dantes76
28-06-2009, 15:42
A PESCARA PIU' POLTRONE DI PECHINO
Da "IL SOLE 24 ORE" di martedì 23 giugno 2009
Giochi del Mediterraneo, La manifestazione sportiva parte venerdì, in città pochi interventi e 37 milioni di ammanco A Pescara più poltrone di Pechino o Un esecutivo da 78 membri incapace di decidere: per le Olimpiadi erano solo 18 Giuliano Balestreri PESCARA Da l nostre inviato Arrivare a Pescara è difficile.
La stazione ferroviaria è tirata a Lucido, ma i collegamenti sono scarsi e la puntualità è un miraggio.
L`aeroporto sembra una cattedrale nel deserto: «La scorsa settimana ho fatto il turno del pomeriggio - racconta un tassista -, dalle 14, alle 21, ma non ho caricato nessuno.
Mi ero illuso che i Giochi avrebbero cambiato qualcosa».
Come fosse un mentre in città non fanno altro che ripetere: «I Giochi del Mediterraneo sono un`occasionepersa». Una delusione che si respira anche nelle vie del centro. La manifestazione apre il 26 giugno, ma fino avenerdì scorso l`unico segno tangibile era un triste cartellone luminoso in corso Umberto I. Nelle strade della movida notturna di piazza Unione non c`è nulla, come sul lungomare. «Il budget è limitato, per ilmarketingabbianno speso solo 300mila euro», spiegano dal Comitato organizzatore eppure ilbudget complessivo arriva a 70 milionidieuro, co nun buco da37 milioni scavato nei primis anni di gestione.
Per ripianarlo, come accadde a Torino 2oo6, è stato chiamato, a metà dicembre 2008, nelle vesti di commissario straordinario, Mario Pescante.
La sensazione è così quella di trovarsi tra due mondi paralleli.
Da un lato la macchina organizzativa che deve garantire lo svolgimento della manifestazione, dall`altro la politica che ha usato i giochi come una vetrina fino a quando non è stata travolta dagli scandali: se la prima funziona bene, l`altra è invece responsabile dei ritardi accumulati e del-malumore che serpeggia tra gli addetti ai lavori. Non hanno certo agevolato la situazione l`arresto del governatore Ottaviano Del Turco (che aveva definito i Giochi «clandestini») e del sindaco Luciano D`Alfonso, così come le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il primo artefice dell`evento, l`onorevole Sabatino Aracu. A tutto questo si aggiungono il succedersi dì tre governi, tre giunte regionali e due sindaci che hanno creato poltrone e comitati: all`arrivo di Pescante gli organi esecutivi erano addirittura nove. Che ci fosse qualche problema era chiaro dall`inizio quando nel comitato organizzatore furono nominate 78 persone.APechino, perle Olimpiadi, erano i8, ad Atene, nel zoo-1, venti. Un apparato monstre che ha impedito di prendere decisioni e dì approvare i bilanci causando un ammanco di 37 milioni di giuro.
Perdite sulla quali la Procura non ha aperto inchieste, ma in città sono convinti che si tratti «di una questione di tempo», un patto di non belligeranza per permettere a Pescante di completare il suo lavoro e garantire il regolare svolgimento dei Giochi Di certo ai magistrati non passata inosservata la gestione «allegra» dei primi anni.
Insomma a Pescara quella dei Giochi del Mediterraneo sembra una bomba a orologeria, al punto che nessuno sembra volerne rivendicare la paternità. Non lo ha fatto il presidente della giunta Gianni Chiodi, nonio hafatto il neosindaco Luigi Albore Mascia. Lo stesso Pescante hapreso le distanze dalla gestione passata chiedendo - per accettare l`incarico - l`azzeramento degli organi ufficiali.
Eppure le premesse erano delle mnigliori. Nel 2003 l`assegnazione dei Giochi del Mediterraneo fu accoltacon entusiasmo datutti.Acominciare dagli imprenditori edili che avevano stanziato oltre Somila curo a fondo perduto per sostenere la candidature di Pescara.
«Avevamo in testa quello che stava succedendo ad Almeria, con la città vestita a festa e messa a nuovo» racconta Giuseppe Girolimetti, presidente di Ance Pescara che aggiunge: «Le risorse non sarebbero state un problema. I fondi del governo potevano innescare una leva finanziaria, ma la politica non ci ha creduto». E così i progetti di rilancio del turismo sono rimasti nel cassetto: «Ho assunto due camerieri che parlano tre lingue racconta il gestore di uno stabilimento balneare -. Sarebbe bastato conoscessero il dialetto». «I litigi hanno allontanato gli imprenditori e così per Pescara è stato fatto poco o nulla», aggiunge il presidente dei giovani industriali Fabio Pingue. Certo resteranno la piscina della Naiadi, riportata all`antico splendore con un investimento di 2 milioni, e la ristrutturazione dello stadio Adriatico perii milioni, ma poco altro.
Resterà il Villaggio Mediterraneo, il nuovo quartiere alla porte di Chieti inaugurato ieri: un`opera da ido milioni di giuro realizzata con fondi privati che ospiterà gli oltre 4mila atleti provenienti da 23 paesi. Oltre agli appartamenti, che occupano il 35% dei terreni, verranno costruiti i nuovi uffici dalle Asi, ma ad accendere le polemiche è stata la realizzazione della casa dello studente. Un palazzo di 9 piani che i costruttori, guidati da Gianni Di Cosmo, vorrebbero vendere alla regione per 28 milioni di curo. Un impegno che si era assunta la vecchia giunta di centro sinistra, ma per il quale non era stato siglato alcun accordo di programma.
Chiodi adesso tentenna e ieri, ufficialmente «per un impegno inderogabile a Roma», non è andato all`inaugurazione. La casa dello studente serve, è l`unica della regione, ma parte della maggioranza di centro destra si oppone all`acquisto senza una gara d`appalto.
«Abbiamo realizzato quanto previsto dal piano regolatore tuona Di Cosmo -- adesso gli enti rispettino i loro impegni. Siamo pronti a venire incontro atutti, anche con una gara». Nessuno lo dice, ma i 9 imprenditori stanno accusando la crisi immobiliare. Le case costruite faticano a essere vendute e i28 milioni dellostudentato sono fondamentali per non risclùare il crack.
«C`è stato troppo provincialismo.
Nella gestione degli appalti e dell`organizzazione» sussurrano alcuni operativi che hanno partecipato anche alle Olimpiadi invernali di Torino. Qualcuno aggiunge:
«Pescara non è in grado di sostenere un impegno del genere».
Maurizio Acerbo, consigliere comunale di Rifondazione comunista ed ex deputato, invece, ai Giochi non ha mai creduto: «Così non servono. Non sono stati bengestiti, andava fatto un lavoro di eventi collaterali che non c`è stato».
Alle difficoltà gestionali si è aggiunto il terremoto del 6 aprile che ha paralizzato le città: gli sfollati nel capoluogo sono ancora 5.236, di cui 3.445 in 68 alberghi.
«Disdette e prezzi calmierati costeranno 0 miliardi di mancato guadagno per tutto il 2009, altro che Giochi», dice Emilio Schirato presidente di Federalberghi, giuliono.belesrreri@ilsole24ore.corn IL BILANCIO Con un budget di 70 milioni resteranno soltanto lo stadio e la piscina Polemiche sulla costruzione dei Villaggio per gli atleti L`evento La cerimonia d`apertura si terrà il26 giugno, mentre i Giochi si chiuderanno il5 luglio I partecipanti Sono iscritte 23 nazioni con oltre 4mila atleti. Saranno messe in palio 800 medaglie in30 discipline. Le delegazioni più numerose sono Grecia, Italia e Turchia con 111 atleti. Il Libano ne ha solo 12 La dipl omazia dello sport impegno della Farnesina è s chiaro:farediPescara 2009 l`ultima edizione dei Giochi del Mediterraneo a cui non partecipano Israele e l`Autorità palestinese. Un messaggio forte che però deve trasformarsi nelpreludio di un lungo lavoro diplomatico.
I paesi arabi sono maggioranza nel comitato organizzatore e si oppongono all`ingresso di Israele, ma in questo modo si tradisce lo spirito stesso dei Giochi nati 6o anni fa per impedireguerre nel Mediterraneo e avvicinare le culture. «La chiusura verso Israele dimostra che anche nello sport gli estremisti del mondo arabo negano ogni possibilità di coesistenza e dialogo», dice la portavoce dell`ambasciata di Israele in Italia, Rachel Feinmesser che poi aggiunge: «Aspettiamo le mosse di paesi europei per collaborare e trovare una soluzione a questa anomalia.
Noi siamo favorevoli a una decisione che inclusa l`ingresso di Israele e dell`Autorità Palestinese».
Insomma per Israele la partecipazione ai Giochi del Mediterraneo aprirebbe le porte al riconoscimento dello stato da parte di paesi arabi e rafforzerebbe i tanti legami economici esistenti. (G. Bal.)
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=38118209
Da "IL SOLE 24 ORE" di martedì 23 giugno 2009
Giochi del Mediterraneo, La manifestazione sportiva parte venerdì, in città pochi interventi e 37 milioni di ammanco A Pescara più poltrone di Pechino o Un esecutivo da 78 membri incapace di decidere: per le Olimpiadi erano solo 18 Giuliano Balestreri PESCARA Da l nostre inviato Arrivare a Pescara è difficile.
La stazione ferroviaria è tirata a Lucido, ma i collegamenti sono scarsi e la puntualità è un miraggio.
L`aeroporto sembra una cattedrale nel deserto: «La scorsa settimana ho fatto il turno del pomeriggio - racconta un tassista -, dalle 14, alle 21, ma non ho caricato nessuno.
Mi ero illuso che i Giochi avrebbero cambiato qualcosa».
Come fosse un mentre in città non fanno altro che ripetere: «I Giochi del Mediterraneo sono un`occasionepersa». Una delusione che si respira anche nelle vie del centro. La manifestazione apre il 26 giugno, ma fino avenerdì scorso l`unico segno tangibile era un triste cartellone luminoso in corso Umberto I. Nelle strade della movida notturna di piazza Unione non c`è nulla, come sul lungomare. «Il budget è limitato, per ilmarketingabbianno speso solo 300mila euro», spiegano dal Comitato organizzatore eppure ilbudget complessivo arriva a 70 milionidieuro, co nun buco da37 milioni scavato nei primis anni di gestione.
Per ripianarlo, come accadde a Torino 2oo6, è stato chiamato, a metà dicembre 2008, nelle vesti di commissario straordinario, Mario Pescante.
La sensazione è così quella di trovarsi tra due mondi paralleli.
Da un lato la macchina organizzativa che deve garantire lo svolgimento della manifestazione, dall`altro la politica che ha usato i giochi come una vetrina fino a quando non è stata travolta dagli scandali: se la prima funziona bene, l`altra è invece responsabile dei ritardi accumulati e del-malumore che serpeggia tra gli addetti ai lavori. Non hanno certo agevolato la situazione l`arresto del governatore Ottaviano Del Turco (che aveva definito i Giochi «clandestini») e del sindaco Luciano D`Alfonso, così come le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il primo artefice dell`evento, l`onorevole Sabatino Aracu. A tutto questo si aggiungono il succedersi dì tre governi, tre giunte regionali e due sindaci che hanno creato poltrone e comitati: all`arrivo di Pescante gli organi esecutivi erano addirittura nove. Che ci fosse qualche problema era chiaro dall`inizio quando nel comitato organizzatore furono nominate 78 persone.APechino, perle Olimpiadi, erano i8, ad Atene, nel zoo-1, venti. Un apparato monstre che ha impedito di prendere decisioni e dì approvare i bilanci causando un ammanco di 37 milioni di giuro.
Perdite sulla quali la Procura non ha aperto inchieste, ma in città sono convinti che si tratti «di una questione di tempo», un patto di non belligeranza per permettere a Pescante di completare il suo lavoro e garantire il regolare svolgimento dei Giochi Di certo ai magistrati non passata inosservata la gestione «allegra» dei primi anni.
Insomma a Pescara quella dei Giochi del Mediterraneo sembra una bomba a orologeria, al punto che nessuno sembra volerne rivendicare la paternità. Non lo ha fatto il presidente della giunta Gianni Chiodi, nonio hafatto il neosindaco Luigi Albore Mascia. Lo stesso Pescante hapreso le distanze dalla gestione passata chiedendo - per accettare l`incarico - l`azzeramento degli organi ufficiali.
Eppure le premesse erano delle mnigliori. Nel 2003 l`assegnazione dei Giochi del Mediterraneo fu accoltacon entusiasmo datutti.Acominciare dagli imprenditori edili che avevano stanziato oltre Somila curo a fondo perduto per sostenere la candidature di Pescara.
«Avevamo in testa quello che stava succedendo ad Almeria, con la città vestita a festa e messa a nuovo» racconta Giuseppe Girolimetti, presidente di Ance Pescara che aggiunge: «Le risorse non sarebbero state un problema. I fondi del governo potevano innescare una leva finanziaria, ma la politica non ci ha creduto». E così i progetti di rilancio del turismo sono rimasti nel cassetto: «Ho assunto due camerieri che parlano tre lingue racconta il gestore di uno stabilimento balneare -. Sarebbe bastato conoscessero il dialetto». «I litigi hanno allontanato gli imprenditori e così per Pescara è stato fatto poco o nulla», aggiunge il presidente dei giovani industriali Fabio Pingue. Certo resteranno la piscina della Naiadi, riportata all`antico splendore con un investimento di 2 milioni, e la ristrutturazione dello stadio Adriatico perii milioni, ma poco altro.
Resterà il Villaggio Mediterraneo, il nuovo quartiere alla porte di Chieti inaugurato ieri: un`opera da ido milioni di giuro realizzata con fondi privati che ospiterà gli oltre 4mila atleti provenienti da 23 paesi. Oltre agli appartamenti, che occupano il 35% dei terreni, verranno costruiti i nuovi uffici dalle Asi, ma ad accendere le polemiche è stata la realizzazione della casa dello studente. Un palazzo di 9 piani che i costruttori, guidati da Gianni Di Cosmo, vorrebbero vendere alla regione per 28 milioni di curo. Un impegno che si era assunta la vecchia giunta di centro sinistra, ma per il quale non era stato siglato alcun accordo di programma.
Chiodi adesso tentenna e ieri, ufficialmente «per un impegno inderogabile a Roma», non è andato all`inaugurazione. La casa dello studente serve, è l`unica della regione, ma parte della maggioranza di centro destra si oppone all`acquisto senza una gara d`appalto.
«Abbiamo realizzato quanto previsto dal piano regolatore tuona Di Cosmo -- adesso gli enti rispettino i loro impegni. Siamo pronti a venire incontro atutti, anche con una gara». Nessuno lo dice, ma i 9 imprenditori stanno accusando la crisi immobiliare. Le case costruite faticano a essere vendute e i28 milioni dellostudentato sono fondamentali per non risclùare il crack.
«C`è stato troppo provincialismo.
Nella gestione degli appalti e dell`organizzazione» sussurrano alcuni operativi che hanno partecipato anche alle Olimpiadi invernali di Torino. Qualcuno aggiunge:
«Pescara non è in grado di sostenere un impegno del genere».
Maurizio Acerbo, consigliere comunale di Rifondazione comunista ed ex deputato, invece, ai Giochi non ha mai creduto: «Così non servono. Non sono stati bengestiti, andava fatto un lavoro di eventi collaterali che non c`è stato».
Alle difficoltà gestionali si è aggiunto il terremoto del 6 aprile che ha paralizzato le città: gli sfollati nel capoluogo sono ancora 5.236, di cui 3.445 in 68 alberghi.
«Disdette e prezzi calmierati costeranno 0 miliardi di mancato guadagno per tutto il 2009, altro che Giochi», dice Emilio Schirato presidente di Federalberghi, giuliono.belesrreri@ilsole24ore.corn IL BILANCIO Con un budget di 70 milioni resteranno soltanto lo stadio e la piscina Polemiche sulla costruzione dei Villaggio per gli atleti L`evento La cerimonia d`apertura si terrà il26 giugno, mentre i Giochi si chiuderanno il5 luglio I partecipanti Sono iscritte 23 nazioni con oltre 4mila atleti. Saranno messe in palio 800 medaglie in30 discipline. Le delegazioni più numerose sono Grecia, Italia e Turchia con 111 atleti. Il Libano ne ha solo 12 La dipl omazia dello sport impegno della Farnesina è s chiaro:farediPescara 2009 l`ultima edizione dei Giochi del Mediterraneo a cui non partecipano Israele e l`Autorità palestinese. Un messaggio forte che però deve trasformarsi nelpreludio di un lungo lavoro diplomatico.
I paesi arabi sono maggioranza nel comitato organizzatore e si oppongono all`ingresso di Israele, ma in questo modo si tradisce lo spirito stesso dei Giochi nati 6o anni fa per impedireguerre nel Mediterraneo e avvicinare le culture. «La chiusura verso Israele dimostra che anche nello sport gli estremisti del mondo arabo negano ogni possibilità di coesistenza e dialogo», dice la portavoce dell`ambasciata di Israele in Italia, Rachel Feinmesser che poi aggiunge: «Aspettiamo le mosse di paesi europei per collaborare e trovare una soluzione a questa anomalia.
Noi siamo favorevoli a una decisione che inclusa l`ingresso di Israele e dell`Autorità Palestinese».
Insomma per Israele la partecipazione ai Giochi del Mediterraneo aprirebbe le porte al riconoscimento dello stato da parte di paesi arabi e rafforzerebbe i tanti legami economici esistenti. (G. Bal.)
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=38118209