View Full Version : Quegli stakanovisti dei francesi...
«Assente per malattia? Lavora da casa»
Polemiche in Francia per proposta legge
Emendamento del partito di Sarkozy: telelavoro
per chi ha una gamba rotta o è all'ottavo mese di gravidanza
Commenti Invia Stampa
di Francesca Perantozzi
PARIGI (27 maggio) - Continuare a lavorare con una gamba rotta. Con la pancia all'ottavo mese di gravidanza, con il gesso o le stampelle. In Francia potrebbe diventare un «diritto». Grazie al telelavoro e a un emendamento presentato ieri all'Assemblée nationale, che, se approvato, rivoluzionerebbe un caposaldo del codice del lavoro: l'assenza per malattia.
A seminare il panico tra i lavoratori e lo scandalo in mezza classe politica, ha pensato Frédéric Lefebvre, il portavoce dell'Ump, partito di Nicolas Sarkozy, al governo. «Durante un congedo malattia, è perfettamente possibile essere costretti a restare in casa, senza per questo aver perso tutte le proprie facoltà mentali o la propria energia» ha ben spiegato Lefebvre, presentando la sua proposta davanti alla commissione parlamentare incaricata di esaminare il progetto di legge sul «prestito di manodopera tra le imprese».
L'iniziativa di Lefebvre è semplice: ammortizzare un'assenza per malattia con il telelavoro, dal computer di casa. «Il proveddimento - ha spiegato - consentirebbe ai lavoratori che lo richiedessero di conservare la loro attività. Questo può dare più sicurezza in caso di una prolungata assenza dal lavoro, per chi non vuole correre il rischio di vedere, al ritorno, la propria situazione lavorativa completamente stravolta».
La possibilità di optare per il telelavoro da casa - o dal proprio letto - potrebbe essere offerta in caso di assenze dovute «a una malattia o a un incidente, in caso di maternità» e anche di «congedo parentale», ovvero il permesso consentito a entrambi i genitori per prendersi cura dei figli piccoli.
Anche se la Commissione parlamentare non ha accolto l'emendamento, Lefebvre ha deciso di andare avanti da solo e oggi proporrà la sua idea direttamente ai deputati dell'Assemblée Nationale, riuniti per discutere la legge. L'ex ministro del Lavoro e oggi segretario dell'Ump Xavier Bertrand ha difeso l'iniziativa, sottolineando che si tratta «soltanto di una facoltà, di una possibilità di scelta offerta ai lavoratori su base volontaria». Per il centrista François Bayrou, ex candidato alle presidenziali, si tratta invece di un «grave passo indietro» della protezione sociale. «Se questo emendamento venisse adottato - ha detto Bayrou - I malati e le donne in maternità sarebbero sottoposti ad un'incredibile pressione». Per il Partito Socialista è semplicemente un provvedimento «immorale e indecente». «Si tratta di una insopportabile provocazione» ha detto il portavoce del Ps Benoit Hamon.
FONTE (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=59845&sez=HOME_NELMONDO)
[l'ho presa dal messaggero perchè l'ho sentita in radio e cercata a posteriori]
Inutile dire che ad una proposta simile il popolo francese ha fatto in coro un gesto amichevole tipo :fuck:
:asd:
Inutile dire che ad una proposta simile il popolo francese ha fatto in coro un gesto amichevole tipo :fuck:
:asd:
Lo stesso gesto sembrava averlo fatto anche per il P2P e il download illegale.
Per il resto non ho capito come si inserirebbe con la normale possiiblita' di telelavoro offerta dalle aziende che gia' la offrono.
Inoltre che senso ha mettersi in mutua e lavorare? Se sto veramente male sto male e non lavoro...
Percepirei 2 contributi? Sia quello dell'INPS (o chi per esso) che quello del datore di lavoro?
«Assente per malattia? Lavora da casa»
Polemiche in Francia per proposta legge
Emendamento del partito di Sarkozy: telelavoro
per chi ha una gamba rotta o è all'ottavo mese di gravidanza
Commenti Invia Stampa
di Francesca Perantozzi
PARIGI (27 maggio) - Continuare a lavorare con una gamba rotta. Con la pancia all'ottavo mese di gravidanza, con il gesso o le stampelle. In Francia potrebbe diventare un «diritto». Grazie al telelavoro e a un emendamento presentato ieri all'Assemblée nationale, che, se approvato, rivoluzionerebbe un caposaldo del codice del lavoro: l'assenza per malattia.
A seminare il panico tra i lavoratori e lo scandalo in mezza classe politica, ha pensato Frédéric Lefebvre, il portavoce dell'Ump, partito di Nicolas Sarkozy, al governo. «Durante un congedo malattia, è perfettamente possibile essere costretti a restare in casa, senza per questo aver perso tutte le proprie facoltà mentali o la propria energia» ha ben spiegato Lefebvre, presentando la sua proposta davanti alla commissione parlamentare incaricata di esaminare il progetto di legge sul «prestito di manodopera tra le imprese».
L'iniziativa di Lefebvre è semplice: ammortizzare un'assenza per malattia con il telelavoro, dal computer di casa. «Il proveddimento - ha spiegato - consentirebbe ai lavoratori che lo richiedessero di conservare la loro attività. Questo può dare più sicurezza in caso di una prolungata assenza dal lavoro, per chi non vuole correre il rischio di vedere, al ritorno, la propria situazione lavorativa completamente stravolta».
La possibilità di optare per il telelavoro da casa - o dal proprio letto - potrebbe essere offerta in caso di assenze dovute «a una malattia o a un incidente, in caso di maternità» e anche di «congedo parentale», ovvero il permesso consentito a entrambi i genitori per prendersi cura dei figli piccoli.
Anche se la Commissione parlamentare non ha accolto l'emendamento, Lefebvre ha deciso di andare avanti da solo e oggi proporrà la sua idea direttamente ai deputati dell'Assemblée Nationale, riuniti per discutere la legge. L'ex ministro del Lavoro e oggi segretario dell'Ump Xavier Bertrand ha difeso l'iniziativa, sottolineando che si tratta «soltanto di una facoltà, di una possibilità di scelta offerta ai lavoratori su base volontaria». Per il centrista François Bayrou, ex candidato alle presidenziali, si tratta invece di un «grave passo indietro» della protezione sociale. «Se questo emendamento venisse adottato - ha detto Bayrou - I malati e le donne in maternità sarebbero sottoposti ad un'incredibile pressione». Per il Partito Socialista è semplicemente un provvedimento «immorale e indecente». «Si tratta di una insopportabile provocazione» ha detto il portavoce del Ps Benoit Hamon.
FONTE (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=59845&sez=HOME_NELMONDO)
[l'ho presa dal messaggero perchè l'ho sentita in radio e cercata a posteriori]
Inutile dire che ad una proposta simile il popolo francese ha fatto in coro un gesto amichevole tipo :fuck:
:asd:
Secondo me é una proposta intelligente.
Se leggi bene, non dice che é un obbligo. Ma è una possibilità. E tra l'altro significa che prendi il tuo stipendio normale
Oddio.... dipende.
Io lo faccio già.
Lunedì sono rimasto a casa, nel corso della giornata avevo visite mediche, avendo accesso da casa ai sistemi che gestisco, ho fatto un rilascio ed ho risolto una problematica, non me l'ha ordinato nessuno, solo ci tenevo a non accumulare i problemi per il giorno dopo e a sollevare i miei colleghi dalla responsabilità di occuparsi di sistemi non di loro competenza diretta.
Ah, ovviamente non me la paga nessuno la giornata, eh.
Secondo me lasciando al lavoratore la facoltà di decidere se farlo o meno è una cosa buona.
LuVi
non sarebbe una cattiva idea se:
- la possibilita' di lavorare fosse a TOTALE discrezione del lavoratore
- prevedesse il pagamento della giornata lavorativa per intero: chi e' in malattia mi pare che dopo il 3° giorno percepisca il 60% della retribuzione giornaliera (correggetemi se sbaglio)
Come tutte le cose,dipende da come se ne (ab)usa.
Non mi pare un'idea pessima,sopratutto per chi intende fare carriera in un'azienda ma,causa l'impossibilità di recarsi fisicamente sul lavoro,rischia di non poterlo fare.Il problema,come giustamente sottolineato da François Bayrou è l'incredibile pressione alla quale sarebbero sottoposti TUTTI i dipendenti qualora non accettassero di lavorare da casa.
Inoltre che senso ha mettersi in mutua e lavorare? Se sto veramente male sto male e non lavoro...
se ti rompi una gamba puoi benissimo lavorare, ma ad esempio potresti avere grosse difficolta' nel raggiungere il posto di lavoro non potendo guidare/camminare.
Come tutte le cose,dipende da come se ne (ab)usa.
Non mi pare un'idea pessima,sopratutto per chi intende fare carriera in un'azienda ma,causa l'impossibilità di recarsi fisicamente sul lavoro,rischia di non poterlo fare.Il problema,come giustamente sottolineato da François Bayrou è l'incredibile pressione alla quale sarebbero sottoposti TUTTI i dipendenti qualora non accettassero di lavorare da casa.
E' vero.
Si creerebbero tensioni e il clima sociale lavorativo ne risentirebbe, direttamente e indirettamente.
Secondo me é una proposta intelligente.
Se leggi bene, non dice che é un obbligo. Ma è una possibilità. E tra l'altro significa che prendi il tuo stipendio normale
guarda, all'inizio ci avevo pensato anche io.
Poi hanno cominciato ad insinuarsi alcuni tarli... di quelli che però bussano a porte diverse che al cervello :D
Tipo: chi paga i periodi di malattia in Francia? il datore di lavoro o il corrispondente dell'INPS?
Se la risposta è "il secondo" allora andiamo proprio male: il datore di lavoro si ritroverebbe con il lavoro fatto seppur pagato da altri.
In secondo luogo: sono d'accordo sul fatto che ci siano casi, rari peraltro, in cui in effetti si preferirebbe poter lavorare da casa piuttosto che spendere tempo in una convalescenza forzata (l'unico caso che mi viene in mente però è una gamba rotta). Il problema è che chi invece vorrebbe sfruttare la propria assenza dal lavoro per potersi degnamente curare di se stesso finirebbe con l'apparire "fannullone".
Inoltre ricordiamoci sempre che laddove si profili una possibilità del genere, scatterebbe subito un meccanismo che la trasformerebbe in semi obbligatorietà. E sticazzi: lo sappiamo tutti come funziona il mobbing, no?
E' vero.
Si creerebbero tensioni e il clima sociale lavorativo ne risentirebbe, direttamente e indirettamente.
Le tensioni ci sono comunque. Nel tornare il prima possibile in ufficio.
Inoltre se pensi che il congedo per la nascita del figlio lo puo prendere solo uno dei due genitori, in questo modo l'altro può fare richiesta di telelavoro.
Il problema,come giustamente sottolineato da François Bayrou è l'incredibile pressione alla quale sarebbero sottoposti TUTTI i dipendenti qualora non accettassero di lavorare da casa.
Esattamente ;)
A me qui mi stanno facendo pesare che mi prendo le mie sacrosante ferie e loro devono provvedere una sostituzione :rolleyes:
Le tensioni ci sono comunque. Nel tornare il prima possibile in ufficio.
Inoltre se pensi che il congedo per la nascita del figlio lo puo prendere solo uno dei due genitori, in questo modo l'altro può fare richiesta di telelavoro.
Non ho capito :confused:
E' vero.
Si creerebbero tensioni e il clima sociale lavorativo ne risentirebbe, direttamente e indirettamente.
A chi non è mai capitato,dovendo chiamare il proprio capo per avvisare della malattia,di sentirsi dire:"eh ma proprio non riesci?come facciamo?è un casino!"
Immaginate lo stesso capo che vi chieda:"dai,non riesci a sbrigare le pratiche da casa?cos'hai che te lo impedisce di fare?se riesci a parlare con me con lucidità riesci a stare anche dietro ad un pc e premere 2 tasti".Vorrei vedere chi risponderebbe:"per la privacy non sono tenuto a dirle cos'ho,e comunque oggi non lavoro,mi spiace".
Accadrebbe proprio quel che dici tu Luvi,i rapporti si deteriorebbero incredibilmente.
guarda, all'inizio ci avevo pensato anche io.
Poi hanno cominciato ad insinuarsi alcuni tarli... di quelli che però bussano a porte diverse che al cervello :D
Tipo: chi paga i periodi di malattia in Francia? il datore di lavoro o il corrispondente dell'INPS?
Se la risposta è "il secondo" allora andiamo proprio male: il datore di lavoro si ritroverebbe con il lavoro fatto seppur pagato da altri.
In secondo luogo: sono d'accordo sul fatto che ci siano casi, rari peraltro, in cui in effetti si preferirebbe poter lavorare da casa piuttosto che spendere tempo in una convalescenza forzata (l'unico caso che mi viene in mente però è una gamba rotta). Il problema è che chi invece vorrebbe sfruttare la propria assenza dal lavoro per potersi degnamente curare di se stesso finirebbe con l'apparire "fannullone".
Inoltre ricordiamoci sempre che laddove si profili una possibilità del genere, scatterebbe subito un meccanismo che la trasformerebbe in semi obbligatorietà. E sticazzi: lo sappiamo tutti come funziona il mobbing, no?
paga la securité sociale (una parte) e l'assicurazione privata il resto (se ce l'hai).
Immagino che con la scelta del telelavoro, resti a carico del datore di lavoro, visto che non é piu un congedo. Il che é utile per le casse statali. E l'azienda si fa anche i suoi conti. O paga il telelavoro, o fa pagare dallo stato e prende qualcuno con contratto a tempo per sostituire chi é in congedo.
Quanto alla pressione psicologica... E' vero che é un problema. Ma la pressione c'é ccomunque già adesso. Quella é un po' difficile toglierla per legge.
se ti rompi una gamba puoi benissimo lavorare, ma ad esempio potresti avere grosse difficolta' nel raggiungere il posto di lavoro non potendo guidare/camminare.
Si', ma quello che volevo dire e' che non trovo nulla di nuovo.
Se il mio datore di lavoro mi accorda la possibilita' di lavorare da casa, lo faccio gia' ora. Ovviamente senza mettermi in mutua.
Non capisco quale differenza avrei con questa proposta eventualmente accettata.
A chi non è mai capitato,dovendo chiamare il proprio capo per avvisare della malattia,di sentirsi dire:"eh ma proprio non riesci?come facciamo?è un casino!"
Immaginate lo stesso capo che vi chieda:"dai,non riesci a sbrigare le pratiche da casa?cos'hai che te lo impedisce di fare?se riesci a parlare con me con lucidità riesci a stare anche dietro ad un pc e premere 2 tasti".Vorrei vedere chi risponderebbe:"per la privacy non sono tenuto a dirle cos'ho,e comunque oggi non lavoro,mi spiace".
Accadrebbe proprio quel che dici tu Luvi,i rapporti si deteriorebbero incredibilmente.
Esatto, l'ennesima guerra fra poveri, fra cococo e tempo indeterminato, fra uomini e donne, fra consulenti e dipendenti, fra connessi e non connessi, fra chi vuole solo curarsi e chi invece va a lavoro con la febbre.....
Non ho capito :confused:
quale parte?
Sulle tensioni, intendo che la tensione a ridurre il tempo di congedo é gia forte.
Sul congedo parentale, intendo dire che qua lo puo chiedere o il padre o la madre (parlo ovviamente di quello successivo alla nascita).
A chi non è mai capitato,dovendo chiamare il proprio capo per avvisare della malattia,di sentirsi dire:"eh ma proprio non riesci?come facciamo?è un casino!"
Immaginate lo stesso capo che vi chieda:"dai,non riesci a sbrigare le pratiche da casa?cos'hai che te lo impedisce di fare?se riesci a parlare con me con lucidità riesci a stare anche dietro ad un pc e premere 2 tasti".Vorrei vedere chi risponderebbe:"per la privacy non sono tenuto a dirle cos'ho,e comunque oggi non lavoro,mi spiace".
Accadrebbe proprio quel che dici tu Luvi,i rapporti si deteriorebbero incredibilmente.
E io risponderei chiedendo che mi si paghi la connessione ADSL per un anno.
Esatto, l'ennesima guerra fra poveri, fra cococo e tempo indeterminato, fra uomini e donne, fra consulenti e dipendenti, fra connessi e non connessi, fra chi vuole solo curarsi e chi invece va a lavoro con la febbre.....
Per la cronaca, qui in UK la prossima settimana e' la settimana del "Lavoro a tempo determinato".
Penso che iniziative peggiori si possano pensare solo in Italia :D
Si', ma quello che volevo dire e' che non trovo nulla di nuovo.
Se il mio datore di lavoro mi accorda la possibilita' di lavorare da casa, lo faccio gia' ora. Ovviamente senza mettermi in mutua.
Non capisco quale differenza avrei con questa proposta eventualmente accettata.
Che adesso il datore di lavoro puo dirti di no. Con questa legge diventa un diritto del dipendente.
quale parte?
Sulle tensioni, intendo che la tensione a ridurre il tempo di congedo é gia forte.
Sul congedo parentale, intendo dire che qua lo puo chiedere o il padre o la madre (parlo ovviamente di quello successivo alla nascita).
Quella sul congedo parentale:
se uno solo dei due genitori ne ha diritto, non ho capito il nesso con la sostituzione della malattia col telelavoro :confused:
In caso di nascita di un figlio anche il genitore che ha preso congedo "potrebbe" lavorare da casa.
Immaginati la meraviglia: già appena ti nasce un figlio non dormi per mesi, poi ti dovresti anche mettere a lavorare... :rolleyes:
Quella sul congedo parentale:
se uno solo dei due genitori ne ha diritto, non ho capito il nesso con la sostituzione della malattia col telelavoro :confused:
In caso di nascita di un figlio anche il genitore che ha preso congedo "potrebbe" lavorare da casa.
Immaginati la meraviglia: già appena ti nasce un figlio non dormi per mesi, poi ti dovresti anche mettere a lavorare... :rolleyes:
Nel senso che penso che uno possa stare a casa in congedo, mentre l'altro fare richiesta per il telelavoro.
Che adesso il datore di lavoro puo dirti di no. Con questa legge diventa un diritto del dipendente.
Quindi il datore di lavoro non potrebbe piu' rifiutarsi adducendo che "non sarebbe la stessa cosa e potenzialmente non si avrebbero gli stessi risultati"?
E quindi di starsene comodamente in mutua?
Spero bene che comunque sia non debba essere il solo dipendente a decidere, ma che ci sia un accordo tra le parti.
Quindi il datore di lavoro non potrebbe piu' rifiutarsi adducendo che "non sarebbe la stessa cosa e potenzialmente non si avrebbero gli stessi risultati"?
E quindi di starsene comodamente in mutua?
Spero bene che comunque sia non debba essere il solo dipendente a decidere, ma che ci sia un accordo tra le parti.
Non lo so é una proposta.
Il punto é che fino ad oggi era comunque piu conveniente far pagare la securite sociale (mutua). Che é a carico dello Stato. Col telelavoro si potrebbe ridurre questo carico
Nel senso che penso che uno possa stare a casa in congedo, mentre l'altro fare richiesta per il telelavoro.
ehm... mi sa che ci siamo persi qualche pezzo: non è il telelavoro a diventare un diritto, ma la possibilità di telelavorare anche durante periodi di diritto a riposo :fagiano:
Perciò: uno dei due genitori deve comunque andare a lavorare perchè non ha diritto a congedo, in compenso l'altro può lavorare da casa durante il congedo.
Del resto mentre dai la poppata al bimbo sei lì a far niente, no? :D
Esatto, l'ennesima guerra fra poveri, fra cococo e tempo indeterminato, fra uomini e donne, fra consulenti e dipendenti, fra connessi e non connessi, fra chi vuole solo curarsi e chi invece va a lavoro con la febbre.....
QUOTONE !
ormai siamo all frutta.
non vedo il motivo, chi lavora in proprio... già continua a lavorare anche se è malato !
chi lavora da dipendente.... cerca di stare a casa il meno possibile perchè con l'aria di crisi.... non vuole esssere messo nella lista dei primi cassaintegrati
chi è cococo cocopro ecc a termine insomma, lavora piu di prima per sperare di vedersi confermato il posto di lavoro. e per mettersi in malattia, deve essere mezzo morto !
chi è dipendente pubblico, ha tutte le tutele possibili e continuerà a non fare un cappero per tutta la carriera lavorativa anche se lavorerà a casa.
io invece andrei a vedere in italia il numero abnorme di invalidi con posto pubblico protetto che ci sono, non è la prima volta di vedere un impiegato pubblico che ad un primo sguardo.... sembra perfettamente sano !
e ho l'impressione che sotto sotto il numero di invalidi finti che fregano il posto protetto all'invalido vero siano moltissimi.
dov'è Brunetta !
matteo10
29-05-2009, 13:52
La LIBERTA' per il dipendente di poter usufruire del telelavoro sarà uno dei plus in tutte le trattative dei prossimi anni.
L'ha capito ormai anche il sindacato, cercate di convincervene anche voi. ;)
ehm... mi sa che ci siamo persi qualche pezzo: non è il telelavoro a diventare un diritto, ma la possibilità di telelavorare anche durante periodi di diritto a riposo :fagiano:
Perciò: uno dei due genitori deve comunque andare a lavorare perchè non ha diritto a congedo, in compenso l'altro può lavorare da casa durante il congedo.
Del resto mentre dai la poppata al bimbo sei lì a far niente, no? :D
Vabbeh parliamo di una proposta, non di una legge scritta... Quindi non so.
Ma il principio a me non sembra sbagliato. PErché ora come ora, le cose sono radicali. O stai a casa. O vai in ufficio.
Prevedere una via di mezzo non é male, soprattutto per le casse pubbliche
zerothehero
29-05-2009, 13:57
QUOTONE !
io invece andrei a vedere in italia il numero abnorme di invalidi con posto pubblico protetto che ci sono, non è la prima volta di vedere un impiegato pubblico che ad un primo sguardo.... sembra perfettamente sano !
e ho l'impressione che sotto sotto il numero di invalidi finti che fregano il posto protetto all'invalido vero siano moltissimi.
dov'è Brunetta !
L'inps lo già sta facendo, a campione.
Finito in 5 pagina, giustamente non è interessante quanto Noemi Letizia. :sofico:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1989538
13% in media di falsi invalidi (sul 10% del totale degli invalidi controllati come obiettivo), quindi la tua impressione è giusta, mi sa.
Edit: il problema del mercato del lavoro italiano è che è schizofrenico..da un lato gli ipergarantiti e i garantiti, dall'altro chi non ha alcun diritto, nè alcuna protezione del welfare in caso di perdita di lavoro. La proposta cmq in sè non è negativa.
L'inps lo già sta facendo, a campione.
Finito in 5 pagina, giustamente non è interessante quanto Noemi Letizia. :sofico:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1989538
13% in media di falsi invalidi (sul 10% del totale degli invalidi controllati come obiettivo), quindi la tua impressione è giusta, mi sa.
he no, portiamolo i prima pagina !
sono queste le notizie da dare non quella della zoccoletta di turno che intrattiene platonicamente l'imperatore ormai in andropausa avanzata !
Vabbeh parliamo di una proposta, non di una legge scritta... Quindi non so.
Ma il principio a me non sembra sbagliato. PErché ora come ora, le cose sono radicali. O stai a casa. O vai in ufficio.
Prevedere una via di mezzo non é male, soprattutto per le casse pubbliche
Beh guarda, i francesi non l'hanno presa molto bene: hanno seppellito il promotore di proteste tanto da zittirlo e fargli rimettere via i suoi foglietti in silenzio :asd:
zerothehero
29-05-2009, 14:25
Beh guarda, i francesi non l'hanno presa molto bene: hanno seppellito il promotore di proteste tanto da zittirlo e fargli rimettere via i suoi foglietti in silenzio :asd:
La Francia è reazionaria, di questi tempi. Han paura di tutto, persino del vecchio trattato Ue, da loro bocciato in massa.
Se pagano uguale mi fingo malato e lavoro da casa :asd:
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