_Magellano_
04-06-2009, 22:45
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UCCISO VICINO ROMA L'ULTIMO BOSS DELLA BANDA DELLA MAGLIANA
di Pasquale Faiella
ROMA - Gestiva, secondo gli investigatori, il racket delle estorsioni, il traffico di droga della piazza di spaccio a Ostia, sul litorale romano, e i flussi di denaro che alimentavano il fiume carsico e imponente dell'usura. Ma nel 'pedigree' criminale di Emidio Salomone, 55 anni, pregiudicato, ucciso questa sera a colpi di arma da fuoco ad Acilia alla periferia di Roma, in quello che ha tutta l'aria di un agguato per uno sgarro o un regolamento di conti, c'era soprattutto l'appartenenza alla Banda della Magliana.
A cadere sotto i colpi dei killer, giunti su una moto davanti ad una sala giochi in via Cesare Maccari, ad Acilia, estrema periferia sud della Capitale, è stato l'ultimo boss del sodalizio criminale egemone a Roma negli anni '70 e '80. Una vera e propria esecuzione, secondo i carabinieri del Gruppo di Ostia, quella messa stasera a segno tra passanti spaventati e avventori del locale. I killer hanno urlato il nome di Salomone: il boss si è girato verso di loro e uno dei due ha mirato al volto facendo fuoco due volte. Emidio Salomone è caduto in una pozza di sangue tra le urla della gente che affollava la strada. Gli investigatori seguono tutte le piste per chiarire le cause dell'omicidio. Ma viene privilegiata quella del regolamento di conti tra gruppi criminali rivali che si contendono il racket delle estorsioni, dell'usura e dello spaccio di droga.
Secondo gli stessi investigatori, l'agguato mortale avvenuto questa sera potrebbe riaccendere la faida tra gruppi criminali rivali che fino ad ora 'convivevano' pacificamente sul litorale romano e si spartivano i proventi a molti zeri dei traffici illeciti. Emidio Salomone, era stato arrestato in Danimarca nel villaggio di Frederikshavn nel gennaio del 2005 ma una decisione del Tribunale del Riesame di Roma aveva revocato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip della capitale e Salomone, tra molte polemiche, venne rimesso in libertà nel Paese Scandinavo. Secondo gli investigatori e la Direzione distrettuale antimafia della procura di Roma, il boss era a capo dell' organizzazione di stampo mafioso che venne sgominata all'inizio del novembre del 2004 in un blitz antimafia ad Ostia. Ma Salomone sfuggì al blitz che portò la polizia a sgominare l'organizzazione mafiosa che gestiva usura, estorsioni e aveva compiuto numerosi attentati.che hanno avviato i primi accertamenti. Che dire suppongo avesse messo a calcolo che il lusso e i vantaggi economici della vita criminale avessero un contraltare nei rischi potenziali.
UCCISO VICINO ROMA L'ULTIMO BOSS DELLA BANDA DELLA MAGLIANA
di Pasquale Faiella
ROMA - Gestiva, secondo gli investigatori, il racket delle estorsioni, il traffico di droga della piazza di spaccio a Ostia, sul litorale romano, e i flussi di denaro che alimentavano il fiume carsico e imponente dell'usura. Ma nel 'pedigree' criminale di Emidio Salomone, 55 anni, pregiudicato, ucciso questa sera a colpi di arma da fuoco ad Acilia alla periferia di Roma, in quello che ha tutta l'aria di un agguato per uno sgarro o un regolamento di conti, c'era soprattutto l'appartenenza alla Banda della Magliana.
A cadere sotto i colpi dei killer, giunti su una moto davanti ad una sala giochi in via Cesare Maccari, ad Acilia, estrema periferia sud della Capitale, è stato l'ultimo boss del sodalizio criminale egemone a Roma negli anni '70 e '80. Una vera e propria esecuzione, secondo i carabinieri del Gruppo di Ostia, quella messa stasera a segno tra passanti spaventati e avventori del locale. I killer hanno urlato il nome di Salomone: il boss si è girato verso di loro e uno dei due ha mirato al volto facendo fuoco due volte. Emidio Salomone è caduto in una pozza di sangue tra le urla della gente che affollava la strada. Gli investigatori seguono tutte le piste per chiarire le cause dell'omicidio. Ma viene privilegiata quella del regolamento di conti tra gruppi criminali rivali che si contendono il racket delle estorsioni, dell'usura e dello spaccio di droga.
Secondo gli stessi investigatori, l'agguato mortale avvenuto questa sera potrebbe riaccendere la faida tra gruppi criminali rivali che fino ad ora 'convivevano' pacificamente sul litorale romano e si spartivano i proventi a molti zeri dei traffici illeciti. Emidio Salomone, era stato arrestato in Danimarca nel villaggio di Frederikshavn nel gennaio del 2005 ma una decisione del Tribunale del Riesame di Roma aveva revocato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip della capitale e Salomone, tra molte polemiche, venne rimesso in libertà nel Paese Scandinavo. Secondo gli investigatori e la Direzione distrettuale antimafia della procura di Roma, il boss era a capo dell' organizzazione di stampo mafioso che venne sgominata all'inizio del novembre del 2004 in un blitz antimafia ad Ostia. Ma Salomone sfuggì al blitz che portò la polizia a sgominare l'organizzazione mafiosa che gestiva usura, estorsioni e aveva compiuto numerosi attentati.che hanno avviato i primi accertamenti. Che dire suppongo avesse messo a calcolo che il lusso e i vantaggi economici della vita criminale avessero un contraltare nei rischi potenziali.