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View Full Version : IL NOBEL Saramago:"Berlusconi è una minaccia alla democrazia": EINAUDI lo censura


FabioGreggio
29-05-2009, 09:58
http://www.dazebao.org/news/images/stories/fulvio/saramago.jpg Einaudi non pubblicherà Il quaderno, il libro che raccoglie testi let*terari e politici scritti sul blog dallo scrittore porto*ghese José Saramago, pre*mio Nobel per la letteratura nel 1998.

Ne dà notizia «L’Espresso» oggi in edico*la anticipando che l’editore della raccolta di saggi sarà sempre torinese, Bollati Bo*ringhieri, ma soprattutto svelando il motivo della momentanea rottura tra l’autore di Cecità e la casa dello Struzzo.
«La nuova opera — scrive Mario Porta*nova — contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario». Sarama*go è severo con Berlusconi ma anche con gli italiani, il cui sentimento «è indiffe*rente a qualsiasi considera*zione di ordine morale».

Ma «nella terra della mafia e della camorra che impor*tanza può avere il fatto pro*vato che il primo ministro sia un delinquente?». L’au*tore del Quaderno arriva a paragonare il nostro capo del governo a «un capo ma*fioso ».

«L’Einaudi — spiega per parte sua un comunicato della casa editrice che ha pubblicato quasi tutti i ro*manzi del premio Nobel — ha deciso di non pubblicare O caderno di Saramago per*ché fra molte altre cose si dice che Berlusconi è un 'delinquente'. Si tratti di lui o di qualsiasi altro espo*nente politico, di qualsiasi parte o partito, l’Einaudi si ritiene libera nella critica ma rifiuta di far sua un’ac*cusa che qualsiasi giudizio condannerebbe».

Saramago, 87 anni, che in questi giorni è nella sua casa di Lanzarote, nell’arci*pelago delle Canarie, ha ac*cettato di rispondere via e-mail ad alcune nostre do*mande. «Non pubblico la mia nuova raccolta di saggi con Einaudi — ci scrive il premio Nobel — perché in essa critico senza censure né restrizioni di alcun tipo Berlusconi, il quale è il ca*po del governo ma anche il proprietario della casa edi*trice, come di tanti altri mezzi di comunicazione in Italia. La verità è che quella che si è creata potrebbe es*sere definita una situazione pittoresca se il fatto che un politico accumuli tanto po*tere non facesse temere per la qualità della democra*zia ».

Lo scrittore portoghese, che si rivelò nel 1982 con Memoriale del convento e che non ha mai nascosto le sue simpatie per la sinistra (si iscrisse clandestinamen*te al partito comunista por*toghese nel 1969 riuscendo a evitare le galere del ditta*tore Salazar), ci scrive che nessuno gli ha mai propo*sto di cancellare i passaggi su Berlusconi: «Ho cono*sciuto la censura durante la dittatura portoghese, l’ho sofferta e combattuta e nes*suno in una situazione di apparente normalità demo*cratica mi potrebbe chiede*re di amputare una mia ope*ra ».

Facciamo notare che cer*ti giudizi ci sembrano quan*tomeno eccessivi. Sarama*go non si scompone: «Le qualificazioni che ho dato di Berlusconi non nascono dalla mia testa ma si basa*no su informazioni giornali*stiche che ogni giorno appa*iono sulla stampa europea. Io semplicemente osservo e concludo. Con dispiacere, naturalmente». Insistiamo: perché arrivare a paragona*re Berlusconi a un «capo della mafia»? Saramago ri*sponde: «Davvero le sem*bra esagerato? È sicuro? Al*meno mi concederà che ha una mentalità mafiosa».

L’autore del Vangelo se*condo Gesù è severo anche con l’Italia: «Quando tutte le opinioni che si diffonde*vano sulla capacità creati*va, sulla modernità e talen*to artistico erano favorevo*li, non ricordo nessuno che si lamentasse di questi giu*dizi. Ora le cose sono cam*biate. L’Italia non è più il Pa*ese che emoziona, ma sor*prende non certo per le mi*gliori ragioni. Né l’Italia né coloro che amano questo Paese meritano lo spettaco*lo politico di fascinazione malata per Berlusconi».

Saramago pubblicherà il suo prossimo romanzo da Einaudi? «Del mio nuovo romanzo, che credo vedrà la luce in autunno, non si è ancora parlato e non so do*ve porterà questa faccen*da ».

Il premio Nobel non sa che altre opere di critica a Berlusconi sono state rifiu*tate da Einaudi, dalle poe*sie politiche postume di Giovanni Raboni al Duca di Mantova di Franco Cordel*li, sino al Corpo del capo di Marco Belpoliti, che l’auto*re ha preferito pubblicare da Guanda, però commen*ta: «Dev’essere duro vivere quando il potere politico e quello imprenditoriale si riuniscono. Non invidio la sorte degli italiani, però in*fine è nella volontà degli elettori mantenere questo stato di cose o cambiarlo».


http://www.corriere.it/politica/09_maggio_29/Accuse_al_Cavaliere_nel_libro_Einaudi_rifiuta_Saramago_dino_messina_1cca42da-4c11-11de-b7be-00144f02aabc.shtml

Dream_River
29-05-2009, 10:05
Anche lui arruolato dalla sinistra!!! I comunisti stanno invadendo il mondo, ci vuole Silvio per salvarci dalla minaccia bolscevica :O

OT: Ma perchè nell'articolo ci sono tutti quegli asterischi messi a caso, come in "porto*ghese" o "pre*mio"??? :confused:

whistler
29-05-2009, 10:06
quelli che assegnano i nobel sono KOMUNISTI!

silvio si circonda di granadissimi intellettuali a cui i komunisti per odio politico non hanno assegnato il nobel.

LUVІ
29-05-2009, 10:16
Ecco perchè a brunetta, alla fine, il nobel non gliel'hanno dato sti comunisti :mad:

LucaTortuga
29-05-2009, 10:23
Forzitalioti Vs. Resto del mondo... :D

pegasoalatp
29-05-2009, 10:27
in realta' non e' una censura.
Einaudi ha deciso di non pubblicare il libro dello scrittore perche' contiene opinioni che a opinioni della casa editrice potrebbero esporla a cause giudiziali.
Saramago ha il diritto di scrivere in piena liberta' (e di rispondere di quello che scrive).
Uguale pieno diritto ha una casa editrice su quali libri intenda pubblicare o meno.
Il libro verra' pubblicato da un altra casa editrice: perche' allora si parla di censura ??:boh:

pegasoalatp
29-05-2009, 10:29
Anche lui arruolato dalla sinistra!!! :

A fare i pignoli, direi che e' comunista da molto tempo: quindi non e' un arruolamento dell' ultimo minuto. :O

pegasoalatp
29-05-2009, 10:30
Forzitalioti Vs. Resto del mondo... :D


e questo "pensiero" da che aspetto della vicenda trae origine ?

riaw
29-05-2009, 10:36
Anche lui arruolato dalla sinistra!!! I comunisti stanno invadendo il mondo, ci vuole Silvio per salvarci dalla minaccia bolscevica :O

Beh, se tu avessi letto almeno il post di apertura, noteresti che lo scrittore è iscritto al partito comunista portoghese...


OT: Ma perchè nell'articolo ci sono tutti quegli asterischi messi a caso, come in "porto*ghese" o "pre*mio"??? :confused:

perchè l'autore del thread fa copia e incolla senza leggere.

ma, più in generale....
- che un editore non pubblichi qualcosa è considerato "censura" per default?
- qualcuno si stupisce veramente che una casa editrice non pubblichi un libro che da del delinquente al suo proprietario?

nekromantik
29-05-2009, 10:36
Forzitalioti Vs. Resto del mondo... :D

Oramai hanno tutti contro. Chi li schifa di qua e chi di la... Da Micheal Moore a Oliver Stone, da Fo a Eco, non manca mai l'occasione per manifestare contro una politica oggettivamente deprimente.

Sigh.

Dream_River
29-05-2009, 10:37
A fare i pignoli, direi che e' comunista da molto tempo: quindi non e' un arruolamento dell' ultimo minuto. :O

In effetti è vero, e che devo ammettere di non averlo mai sentito nominare, quindi non sapevo quali fossero le sue opinioni politiche :fagiano:

Trabant
29-05-2009, 10:41
Saramago zerbino del PD e della sinistra italiana :O (cit.)

jan
29-05-2009, 10:41
ma, più in generale....
- che un editore non pubblichi qualcosa è considerato "censura" per default?
- qualcuno si stupisce veramente che una casa editrice non pubblichi un libro che da del delinquente al suo proprietario?
beh se permetti non pubblicare un premio nobel ha qualcosa di "sospetto"

Steinoff
29-05-2009, 10:43
in realta' non e' una censura.
Einaudi ha deciso di non pubblicare il libro dello scrittore perche' contiene opinioni che a opinioni della casa editrice potrebbero esporla a cause giudiziali.
Saramago ha il diritto di scrivere in piena liberta' (e di rispondere di quello che scrive).
Uguale pieno diritto ha una casa editrice su quali libri intenda pubblicare o meno.
Il libro verra' pubblicato da un altra casa editrice: perche' allora si parla di censura ??:boh:

In effetti si potrebbe quasi definire "censura preventiva".
Einaudi ha pieno diritto di rifiutare la pubblicazione, ma certo tale atteggiamento non fa onore alla casa editrice. In un mondo libero esiste la piena liberta' d'espressione, e se davvero Einaudi temeva una causa da parte del suo stesso proprietario poteva far firmare a Saramago una semplice liberatoria...

pegasoalatp
29-05-2009, 10:53
In effetti si potrebbe quasi definire "censura preventiva".
Einaudi ha pieno diritto di rifiutare la pubblicazione, ma certo tale atteggiamento non fa onore alla casa editrice. In un mondo libero esiste la piena liberta' d'espressione, e se davvero Einaudi temeva una causa da parte del suo stesso proprietario poteva far firmare a Saramago una semplice liberatoria...

liberatoria ???
pensi davvero che una liberatoria tra te e un altra parte ti potregga da eventuali azioni da parte di terzi ?

Alien
29-05-2009, 10:56
- qualcuno si stupisce veramente che una casa editrice non pubblichi un libro che da del delinquente al suo proprietario?

"IO SONO DIPENDENTE SOLO DELLA MIA COSCIENZA!! [cit.]" :D

FabioGreggio
29-05-2009, 10:56
in realta' non e' una censura.
Einaudi ha deciso di non pubblicare il libro dello scrittore perche' contiene opinioni che a opinioni della casa editrice potrebbero esporla a cause giudiziali.
Saramago ha il diritto di scrivere in piena liberta' (e di rispondere di quello che scrive).
Uguale pieno diritto ha una casa editrice su quali libri intenda pubblicare o meno.
Il libro verra' pubblicato da un altra casa editrice: perche' allora si parla di censura ??:boh:

Perchè se un tuo autore esprime un giudizio senza rilevanza penale su un leader e tu non lo pubblichi, è perchè non vuoi inamicarti il leader, non perchè pensi a querele.

Infatti affermare che Berlusconi è una minaccia per la democrazia non è insulto, ma opinione.

Quindi si tratta, segnati questa nuova parola, di CENSURA.

Quando c'era il fascismo funzionava così: se parlavi male di Mussolini finivi male.
Per cui tutti preferivano parlarne bene.
Per questo il consnso era al 99%.

Un pò come il concetto berlusconiano di confino o villeggaitura. Ecco.


fg

FabioGreggio
29-05-2009, 10:59
ma, più in generale....
- che un editore non pubblichi qualcosa è considerato "censura" per default?
?

Tu come la chiami?
Dispettuccio editoriale?

Pensa se Mondadori non volesse pubblicare Pansa perchè sparla di Prodi.

Magari espletato così ti si aprono nuovi ventagli di prospettive discorsive.

fg

Steinoff
29-05-2009, 11:04
liberatoria ???
pensi davvero che una liberatoria tra te e un altra parte ti potregga da eventuali azioni da parte di terzi ?

E che liberatoria sarebbe se non avesse questa valenza? Einaudi non si assumerebbe alcuna responsabilita' per cio' che lo scrittore ha scritto.
La cosa vale per televisioni e cinema, che mettono in essere opere d'ingegno equiparabili ad un libro. Se vai in tv o fai un film e' una prassi.
Piu' che altro: se Berlusconi denuncia Einaudi e vince la causa, chi tira fuori i soldi per pagare? Se Einaudi perde la causa e quindi subisce multa e danno d'immagine chi e' che ci rimette? Stessa cosa prendendo le stesse due domande ma con valenza speculare.

pegasoalatp
29-05-2009, 11:09
Perchè se un tuo autore esprime un giudizio senza rilevanza penale su un leader e tu non lo pubblichi, è perchè non vuoi inamicarti il leader, non perchè pensi a querele.

Infatti affermare che Berlusconi è una minaccia per la democrazia non è insulto, ma opinione.

Quindi si tratta, segnati questa nuova parola, di CENSURA.

Quando c'era il fascismo funzionava così: se parlavi male di Mussolini finivi male.
Per cui tutti preferivano parlarne bene.
Per questo il consnso era al 99%.

Un pò come il concetto berlusconiano di confino o villeggaitura. Ecco.


fg

a) il fatto che l' opinione di saramago non abbia rilevanza penale e' TUA opinione: Einaudi pare la pensi diversamente (o almeno pensa che ci possa essere rilevanza per una causa civile che non intende affrontare).
b) Einaudi e' una impresa: come tutte le imprese decide quello che ritiene meglio per il suo giro d'affari (che poi la decisione sia la migliore e' altra storia)
c) einaudi puo' legittimamente decidere di non pubblicare un libro perche' attacca il suo titolare (diretto o indiretto).
d) Saramago ha trovato un altro editore in Italia per il suo libro.


Visti i punti a), b), c), d) trovo che parlare di censura (in Italia o da parte di Einaudi) sia assolutamente ingiustificato.

P.S. quando c' era il fascismo, NESSUNO pubblicava un libro contro il regime: e' ben diverso !

pegasoalatp
29-05-2009, 11:14
E che liberatoria sarebbe se non avesse questa valenza? Einaudi non si assumerebbe alcuna responsabilita' per cio' che lo scrittore ha scritto.
La cosa vale per televisioni e cinema, che mettono in essere opere d'ingegno equiparabili ad un libro. Se vai in tv o fai un film e' una prassi.
Piu' che altro: se Berlusconi denuncia Einaudi e vince la causa, chi tira fuori i soldi per pagare? Se Einaudi perde la causa e quindi subisce multa e danno d'immagine chi e' che ci rimette? Stessa cosa prendendo le stesse due domande ma con valenza speculare.

Se hai qualche amico avvocato, chiedi la sua opinione e vedrai cosa scoprirai. ;)
In brevissimo: l' editore risponde (insiema all' autore) di quello che pubblica.
Vale per i libri come per i giornali.
Non c'e' liberatoria che tenga.

riaw
29-05-2009, 11:17
Tu come la chiami?
Dispettuccio editoriale?

Pensa se Mondadori non volesse pubblicare Pansa perchè sparla di Prodi.

Magari espletato così ti si aprono nuovi ventagli di prospettive discorsive.

fg

quindi seguendo il tuo pensiero se mondadori non pubblicasse un mio libro potrei accusarlo di censura?

deggungombo
29-05-2009, 11:20
http://www.dazebao.org/news/images/stories/fulvio/saramago.jpg
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_29/Accuse_al_Cavaliere_nel_libro_Einaudi_rifiuta_Saramago_dino_messina_1cca42da-4c11-11de-b7be-00144f02aabc.shtmlche tacciano questi nobel comunisti, da quando lo vincerà LUI le cose finalmente cambieranno!! :O :O
http://silvioperilnobel.sitonline.it/




:asd:

tdi150cv
29-05-2009, 11:24
Anche lui arruolato dalla sinistra!!! I comunisti stanno invadendo il mondo, ci vuole Silvio per salvarci dalla minaccia bolscevica :O

OT: Ma perchè nell'articolo ci sono tutti quegli asterischi messi a caso, come in "porto*ghese" o "pre*mio"??? :confused:

ma no scherzi !?

e' tutto vero e un puro caso che arrivino tutti ora ...

Da qui alle elezioni secondo me pure Fidel Castro arriverà a parlare di fascismo e pericolo per la democrazia ! Stai a vedere ! :rotfl:

Steinoff
29-05-2009, 11:27
Se hai qualche amico avvocato, chiedi la sua opinione e vedrai cosa scoprirai. ;)
In brevissimo: l' editore risponde (insiema all' autore) di quello che pubblica.
Vale per i libri come per i giornali.
Non c'e' liberatoria che tenga.

Bene, quindi Einaudi non pubblica un Nobel perche' ha paura (a pensare da ottimisti) che il proprio proprietario faccia causa alla sua stessa proprieta' perche' il Nobel in questione ne parla (realisticamente?) malissimo, traendo le sue opinioni dai giornali e dai media di mezza Europa.
Si, mi sembra inequivocabilmente logico.
:fagiano:

deggungombo
29-05-2009, 11:28
in realta' non e' una censura.
Einaudi ha deciso di non pubblicare il libro dello scrittore perche' contiene opinioni che a opinioni della casa editrice potrebbero esporla a cause giudiziali.
Saramago ha il diritto di scrivere in piena liberta' (e di rispondere di quello che scrive).
Uguale pieno diritto ha una casa editrice su quali libri intenda pubblicare o meno.
Il libro verra' pubblicato da un altra casa editrice: perche' allora si parla di censura ??:boh:libertà di scrivere, libertà di non pubblicare. giustissimo. nessuna censura.
ma una casa editrice che si rifiuta di pubblicre opinioni per paura di ritorsioni, è un fatto terribilmente eloquente sullo stato di salute della libertà di parola e sulla democrazia in italia.

Steinoff
29-05-2009, 11:33
ma no scherzi !?

e' tutto vero e un puro caso che arrivino tutti ora ...

Da qui alle elezioni secondo me pure Fidel Castro arriverà a parlare di fascismo e pericolo per la democrazia ! Stai a vedere ! :rotfl:

Occhio non vede, cuore non duole. :doh:

jan
29-05-2009, 12:01
quindi seguendo il tuo pensiero se mondadori non pubblicasse un mio libro potrei accusarlo di censura?
abbiamo un premio nobel su hwupgrade?
mi congratulo , e spero un giorno di avere un autografo :fagiano:

FabioGreggio
29-05-2009, 12:13
quindi seguendo il tuo pensiero se mondadori non pubblicasse un mio libro potrei accusarlo di censura?

Se tu fossi un Nobel magari si.
Se vai da Einaudi e ti presenti come Riaw, ti ragala un segnalibro ed un buono per un Big Mac al Mc Donald di Rozzano.


fg

FabioGreggio
29-05-2009, 12:15
Bene, quindi Einaudi non pubblica un Nobel perche' ha paura (a pensare da ottimisti) che il proprio proprietario faccia causa alla sua stessa proprieta' perche' il Nobel in questione ne parla (realisticamente?) malissimo, traendo le sue opinioni dai giornali e dai media di mezza Europa.
Si, mi sembra inequivocabilmente logico.
:fagiano:


:D a me sembrava un concetto elementare infatti. Ma se dobbiamo eviscerare anche il sillabario, mi sa che per arrivare al dunque passerà tempo.

fg

pegasoalatp
29-05-2009, 13:05
libertà di scrivere, libertà di non pubblicare. giustissimo. nessuna censura.
ma una casa editrice che si rifiuta di pubblicre opinioni per paura di ritorsioni, è un fatto terribilmente eloquente sullo stato di salute della libertà di parola e sulla democrazia in italia.

Quello che tu chiami ritorsioni e' la legge....
I premi Nobel non e' che siano esenti dal rispettarla.
Non ho idea se Saramago abbia scritto delle diffamazioni: Einaudi lo pensa e valuta che il "gioco non valga la candela", cioe' (incassi dalla vendita) < (dell' eventuale risaarcimento in caso di perdita della causa).
Nella sua liberta' imprenditoriale ha deciso di non pubblicarlo. Punto.
Saramago si e' trovato un altra casa editrice disposta a correre il rischio.Punto.
Parlare di attentato alla liberta' di parola o censura e' ridicolo.

FabioGreggio
29-05-2009, 13:08
Parlare di attentato alla liberta' di parola o censura e' ridicolo.

Sono almeno 4 post che lo ripeti.

Ripetere più volte una cosa non la fa diventare il verbo assoluto.

Un editore generalista che non pubblica un Nobel per paura di complicazioni o altro, si chiama censura.

Che sia un imprenditore o no.

Se non voleva avere problemi di questo tipo, poteva cambiare lavoro.
Un tornitore non ha questi problemi.

Se invece decidi di essere un editore libero, pubblichi anche questo.

Che è pur sempre un Nobel, mica la biografia di Simona Ventura.


fg

pegasoalatp
29-05-2009, 13:09
Bene, quindi Einaudi non pubblica un Nobel perche' ha paura (a pensare da ottimisti) che il proprio proprietario faccia causa alla sua stessa proprieta' perche' il Nobel in questione ne parla (realisticamente?) malissimo, traendo le sue opinioni dai giornali e dai media di mezza Europa.
Si, mi sembra inequivocabilmente logico.
:fagiano:

E' logico.
In piu' mi devi anche spiegare per quale ragione dovrebbe essere sbagliato !!

Una casa editrice decide di non pubblicare un libro per un qualsiasi motivo.
L' autore dell' libro puo' farselo pubblicare da un altro editore ? Si.
l' altro editore lo pubblica ? SI.
Allora perche' si parla di censura ???

nekromantik
29-05-2009, 13:10
ma no scherzi !?

e' tutto vero e un puro caso che arrivino tutti ora ...


Da sempre praticamente la maggioranza degli intellettuali schifa e manifesta il suo schifo per il pluri-prescritto... Dove sta la novità?

pegasoalatp
29-05-2009, 13:16
Sono almeno 4 post che lo ripeti.

Ripetere più volte una cosa non la fa diventare il verbo assoluto.

Un editore generalista che non pubblica un Nobel per paura di complicazioni o altro, si chiama censura.

Che sia un imprenditore o no.

Se non voleva avere problemi di questo tipo, poteva cambiare lavoro.
Un tornitore non ha questi problemi.

Se invece decidi di essere un editore libero, pubblichi anche questo.

Che è pur sempre un Nobel, mica la biografia di Simona Ventura.


fg

Sorry, ma un imprenditore fa quello che crede con la sua azienda, nei limiti previsti dalle leggi vigenti.
Che sia un tornitore o un editore.
Quindi compiere scelte aziendali e' un suo pieno diritto.
Quindi Einaudi puo' pubblicare o meno quello che crede piu' opportuno per il suo business, che sia la biografia della ventura o un libro di un Nobel.
Non e' un servizio pubblico.
Quindi io trovo ridicolo parlare di censura.
Tu sei di opinione diversa, pazienza.