 novembre 2001

2.4 Noi Berlusconi l’Opposizione da l’Unità 24.11.2001

Nella lunga lettera pubblicata su l’Unità del 22 novembre D’Alema risponde alle
critiche da me sollevate alle sue scelte politiche nel libro-intervista «Un paese a civiltà
limitata» e poi in un articolo pubblicato su l’Unità del 16 novembre. Da principio
riconosce la mia «buona fede nel credere ad un pettegolezzo che invecchiando diventa
un mito, come scrive Stanislav Lec»; poi però si lascia un po’ andare e, riferendosi
alla posizione da lui presa consentendo che la legge del 1957, che stabiliva
l’ineleggibilità dei titolari di concessioni di rilevante interesse economico, venisse
aggirata con un cavillo (titolare delle concessioni tv sarebbe stato non Berlusconi ma
Confalonieri), afferma: «ciò che lei scrive è falso, caro professore» e ricorda, in primo
luogo, che «nel luglio 1994 la Giunta per le elezioni della Camera dei deputati rigettò
a maggioranza il ricorso contro la elezione di Silvio Berlusconi».
Subito dopo aggiunge: «I deputati del mio partito votarono ovviamente contro, come
gli altri parlamentari progressisti». Sono costretto a ribattere: no, caro presidente,
quello che scrivo non è falso e il suo ricordo non è esatto. A suo tempo, quando, per
far rispettare quella legge, io ed altri amici costituimmo un gruppo di pressione,
intorno al quale fu fatto un vuoto pneumatico, mi documentai con scrupolo; ho con
me vari documenti. Così, negli atti della Giunta per le elezioni della Camera di
mercoledì 20 luglio 1994 a pagina 3 risulta che l’unico oppositore fu il deputato ds
Luigi Saraceni, che, come dichiarò ad un mio amico del gruppo di pressione e come
mi ha confermato oggi per telefono, prese la decisione autonomamente: i suoi colleghi
ds votarono a favore. Tutto questo avveniva nel 1994, quando la maggioranza era del
cosiddetto centrodestra. Anche più grave è ciò che accadde dopo le elezioni del 1996:
allora la maggioranza era del centrosinistra ma non ci fu nessuna opposizione; anche
in questo caso ho gli atti della Giunta - martedì 17 ottobre, pagine 10-12. Del 1996 il
presidente D’Alema non parla. Di tutto questo scrissi diffusamente in un lungo
articolo apparso nel fascicolo 5 del 2000 della rivista MicroMega; debbo ritenere che
sia sfuggito alla sua attenzione.


http://www.syloslabini.info/online/?p=419

dantes76
17-07-2009, 14:20
...e chi se ne frega di quella del '96. non doveva governava il nano, la sua non eleggibilità non avrebbe cambiato di una virgola il potere mediatico che si era concentrato nelle sue mani. DI QUESTO STIAMO PARLANDO!

di cosa stai aprlando?? si sta parlando che franceschi ha detto che:
"La legge sul conflitto di interessi si sarebbe potuta fare"

quando? quando i ds votarono a fovere dell'eleggibilita' del nano nel 94??
quando fecero lo stesso nel 96??
quando nel 2006 fecero l'indulto??

QUANDO MAZZA SI RIFERISCE FRANCESCHINI?? QUANDO LA DOVEVANO FARE????

T3d
17-07-2009, 14:21
LA SUA NON ELEGGIBILITÀ O LA LEGGE SUL CONFLITTO DI INTERESSI NON AVREBBE COMUNQUE RISOLTO IL PROBLEMA DEL POTERE MEDIATICO INFORMATIVO DA LUI POSSEDUTO, CHE E' L'UNICO VERO PROBLEMA!

...sono quattro pagine che te lo diciamo. l'unica critica che si può fare ai dirigenti è quella di non aver mantenuto la promessa di fare una legge voluta dal suo elettorato, ma che sarebbe stata comunque totalmente inutile. con buona pace di quel elettorato.

Fritz!
17-07-2009, 14:23
continui a postare materiale di girotondini, e di tutta gente che sostiene che "bastava che Berlusconi fosse ineleggibile".

Peccato che pure quello che tu posti conferma quello che diciamo, ovvero che questo non risolve il problema del potere mediatico.

Berlusconi poteva fare il capo dell'opposizione anche non da parlamentare. Si faceva eleggere all'europarlamento, o anche no. Non cambia nulla. Non sarebbe cambiato nulla. Si sarebbe candidato comunque e una volta vinto avrebbe avuto la maggioranza in commissione.


Con tutte queste cose non si sposta di una virgola la questione della concentrazione nei media e della propaganda politicamente schierata.