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View Full Version : La Binetti pone il veto su Marino.


dantes76
13-07-2009, 12:38
La Binetti pone il veto su Marino. È accettabile?
Il Pd ad una svolta che potrebbe costargli la sopravvivenza
oggi, 13 luglio 2009 12:54
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La deputata del Partito Democratico Elena Binetti ha annunciato che se ne andrà dal partito se dovesse vincere Ignazio Marino, candidato alla segreteria con Bersani e Franceschini. Potrebbe sopportare l’idea che vinca Dario Franceschini o Bersani, ma non sopravviverebbe, come parlamentare democratica, in un partito diretto dal chirurgo e scienziato cattolico genovese.



Questa dichiarazione non è stata oggetto di alcuna attenzione, è quasi caduta nel vuoto. Eppure l’onorevole Binetti ha posto la questione centrale del partito, la possibilità stessa della sua sopravvivenza. Le domande che essa suscita sono semplici: il Pd adotta il metodo della democrazia nelle sue scelte? È compatibile con il partito una linea politica laica?



Ignazio marino è un cattolico laico, è considerato il figlio spirituale del cardinale di Palermo, Pappalardo, la sua creatura nella società civile siciliana e nel mondo scientifico italiano. La laicità di Marino, dunque, è compatibile con il pensiero delle gerarchie ecclesiastiche, la sua chiesa è più vicina a quella del cardinale martino, piuttosto che ad altri, ma non vive fuori dalla cultura cristiana, tutt’altro.



Com’è possibile, dunque, che l’onorevole Binetti si senta minacciata, politicamente, da Ignazio Marino? E com’è possibile che la dialettica democratica tolleri una condizione vessatoria posta dai suoi iscritti.



La questione, infatti, non riguarda affatto la Binetti, le cui idee sono rispettabili (e vanno perciò rispettate), ma l’agibilità di un partito. A meno che il suo statuto non preveda chiaramente alcuni paletti e ponga delle condizioni irrinunciabili alla militanza. I valori della Binetti sono i valori del Partito Democratico, tout court? O l’identità del Pd accoglie la cultura laica e verso di essa manifesta lo stesso rispetto che pretende per la propria?



L’annuncio della parlamentare, dunque, apre una fase cruciale nella vita del Pd. Il fatto che ciò avvenga durante lo svolgimento del congresso è una opportunità. Non un fastidio.



Quanti aderiscono al Pd, o vorrebbero farlo, o prendono in considerazione questa opzione, hanno il diritto di sapere se il PD ha adottato il metodo democratico per maturare le scelte che fa, sia in nei temi etici sensibili quanto in quelli sociali e propriamente politici.



Se passasse inosservata la proposizione, netta ed ineludibile, dell’onorevole Binetti, verrebbe meno la possibilità, per iscritti o futuri aderenti, di sapere che cosa rappresenti e voglia il Pd. È uno schieramento che accoglie laici e cattolici, riformisti e moderati, socialisti e popolari? E coloro che appartengono a questo partito, accettano le decisioni assunte a maggioranza? O avverrà che alla vigilia di ogni scelta importante, qualunque sia il contenuto, ci sarà qualcuno pronto a minacciare l’uscita e mettere in crisi il partito?



Le formazioni uliviste e della sinistra hanno fatto una esperienza drammatica sull’impossibilità di governare il consenso (e il dissenso) nell’esperienza del governo di Romano Prodi, una esperienza che ha segnato a tal punto la coalizione da stimolare – da parte del primo segretario del Pd – una svolta radicale. Meglio soli che male accompagnati, insomma.



La formula adottata, però, ha lasciato le cose come stanno perché le contraddizioni sono ricomparse, esattamente come nella coalizione di centrosinistra, all’interno del PD. Quel “meglio soli” avrebbe dovuto essere seguito dal “come stare soli” e per fare che cosa.



Il punto, in definitiva, è: rinunciare all’onorevole Binetti o rinunciare al nulticulturalismo, alla democrazia interna, alla laicità, al riformismo? Se si vuole tenere insieme l’integralismo – di qualunque segno – con il riformismo e la laicità, la prospettiva di costruire un partito moderno di centrosinistra, è impraticabile.

Questo lo sanno Bersani, Franceschini, Marino e la stessa Binetti.



http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/57806/binetti-pone-veto-marino-accettabile-svolta-potrebbe-costargli-sopravvivenza.htm

Lorekon
13-07-2009, 12:43
"pone il veto"?? :confused: :mbe:

ma chi si crede di essere??

quanti voti ha portato la binetit al PD? e quanti ne ha fatti perdere??
a sinistra del PD ci sono un 6 % di voti netti, quanti ce ne sarebbero senza la Binetti nel PD??


Paola... mabbaff...

T3d
13-07-2009, 12:46
ah si?

voto marino :D

ma questa non lo sa che in europa siamo in coalizione con i socialisti?

Lorekon
13-07-2009, 12:46
su FB sono già fan :D

Rintrah84
13-07-2009, 13:03
Forse èla volta buona che la sinistra italiana si leva dalle balle certe persone...Binetti fuori !!!

red.hell
13-07-2009, 13:19
quoto tutti :O

Freeskis
13-07-2009, 13:25
se la bidetti smettesse di far politica ne guadagnerebbe tutto il paese indipendentemente dall'appartenenza politica :)
che andasse dove si può rendere veramente utile ... in africa nelle missioni :)

sander4
13-07-2009, 13:31
fuori dal pd

zitta su tutte le schifezze del trivellatore e poi se la prende, da brava teocon, con uno dei pochi di sinistra del partito in cui purtroppo si trova

Jacoposki
13-07-2009, 13:35
potrei votare Marino solo per questo fatto.

Rintrah84
13-07-2009, 13:44
se la bidetti smettesse di far politica ne guadagnerebbe tutto il paese indipendentemente dall'appartenenza politica :)
che andasse dove si può rendere veramente utile ... in africa nelle missioni :)

MA PERCHE' DEVE ANDARE A SCASSARE LE PALLE AI NEGRETTI CONVERTENDOLI DA ANIMISTI A BRAVI CATTOLICI ?!?!
Più che altro si potrebbe chiudere in convento, starebbe bene lei e staremmo meglio noi :)

ConteZero
13-07-2009, 13:51
Scusatemi ma chi cacchio è ELENA Binetti ?
Hanno corretto in "Paola", peraltro se dovessi votare Marino preferirei piuttosto votare Grillo, con la certezza che la Binetti non avrebbe il tempo d'andarsene perché volerebbe fuori prima.

Freeskis
13-07-2009, 13:53
MA PERCHE' DEVE ANDARE A SCASSARE LE PALLE AI NEGRETTI CONVERTENDOLI DA ANIMISTI A BRAVI CATTOLICI ?!?!
Più che altro si potrebbe chiudere in convento, starebbe bene lei e staremmo meglio noi :)

quelli si convertirebbero pure al pastafarianesimo se servisse a riempirsi la pancia :)

tulifaiv
13-07-2009, 13:58
quoto tutti anche io :read:

Levarsela dalle balle, un'occasione imperdibile :eek:

Franco2
13-07-2009, 14:06
Per togliere la Binetti dal PD 1 euro ce lo butto, eccome!
Quando ci sono le primarie, che me lo segno sul calendario? :sofico:

Bahamut Zero
13-07-2009, 14:13
ma sta vecchia xchè nn se ne va in pensione e si flagella col cilicio a casa sua? :asd:

ZetaGemini
13-07-2009, 15:08
ma sta vecchia xchè nn se ne va in pensione e si flagella col cilicio a casa sua? :asd:

LOL :D

kpaso
13-07-2009, 15:53
La cosa grave non è avere più anime nel PD che potrebbe essere una risorsa per evitare il monotemismo del PDL ma che ognuno vada sempre e costantemente contro gli interessi del partito...

Bravo Marino: se vincesse il suo Franceschini io resto, se vinco io non capisco perchè se ne va...

Classe....

dantes76
13-07-2009, 15:55
La cosa grave non è avere più anime nel PD [..]

ancora di piu'^?^^?? gia' sembra un purgatorio adesso...

entanglement
13-07-2009, 16:12
"se ne va dal partito se vince marino"...

è una promessa o una minaccia ? sarebbero due piccioni con una fava :asd:

orwell1984
13-07-2009, 17:15
Per togliere la Binetti dal PD 1 euro ce lo butto, eccome!
Quando ci sono le primarie, che me lo segno sul calendario? :sofico:

giusto..........credo che la sua collocazione sia con i teocon nel cdx......il PD deve essere un partito LAICO......e senza paura di perdere voti clericali...anzi

Kuvasz
13-07-2009, 20:19
Spero vivamente che Marino diventi segretario,
che la Binetti si rammenti e mantenga la parola
e che andandosene si porti dietro pure la Bindi, visto quanto quest'ultima pensa di Marino:
"Marino si presenta come il campione della laicità, in realtà è il campione della strumentalizzazione. Non serve altro per dimostrare che non ha né il cuore né l'intelligenza per dirigere un grande partito come il Pd" [cit. R.Bindi]