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View Full Version : Silvio come Candide, l'Italia come il migliore dei mondi possibili


dantes76
05-06-2009, 22:01
Silvio come Candide, l'Italia come il migliore dei mondi possibili
La lezione del Grande Timoniere
di Salvatore Parlagreco
ieri, 04 giugno 2009 20:47
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Le europee non sono solo "europee" ma l’ennesimo test su Silvio Berlusconi. Impossibile ragionare come si dovrebbe, scegliere con discernimento, misurarsi con i problemi, quelli della quotidianità e gli altri, che arrivano fra qualche tempo.



Il voto per il Parlamento di Strasburgo ha preso la solita piega, magari con stimoli diversi, ma non è proprio cambiata una virgola rispetto al passato. Anche le altre vigilie sono state connotate dall'asprezza di toni. Per coloro che hanno vissuto le campagne elettorali della prima repubblica è stato come trovarsi in una gabbia di matti.



Il premier non ha mai accettato il confronto diretto con i suoi avversari ma ha cercato sempre il corpo a corpo, la polemica. Non solo in campagna elettorale. Da capo del Governo non fa sconti all’opposizione. L’Italia democratica cristiana ci aveva abituato ad un linguaggio del governo sfumato, tollerante, privo di asperità, continuamente alla ricerca della mediazione, della benevolenza, del tratto comune.



Il Governo “ha bisogno” di un’opposizione indulgente, non può creare momenti di tensione. Questa consuetudine è scomparsa. Il Premier non si difende, parte lancia in resta ad ogni occasione e costringe l’avversario a difendersi. Questa tattica richiede spregiudicatezza, toni sprezzanti, se necessario una durezza verbale molto forte.



L’opposizione ha annaspato, non ha trovato le misure ed ogni volta che ha reagito, si è fatta beccare come fosse stata colta in fallo. Se si oppone con gli stessi toni del Premier fa dell’antiberlusconismo, se usa un linguaggio moderato, è tiepida, sonnolenta, inoffensiva. Fra l’incudine e il martello, insomma.



Perché?



A condurre la partita è rimasto il Cavaliere. Pur mantenendo la stessa tattica, ha condotto il gioco a suo piacimento. Come? Usando le stesse parole, gli stessi gesti, gli stessi insulti, le stesse battute sprezzanti. Il tutto condito da una straordinaria capacità di vendere se stesso al meglio in sintonia con i destinatari del messaggio.



Non ha dovuto inventarsi proprio nulla.



Una volta ha battuto sulla presenza comunista in Italia, un’altra sulla presenza di troppo “coglioni” (Ricordate l’epiteto affibbiato a chi votava per i comunisti o la sinistra? Coglioni, tutti coglioni.)

Non c'è stata campagna elettorale senza le vicende giudiziarie, magistrati “nemici” del Premier e amici della sinistra.



Anche la vigilia delle europee ha ospitato gli stessi temi.



C'è stata una novità non prevista, ma perfettamente aderente al modulo, e trasformata in occasione di attacco, invece che in un problema di difesa, il caso delle veline sollevato dalla signora Veronica Lario e dalla Fondazione (di destra) fare futuro.



Chi ha seguito la campagna elettorale di Silvio Berlusconi, sa che ha mantenuto, come in passato peraltro, un atteggiamento univoco, la rappresentazione della migliore realtà possibile. Un Candide privo di dubbi e di mezze misure, l’Italia come il migliore dei mondi possibili. Nessun cedimento. Tutto ciò che non va, appartiene agli altri, tutto ciò che funziona appartiene a lui e solo a lui: i ritardi sono responsabilità del Parlamento, lo scudetto mancato dell’allenatore, le gaffe “internazionali” ai veleni della sinistra, i guai giudiziari alle toghe e le stupidaggini dette e ridette, ai direttori dei giornali ed alla cattiva interpretazione dei giornalisti; la crisi economica, alla crisi mondiale, ma il modo in cui è stata affrontata in Italia, il migliore dei modi possibili, appartiene a lui. Se qualcosa è andata male, la si deve ai disfattisti che si annidano nelle redazioni dei giornali e nel servizio pubblico ed ai paurosi che non consumano e fanno chiudere le fabbriche.



C’è chi gli invidia questo atteggiamento mentale che non conosce dubbi e sembra così “aragionevole” da suscitare domande poco lusinghiere.



La sua villa in Sardegna è la migliore delle ville possibili, come il suo governo, perché fra le due cose la differenza non esiste. Il Cavaliere è il migliore dei padri possibili, si definisce “un padre straordinario, uno straordinario datore di lavoro”. Ed è anche il più amato fra i capi di governo del mondo, sondaggi alla mano - Obama compreso (solo Lula gli sta dietro con il 64 per cento). Ed anche come Presidente della società di calcio, è il migliore dei Presidenti possibili.



I successi ottenuti dal Paese si devono solo a lui, tutto ciò che non funziona è colpa della sinistra. Se un obiettivo non viene raggiunto, la colpa è del Parlamento o dell’allenatore della squadra, indifferentemente, o della moglie che crede ai comunisti invece che a suo marito.



Le giovani donne che lo circondano ovunque vada, sono le migliori amiche possibili e quando diventano ministre o parlamentari o eurodeputate, sono le più preparate, abili, diligenti e non hanno niente a che fare con quei personaggi maleodoranti che frequentano il parlamento, naturalmente per colpa della sinistra.



E i guai giudiziari sono tutti, proprio tutti, dovuti al golpismo delle toghe rosse che vogliono capovolgere il risultato elettorale con le sentenze. I voli degli aerei dell’aereonautica militare con cantanti e ballerine? Bugie meschine, complotti miserabili. Non sono costati un euro, perché gli aerei avrebbero dovuto fare comunque su e giù dalla Sardegna a Roma o Milano. Si è speso 60 milioni in più in un anno? Segno che c’è stato maggiore dinamismo, più lavoro, che Palazzo Chigi non dormiva nemmeno di notte.



I giornali? Una pena. Nazionali ed internazionali, si sono fatti “insufflare” dalla sinistra, che sparge veleni e disegna un quadro negativo del Paese all’Estero, fregandosene della sorte degli italiani.

Dietro il Times che lo descrive come un clown c’è Murdoch che gli vuole fare pagare l’innalzamento dell’IVA a Sky. E dietro la stampa straniera ci sono i capi di governo invidiosi della sua popolarità e dei suoi successi imprenditoriali. “Sono anche un tycoon, non dimenticatelo”, ha ricordato nel corso di un’intervista a Sky, ospite del suo terribile Murdoch.



Quanto al suo peso specifico sulla scena mondiale, altro che cattiva immagine. La Georgia è stata salvata dal bagno di sangue grazie ad un intervento decisivo su Putin.



E il caso Rasmussen? Non sarebbe mai stato accettato dalla Turchia senza le sue pressioni nei confronti di Erdogan, un caro amico come Putin. Governo del paese, governo della famiglia, governo della squadra di calcio possono contare su un capo infallibile. La prova? Tutto funziona come un orologio svizzero: dai network all’editoria, dalle finanziarie, alle banche e alle assicurazioni. E tutto il resto.



Il futuro? Roseo.



Dimezzerà il numero dei parlamentari, cambierà allenatore, divorzierà dalla moglie senza far male ai figli, continuerà a partecipare ai compleanni e ad ospitare negli aerei militari le ballerine di flamenco. Manterrà le amicizie importanti come Erdogan e Putin, ai quali aggiungerà Tony Blair, che grazie a lui diventerà Presidente unico dell’Europa unita.



I giornali? Verranno ridimensionati, come il Parlamento. E l’opposizione sparirà per le sue stesse colpe. Una implosione inevitabile a causa dell’antiberlusconismo.



Naturalmente il Ministro Bondi continuerà a scrivere poesie e ad incazzarsi se si fanno allusioni pesanti sulle amicizie femminili del suo Capo.



Gianfranco Fini?



Con il futuro non c’entra per niente. Non per male, ma non c’è bisogno. Il futuro, Fini se lo costruire da sé con la sua Fondazione che si chiama proprio Fare-futuro. Lo dice la parola stessa che il futuro è nelle sue mani.

http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/53848/silvio-come-candide-litalia-come-migliore-mondi-possibili-lezione-grande-timoniere.htm

dantes76
05-06-2009, 22:02
da notare che l'autore dell'articolo nonche admin del sito, e tacciato sempre piu' spesso di essere un comunista:O