_Magellano_
03-06-2009, 19:16
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UN CADAVERE IN STRADA, UNO NEL TEVERE: E' GIALLO A ROMA
di Annalisa Sturiale
ROMA - Un corpo ormai in decomposizione avvolto in una trapunta invernale e abbandonato in una zona periferica della città, l'altro, quello di una donna, affiorato invece in mattinata dalle acque del fiume Tevere vicino a Ponte Milvio. E nella capitale è subito giallo. Anzi due misteri distinti e separati che sembrano avere un solo comune denominatore: una morte oscura, senza nessun indizio che possa aiutare a capire chi siano le vittime e come siano morte. Il primo mistero comincia nella zona Laurentina quando in via di Vigna Murata un giovane operaio di una fabbrica di piastrelle nota una specie di "fagotto" accanto ad un cassonetto dei rifiuti. Avverte i carabinieri che scostando un piumone si accorgono che avvolto c'é un cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione.
L'uomo indossa un maglione di lana blu a coste e un paio di vecchi jeans. Nessun documento e nessun particolare che possa far risalire alla sua identità. Forse ha 40 anni o poco più ed il medico legale ipotizza una morte che potrebbe risalire a circa una settimana fa. Ma per gli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di Roma la morte dell'uomo potrebbe essere avvenuta ancora prima, a meno che il corpo non sia stato esposto a temperature elevate. Il corpo non presenta segni di violenza ma su questo nessuno si sbilancia più del dovuto perché solo l'autopsia potrà chiarire le cause del decesso. L'unico elemento certo a disposizione dei carabinieri è che qualcuno certamente ha portato il corpo li dove è stato trovato probabilmente la scorsa notte. Un qualcuno che, ha ipotizzato un investigatore, non necessariamente lo ha ucciso ma che può essersi spaventato molto e per questo ha deciso di liberarsi del cadavere.
Ora il piumino nel quale era avvolto il corpo potrà dare delle risposte sull'identità di chi ha portato lì il cadavere: la scientifica verificherà l'esistenza di eventuali impronte. Con l'autopsia gli investigatori sperano invece di poter arrivare anche all'identità della vittima, capire se fosse un pregiudicato o orientare le indagini verso uno dei tanti casi di scomparsa di persone a Roma e nei dintorni. Stessa prassi che seguirà la polizia per capire a chi appartenga il cadavere recuperato stamattina dai vigili del fuoco nelle acque del Tevere all'altezza di Ponte Milvio. Anche in questo caso la donna non aveva documenti. Lei probabilmente aveva tra i 50 e i 55 anni ed è morta, secondo il medico legale, al massimo due o tre giorni fa, Anche in questo caso sarà l'autopsia a stabilire le cause che hanno determinato la sua morte. Al momento l'unico indizio certo sono i vestiti che indossava, un paio di pantaloni neri ed una canottiera bianca di cotone.Sembra quasi un qualcosa da film non so perchè mi da questa impressione. :confused:
UN CADAVERE IN STRADA, UNO NEL TEVERE: E' GIALLO A ROMA
di Annalisa Sturiale
ROMA - Un corpo ormai in decomposizione avvolto in una trapunta invernale e abbandonato in una zona periferica della città, l'altro, quello di una donna, affiorato invece in mattinata dalle acque del fiume Tevere vicino a Ponte Milvio. E nella capitale è subito giallo. Anzi due misteri distinti e separati che sembrano avere un solo comune denominatore: una morte oscura, senza nessun indizio che possa aiutare a capire chi siano le vittime e come siano morte. Il primo mistero comincia nella zona Laurentina quando in via di Vigna Murata un giovane operaio di una fabbrica di piastrelle nota una specie di "fagotto" accanto ad un cassonetto dei rifiuti. Avverte i carabinieri che scostando un piumone si accorgono che avvolto c'é un cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione.
L'uomo indossa un maglione di lana blu a coste e un paio di vecchi jeans. Nessun documento e nessun particolare che possa far risalire alla sua identità. Forse ha 40 anni o poco più ed il medico legale ipotizza una morte che potrebbe risalire a circa una settimana fa. Ma per gli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri di Roma la morte dell'uomo potrebbe essere avvenuta ancora prima, a meno che il corpo non sia stato esposto a temperature elevate. Il corpo non presenta segni di violenza ma su questo nessuno si sbilancia più del dovuto perché solo l'autopsia potrà chiarire le cause del decesso. L'unico elemento certo a disposizione dei carabinieri è che qualcuno certamente ha portato il corpo li dove è stato trovato probabilmente la scorsa notte. Un qualcuno che, ha ipotizzato un investigatore, non necessariamente lo ha ucciso ma che può essersi spaventato molto e per questo ha deciso di liberarsi del cadavere.
Ora il piumino nel quale era avvolto il corpo potrà dare delle risposte sull'identità di chi ha portato lì il cadavere: la scientifica verificherà l'esistenza di eventuali impronte. Con l'autopsia gli investigatori sperano invece di poter arrivare anche all'identità della vittima, capire se fosse un pregiudicato o orientare le indagini verso uno dei tanti casi di scomparsa di persone a Roma e nei dintorni. Stessa prassi che seguirà la polizia per capire a chi appartenga il cadavere recuperato stamattina dai vigili del fuoco nelle acque del Tevere all'altezza di Ponte Milvio. Anche in questo caso la donna non aveva documenti. Lei probabilmente aveva tra i 50 e i 55 anni ed è morta, secondo il medico legale, al massimo due o tre giorni fa, Anche in questo caso sarà l'autopsia a stabilire le cause che hanno determinato la sua morte. Al momento l'unico indizio certo sono i vestiti che indossava, un paio di pantaloni neri ed una canottiera bianca di cotone.Sembra quasi un qualcosa da film non so perchè mi da questa impressione. :confused: