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View Full Version : La santa alleanza dei clericalismi


Dream_River
15-06-2009, 23:33
La piscina col velo islamico, ovvero la santa alleanza dei clericalismi
di Paolo Flores d'Arcais

La decisione della piscina “Siloe” di Bergamo, di riservare un’ora al nuoto “islamicamente corretto” (solo donne, costume testa-piedi approvato dai mullah) costituisce l’ennesimo episodio di sudditanza della convivenza civile al clericalismo. Il fatto che si tratti di clericalismo islamico non cambia nulla: sempre una resa dello Stato laico è. Un clericalismo di minoranza non cessa di essere clericalismo, e la somma di due clericalismi non diventa tolleranza, e meno che mai integrazione. L’integrazione si realizza solo sulla base del pieno dispiegarsi dei diritti individuali, della autonomia di ciascuno (uomo e donna), non sul moltiplicarsi delle sudditanze e dei divieti. E la ghettizzazione delle donne è l’esatto opposto della autonomia. E’, al massimo, servitù “volontaria”, dove il carattere “volontario” va corretto dalle infinite virgolette di una condizione materiale, sociale, culturale, che vanifica la possibilità di libera scelta.
Che la piscina in questione sia di proprietà della Curia di Bergamo, sia insomma uno degli infiniti beni immobili della Chiesa cattolica gerarchica, è sommamente significativo. L’ora natatoria islamico-clericale, promossa dai vertici diocesani clerico-cattolici, verrà sbandierata come un fulgido esempio di dialogo interreligioso, di iper-ecumenismo, alla faccia dei critici (soprattutto cristiani) di Papa Ratzinger, che hanno osato parlare di un suo “abbandono” del Concilio Vaticano II. E di un ancor più fulgido esempio del magistero civile della Chiesa, ultimo baluardo ormai agli egoismi, divisioni e derive di razzismo che stanno saturando la società italiana.
Balle. Quali che siano le intenzioni (che vogliamo considerare buone, anzi eccellenti, e perfino progressiste, aprioristicamente), ciò che si è realizzato è solo una santa alleanza dei clericalismi che ribadisce la subordinazione della donna in seno a una parte (probabilmente non piccola) delle famiglie di immigrati, e anzi tale subordinazione legittima e santifica, lanciando così un messaggio ai tantissimi nostalgici italici delle prevaricazioni di sesso (ancora fin troppo correnti, malgrado la parità giuridica). A conferma, se ce ne fosse bisogna, che laicità ed eguaglianza fanno corpo unico, non si può ricercare l’una senza l’altra. E che non si può combattere un clericalismo e difenderne un altro (sia detto per i leghisti d’ordinanza, che per gli immigrati non vogliono l’eguaglianza laica ma la falsa “integrazione” cattolica).

(30 aprile 2009)

Un articolo a mio avviso a dir poco perfetto

sider
16-06-2009, 07:09
Già, rispetta pienamente il mio pensiero.

cdimauro
16-06-2009, 07:21
Non concordo con l'articolo: si tratta di beni privati, e possono farci quello che vogliono.

Discorso diverso sarebbe stato quello di riservare per determinati orari una piscina pubblica esclusivamente su base religiosa.

Di già ho difficoltà ad accettare di far riservare le piscine pubbliche a sole donne (o a soli uomini, è indifferente). Figuriamoci se la discriminante è di tipo religioso...

D.O.S.
16-06-2009, 07:28
La piscina col velo islamico, ovvero la santa alleanza dei clericalismi
di Paolo Flores d'Arcais

La decisione della piscina “Siloe” di Bergamo, di riservare un’ora al nuoto “islamicamente corretto” (solo donne, costume testa-piedi approvato dai mullah) costituisce l’ennesimo episodio di sudditanza della convivenza civile al clericalismo.

si tratta di una piscina di proprietà della Diocesi di Bergamo , quindi se vi è sudditanza in questo specifico caso è da parte del clero cattolico nei confronti dei religiosi islamici ( non so se ridere o piangere quindi metto tutte e 2 le faccine :asd: :cry: )

חוה
16-06-2009, 07:30
c'è scritto nel vangelo

'ogni diocesi rispetterà e farà rispettare i precetti del corano'

quindi si deve fare



ps ma hanno fatto l'ora per le musulmane o per le donne in genere? il personale maschile della piscina ( ah, bel nome ) in quell'ora dove va?

sider
16-06-2009, 07:31
Quindi non siete d'accordo con la seconda parte dell'articolo, oppure non l'avete letto?

Mythical Ork
16-06-2009, 07:36
D'accordo con il pensiero dell'autore... molto meno nel caso specifico


Ciao
Orlando

D.O.S.
16-06-2009, 07:36
Quindi non siete d'accordo con la seconda parte dell'articolo, oppure non l'avete letto?

anche essendo d'accordo non è possibile fare nulla : è di proprietà della diocesi e fanno quello che vogliono .
sono affari interni alla Chiesa quindi è giusto che se li sbrighino da soli , sicuramente troveranno dei vescovi o dei deputati di area cattolica contrari a questa politica .

entanglement
16-06-2009, 07:48
Non concordo con l'articolo: si tratta di beni privati, e possono farci quello che vogliono.

Discorso diverso sarebbe stato quello di riservare per determinati orari una piscina pubblica esclusivamente su base religiosa.

Di già ho difficoltà ad accettare di far riservare le piscine pubbliche a sole donne (o a soli uomini, è indifferente). Figuriamoci se la discriminante è di tipo religioso...

beni privati un cazzo

nella mia ditta privata non sono destinatario dell'8x1000

cdimauro
16-06-2009, 08:31
anche essendo d'accordo non è possibile fare nulla : è di proprietà della diocesi e fanno quello che vogliono .
sono affari interni alla Chiesa quindi è giusto che se li sbrighino da soli , sicuramente troveranno dei vescovi o dei deputati di area cattolica contrari a questa politica .
*
beni privati un cazzo
Formalmente lo sono.
nella mia ditta privata non sono destinatario dell'8x1000
Concordo. Io sono per la totale abolizione di qualunque forma di privilegio a enti religiosi e annessi.

Cfranco
16-06-2009, 08:56
Profondo disprezzo per questa iniziativa volta a deprezzare le donne , il velo non è un indumento religioso , ma un elemento culturale che sancisce l' inferiorità femminile , per questo dovrebbe andare proibito .
anche essendo d'accordo non è possibile fare nulla : è di proprietà della diocesi e fanno quello che vogliono .

Assolutamente no .
Se offrono un servizio devono rispettare le leggi e non possono fare quel cacchio che vogliono , come un bar , anche se di proprietà privata , non può attaccare fuori un cartello "dalle 20 alle 23 vietato l' ingresso a ebrei e meridionali" , quando hai una licenza per svolgere un' attività il locale non è più privato e non puoi più farci quello che ti pare .

dave4mame
16-06-2009, 09:01
c'è scritto nel vangelo

'ogni diocesi rispetterà e farà rispettare i precetti del corano'

quindi si deve fare



ps ma hanno fatto l'ora per le musulmane o per le donne in genere? il personale maschile della piscina ( ah, bel nome ) in quell'ora dove va?


uhm... come può il vangelo, scritto in epoca non posteriore al II secolo, citare il corano, scritto almeno 500 anni dopo? :confused:

Xile
16-06-2009, 09:12
Fatemi capire bene: non solo il mullah vuole uno spazio solo per le donne ma queste devono lo stesso portare un costume burka?! Se è cosi non ho paroe osti!!! Va bene capire le altre culture ma fino ad un certo limite, non si dovrebbe permettere certe cose.

entanglement
16-06-2009, 09:15
Fatemi capire bene: non solo il mullah vuole uno spazio solo per le donne ma queste devono lo stesso portare un costume burka?! Se è cosi non ho paroe osti!!! Va bene capire le altre culture ma fino ad un certo limite, non si dovrebbe permettere certe cose.

da ste parti si confonde "tolleranza" con "zerbinismo".

già la "tolleranza" è TUTT'ALTRO CHE DOVUTA così per mettere i puntini sulle i

חוה
16-06-2009, 09:18
uhm... come può il vangelo, scritto in epoca non posteriore al II secolo, citare il corano, scritto almeno 500 anni dopo? :confused:

mistero della fede

lowenz
16-06-2009, 09:39
mistero della fede

:confused: :confused: :confused:

:what:

A parte che il velo, come detto, è più un'usanza tradizionale che un precetto religioso (come l'infibulazione).

- S y l a r -
16-06-2009, 13:35
Cazzi loro.

già la "tolleranza" è TUTT'ALTRO CHE DOVUTA così per mettere i puntini sulle i

?

Fritz!
16-06-2009, 14:06
Profondo disprezzo per questa iniziativa volta a deprezzare le donne , il velo non è un indumento religioso , ma un elemento culturale che sancisce l' inferiorità femminile , per questo dovrebbe andare proibito ..

Ma in piscina col velo non si affonda?:asd:

Fritz!
16-06-2009, 14:09
La piscina col velo islamico, ovvero la santa alleanza dei clericalismi
di Paolo Flores d'Arcais

La decisione della piscina “Siloe” di Bergamo, di riservare un’ora al nuoto “islamicamente corretto” (solo donne, costume testa-piedi approvato dai mullah) costituisce l’ennesimo episodio di sudditanza della convivenza civile al clericalismo. Il fatto che si tratti di clericalismo islamico non cambia nulla: sempre una resa dello Stato laico è. Un clericalismo di minoranza non cessa di essere clericalismo, e la somma di due clericalismi non diventa tolleranza, e meno che mai integrazione. L’integrazione si realizza solo sulla base del pieno dispiegarsi dei diritti individuali, della autonomia di ciascuno (uomo e donna), non sul moltiplicarsi delle sudditanze e dei divieti. E la ghettizzazione delle donne è l’esatto opposto della autonomia. E’, al massimo, servitù “volontaria”, dove il carattere “volontario” va corretto dalle infinite virgolette di una condizione materiale, sociale, culturale, che vanifica la possibilità di libera scelta.
Che la piscina in questione sia di proprietà della Curia di Bergamo, sia insomma uno degli infiniti beni immobili della Chiesa cattolica gerarchica, è sommamente significativo. L’ora natatoria islamico-clericale, promossa dai vertici diocesani clerico-cattolici, verrà sbandierata come un fulgido esempio di dialogo interreligioso, di iper-ecumenismo, alla faccia dei critici (soprattutto cristiani) di Papa Ratzinger, che hanno osato parlare di un suo “abbandono” del Concilio Vaticano II. E di un ancor più fulgido esempio del magistero civile della Chiesa, ultimo baluardo ormai agli egoismi, divisioni e derive di razzismo che stanno saturando la società italiana.
Balle. Quali che siano le intenzioni (che vogliamo considerare buone, anzi eccellenti, e perfino progressiste, aprioristicamente), ciò che si è realizzato è solo una santa alleanza dei clericalismi che ribadisce la subordinazione della donna in seno a una parte (probabilmente non piccola) delle famiglie di immigrati, e anzi tale subordinazione legittima e santifica, lanciando così un messaggio ai tantissimi nostalgici italici delle prevaricazioni di sesso (ancora fin troppo correnti, malgrado la parità giuridica). A conferma, se ce ne fosse bisogna, che laicità ed eguaglianza fanno corpo unico, non si può ricercare l’una senza l’altra. E che non si può combattere un clericalismo e difenderne un altro (sia detto per i leghisti d’ordinanza, che per gli immigrati non vogliono l’eguaglianza laica ma la falsa “integrazione” cattolica).

(30 aprile 2009)

Un articolo a mio avviso a dir poco perfetto

Un articolo a mio avviso assurdo.

Se la diocesi volesse prestare la sala del catechismo agli adoratori di satana per la messa nera, a noi che ce ne frega? Che c'entra il clericalismo, se si parla di proprietà privata?