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View Full Version : Liberalizzato il gioco d'azzardo online


tulifaiv
23-06-2009, 23:39
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/giochi_e_scommesse/agipronews/dlabruzzofinale/dlabruzzofinale.html

L'hanno infilato in mezzo al decreto Abruzzo... :mbe:
Lotto, New Slot e roulette on line
rivoluzione nell'industria del gioco
di MARCO FILACCHIONE

Una vera e propria miniriforma dei giochi: le misure contenute nell'articolo 12 del dl Abruzzo, divenuto legge dopo il voto del 23 giugno, oltre a rappresentare un sostegno alle zone colpite dal sisma (valutato in circa 500 milioni annui), danno ai Monopoli di Stato la facoltà di ridisegnare in parte il settore. Un'opera per la verità già iniziata: dal 18 maggio è in circolazione il Gratta Quiz, un gratta e vinci da tre euro dedicato proprio a finanziare la ricostruzione in Abruzzo, anche se i suoi risultati, non esaltanti, hanno spinto il direttore per i Giochi dei Monopoli di Stato a chiedere ai tabaccai un maggiore impegno nella vendita. La causa dello scarso entusiasmo sarebbe la prevista riduzione (circa 6 centesimi) dell'aggio spettante ai venditori. Un taglio a sfondo sociale, ma evidentemente maldigerito.
Altri punti del decreto sono stati già realizzati da Aams, l'Amministrazione dei Monopoli: quello che concentra le estrazioni del Lotto in una o più città sedi già sedi di ruota, con un procedimento completamente automatizzato, e quello che lancia per il 5 luglio il nuovo V7, gioco ippico erede del Totip.
Va sottolineato che, in base al testo divenuto legge, i Monopoli non hanno l'obbligo di intervenire su tutti i punti previsti. L'importante è che l'insieme dei provvedimenti garantisca almeno i 500 milioni annui destinati all'Abruzzo. Possibili quindi, ma non sicure, ulteriori estrazioni del Lotto, in aggiunta alle attuali tre settimanali, nuove modalità di gioco per il Superenalotto e l'apertura delle tabaccherie anche nei giorni festivi.
Appare invece certa la messa a regime delle cosiddette Videolotteries, slot di nuova generazione che per certi versi rappresentano la misura più pesante del decreto. Le Vlt dovrebbero potenziare un settore, quello delle new slot, che già oggi con oltre 21 miliardi annui rappresenta il 45% delle entrate di tutto il comparto giochi. Le nuove macchine saranno collegate alla rete del concessionario, così da erogare vincite rilevanti (probabilmente fino a 50 mila euro). In ogni caso, ogni Vlt dovrà restituire in vincite non meno dell'85% delle somme giocate e sarà sottoposta a un prelievo fiscale non superiore al 4% (per le new slot attualmente in circolazione il prelievo base è del 12,6%). L'operazione per i concessionari sarà comunque piuttosto onerosa: ogni macchina installata costerà 15 mila euro e ciascun concessionario potrà aumentare il suo parco macchine al massimo del 14%. L'inizio della sperimentazione è previsto per il 1° settembre.
Toccato anche il gioco on line, con due novità importanti: la prima riguarda il poker, per il quale è prevista la modalità di gioco non a torneo, il cosiddetto "cash game" finora proibito. In sostanza, ci si potrà sedere a un tavolo virtuale con una dotazione di soldi e giocare fino a esaurimento. La seconda novità on line è l'introduzione di quelli che un po' enigmaticamente il decreto identifica come "giochi di sorte a quota fissa". Si tratta dei giochi da casinò, roulette e compagnia, non permessi dalla normativa preesistente. L'imposta per poker cash game e giochi di sorte a quota fissa ammonta al 20% sul margine, vale a dire sulla raccolta calcolata al netto delle vincite.
Stessa tassazione è prevista anche per due tipologie di scommesse sportive di cui si attende il decollo: quelle su simulazione di eventi (le cosiddette scommesse virtuali) e quelle a interazione diretta fra utenti (il bet exchange, mai partito finora proprio per una tassazione ritenuta penalizzante). Per quanto riguarda invece le normali scommesse a quota fissa, cambia la posta minima, dagli attuali 3 euro a 1 euro e si alza il massimale di vincita da 10 mila a 50 mila euro.
L'ultimo punto del decreto è anche uno dei più nebulosi e riguarda l'attivazione di nuovi giochi di sorte legati al consumo, detti anche "lotterie da supermercato". Si dà la possibilità del cliente di utilizzare il resto corrisposto alla cassa per sfidare la sorte. Ne è passato di tempo da quando, in mancanza di spicci, davano il resto in caramelle.

Che ne pensate?

Dream_River
23-06-2009, 23:44
Ne penso che era anche l'ora

indelebile
24-06-2009, 00:05
Bah voi comunisti vi lamentate tanto che tolgono via le liberazioni e che non si fanno
una volta che le facciamo, non vi va mai bene :O

Gianluca99
24-06-2009, 00:32
potrebbe anche starmi bene, alla fine lo stato potrebbe prendersi qualcosa in % di tasse, in fondo i soldi uno li gestisce come li vuole, mi spiace per tutti i nuovi drogati che verranno :rolleyes:

Franco2
24-06-2009, 00:36
Bah voi comunisti vi lamentate tanto che tolgono via le liberazioni e che non si fanno
una volta che le facciamo, non vi va mai bene :O

A me va benissimo... cioè: non è una battaglia per cui avrei fatto le barricate, non è uno dei "problemi veri del paese" (come direbbero Gasparri & C.), ma va bene così.

gugoXX
24-06-2009, 07:02
Hanno fatto bene.
Tanto chi voleva giocare d'azzardo lo faceva gia' sui siti tipicamente est europei o russi.
In questo modo questi giocatori almeno verranno tutelati maggiormente dalle nostre leggi e istituzioni, avranno meno rischi pirateria e un po' di tasse resteranno a noi invece che volare altrove.

cdimauro
24-06-2009, 07:27
Devono liberalizzare anche i casinò.

E' assurdo che siano riservati soltanto al nord Italia, quando il Sud, grazie al turismo, potrebbe goderne a piene mani.

gugoXX
24-06-2009, 07:53
Devono liberalizzare anche i casinò.

E' assurdo che siano riservati soltanto al nord Italia, quando il Sud, grazie al turismo, potrebbe goderne a piene mani.

Non ho capito.
Perche' sarebbero riservati? Non possono esserci altri per legge?
Ce ne abbiamo a Sanremo, SanVincent e Venezia, perche' non si possono fare per legge anche a Palermo?
Paura di controllo mafia?

cdimauro
24-06-2009, 08:26
Non ho capito.
Perche' sarebbero riservati? Non possono esserci altri per legge?
Ce ne abbiamo a Sanremo, SanVincent e Venezia, perche' non si possono fare per legge anche a Palermo?
Paura di controllo mafia?
Sì e no.

Il sì è di per se ridicolo, visto che in teoria dovremmo vivere in uno stato di diritto e lo stato dovrebbe occuparsi della criminalità organizzata. Non aprire un casinò per questi motivi è, di fatto, una resa incondizionata dello stato nei confronti della mafia.

Il no è dovuto al fatto che chi controlla i casinò esistenti vede come pericolo l'apertura di altri al sud. Pensa che il casinò di Venezia voleva aprirne uno a Malta (a due passi dalla Sicilia), e sono anni che nell'isola aspettiamo almeno la riapertura di quello di Taormina (e qui puoi capire bene il perché del pericolo di cui parlo).

jack.o.matic
24-06-2009, 09:29
Devono liberalizzare anche i casinò.

E' assurdo che siano riservati soltanto al nord Italia, quando il Sud, grazie al turismo, potrebbe goderne a piene mani.

Ne penso che era anche l'ora

quotone

Fradetti
24-06-2009, 10:04
Devono liberalizzare anche i casinò.

E' assurdo che siano riservati soltanto al nord Italia, quando la mafia, grazie allo stato assente, potrebbe goderne a piene mani.

FIXED

Ser21
24-06-2009, 10:06
C'è da temere il peggio in un paese come il nostro in cui la Mafia Fattura 170Miliardi di euro annui e possiede bene immobili per 1000 Miliardi di euro.

Purtroppo le infiltrazioni mafiose sulle macchinette da gioco sono gia note ( http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/05_Maggio/31/Videopoker_mafia.shtml ) mentre quelle per il Poker online iniziano a delinearsi con delle vere e proprie Joint venuture tra le varie organizzazioni criminali europe ed est europee.

Altri soldi per i criminali.

ion2
24-06-2009, 10:13
Devono liberalizzare anche i casinò.

E' assurdo che siano riservati soltanto al nord Italia, quando il Sud, grazie al turismo, potrebbe goderne a piene mani.

Quotone gigantesco, tra l'altro è inconcepibile che a Roma non ve ne sia nemmeno uno, dovrebbe essercene uno almeno nelle 20 città italiane turisticamente più visitate, a Taormina ci starebbe benissimo, senza poi considerare i molti posti di lavoro in più.
Speriamo si diano una mossa.

Crazy rider89
24-06-2009, 10:15
potrei anche essere d'accordo con questa decisione, ma perchè l'hanno infilata nel decreto Abruzzo????
avevano paura delle possibili critiche negative?

Onisem
24-06-2009, 10:33
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/giochi_e_scommesse/agipronews/dlabruzzofinale/dlabruzzofinale.html

L'hanno infilato in mezzo al decreto Abruzzo... :mbe:


Che ne pensate?

Che è l'unica liberalizzazione che sanno fare. E chissà come mai proprio il gioco d'azzardo (CHI ci guadagna??). Che poi l'abbiano infilito dentro il decreto Abruzzo... :rolleyes:

cdimauro
24-06-2009, 10:37
FIXED
Fixed un par de palle. Se la stato è assente si dia una svegliata. E' inconcepibile che per problemi SUOI ne debbano risentire i cittadini e chi vuol lavorare (onestamente, ovviamente).

Tipo la cazzata galattica delle ronde. Siccome lo stato non è in grado di garantire maggior sicurezza, dà una delega a dei privati cittadini... :rolleyes:
Quotone gigantesco, tra l'altro è inconcepibile che a Roma non ve ne sia nemmeno uno, dovrebbe essercene uno almeno nelle 20 città italiane turisticamente più visitate, a Taormina ci starebbe benissimo, senza poi considerare i molti posti di lavoro in più.
Speriamo si diano una mossa.
Con l'afflusso che ha Roma dovrebbero essercene 10 casinò, non soltanto uno.

Purtroppo chi ha fra le mani le galline dalle uova d'oro non ha interesse a cederne qualcuna.

Dream_River
24-06-2009, 10:40
Fixed un par de palle. Se la stato è assente si dia una svegliata. E' inconcepibile che per problemi SUOI ne debbano risentire i cittadini e chi vuol lavorare (onestamente, ovviamente).

Tipo la cazzata galattica delle ronde. Siccome lo stato non è in grado di garantire maggior sicurezza, dà una delega a dei privati cittadini... :rolleyes:

Con l'afflusso che ha Roma dovrebbero essercene 10 casinò, non soltanto uno.

Purtroppo chi ha fra le mani le galline dalle uova d'oro non ha interesse a cederne qualcuna.

*

Fradetti
24-06-2009, 10:42
Fixed un par de palle. Se la stato è assente si dia una svegliata. E' inconcepibile che per problemi SUOI ne debbano risentire i cittadini e chi vuol lavorare (onestamente, ovviamente).


Allora risolviamo il problema mafia e poi apriamo casinò... perfettamente d'accordo ;)

cdimauro
24-06-2009, 10:52
Allora risolviamo il problema mafia e poi apriamo casinò... perfettamente d'accordo ;)
Visto che la mafia fattura già 170 MILIARDI di euro SENZA i casinò, facciamo che chiudiamo direttamente lo stato incapace, ok?

Poi, quando (e se) si sarà sbarazzato di questo male, potrà riaprire i battenti.

Nel frattempo, quindi, blocchiamo qualunque attività che possa essere fonte di guadagno per la criminalità organizzata.

Al primo posto i lavori pubblici, per i quali ti ricordo che un certo ministro arrivò a dire che "con la mafia bisogna conviverci"...

E così via. In buona sostanza, sarebbe impossibile vivere. Se ti sembra una soluzione adeguata... :rolleyes:

ANIMALO
25-06-2009, 21:01
bella presa per il culo il finanziamento per i terremotati con le truffe legalizzate.
:Puke:
Cifre certe, fra l'altro :rolleyes:

lowenz
25-06-2009, 21:12
Perchè si parla di come finanziare l'abruzzo ed è stata proprio questa ua delle cause che ha spinto a liberalizzare di + alcuni settori di poker e scommesse online.
E quindi finita la necessità li chiudono? :p

Ovvio che no, quindi bella scusa :D

sander4
25-06-2009, 21:15
Ma è stato liberalizzato anche quello offline? (tipo nei festini) :asd: