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View Full Version : Caso Welby: Belpietro condannato per diffamazione.Ovvero: quando la propaganda perde.


toms
17-06-2009, 11:25
di Simone Luciani

Fonti radicali annunciano che, a due anni e mezzo di distanza, arrivano le prime condanne per le ingiurie a mezzo stampa subite da Mario Riccio, il medico che sospese la ventilazione artificiale nei confronti di Piergiorgio Welby. Come si ricorderà, Riccio venne processato su pubblica piazza da organi d’informazione vicini al centrodestra e al mondo cattolico, da politicanti, bioeticisti, filosofi, medici, sagrestani, e quando poi si giunse al processo vero bastò arrivare all’udienza preliminare (fin troppo…) per scoprire che aveva ragione lui. E che aveva ragione Welby.
Dunque, in primo grado sono stati condannati per diffamazione il giornalista del Giornale Stefano Lorenzetto e l’allora direttore Maurizio Belpietro (lo stesso che oggi va borbottando di deontologia professionale sul papi-gate. Ma comunque…). L’articolo in questione (per chi abbia la pazienza, e ce ne vuole molta, di leggerlo, lo abbiamo rintracciato a questo link (http://kattolikamente.splinder.com/post/10335807)), di Lorenzetto, uscito il 23 dicembre del 2006, è interessante perché propone una serie di stereotipi e di meccanismi riproposti in modo assolutamente identico nelle fasi finali della vita della povera Eluana Englaro. C’è un titolo urlato che propone mirabolanti scoperte che non ci sono, ossia una presunta volontà di Welby non rispettata da Riccio su come effettuare sedazione e distacco del ventilatore. Per inciso, Welby e Riccio, in realtà, concordarono le modalità dell’operazione perché l’uomo restasse lucido assieme ai suoi cari fino all’ultimo momento possibile ma non sentisse il senso di soffocamento. Quello che per Lorenzetto sembra essere un tradimento della volontà di Welby e che si chiama invece, comunemente, consenso informato. Anche su Eluana ricordiamo titoli di giornale con presunte, sconvolgenti testimonianze di amiche della donna che avrebbero dovuto ribaltare le sentenze. Poi andavi a leggere, e dicevano semplicemente che, a scuola, non era mai capitato di parlare insieme a lei della morte… Ci sono i sospetti sui parenti. Lorenzetto “stentava” a credere a Mina Welby, nonostante sia un’amabile signora che neanche la più spiccata fantasia di Agatha Christie avrebbe trasformato in orditrice di complotti assassini. Ben di più, se non altro per la lunghezza della vicenda, si è dovuto sorbire il povero Beppino Englaro, dipinto come una sorta di moderno Crono. C’è il dottor Riccio, paragonato al boia (l’abile prosa nasconde la 'sottilissima' differenza fra la sospensione di un trattamento medico non voluto e la puntura per l’esecuzione…). Proprio come i medici che hanno sospeso nutrizione e idratazione artificiali a Eluana Englaro. Come dimenticare Quagliariello (divenuto uomo di punta della PDL proprio grazie alle sparate sul caso Englaro) che urla e si agita come un ossesso in Senato urlando che la donna era stata “ammazzata”? E, in contrasto con i moderni Mengele, c’è sempre il medico “buono”, colui che vorrebbe “salvare”, colui che dispensa verità. C’è nell’articolo di Lorenzetto, e ci sono stati, durante il caso Englaro, nei salotti televisivi. Ad esempio, i due neurologi che hanno sostenuto per mesi che Eluana potesse essere alimentata per via naturale. E solo i lettori e gli ascoltatori più accorti hanno potuto sapere che uno l’aveva vista (non visitata) una o due volte, e l’altro neanche quelle (ma quest’ultimo ha rimediato una candidatura alle Europee con l’UDC, grazie alle sue comparsate).
Insomma, stereotipi che ritornano, incantati come dischi rotti. Informazione “ideologica”, l’ha definita Beppino Englaro in un’intervista rintracciabile su questo sito. E’ forse troppo signorile per chiamarla con la vera etichetta: propaganda.


http://www.articolo21.info/5462/editoriale/caso-welby-belpietro-condannato-per.html

GianoM
17-06-2009, 11:31
Condannati anche quelli di Milithia Christi.

Ammonta a 60.000 Euro, pari a 20.000,00 Euro ciascuno, la somma che il movimento politico cattolico Militia Christi dovrà corrispondere a favore dell’Associazione Luca Coscioni, dell’Associazione La Rosa nel Pugno e di Mario Riccio, il medico anestesista che seguì le ultime ore di Piergiorgio Welby. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Roma, che ha altresì imposto a Militia Christi la rimozione dal sito internet del comunicato stampa dal titolo Profanatori ed assassini.
Sulla stessa vicenda, una sentenza di condanna per diffamazione è stata emanata anche dal Tribunale di Desio, sezione distaccata del Tribunale di Monza. Un articolo pubblicato in prima pagina su Il Giornale, il 23 dicembre 2006, dal titolo Nessun rispetto nemmeno per la sua volontà, accusava Mario Riccio di essersene “fregato della volontà di Welby”. Il tribunale ha condannato a 1.200 euro di multa l’autore dell’articolo, Stefano Lorenzetto, e a 800 euro di multa Maurizio Belpietro, all’epoca direttore del quotidiano. Il tribunale ha inoltre riconosciuto a Riccio, tra risarcimento e riparazione pecuniaria, la somma di 53.000 euro.
I Radicali Italiani, nel dare notizia delle sentenze, sottolineano come i parlamentari cattolici Luca Volonté (UDC) e Paola Binetti (PD), pure convenuti in giudizio per diffamazione (il primo per altra vicenda), abbiano preferito far ricorso all’immunità parlamentare.

http://www.uaar.it/news/2009/06/17/caso-welby-condannati-per-diffamazione-militia-christi-il-giornale/

Yeah :)

Tefnut
17-06-2009, 11:36
cioè scusa.. questi diffamano poi fanno ricorso all'immunità parlamentare...

la giustizia uguale per tutti...

El Furibondo Serna
17-06-2009, 11:40
è come far pagare una multa a fede perchè ha violato la par condicio...
a che serve? a nulla purtroppo. chi può continuerà a fare propaganda, e sarà BEN CONTENTO di pagare le multe: le smentite finiscono nel solito trafiletto, e chi si è sempre fermato alla prima pagina sarà infinocchiato e contento.

Dream_River
17-06-2009, 11:43
Oh, mi dispiace http://gianom.googlepages.com/rotfl2.gif

_TeRmInEt_
17-06-2009, 11:53
Mi fanno sempre ridere queste "riparazioni" che non aggiustano un bel nulla.

Troppo facile diffamare quasi a rete unificate, mettersi sul loro bel pulpito e vomitare fiumane di parole vuote quanto diffamatorie.

Ripeto, troppo poco.

|par|
17-06-2009, 12:40
Si sa che è un processo civile o penale? Nell'articolo non è indicato...

sider
17-06-2009, 13:05
Condannati anche quelli di Milithia Christi.

Ammonta a 60.000 Euro, pari a 20.000,00 Euro ciascuno, la somma che il movimento politico cattolico Militia Christi dovrà corrispondere a favore dell’Associazione Luca Coscioni, dell’Associazione La Rosa nel Pugno e di Mario Riccio, il medico anestesista che seguì le ultime ore di Piergiorgio Welby. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Roma, che ha altresì imposto a Militia Christi la rimozione dal sito internet del comunicato stampa dal titolo Profanatori ed assassini.
Sulla stessa vicenda, una sentenza di condanna per diffamazione è stata emanata anche dal Tribunale di Desio, sezione distaccata del Tribunale di Monza. Un articolo pubblicato in prima pagina su Il Giornale, il 23 dicembre 2006, dal titolo Nessun rispetto nemmeno per la sua volontà, accusava Mario Riccio di essersene “fregato della volontà di Welby”. Il tribunale ha condannato a 1.200 euro di multa l’autore dell’articolo, Stefano Lorenzetto, e a 800 euro di multa Maurizio Belpietro, all’epoca direttore del quotidiano. Il tribunale ha inoltre riconosciuto a Riccio, tra risarcimento e riparazione pecuniaria, la somma di 53.000 euro.
I Radicali Italiani, nel dare notizia delle sentenze, sottolineano come i parlamentari cattolici Luca Volonté (UDC) e Paola Binetti (PD), pure convenuti in giudizio per diffamazione (il primo per altra vicenda), abbiano preferito far ricorso all’immunità parlamentare.

http://www.uaar.it/news/2009/06/17/caso-welby-condannati-per-diffamazione-militia-christi-il-giornale/

Yeah :)

Per quegli esaltati (e 4 gatti) di militia christi GODO . (Posso postare foto tratte dal loro sito dove non si può obiettivamente negare che sono effettivamente 4 gatti ed esaltati) .

lowenz
17-06-2009, 13:46
Eheh, pensavano di farla franca i furbetti, ma la giustizia non si fa fregare dal proclamarsi "quelli veramente buoni".

lowenz
17-06-2009, 13:47
Si sa che è un processo civile o penale? Nell'articolo non è indicato...
Non c'è bisogno di infierire col penale (partirebbero con le accuse di satanismo internazionale che controlla la magistratura, si sa già), basta che paghino e salato.

lowenz
17-06-2009, 13:48
E’ forse troppo signorile per chiamarla con la vera etichetta: propaganda.
Ne ricordo anche il cardine: dire che sono GLI ALTRI CATTIVONI a fare propaganda, loro invece sono per la "verità".
E' un giochino che si vede pure da queste parti.

sider
17-06-2009, 13:51
Ne ricordo anche il cardine: dire che sono GLI ALTRI CATTIVONI a fare propaganda, loro invece sono per la "verità".
E' un giochino che si vede pure da queste parti.


E' la tattica dei confessionalisti.

F1R3BL4D3
17-06-2009, 14:14
Tsé Belpietro, almeno qualche volta paga per quello che dice.

brown
17-06-2009, 14:30
cioè scusa.. questi diffamano poi fanno ricorso all'immunità parlamentare...

la giustizia uguale per tutti...

la giustizia e' uguale per tutti .. per alcuni un po di piu' :O

ConteZero
17-06-2009, 14:32
la giustizia e' uguale per tutti .. per alcuni un po di piu' :O

Sarà nostra premura ricordarcelo e farlo sapere alle prossime elezioni, specie a coloro i quali, professandosi "laici", si troveranno nelle liste elettorali questi biechi figuri.

entanglement
17-06-2009, 14:36
la giustizia e' uguale per tutti .. per alcuni un po di piu' :O

dall'avatar non credevo ai miei occhi :D :asd:

anycase giustizia italiana OWNS cattotalebanomedievalisti

edit:

sei un infiltrato della loggia cricetale ?

Radagast82
17-06-2009, 16:04
GODO

Cfranco
17-06-2009, 17:15
Solo multe ?
Inutili , tanto paga papi e poi ce le mette nel conto a noi .
Invece le infamate restano e quelli continueranno a farne come prima
Nel medioevo quelli che sparlavano e calunniavano li mettevano alla gogna in piazza , forse non avevano tutti i torti .