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View Full Version : Politica Estera, breve quadro del Financial Times circa la posizione di Berlusconi


MesserWolf
25-06-2009, 11:17
US and EU focus on Italian PM’s performance

By James Blitz in London

Published: June 24 2009 22:49 | Last updated: June 24 2009 22:49

Silvio Berlusconi’s image will have been badly damaged by the spate of stories over his alleged links with models and starlets. But for western governments, the critical question is not what the Italian prime minister does in his private life but whether he can help solve the pressing problems facing the US and European Union.

For the Obama administration in the US, Mr Berlusconi is a leader with whom some business has to be done. Italy, unlike some states in the Nato alliance, firmly supports the international mission in Afghanistan and has no intention of withdrawing its 2,350 troops. Mr Berlusconi has also became one of the first EU leaders to pledge his country will take inmates from the Guantánamo Bay detention centre. But president Barack Obama is clearly far less keen on Mr Berlusconi than George W. Bush, his predecessor, was.

Mr Berlusconi’s declining influence is not entirely his fault. “The fundamental shift in Europe in the last two years is that France and Germany now have very pro-US governments,” says one western diplomat. “That means Italy matters less to the White House.”

However, some of Mr Berlusconi’s actions have made him a difficult ally. One issue, say western officials, is Mr Berlusconi’s decision to sign a deal with Russia to speed up the new South Stream gas link to Europe. Russia is building the link in competition with the western-backed Nabucco pipeline, which aims to bring gas from Central Asia and the Caspian to Europe and ease dependence on Russian gas. “Berlusconi’s support for [Russian premier Vladimir] Putin on this is causing a lot of anger in Washington and Brussels,” an EU diplomat said.

Italy also infuriated Britain this year by trying to establish a diplomatic dialogue with Iran.

Mr Berlusconi’s next big challenge is July’s G8 summit in L’Aquila, with his decision to greet leaders in a city recently hit by an earthquake causing nervousness in world capitals.

http://www.ft.com/cms/s/0/8913f8ee-6108-11de-aa12-00144feabdc0.html


Ho evidenziato le parti più interessanti a mio avviso.

Come al solito ci sono in ballo interessi , e il fatto che l'italia si sia mossa per i propri interessi energetici e per diventare un player importante nel mercato del gas ad alcuni non piace .
Personalmente sono felice di questa cosa (e di come si muove eni ad esempio) , e visto che il gas è una risorsa preziosa e limitata , il fatto che l'italia faccia accordi per garantirsene l'approvvigionamento a mio avviso è solo cosa buona e giusta (specie visto che non avendo il nucleare noi di fatto produciamo corrente elettrica per lo più col ciclo combinato a gas)


Per il resto sarà interessante vedere come va sto g8 .... di cose da discutere direi che ce ne sono a gogo.

Pucceddu
25-06-2009, 11:26
Cioè alla fine fare il leccaculo di Bush è servito ad un cazz :asd:

Grande!:asd:

Io comunque guarderei tutto l'articolo che non dice bene di nulla, se non del fatto di guantanamo, fatto per cui mi pare di capire che mezza europa ci abbia guardato storto, per non palrare poi del fatto del g8 che pare preoccupare i grandi capi, chiamali scemi...:rolleyes:

MesserWolf
25-06-2009, 11:33
Cioè alla fine fare il leccaculo di Bush è servito ad un cazz :asd:

Grande!:asd:

Io comunque guarderei tutto l'articolo che non dice bene di nulla, se non del fatto di guantanamo, fatto per cui mi pare di capire che mezza europa ci abbia guardato storto, per non palrare poi del fatto del g8 che pare preoccupare i grandi capi, chiamali scemi...:rolleyes:

in che senso non dice bene di nulla ?
fa un quadro della situazione e delle decisioni chiave (l'articolo e' molto breve e non è certo esaustivo , ma rende l'idea).

Con bush avevamo una buona influenza e importanza in USA dato che il nostro era uno dei pochi governi pro americani in eu.

Le cose sono cambiate con il fatto che altri governi sono diventati più vicini agli USA nell'europa e con la decisione italiana di muoversi per i propri interessi energetici alleandosi con la "concorrenza" (potevamo scegliere tra non contare nulla e dipendere dagli altri per il gas , o diventare un player importante nel mercato del gas pur dipendendo sempre da altri .... abbiamo , giustamente , scelto la seconda )

MesserWolf
25-06-2009, 11:39
Articolo del sole 24 ore sull'articolo del financial times

"Dai nostri archivi"
Berlusconi: «Nuova, sonora sconfitta per la sinistra». Franceschini: «Inversione di tendenza»
Da Nord a Sud politici alle urne
Berlusconi rilancia: Eurogruppo a Tremonti
IL PUNTO/ Il dopo voto, il ruolo della Lega, la lezione di Penati nel Pd
IL PUNTO/ Tra una maggioranza che c'è e una credibilità che declina

Silvio Berlusconi è diventato un alleato «difficile» per i partner Usa e Ue: lo scrive James Blitz sul Financial Times, che in un articolo da Londra prende di mira non la vita privata ma la performance politica del premier italiano. Sotto tiro, in particolare, l'accordo con la Russia per il gasdotto South Stream e le recenti aperture all'Iran.
«L'immagine di Berlusconi – si legge sul Ft - sarà stata gravemente danneggiata dalla valanga di storie sui suoi presunti legami con modelle e starlette. Ma per i governi occidentali la questione cruciale non è cosa il Primo ministro italiano fa nella sua vita privata ma se può contribuire a risolvere i pressanti problemi che hanno di fronte gli Usa e l'Unione europea». L'articolo ha titoli eloquenti sul sito del Financial Times: «Usa e Ue si concentrano sulla perfomance del premier italiano sulla scena politica», «Alleato indispensabile mette alla prova la pazienza di Usa e Ue».
Per l'amministrazione Obama, continua Blitz, Berlusconi è un leader con cui bisogna avere a che fare: l'Italia, a differenza di altri Paesi Nato, appoggia la missione internazionale in Afghanistan e non ha nessuna intenzione di ritirare le truppe italiane. Berlusconi è diventato uno dei primi leader Ue a promettere di accogliere detenuti di Guantanamo. Ma Obama è meno entusiasta di Berlusconi di quanto non lo fosse il suo predecessore, George W. Bush.
«Il declino dell'influenza di Berlusconi non è tutta per colpa sua», concede il commentatore. I governi di Francia e Germania ora sono pro-Usa e l'Italia conta di meno per la Casa Bianca.
Tuttavia, alcune delle azioni di Berlusconi «lo hanno reso un alleato difficile». Secondo i diplomatici interpellati dal Ft, ha creato molti malumori la decisione di Berlusconi di firmare un accordo con la Russia per accelerare la costruzione del gasdotto South Stream, in concorrenza con il gasdotto Nabucco appoggiato da partner occidentali. L'appoggio di Berlusconi per Vladimir Putin su questo dossier «sta provocando molta rabbia a Washington e a Bruxelles».
L'Italia, si legge ancora sul Financial Times, quest'anno «ha fatto infuriare la Gran Bretagna cercando di stabilire un dialogo diplomatico con l'Iran».
La prossima grande sfida di Berlusconi è il G8 a L'Aquila, ma la decisione di riunire i leader in una città appena colpita da un terremoto «sta causando nervosismo nelle capitali mondiali».
«Fuggi fuggi»?
Oltre che sul fronte della politica internazionale, il Financial Times oggi sferra fendenti anche su quello della politica interna italiana. Alla ribalta, i contraccolpi degli scandali. Scrive il corrispondente da Roma, Guy Dinmore: «I più stretti sostenitori di Berlusconi negano che ci sarà un "fuggi fuggi" sulla scia degli scandali», ma «vecchi alleati della coalizione di centro-destra stanno già contemplando un futuro politico senza il loro leader di vecchia data».
Citando anonime fonti governative, Dinmore riferisce che queste non prevedono imminenti dimissioni di Berlusconi. «Ma ministri chiave stanno cominciando a posizionarsi nell'eventualità che rivelazioni ancora più dannose lo costringano a farsi da parte».
Le persone che hanno parlato con il Ft parlano di «sabbie mobili» e di «scenario completamente nuovo». Circola il timore che i pm facciano l'annuncio di un'inchiesta ufficiale proprio mentre Berlusconi ospiterà il G8. Proprio come accadde nel 1994, quando gli fu annunciata l'inchiesta per corruzione mentre presiedeva una conferenza Onu sul crimine.
Secondo le fonti governative, le dinamiche sono cambiate. Prima di tutto c'è la sensazione – scrive Dinmore - che le ambizioni di Berlusconi di diventare presidente della Repubblica siano state spezzate. Inoltre, «le elezioni europee hanno mostrato che gli elettori si stanno allontanando», «l'immagine internazionale dell'Italia è calata» e la Chiesa cattolica «sta esercitando pressioni».
Nonostante la sua immagine di ricco miliardario che distribuisce agli amici regali e feste, «gli alleati lo dipingono come un uomo isolato, con nessuno che osi dargli un consiglio personale». Dinmore definisce «malinconica» l'intervista a Chi.
Ma Berlusconi è il «collante» che tiene insieme la sua coalizione. Non c'è un successore evidente, il Pdl non ha un vice.
Secondo il Financial Times, i ministri il cui futuro dipende da Berlusconi lo difendono: Maurizio Sacconi (Welfare), Claudio Scajola (Sviluppo economico) e Franco Frattini (Esteri). Le donne formate da Berlusconi, compresa Mara Carfagna (Pari Opportunità) e Stefania Prestigiacomo (Ambiente), sono leali, ma non parlano.
«Poi – continua il Ft - ci sono figure chiave, che sono rimaste in silenzio o hanno preso le distanze, che vedono un futuro oltre Berlusconi, sperando che l'eventuale successione sia ordinata».
Gianni Letta è il più vicino a Berlusconi «e di fatto sta operando come primo ministro». Giulio Tremonti «ha il vantaggio di stretti legami con la Lega Nord». Gianfranco Fini «sta coltivando una rispettabile immagine di statista».
Ma «come un potentato medio-orientale che non si può permettere di lasciare la scena», conclude Dinmore, c'è un serio ostacolo alle dimissioni di Berlusconi: la sua immunità dura solo finché resta in carica.
25 GIUGNO 2009

ConteZero
25-06-2009, 11:51
US and EU focus on Italian PM’s performance

By James Blitz in London

Published: June 24 2009 22:49 | Last updated: June 24 2009 22:49

Silvio Berlusconi’s image will have been badly damaged by the spate of stories over his alleged links with models and starlets. But for western governments, the critical question is not what the Italian prime minister does in his private life but whether he can help solve the pressing problems facing the US and European Union.

For the Obama administration in the US, Mr Berlusconi is a leader with whom some business has to be done. Italy, unlike some states in the Nato alliance, firmly supports the international mission in Afghanistan and has no intention of withdrawing its 2,350 troops. Mr Berlusconi has also became one of the first EU leaders to pledge his country will take inmates from the Guantánamo Bay detention centre. But president Barack Obama is clearly far less keen on Mr Berlusconi than George W. Bush, his predecessor, was.

Mr Berlusconi’s declining influence is not entirely his fault. “The fundamental shift in Europe in the last two years is that France and Germany now have very pro-US governments,” says one western diplomat. “That means Italy matters less to the White House.”

However, some of Mr Berlusconi’s actions have made him a difficult ally. One issue, say western officials, is Mr Berlusconi’s decision to sign a deal with Russia to speed up the new South Stream gas link to Europe. Russia is building the link in competition with the western-backed Nabucco pipeline, which aims to bring gas from Central Asia and the Caspian to Europe and ease dependence on Russian gas. “Berlusconi’s support for [Russian premier Vladimir] Putin on this is causing a lot of anger in Washington and Brussels,” an EU diplomat said.

Italy also infuriated Britain this year by trying to establish a diplomatic dialogue with Iran.

Mr Berlusconi’s next big challenge is July’s G8 summit in L’Aquila, with his decision to greet leaders in a city recently hit by an earthquake causing nervousness in world capitals.

Ecco il gombloddo internazionale!!!!1!!11!!!1!!!1111!!1!1one!11!!eleven1!!1

MesserWolf
25-06-2009, 11:54
Ecco il gombloddo internazionale!!!!1!!11!!!1!!!1111!!1!1one!11!!eleven1!!1

:mbe:
ma sai l'inglese ?

Encounter
25-06-2009, 12:04
Articolo del sole 24 ore sull'articolo del financial times

Una marea di ovvie banalità.

Marlex
25-06-2009, 13:14
Una marea di ovvie banalità.

quindi sottoscrivi, approvi e lo dai addirittura come scontato...

compreso questo:

Prima di tutto c'è la sensazione – scrive Dinmore - che le ambizioni di Berlusconi di diventare presidente della Repubblica siano state spezzate. Inoltre, «le elezioni europee hanno mostrato che gli elettori si stanno allontanando», «l'immagine internazionale dell'Italia è calata» e la Chiesa cattolica «sta esercitando pressioni».
Nonostante la sua immagine di ricco miliardario che distribuisce agli amici regali e feste, «gli alleati lo dipingono come un uomo isolato, con nessuno che osi dargli un consiglio personale». Dinmore definisce «malinconica» l'intervista a Chi.

...

Ma «come un potentato medio-orientale che non si può permettere di lasciare la scena», conclude Dinmore, c'è un serio ostacolo alle dimissioni di Berlusconi: la sua immunità dura solo finché resta in carica.

tutto assodato, tutto ovvio, tutto acquisito...

e come al solito "te ne sbatti il pallaio"... ottimo... :O

Encounter
25-06-2009, 13:37
Intendevo scontato e banale come attacco.

Marlex
25-06-2009, 14:16
Intendevo scontato e banale come attacco.

seee certo... la lingua italiana è un'"opinione" ed è anche "liberamente interpretabile" ... l'ho già sentita... :asd:

allora io "interpreto" che hai avuto troppa fretta di premere "rispondi" senza neppure porti la premura di leggere il testo a cui stavi rispondendo... la accendiamo ? :read: :O