View Full Version : Dubai pronta ad esplodere
Parto da questa notizia relativa ad una truffa immobiliare a danno di sprovveduti investitori inglesi:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=601542a9a2572951
per gioire del fatto che finalmente sta venendo a galla l'inconsistenza della cosiddetta "California degli Arabi", un lembo di terra -insieme al Bahrein- dove convergono tutti i musulmani del Golfo per trovare ciò che è proibito nei loro paesi, ovvero alcol, donne, etc. etc.
Sono ormai 15 anni che ci vado per lavoro e l'ho vista nascere, e vi dico che è un vero bluff... un angolo di mondo dove una parte di benestanti (gli Arabi) vive sfruttando bestialmente un'altra (gli immigrati) e dove i turisti europei e occidentali vanno "perchè fa moda".
Pochi -come me- hanno visto la vera Dubai dei lavoratori stranieri, pochi hanno visto quali sono le condizioni di lavoro nelle fabbriche, etc. e poi sappiate che Dubai è tutto sommato il posto islamico più liberale... non vi dico qual'è la situazione dell'Arabia Saudita.
Comunque, tutti ci sono andati sperando di far soldi; oggi tutto ciò non è possibile, questa speranza viene a mancare e questa "magnifica società multietnica" è pronta ad esplodere in tutte le sue contraddizioni e vuoto di valori condivisi.
Il mio consiglio è uno solo: si salvi chi può, pensiamo a difendere l'Italia dalle minacce di cambiamento demografico e culturale.
a dubai gli imprenditori scappano di nascosto lasciando la macchina nel parcheggio con le ciavi inserite ... li chi non pa ga o emette assegni scoperti . .viene punito con il carcere ... qualceh settimana fa perfino in tv avevano detto che all'areoporto di dubai c'era qualcosa come 3.000 auto da rimuovere di persone "scappate" ... ;)
a dubai gli imprenditori scappano di nascosto lasciando la macchina nel parcheggio con le ciavi inserite ... li chi non pa ga o emette assegni scoperti . .viene punito con il carcere ... qualceh settimana fa perfino in tv avevano detto che all'areoporto di dubai c'era qualcosa come 3.000 auto da rimuovere di persone "scappate" ... ;)
Già, auto di grossa cilindrata, mercedes e bmw per intenderci.
Il fatto che i disonesti scappino però rende giute le condizioni di vita degli immigrati...(perchè di questo si parlava...)?
Il mio consiglio è uno solo: si salvi chi può, pensiamo a difendere l'Italia dalle minacce di cambiamento demografico e culturale.*
Parto da questa notizia relativa ad una truffa immobiliare a danno di sprovveduti investitori inglesi:
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=601542a9a2572951
per gioire del fatto che finalmente sta venendo a galla l'inconsistenza della cosiddetta "California degli Arabi", un lembo di terra -insieme al Bahrein- dove convergono tutti i musulmani del Golfo per trovare ciò che è proibito nei loro paesi, ovvero alcol, donne, etc. etc.
Sono ormai 15 anni che ci vado per lavoro e l'ho vista nascere, e vi dico che è un vero bluff... un angolo di mondo dove una parte di benestanti (gli Arabi) vive sfruttando bestialmente un'altra (gli immigrati) e dove i turisti europei e occidentali vanno "perchè fa moda".
Pochi -come me- hanno visto la vera Dubai dei lavoratori stranieri, pochi hanno visto quali sono le condizioni di lavoro nelle fabbriche, etc. e poi sappiate che Dubai è tutto sommato il posto islamico più liberale... non vi dico qual'è la situazione dell'Arabia Saudita.
Comunque, tutti ci sono andati sperando di far soldi; oggi tutto ciò non è possibile, questa speranza viene a mancare e questa "magnifica società multietnica" è pronta ad esplodere in tutte le sue contraddizioni e vuoto di valori condivisi.
Il mio consiglio è uno solo: si salvi chi può, pensiamo a difendere l'Italia dalle minacce di cambiamento demografico e culturale.
Mah, io non ho proprio capito il collegamento con l'italia.
Tu dici che dei "musulmani" sono andati a Dubai a per darsi ai piaceri dell'alcol e delle donne, proibiti nei loro paesi.
Poi dici che ci sono gli "Arabi" che sfruttano bestialmente gli immigrati.
Questi "immigrati" sono i "musulmani" di cui sopra, quelli venuti per alcol e donne?
Oppure quelli dell'alcol e delle donne sono gli "Arabi"? :confused:
A un certo punto si verifica il crac finanziario e qualcuno scappa.
Chi scappa?
Gli "Arabi"?
E chi resta?
I "musulmani"?
Quindi in italia potrebbe succedere una cosa analoga?
Che scappano i "ricchi" lasciando le auto di lusso, e restano solo i poveracci e i "musulmani" con un pugno di mosche in mano, a menarsi tra morti di fame?
Vorrei capire meglio :mbe:
ilguercio
04-06-2009, 14:14
E' la legge della sopravvivenza(quella finta,quella disonesta):nessuno può stare incredibilmente bene se non c'è nessuno che sta incredibilmente male.
Non dovremmo manco stupirci,mi pare pure normale che sia cosi...
Cerchiamo di non ridurci come loro...
zerothehero
04-06-2009, 15:23
Vabbè c'è crisi per tutti. :fagiano: ..però cmq il tentativo di ridurre la dipendenza dalle rendite petrolifere è apprezzabile..anzi è l'unica scelta possibile, quando ci si avvicina all'esaurimento dei pozzi petroliferi.
-kurgan-
04-06-2009, 16:24
deserto e cemento.. contento chi ci va, io preferisco altri posti :)
Doraneko
04-06-2009, 16:46
C'era da aspettarselo.
Personalmente non ho mai creduto alla consistenza del "miracolo Dubai".
La crisi non ha fatto altro che dare una botta ad una struttura già prima pericolante.
Tu dici che dei "musulmani" sono andati a Dubai a per darsi ai piaceri dell'alcol e delle donne, proibiti nei loro paesi.
Poi dici che ci sono gli "Arabi" che sfruttano bestialmente gli immigrati.
Questi "immigrati" sono i "musulmani" di cui sopra, quelli venuti per alcol e donne?
Oppure quelli dell'alcol e delle donne sono gli "Arabi"? :confused:
C'è una classe di ricchi/ricchissimi che sfrutta a livello di schiavitù gli immigrati (quelli poveri che arrivano per lavorare), il tutto nell'indifferenza/ignoranza dei turisti..
However, many of the 250,000 foreign labourers in the city live in conditions described by Human Rights Watch as being "less than human."
NPR reports that workers "typically live eight to a room, sending home a portion of their salary to their families, whom they don't see for years at a time." The BBC has reported that "local newspapers often carry stories of construction workers allegedly not being paid for months on end. They are not allowed to move jobs and if they leave the country to go home they will almost certainly lose the money they say they are owed."[5] Additionally, most of the workers are forced to give up their passports upon entering Dubai, making it very difficult to return home. In September 2005, the Minister of Labour ordered one company to pay unpaid salaries within 24 hours after workers protested, and published the name of the offending company.[6]
In December 2005, the Indian consulate in Dubai submitted a report to the Government of India detailing labor problems faced by Indian expatriates in the emirate. The report highlighted delayed payment of wages, substitution of employment contracts, premature termination of services and excessive working hours as being some of the challenges faced by Indian workers in the city. On 21 March 2006, workers at the construction site of Burj Dubai, upset over bus timings and working conditions, rioted: damaging cars, offices, computers, and construction tools.[7][8][9]
The city's discriminatory legal system and unequal treatment of foreigners has been brought to light by its alleged attempts to cover up information on the rape of Alexandre Robert, a 15 year old French-Swiss national, by three locals, one of whose HIV-positive status was hidden by the authorities for several months [10] and by the recent mass imprisonment of migrant laborers, most of whom were from India, on account of their protests against poor wages and living conditions.[11]
The alleged labour injustices in Dubai have attracted the attention of various Human Rights groups, which have tried to persuade the government to become a signatory to two of the International Labour Organization's 7 core conventions, which allows for the formation of labour unions. The Dubai government has denied any kind of labour injustices and has stated that the watchdog's (Human Rights Watch) accusations were misguided [12]. Towards the end of March 2006, the government announced steps to allow construction unions. UAE labour minister Ali al-Kaabi said: "Labourers will be allowed to form unions."
Prostitution, though illegal by law, is conspicuously present in the emirate because of an economy that is largely based on tourism and trade. Research conducted by the American Center for International Policy Studies (AMCIPS) found that women from the former USSR and Ethiopian women are the most common prostitutes, as well as women from some African countries, while Indian prostitutes are part of a well organized trans-Oceanic prostitution network.[13] A 2007 PBS documentary entitled Dubai: Night Secrets reported that prostitution in clubs is tolerated by authorities and many foreign women work there without being coerced, attracted by the money.[14][15][16][17][18]
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.