c.m.g
28-05-2009, 09:58
26 maggio 2009 – 11:09 pm
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/05/ebay_002-300x225.jpg
Le truffe on line non consistono soltanto nel phishing o nel furto di moneta elettronica dai conti correnti bancari di ignare vittime. Anche sulle aste on line può capitare di avere brutte sorprese. È quello che sarebbe capitato ad un cittadini di Milano rimasto vittima di una presunta attività fraudolenta commessa in suo danno da un cittadino della provincia di Lecce.
Gli ufficiali della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza avrebbero concentrato la loro attenzione sull’uomo che avrebbe indebitamente intascato 278 euro per la vendita di un i-pod. Eseguito il bonifico, il milanese aspettava di ricevere l’i-pod, che però, non è mai arrivato. Da qui la denuncia alle Fiamme Gialle che hanno individuato il leccese.
Si è così scoperto che nel 2003, il giovane aveva aperto una partita Iva per svolgere l’attività di compravendita su Internet di materiale elettronico su E-bay. Lì aveva esposto la sua mercanzia per un paio di anni raccogliendo sempre commenti e riscontri positivi (i famosi, o famigerati, feedback). Ad un certo punto l’uomo ha pensato bene di sfruttare il credito vantato nei confronti del portale per piazzare le sue “sole”, ovvero ricevendo pagamenti anticipati dagli acquirenti (i quali confidavano nell’attendibilità e nella solvibilità rilevata dai commenti e dai feedback presenti nel sito) ma omettendo di inviare gli oggetti contrattati.
Oltre al caso del milanese, i finanzieri avrebbero scoperto diversi altri episodi che vedevano protagonista il nostro, per un ammontare di circa 40mila euro.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/truffe-on-line/2009/05/26/1006)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/05/ebay_002-300x225.jpg
Le truffe on line non consistono soltanto nel phishing o nel furto di moneta elettronica dai conti correnti bancari di ignare vittime. Anche sulle aste on line può capitare di avere brutte sorprese. È quello che sarebbe capitato ad un cittadini di Milano rimasto vittima di una presunta attività fraudolenta commessa in suo danno da un cittadino della provincia di Lecce.
Gli ufficiali della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza avrebbero concentrato la loro attenzione sull’uomo che avrebbe indebitamente intascato 278 euro per la vendita di un i-pod. Eseguito il bonifico, il milanese aspettava di ricevere l’i-pod, che però, non è mai arrivato. Da qui la denuncia alle Fiamme Gialle che hanno individuato il leccese.
Si è così scoperto che nel 2003, il giovane aveva aperto una partita Iva per svolgere l’attività di compravendita su Internet di materiale elettronico su E-bay. Lì aveva esposto la sua mercanzia per un paio di anni raccogliendo sempre commenti e riscontri positivi (i famosi, o famigerati, feedback). Ad un certo punto l’uomo ha pensato bene di sfruttare il credito vantato nei confronti del portale per piazzare le sue “sole”, ovvero ricevendo pagamenti anticipati dagli acquirenti (i quali confidavano nell’attendibilità e nella solvibilità rilevata dai commenti e dai feedback presenti nel sito) ma omettendo di inviare gli oggetti contrattati.
Oltre al caso del milanese, i finanzieri avrebbero scoperto diversi altri episodi che vedevano protagonista il nostro, per un ammontare di circa 40mila euro.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/truffe-on-line/2009/05/26/1006)