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View Full Version : Schifani: «Innalzare l'età pensionabile, ma serve l'accordo di tutti»


Sinclair63
12-06-2009, 19:14
12 GIUGNO 2009

In Italia la scarsa presenza delle donne ai vertici di imprese e pubblica amministrazione, per il presidente del Senato, è un fattore di freno della crescita economica


SANTA MARGHERITA LIGURE – «L'innalzamento dell'età pensionabile in relazione all'allungamento della vita appare improcrastinabile per creare un giusto rapporto tra pensioni e costo della vita, ma ciò deve avvenire con l'accordo di tutte le parti»: lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo al convegno dei giovani di Confindustria. Più in generale, secondo Schifani, a testimoniare la necessitá «di porre mano alle grandi riforme» sono ogni giorno le «dure cifre sulla disoccupazione e la distribuzione delle attivitá economiche sul territorio». Sottolineando che l'appello di Confindustria a procedere, appunto, con le riforme è certo stato recepito «dal governo come pure, però, dalle parti sociali e da tutte le forze politiche», Schifani le ha definite «necessarie ed urgenti». Questo sia per colmare il divario della crescita con i partner europei sia per evitare le conseguenze della crisi sui lavoratori.
«Anche la presenza femminile ai vertici delle aziende della pubblica amministrazione è ridotta e questo fattore frena la nostra crescita» ha osservato Schifani, elogiando Confindustria per avere scelto «due valentissime capitane d'azienda, Emma Marcegaglia e Federica Guidi, per dirigere la confederazione e i giovani imprenditori».

L'Italia è infatti «il paese europeo con la più bassa percentuale di donne che lavorano: 47,2% rispetto alla media della Ue del 59,1 per cento». La crisi ha spostato l'attenzione «su altri problemi che all'apparenza sembrano più urgenti». In questo settore, «per iniziare servono pochi interventi: nuove regole di organizzazione del lavoro, dei periodi e degli orari negli uffici pubblici, degli asili, delle scuole».

In Italia «cominciano a manifestarsi i primi segnali di miglioramento: la produzione industriale ad aprile ha fatto registrare un aumento dell'1,1% rispetto al mese precedente». Questo un altro dei passaggi del discorso del presidente del Senato. «Tutti siamo chiamati a collaborare con grande coesione sociale per evitare conseguenze negative sulla vita dei lavoratori e delle imprese. Occorre investire su un nuovo capitalismo liberale, giovane e dal volto umano Bisogna avere fiducia nel sistema Italia – ha aggiunto – crederci, lavorare e produrre. Ce la faremo, usciremo a testa alta dalla crisi».

«Il governo valuterà ovviamente tempi e modi delle riforme che sono diversi da quelli dell'impresa. Per questo motivo – ha aggiunto - auspico sinceramente che si possa riprendere a breve nella distinzione dei reciproci ruoli un vero e proprio clima di collaborazione. Lo intravvedo nei lavori sulla riforma della contabilità pubblica che sarà in Aula la prossima settimana». Schifani ha citato in chiusura di intervento «il testo unificato sul tema della partecipazione dei lavoratori nell'impresa» all'esame della «commissione Lavoro. «In proposito – ha detto - ho salutato con particolare interesse la proposta della presidente Marcegaglia di una democrazia economica all'interno delle aziende, con la partecipazione dei lavoratori non solo alle attività produttive, ma anche agli utili, alle decisioni, agli indirizzi delle aziende e a loro controllo». (P.F.)

Ma si portiamola a 80 anni :muro:

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/2009/Giovani-Industriali-Santa-Margherita/cronaca/giovani-industriali-intervento-Schifani.shtml?uuid=32f8b2b4-5772-11de-afed-83f96488e200&DocRulesView=Libero

-kurgan-
12-06-2009, 19:26
parla di quella dei parlamentari, che prendono la pensione dopo 2 anni?

nekromantik
12-06-2009, 19:33
parla di quella dei parlamentari, che prendono la pensione dopo 2 anni?

Reply strepitosa. :D

_Magellano_
12-06-2009, 19:55
Non è una questione del se sia giusto o no moralmente,è un dato di fatto che cosi rimanendo il sistema collasserebbe.
Per usare una metafora perchè una barca a remi si muova servono abbastanza rematori da spostare il peso,e non dieci rematori e 50 passeggeri sempre piu grassi giorno dopo giorno(dove il grasso è il tempo).
In ogni caso non posso che essere d'accordo con khurgan perchè non si capisce per quale motivo un cialtrone che fa presenza per due anni debba prendere quando un cittadino medio prende dopo aver lavorato per decenni se non di piu.

DvL^Nemo
12-06-2009, 21:47
Non è una questione del se sia giusto o no moralmente,è un dato di fatto che cosi rimanendo il sistema collasserebbe.
Per usare una metafora perchè una barca a remi si muova servono abbastanza rematori da spostare il peso,e non dieci rematori e 50 passeggeri sempre piu grassi giorno dopo giorno(dove il grasso è il tempo).
In ogni caso non posso che essere d'accordo con khurgan perchè non si capisce per quale motivo un cialtrone che fa presenza per due anni debba prendere quando un cittadino medio prende dopo aver lavorato per decenni se non di piu.

Con questa classe politica quello che si risparmierebbe se lo mangerebbero gli amici degli amici, meglio non fare proprio nulla allora..

_Magellano_
12-06-2009, 21:55
Con questa classe politica quello che si risparmierebbe se lo mangerebbero gli amici degli amici, meglio non fare proprio nulla allora..
Se non si fa nulla il sistema collassa,i pensionati sono sempre di piu e vivono sempre piu a lungo(quindi prendono piu pensione del calcolato precedentemente) mentre i giovani sono sempre di meno e sempre meno pagano i contributi.
Non vi è scelta,o si alza l'età pensionabile o si abbassano le pensione e per la seconda ipotesi direi che è poco fattibile. :boh:

knivv
13-06-2009, 00:40
Se non si fa nulla il sistema collassa,i pensionati sono sempre di piu e vivono sempre piu a lungo(quindi prendono piu pensione del calcolato precedentemente) mentre i giovani sono sempre di meno e sempre meno pagano i contributi.
Non vi è scelta,o si alza l'età pensionabile o si abbassano le pensione e per la seconda ipotesi direi che è poco fattibile. :boh:

* poco altro da aggiungere. Rispetto al passato ci sono pochi giovani e troppi anziani, di conseguenza pochi contributi e troppe pensioni da erogare.
Il "problema" principale è che 30 anni fa la vita media era di circa 65 anni, percui una volta smesso di lavorare si usufruiva della pensione per un numero limitato di anni; con l'aumentare della vita media (ormai sarà sui 70/75) aumentano di conseguenza anche i fondi necessari per coprire non più 5/10 anni ma bensì 15/20 e questo è, a tutti gli effetti, un problema. Sicuramente bisognerà ripensare in qualche modo il sistema pensionistico, oppure è destinato a fallire miseramente. Tra l'altro al momento il sistema è ancora in riga (i conti dell'INPS dovrebbero essere in positivo se non erro) grazie alla manodopera straniera, senza di quella sicuro al 100% saremmo già in braghe di tela, anche se il problema è solamente rimandato...anche loro andranno in pensione :)

Scalor
13-06-2009, 08:11
Se non si fa nulla il sistema collassa,i pensionati sono sempre di piu e vivono sempre piu a lungo(quindi prendono piu pensione del calcolato precedentemente) mentre i giovani sono sempre di meno e sempre meno pagano i contributi.
Non vi è scelta,o si alza l'età pensionabile o si abbassano le pensione e per la seconda ipotesi direi che è poco fattibile. :boh:

il sistema è già collassato sulla carta !

vogliamo alzare l'età pensionabile, togliamo la pensione ai parlamentari, deputati, senatori, che la prendono dopo pochi anni e non in proporzione con i contributi versati.
togliamo la buonauscita per il reinserimento lavorativo che ricevono una volta finito il mandato, e molte sovvenzioni assurde.
unifichiamo tutte le pensioni a livello contributivo anche quelle già esistenti in base a quanto effettivamente versato
cerchiamo i furbetti che prendono la pensione in modo truffaldino.

poi possiamo discutere se aumentare l'età pensionabile!

e poi che senso ha ? tanto i giovani.... la pensione non ce la avranno piu, la maggior parte dei giovani i primi anni lavorativi hanno un contratto determinato ed è facile avere mesi scoperti e mese oggi un mese domani, i contributi mancano, e poi non hanno l'anzianità ecc ecc.... ci aggiungiamo un po di crisi... non c'è bisogno di fare la riforma.