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View Full Version : Forum antennistica terrestre e satellitare


mattiuccio92
15-06-2009, 13:03
Ciao, siccome ho dei dubbi sul mio impianto tv casalingo cerco un forum di antennistica, che sia ricco di guide e ricco di gente in grado di rispondere,conoscete qualche sito?..rispondete più presto che potete....grazie in anticipo ragazzi

Paganetor
15-06-2009, 13:40
so he Fradetti ne capisce parecchio... prova a chiedere a lui ;)

e comunque scrivi anche qui qual è il tuo dubbiio/problema, così se qualcuno sa risponderti lo può fare direttamente

mattiuccio92
15-06-2009, 13:54
so he Fradetti ne capisce parecchio... prova a chiedere a lui ;)

e comunque scrivi anche qui qual è il tuo dubbiio/problema, così se qualcuno sa risponderti lo può fare direttamente

grazie paganetor per la risposta, io sono molto interessato in impianti TV e satellitari, ma vorrei porre alcuni dubbi, queste sono le mie domande

• Come faccio a distinguere se il mio impianto è centralizzato o meno?
• Su internet ho letto che l'uscita di un partitore non può essere collegata ad una presa, è vero?
• La corrente dell'alimentatore che arriva alle tv, le può bruciare?
• Quando bisogna utilizzare un partitore?, quando un derivatore?
• Non ho mai capito la teoria dei dBµV, me la spiegate?
• Come si fa a distinguere un partitore da un derivatore smontandolo?
• Cosa succede se non si chiude con la resistenza un'uscita del partitore o derivatore libera?
• Come distinguo le prese passanti, semplici, e terminali?

ragazzi, su internet c'è tutto, ma non è per niente chiaro, mi è successo che su un sito spiegava qualcosa, nell'altro parlava il contrario.....confusooooo

Fradetti
15-06-2009, 14:57
http://www.digital-forum.it/

sezione DTT-Tecnica

io ne so abbastanza da mettere una parabola, ma se vai sulla teoria :mc: :mc: :mc:

mattiuccio92
15-06-2009, 15:15
http://www.digital-forum.it/

sezione DTT-Tecnica

io ne so abbastanza da mettere una parabola, ma se vai sulla teoria :mc: :mc: :mc:

grazie, comunque sapresti rispondere a quelle domande senza ripostarle sull'altro forum?

Fradetti
15-06-2009, 15:17
grazie, comunque sapresti rispondere a quelle domande senza ripostarle sull'altro forum?

purtroppo no... sugli impianti terrestri non ne so molto :(

mattiuccio92
15-06-2009, 15:19
purtroppo no... sugli impianti terrestri non ne so molto :(

ho capito, comunque grazie lo stesso ma, questo forum non parla di antennistica terrestre

-ZEUS-
16-06-2009, 08:09
grazie paganetor per la risposta, io sono molto interessato in impianti TV e satellitari, ma vorrei porre alcuni dubbi, queste sono le mie domande

• Come faccio a distinguere se il mio impianto è centralizzato o meno?
• Su internet ho letto che l'uscita di un partitore non può essere collegata ad una presa, è vero?
• La corrente dell'alimentatore che arriva alle tv, le può bruciare?
• Quando bisogna utilizzare un partitore?, quando un derivatore?
• Non ho mai capito la teoria dei dBµV, me la spiegate?
• Come si fa a distinguere un partitore da un derivatore smontandolo?
• Cosa succede se non si chiude con la resistenza un'uscita del partitore o derivatore libera?
• Come distinguo le prese passanti, semplici, e terminali?

ragazzi, su internet c'è tutto, ma non è per niente chiaro, mi è successo che su un sito spiegava qualcosa, nell'altro parlava il contrario.....confusooooo


_vivi in un codominio? solito un impianto centralizzato è costituito da una sola antenna, solitamente posizionata sul tetto, la quale fornisce il segnale a diverse abitazioni.

_nel caso di una sola discesa alla quale collegare 3 televisori, avresti bisogno di un partitore, che serve a dividere il segnale in più vie. solitamente ne viene consigliato l'uso per alimentare direttamente le prese di uscita.

_che io sappia no (o almeno non mi e mai successa una cosa del genere):stordita:

_solitamente le uscite di un partitore sono attenuate tutte allo stesso modo e serve piu' che altro per dividere le colonne.
Con il derivatore invece prelevi il segnale su una colonna, quindi
ha un'entrata e di solito un'uscita non attenuata per la colonna, e le
derivazioni attenuate per le prese. Quindi subito a valle del gruppo (amplificatore-miscelatore) si installa (partitore-divisore) con un numero di uscite pari alle linee di discesa di cui hai bisogno.
Una volta che si arriva ai singoli piani dello stabile, ad ogni linea
che arriva, si collega il derivatore, le cui uscite devono essere
tante quanti gli appartamenti da servire.Classico esempio di impianto centralizzato di cui si parlava prima.

_Che intendi per teoria?
Il livello minimo di segnale (specialmente per il DTT) è di 31 dBµV. Se i segnali forniti dall’antenna sono inferiori a tale livello si può valutare l'ipotesi di sostituire l’antenna ricevente con una più efficiente quindi dotata di maggiore guadagno. In questo modo si possano recuperare alcuni dB per portare il segnale al di sopra del valore minimo di 31 dBµV. Un’antenna UHF a larga banda con 92 elementi riesce a guadaganare fino a 16 dB mentre una normale antenna UHF con 8 elementi guadagna mediamente 8 dB. Sostituendo l’antenna avremmo quindi un incremento di segnale di 8 dB. Devi considerare che ogni 3 dB la potenza raddoppia.

_vai sul sito della fracarro

_ti copio ed incollo questa spiegazione che racchiude le ultime 2 domande.

"Iniziamo col parlare dei derivatori di uso più comune.
Solitamente si tratta di derivatori passanti, precisamente un qualcosa che serve per distribuire il segnale su impianti caratterizzati da un livello di segnale mediamente piuttosto elevato, come per l'appunto gli appena citati impianti centralizzati. Solitamente è costituito da una linea passante (cavo che entra in un terminale ed esce da un altro contrapposto senza attenuazioni apparezzabili) e da un tot di uscite derivate piuttosto attenuate (solitamente nell'ordine di 10 dB o anche di più).
L'utilizzo più tipico dei derivatori passanti è la distribuzione del segnale ad ogni piano di un palazzo. Immaginiamo il cavo che scende lungo la "colonna": ad ogni piano è presente uno di questi derivatori passanti. Il cavo che arriva dal piano superiore entra ed esce dal derivatore, "passando" quindi verso i piani sottostanti, mentre le uscite derivate vanno a servire gli appartamenti di quel piano.
Per i derivatori è previsto che l'ultimo della catena, dove non c'è da collegare alcun cavo passante uscente (ad es. per quelli che devono distribuire i segnali ad un pianterreno, senza alcun piano sottostante verso cui proseguire), si debba "terminare" o se preferite, chiudere con un carico da 75 Ohm. In pratica, occorre collegare all'uscita passante inutilizzata una resistenza (detta appunto "carico") da 75 Ohm, o per lo meno di un valore il più vicino possibile a 75 Ohm, ma vengono appositamente prodotti dei carichi con il valore di 75 Ohm destinati a questo utilizzo. Il carico va collocato tra schermatura e polo centrale dell'uscita passante non utilizzata.
I partitori invece sono dei comunissimi "divisori" che ripartiscono il segnale in parti uguali a seconda del numero delle uscite da cui il suddetto partitore è composto. Ad esempio, un partitore a due uscite presenta un'attenuazione di circa 4 dB per ogni uscita (3 dB di disaccoppiamento + 1 dB circa tipico per qualunque connessione). Ad ogni raddoppio di uscite (ovvero ad ogni dimezzamento rispetto al segnale principale) si devono considerare 3 dB in meno (cioè di attenuazione). Per cui se un partitore a 2 uscite presenta su ogni uscita un'attenuazione di 4 dB, un partitore da 4 uscite presenterà un'attenuazione di 7 dB su ogni uscita. Se addirittura ne immaginiamo uno da 8 uscite, questo avrà un'attenuazione da 10 dB... E così via.
Riguardo la chiusura con un carico da 75 Ohm, non mi risulta che i partitori necessitino di chiudere le uscite non utilizzate con le resistenze.
I partitori di solito vengono impiegati negli impianti d'antenna privati o anche per creare nuove utenze TV all'interno di un appartamento già servito a monte dal segnale già correttamente distribuito di un impianto centralizzato.
Ovvio che se si riscontrano problemi di segnale indipendentemente dal tipo di impiego di partitori o derivatori, non si può non ipotizzare un problema all'origine, cioè all'impianto di antenna"



Se ti piace questa materia, compra il manuale dell'antennista di NUOVA ELETTRONICA e l'ultima uscita sempre di nuova elettronica dove spiegano per bene le caratteristiche del digitale terrestre. naturalmente poi più antenne monti e più esperienza farai.

Con il tempo ho imparato qualcosina, pur non essendo un'antennista ma un progettista elettronico:D e lavorando quotidianamente con C.S. microcontrollori ecc.ecc..

mattiuccio92
16-06-2009, 11:02
_vivi in un codominio? solito un impianto centralizzato è costituito da una sola antenna, solitamente posizionata sul tetto, la quale fornisce il segnale a diverse abitazioni.
Allora il mio impianto è costituito da:
http://img190.imageshack.us/img190/251/impiantocasa.jpg (http://img190.imageshack.us/i/impiantocasa.jpg/)
Il numero 3 è l'amplificatore, la cui uscita entra nel partitore a 2 vie, tra cui, una è collegata al tv e l'altra, (1p quella che si lascia passare dalla cc) all'altro partitore (numero 5). Questo partitore è anch'esso a 2 vie, l'uscita con corrente è collegata ad un terzo partitore (numero 6), e l'altra uscita collegata ad un tv. Il partitore numero 6 è a 2 uscite, tra cui l'uscita senza corrente è collegata al tv, e l'altra con corrente, ad una presa a muro. Segue l'alimentatore 12v e il tv.

Questo impianto si può definire centralizzato?
E' corretto come impianto? nel senso che non sono sicuro che all'uscita di un partitore si può collegare un'altro partitore

_nel caso di una sola discesa alla quale collegare 3 televisori, avresti bisogno di un partitore, che serve a dividere il segnale in più vie. solitamente ne viene consigliato l'uso per alimentare direttamente le prese di uscita.
Ok, vorresti dire che si può collegare una presa direttamente all'uscita del partitore?

_che io sappia no (o almeno non mi e mai successa una cosa del genere):stordita
ho capito...sinceramente neppure a me :D

_solitamente le uscite di un partitore sono attenuate tutte allo stesso modo e serve piu' che altro per dividere le colonne.
Con il derivatore invece prelevi il segnale su una colonna, quindi
ha un'entrata e di solito un'uscita non attenuata per la colonna, e le
derivazioni attenuate per le prese. Quindi subito a valle del gruppo (amplificatore-miscelatore) si installa (partitore-divisore) con un numero di uscite pari alle linee di discesa di cui hai bisogno.
Una volta che si arriva ai singoli piani dello stabile, ad ogni linea
che arriva, si collega il derivatore, le cui uscite devono essere
tante quanti gli appartamenti da servire.Classico esempio di impianto centralizzato di cui si parlava prima.
Capito

_Che intendi per teoria?
Il livello minimo di segnale (specialmente per il DTT) è di 31 dBµV. Se i segnali forniti dall’antenna sono inferiori a tale livello si può valutare l'ipotesi di sostituire l’antenna ricevente con una più efficiente quindi dotata di maggiore guadagno. In questo modo si possano recuperare alcuni dB per portare il segnale al di sopra del valore minimo di 31 dBµV. Un’antenna UHF a larga banda con 92 elementi riesce a guadaganare fino a 16 dB mentre una normale antenna UHF con 8 elementi guadagna mediamente 8 dB. Sostituendo l’antenna avremmo quindi un incremento di segnale di 8 dB. Devi considerare che ogni 3 dB la potenza raddoppia.
Ma ad esempio, facendo finta che un segnale sia 35dB, io senza avere un rilevatore di campo, come faccio a sapere?

_vai sul sito della fracarrO
si, ho già i cataloghi

_ti copio ed incollo questa spiegazione che racchiude le ultime 2 domande.

"Iniziamo col parlare dei derivatori di uso più comune.
Solitamente si tratta di derivatori passanti, precisamente un qualcosa che serve per distribuire il segnale su impianti caratterizzati da un livello di segnale mediamente piuttosto elevato, come per l'appunto gli appena citati impianti centralizzati. Solitamente è costituito da una linea passante (cavo che entra in un terminale ed esce da un altro contrapposto senza attenuazioni apparezzabili) e da un tot di uscite derivate piuttosto attenuate (solitamente nell'ordine di 10 dB o anche di più).
L'utilizzo più tipico dei derivatori passanti è la distribuzione del segnale ad ogni piano di un palazzo. Immaginiamo il cavo che scende lungo la "colonna": ad ogni piano è presente uno di questi derivatori passanti. Il cavo che arriva dal piano superiore entra ed esce dal derivatore, "passando" quindi verso i piani sottostanti, mentre le uscite derivate vanno a servire gli appartamenti di quel piano.
Per i derivatori è previsto che l'ultimo della catena, dove non c'è da collegare alcun cavo passante uscente (ad es. per quelli che devono distribuire i segnali ad un pianterreno, senza alcun piano sottostante verso cui proseguire), si debba "terminare" o se preferite, chiudere con un carico da 75 Ohm. In pratica, occorre collegare all'uscita passante inutilizzata una resistenza (detta appunto "carico") da 75 Ohm, o per lo meno di un valore il più vicino possibile a 75 Ohm, ma vengono appositamente prodotti dei carichi con il valore di 75 Ohm destinati a questo utilizzo. Il carico va collocato tra schermatura e polo centrale dell'uscita passante non utilizzata.
I partitori invece sono dei comunissimi "divisori" che ripartiscono il segnale in parti uguali a seconda del numero delle uscite da cui il suddetto partitore è composto. Ad esempio, un partitore a due uscite presenta un'attenuazione di circa 4 dB per ogni uscita (3 dB di disaccoppiamento + 1 dB circa tipico per qualunque connessione). Ad ogni raddoppio di uscite (ovvero ad ogni dimezzamento rispetto al segnale principale) si devono considerare 3 dB in meno (cioè di attenuazione). Per cui se un partitore a 2 uscite presenta su ogni uscita un'attenuazione di 4 dB, un partitore da 4 uscite presenterà un'attenuazione di 7 dB su ogni uscita. Se addirittura ne immaginiamo uno da 8 uscite, questo avrà un'attenuazione da 10 dB... E così via.
Riguardo la chiusura con un carico da 75 Ohm, non mi risulta che i partitori necessitino di chiudere le uscite non utilizzate con le resistenze.
I partitori di solito vengono impiegati negli impianti d'antenna privati o anche per creare nuove utenze TV all'interno di un appartamento già servito a monte dal segnale già correttamente distribuito di un impianto centralizzato.
Ovvio che se si riscontrano problemi di segnale indipendentemente dal tipo di impiego di partitori o derivatori, non si può non ipotizzare un problema all'origine, cioè all'impianto di antenna"



Se ti piace questa materia, compra il manuale dell'antennista di NUOVA ELETTRONICA e l'ultima uscita sempre di nuova elettronica dove spiegano per bene le caratteristiche del digitale terrestre. naturalmente poi più antenne monti e più esperienza farai.

Con il tempo ho imparato qualcosina, pur non essendo un'antennista ma un progettista elettronico:D e lavorando quotidianamente con C.S. microcontrollori ecc.ecc..
Ho capito grazie....comuqnue non mi è ancora chiara la mia ultima domanda sulle prese...

susetto
16-06-2009, 17:56
:wtf: :wtf: :wtf:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1793725

non hai ancora risolto?

mattiuccio92
16-06-2009, 18:29
:wtf: :wtf: :wtf:

http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1793725

non hai ancora risolto?

ehi ciao susetto..praticamente questo impianto è di mio fratello :D
poi avevo qualche dubbio, questo impianto l'ho fatto io