View Full Version : Lele Mora ha fatto crack.
Lele Mora ha fatto crack. E dalle carte del tribunale fallimentare si scopre che a pagare le sue feste da sultano nella villa in Sardegna, con centinaia di ospiti più o meno famosi, piscina caraibica e aereo privato, erano gli italiani onesti. Quelli che, a differenza dell'ex parrucchiere diventato uno dei grandi manovratori della tv-spettacolo, non possono evadere le tasse.
L'atto che minaccia di far calare il sipario sulla prodigiosa carriera imprenditoriale di Dario Mora in arte Lele, 54 anni, è un "ricorso per l'ammissione al concordato preventivo". Un'istanza che nelle procedure fallimentari equivale all'ultima spiaggia prima del naufragio.
Nel documento, preannunciato in marzo, ma depositato solo il 28 maggio scorso nella cancelleria del tribunale di Milano, il manager veneto dichiara che la sua società-cassaforte, la LM Management, è in uno "stato di crisi" tanto grave da sconfinare nel "dissesto", cioè nell'assoluta incapacità di pagare i creditori.
Lo stesso Mora quantifica i debiti accumulati alla fine del 2008 in oltre 22 milioni di euro, destinati a crescere. Mentre la somma di tutte le attività non supera, nella migliore delle ipotesi, i 2 milioni e mezzo. Di qui la sua proposta in extremis per evitare la sentenza di fallimento e le sue disastrose ricadute: l'offerta di versare 2 milioni e mezzo di tasca propria.
Con questa "finanza fresca", la società di Mora punta a evitare il crack sborsando meno di 5 milioni, in tutto, sui 22 dovuti. Con un concordato del genere, insomma, più di tre quarti del passivo resterebbe sulle spalle dei creditori. A cominciare dal fisco.
La LM Management è la società con cui Lele Mora gestisce da un decennio la sua scuderia di artisti veri o presunti. Dal ricco sodalizio poi interrotto con Simona Ventura, alle trasmissioni di Maria De Filippi, è lui a selezionare vallette e tronisti, sportivi e ragazze-immagine.
"Il mondo dello spettacolo è pieno di lupi e io sono il capobranco", dichiarava due anni fa. Ora, nel ricorso, spiega che il suo è un lavoro duro, anche se "atipico", che "consiste nella individuazione di personaggi emergenti e nella loro promozione, collocazione in diversi eventi e cura dell'immagine".
Negli anni d'oro fino al 2005 la LM riusciva a raddoppiare i fatturati in un biennio. Nell'atto giudiziario finora inedito, Mora retrodata la sua crisi proprio alla fine di quell'anno, segnato dai primi scandali bancari e dalle intercettazioni dei furbetti del quartierino. E forse non è solo una coincidenza.
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
Potrebbe chiedere un intervento delle Banche per salvarlo:
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/economia/200711images/fiorani02g.jpg
Verranno spazzati via dal loro stesso sistema, per giungere ad un livello ancora più basso da dove sono partiti (Mora da parrucchiere, Ricucci da odontoiatra se non sbaglio).
Non sono queste le persone di valore di cui necessita l'Italia.
MA PROPRIO NEMMENO UN PO'.
tulifaiv
04-06-2009, 20:52
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
Ma certo! Ti pare che un soggetto del genere possa rimanere in libertà? :nonsifa:
Guarda qui che brutta fine ha fatto un suo illustre collega: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=330448
Purtroppo secondo me è il sistema stesso che produce tali anomalie.
L'ho già detto in altri thread: occorre introdurre un sistema di lotta all'evasione che sia più punitivo, all'americana.
Il grande evasore, vip o non vip, deve pagare tutto e avere conseguenze penali. Se un certo campione di motociclismo si fosse fatto un paio d'anni di galera, invece di campionati del mondo e vacanze in sardegna, forse qualcuno comincerebbe a pensare che è meglio non scherzare.
Invece il sistema attuale è fatto in modo che ai ricchi conviene evadere, salvo poi se le cose vanno male lasciare la patata bollente agli avvocati per giungere ad un concordato in cui se la cavano con un terzo del totale evaso, senza perdere nulla nel loro stile di vita.
La galera per gli evasori (grandi evasori o recidivi, non le piccolezze) è l'unica soluzione, ma c'è sempre qualcuno che non è d'accordo.
ConteZero
04-06-2009, 21:22
Mi stà bene, a patto che per tre anni sia costretto a lavorare come manovale al porto, ad occuparsi degli ancoraggi delle barche.
Freeskis
04-06-2009, 21:29
ohmannaggia quanto mi dispiace :( :(
:rotfl:
per il momento
GODO
pur sapendo che farà la fine di corona, riguadagnerà tutti i soldi persi con un paio di "scoop" dei suoi, anzi probabilmente ne farà di più...
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
Black Dawn
04-06-2009, 21:54
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
GOSH!
:asd:
ConteZero
04-06-2009, 21:56
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
Maddai... una persona di questo peso... come minimo lo fanno Authority per qualcosa.
Al parlamento Europeo, subito :cool:
yggdrasil
04-06-2009, 22:04
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
:asd:
probabile :D
nekromantik
04-06-2009, 22:06
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
:D :D :D
trallallero
04-06-2009, 22:06
Purtroppo secondo me è il sistema stesso che produce tali anomalie.
L'ho già detto in altri thread: occorre introdurre un sistema di lotta all'evasione che sia più punitivo, all'americana.
Il grande evasore, vip o non vip, deve pagare tutto e avere conseguenze penali. Se un certo campione di motociclismo si fosse fatto un paio d'anni di galera, invece di campionati del mondo e vacanze in sardegna, forse qualcuno comincerebbe a pensare che è meglio non scherzare.
Invece il sistema attuale è fatto in modo che ai ricchi conviene evadere, salvo poi se le cose vanno male lasciare la patata bollente agli avvocati per giungere ad un concordato in cui se la cavano con un terzo del totale evaso, senza perdere nulla nel loro stile di vita.
La galera per gli evasori (grandi evasori o recidivi, non le piccolezze) è l'unica soluzione, ma c'è sempre qualcuno che non è d'accordo.
Ok, ma che si levino tutti i mezzi servizi sociali che aiutano pochi fortunati e si porti la tassazione al livello americano.
Perchè evadere è sbagliato ma in un paese che non ti incula i soldi per cassa integrare qualcuno lasciando fottuti altri.
ConteZero
04-06-2009, 22:09
In mancanza di meglio il Pres.del Cons. potrebbe spingere Cappellacci a farlo arbiter elegantiarum delle feste in sardegna, magari assumendolo a tempo pieno (a spese della regione) per allietare i VIP di maggior pregio...
...un post in jet blu glielo si troverebbe sempre, se non altro per il codazzo di aspiranti veline con cui è solito circolare.
FabioGreggio
04-06-2009, 22:13
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
No. Lele Mora è da circa due anni in area PdL e ha manifestato perfino la volontà di avvicinarsi alla politica.
E' amico di Berlusconi. Se lo toccano dirà che è perchè è amico di Silvio.
Entrerà in politica, avrà l'immunità e si scaglierà contro le famigerate toghe rosse.
Il copione è noto. Il popolo è bollito. I miliardari contano sulla farloccaggine del ceto medio che tifa per i Briatore e per Corona.
fg
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
seeeee... come no ... :asd:
Intervista a Lele Mora (dicembre 2006):
Ci parli della sua amicizia con Silvio Berlusconi.
"Lo conosco dagli anni '80. Andavo da lui per i contratti dei miei artisti. Nel '94, quando è entrato in politica, ho fatto la campagna elettorale per lui: gli ho messo a disposizione gratuitamente decine di personaggi. Il mio contributo in questi anni l'ho sempre dato".
Certi favori sono investimenti sicuri.
"Berlusconi è un grande imprenditore e un grande politico. Quest'estate abbiamo cenato assieme al Billionaire, poi mi ha invitato a cena a villa Certosa. Voleva Patty Pravo, e gliel'ho portata".
Se il Cavaliere le chiedesse di scendere in politica?
"Sarei pronto".
http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/cronaca/vallettopoli-mora/intervista-mora/intervista-mora.html
:asd: :asd: :asd: :read: :doh:
MrPeriwinkle
05-06-2009, 01:23
Verranno spazzati via dal loro stesso sistema, per giungere ad un livello ancora più basso da dove sono partiti (Mora da parrucchiere, Ricucci da odontoiatra se non sbaglio).
Non sono queste le persone di valore di cui necessita l'Italia.
MA PROPRIO NEMMENO UN PO'.
Exact...
E Briatore diplomato geometra con esame di maturità sulla costruzione di una stalla per vacche....
Oddio, ha fatto fruttare le sue conoscenze...
momo-racing
05-06-2009, 01:35
No. Lele Mora è da circa due anni in area PdL e ha manifestato perfino la volontà di avvicinarsi alla politica.
E' amico di Berlusconi. Se lo toccano dirà che è perchè è amico di Silvio.
Entrerà in politica, avrà l'immunità e si scaglierà contro le famigerate toghe rosse.
Il copione è noto. Il popolo è bollito. I miliardari contano sulla farloccaggine del ceto medio che tifa per i Briatore e per Corona.
fg
secondo me invece fa bancarotta, scuce due lire, tra indulti e indultini non si fa neanche mezzo giorno di carcere e fra sei mesi rifonda esattamente lo stesso tipo di agenzia e si rimette sotto contratto i suoi attorucoli da due lire. Uno che ha quelle conoscenze e agganci in determinati ambienti non se li fa certo soffiare solo perchè ha fatto bancarotta. In Italia ovviamente intendo.
^TiGeRShArK^
05-06-2009, 02:05
Ovviamente il fisco siamo noi italiani...
Speranze che in caso di condanna si faccia il carcere ce ne sono?:muro:
Non ti vedevo cosi' disperato quando qualcuno che tu difendi SEMPRE veniva "prescritto" (senza rinunciare ASSOLUTAMENTE alla prescrizione per dimostrare la sua innocenza) per varie storie di corruzione ai giudici e di tangenti alla guardia di finanza. :rolleyes:
E non si parla di soli 22, miseri, milioni di euro in quel caso. :rolleyes:
entanglement
05-06-2009, 07:25
Tu spera di non ritrovartelo candidato PdL, intanto.
intanto Fiorani era area PD...
:Puke:
ma metterli in gabbia ambedue così per buona misura ?
ConteZero
05-06-2009, 07:33
intanto Fiorani era area PD...
:Puke:
ma metterli in gabbia ambedue così per buona misura ?
Fiorani era "a tutto campo"... è l'uomo che ha fisicamente salvato la Credieuronord.
zerothehero
05-06-2009, 16:43
Bancarotta con qualche milione di euro a Lugano, messo al sicuro.
:O
Ovviamente NON mi riferisco a Lele Mora, parlo in generale..sia mai che mi denunciasse.. :sofico:
Non ti vedevo cosi' disperato quando qualcuno che tu difendi SEMPRE veniva "prescritto" (senza rinunciare ASSOLUTAMENTE alla prescrizione per dimostrare la sua innocenza) per varie storie di corruzione ai giudici e di tangenti alla guardia di finanza. :rolleyes:
E non si parla di soli 22, miseri, milioni di euro in quel caso. :rolleyes:
Quando ci furono quei processi e quelle sentenze io scrivevo già assiduamente in questo forum? :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
Per inciso, la frase :"tu difendi sempre" è falsa.:cool:
jack.o.matic
05-06-2009, 17:39
Mi stà bene, a patto che per tre anni sia costretto a lavorare come manovale al porto, ad occuparsi degli ancoraggi delle barche.
BRAVO
(ma anche 16 ore/die in una solfatare potrebbero andare bene)
secondo me invece fa bancarotta, scuce due lire, tra indulti e indultini non si fa neanche mezzo giorno di carcere e fra sei mesi rifonda esattamente lo stesso tipo di agenzia e si rimette sotto contratto i suoi attorucoli da due lire. Uno che ha quelle conoscenze e agganci in determinati ambienti non se li fa certo soffiare solo perchè ha fatto bancarotta. In Italia ovviamente intendo.
ho paura anche io
Ok, ma che si levino tutti i mezzi servizi sociali che aiutano pochi fortunati e si porti la tassazione al livello americano.
Perchè evadere è sbagliato ma in un paese che non ti incula i soldi per cassa integrare qualcuno lasciando fottuti altri.
guarda che è quello che fanno nè più nè meno gli iuesai
Star trek
05-06-2009, 20:28
Pappone?
first register
07-06-2009, 01:13
Il party lo paga il fisco
Ricevimenti extra-lusso. Vacanze. Aerei privati. Tutto dedotto dalle tasse. Per la società di Lele Mora un crack da 22 milioni: 17 quelli dovuti allo Stato
Lele Mora ha fatto crack. E dalle carte del tribunale fallimentare si scopre che a pagare le sue feste da sultano nella villa in Sardegna, con centinaia di ospiti più o meno famosi, piscina caraibica e aereo privato, erano gli italiani onesti. Quelli che, a differenza dell'ex parrucchiere diventato uno dei grandi manovratori della tv-spettacolo, non possono evadere le tasse.
L'atto che minaccia di far calare il sipario sulla prodigiosa carriera imprenditoriale di Dario Mora è un "ricorso per l'ammissione al concordato preventivo".
Nel documento, preannunciato in marzo, ma depositato solo il 28 maggio scorso nella cancelleria del tribunale di Milano, il manager veneto dichiara che la sua società-cassaforte, la LM Management, è in uno "stato di crisi" tanto grave da sconfinare nel "dissesto", cioè nell'assoluta incapacità di pagare i creditori.
Lo stesso Mora quantifica i debiti accumulati alla fine del 2008 in oltre 22 milioni di euro, destinati a crescere. Mentre la somma di tutte le attività non supera, nella migliore delle ipotesi, i 2 milioni e mezzo. Di qui la sua proposta in extremis per evitare la sentenza di fallimento e le sue disastrose ricadute: l'offerta di versare 2 milioni e mezzo di tasca propria.
Con questa "finanza fresca", la società di Mora punta a evitare il crack sborsando meno di 5 milioni, in tutto, sui 22 dovuti. Con un concordato del genere, insomma, più di tre quarti del passivo resterebbe sulle spalle dei creditori. A cominciare dal fisco.
"Il mondo dello spettacolo è pieno di lupi e io sono il capobranco", dichiarava due anni fa.
Sulla carta a provocare il dissesto della LM Management è un'imprevista ispezione tributaria: tra il 22 novembre 2005 e il 29 giugno 2006 l'Agenzia delle entrate di Bergamo passa al setaccio i bilanci della società, che ha la sede legale a Treviglio, contestando sanzioni "salatissime".
Mora, secondo i suoi legali, è un incompreso. "I verificatori non hanno percepito che la LM Management è una vera e propria fabbrica di talenti, solo che in luogo di materie prime come metalli, legno o plastica, si adoperano rapporti interpersonali che si costruiscono con feste, gite in barca, passaggi aerei e quanto altro nel mondo dello spettacolo crea aggregazione e interesse".
Questa "peculiarità", lamenta il ricorso, "purtroppo non è stata compresa" dai funzionari di Bergamo, che hanno "ritenuto non deducibili una serie di costi per feste e gestioni di apparenti vacanze di artisti e sportivi". Spese che Lele Mora scaricava sulla società, con il risultato di abbattere le tasse.
"Il pubblico vuole seguire le vicende dei personaggi famosi e li ama perché essi danno la possibilità di sognare immedesimandosi con loro", si legge nell'istanza. "E i sogni hanno bisogno di adeguate scenografie". Per Mora, quindi, era "indispensabile" spendere una fortuna "per la villa in Sardegna dove gli artisti della LM Management venivano messi a loro agio, mangiavano, dormivano e si divertivano".
Altro che "godimento": quei party erano "lavoro atipico". Che "a ben vedere", incalza il ricorso, sarebbe "del tutto paragonabile" ai turni in una fabbrica. "La sola differenza è che invece dei laminati in ferro si producono situazioni utili a promuovere i personaggi soprattutto in televisione e anche sui giornali".
Respinte queste e altre obiezioni difensive, però, l'Agenzia ha imposto a Mora di pagare subito 13 milioni, già esecutivi, oltre ai 4 previsti dai legali per il 2007. L'anno scorso Mora non ha presentato la dichiarazione dei redditi. E nell'ottobre 2008 il fisco ha chiesto il fallimento della LM. Nell'istanza i funzionari di Bergamo sottolineano, tra l'altro, che i tentativi di pignoramento sono risultati "negativi per nullatenenza".
Per scongiurare il fallimento, ora Lele Mora s'impegna a pagare per intero un solo debito con il fisco da 3 milioni e 300 mila euro. Tutti gli altri creditori (dai fornitori all'Inps, dai dipendenti fino allo Stato per tutte le altre presunte evasioni) dovrebbero accontentarsi di incassare tra l'8 e il 10 per cento.
Per assicurare almeno questi rimborsi, Mora s'impegna a versare di tasca propria "2.495.000 euro in sei anni". Mentre l'immobiliare Diana (che è il nome di sua figlia) ne garantisce altrettanti "con cambiali ipotecarie". Mora è pronto a rinunciare anche al suo Cessna privato con i vip volanti: la cessione del leasing dell'aereo, secondo il piano, vale circa 700 mila euro.
Ora tocca al tribunale decidere se la società meriti il concordato, che dovrà comunque essere approvato dai creditori, a cominciare dai dirigenti del ministero oggi diretto da Giulio Tremonti.
Tra una 'festa aziendale' e una telefonata al suo ex banchiere Gianpiero Fiorani, che dal bordo piscina riprogettava una scalata-bis con lui a San Marino, lo stesso Mora ha ottenuto a tempo di record la residenza in un altro paradiso fiscale europeo: la Svizzera. Grazie a un sindaco elvetico, Ludo Bernasconi. Intercettato quando il fisco italiano già dava la caccia al tesoro della LM, Mora gli ha chiesto consigli su una villa da comprare "per tre milioni di franchi". Ma ora, almeno davanti ai giudici di Milano, il sultano del gossip-system giura di sentirsi un fallito.
(04 giugno 2009)
L'articolo intero qui:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-party-lo-paga-il-fisco/2100864//0
Tutto scaricato ? 17milioni scaricati ? :sofico:
ilguercio
09-06-2009, 20:52
Ci vuole una dose di calci in culo,iniziando dagli Abate per finire con i Zuzzurro...
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