View Full Version : Licenziamento in azienda con meno di 15 dipendenti
Zortan69
30-06-2009, 08:41
Mi aiutate a capire come funziona ?
Possono lasciare a casa dalla sera alla mattina come gli gira ?
Devono fornire valida motivazione ?
ma per questi lavoratori non esiste la cassa integrazione ?
In pratica spiego la situazione:
Una persona lavora per 6 anni in una piccolissima azienda (capo+2 impiegati)
La piccolissima azienda viene sciolta perchè il capo diventa socio di un altra piccola azienda e i 2 impiegati vengono fatti licenziare volontariamente e riassunti subito dopo nella nuova società venutasi a creare, che ora ha 2 responsabili titolari.
Dopo quasi 4 anni non hanno ancora versato il TFR del licenziamento dalla vecchia società, un impiegato è restio a rompere le scatole, l'altro si inca$$a e comincia a battere cassa sul serio e a rompere le scatole tutti i gg.
Alla fine invia una lettera con ricevuta di ritorno al suo titolare e ai soci della vecchia società, che si scopre mai liquidata e ferma lì a far nulla ad aspettare non si sa cosa.
Il giorno dopo l'arrivo della lettera il capo "nuovo" va dall'impiegato rompiballe e gli dice che l'azienda è in crisi e lo devono licenziare...........
Io l'ho riassunta in breve, ma in pratica stà specie di società di "commercialisti" che fanno anche vendite di roba di lusso in URSS fanno delle porcate assurde con tasse - fisco - fatture con importi a matita ritoccabili a piacere etc... sta
comportandosi per far figurare la crisi quando in realtà non ve n'è traccia (entrambi i titolari girano con vetture da 80000 euro cadauna)
premesso che l'impiegato in questione se ne doveva andare prima... ora come funziona ? per beccare il sussidio di disoccupazione devono licenziare loro unilateralmente adducendo alla crisi aziendale ?
Raccontatemene un pò, và. tiratemi su il morale (oh, non sono io, io lavoro in una ditta SERIA, è un amico !!)
anonimizzato
30-06-2009, 08:46
Di non lavorare più per quell'azienda (chiamiamola così) mi sembra il minimo, anche nel caso non fossi stato licenziato mi sarei dimesso vista la totale inaffidabilità.
Per prima cosa punterei ad ottenere tutto quello che mi spetta come arretrati e/o liquidazione.
Nel caso "tentennino" minaccerei di chiamare la GDF.
Una volta ottenuto lo spettante ... chiamerei comunque la GDF giusto per togliermi lo sfizio.
Saluti.
Zortan69
30-06-2009, 08:52
Di non lavorare più per quell'azienda (chiamiamola così) mi sembra il minimo, anche nel caso non fossi stato licenziato mi sarei dimesso vista la totale inaffidabilità.
Per prima cosa punterei ad ottenere tutto quello che mi spetta come arretrati e/o liquidazione.
Nel caso "tentennino" minaccerei di chiamare la GDF.
Una volta ottenuto lo spettante ... chiamerei comunque la GDF giusto per togliermi lo sfizio.
Saluti.
OK N° 1 che mi ha letto nel pensiero :D
A ogni modo, l'indennità di disoccupazione l'INPS la versa solo se è l'azienda a licenziare per crisi, vero ? come funziona questa cosa ? non è giusto che in fiat vanno in cassa e nelle PMI vanno a spasso... o no ?
OK N° 1 che mi ha letto nel pensiero :D
A ogni modo, l'indennità di disoccupazione l'INPS la versa solo se è l'azienda a licenziare per crisi, vero ? come funziona questa cosa ? non è giusto che in fiat vanno in cassa e nelle PMI vanno a spasso... o no ?
Ma non riesce a fotocopiarsi qualcosina di compromettente? Se l'azienda fa le fognate e' un'occasione per farsi un'assicurazione di questo tipo: mi licenzi? Ti inculo con la pasta abrasiva!
MadJackal
30-06-2009, 10:06
Ma non riesce a fotocopiarsi qualcosina di compromettente? Se l'azienda fa le fognate e' un'occasione per farsi un'assicurazione di questo tipo: mi licenzi? Ti inculo con la pasta abrasiva!
Mai cedere nella tentazione del ricatto...
Di non lavorare più per quell'azienda (chiamiamola così) mi sembra il minimo, anche nel caso non fossi stato licenziato mi sarei dimesso vista la totale inaffidabilità.
Per prima cosa punterei ad ottenere tutto quello che mi spetta come arretrati e/o liquidazione.
Nel caso "tentennino" minaccerei di chiamare la GDF.
Una volta ottenuto lo spettante ... chiamerei comunque la GDF giusto per togliermi lo sfizio.
Saluti.
In effetti il TFR del vecchio licenziamento glielo DEVONO versare, comunque.
Fradetti
30-06-2009, 10:10
Che poi 6 anni di TFR non penso siano tutta sta gran cifra (da come li hai descritti non penso abbiano problemi di cash i titolari)... cosa glielo fa fare a questi di non pagarglielo, visto anche che il dipendente sa cose che non fa piacere che si sappiano in giro. :mbe: :mbe:
Spero che il tuo amico gli faccia il culo (e lo sappiamo che tu lavori in una ditta seria :D :D )
yggdrasil
30-06-2009, 10:27
io fossi in lui più che minacciare, cosa che lo farebbe passare dalla parte del torto, lo farei andare subito dalla guardia di finanza senza passare dal via.
dopo un giretto a sorpresa dei militari voglio vedere se i titolari non si mettono in regola :asd:
yorkeiser
30-06-2009, 10:37
Vado un po' a memoria, ci sarà sicuramente qualche utente più esperto.
Il TFR te lo devono liquidare ovviamente, visto che i soldi li hai versati.
Sotto i 15 dipendenti il datore di lavoro può licenziarti quando vuole e senza obbligo di reintegro; mi pare sia però obbligato a pagarti un forfait di alcune mensilità (tra le 2 e le 6 mensilità, che salgono a 10 se hai più di 10 anni di servizio se non erro).
Se sei certo e puoi provare che i titolari abbiano compiuto qualche manovra fiscale illecita, è dovere di qualsiasi buon cittadino denunciarli alla finanza. Tanto più che ti toglieresti anche lo sfizio...
Amu_rg550
30-06-2009, 10:37
Mi aiutate a capire come funziona ?
Possono lasciare a casa dalla sera alla mattina come gli gira ?
Devono fornire valida motivazione ?
ma per questi lavoratori non esiste la cassa integrazione ?
In pratica spiego la situazione:
Una persona lavora per 6 anni in una piccolissima azienda (capo+2 impiegati)
La piccolissima azienda viene sciolta perchè il capo diventa socio di un altra piccola azienda e i 2 impiegati vengono fatti licenziare volontariamente e riassunti subito dopo nella nuova società venutasi a creare, che ora ha 2 responsabili titolari.
Dopo quasi 4 anni non hanno ancora versato il TFR del licenziamento dalla vecchia società, un impiegato è restio a rompere le scatole, l'altro si inca$$a e comincia a battere cassa sul serio e a rompere le scatole tutti i gg.
Alla fine invia una lettera con ricevuta di ritorno al suo titolare e ai soci della vecchia società, che si scopre mai liquidata e ferma lì a far nulla ad aspettare non si sa cosa.
Il giorno dopo l'arrivo della lettera il capo "nuovo" va dall'impiegato rompiballe e gli dice che l'azienda è in crisi e lo devono licenziare...........
Io l'ho riassunta in breve, ma in pratica stà specie di società di "commercialisti" che fanno anche vendite di roba di lusso in URSS fanno delle porcate assurde con tasse - fisco - fatture con importi a matita ritoccabili a piacere etc... sta
comportandosi per far figurare la crisi quando in realtà non ve n'è traccia (entrambi i titolari girano con vetture da 80000 euro cadauna)
premesso che l'impiegato in questione se ne doveva andare prima... ora come funziona ? per beccare il sussidio di disoccupazione devono licenziare loro unilateralmente adducendo alla crisi aziendale ?
Raccontatemene un pò, và. tiratemi su il morale (oh, non sono io, io lavoro in una ditta SERIA, è un amico !!)Si, possono farlo quando e come vogliono e senza neppure addurre motivazioni diverse da "riduzione personale". Avendo meno di 15 dipendenti non c'è contrattazione collettiva secondo i contratti CCNL ma individuale e quindi possono interrompere il rapporto unilateralmente. Ovviamente 30 gg di preavviso e pagamento di TFR, ferie non godute etcetc, ma niente CIG che io sappia.
Questo perché il referendum del 2003 sull'abrogazione (http://referendum2003.comune.parma.it/referendum1.asp) delle norme che stabiliscono limiti numerici ed esenzioni per l'applicazione dell'art.18 dello statuto dei lavoratori non è passato, quindi temo che al tuo amico non rimanga che prendere atto della situazione. Se si licenzia lui (a meno di giusta causa come pagamenti dovuti da mesi dalla ditta MA non è questo il caso essendo diversa dalla vecchia) non ha diritto a disoccupazione, sia ordinaria che ridotta.
Cosa può fare il tuo amico: fermo restando che non deve assolutamente firmare niente di niente in azienda, io consiglio di andare in CGIL o in altro sindacato, i consulti sono gratuiti anche per i non iscritti ed nel caso forniscono anche assistenza legale gratuita (solo per iscritti, 50€ annui). Volendo può impugnare il licenziamento davanti ad un giudice del lavoro, ma AL MASSIMO può strappare più soldi se ci sono scorrettezze formali da parte dell'azienda al momento del licenziamento (e comunque si parla da 2 a 6 mensilità aggiuntive, non chissà quanto). Per il reintegro niente da fare, qui sta la differenza tra avere meno e più di 15 assunti a tempo indeterminato.
Sconsiglio la GDF per un semplice motivo, non si muovono per una singola denuncia di un dipendente che potrebbe esser motivata da interessi personali, c'è bisogno di più testimonianze dirette per avallare il tutto.
Idem l'ASL per eventuali infrazioni alla 626, ma stiamo sempre parlando di "ripicche", non so quanto ne valga la pena.
Mi spiace, purtroppo questo è lo specchio del mondo del lavoro italiano nelle piccole imprese.
Zortan69
30-06-2009, 10:50
Oh , ma per la GDF ci sono diversi interessati che possono chiamare il 117.
Comunque a parte quello (che è il meno), direi che convenga attendere che loro licenzino con la "giusta causa" della crisi, almeno si può attingere qualche mese al fondo disoccupazione finchè non si sia trovato un impiego più stabile in un azienda più seria (ed è incredibile, la persona in oggetto e seria, brava, si fa il mazzo) vabè, ma lo sapete come vanno le aziende piccole...
xcdegasp
30-06-2009, 12:20
io prima andrei da un buon avvocato, gli spieghi tutto e vedi cosa lui ti consiglia di fare.
la gdf devi chiamarla con già l'indicazione di cosa cercare se la mandi li a cazzum poi ti sei bruciato quell'opportunità ;)
si sta parlando di due commercialisti che svolgono il mestiere da commercialisti quindi tanto facili prede non sono.
Zortan69
30-06-2009, 16:23
io prima andrei da un buon avvocato, gli spieghi tutto e vedi cosa lui ti consiglia di fare.
la gdf devi chiamarla con già l'indicazione di cosa cercare se la mandi li a cazzum poi ti sei bruciato quell'opportunità ;)
si sta parlando di due commercialisti che svolgono il mestiere da commercialisti quindi tanto facili prede non sono.
no, solo uno ha lo studio, l'altro si occupa di import export di beni di lusso italiani per clienti russi e seghe mentali varie e tentativi di affari assurdi e voli pindarici che han messo quel settore dell'azienda in ginocchio... e la persona in esame si occupava di scovare forniture interessanti per questi cienti (case di lusso per vacanze in italia, vini pregiati, mobili di alta gamma, etc..)
mariorossi36
01-07-2009, 13:23
Se viene licenziato per GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO legato a RIDUZIONE DI PERSONALE c'è poco da fare......
D'altronde, nelle situazioni normali, non puoi obbligare una piccola azienda in crisi a tenersi dei dipendenti se non servono!
Ma la legge tutela i dipendenti:
1- ci sono delle regole ben precise nello "scegliere" di licenziare certi dipendenti e non altri: se non sono rispettati i criteri previsti il licenziamento è impugnabile, e se si vince il ricorso non è previsto il reintegro ma diverse mensilità come risarcimento danni
2- per i 6 mesi successivi al licenziamento un'azienda non può riassumere dipendenti con la stessa qualifica e non ha diritto a sgravi contributivi
3- il dipendente licenziato ha diritto di precedenza in caso di nuova assunzione entro i 6 mesi dal licenziamento
4- il dipendente licenziato può richiedere l'iscrizione nelle liste di mobilità, così da essere più "appetibile" per una futura nuova assunzione (l'azienda che assume un lavoratore iscritto in mobilità ha degli sgravi contributivi)
5- avendo i requisiti di anzianità si può richiedere l'indennità di disoccupazione, non si diventa Paperon' de Paperoni ma è un "sussidio" per il periodo di tempo necessario a trovare una nuova occupazione (invece poi nella realtà tutti trovano il lavoretto in nero e così si beccano soldi in nero più disoccupazione, doppio stipendio...... ma in Italia si sa come funziona....)
6- la Cassa Integrazione Ordinaria è prevista solo per alcuni settori e non dipende dal numero dei dipendenti...... l'INPS paga la CIG solo alle aziende che versano i contributi a titolo di CIG, non è che l'INPS fa beneficenza, paga solo se ha incassato!!! Ad esempio nel TERZIARIO, nei contributi versati da ditta e dipendente non è prevista nessuna somma a titolo di CIG, quindi l'INPS non riconosce la CIG!!!!
In bocca al lupo
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