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View Full Version : Terna e l'elettrodotto cancerogeno


ornette
10-07-2009, 10:57
Il caso a Pace del Mela (Messina) ad alto rischio ambientale
La protesta contro l'elettrodotto:
«Quei cavi sopra le nostre teste»
Per Terna l'impianto rispetta le norme. Morire d'inquinamento in Sicilia: 56mila abitanti a rischio

DEL MELA (Messina) - La gente impietosa lo chiama «il quartiere delle signore con la parrucca». Ovvero le donne che stanno curando i loro tumori con la chemioterapia. Il vero nome è «rione Passo Vela» a Pace del Mela, poco più di seimila anime in provincia di Messina. Situato in un'area inserita tra quelle ad alto rischio ambientale, Pace del Mela è sfiorata dai cavi dell'alta tensione di Terna. Quell'azienda che qua tutti si ostinano ancora a chiamare «l'Enel». Pietro Petrella, assessore all'Ambiente della provincia di Messina casca dalle nuvole: «Non so, non credo che i fili passino sopra le case. E comunque ci sono i controlli degli enti preposti». «Ma dall'Arpa non ci è giunta nessuna segnalazione», rispondono da Terna. Ma «il palo», come lo chiama la signora Maria Conti, è vicino, troppo vicino. Dunque, «attaccato» alle abitazioni, si erge per 60 metri un elettrodotto da 380 kW. Mal di testa, leucemie, tumori e un inspiegabile aumento della natalità: questi sono i sintomi che si registrano in queste vie. Cosa li provoca? Il «palo». Mistero. L'associazione Tat (Associazione Tutela e Ambiente) raccoglie le proteste degli abitanti e censisce i malati: «Finora - afferma Guido Cavallaro, responsabile della Tat di Pace del Mela - abbiamo contato 15 casi di tumore negli ultimi 5 anni su circa 300 abitanti del quartiere». E lo dice uno che è stato sindaco del paese, uno che conosce di ciascun paesano vita e miracoli. E purtroppo anche il tipo di morte.



TERNA - Secondo Terna l'elettrodotto è stato realizzato nel 1989 ed è stato autorizzato dal ministero dei Lavori Pubblici quindi rispetta a pieno la legge. Inoltre, per Terna, il cavo del conduttore dista 50 metri dalle case e il traliccio è situato a 200 metri dalle abitazioni. L'unico intervento che si è reso necessario - dicono da Terna - nel novembre del 2007 per attutire il forte rumore, dopo richiesta di un isolato cittadino. La relativa sostituzione degli isolatori ha messo tutto a posto. «Ma quannu mai», ci dice il signor Federico: «Non si rinesci a vidiru mancu a televisioni. C'è frusciu». La rassicurazioni di Terna non bastano. Anzi sono in preallarme anche i cittadini di altri 15 comuni della provincia di Messina interessati dal progetto di raddoppio della linea elettrica Sorgenti-Rizziconi (dal nome delle due stazioni poste rispettivamente in Sicilia e in Calabria). C'è infatti, secondo i sindaci dell'area, il rischio di un grave danno ambientale e sociale. Rischio vissuto da una regione, la Sicilia, che da sola rappresenta un enorme pannello solare non sfruttato per produrre energie rinnovabili. Comunque, in progetto c'è l'installazione di un cavo lungo 105 km, sia terrestre che marino, che aumenterà l'efficienza ed eviterà l'attuale congestione della rete elettrica. Dopo la realizzazione di quest'opera, in accordo con la provincia di Messina, Terna prevede opere di compensazione. «Ma compensazione di che?», si domanda un cittadino del rione Passo Vela. Nel progetto di raddoppio della linea, Terna prevede che saranno eliminati 170 km di cavi di cui ben 12 a Pace del Mela. «Ottima notizia - risponde Guido Cavallaro -. A questo punto sarà uno scherzo per Terna spostare più in là l'elettrodotto. Lo chiediamo per favore, con educazione ma con forza».

LA VALLE DEL MELA MUORE - Ma esiste davvero un nesso tra la presenza della campata e le malattie che si sono sviluppate? In realtà, il paese sorge nella «disgraziata» Valle del Mela. Una volta profumava di fiori d’arancio, di gelsomino e ginestre che garantivano una cospicua produzione di miele di alta qualità. I numerosi alveari spontanei oggi sono scomparsi a causa del danno chimico nell'aria. Infatti, dicono gli abitanti «ora c'è puzza e malattie». La valle del Mela è un'area composta da 7 comuni messinesi, inserita tra quelle ad «alto rischio ambientale». In totale 56.000 abitanti che devono già fare i conti con: 1) i fumi della raffineria petrolchimica di Milazzo; 2) con la centrale di cogenerazione della Raffineria; 3) con la centrale elettrica alimentata ad olio combustibile a San Filippo del Mela; 4) con l'Esi di Giammoro che si occupa di trattamento e recupero di batterie fuori uso e rottami di piombo; 5) con le innumerevoli aziende dell'area di sviluppo industriale. L'ultima novità è il progetto di costruzione di una centrale di pompaggio di metano della Snam a Monforte San Giorgio. Risultato? I morti a causa di tumori, secondo la Tat, sul totale dei decessi, in quel di Pace del Mela raggiunge la sbalorditiva cifra dell'80%. Secondo le ultime statistiche, in tutta la valle del Mela, l'inquinamento atmosferico fa due morti al giorno. Numeri da brividi. Le cause? Tumori al colon, al polmone, al seno, al cervello. A Milazzo quasi il 40% dei deceduti ha un'età media inferiore alla media dell'aspettativa di vita nazionale. Secondo L'Inail e per l’Associazione Internazionale Ricerca Cancro, le industrie della zona produrrebbero più di 150 inquinanti: 14 sicuramente cancerogeni, 44 probabilmente cancerogeni e 32 possibili cancerogeni. E chi respira quest'aria si chiede: «Ma come si può continuare a vivere in un posto così?»

Accidenti a quei comunistacci di Repubblica che tirano fuori queste faziosità ad orologeria! Lo sanno tutti che i rischi ambientali ci sono soltanto nella Cina comunista..

drakend
10-07-2009, 11:08
Gli elettrodotti sono ovunque nel mondo, ma solo in Italia fanno morire di cancro! :rotfl:
Va beh il comitato no-elettrodotto si può unire all'AICNT, cioè all'associazione italiana comitati no tutto! :stordita:

ornette
10-07-2009, 11:12
Gli elettrodotti sono ovunque nel mondo, ma solo in Italia fanno morire di cancro! :rotfl:
Va beh il comitato no-elettrodotto si può unire all'AICNT, cioè all'associazione italiana comitati no tutto! :stordita:

Ovvio che sono ovunque nel mondo, ma se in tale zona si rileva un notevole aumento dell'incidenza di determinate malattie forse è bene interrogarsi...

ornette
10-07-2009, 11:14
Nell'articolo, infatti parla della Valle della Mela come di una zona di particolare rischio ambientale per varie altre installazioni presenti..

drBat
10-07-2009, 11:16
Premetto che sono anche io un "comunistaccio che legge repubblica" :asd: , ma certi articoli farebbero più bella figura a non scriverli proprio...

riporto qualche passo a caso...
la Sicilia, che da sola rappresenta un enorme pannello solare non sfruttato per produrre energie rinnovabili.
eh già, perchè l'energia solare è magica e non ha bisogno degli elettrodotti per essere trasportata... :rolleyes:

In totale 56.000 abitanti che devono già fare i conti con: 1) i fumi della raffineria petrolchimica di Milazzo; 2) con la centrale di cogenerazione della Raffineria; 3) con la centrale elettrica alimentata ad olio combustibile a San Filippo del Mela; 4) con l'Esi di Giammoro che si occupa di trattamento e recupero di batterie fuori uso e rottami di piombo; 5) con le innumerevoli aziende dell'area di sviluppo industriale.
e con questo "ben di dio" stanno a preoccuparsi dell'elettrodotto, cioè di una cosa che fa infinitamente meno male (e non è neppure sicuro che ne faccia) di tutto il resto?

Mal di testa, leucemie, tumori e un inspiegabile aumento della natalità: questi sono i sintomi che si registrano in queste vie.
Aumento della natalità??? Qui c'è qualcosa che non quadra....

das
10-07-2009, 11:25
-

OUTATIME
10-07-2009, 11:51
Scusate, ma qualcuno ha le coordinate di 'sto "palo"? Su google earth non lo trovo...

Scalor
10-07-2009, 13:03
Il caso a Pace del Mela (Messina) ad alto rischio ambientale
La protesta contro l'elettrodotto:
«Quei cavi sopra le nostre teste»
Per Terna l'impianto rispetta le norme. Morire d'inquinamento in Sicilia: 56mila abitanti a rischio

1) i fumi della raffineria petrolchimica di Milazzo; 2) con la centrale di cogenerazione della Raffineria; 3) con la centrale elettrica alimentata ad olio combustibile a San Filippo del Mela; 4) con l'Esi di Giammoro che si occupa di trattamento e recupero di batterie fuori uso e rottami di piombo; 5) con le innumerevoli aziende dell'area di sviluppo industriale...

ma questi con tutti questi impianti potenzialmente in quinanti ... si lamentano dell'elettrodotto ?:confused:

Jackdaniels
10-07-2009, 13:25
Aumento della natalità??? Qui c'è qualcosa che non quadra....

L'ho pensato anche io.
Non sarà che con tutti quei disturbi alla ricezione tv preferiscano impiegare le loro serate in altro modo?

Guren
10-07-2009, 14:25
il traliccio è stato costruito nel 1989 quindi 20 anni fa... siamo sicuri che le case che adesso sfiorano il traliccio ci fossero da prima?

non mi stupirei se saltasse fuori che quelle case in realtà non sono accatastate e/o erano abusive e poi condonate... un po' come chi costruisce le case troppo vicino agli aeroporti e poi dopo chi le compra si lamenta del rumore :stordita:

Necromachine
10-07-2009, 14:54
Secondo me i tumori più che dall'elettrodotto sono provocati dagli altri 5 impianti petrolchimici :mbe: ... o no ?

trallallero
10-07-2009, 15:34
Scusate, ma qualcuno ha le coordinate di 'sto "palo"? Su google earth non lo trovo...

prova con google moon (http://www.google.com/moon/) :asd:

checo
10-07-2009, 16:15
ma questi con tutti questi impianti potenzialmente in quinanti ... si lamentano dell'elettrodotto ?:confused:

si perchè non riescono a veder bene la tv, mentre i fumi tossici non interferiscono col tg4