elevul
22-06-2009, 17:23
Ecco il primo vero cyborg. È un topo
Un team multidisciplinare dell'Università di Reading sta conducendo esperimenti per scoprire come i dati vengano immagazzinati nel cervello. La cavia? Un cervello di topo che comanda un robot via Bluetooth.
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/imgbank/NEWS/robotandbrain.jpg
Un robot controllato a distanza da un topo. O almeno dalle cellule celebrali di un topo. L’Università di Reading sta da tempo lavorando su un progetto da cui spera di ricavare utili indicazioni su come il cervello immagazzini i dati. L’obiettivo è capire meglio come insorgano malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, ma anche risalire alle possibili cause dell’ictus celebrale.
Come è stato creato quello che si potrebbe definire il primo vero cyber-topo? Sono stati prelevati prima di tutto un fascio di nervi da un feto di topo. Il fascio è stato poi trattato per scogliere le connessioni fra i neuroni. Questi ultimi sono stati posti in un MEA (Multi Electrode Array), una piattaforma composta da una rete di sessanta elettrodi in grado di raccogliere gli impulsi elettrici generati dalle cellule, le quali guidano a distanza i movimenti del robot. Non c’è nessuno altro input umano o dal computer: grazie al segnale Bluetooth, lo stesso usato sui cellulari, robot e neuroni interagiscono scambiandosi stimoli. Il cyber-topo è così in grado di deambulare evitando (più o meno) gli ostacoli. Il risultato? Lo potete vedere nel video.
Il team multidisciplinare che lavora al progetto spera di vedere progressi nelle passeggiate del cyber-topo: ad esempio che impari ad applicare lo stesso segnale nel momento in cui ritorna in una posizione in cui è già stato. Sarebbe così possibile trovare nuove risposte ad alcune domande fondamentali della scienza: come funziona la memoria? Come impariamo? Come rapportare comportamenti complessi dell’organismo a quello dei singoli neuroni?
Quesiti interessanti, ma la faccenda prende una piega peculiare alla luce delle dichiarazioni di uno dei ricercatori, il professor Kevin Warwick (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/argomenti/kevin-warwick/): “È singolare, perché riscontriamo differenze fra i singoli ‘cervelli’. Ne abbiamo uno sbruffone e attivo, mentre ce n’è un altro che invece sappiamo già che non arriverà dove vuole andare”.
Speriamo che il sistema di topi, già andato online, non cominci a imparare a ritmo esponenziale. E che alle ore 2.14 del mattino, ora dell’Atlantico, del 29 agosto 2009, non diventi autocosciente…
Source: www.fantascienza.com (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/ecco-il-primo-vero-cyborg-e-un-topo/) (22/06/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
Il primo cyborg: un topo (http://estropico.blogspot.com/2009/06/il-primo-cyborg-un-topo.html)
http://www.youtube.com/watch?v=1QPiF4-iu6g
Leggo su fantascienza.com (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/ecco-il-primo-vero-cyborg-e-un-topo/) una notizia riguardo un argomento che mi interessa molto: un gruppo dell'Università di Reading guidato dal professor Kevin Warwick (http://www.reading.ac.uk/sse/about/staff/k-warwick.asp), sta conducendo delle ricerce su come i dati vengono salvati nel cervello (concetto alla base di scienze quali la Crionica (http://i-lifegroup.org/index.php/Articoli-A.I.C/la-crionica.html) ed il Mind-Uploading (http://en.wikipedia.org/wiki/Mind_uploading), ma anche di cure per malattie come l’Alzheimer, il Parkinson): come "effetto collaterale" (ironia pura), hanno avuto la prima bozza di Cyborg. Tutto il procedimento si può riassumere in modo "semplice": il cervello di un topo controlla un robot; più precisamente: "Sono stati prelevati prima di tutto un fascio di nervi da un feto di topo. Il fascio è stato poi trattato per scogliere le connessioni fra i neuroni. Questi ultimi sono stati posti in un MEA (Multi Electrode Array), una piattaforma composta da una rete di sessanta elettrodi in grado di raccogliere gli impulsi elettrici generati dalle cellule, le quali guidano a distanza i movimenti del robot. Non c’è nessuno altro input umano o dal computer: grazie al segnale Bluetooth, lo stesso usato sui cellulari, robot e neuroni interagiscono scambiandosi stimoli". Naturalmente la ricerca continua e si migliorerà in primis la quantità di input scambiabili tra topo e robot. Una scoperta importante è già stata fatta: "È singolare, perché riscontriamo differenze fra i singoli ‘cervelli’. Ne abbiamo uno sbruffone e attivo, mentre ce n’è un altro che invece sappiamo già che non arriverà dove vuole andare”. Godetevi il video postato in alto :)
Source: estropico.blogspot.com (http://estropico.blogspot.com/2009/06/il-primo-cyborg-un-topo.html) (22/06/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
:sofico:
Un team multidisciplinare dell'Università di Reading sta conducendo esperimenti per scoprire come i dati vengano immagazzinati nel cervello. La cavia? Un cervello di topo che comanda un robot via Bluetooth.
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/imgbank/NEWS/robotandbrain.jpg
Un robot controllato a distanza da un topo. O almeno dalle cellule celebrali di un topo. L’Università di Reading sta da tempo lavorando su un progetto da cui spera di ricavare utili indicazioni su come il cervello immagazzini i dati. L’obiettivo è capire meglio come insorgano malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, ma anche risalire alle possibili cause dell’ictus celebrale.
Come è stato creato quello che si potrebbe definire il primo vero cyber-topo? Sono stati prelevati prima di tutto un fascio di nervi da un feto di topo. Il fascio è stato poi trattato per scogliere le connessioni fra i neuroni. Questi ultimi sono stati posti in un MEA (Multi Electrode Array), una piattaforma composta da una rete di sessanta elettrodi in grado di raccogliere gli impulsi elettrici generati dalle cellule, le quali guidano a distanza i movimenti del robot. Non c’è nessuno altro input umano o dal computer: grazie al segnale Bluetooth, lo stesso usato sui cellulari, robot e neuroni interagiscono scambiandosi stimoli. Il cyber-topo è così in grado di deambulare evitando (più o meno) gli ostacoli. Il risultato? Lo potete vedere nel video.
Il team multidisciplinare che lavora al progetto spera di vedere progressi nelle passeggiate del cyber-topo: ad esempio che impari ad applicare lo stesso segnale nel momento in cui ritorna in una posizione in cui è già stato. Sarebbe così possibile trovare nuove risposte ad alcune domande fondamentali della scienza: come funziona la memoria? Come impariamo? Come rapportare comportamenti complessi dell’organismo a quello dei singoli neuroni?
Quesiti interessanti, ma la faccenda prende una piega peculiare alla luce delle dichiarazioni di uno dei ricercatori, il professor Kevin Warwick (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/argomenti/kevin-warwick/): “È singolare, perché riscontriamo differenze fra i singoli ‘cervelli’. Ne abbiamo uno sbruffone e attivo, mentre ce n’è un altro che invece sappiamo già che non arriverà dove vuole andare”.
Speriamo che il sistema di topi, già andato online, non cominci a imparare a ritmo esponenziale. E che alle ore 2.14 del mattino, ora dell’Atlantico, del 29 agosto 2009, non diventi autocosciente…
Source: www.fantascienza.com (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/ecco-il-primo-vero-cyborg-e-un-topo/) (22/06/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
Il primo cyborg: un topo (http://estropico.blogspot.com/2009/06/il-primo-cyborg-un-topo.html)
http://www.youtube.com/watch?v=1QPiF4-iu6g
Leggo su fantascienza.com (http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12514/ecco-il-primo-vero-cyborg-e-un-topo/) una notizia riguardo un argomento che mi interessa molto: un gruppo dell'Università di Reading guidato dal professor Kevin Warwick (http://www.reading.ac.uk/sse/about/staff/k-warwick.asp), sta conducendo delle ricerce su come i dati vengono salvati nel cervello (concetto alla base di scienze quali la Crionica (http://i-lifegroup.org/index.php/Articoli-A.I.C/la-crionica.html) ed il Mind-Uploading (http://en.wikipedia.org/wiki/Mind_uploading), ma anche di cure per malattie come l’Alzheimer, il Parkinson): come "effetto collaterale" (ironia pura), hanno avuto la prima bozza di Cyborg. Tutto il procedimento si può riassumere in modo "semplice": il cervello di un topo controlla un robot; più precisamente: "Sono stati prelevati prima di tutto un fascio di nervi da un feto di topo. Il fascio è stato poi trattato per scogliere le connessioni fra i neuroni. Questi ultimi sono stati posti in un MEA (Multi Electrode Array), una piattaforma composta da una rete di sessanta elettrodi in grado di raccogliere gli impulsi elettrici generati dalle cellule, le quali guidano a distanza i movimenti del robot. Non c’è nessuno altro input umano o dal computer: grazie al segnale Bluetooth, lo stesso usato sui cellulari, robot e neuroni interagiscono scambiandosi stimoli". Naturalmente la ricerca continua e si migliorerà in primis la quantità di input scambiabili tra topo e robot. Una scoperta importante è già stata fatta: "È singolare, perché riscontriamo differenze fra i singoli ‘cervelli’. Ne abbiamo uno sbruffone e attivo, mentre ce n’è un altro che invece sappiamo già che non arriverà dove vuole andare”. Godetevi il video postato in alto :)
Source: estropico.blogspot.com (http://estropico.blogspot.com/2009/06/il-primo-cyborg-un-topo.html) (22/06/2009) http://copycat.kodeware.net/16.png (http://copycat.kodeware.net)
:sofico: