Bastian UMTS
30-05-2009, 20:10
I gemiti della sedicenne stella nascente
«Sono qualcosa di naturale, un riflesso automatico, che mi serve per darmi la carica e il ritmo»
MILANO - La battaglia dei gemiti continua. Altro che le sorelle Williams, Maria Sharapova o Monica Seles: Michelle Larcher De Brito le batte davvero tutte. Non necessariamente sul campo di gioco, ma in fatto di urla la giovane promessa del tennis non è seconda a nessuno. La 16enne portoghese è stata infatti una delle protagoniste del Roland Garros di Parigi. I suoi urletti hanno messo in difficoltà le avversarie, e in imbarazzo arbitri e spettatori.
CHIASSO INCESSANTE - La sua è una carriera tutta in ascesa: Michelle Larcher De Brito, di Lisbona, si è fatta notare per la prima volta quattro anni fa quando vinse a soli 12 anni il torneo di Eddie Herr under 16. E' diventata così la più giovane vincitrice di sempre e ha tolto il record di precocità alla Sharapova che vinse a 13 anni. Venerdì pomeriggio, sulla terra battuta parigina la baby campionessa ha dovuto cedere nel terzo turno singolare alla francese Aravane Rezai per 7-6 (3), 6-2. Ma a caratterizzare l'incontro del suo primo torneo dello Slam è stato il chiasso incessante, ovvero i decibel raggiunti tra break e controbreak. Più di una volta, la sua avversaria ha chiesto all’arbitro di farla smettere, senza riuscirci. «Sono qualcosa di naturale, parte del mio gioco, un riflesso automatico, che mi serve per darmi la carica e il ritmo», ha detto Michelle, spiegando di averlo sempre fatto, fin da quando ha iniziato a giocare a tennis. «Non voglio copiare nessuno, questa sono proprio io», ha aggiunto l'attuale numero 132 del ranking mondiale, addirittura fischiata dall'intero stadio ad incontro concluso, mentre si accingeva stringere la mano di Aravane. «Forse questo è il suo modo per impressionare l’avversaria, ma mi ha dato veramente fastidio perché era davvero poco piacevole», ha sottolineato la Rezai.
SCUOLA BOLLETTIERI - La discussione sui gemiti diventati ormai colonna sonora di molti match va avanti da alcuni anni. La scorsa estate era intervenuto anche l'ex numero uno del tennis Boris Becker, consigliando di proibire le urla delle tenniste, perlomeno nei tornei professionistici, perché «troppo sexy e inappropriati». Insomma, ogni generazione ha la sua urlatrice. Martina Navratilova aveva descritto i suoni emessi dalla Seles come quelli di «un maiale che viene abbattuto». Sia Seles, Sharapova che Larcher De Brito sono cresciute tennisticamente alla corte di Nick Bollettieri a Bradenton in Florida. Probabile, quindi, che le urla facciano parte del programma scolastico.
Elmar Burchia
30 maggio 2009
http://www.corriere.it/sport/09_maggio_30/burchia_tennista_brito_urlatrice_eae14db6-4d16-11de-82fb-00144f02aabc.shtml
Provate a vedere il filmato che trovate sul sito del Corriere (alla fine dell'articolo) e ditemi se non gli sparereste in testa ad una del genere........ :muro:
«Sono qualcosa di naturale, un riflesso automatico, che mi serve per darmi la carica e il ritmo»
MILANO - La battaglia dei gemiti continua. Altro che le sorelle Williams, Maria Sharapova o Monica Seles: Michelle Larcher De Brito le batte davvero tutte. Non necessariamente sul campo di gioco, ma in fatto di urla la giovane promessa del tennis non è seconda a nessuno. La 16enne portoghese è stata infatti una delle protagoniste del Roland Garros di Parigi. I suoi urletti hanno messo in difficoltà le avversarie, e in imbarazzo arbitri e spettatori.
CHIASSO INCESSANTE - La sua è una carriera tutta in ascesa: Michelle Larcher De Brito, di Lisbona, si è fatta notare per la prima volta quattro anni fa quando vinse a soli 12 anni il torneo di Eddie Herr under 16. E' diventata così la più giovane vincitrice di sempre e ha tolto il record di precocità alla Sharapova che vinse a 13 anni. Venerdì pomeriggio, sulla terra battuta parigina la baby campionessa ha dovuto cedere nel terzo turno singolare alla francese Aravane Rezai per 7-6 (3), 6-2. Ma a caratterizzare l'incontro del suo primo torneo dello Slam è stato il chiasso incessante, ovvero i decibel raggiunti tra break e controbreak. Più di una volta, la sua avversaria ha chiesto all’arbitro di farla smettere, senza riuscirci. «Sono qualcosa di naturale, parte del mio gioco, un riflesso automatico, che mi serve per darmi la carica e il ritmo», ha detto Michelle, spiegando di averlo sempre fatto, fin da quando ha iniziato a giocare a tennis. «Non voglio copiare nessuno, questa sono proprio io», ha aggiunto l'attuale numero 132 del ranking mondiale, addirittura fischiata dall'intero stadio ad incontro concluso, mentre si accingeva stringere la mano di Aravane. «Forse questo è il suo modo per impressionare l’avversaria, ma mi ha dato veramente fastidio perché era davvero poco piacevole», ha sottolineato la Rezai.
SCUOLA BOLLETTIERI - La discussione sui gemiti diventati ormai colonna sonora di molti match va avanti da alcuni anni. La scorsa estate era intervenuto anche l'ex numero uno del tennis Boris Becker, consigliando di proibire le urla delle tenniste, perlomeno nei tornei professionistici, perché «troppo sexy e inappropriati». Insomma, ogni generazione ha la sua urlatrice. Martina Navratilova aveva descritto i suoni emessi dalla Seles come quelli di «un maiale che viene abbattuto». Sia Seles, Sharapova che Larcher De Brito sono cresciute tennisticamente alla corte di Nick Bollettieri a Bradenton in Florida. Probabile, quindi, che le urla facciano parte del programma scolastico.
Elmar Burchia
30 maggio 2009
http://www.corriere.it/sport/09_maggio_30/burchia_tennista_brito_urlatrice_eae14db6-4d16-11de-82fb-00144f02aabc.shtml
Provate a vedere il filmato che trovate sul sito del Corriere (alla fine dell'articolo) e ditemi se non gli sparereste in testa ad una del genere........ :muro: