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View Full Version : Bernard Madoff: 150 anni di carcere, mega multa da 170 miliardi di dollari!


Jean Claude
29-06-2009, 08:09
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=122698

Sentito ieri su La7. Oltre al suo, di sequestro, hanno pure sequestrato beni per 85 milioni di € alla moglie (che pure NON era implicata!)

Proprio come qua in Italia con Tanzi (libero e con probabile prescrizione del processo). Uguale uguale! :asd:

Ma non dovevamo assomigliare agli USA in tutto e per tutto?! :stordita:

sander4
29-06-2009, 08:13
In italia per avere una multa da qualche decina di milioni di euro devi scaricare degli mp3, se avesse fatto quei crimini finanziari qui ora sarebbe come minimo ministro perseguitato dai giudici rossi e sarebbe andato tutto in prescrizione. :asd:

Potremmo chiedere a Obama di mandarci anche lui insieme a quelli di Guantanamo.

MesserWolf
29-06-2009, 08:22
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=122698

Sentito ieri su La7. Oltre al suo, di sequestro, hanno pure sequestrato beni per 85 milioni di € alla moglie (che pure NON era implicata!)

Proprio come qua in Italia con Tanzi (libero e con probabile prescrizione del processo). Uguale uguale! :asd:

Ma non dovevamo assomigliare agli USA in tutto e per tutto?! :stordita:

Con la moglie hanno fatto un accordo , non è che gli hanno sequestrato 85 milioni . Se lei rinunciava a reclamare quei soldi , gliene lasciavano 2,5m e non la coinvolgevano legalmente .


PEr il resto ... è la più grande truffa della storia , migliaia di persone che hanno perso la pensione e in cui la SEC ha fatto davvero una figura inqualificabile , tanto che hanno valutato se chiuderla (come se da noi valutassero se smantellare la guardia di finanza per ricostruirla da 0).

Il caso Tanzi cmq è più simile al caso Enron ... questa era una truffa a schema Ponzi .

Cmq la condanna se non sbaglio è oggi , queste sono le richieste del procuratore.

Jean Claude
29-06-2009, 08:29
Sì hai ragione, indubbiamente non c'è "proporzione" fra le due cose. Quello che "mi rode" è che nel nostro caso probabilmente non si arriverà nemmeno a una condanna minima. :stordita:

Ser21
29-06-2009, 08:36
Da noi Parmalat va in prescrizione :asd: Facciamo ridere...

cocis
29-06-2009, 08:44
Da noi Parmalat va in prescrizione :asd: Facciamo ridere...

e tanzi lavora in una nuova fabbricadi dolci .. :asd:

Ser21
29-06-2009, 08:46
e tanzi lavora in una nuova fabbricadi dolci .. :asd:

D'altronde se abbiamo i prestanome di Ciancimino che ricostruiscono in abruzzo,di cosa meravigliarsi oramia ? :asd:

Blaster_Maniac
29-06-2009, 08:54
Una condanna a 150 anni per truffa... questa si che è deterrente come condanna.

MesserWolf
29-06-2009, 08:59
Una condanna a 150 anni per truffa... questa si che è deterrente come condanna.

si ma la condanna non c'è ancora .... è oggi . Quella è la richiesta del procuratore , che è probabile venga accolta

Alien
29-06-2009, 09:51
da noi si rimanda la class action a data da destinarsi in maniera che chi l'ha preso in quel posticino con Cirio, Parmalat e simili se ne stia buono buono nel suo guano e non possa reclamare nulla.

stetteo
29-06-2009, 10:51
da noi si rimanda la class action a data da destinarsi in maniera che chi l'ha preso in quel posticino con Cirio, Parmalat e simili se ne stia buono buono nel suo guano e non possa reclamare nulla.

Italy, impossible is nothing.

tulifaiv
29-06-2009, 11:59
Italy, impossible is nothing.
http://www.pctunerup.com/up/results/_200906/20090611130613_maita.jpg






:D

first register
29-06-2009, 19:14
Sentenza esemplare per il finanziere autore di una frode da 65 miliardi di dollari
A breve all'asta l'appartamento, le ville, gli yacht, i quadri e i gioielli
Madoff condannato a 150 anni
Il giudice: "Crimine diabolico"

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/economia/truffa-madoff/processo-sentenza/lapr_16147909_58030.jpg
Bernard Madoff

NEW YORK - E' stato condannato a 150 anni di carcere, la massima pena possibile, Bernard Madoff, il finanziare di 71 anni autore di una delle più grandi truffe della storia. La lettura della sentenza è stata accolta da un applauso. Madoff si è dichiarato colpevole di tutte le 11 imputazioni emerse da uno dei più grossi scandali della storia di Wall Street: le somme da lui frodate ammontano a 65 miliardi di dollari (l'equivalente di circa 46 miliardi di euro).

Si è anche scusato, nel corso dell'udienza odierna, l'ultima di un processo lampo durato pochissimi mesi (l'arresto del finanziere risale all'11 dicembre 2008), ma le scuse sono servite a ben poco. "Nessun altro caso di frode è comparabile con il caso Madoff", ha detto il giudice Denny Chin, precisando che "il simbolismo della sentenza è importante perché attraverso questa si invierà un messaggio".

Il giudice Chin ha definito quello di Madoff "un crimine straordinariamente diabolico". Dal 1995 Madoff, che era stato anche presidente del Nasdaq, aveva iniziato la sua attività privata promettendo tassi di interessi alti e sicuri (circa il 10%). Che puntualmente pagava, ma non perché il danaro venisse accortamente investito, ma soltanto perché arrivava danaro fresco dai nuovi clienti. E Madoff diventava sempre più ricco: se l'ammontare delle somme truffate è stimato in circa 65 miliardi di dollari, le cifre legate al suo impero economico ammontano a 171 miliardi di dollari.

Madoff, che ha passato gli ultimi mesi agli arresti domiciliari nel suo appartamento di lusso di Manhattan, del valore di 7 milioni di dollari, perderà tutto: le ville (una a Palm Beach, un'altra in Florida, una da 13 milioni a Montauk, sulla punta di Long Island), gli yacht e i beni personali, che verranno messi all'asta nei prossimi giorni. La moglie, Ruth, 68 anni, rimarrà senza casa e dovrà vivere d'ora in poi con i 2,5 milioni di dollari che le sono stati assegnati dal tribunale.


L'avvocato del finanziere, Ira Sorkin, puntava a una pena mite, al massimo 12 anni, dal momento che il suo cliente aveva ampiamente collaborato alle indagini. Ma si aspettava il peggio, anche sulla base delle richieste dei tanti truffati che hanno preso la parola in tribunale: "La cella deve diventare la sua bara", ha affermato uno degli investitori truffati. Un'altra vittima è scoppiata in lacrime dopo aver denunciato perdite per 5 milioni di dollari.

In questo clima l'appello e le scuse di Madoff sono cadute nel vuoto, e semmai sono state accolte con scherno: "Vivrò con questo dolore per il resto della mia vita - ha detto Madoff - Non posso chiedervi scusa per il mio comportamento: come puoi chiedere scusa per aver ingannato un'industria che hai contribuito a costruire? Come puoi chiedere scusa per aver ingannato una moglie dopo 50 anni di matrimonio?".

"Lascio alla mia famiglia un'eredità di vergogna, come hanno detto alcune delle mie vittime - ha proseguito il finanziere - Sono responsabile di molta sofferenza e molto dolore. Chiedo scusa alle mie vittime. Mi dispiace".
(29 giugno 2009)
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/economia/truffa-madoff/processo-sentenza/processo-sentenza.html



La vittima di Madoff
Scritto da: Fabio Cavalera alle 08:36

Il secondo martedì di febbraio, il giorno dieci, William Foxton uscì da casa, a Southampton, con una pistola nella tasca sinistra del cappotto. Camminò per alcune centinaia di metri e si sedette su una panchina del piccolo parco a pochi passi dal tribunale. Rimase lì per qualche minuto in silenzio con la testa china e lo sguardo fisso sull’asfalto. Poi estrasse la Browning 9 millimetri, infilò la canna in bocca e si sparò. Un suicidio che non aveva alcuna apparente motivazione. Il corpo si era afflosciato su un lato e appoggiato su di esso era rimasto un bigliettino scritto proprio da William Foxton. L’ ex legionario arruolotosi successivamente nell’esercito britannico spiegava come si era procurato l’arma – “un souvenir acquistato” quando il sultano dell’Oman lo aveva chiamato per una consulenza - ma rimandava a un'altra lettera lasciata nel suo appartamento.

In quei momenti, di grande confusione, con la gente inorridita attorno, il messaggio passò inosservato. William Foxton era un uomo di 65 anni, conosciuto e stimato perché dopo essersi pensionato, lui militare di carriera, aveva deciso di impegnarsi con le associazioni umanitarie impegnate nelle zone di guerra, la Bosnia, il Kosovo e l’Afghanistan. Aveva pure ottenuto una decorazione dalla regina Elisabetta. E ne andava orgoglioso. Lo si può immaginare: per chi si trova mutilato della mano, la mano sinistra, una medaglia è un riconoscimento al valore del servizio reso. Da poco, William Foxton, era rientrato dalla sua ultima missione con le Nazioni Unite e, felice di ritrovarsi a casa, aveva confidato al figlio di volersi finalmente godere in pace quel milione di sterline risparmiate in quaranta e più anni di trasferte in zone ad altissimo rischio. Una bella somma consegnata, tramite la banca, a due hedge fund: l’Herald Usa Fund e l’Herald Luxemburg Fund. Sognava di riposarsi tranquillo, di fare qualche viaggio, di godersi la famiglia e i due nipotini. Per quale motivo, allora, si era tirato un colpo alla testa?

Willard, 28 anni, il figlio, fu interrogato dalla polizia. Aveva parlato col padre, l’ultima volta, appena un paio di giorni prima. E non lo aveva trovato del suo solito umore. “Willard non riesco a concentrarmi, scusami”. Che cosa c’è? “Temo di avere perso tutto in quei maledetti fondi. Mi hanno truffato, non ho una lira, sono in bancarotta”. Il colloquio di Willard col genitore fu raccontato così agli investigatori. Il sergente Paul Gelman ne annotò un particolare: “E’ colpa di Madoff”. E si precipitò nell’appartamento dell’ex maggiore Foxton per vedere se effettivamente dietro alla pista dei due hedge fund e del milione di sterline risucchiato in chissà quale voragine si potesse nascondere la spiegazione del suicidio. Il messaggio era lì, in bella mostra, su un tavolo. Con la storia al completo.

William Foxton era tornato in Inghilterra convinto di ritirare il suo patrimonio. Si era rivolto alla banca che, come Ponzio Pilato, rispose di non sapere nulla in quanto quei soldi erano stati trasferiti ai due fondi. Solo dopo parecchie insistenze l’uomo era riuscito a farsi consegnare telefono e indirizzo degli hedge fund americano e lussemburghese. Aveva provato a mettersi in contatto direttamente, per un po’ senza fortuna poi alla fine qualcuno gli aveva risposto: “Il suo milione di sterline è finito nelle mani di Madoff”. “Lo rivoglio”. “Signore, non riguarda più noi”. Il milione di sterline gli era stato sfilato via, rubato. William Foxton era davvero in rosso: neppure un penny gli era rimasto.

Qualche giorno fa, il sergente Paul Gelman ha chiuso il rapporto sul suicidio nel parco di Southampton. ”William Foxton era un uomo d’onore e le difficoltà finanziarie gli pesavano come una vergogna insopportabile. Lo ha confessato nel suo ultimo scritto”. E’ lì in quel foglietto che William Foxton ha accusato: sono una vittima dello scandalo Madoff.
http://bigben.corriere.it/2009/06/la_vittima_di_madoff.html


Condanna giustissima, e dal significato molto importante.
Qui in Italia non avrebbe subito una condanna così pesante. L'ultimo articolo stava sul corriere di oggi, William Foxton era un 65enne inglese che si è suicidato dopo aver subito il furto di tutti i risparmi della sua vita da parte di Madoff.

D.O.S.
29-06-2009, 19:18
in Italia lo avrebbero fatto senatore ....

Sinclair63
29-06-2009, 19:29
in Italia lo avrebbero fatto senatore ....

...vedi Tanzi e co. :rolleyes:

tulifaiv
29-06-2009, 19:36
Mah senatore non so, comunque di sicuro avrebbe passato molti annetti tranquilli in attesa di una condanna che forse non sarebbe mai arrivata per via della prescrizione.

Proprio a lato della notizia di Madoff, "casualmente" su Repubblica c'è questo interessante trafiletto: http://parma.repubblica.it/dettaglio/tanzi-riparte-da-una-ditta-di-dolci-dopo-il-crac-e-la-condanna/1593561


Da cinque giorni, mattina e pomeriggio, si presenta al lavoro in strada Martinella a Parma dove c'è "la sua nuova ditta": un'azienda che dovrebbe produrre muffin per il mercato americano. Giornata-tipo: il Cavaliere dà ordini agli operai, gestisce le attività e discute per ore nel suo ufficio. Gli imprenditori della zona: "Qui non lo vogliamo"

Tanzi riparte da una ditta di dolci
dopo il crac e la condanna

di Giacomo Talignani (Foto Marco Vasini)

Calisto Tanzi riparte dai muffin. L’uomo del crac Parmalat, condannato a dieci anni di reclusione per il reato di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza, il patron dell’azienda di Collecchio da 14 miliardi di euro di buco, il principale imputato del processo del secolo, ha ricominciato a lavorare nel settore alimentare. Paltò beige, carte e documenti in mano, telefonino squillante, da cinque giorni il cavaliere mattina e pomeriggio va in ufficio: c’è un nuovo progetto da realizzare, una azienda di dolciumi a quattro passi dalla sua villa in località Fontanini. Si torna in sella, sei anni dopo aver distrutto – come sostiene l'accusa - migliaia di risparmiatori, aver truffato intere famiglie e messo in ginocchio parte del sistema economico italiano.

In strada Martinella, alle spalle della sua casa, Mister Day (questo era il nome dei suoi prodotti da forno targati Parmalat) si presenta puntualmente ogni giorno. “Ma non è agli arresti domiciliari? Cosa ci fa in giro?” chiede chi, in questa prima settimana di lavoro, lo ha visto passare. Calisto Tanzi, 70 anni compiuti, il 18 dicembre scorso è stato condannato a 10 di carcere e ritenuto “l’unico vero responsabile” (come disse il suo avvocato Gian Piero Biancolella dopo la sentenza di primo grado) del crac del secolo. Oggi appare come un comune lavoratore. Un dirigente, un consulente, un collaboratore: passa il tempo negli uffici e poi, come un qualsiasi nonno, quando stacca salta in macchina e va prendere i nipotini a scuola.

Occhialini appoggiati sul naso, piglio da capoufficio, progetti e fogli sparsi ovunque e un piccolo manipolo di amici e collaboratori che gli sta sempre attorno. Dà dritte agli elettricisti, indica agli operai il da farsi, parla per ore. Si presenta alle dieci del mattino, almeno dall’inizio della scorsa settimana, e se ne va per l’ora di pranzo, sempre a bordo della sua Honda civic grigia. Ha una scrivania al secondo piano al fianco di quella di A.Cocconi, amico legato a una pasticceria nel centro di Parma. E’ con lui che mister Parmalat sta mettendo a punto gli ultimi dettagli dell’ “operazione muffin”: fra tre mesi l’azienda entrerà in funzione per produrre dolcetti e prodotti da forno destinati al mercato americano e canadese. C’è chi dice che si tratti di una produzione “americana”di muffin che fino a poco tempo fa era collocata nel fidentino. E’ la nuova “ditta di Tanzi”, come l’hanno ribattezzata gli operai che lavorano nella zona. “Da quattro giorni il cavaliere si fa vedere spesso, detta ordini, gestisce i lavori. E’ qua mattina e pomeriggio. In tanti ci siamo chiesti cosa ci facesse” spiegano dal piano superiore dell’azienda, al momento occupato da uffici di architettura, arredamento e lavorazione marmi.

Almeno sono queste, per ora, le prime voci sulla attività dell'impresa che Tanzi che si sentono passeggiando fra i cantieri. I lavori, negli ottocento metriquadrati collocati nella prima periferia di Parma, sono iniziati in novembre. Prima i sopralluoghi, poi gli allarmi antincendio, le grate, l’impianto gas ed elettrico e infine gli scarichi per le fognature, messi a norma in modo da poter produrre scarti alimentari. Infine parte dei macchinari, pastorizzatori ecc ecc. Insomma, un’azienda a puntino, per ora ancora vuota, nata dagli ex magazzini Italarchivi prima e Mivar poi.

Fra i “vicini” di casa c’è chi storce il naso. C’è chi si chiede, negli uffici, se ora non arriverà anche il figlio Stefano, che in passato ha ripreso a lavorare al latte in polvere a Viadana e con il quale il cavalier avrebbe pensato, qualche anno fa, a rilanciarsi nel mercato dei succhi di frutta. Oppure la figlia Francesca, da tempo residente in Veneto e impegnata nel settore del turismo, o ancora quel Fausto Tonna, “il ragioniere del crac”, che si è messo a fare il consulente in una azienda di ascensori a Mezzani, nel parmense.

“Se il cavaliere lavora qui, io me ne vado” dice qualche imprenditore senza mezzi termini. "Non mi piacerebbe uscire da un luogo di lavoro dove qualcuno può pensare che io lavori con uno come lui, che ha fatto tutto questo e truffato tantissime persone". Poi ci sono gli operai della zona, che si limitano ad indicarlo ogni volta che passa e a strabuzzare gli occhi e lui, a testa dritta, regala solo un mezzo cenno di saluto. Come se nulla fosse avvenuto, come se fosse ancora nell’azienda di Collecchio.

(20 febbraio 2009)

Onisem
29-06-2009, 19:44
Il confronto con l'italia mafiosa quando si tratta di certe faccende è sempre deprimente.

Cfranco
29-06-2009, 20:27
6 mesi di processo e 150 anni di carcere , in itaglia sarebbe stato prescritto e poi sarebbe andato da Vespa a lamentarsi delle bugie che dicevano su di lui che era immacolato , innocente e assolto dal tribunale , un paio di anni dopo , grazie alla prossima legge sulla cancellazione della verità , nessuno avrebbe neppure potuto scrivere delle sue imprese .

lowenz
29-06-2009, 20:31
E' un evidente complotto per mettere in cattiva luce la grandissima giustizia italiana (soprattutto le brillantissime leggi volute dall'illustrissima maggioranza :O)

:sofico:

sander4
29-06-2009, 20:35
E' un evidente complotto per mettere in cattiva luce la grandissima giustizia italiana (soprattutto le brillantissime leggi volute dall'illustrissima maggioranza :O)

:sofico:

Sono proprio ovunque questi massoni dannatissimi. :asd:

Comunque anche lui è un povero perseguitato dalla giustizia ad orologeria.

Estero
29-06-2009, 20:45
In Italia con un curriculum così avrebbe potuto fare il top manager praticamente dove voleva.

linux964
29-06-2009, 20:50
Madoff presidente del consiglio:O

cocis
29-06-2009, 21:38
doveva venire in italia .. qui sarebbe un santo .. :mc:

gourmet
29-06-2009, 22:17
Volendo avrebbe avuto anche una brillante carriera politica davanti.. un uomo così, che si è fatto da solo, uno talmente ricco che non ha bisogno di rubare.. avrebbe avuto una montagna di voti :D

F1R3BL4D3
29-06-2009, 22:22
Un ottimo* imprenditore...


*peccato si sia fatto scoprire e prendere (ironico).

Teox82
29-06-2009, 22:25
Certo che avete un'originalità con le battute...
:asd: