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View Full Version : Toh...anche Napolitano critica la magistratura


cornetto
09-06-2009, 18:33
Il capo dello Stato al Consiglio superiore della magistratura
Napolitano: «I magistrati riflettano
sulla loro perdita di prestigio»
«Necessaria una seria autocritica. No a protagonismo dei Pm. Disordine e tensioni in certe procure»

Giorgio Napolitano (Ansa)
Giorgio Napolitano (Ansa)
ROMA - Il presidente della Repubblica è «preoccupato» per la crisi di fiducia e del prestigio della magistratura e invita i magistrati a «una seria, aperta e non timorosa autocritica» e a riflettere «su quanto abbiano potuto e possano nuocere alla sua credibilità tensioni ricorrenti all'interno della stessa istituzione». Lo ha affermato Giorgio Napolitano nel suo intervento al Consiglio superiore della magistratura (Csm). Questo, ha sottolineato il capo dello Stato, «sarebbe il modo migliore per prevenire qualsiasi tentazione di sostanziale lesione dell'indipendenza della magistratura».

FIDUCIA - Napolitano ha espresso preoccupazione per la «crisi di fiducia» nel Paese per «un funzionamento gravemente insoddisfacente, nel suo complesso, dell'amministrazione della giustizia e per effetto anche dell'incrinarsi dell'immagine e del prestigio della magistratura». Il capo dello Stato riconosce che ci sono problemi che governo e Parlamento non hanno risolto «in modo ordinato e coerente», ma la magistratura «non può non interrogarsi su sue corresponsabilità dinanzi al prodursi o all'aggravarsi delle insufficienze del sistema giustizia e anche su sue più specifiche responsabilità nel radicarsi di tensioni e opacità sul piano dei complessivi equilibri istituzionali». L'obiettivo, indica Napolitano anche al Csm, è lavorare per «recuperare pienamente quel bene prezioso che è il prestigio della magistratura».

DISORDINE IN CERTE PROCURE - Il presidente della Repubblica ricorda alcuni «elementi di disordine e di tensione che si sono purtroppo clamorosamente manifestati in tempi recenti nella vita di talune procure». E fa quindi appello allo stesso Csm perché sia di esempio per «rigore e misura dell'obiettività e imparzialità», operando senza farsi condizionare «da logiche di appartenenza correntizia» rispettando, come è chiesto a ogni istituzione, «gli equilibri costituzionali e i limiti che comportano».

NO A PROTAGONISMO PM - Il presidente richiama anche i pubblici ministeri: «Non può che risultare altamente dannoso per la figura del Pm qualunque comportamento impropriamente protagonistico o chiaramente strumentale ad altri fini». Agli eccessi «si può porre rimedio non soltanto con l'intervento disciplinare, ma con concrete e tempestive iniziative di sorveglianza e coordinamento, che sono già state adottate in occasione di vicende che hanno destato clamore e sconcerto». Secondo Napolitano, il protagonismo dei Pm è controproducente, in quanto «la figura del pubblico ministero finisce per non poter reggere ad attacchi all’esterno della magistratura».

NO A STRAPPI COSTITUZIONE - L'invito alla riflessione del presidente, però, non è rivolto solo alla magistratura, ma è « rivolto a tutti i soggetti istituzionali operanti sulla base della Carta vigente». Ne consegue un «invito alla riflessione indirizzato in primo luogo al Parlamento, ma anche alla società civile, all'opinione pubblica, alle forze politiche». Per Napolitano gli equilibri disegnati nella Costituzione «possono essere rimodulati» attraverso una revisione della seconda parte, ma attenzione a «gravi danni e conseguenze» nel «tentativo di operare strappi negli attuali equilibri costituzionali, senza definirne altri convincenti e accettabili, coerenti con i principi della Carta del 1948 e con fondamentali conquiste di libertà e di pluralismo, tra le quali l’indipendenza della magistratura».

MANCINO - A Napolitano ha indirettamente risposto Nicola Mancino, vice presidente del Csm: «È necessario un clima di rispetto degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati a osservarli. Massima attenzione al dialogo costruttivo: lo scontro non aiuta a favorire il corretto rapporto giustizia-politica».


http://www.corriere.it/politica/09_giugno_09/napolitano_magistrati_crisi_9c224888-5509-11de-b097-00144f02aabc.shtml

Jammed_Death
09-06-2009, 18:46
ovvio che perdono prestigio, se vengono continuamente messi come i cattivi in tv..

_Magellano_
09-06-2009, 18:53
Il problema è sempre lo stesso se 10 magistrati operano bene nessuno se ne rende conto ma quando l'11 concede la vigilata ad uno stupratore che appena uscito stupra un altra donna e un altra volta ancora viene riarrestato e riliberato e stupra ancora è un po normale che la gente si ricordi di questo.
Ora se i magistrati fossero 11 ve ne sarerebbe solo 1 da far perdere fiducia sugli altri ma dato che ve ne sono ben piu di 11 in totale ve ne è anche piu di uno che commette errori gravissimi e in questo caso la gente perde fiducia nella giustizia in sè.
Mi riferisco ovviamente a casi dove il giudice gestisce male la sua capacità di discrezione non certo quando non manda in galera uno che è matto e quindi improcessabile.
Per il resto addirittura criticare un intera categoria mi pare troppo a costo di essere banale devo dire che anche qui vi sono i buoni e i cattivi.

jan
09-06-2009, 19:16
io lo trovo vergognoso , napolitano è quello che non ha perso un attimo per fermare magistrati valorosi che facevano il loro dovere viene a raccontarci del protagonismo di certi magistrati?

nickyride
09-06-2009, 19:24
La colpa se la giustizia non funziona non è dei magistrati italiani, che ritengo essere ben preparati in linea di massima (tranne logiche eccezioni), ma del potere politico che non ha mai varato una riforma della giustizia che abbia funzionato, anzi le riforme che si sono succedute hanno piano piano fatto allungare i tempi della giustizia (il vero male del nostro Paese), questo è avvenuto spesso per salvare politici corrotti prima della DC, poi del PD e del PDL.

indelebile
09-06-2009, 19:24
se letta in modo giusto in parte è vero
invece di andare compatti , oltre che per difendersi , si sono ancorati in vecchi schemi e baronie e a forza di deligitimarla il cancro si è espanso e ora regna l'anarchia, tutti contro tutti, e tutti a parlare, c'è da dire che napolitano comunque sbaglia perchè la colpa maggiore è della politica e di un politico che lha incranchenita.....la soluzione di napolitano è il solito ...cinquantennale inciucio

Ser21
09-06-2009, 19:54
Ma Napolitano dove vive ?
Ma lo sa che e leggi vengono varate dal parlamento?
La verità è che i governi da 20 anni a questa parte tendono in una direzione di totale impunità,di zero certezza della pena,di distruzione completa dell'operato della magistratura e di limitazione nei mezzi della medesima.
Ora cosa ci viene a dire IL PRESIDENTE DEL CSM nonchè capo dello stato ? Che i magistrati devono limitarsi nel protagonismo ?
Ma nons arebbe il caso MAGARI di prendere,UNA VOLTA TANTO, le parti di coloro che subiscono CONTINUAMENTE la repressione governativa (Sx o Dx che sia...) da anni ?
No,meglio criticare comunque i PM e i giudici.

Napolitano è una vergogna come presidente del CSM.
Di questo passo,quando B. diverrà pdr,il cambiamento sembrerà talmente lieva da non accorgerci nemmeno.