lowenz
28-05-2009, 00:34
http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=4895:camorra-colpito-il-clan-sarno-anche-10-donne-finite-agli-arresti&catid=90:cronaca&Itemid=288
NAPOLI – Un importante blitz contro la criminalità organizzata è scattato nelle prime ore di oggi a Napoli. Denominata “Biancaneve” e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, l’operazione eseguita dalla Polizia e dai Carabinieri ha portato all’emissione da parte del gip del Tribunale di Napoli di 64 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti appartenenti ai clan Sarno, Orefice e Terraciano, stretti in un patto criminale dal 2005.
I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere di stampo camorristico all’estorsione, all’usura, al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, fino ai delitti in materia di armi e alla fittizia attestazione di beni e attività imprenditoriali.
Si tratta di un duro colpo per i clan, padroni incontrastati dei rioni Ponticelli e De Gasperi, oltre a diversi comuni dell’hinterland come Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Colpiti anche i capi dell’organizzazione camorristica, i fratelli Vincenzo e Giuseppe Sarno, che hanno ricevuto in carcere il provvedimento essendo già detenuti.
L’indagine si è sviluppata a partire da alcune operazioni antiracket condotte nel 2006 ed ha permesso agli inquirenti di fermare l’ascesa del clan Sarno all’interno del mondo della mafia napoletana. Attraverso un sistema di infiltrazione di uomini nei clan rivali, infatti, i Sarno stavano cercando di ricondurre sotto il proprio controllo diverse organizzazioni camorristiche, acquisendo un grosso potere e vantando una posizione egemonica dato dal controllo di molte zone di Napoli e della provincia.
Tra gli arrestati compaiono 10 donne, alcune delle quali con incarichi importanti all’interno dell’organizzazione camorristica come Luisa Terraciano, considerata la reggente del clan omonimo. Un fenomeno tutto napoletano quello delle donne di camorra, che non ha eguali nella ‘ndrangheta o in Cosa Nostra. Pronte ad ordinare omicidi, a gestire il traffico di droga, a dirigere le operazioni del racket, o semplicemente disposte ad accettare il fatto di avere un figlio od un marito camorrista. L’esempio viene da Scampia, dove oggi sono state arrestate 27 persone, tra le quali un minorenne, tutte dedite allo spaccio delle sostanze stupefacenti nell’Oasi del Buon Pastore, in via Ghisleri. Un mercato della droga a cielo aperto, all’interno del quale ognuno aveva il proprio compito: c’erano i pusher, coloro che provvedevano a far arrivare la droga, le vedette pronte a segnalare l’arrivo della polizia, coloro che si occupavano di far rispettare la fila ai tossici e c’erano loro, le donne, che portavano i panini ai propri cari, affaticati come se stessero facendo un lavoro normale.
E' COLPA DEL GIUDOPLUTOMASSOILLUMINOPROGRESSORELATIVISMO!
Anno, è solo la prova che i "valori" di una famiglia non sono per forza di cose "buoni".
Eh, i veri valori di una volta!
NAPOLI – Un importante blitz contro la criminalità organizzata è scattato nelle prime ore di oggi a Napoli. Denominata “Biancaneve” e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, l’operazione eseguita dalla Polizia e dai Carabinieri ha portato all’emissione da parte del gip del Tribunale di Napoli di 64 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti appartenenti ai clan Sarno, Orefice e Terraciano, stretti in un patto criminale dal 2005.
I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere di stampo camorristico all’estorsione, all’usura, al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, fino ai delitti in materia di armi e alla fittizia attestazione di beni e attività imprenditoriali.
Si tratta di un duro colpo per i clan, padroni incontrastati dei rioni Ponticelli e De Gasperi, oltre a diversi comuni dell’hinterland come Pollena Trocchia, Somma Vesuviana, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Colpiti anche i capi dell’organizzazione camorristica, i fratelli Vincenzo e Giuseppe Sarno, che hanno ricevuto in carcere il provvedimento essendo già detenuti.
L’indagine si è sviluppata a partire da alcune operazioni antiracket condotte nel 2006 ed ha permesso agli inquirenti di fermare l’ascesa del clan Sarno all’interno del mondo della mafia napoletana. Attraverso un sistema di infiltrazione di uomini nei clan rivali, infatti, i Sarno stavano cercando di ricondurre sotto il proprio controllo diverse organizzazioni camorristiche, acquisendo un grosso potere e vantando una posizione egemonica dato dal controllo di molte zone di Napoli e della provincia.
Tra gli arrestati compaiono 10 donne, alcune delle quali con incarichi importanti all’interno dell’organizzazione camorristica come Luisa Terraciano, considerata la reggente del clan omonimo. Un fenomeno tutto napoletano quello delle donne di camorra, che non ha eguali nella ‘ndrangheta o in Cosa Nostra. Pronte ad ordinare omicidi, a gestire il traffico di droga, a dirigere le operazioni del racket, o semplicemente disposte ad accettare il fatto di avere un figlio od un marito camorrista. L’esempio viene da Scampia, dove oggi sono state arrestate 27 persone, tra le quali un minorenne, tutte dedite allo spaccio delle sostanze stupefacenti nell’Oasi del Buon Pastore, in via Ghisleri. Un mercato della droga a cielo aperto, all’interno del quale ognuno aveva il proprio compito: c’erano i pusher, coloro che provvedevano a far arrivare la droga, le vedette pronte a segnalare l’arrivo della polizia, coloro che si occupavano di far rispettare la fila ai tossici e c’erano loro, le donne, che portavano i panini ai propri cari, affaticati come se stessero facendo un lavoro normale.
E' COLPA DEL GIUDOPLUTOMASSOILLUMINOPROGRESSORELATIVISMO!
Anno, è solo la prova che i "valori" di una famiglia non sono per forza di cose "buoni".
Eh, i veri valori di una volta!