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View Full Version : HP si riorganizza in EMEA, ma con tagli di personale


Redazione di Hardware Upg
29-05-2009, 13:59
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/business/hp-si-riorganizza-in-emea-ma-con-tagli-di-personale_29146.html

HP annuncia una riorganizzazione interna dolorosa per varie sedi EMEA: previsti tagli per 5.700 dipendenti entro la fine del 2010

Click sul link per visualizzare la notizia.

marcolin0
29-05-2009, 14:23
evvai!! tutti in Polonia e in Repubblica Ceca come hanno gia fatto FIAT e DELL e tutti a pagare gli operai 400 euro al mese!!! Comodo fare profitti cosi.....

MadJackal
29-05-2009, 14:45
evvai!! tutti in Polonia e in Repubblica Ceca come hanno gia fatto FIAT e DELL e tutti a pagare gli operai 400 euro al mese!!! Comodo fare profitti cosi.....

Ma i dividendi agli azionisti ed al consiglio di amministrazione non si toccano :rolleyes:

Nemesis2
29-05-2009, 15:17
Come si dice prima di me si corre sempre a spendere meno nella manodopera come si spenderebbe meno per un utensile, infischiandosene della qualità del lavoro e dell'attaccamento all'azienda.

Anche soprattutto in casi come questo in cui i dati non giustificherebbero questo taglio.

Altra azienda, come ne si vede tante in questo periodo, che con la scusa etica della crisi ne approfitta per alleggerirsi e spostarsi dove costi meno la forza lavoro. In altri tempi, sarebbero stati criticatissimi... ma ora si sà c'è la crisi.

Vorrei capire perchè quella del '29 ha reso poveri i ricchi e questa che è anche peggio, secondo alcuni, si sfoga solo su chi stà al fondo della catena alimentare. Misteri.

efrite15
29-05-2009, 16:23
Non capisco i precedenti post... :rolleyes:
Io ho un'azienda, se costruire in Italia mi costa 10 e in Burundi mi costa 0,1 chi me lo fa fare di costruire in italia?
Perchè la qualità è migliore?? e secondo chi?
Ormai i processi sono quasi tutti automatizzati, e quel poco da fare a mano (assemblaggio, attaccare etichette ecc...) di sicuro non richiede una laurea...
E per quei lavori dove la laurea ci vuole, non penso che in paesi emergenti siano tutti degli handicappati!
Anzi, probabilmente molti sono meglio rispetto ai paesi "sviluppati" !
Qualcuno parlava di attaccamento all'azienda .. ca**ate!
Qui in italia se ti offrono 50€in più cambi lavoro senza tanti problemi, forse, e dico forse, fa differenza se problemi economici non ne hai...

Se ci si deve lamentare, lamentiamo del materiale scadente utilizzato!!!
Quello è scadente sia la che qua o in germania....!!!
Bisogna investire nelle cose che fanno veramente la differenza!
A parità di professionalità ovvio che si va dove si spende meno... sarà brutto, ma, aziendalmente, non ci vedo nulla di strano o da criticare... :rolleyes: non sono mica ONLUS ... :rolleyes:

friwer
29-05-2009, 17:34
Io ho un'azienda, se costruire in Italia mi costa 10 e in Burundi mi costa 0,1 chi me lo fa fare di costruire in italia?
magari la tutela del lavoratore del burundi non è l'optimum... :rolleyes:
non sono mica ONLUS ...
no, non lo sono....molte aziende italiane (dal solo nome italiano, il resto è all'estero) prendono carovane di euro dallo stato quando si lamentano, proprio perchè non sono onlus.
Aziendalmente mi infastidisce che io debba pagare la cassa integrazione ad aziende che hanno deciso o stanno decidendo di andare dove spendono meno (diciamo dove sottopagano di più il lavoratore, o almeno dove è legale farlo..)

marcolin0
30-05-2009, 04:08
te lo sei mai chiesto perchè in "burundi" come dici tu il lavoro costa meno?

Credi ancora alla favoletta che ti raccontano del "costo della vita"? BALLE!!! Perchè in molte nazioni (Cina, Polonia, Rep Ceca, Romania, etc...) i lavoratori sono trattati peggio che animali da macello.

Per cortesia quindi, non tuteliamoci dietro il discorso "non sono mica ONLUS" per poter giustificare e autorizzare qualunque abominio sui dipendenti!

Qua stiamo parlando di 5700 persone licenziate!!!!! E tu mi parli di "processi automatizzati" ?? Se fossi stato un dipendente di HP, avvisato dal giorno alla notte, magari con una fredda mail dal tuo manager, e con un mutuo da pagare e magari una famiglia da mantenere... voglio proprio vedere come giustificheresti con "non sono mica ONLUS". Il tuo mi sembra un discorso da ipocrita...

Mason
30-05-2009, 10:24
magari la tutela del lavoratore del burundi non è l'optimum... :rolleyes:

snip..



te lo sei mai chiesto perchè in "burundi" come dici tu il lavoro costa meno?

snip


Sembra un discorso da persone che non portano a casa il pane.

La realta dei fatti, che e poi quella che conta, e' che le persone che al supermercato , se ne sbattono dove produci, guardano il costo. Stessa cosa per il mercato enterprise.
La qualita' (sempre da dimostrare tramite valutazioni +o- oggettive) e' una cosa per pochi, vuoi perche' non tutti l'apprezzano, e di quei pochi pochi se la possono permettere.

Se devo portare a casa il pane devo cercare di costare meno oggi.

Che poi si arrivera' a dei problemi e' logico, come si e' avuto con la corsa ai prestiti facili. Ma questo e' un problema della politica, non dell'azienda

marcolin0
30-05-2009, 16:36
Sembra un discorso da persone che non portano a casa il pane.



e il tuo mi sembra un discorso da chi non è un impiegato con la paura di perdere il posto per colpa di questa "crisi".

Rispondi ad una mia domanda: se fossi un impiegato, anche in una posizione discreta, diciamo di middle-management, e da un giorno all'altro ricevessi una mail dal tuo manager diretto con la quale ti si dice che dal prossimo mese sei A CASA dopo aver lavorato per anni dando il tutto e per tutto alla tua azienda..... come reagiresti??

Sono molto curioso di sapere la tua risposta...

domthewizard
30-05-2009, 16:42
Sembra un discorso da persone che non portano a casa il pane.

La realta dei fatti, che e poi quella che conta, e' che le persone che al supermercato , se ne sbattono dove produci, guardano il costo. Stessa cosa per il mercato enterprise.
La qualita' (sempre da dimostrare tramite valutazioni +o- oggettive) e' una cosa per pochi, vuoi perche' non tutti l'apprezzano, e di quei pochi pochi se la possono permettere.

Se devo portare a casa il pane devo cercare di costare meno oggi.

Che poi si arrivera' a dei problemi e' logico, come si e' avuto con la corsa ai prestiti facili. Ma questo e' un problema della politica, non dell'azienda
*

e il tuo mi sembra un discorso da chi non è un impiegato con la paura di perdere il posto per colpa di questa "crisi".

Rispondi ad una mia domanda: se fossi un impiegato, anche in una posizione discreta, diciamo di middle-management, e da un giorno all'altro ricevessi una mail dal tuo manager diretto con la quale ti si dice che dal prossimo mese sei A CASA dopo aver lavorato per anni dando il tutto e per tutto alla tua azienda..... come reagiresti??

Sono molto curioso di sapere la tua risposta...
beh, dovevate (in senso generico, non voi del forum ;) ) pensarci prima di chiedere mari e monti tramite i sindacati... chi tira troppo la corda prima o poi si rompe :read:

ovviamente poi influiscono anche le tasse, ovviamente.

giovifree
30-05-2009, 18:06
si ma continuando cosi non capisco chi possa sostenere i consumi che loro stessi vogliono, da un po di anni le multinazionali fanno utili da paura producono in paesi poveri a 1/10 di costo e vendono a prezzo pieno in europa e america continuando a chiudere stabilimenti ed a licenziare quindi diminuiscono le persone con un reddito, in america si sono inventati la finanza creativa e prestiti a gogo pur di mantenere lo stesso tenore di vita ma prima o poi qualcuno che non riusciva a pagare ci sarebbe stato e siamo al punto di oggi

adesso provino a vendere bluray player pc e quantaltro ai burundesi(senza offesa per i burundesi)

marcolin0
30-05-2009, 19:37
*


beh, dovevate (in senso generico, non voi del forum ;) ) pensarci prima di chiedere mari e monti tramite i sindacati... chi tira troppo la corda prima o poi si rompe :read:

ovviamente poi influiscono anche le tasse, ovviamente.

ma del tipo scusa??

non capisco cosa c'entri..... il tuo discorso è fuori da ogni logica! :mc: Quindi secondo te i dipendenti europei dovrebbero accettare una sorta di "ricatto" come:

- diminuzione dello stipendio
- aumento delle ore di lavoro
- minori benefici

in maniera tale da diventare competitivi verso il basso con gli equivalenti dipendenti cinesi, polacchi o rumeni? :confused:

Secondo me hai una visione un po' distorta...

ma l'hai letto il report secondo il quale siamo (anzi siete, visto che io ormai lavoro all'estero!) all'ultimo posto nelle nazioni OCSE come stipendi?? Cioè già i dipendenti italiani hanno uno stipendio da fame, se poi si dovesse ascoltare gente come te, allora piu in basso di cosi ci sarebbe solo da scavare....


PS: guarda che non sto facendo un discorso stile "lotta operaia"... sono solo preoccupato per i dipendenti e per il middle-management delle grandi aziende, soprattutto nel settore IT! Ma lo sai quante persone ha licenziato Sony, Yahoo, Microsoft, e ora DELL in Irlanda?

SkinPoint
31-05-2009, 03:26
si ma continuando cosi non capisco chi possa sostenere i consumi che loro stessi vogliono, da un po di anni le multinazionali fanno utili da paura producono in paesi poveri a 1/10 di costo e vendono a prezzo pieno in europa e america continuando a chiudere stabilimenti ed a licenziare quindi diminuiscono le persone con un reddito......

Straquoto in pieno: non si può pretendere che il giochino duri; a son di licenziare e far produrre in paesi dove i lavoratori non hanno diritti il potere di acquisto della massa diminuisce e la ricchezza si concentra ... non può funzionare a lungo.

Okiya
31-05-2009, 10:35
Come si dice prima di me si corre sempre a spendere meno nella manodopera come si spenderebbe meno per un utensile, infischiandosene della qualità del lavoro e dell'attaccamento all'azienda.

... e come l'utente che va a comprare il prodotto se ne infischia di dove questo sia stato prodotto e secondo quali regole: costa meno? Lo compra!
Ed ecco che la moralità improvvisamente scompare, quando l'interesse è il proprio e non quello del prossimo....


Anche soprattutto in casi come questo in cui i dati non giustificherebbero questo taglio.
Non vedo per quale motivo le aziende dovrebbero investire i LORO soldi come lo vogliamo NOI.
Giustissimo che ci siano dei vincoli, ci mancherebbe, ma è proprio esagerando che si ottengono le fughe all'estero (del resto solo "incentivando" un'azienda posso spingerla a rimanere nel mio Paese, se mi interessa che questo avvenga)


Altra azienda, come ne si vede tante in questo periodo, che con la scusa etica della crisi ne approfitta per alleggerirsi e spostarsi dove costi meno la forza lavoro. In altri tempi, sarebbero stati criticatissimi... ma ora si sà c'è la crisi.
Che qualcuno ne abbia approfittato non ci sono dubbi: probabilmente hanno sfruttato il momento per liberarsi di un "peso" che fino a ieri non potevano togliersi.

Vorrei capire perchè quella del '29 ha reso poveri i ricchi e questa che è anche peggio, secondo alcuni, si sfoga solo su chi stà al fondo della catena alimentare. Misteri.
Perchè nel 29 il fondo della catena alimentare trainava l'economia, oggi invece ci si lamenta tanto e si lavora sempre meno. Questo da modo ad alcuni di approfittarne, purtroppo. Ci rimettiamo tutti.

magari la tutela del lavoratore del burundi non è l'optimum...
Ribadisco quanto già espresso: questo ti interessa quando vedi un prodotto a 100€ e uno identico a 200€? Oppure ti interessa solo quando è l'azienda a doverci "rimettere"? :fagiano:


no, non lo sono....molte aziende italiane (dal solo nome italiano, il resto è all'estero) prendono carovane di euro dallo stato quando si lamentano, proprio perchè non sono onlus.

Massimizzazione del profitto: è l'obiettivo di una qualsiasi azienda.
Quando prendono carovane di euro dallo stato hanno vincoli per cui non possono chiudere ed andarsene all'estero, quindi il problema non si pone.
(anche se è recentemente capitato qualche episodio scandaloso, all'estero...!)

Aziendalmente mi infastidisce che io debba pagare la cassa integrazione ad aziende che hanno deciso o stanno decidendo di andare dove spendono meno (diciamo dove sottopagano di più il lavoratore, o almeno dove è legale farlo..)
Quella della cassa integrazione devo ancora capirla.... succedono davvero cose "strane"... :mad:

Dreadnought
31-05-2009, 13:37
Beh dai non è proprio così: l'obiettivo delle aziende e renumerare il lavoro e il capitale, non massimizzare il profitto. Se massimizzi il profitto ma fallisci domani non hai raggiunto il tuo obiettivo.

In italia diversamente da altri paesi europei i sindacati hanno ancora troppo potere e sono troppo corrotti per garantire una buona difesa del posto di lavoro. Il sindacalista italiano medio tende a difendere il lavoratore, non il posto di lavoro.

Io la penso diversamente: se domani la mia azienda rischiasse il fallimento perchè non è più competitiva preferirei che mandassero a casa qualche dipendente, col rischio di essere uno di quelli, piuttosto che chiudere e rimanere a casa tutti. Chiunque lavora bene e si fa il mazzo sarà facilmente d'accordo nel correre questo rischio.

Mason
03-06-2009, 00:06
e il tuo mi sembra un discorso da chi non è un impiegato con la paura di perdere il posto per colpa di questa "crisi".

Rispondi ad una mia domanda: se fossi un impiegato, anche in una posizione discreta, diciamo di middle-management, e da un giorno all'altro ricevessi una mail dal tuo manager diretto con la quale ti si dice che dal prossimo mese sei A CASA dopo aver lavorato per anni dando il tutto e per tutto alla tua azienda..... come reagiresti??

Sono molto curioso di sapere la tua risposta...

beh, e capitato di recente al mio pm precedente.

prendo lo "scivolone" e cerco un altro posto, ora che posso ancora.

Sicuramente in Italia la difficolta a licenziare fa si che queste occasino servano alle aziende anche per scaricare la zavorra.