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View Full Version : Fisco: chiesti 800 MILIONI a D&G


matteo1
23-05-2009, 12:16
Appena sentita la GR radio 1 :eek:

SuperTux
23-05-2009, 12:21
Unica fonte sul web (:eekk: )



http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=353216


Milano Ottocento milioni di euro, equamente suddivisi: quattrocento milioni a Domenico Dolce, quattrocento a Stefano Gabbana. È una cifra gigantesca, il conto più salato che il fisco italiano presenta da molti anni a questa parte a una persona fisica: otto volte, per dare un’idea, la megamulta consegnata al recordman precedente, il motocampione Valentino Rossi. E la colossale tegola piomba su due tra gli imprenditori italiani più famosi del mondo, i creatori di una delle griffe di punta della moda made in Italy: gli inventori del marchio «D&G». Secondo la Guardia di finanza, la raffinatezza del sistema architettato da Dolce e Gabbana per fare sparire redditi dalle loro dichiarazioni non ha nulla da invidiare alla raffinatezza delle loro collezioni di moda.

Il rapporto conclusivo del Nucleo di polizia tributaria di Milano è stato inviato nei giorni scorsi alla Agenzia delle entrate, che si occuperà materialmente di attivare la procedura per ottenere dai due stilisti il pagamento della monumentale sanzione. La consegna è avvenuta senza clamori: anche perché sia Dolce che Gabbana hanno dimostrato in passato di non apprezzare questo tipo di esposizione mediatica. Un anno fa, quando a finire nel mirino del fisco fu la loro società, reagirono minacciando di togliere la pubblicità ai quotidiani che avevano pubblicato la notizia. Il che non impedì che la storia facesse il giro del mondo.

Quell’accertamento si concluse con una sanzione di oltre 90 milioni di euro a carico del gruppo imprenditoriale controllato dai due. Una sanzione severa, ma ben poca cosa rispetto alle conseguenze del lavoro che le «fiamme gialle» milanesi hanno continuato a fare nei mesi successivi, prendendo di mira non più l’azienda D&G ma direttamente le persone fisiche dei due fondatori. È nelle tasche dei due titolari, il 51enne siciliano Domenico Dolce e il 47enne milanese Stefano Gabbana, che sarebbero finiti i principeschi proventi della complicata operazione di architettura societaria messa in piedi a partire dal 2004.

Nell’avviso di accertamento firmato dalla Guardia di finanza i due sono accusati di elusione fiscale e di abuso di diritto. Si tratta, come si intuisce anche dai termini, di illeciti tributari che non rivestono di per sé rilevanza penale. Non siamo di fronte, cioè, a delitti fiscali, ma a una serie di comportamenti formalmente leciti ma che vengono messi in atto senza altro obiettivo se non quello ridurre la pressione fiscale. Come recita una sentenza di qualche mese fa della Cassazione: «il contribuente non deve mai trarre vantaggi fiscali indebiti dall’uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio fiscale».

Esattamente questo è invece quello che hanno fatto D&G. D’altronde la ricostruzione che i finanzieri milanesi hanno compiuto della mutazione della struttura societaria del gruppo, fatica a trovare spiegazioni al di là dell’astuzia fiscale. Nel 2004, infatti, il sistema delle royalties viene sottratto a una struttura fino a quel momento lineare - con alla testa la società a responsabilità limitata D&G, con sede a Milano - e trasferito a una catena di scatole cinesi. La testa del gruppo è portata in Lussemburgo, dove viene fondata una società, la Dolce&Gabbana Luxembourg, che controlla il 100 per cento di un’altra società, la Ga.Do. srl, nel cui board siedono il fratello e la sorella di Domenico Dolce, Alfonso e Dorotea, e il direttore finanziario Cristiana Ruella. Il 29 marzo 2004 la D&G italiana cede per 360 milioni di euro il diritto di sfruttamento dei marchi creati dai due stilisti alla Ga.Do. srl.

Da quel momento, il fiume di denaro costituito dalle royalties non è più soggetto al trattamento fiscale italiano ma a quello del Granducato. Eppure - come hanno accertato le indagini della Guardia di finanza - il cuore e il cervello della holding D&G restano saldamente in Italia. In Lussemburgo, al massimo, i contabili del gruppo propongono di tenere qualche riunione per dare credibilità al trasferimento della cassa all’estero.
Dopo oltre un anno di indagini, le «Fiamme gialle» hanno concluso il loro lavoro e ora passano la palla all’Agenzia delle Entrate. Se non ci saranno sconti, la multa di Dolce e Gabbana basterà da sola a ricostruire il dieci per cento dell’Abruzzo.

ConteZero
23-05-2009, 12:35
GODO.

'sti due omosessuali di destra (con tanto di parole d'odio contro i PACS) sono sempre andati a guardare alla saccoccia.
E'ora che inizino a sganciare il soldo anche loro.

Fil9998
23-05-2009, 12:41
che dire....

sti due maschoni m'han fatto godere...



altro che alzare le tasse: smazzolare TUTTI gli evasori, far sputare i soldi a tutti i falsi invalidi e paraculati vari, e sta nazioni diverrebbe il liectenstein ...


unico problema credo dovremmo mettere ai ferri un italiano su 4.

Freeskis
23-05-2009, 12:43
ah-ah

D.O.S.
23-05-2009, 12:46
Secondo la Guardia di finanza, la raffinatezza del sistema architettato da Dolce e Gabbana per fare sparire redditi dalle loro dichiarazioni non ha nulla da invidiare alla raffinatezza delle loro collezioni di moda.


questa è una sciccosissima borsa della collezione D&G
http://img42.imageshack.us/img42/7830/99068504.jpg (http://img42.imageshack.us/my.php?image=99068504.jpg)


viene quindi il dubbio che a quei finanzieri sia stato risparmiato l'orrore dei loro cataloghi d'alta moda

rip82
23-05-2009, 12:51
E la colossale tegola piomba su due tra gli imprenditori italiani più famosi del mondoTEGOLA?????? La tegola e' caduta in testa al mio Paese, che e' stato inculato per 800mln, altro che tegola, dovrebbero baciarsi i gomiti per non essere cittadini di qualche paese serio, dove gli evasori li mettono in galera!

LUVІ
23-05-2009, 12:51
Ahaha... GO.DO. (GMBH) :asd: :asd:

biru
23-05-2009, 13:15
Tanto si accorderanno come Tolentino Rossi, qualche spicciolo e passa la paura.

Scalor
23-05-2009, 13:15
... mai comprato un prodotto DG ! perfortuna almeno non si sono inascati i miei denari;
ma... siamo sicuri che pagheranno ? ho i miei dubbi, indulto, condono tombale......

Gemma
23-05-2009, 13:21
AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!

Che ipocrisia.

L'Italia intera marcia sugli sgamuffi fiscali.

Non si riesce proprio aprenderla sul serio una notizia del genere.

Adesso capisco perchè votano da quella parte: si sono ispirati al modello fiscale del rappresentante :asd:

plut0ne
23-05-2009, 13:33
GODO

non li ho mai sopportati...fanno schifo anche molte delle loro "creazioni"

bah..soprattutto Gabbana..mi disgusta

Mythical Ork
23-05-2009, 13:40
AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!

Che ipocrisia.

L'Italia intera marcia sugli sgamuffi fiscali.

Non si riesce proprio aprenderla sul serio una notizia del genere.

Adesso capisco perchè votano da quella parte: si sono ispirati al modello fiscale del rappresentante :asd:

Io sono il primo cittadino di questa Italia, quello che paga le tasse più di tutti (cit.)

Wolfgang Grimmer
23-05-2009, 13:42
dovrebbero mandarli a vivere sotto i ponti altro che 800milioni di euro.

Fritz!
23-05-2009, 13:48
Coerentemente berlusconiani :asd: :asd:

dave4mame
23-05-2009, 15:21
posso godere anch'io?
mica per i soldi (che sono comunque una scarrettata); tanto se la caveranno con un patteggiamento.

antipatici da far paura, con quello alto che c'ha una faccia da culo (nel senso della parte anatomica) da pigliare a schiffi/sculacciate.
loro, le loro "creazioni" e i pirli che se le comprano.



ah, ot.
massima di un mio amico.
"mutande firmate? a che cazzo servono?.
finchè parli con una tipa, non le vede.
e se te le vede ormai è troppo tardi per ripensarci!"

Hal2001
23-05-2009, 15:41
Il sistema delle scatole cinesi per evadere non era stato brevettato già alcuni decenni fa dall'attuale presidente del governo con le sue 21 holding?

gabi.2437
23-05-2009, 15:48
Bello schifo :eek:

Che paghino

^TiGeRShArK^
23-05-2009, 16:01
Il sistema delle scatole cinesi per evadere non era stato brevettato già alcuni decenni fa dall'attuale presidente del governo con le sue 21 holding?

si, ma se non corrompi un testimone poi la passi liscia. :)

Hal2001
23-05-2009, 16:10
si, ma se non corrompi un testimone poi la passi liscia. :)

In che senso? Dovrebbe essere il contrario a leggere i giornali di questi giorni.

Kharonte85
23-05-2009, 16:16
Una bella sommetta...:D

Mordicchio83
23-05-2009, 16:18
Questi gay :O ...

Mauri1971
23-05-2009, 16:20
Nell’avviso di accertamento firmato dalla Guardia di finanza i due sono accusati di elusione fiscale e di abuso di diritto. Si tratta, come si intuisce anche dai termini, di illeciti tributari che non rivestono di per sé rilevanza penale. Non siamo di fronte, cioè, a delitti fiscali, ma a una serie di comportamenti formalmente leciti ma che vengono messi in atto senza altro obiettivo se non quello ridurre la pressione fiscale. Come recita una sentenza di qualche mese fa della Cassazione: «il contribuente non deve mai trarre vantaggi fiscali indebiti dall’uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio fiscale».


il fatto che si cerchino le scappatoie è di per sè segno di inciviltà, ma avere delle falle del genere nelle nostre leggi è senz'altro peggio.

DvL^Nemo
23-05-2009, 16:24
Soldi frschi da dare al comune di Catania :asd:

^TiGeRShArK^
23-05-2009, 16:25
In che senso? Dovrebbe essere il contrario a leggere i giornali di questi giorni.

Nel senso che Ilvio ha corrotto mills come accertato da una sentenza di primo grado, per salvarsi il culo, cosa che non hanno fatto d&g. :p
Avessero preso esempio dal loro mito avrebbero potuto continuare impunemente a fotterci i soldi. :)

^TiGeRShArK^
23-05-2009, 16:26
Questi gay :O ...

berlusconiani :O

Mordicchio83
23-05-2009, 16:27
berlusconiani :O

imprenditori :O

tecnologico
23-05-2009, 16:28
Soldi frschi da dare al comune di Catania :asd:

e in fretta che ci servono:O

CozzaAmara
23-05-2009, 16:31
Coerentemente berlusconiani :asd: :asd:

Come non quotare :asd:

userpercaso
23-05-2009, 16:32
Bene, che quei soldi, vengano dati equamente a chi in questo periodo HA perso il lavoro.;)

Il povero Dolce, non potrà più acquistare un Viillino a Taormina per 20 milioni di € mischinazzu..:asd:

Comunque non mi sono mai andati giù ..se la menano troppo e da Siciliani ribattutti a Milano, nell'ambiente del fashion-trash mi fan ancora più pena...

Poi quella pubblicità di qualche tempo fa del masculo siculo era na cosa vergognosa:O

E' una offesa per l'intero modo omosex:O :Prrr:

AH mi fan ancora più pena quelli di radio deejay..stravenduti anima e corpis a sti due:Prrr: :doh: :help:

In giro vedi tutti marchiati con sto D&G (al 99.9999999% ovviamente roba falsa)...mi fan pena.

Dalle mie parti i mammoriani doc han in faccia na maschera al posto degli occhiali..con su il marchio...mio dio, da VOMITO:D

recoil
23-05-2009, 16:52
che dire....

sti due maschoni m'han fatto godere...

accidenti, un coming out pubblico sul forum, complimenti per il coraggio :)

:asd:

spero che sgancino fino all'ultimo centesimo, anche se ci credo poco.
800mln di euro, è una cosa mostruosa :eek: e pensate a tutti quelli che non conosciamo che evadono cifre più piccole ma comunque significative...
che schifo

userpercaso
23-05-2009, 17:00
accidenti, un coming out pubblico sul forum, complimenti per il coraggio :)

:asd:

spero che sgancino fino all'ultimo centesimo, anche se ci credo poco.
800mln di euro, è una cosa mostruosa :eek: e pensate a tutti quelli che non conosciamo che evadono cifre più piccole ma comunque significative...
che schifo

Se calcoli tutti i suv e o macchinoni da oltre 50 mila e che girano, puoi farti una bella idea di quanti evadono.

I miei sono impiegati statali e non riescono ad andare oltre una fiesta del 96 e una matiz del 2004...fai te;)
Se solo in ita la legge fosse uguale per tutti e i finanziari fossero di più ed effettuassero controlli a RAFFICA... di colpo le città si svuoterebbero:D , l'aria sarebbe più pulita e non ci sarebbero persone che girano in hummer h3, gl, Ml, x5, x6, cayenne, range rover, jeep varie RIALZATE... in piena città:) :O

In Italia evadere è sin troppo semplice se non sei statale e dipendente....è troppo semplice GONFIARE.

tehblizz
23-05-2009, 17:03
Schifo di gente.. Ma in che nazione son capitato!!

ale85xp
23-05-2009, 17:33
francamente si meritava quella multa solo per le loro "creazioni"

:Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke: :Puke:

tecnologico
23-05-2009, 17:39
ecco ora na bella controllata fiscale alla ventura grazie:O

tecnologico
23-05-2009, 17:48
pesce piccolo......basta controllare tutti gli sportivi professionisti residenti in italia e siamo ok per 100 anni:D
Poi passiamo agli stilisti, impreditori alimentari, petroliferi etc etc......

pesce piccolo un par di balle questa guadagna più di kaka

DvL^Nemo
25-05-2009, 08:32
Che bella cosa, stamattina al TG1 c'era la presentatrice con in bell amostra la cinta di D&G.. :muro: :muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

dave4mame
25-05-2009, 08:47
e pensate a tutti quelli che non conosciamo che evadono cifre più piccole ma comunque significative...


si, ma non disegnano capi "di moda" che fan cagare a spruzzo un porco stitico.....



ps.
e cambia sta cacchio di firma, va.... :D

Dream_River
25-05-2009, 08:55
A quanto pare la lunga e potente mano delle lobby gay dovrà muoversi per rimedire a questo sgarbo :O

:asd:

Ah, naturalmente


GODO

Gemma
25-05-2009, 09:06
Bene, che quei soldi, vengano dati equamente a chi in questo periodo HA perso il lavoro.;)

Il povero Dolce, non potrà più acquistare un Viillino a Taormina per 20 milioni di € mischinazzu..:asd:

Comunque non mi sono mai andati giù ..se la menano troppo e da Siciliani ribattutti a Milano, nell'ambiente del fashion-trash mi fan ancora più pena...

Poi quella pubblicità di qualche tempo fa del masculo siculo era na cosa vergognosa:O

E' una offesa per l'intero modo omosex:O :Prrr:

AH mi fan ancora più pena quelli di radio deejay..stravenduti anima e corpis a sti due:Prrr: :doh: :help:

In giro vedi tutti marchiati con sto D&G (al 99.9999999% ovviamente roba falsa)...mi fan pena.

Dalle mie parti i mammoriani doc han in faccia na maschera al posto degli occhiali..con su il marchio...mio dio, da VOMITO:D

siciliani? :mbe:

forse a metà: mai visto un milanese più milanese di Stefano Gabbana :D

ornette
25-05-2009, 09:33
Ciò che mi ha colpito della vicenda è la pressochè totale assenza nei media (escluso il Giornale, che una volta tanto ha fatto il suo dovere). Nell'articolo del Giornale veniva fatto riferimento ad un altro episodio che vedeva coinvolti, nel 2008, i due stilisti (una cartella, mi pare di ricordare, di 90 milioni di euro..); ebbene, in quella circostanza i due avevano minacciato, molto dolcemente e gabbanamente (aggiunta mia), di togliere tutta la loro pubblicità dai giornali che ne avessero dato notizia in modo rilevante. Imparata la lezione, ho constatato che il Corriere, la Stampa e La Repubblica hanno pubblicato sabato un video intitolato "The Fabulous Life of D&G" nel quale si descriveva con piacere la megafesta organizzata dai due stilisti in occasione del festival del cinema di Cannes. Ovviamente nessun altro riferimento alla cartella di accertamento fiscale dal mostruoso importo. La cosa paradossale è che il tutto avveniva il giorno prima della giornata dei mezzi d'informazione!!

Onisem
25-05-2009, 10:05
GODO

non li ho mai sopportati...fanno schifo anche molte delle loro "creazioni"

bah..soprattutto Gabbana..mi disgusta

Godo pure io, cip e ciop non sono due stilisti. Vendono paccottiglia tamarra fatta dai cinesi ai fanboys di Amici di Maria De Filippi. Pessimi rappresentanti del made in italy, ma perfetti italiani per loro concezione della morale, delle regole etc. Due estimatori del PdC, guarda caso.

Onisem
25-05-2009, 10:09
Tanto si accorderanno come Tolentino Rossi, qualche spicciolo e passa la paura.

O la Lazio, o Pavarotti.... O tanti altri. A loro è consesso di trattare con il fisco e pagare un forfait magari comodamente dilazionato. Siccome gli mancano... In un paese normale e giusto caccerebbero tutto e subito a costo di farli fallire.

MARCA
25-05-2009, 10:25
AHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!

Che ipocrisia.

L'Italia intera marcia sugli sgamuffi fiscali.

Non si riesce proprio aprenderla sul serio una notizia del genere.

Adesso capisco perchè votano da quella parte: si sono ispirati al modello fiscale del rappresentante :asd:

Io sono il primo cittadino di questa Italia, quello che paga le tasse più di tutti (cit.)

Myth berlusconi pago o no più tasse di ogni altro italiano? :)
Gemma ti risulta che si voti FI sono per evadere? O che evadendo e votando FI si ottengano dei vantaggi fiscali?:O

the_joe
25-05-2009, 10:31
O la Lazio, o Pavarotti.... O tanti altri. A loro è consesso di trattare con il fisco e pagare un forfait magari comodamente dilazionato. Siccome gli mancano... In un paese normale e giusto caccerebbero tutto e subito a costo di farli fallire.

Ti sfugge il fatto che nei paesi seri il fisco non è congegnato in modo da lasciare facilmente scappatoie più o meno legali in modo da rendere praticamente la totalità dei contribuenti non perfettamente a posto a livello fiscale, così facendo nessuno può essere sicuro di avere i conti in ordine al 100% e possono accadere le cose che dici, ed è per questo che a fronte delle cifre sparate in prima istanza, poi si arriva a compromessi, proprio perchè nemmeno il FISCO stesso è in regola......

userpercaso
25-05-2009, 10:31
siciliani? :mbe:

forse a metà: mai visto un milanese più milanese di Stefano Gabbana :D

Dolce è di Polizzi Generosa PV di PA ;) , ho sbagliato su Gabbana...:O

mademistake
25-05-2009, 11:45
posso godere anch'io?
mica per i soldi (che sono comunque una scarrettata); tanto se la caveranno con un patteggiamento.

antipatici da far paura, con quello alto che c'ha una faccia da culo (nel senso della parte anatomica) da pigliare a schiffi/sculacciate.
loro, le loro "creazioni" e i pirli che se le comprano.


Non vedo perchè dovrei essere un pirla se compro dei vestiti. :rolleyes:

dave4mame
25-05-2009, 12:03
Non vedo perchè dovrei essere un pirla se compro dei vestiti. :rolleyes:

sei pirlo (almeno.. IMHO) se compri a 100 una cosa che ne vale 5....

mademistake
25-05-2009, 12:06
sei pirlo (almeno.. IMHO) se compri a 100 una cosa che ne vale 5....

Mi stai dando del pirla per come spendo i miei soldi?

dave4mame
25-05-2009, 12:43
si.

MesserWolf
25-05-2009, 12:48
si, ma non disegnano capi "di moda" che fan cagare a spruzzo un porco stitico.....



ps.
e cambia sta cacchio di firma, va.... :D

:sofico:

A me piace come marca D&G .... ha delle belle cose , non tutto ovviamente , ma dire che fa tutto schifo mi pare un tantino eccessivo.

Anzi direi che generalmente fanno bella roba , salvo qualche cosa.

mademistake
25-05-2009, 12:49
si.

Adesso riportami con esattezza tutti i costi di produzione di un capo x di uno stilista y.
Sono qua in attesa.
Fatto questo, ricaviamo una bella percentuale di ricarico, e verifichiamo quale sia la percentuale di ricarico sulle cose che acquisti tu, per esempio la macchina và. :)
Rimango in attesa del primo dato. :)

Ah ovviamente ti ho segnalato visto che mi hai dato del pirla ;)

MesserWolf
25-05-2009, 12:53
sei pirlo (almeno.. IMHO) se compri a 100 una cosa che ne vale 5....

Potresti generalizzare a tutta la moda allora ...

e cmq il valore è soggettivo, se ti piace gli dai un valore che può essere anche n volte il valore necessario per costruirlo.

Tieni poi conto che come tutte i brand di lusso hanno spese d'immagine , di design e qualità migliore di un capo "no brand".

Poi è verissimo che ormai fanno tutto in cina etc ... ma se quello fosse la discriminante non si comprerebbe più nulla.

dave4mame
25-05-2009, 13:09
Adesso riportami con esattezza tutti i costi di produzione di un capo x di uno stilista y.
Sono qua in attesa.
Fatto questo, ricaviamo una bella percentuale di ricarico, e verifichiamo quale sia la percentuale di ricarico sulle cose che acquisti tu, per esempio la macchina và. :)
Rimango in attesa del primo dato. :)

se una mutanda di cotone figlia di nn mi costa due euro e tu la paghi 20, il dubbio a me viene viene.
a te no?
amen... qualcuno l'economia la deve far girare.


Ah ovviamente ti ho segnalato visto che mi hai dato del pirla ;)
veramente ho confermato che è un comportamento da pirla; è un tantino diverso.

ad ogni buon conto mi ero già segnalato da solo....

mademistake
25-05-2009, 13:10
se una mutanda di cotone figlia di nn mi costa due euro e tu la paghi 20

Mi fai vedere qualche dato o parli per tue ipotesi? :)

dave4mame
25-05-2009, 13:15
Mi fai vedere qualche dato o parli per tue ipotesi? :)

del fatto che io la pago 2 euro o che quelle di tizio e coso ne costano 20?

mademistake
25-05-2009, 13:20
del fatto che io la pago 2 euro o che quelle di tizio e coso ne costano 20?

Un pò di domande:

1)Il costo pubblicitario sostenuto da chi produce le mutande da 2 euro è lo stesso delle campgne milionarie di D&G?
2)E a livello estetico sono mutande esattamente uguali?
3)E a livello di taglio e di vestibilità sono mutande identiche?
4)Tu quanti vestiti utilizzi di marchi come D&G, Owen, Galliano, Richmond e altri brand di questo livello?

Freeskis
25-05-2009, 13:20
sei pirlo (almeno.. IMHO) se compri a 100 una cosa che ne vale 5....

il valore alla fine lo stabilisce il compratore ed è quanto lui è disposto a spendere :p
il problema è che ste cose le fanno in cina spendendo 1€ ( a dir tanto mi sa ) e poi le rispediscono qui per venderle a 100€ :)
che poi non è un problema finchè c'è gente pronta a farsi spennare per ste cose è giusto che compri ste boiate :asd:
se poi però è all'acqua alla gola perchè lo mettono in cassa e non può permettersi le t-shirt bianche con su una scritta da 100 € è giusto che finiscano sotto i ponti :)
vestiti benissimo per carità ma sotto i ponti :)

dave4mame
25-05-2009, 13:30
Un pò di domande:

1)Il costo pubblicitario sostenuto da chi produce le mutande da 2 euro è lo stesso delle campgne milionarie di D&G?
2)E a livello estetico sono mutande esattamente uguali?
3)E a livello di taglio e di vestibilità sono mutande identiche?
4)Tu quanti vestiti utilizzi di marchi come D&G, Owen, Galliano, Richmond e altri brand di questo livello?

se tu vuoi pagare la pubblicità, è un problema tuo.
io 1500 euro per un vestito è uno sfizio che mi sono tolto.
ma ho avuto un sarto che mi ha misurato anche la bolla del ginocchio e me l'ha cucito su misura.
non l'ha fatto un cinesino in uno scantinato un tanto al chilo perchè poi arrivasse uno a "dargli valore" appiccicandogli un'etichetta.

e, a prescindere; è stata comunque una cosa da pirla.... perchè di certo non è l'abito che indosso che mi rendere "diverso".
se sono un coglione, lo sono sia con la polo da 3 euro che con il 3 pezzi di caraceni.

ps.
le marche che hai indicato sono l'apoteosi del parvenue....

mademistake
25-05-2009, 13:32
se tu vuoi pagare la pubblicità, è un problema tuo.
io 1500 euro per un vestito è uno sfizio che mi sono tolto.
ma ho avuto un sarto che mi ha misurato anche la bolla del ginocchio e me l'ha cucito su misura.
non l'ha fatto un cinesino in uno scantinato un tanto al chilo perchè poi arrivasse uno a "dargli valore" appiccicandogli un'etichetta.

ps.
le marche che hai indicato sono l'apoteosi del parvenue....

No ma più che altro hai risposto :asd:

Fritz!
25-05-2009, 13:36
ps.
le marche che hai indicato sono l'apoteosi del parvenue....

che bastardo :asd: :asd:

dave4mame
25-05-2009, 13:38
1) della pubblicità non me ne fotte una sega; non la indosso
2) delle mutande mi interessa che contengano comodamente quello che devono contenere; non devo farle vedere a nessuno.

e se arrivo a farle vedere... ormai non mi serve più fare vedere "di chi sono", (posto che mi sia ridotto tanto male da frequentare qualcuno che bada a chi ha firmato la mia biancheria)

3) tengono comodamente il loro contenuto.
è quello a cui tengo di più...

4) non ne ho; non ci tengo a indossare roba da truzzo.
preferisco spendere di più per un abito tagliato su misura.


ma tu sei uno di quelli che va in giro con l'etichetta della firma ancora attaccata alla manica?

dave4mame
25-05-2009, 13:39
che bastardo :asd: :asd:

ops... l'ho scritto male? :D

yorkeiser
25-05-2009, 13:52
Nel caso la truffa sia comprovata, un paese civile ha l'obbligo di chiuderli in una cella e buttare la chiave, oltre a fargli cacciare col sangue quello che hanno rubato. Tolleranza zero con gli evasori.


Se quando ti togli gli slip la ragazza è attenta a leggere cosa c'è scritto sopra, vuol dire che:
a) lei sta messa molto male
b) te stai messo molto male, ma per altri versi :asd:

mademistake
25-05-2009, 13:53
1) della pubblicità non me ne fotte una sega; non la indosso
Rimane il fatto che è un costo che va ad aumentare il prezzo del prodotto, che ti interessi o no.

2) delle mutande mi interessa che contengano comodamente quello che devono contenere; non devo farle vedere a nessuno.
e se arrivo a farle vedere... ormai non mi serve più fare vedere "di chi sono", (posto che mi sia ridotto tanto male da frequentare qualcuno che bada a chi ha firmato la mia biancheria)
Non esistono solo mutande firmate. Fermo restando che, per esperienza personale:
mutande da 2 euro si rovinano in breve tempo e fanno, esteticamente, abbastanza schifo(esattamente come i calzini del resto).

3) tengono comodamente il loro contenuto.
è quello a cui tengo di più...

4) non ne ho; non ci tengo a indossare roba da truzzo.
preferisco spendere di più per un abito tagliato su misura.
Roba da truzzo? Io mi vesto per niente da truzzo :asd: ma al mercato abbigliamento bello non ne vedo.
Immagino che il tuo armadio sia pieno di abiti classici da 1500 euro eh si :asd:
Ah per caso hai visto la collezione primavera estate di Dolce e Gabbana? E' tutto tranne che truzza :)
Per caso i truzzi che dici te sono quelli con la tshirt cinese con scritto ARMANI grosso come una casa? Mi spiace ma queste non sono le prime linee degli stilisti.


ma tu sei uno di quelli che va in giro con l'etichetta della firma ancora attaccata alla manica?
No, anzi, io non sopporto i marchi in vista, se c'è un marchio in vista su una camicia o pantalone, non lo compro.
Vogliamo comparare abiti di marchi importanti, magari di prima linea, con quelli dei cinesi. Il design, il taglio e l'inventiva dove li mettiamo?
Sappiamo tutti che i vestiti dei banchetti cinesi infatti sono meravigliosi. :O

Freeskis
25-05-2009, 13:58
No, anzi, io non sopporto i marchi in vista, se c'è un marchio in vista su una camicia o pantalone, non lo compro.
Vogliamo comparare abiti di marchi importanti, magari di prima linea, con quelli dei cinesi. Il design, il taglio e l'inventiva dove li mettiamo?
Sappiamo tutti che i vestiti dei banchetti cinesi infatti sono meravigliosi. :O

noo perché quelli di di'en'gì non sono fatti in cina no no :)

mademistake
25-05-2009, 14:01
noo perché quelli di di'en'gì non sono fatti in cina no no :)

E questo cosa significherebbe? Ci sono una marea di materiali con gerarchie qualitative diverse per una marea di prodotti fatti in cina.
Una camicia da 200 euro, anche se fatta in cina, non è uguale a una camicia da 10 euro sotto nessuno aspetto, sia stilistico che di materiali. :)

dave4mame
25-05-2009, 14:02
te l'ho già detto; ne ho uno solo ed è stata una gran pirlata.
pirlata perchè spendere quasi tre settimane di stipendio per un vestito è da babbeo.
pirlata anche perchè, a prescindere, non è che "mi fa migliore".
e tra l'altro, alla fin della fiera non mi sta così bene come un vestito da 90 euro che ho preso in saldo.
se devo vedere l'etichetta per dire che un abito è "bello" (e sentirmi "a posto"), beh... allora non devo valere granchè.

dave4mame
25-05-2009, 14:03
E questo cosa significherebbe? Ci sono una marea di materiali con gerarchie qualitative diverse per una marea di prodotti fatti in cina.
Una camicia da 200 euro, anche se fatta in cina, non è uguale a una camicia da 10 euro sotto nessuno aspetto, sia stilistico che di materiali. :)

tu sai come nasce il falso "di buona qualità"?
immagino di no...

Senza Fili
25-05-2009, 14:04
GODO.

'sti due omosessuali di destra (con tanto di parole d'odio contro i PACS) sono sempre andati a guardare alla saccoccia.
E'ora che inizino a sganciare il soldo anche loro.

Godo pure io.

mademistake
25-05-2009, 14:05
tu sai come nasce il falso "di buona qualità"?
immagino di no...

Intendi tipo le nike dure come il legno? :asd:

MesserWolf
25-05-2009, 14:05
te l'ho già detto; ne ho uno solo ed è stata una gran pirlata.
pirlata perchè spendere quasi tre settimane di stipendio per un vestito è da babbeo.
pirlata anche perchè, a prescindere, non è che "mi fa migliore".
e tra l'altro, alla fin della fiera non mi sta così bene come un vestito da 90 euro che ho preso in saldo.
se devo vedere l'etichetta per dire che un abito è "bello" (e sentirmi "a posto"), beh... allora non devo valere granchè.

bhe puoi prendere in saldo anche D&G ;p

e cmq che sia roba truzza d&G non è vero , qualcosa posso darti ragione (le cinturone , occhialoni , magliettozze con D&G enorme etc etc ok ... ma ci sono anche cose più sobrie e decisamente belline) ....

dave4mame
25-05-2009, 14:07
Intendi tipo le nike dure come il legno? :asd:

lo prendo per un no.

mademistake
25-05-2009, 14:09
lo prendo per un no.

Lo prendi male visto che conosco personalmente le fabbriche fiorentine dove vengono lavorati i materiali di Prada. :asd:

dave4mame
25-05-2009, 14:22
Lo prendi male visto che conosco personalmente le fabbriche fiorentine dove vengono lavorati i materiali di Prada. :asd:

e allora ti racconto la storiella raccontatami dal collega che gestisce un brand molto attivo nel pret a porter.
non ti faccio nomi per ovvi motivi; d'altra parte la dinamica è stata confermata dal buon saviano in gomorra.

a napoli arrivano, via container le pezze di filato (ormai la maggior parte dei filati è tessuta in cina); il tessuto ormai ha un costo pari a poco più della materia prima.
arriva un rappresentante della ditta appaltatrice che gestisce l'asta al ribasso; i contractor (gente che ha alle sue dipendenze qualche manata di cinesi e/o disperati) offre il suo servizio a prezzi via via decrescenti.

100 pezzi in 2 settimane a 20 euro l'uno!
130 pezzi in 12 giorni a 18 euro l'uno!

e così via.
alla fine l'appaltatore "chiude" a quel prezzo.
chi ci sta partecipa; chi non ci sta a casa.
il contractor sta sempre "largo"; diciamo che se gli servono 2000 pezzi, "chiude" per 4000.
tanto come detto, il costo della materia prima è prossimo allo zero.

e via! parte la corsa; questi poveracci a lavorare 24 ore al giorni.
alla fine chi "arriva prima" vende all'appaltatore i suoi pezzi.
gli altri cazzi loro; però bontà dell'appaltatore, si tiene i pezzi che ha lavorato.

questi pezzi, che sono in tutto e per tutto uguale agli originali finiscono nel mercato dei "falsi".
ma l'unica differenza rispetto agli originali è l'etichetta (che l'appaltatore si tiene ben stretta).
però questi vengono venduti sulle bancarella per una manata di euro (ovvero al loro valore intrinseco).

non ci sono furbi che "fanno apposta" a fare sempre tardi per tenersi la roba.
per due motivi.
da un lato perchè se perdi troppo spesso, hai chiuso; non verrai più considerato.
dall'altro perchè quello che spunti sul mercato del falso e comunque meno di quel (poco) che ti paga l'appaltatore.

mademistake
25-05-2009, 14:23
e allora ti racconto la storiella raccontatami dal collega che gestisce un brand molto attivo nel pret a porter.
non ti faccio nomi per ovvi motivi; d'altra parte la dinamica è stata confermata dal buon saviano in gomorra
E allora nomina vai, così avrai un minimo di credibilità.

MesserWolf
25-05-2009, 14:26
E allora nomina vai, così avrai un minimo di credibilità.

bhe onestamente non è difficile da credere , così come è vero che esistono alcuni falsi indistinguibili dagli originali .

dave4mame
25-05-2009, 14:27
E allora nomina vai, così avrai un minimo di credibilità.

sinceramente non ho voglia di cercarmi grane contravvenendo al codice deontologico.

se ti vai a cercare in biblioteca gomorra di saviano, troverai una descrizione del procedimento assai simile a quella che ti ho fatto poco sopra.

mi spiace averti rovinato l'emozione di indossare una mutanda firmata.

dave4mame
25-05-2009, 14:28
bhe onestamente non è difficile da credere , così come è vero che esistono alcuni falsi indistinguibili dagli originali .

perchè, come ho scritto, sono "falsi non falsi"....

mademistake
25-05-2009, 14:29
Peccato che non esistano sulle bancarelle giubbotti di rick owen da 2000 euro. :asd:
State parlando di contraffazione di capi non di prima linea e non di alta moda. :rolleyes:

Guille
25-05-2009, 14:30
bhe onestamente non è difficile da credere , così come è vero che esistono alcuni falsi indistinguibili dagli originali .

Basterebbe riguardarsi le puntate di Report dedicata al "Made in Italy" ;)

link 1 (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1075811,00.html)

link 2 (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1078530,00.html)

mademistake
25-05-2009, 14:31
sinceramente non ho voglia di cercarmi grane contravvenendo al codice deontologico.

se ti vai a cercare in biblioteca gomorra di saviano, troverai una descrizione del procedimento assai simile a quella che ti ho fatto poco sopra.

mi spiace averti rovinato l'emozione di indossare una mutanda firmata.

Eh si me l'hai proprio rovinata. Mi spiace deluderti ma nessuno falsifica prime linee, giacchè la massa non sa manco che sono. Sono i capi per le masse che vengono contraffatti. :)

dave4mame
25-05-2009, 14:31
Peccato che non esistano sulle bancarelle giubbotti di rick owen da 2000 euro. :asd:
State parlando di contraffazione di capi non di prima linea e non di alta moda. :rolleyes:

toh, divertiti.

IL LIBRO
"GOMORRA"
DI ROBERTO SAVIANO



Gomorra, scritto da Roberto Saviano (, ha il grande merito di raccontare la camorra, ma anche il capitalismo globale, dal di dentro, con gli occhi dell'uomo del sud che con il suo motorino gira per le frontiere della grande Napoli e vive, conosce, a volte partecipa, alle manovre del crimine organizzato, che spesso mostra un'efficienza industriale da fare invidia ai grandi capitani di industria americani. Saviano cita molte fonti, dati, ma è l'esperienza diretta che rende questo libro speciale e l'urlo strozzato di rabbia con cui chiude l'ultimo capitolo è una sfida non solo alla camorra, ma anche e sopratutto all'omertà dei campani e al mondo cosiddetto "legale", "perbene", che mostra purtroppo fin troppi legami di affari con le mafie.
Il libro è diviso in capitoli che analizzano le diramazioni degli affari della camorra, nel napoletano e in giro per il mondo, evidenziando la grande capacità imprenditoriale e di mediazione della criminalità organizzata campana, senza dimenticare il sottostrato di estrema violenza che la caratterizza.
Gomorra è una miniera di informazioni sul commercio internazionale e subito si scopre l'importanza che ha il porto di Napoli nel commercio cinese. Si scopre che proprio a Napoli il più grande armatore cinese, la COSCO, che possiede la terza flotta più grande del mondo, ha preso in gestione il più grande terminal per container, consorziandosi con la MSC (sede a Ginevra) che ha la seconda flotta più grande del mondo. Si tratta di 950 metri di banchina, 130.000 mq. di terminal container e 30.000 mq. esterni. Il traffico di container è incredibile e Saviano sottolinea come nel porto, al contrario della tipica lentezza di Napoli, quello che fuori viene fatto in un ora, qui in un minuto; tutto è automatizzato e non si deve perdere un secondo. I controlli diventano un problema, anche per chi è onesto ed è difficile controllare i container che escono dal porto ogni anno: ufficialmente vengono registrati 1.600.000 tonnellate di merce proveniente dalla Cina, ma almeno un altro milione passa senza lasciare traccia. Sono cifre enormi, un fiume di merce che poi si disperde in tutta l'Italia e in Europa.
Ma i cinesi non si fermano a questo. Stanno cercando di entrare nel mercato dell'abbigliamento di eccellenza, quello delle grandi firme della haute couture, che è appannaggio della camorra e che viene prodotto da un sottobosco di micro imprese con sede a nord di Napoli. Infatti in quella che viene conosciuta come la Las Vegas campana, una serie di paesi come Caivano, Sant'antimo, Arzano..., chiamata così perchè costruita nel nulla, nel deserto della legalità e del vivere civile. Qui le imprese sono di 10 dipendenti, non c'è conflitto di classe, il padrone è un ex operaio, la famiglia vive al piano di sopra dello stesso edificio della fabbrica e le operaie lasciano le figlie alla moglie del proprietario; non c'è rete di protezione, diritti, giuste cause, permessi, ferie, il diritto te lo costruisci, le ferie le implori: si lavora sull'eccellenza e si hanno stipendi infimi: ma non c'è l'uno senza l'altro.
Saviano ci dice che queste aziende partecipano alle aste che fanno le grandi griffe, che riescono ad assicurarsi prodotti di altissimo livello a poco prezzo, su cui poi i vari stilisti metteranno il loro marchio, se chiaramente rispettano gli standard che avevano fissato al momento dell'asta. Saviano fa amicizia con uno dei lavoranti, Pasquale, un vero genio del taglio, che di nascosto dà lezioni ai cinesi italiani, che stanno cercando di combattere la concorrenza delle merci che vengono dalla Cina facendo un salto di qualità alla propria produzione.
Una sera Pasquale vede nella notte degli Oscar Angelica Jolie e riconosce il suo abito. Il suo occhio infallibile riconosce ogni cucitura di quell'abito. Da quella sera Pasquale si rifiuta di continuare il suo lavoro e cambia: diventa camionista, un lavoro che mortifica le sua magiche mani. Pasquale sapeva che quel lotto sarebbe andato in America, ma vedere quell'abito sul corpo di Angelica Jolie gli è parso una beffa insopportabile.
La produzione, che non ha l'autorizzazione della casa madre, viene diffusa dal clan di Secondigliano in una rete di negozi di tutto il mondo: con qualità e marca assoluti, una sorta di falso-vero. In Australia, in Sudamerica, a Cuba. Le griffe della moda hanno protestato contro il grande mercato del falso gestito dalla camorra solo dopo che l'Antimafia ha scoperto l'intero meccanismo. Infatti la camorra controllava moltissimi punti commerciali, la distribuzione, gli agenti, i trasporti, e i clan non rovinavano l'immagine delle griffe, ma ne sfruttavano il carisma pubblicitario e simbolico, aiutando la diffusione del marchio, anche tra chi non avrebbe potuto mai indossare i capi griffati, facendo falsi di taglie che le griffe non producono per questioni d'immagine.
A Secondigliano hanno capito che la capillare rete internazionale di punti vendita è il loro business più esclusivo, non secondario a quello della droga, che spesso usa gli stessi canali. Ma è proprio diversa la struttura della camorra rispetto alla mafia; la camorra ha una struttura orizzontale, più flessibile di quella di cosa nostra; è capace di gettarsi su mercati nuovi, più flessibile, spesso i camorristi sono grandi intermediari tra la mafia e i trafficanti albanesi e sudamericani: veri e propri comitati d'affari, che non hanno bisogno dei politici come la mafia, ma sono i politici che hanno bisogno di loro.
Un'esempio di questa capacità imprenditoriale sono stati i Di Lauro e il loro modo nuovo di vendita e diffusione della droga. Al contrario della mafia, i Di Lauro non vendono la droga in grandi quantità, ma invece in maniera capillare, favorendo persino la sicurezza dell'acquirente, con la protezione di pali. Ti fanno anche trovare la merce pronta, se telefoni, nella zona del rione Berlingieri. I Di Lauro liberalizzano lo spaccio e l'approvviggionamento di droga, creando una piccola imprenditoria dello spaccio, capace di creare/trovare nuovi clienti. Vengono attirati tutti quelli che vogliono mettere su uno spaccio tra amici, in modo da pagarsi una vacanza, un master, aiutare il pagamento del mutuo. Questo ha portato ad un abbassamento dei prezzi, rendendo la cocaina accessibile a lavoratori e studenti. Ora esistono i cosiddetti giri: c'è il giro dei medici, dei piloti, dei giornalisti, degli impiegati statali. D'altra parte la cocaina viene vista non più come trasgressione, ma aiuto, un solvente della fatica, un anestetico del dolore, una protesi della felicità, alla portata di tutti. Un arresto su tre è incensurato.
Un'episodio grottesco e terribile è quello dei Visitors, eroinomani che vengono attirati da tutta Italia, quando i trafficanti vogliono provare un nuovo modo di tagliare la droga, senza rischiare di perdere i clienti.
La politica di liberalizzazione dei Di Lauro provocò, nel 2005, la cosiddetta guerra di Secondigliano tra i Di Lauro e gli Scissionisti, gruppi di camorristi che erano riusciti a crearsi degli spazi propri di manovra. Le morti della guerra di Secondigliano richiamò molti giornalisti, ma, dice Saviano, nessuno vede oltre quella violenza, nessuno ha occhi per la ricchezza incredibile che viene foggiata qui e di cui queste terre non vedono che bagliori. In una delle faide di questa guerra, viene uccisa per sbaglio una ragazzina, Annalisa Durante, una delle tante vittime di una guerra che solo nel 2005 fece 90 morti (e Saviano conta 3.500 uccisioni in trent'anni, un record da guerra vera, che non ha uguali in tutta l'Europa). La guerra finisce con un patto di pace che viene pubblicato sul giornale Cronache di Napoli il 27 giugno 2005.
Un sacerdote cerca negli anni novanta di combattere la camorra. Si tratta di don Peppino Diana, parroco della chiesa di San Nicola di Bari, ucciso nel 1994 a Casal di Principe con cinque colpi di pistola. Un destino simile a quello di don Puglisi, a Palermo.
Don Peppino distribuì il documento Per amore del mio popolo non tacerò firmato da tutti i parroci di Casal di Principe nella notte di Natale del 1993, in cui usò la parola per scardinare e mettere in crisi l'autorità economica e criminale della camorra, ma anche il tacere dei più che non è solo omerta, ma è spesso "non mi riguarda", negando la fede cristiana dei boss, facendo chiarezza sulle parole, sui perimetri dei valori, entrando nel merito dei sacramenti, allontanando i clan dai simboli religiosi.
Una dei capitoli che più colpisce leggendo Gomorra è quello che riguarda il traffico dei rifiuti tossici, in cui sono maestri i camorristi, che non si creano problemi a foderare di veleno i propri paesi, a lasciar marcire le terre che circoscrivono i loro domini: negli ultimi dieci anni 18.000 tonnellate di rifiuti tossici da Brescia sono finiti a Napoli e 1.000.000 tonnellate a Santa Maria Capua Vetere in 4 anni. Le campagne del napoletano e del casertano sono mappamondi della monnezza, cartine al tornasole della produzione industriale italiana. D'altra parte smaltire i rifiuti tossici in maniera legale costa ad un'impresa del Nord 21-62 centesimi/chilo, contro l'offerta dei clan (9-10 centesimi trasporto compreso): un risparmio dell'80%, che incide nel bilancio delle imprese del Nord Italia.
Una figura cardine di questo commercio è quello del mediatore camorrista (gli stakeolder), capace di garantire il servizio in ogni sua parte, mentre i mediatori delle imprese legali propongono prezzi maggiorati, esenti dal trasporto; i mediatori della camorra non sono mai affiliati al clan, lavorano per diverse famiglie e sono difficili da condannare perchè ufficialmente non prendono parte a nessun passaggio della catena dello smaltimento criminale dei rifiuti. Racconta Saviano che lo stake guarda diversamente dal costruttore: un costruttore vede lo spazio vuoto come qualcosa da riempire, lo stake pensa invece a come trovare il vuoto nel pieno, a come ficcare qualcosa dentro: per esempio la piazzola abbandonata di una pompa di benzina allo stake fa pensare subito ai serbatoi sotterranei vuoti, capaci di osptare decine e decine di piccoli fusti di rifiuti chimici.
L'assoluto sprezzo del proprio territorio da parte del camorrista accentua la paura degli inceneritori che hanno molti nella Campania, una paura che a noi sembra il retaggio di ignoranza o semplicemente una manovra della camorra. Leggendo il libro di Saviano si scopre che la gente teme semplicemente che i loro territori possano diventare le fornaci perenni dei rifiuti di mezz'Italia a disposizione dei clan, capaci di vanificare tutte le garanzie di sicurezza ecologiche, contro i veleni che loro imporrebbero di bruciare; temono che possano arrivare da ogni parte rifiuti tossici spacciati per rifiuti ordinari: così cercano di resistere allo stremo. È una paura che adesso diventa più comprensibile. Se fossi napoletabo forse la penserei allo stesso modo!
Il capitolo sui rifiuti tossici si intitola "la terra dei fuochi", è la zona Giugliano-Villaricca-Qualiano, 39 discariche di cui 27 con rifiuti pericolose: quando stanno per esaurirsi, la camorra dà fuoco ai rifiuti, con pericolo mortale per chi ci vive attorno. I più bravi ad accendere i fuochi sono i ragazzini ROM, che ricevono 50 euro per ogni cumulo bruciato. Si alza dai fuochi un fumo nerissimo e si abbassa il valore di terreni una volta famosi nel mondo per l'esportazione di frutta e ortaggi fino in Scandinavia; ma questo favorisce sempre i clan, che possono acquistare gli stessi terreni a poco prezzo. La mortalità in Campania per cancro è aumentata negli ultimi anni del 21%...
Il grido di rabbia di Saviano chiude il libro: Sono nato in terra di camorra, nel luogo con più morti ammazzati d'Europa, nel territorio dove la ferocia è annodata agli affari, dove niente ha valore se non genera potere. (...) In terra di camorra, combattere i clan non è lotta di classe, affermazione del diritto, riappropriazione della cittadinanza. Non è la presa di coscienza del proprio onore, la tutela del proprio orgoglio. È qualcosa di più essenziale, di ferocemente carnale. (...) Porsi contro i clan diviene una guerra per la sopravvivenza, come se l'esistenza stessa, il cibo che mangi, le labbra che baci, la musica che ascolti, le pagine che leggi non riuscissero a concederti il senso della vita, ma solo quello della sopravvivenza. E così conoscere non è più una traccia di impegno morale. Sapere, capire diviene una necessità. L'unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare.
Chiudiamo il libro, coscienti della guerra e della solitudine di Roberto Saviano. Adesso è costretto a nascondersi per le minacce ricevute e fa rabbia pensare che invece i camorristi girano tranquilli. Saviano racconta che è stato interrogato dagli inquirenti su quello che ha scritto nel libro. Giustamente, e amaramente, dice che le stesse domande che hanno fatto a lui avrebbero dovuto farle a chi sa veramente, a chi è responsabile di Gomorra.

Freeskis
25-05-2009, 14:31
E allora nomina vai, così avrai un minimo di credibilità.

perché tu pretendi di avere più credibilità ? :asd:

MesserWolf
25-05-2009, 14:32
perchè, come ho scritto, sono "falsi non falsi"....

ma sì infatti ... al più non si sbattono troppo coi controlli di qualità su quei pezzi ....

mademistake
25-05-2009, 14:33
toh, divertiti.

Mi pare che tu non abbia proprio capito :asd:

Te lo scrivo in maniera di più agile comprensione:
il mercato dei falsi è il mercato di linee che vanno per la maggiore. Questo non è il mercato delle prime linee. Non c'è nessun interesse a falsificare certi tipi di capi che sono sconosciuti ai più e che vengono acquistati da una nicchia di persone.

dave4mame
25-05-2009, 14:46
Mi pare che tu non abbia proprio capito :asd:

Te lo scrivo in maniera di più agile comprensione:
il mercato dei falsi è il mercato di linee che vanno per la maggiore. Questo non è il mercato delle prime linee. Non c'è nessun interesse a falsificare certi tipi di capi che sono sconosciuti ai più e che vengono acquistati da una nicchia di persone.

e, secondo te, quel capo, ha un valore INTRINSECO superiore a quello destinato al mass market?

io 300 euro per un pullover al limite li pago.
ma li pago perchè è di cachemire, non perchè è un capo di lambswool con sopra l'etichetta di tiziocaio.

MesserWolf
25-05-2009, 14:53
e, secondo te, quel capo, ha un valore INTRINSECO superiore a quello destinato al mass market?

io 300 euro per un pullover al limite li pago.
ma li pago perchè è di cachemire, non perchè è un capo di lambswool con sopra l'etichetta di tiziocaio.

oppure perchè ti piace il design ... voglio dire l'aspetto estetico ha un valore, il valore degli abiti non è determinato solo dai materiali e dalla manodopera .

Una camicia di lino posso anche pagarla cara , se ritengo che abbia un disegno fighissimo e nessun altro brand ha , a meno (certo nella moda la differenza spesso si fa sui dettagli che ad un certo punto possono essere effettivamente irrilevanti) ....

questo al di là del discorso brand / non brand .

Fritz!
25-05-2009, 14:55
Peccato che non esistano sulle bancarelle giubbotti di rick owen da 2000 euro. :asd:
State parlando di contraffazione di capi non di prima linea e non di alta moda. :rolleyes:

I capi di alta moda non son certo quelli che trovi in boutique. Quelli che trovi in boutique son quelli fatti dalle operaie vietnamite con produzioni industrializzate, e linee che c'entrano ben poco con l'alta moda.

mademistake
25-05-2009, 14:58
I capi di alta moda non son certo quelli che trovi in boutique. Quelli che trovi in boutique son quelli fatti dalle operaie vietnamite con produzioni industrializzate, e linee che c'entrano ben poco con l'alta moda.

La boutique non è il negozio con le griffe, la boutique è il negozio che ha capi di sfilata.

the_joe
25-05-2009, 15:01
Non ho capito perchè se a qualcuno piace un capo D&G (o altra griffe a piacere), dovrebbe invece comprare un qualcos'altro.......

ConteZero
25-05-2009, 15:08
Non ho capito perchè se a qualcuno piace un capo D&G (o altra griffe a piacere), dovrebbe invece comprare un qualcos'altro.......

Per non dare i soldi a due così:

http://www.smh.com.au/ffximage/2007/12/05/dg1_gallery__490x400.jpg

...li hai guardati bene in faccia ?
Il gatto e la volpe in versione umana.

the_joe
25-05-2009, 15:10
Per non dare i soldi a due così:

http://www.smh.com.au/ffximage/2007/12/05/dg1_gallery__490x400.jpg

...li hai guardati bene in faccia ?
Il gatto e la volpe in versione umana.

Ciò vuol dire che conosci personalmente o perlomeno "di faccia" tutti quelli che producono le cose che compri.......

dave4mame
25-05-2009, 15:11
ma tu puoi comprare quel che vuoi.
basta che sai che paghi un brand e non un valore intrinseco.

ah, gli orologi D&G (come del resto tutti gli orologi di griffe che nulla hanno a che vedere con l'orologeria) sono basati su un meccanismo in plastica.
che è quello prodotto su licenza swatch.

mademistake
25-05-2009, 15:16
ma tu puoi comprare quel che vuoi.
basta che sai che paghi un brand e non un valore intrinseco.

ah, gli orologi D&G (come del resto tutti gli orologi di griffe che nulla hanno a che vedere con l'orologeria) sono basati su un meccanismo in plastica.
che è quello prodotto su licenza swatch.

E chi ha menzionato gli orologi cacosi d&g... :mbe:

the_joe
25-05-2009, 15:16
ma tu puoi comprare quel che vuoi.
basta che sai che paghi un brand e non un valore intrinseco.

ah, gli orologi D&G (come del resto tutti gli orologi di griffe che nulla hanno a che vedere con l'orologeria) sono basati su un meccanismo in plastica.
che è quello prodotto su licenza swatch.

Ma guarda, su questo sono perfettamente d'accordo, ma sarai d'accordo anche sul fatto che di NIENTE paghi il valore intrinseco dell'oggetto cioè il costo che avresti a produrtelo da solo no?????

Poi che ci sia roba più o meno cara con più o meno contenuto di valore, è vero, ma non devi certo cercarla nella moda dove il valore aggiunto di una griffe è praticamente il 99% del costo finale.....


Per gli orologi, si potrebbe fare un ragionamento identico, il prezzo finale è completamente scorrelato dal valore intrinseco dell'oggetto in se anche in quelli di alta orologeria.....

Drakogian
25-05-2009, 15:24
Peccato che non esistano sulle bancarelle giubbotti di rick owen da 2000 euro. :asd:
...
Scusate l'ignoranza... ma cosa hanno di speciale i giubbotti di rick per costare 2000 € ? :eek: :eek:

mademistake
25-05-2009, 15:25
Scusate l'ignoranza... ma cosa hanno di speciale i giubbotti di rick per costare 2000 € ? :eek: :eek:

1) la tipologia e la lavorazione della pelle
2) il taglio
3) rick owen

MesserWolf
25-05-2009, 15:26
Ma guarda, su questo sono perfettamente d'accordo, ma sarai d'accordo anche sul fatto che di NIENTE paghi il valore intrinseco dell'oggetto cioè il costo che avresti a produrtelo da solo no?????

Poi che ci sia roba più o meno cara con più o meno contenuto di valore, è vero, ma non devi certo cercarla nella moda dove il valore aggiunto di una griffe è praticamente il 99% del costo finale.....


Per gli orologi, si potrebbe fare un ragionamento identico, il prezzo finale è completamente scorrelato dal valore intrinseco dell'oggetto in se anche in quelli di alta orologeria.....

sono d'accordo , ma :
1) il design ha un valore , la bellezza di un oggetto ha un valore (apple docet )
2) nell'orologeria d'alto livello intervengono anche materiali e scelte tecniche costose ( la cassa in titanio e zaffiro costa di più che acciaio e vetro.... per esempio).
3) il lusso ha da sempre ricarichi superiori, ma anche perchè effettivamente ha un domanda diversa dal mass market e delle dinamiche diverse .
4) ci sono anche spese d'immagine .... un brand è noto e esclusivo perchè ha speso risorse per esserlo , e se il mercato lo riconosce come un valore , viene fatto pagare.

E' chiaro che i costi di produzione cmq sono tutt'altra cosa rispetto a quello che viene fatto pagare a noi ...
Per difenderci da ciò , senza rinunciare a ciò che ci piace , occorre andare di saldi , di outlet , rifiutare di comprare di fronte a eccessi scandalosi (qua però diventa soggettivo e dipende dalla disp finanziaria ) di più non possimo fare.

the_joe
25-05-2009, 15:34
sono d'accordo , ma :
1) il design ha un valore , la bellezza di un oggetto ha un valore (apple docet )
2) nell'orologeria d'alto livello intervengono anche materiali e scelte tecniche costose ( la cassa in titanio e zaffiro costa di più che acciaio e vetro.... per esempio).
3) il lusso ha da sempre ricarichi superiori, ma anche perchè effettivamente ha un domanda diversa dal mass market e delle dinamiche diverse .
4) ci sono anche spese d'immagine .... un brand è noto e esclusivo perchè ha speso risorse per esserlo , e se il mercato lo riconosce come un valore , viene fatto pagare.

E' chiaro che i costi di produzione cmq sono tutt'altra cosa rispetto a quello che viene fatto pagare a noi ...
Per difenderci da ciò , senza rinunciare a ciò che ci piace , occorre andare di saldi , di outlet , rifiutare di comprare di fronte a eccessi scandalosi (qua però diventa soggettivo e dipende dalla disp finanziaria ) di più non possimo fare.

Guarda, qua non c'è niente da dire, hai ragione e basta....

Solo che mi da fastidio ogni volta che qualcuno fa i conti in tasca agli altri e reputa le SUE scelte personali come le uniche degne di considerazione.

Fritz!
25-05-2009, 15:37
Poi che ci sia roba più o meno cara con più o meno contenuto di valore, è vero, ma non devi certo cercarla nella moda dove il valore aggiunto di una griffe è praticamente il 99% del costo finale.....



Ma é proprio questo il punto.

Il prezzo elevato di un brand non significa qualità materiale superiore.

Drakogian
25-05-2009, 15:42
1) la tipologia e la lavorazione della pelle
2) il taglio
3) rick owen

Grazie... ho imparato un'altra cosa... mi mancava... rick owen mi rimane comunque sconosciuto.

Comunque, ritornando OT, se è vero che questi due tizi devono pagare 800 milioni € per elusione fiscale e di abuso di diritto allora si meritano che molti dei loro "aficionados" li boicottino.

the_joe
25-05-2009, 15:42
Ma é proprio questo il punto.

Il prezzo elevato di un brand non significa qualità materiale superiore.

Difficilmente però troverai merce di qualità senza brand..... ;) (purtroppo)

Fritz!
25-05-2009, 15:52
Difficilmente però troverai merce di qualità senza brand..... ;) (purtroppo)

Beh non é cosi... dipende dal tipo di prodotto e dal tipo di mercato

Certo se vuoi comprarti un prodotto tecnologico di qualità, chiaramente lo devi cercare in un industria che ha il know how. E che quindi ha anche la forza di un marchio.

Se parliamo di vestiario, va da se che se cerchi alta qualità allora vai dal sarto che ti fa la camicia o la giacca su misura, o dal magliaio che lavora puro cachemire. E questo vale unpo' per tutti i prodotti di tipo manifatturiero, dove la lavorazione manuale aggiunge qualità che la produzione industriale ovviamente non ha.

Poi ognuno può valutare personalmente se ritiene che il guadagno in qualità valga la spesa per i mobili o una torta, o se invece sia piu che sufficiente il mobile di ikea e la crostata del mulino bianco ( o meglio ancora quella del discount fatta dalla stessa fabbrica :asd:)

Rimane però sostanzialmente un mito l'idea che il prodotto industrializzato di marca, sia qualitativamente superiore. Tra una mutanda fatta in una fabbrica indonesiana con su l'etichetta D&G e la mutanda industrializzata fatta in una fabbrica indonesiana venduta senza marca dalla Standa le differenze bisogna volerle vedere, per trovarle.

the_joe
25-05-2009, 15:56
Beh non é cosi... dipende dal tipo di prodotto e dal tipo di mercato

Certo se vuoi comprarti un prodotto tecnologico di qualità, chiaramente lo devi cercare in un industria che ha il know how. E che quindi ha anche la forza di un marchio.

Se parliamo di vestiario, va da se che se cerchi alta qualità allora vai dal sarto che ti fa la camicia o la giacca su misura, o dal magliaio che lavora puro cachemire. E questo vale unpo' per tutti i prodotti di tipo manifatturiero, dove la lavorazione manuale aggiunge qualità che la produzione industriale ovviamente non ha.

Poi ognuno può valutare personalmente se ritiene che il guadagno in qualità valga la spesa per i mobili o una torta, o se invece sia piu che sufficiente il mobile di ikea e la crostata del mulino bianco ( o meglio ancora quella del discount fatta dalla stessa fabbrica :asd:)

Rimane però sostanzialmente un mito l'idea che il prodotto industrializzato di marca, sia qualitativamente superiore. Tra una mutanda fatta in una fabbrica indonesiana con su l'etichetta D&G e la mutanda industrializzata fatta in una fabbrica indonesiana venduta senza marca dalla Standa le differenze bisogna volerle vedere, per trovarle.

Ma difatti si ritorna a quanto ho detto prima che se si parla di moda il 99% del costo è formato dal "brand" però se si parla di altre cose la proporzione cambia anche se il marchio fa sempre parte del costo finale in modo importante, poi finchè si parla di mutande passi, ma se si comincia a parlare di abbigliamento tecnico, la differenza fra i capi di marca e quelli del Decathlon si vede, si sente e si tocca (Cit.) :O

Fritz!
25-05-2009, 16:05
Ma difatti si ritorna a quanto ho detto prima che se si parla di moda il 99% del costo è formato dal "brand" però se si parla di altre cose la proporzione cambia anche se il marchio fa sempre parte del costo finale in modo importante, poi finchè si parla di mutande passi, ma se si comincia a parlare di abbigliamento tecnico, la differenza fra i capi di marca e quelli del Decathlon si vede, si sente e si tocca (Cit.) :O

Son mercati chiaramente diversi.
L'attrezzatura sportiva si rivolge in primo luogo verso un mercato di appassionati, che vogliono spendere per bisogni specifici. E che sono gli early adopters

Poi questa notorietà la si usa anche per il mercato di massa. Quelli che sono i followers, e che costituiscono poi il grosso dei profitti.

Il mercato della griffe é diverso. c'é un mercato esclusivo extralusso, che non sono i mademistake, ma vip e star. I loro bisogni sono radicalmente diversi. Per dire non é certo un grosso problema l'usura, visto che si tratta di un mercato di consumatori che metteranno ogni capo una volta o due. Quello che conta è l'estetica, l'unicità, le relazioni pubbliche.

Questo mercato, che poi crea poco profitto, svolge il ruolo dell'early adopters, seguti dal mercato del lusso di massa ai quali si vende sostanzialmente la marca.

MesserWolf
25-05-2009, 16:10
Beh non é cosi... dipende dal tipo di prodotto e dal tipo di mercato

Certo se vuoi comprarti un prodotto tecnologico di qualità, chiaramente lo devi cercare in un industria che ha il know how. E che quindi ha anche la forza di un marchio.

Se parliamo di vestiario, va da se che se cerchi alta qualità allora vai dal sarto che ti fa la camicia o la giacca su misura, o dal magliaio che lavora puro cachemire. E questo vale unpo' per tutti i prodotti di tipo manifatturiero, dove la lavorazione manuale aggiunge qualità che la produzione industriale ovviamente non ha.

Poi ognuno può valutare personalmente se ritiene che il guadagno in qualità valga la spesa per i mobili o una torta, o se invece sia piu che sufficiente il mobile di ikea e la crostata del mulino bianco ( o meglio ancora quella del discount fatta dalla stessa fabbrica :asd:)

Rimane però sostanzialmente un mito l'idea che il prodotto industrializzato di marca, sia qualitativamente superiore. Tra una mutanda fatta in una fabbrica indonesiana con su l'etichetta D&G e la mutanda industrializzata fatta in una fabbrica indonesiana venduta senza marca dalla Standa le differenze bisogna volerle vedere, per trovarle.

bhe però una camicia fatta su misura dal sarto mi costa un botto (senza contare che manco saprei dove trovarlo ormai un sarto che me la fa la camicia) ... è valido il tuo discorso per il lusso lusso , ma altrimenti d&g è capace di costare di meno , specie se compri il capo della passata stagione ...

Fritz!
25-05-2009, 16:16
bhe però una camicia fatta su misura dal sarto mi costa un botto (senza contare che manco saprei dove trovarlo ormai un sarto che me la fa la camicia) ... è valido il tuo discorso per il lusso lusso , ma altrimenti d&g è capace di costare di meno , specie se compri il capo della passata stagione ...

Ovvio che il sarto costa un botto. Ma non parlavo di prezzi, quanto di qualità.

Ma ti assicuro che di satorie ne esistono e non sono poche. A Milano ce ne sono di sicuro svariate. E ovviamente hanno una clientela di gente che é ricca, ma ricca sul serio.

Il mercato delle griffe non é un vero mercato di lusso, perché è un mercato di lusso massificato. E' in realtà il settore high end del mercato di massa.

ConteZero
25-05-2009, 16:16
Qualcuno faccia la doverosa distinzione fra "alta moda" e "pret a porter".

mademistake
25-05-2009, 16:17
Il tasso di scemenze in questo topic è decisamente elevato. :asd:

MesserWolf
25-05-2009, 16:20
Beh non é cosi... dipende dal tipo di prodotto e dal tipo di mercato

Certo se vuoi comprarti un prodotto tecnologico di qualità, chiaramente lo devi cercare in un industria che ha il know how. E che quindi ha anche la forza di un marchio.

Se parliamo di vestiario, va da se che se cerchi alta qualità allora vai dal sarto che ti fa la camicia o la giacca su misura, o dal magliaio che lavora puro cachemire. E questo vale unpo' per tutti i prodotti di tipo manifatturiero, dove la lavorazione manuale aggiunge qualità che la produzione industriale ovviamente non ha.

Poi ognuno può valutare personalmente se ritiene che il guadagno in qualità valga la spesa per i mobili o una torta, o se invece sia piu che sufficiente il mobile di ikea e la crostata del mulino bianco ( o meglio ancora quella del discount fatta dalla stessa fabbrica :asd:)

Rimane però sostanzialmente un mito l'idea che il prodotto industrializzato di marca, sia qualitativamente superiore. Tra una mutanda fatta in una fabbrica indonesiana con su l'etichetta D&G e la mutanda industrializzata fatta in una fabbrica indonesiana venduta senza marca dalla Standa le differenze bisogna volerle vedere, per trovarle.

La marca ti dà delle garanzie di qualità e una certa "direzione" stilistica .
Andando in un negozio d&g (per esempio) io so già a priori bene o male che qualità andrò a trovare e che tipo di vestiti .
Per questo le marche e i franchising hanno successo .

NOn credo che sia di qualità perchè d&G e perchè più cara, ma perchè conosco d&g e la qualità bene o male che mi dà. D&G potrà anche produrre in cina, ma se la qualità scade troppo ne avrebbe un danno di immagine e non venderebbe più. Questo chiaramente non impedisce che sul mercato ci siano prodotti di pari qualità .... magari pure più economici, ma magari è più difficile individuarli .

Se io ignorantissimo di moda andassi a farmi fare una camicia da un sarto , la qualità la potrei apprezzare solo a prodotto finito , anzi forse solo dopo averla usata per un po' di tempo (magari al primo lavaggio si trasforma in coriandoli ).
Le marche alla fin fine danno delle forme di garanzia su questo , sono dei segnali contro la adverse selection.

MesserWolf
25-05-2009, 16:24
Ovvio che il sarto costa un botto. Ma non parlavo di prezzi, quanto di qualità.

Ma ti assicuro che di satorie ne esistono e non sono poche. A Milano ce ne sono di sicuro svariate. E ovviamente hanno una clientela di gente che é ricca, ma ricca sul serio.

Il mercato delle griffe non é un vero mercato di lusso, perché è un mercato di lusso massificato. E' in realtà il settore high end del mercato di massa.
Si lo so che a milano ce ne sono , ma intendevo dire che io "povero Disgraziato" non saprei da che parte girarmi , nonostante possa anche spendere un po' in vestiti. Il po' è relativo però :D (spendo pochissimo rispetto a gente che conosco ... o alla donna media con 25.000 borsette^^ ).

d&g e le griffe sono lusso , ma del lusso esistono varie sfumature. Ad esempio con la crisi il lusso è andato giù , ma non il lusso lusso .
Cioè di audi se ne vendono meno , di ferrari no, giusto per intenderci.

Parlando di d&g però il discorso sartorie a questo punto c'entra poco o quantomeno marginalmente .... nel senso che per certi clienti penso che anche D&g faccia un lavoro tipo sartoria .... gli fanno il disegno su misura etc etc

ale85xp
25-05-2009, 16:27
e allora ti racconto la storiella raccontatami dal collega che gestisce un brand molto attivo nel pret a porter.
non ti faccio nomi per ovvi motivi; d'altra parte la dinamica è stata confermata dal buon saviano in gomorra.

a napoli arrivano, via container le pezze di filato (ormai la maggior parte dei filati è tessuta in cina); il tessuto ormai ha un costo pari a poco più della materia prima.
arriva un rappresentante della ditta appaltatrice che gestisce l'asta al ribasso; i contractor (gente che ha alle sue dipendenze qualche manata di cinesi e/o disperati) offre il suo servizio a prezzi via via decrescenti.

100 pezzi in 2 settimane a 20 euro l'uno!
130 pezzi in 12 giorni a 18 euro l'uno!

e così via.
alla fine l'appaltatore "chiude" a quel prezzo.
chi ci sta partecipa; chi non ci sta a casa.
il contractor sta sempre "largo"; diciamo che se gli servono 2000 pezzi, "chiude" per 4000.
tanto come detto, il costo della materia prima è prossimo allo zero.

e via! parte la corsa; questi poveracci a lavorare 24 ore al giorni.
alla fine chi "arriva prima" vende all'appaltatore i suoi pezzi.
gli altri cazzi loro; però bontà dell'appaltatore, si tiene i pezzi che ha lavorato.

questi pezzi, che sono in tutto e per tutto uguale agli originali finiscono nel mercato dei "falsi".
ma l'unica differenza rispetto agli originali è l'etichetta (che l'appaltatore si tiene ben stretta).
però questi vengono venduti sulle bancarella per una manata di euro (ovvero al loro valore intrinseco).

non ci sono furbi che "fanno apposta" a fare sempre tardi per tenersi la roba.
per due motivi.
da un lato perchè se perdi troppo spesso, hai chiuso; non verrai più considerato.
dall'altro perchè quello che spunti sul mercato del falso e comunque meno di quel (poco) che ti paga l'appaltatore.


confermo quanto detto. nell'armadio ho una ventina di lacoste comprate al prezzo con il quale le comprano i grossisti della lacoste (che per inciso confrontato con il prezzo dei negozi è l'80%) comprati da una amica di famiglia che le faceva per loro ma che si è ritrovata tagliata fuori per il ritardo

Fritz!
25-05-2009, 16:32
La marca ti dà delle garanzie di qualità e una certa "direzione" stilistica .
Andando in un negozio d&g (per esempio) io so già a priori bene o male che qualità andrò a trovare e che tipo di vestiti .
Per questo le marche e i franchising hanno successo .

NOn credo che sia di qualità perchè d&G e perchè più cara, ma perchè conosco d&g e la qualità bene o male che mi dà. D&G potrà anche produrre in cina, ma se la qualità scade troppo ne avrebbe un danno di immagine e non venderebbe più. Questo chiaramente non impedisce che sul mercato ci siano prodotti di pari qualità .... magari pure più economici, ma magari è più difficile individuarli .

Se io ignorantissimo di moda andassi a farmi fare una camicia da un sarto , la qualità la potrei apprezzare solo a prodotto finito , anzi forse solo dopo averla usata per un po' di tempo (magari al primo lavaggio si trasforma in coriandoli ).
Le marche alla fin fine danno delle forme di garanzia su questo , sono dei segnali contro la adverse selection.

Non sono d'accordo.

E bisognerebbe saper distinguere tra aziende tessili e marchi. Un conto é Ermenegildo Zegna che produce in Italia ed é una azienda che lavora la lana da secoli probabilmente.

Cosa diversa sono D&G che non sono una azienda tessile, ma sono due stilisti. E la produzione é esternalizzata a società dell'estremo oriente. Tale e quale al caso di Tommy Hilfiger, che esiste solo come marchio, e non come azienda tessile.

LUVІ
25-05-2009, 19:46
Basterebbe riguardarsi le puntate di Report dedicata al "Made in Italy" ;)

link 1 (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1075811,00.html)

link 2 (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1078530,00.html)

Quoto.
Personalmente ho comprato, in vita mia, solo una camicia, D&G, esclusivamente all'outlet, e perchè a 15 euro difficilmente ne compro una anche su una bancarella ;)

LuVi

Lorekon
25-05-2009, 20:26
Mi stai dando del pirla per come spendo i miei soldi?

si.

:asd:
ineccepibile

Lorekon
25-05-2009, 20:33
Eh si me l'hai proprio rovinata. Mi spiace deluderti ma nessuno falsifica prime linee, giacchè la massa non sa manco che sono. Sono i capi per le masse che vengono contraffatti. :)

quello che mi risulta sempre incomprensibile è che chi indossa capi firmati è convinto di "distinguersi".

cioè siccome pago per un oggetto, sono diverso da chi non paga (perchè non vuole o - ed è qui il nocciolo - perchè non può)

ne discende che chiunque possa pagare per quell'oggetto, è "distinto", anche se magari è un illetterato (diciamo così) e/o un pirlacchione senza cervello (o magari no, sia chiaro).

EPPERO' perchè la gente di spessore non ostenta la griffe?? :p

Lorekon
25-05-2009, 20:35
Mi pare che tu non abbia proprio capito :asd:

Te lo scrivo in maniera di più agile comprensione:
il mercato dei falsi è il mercato di linee che vanno per la maggiore. Questo non è il mercato delle prime linee. Non c'è nessun interesse a falsificare certi tipi di capi che sono sconosciuti ai più e che vengono acquistati da una nicchia di persone.

ma che scemenza: se c'è qualcuno che paga per vero un capo falso, c'è margine a falsificarlo, fossero anche 10 pezzi in tutto.

mademistake
25-05-2009, 20:59
ma che scemenza: se c'è qualcuno che paga per vero un capo falso, c'è margine a falsificarlo, fossero anche 10 pezzi in tutto.

Ehm... non direi proprio... non si falsificano le nicchie di mercato... :fagiano:

dave4mame
25-05-2009, 21:04
Ma guarda, su questo sono perfettamente d'accordo, ma sarai d'accordo anche sul fatto che di NIENTE paghi il valore intrinseco dell'oggetto cioè il costo che avresti a produrtelo da solo no?????


ovviamente (anche se in "valore intrinseco" ci butto dentro anche il valore della manodopera...


Poi che ci sia roba più o meno cara con più o meno contenuto di valore, è vero, ma non devi certo cercarla nella moda dove il valore aggiunto di una griffe è praticamente il 99% del costo finale.....

ma mi sta benissimo.
basta che ammettere che è quello il valore aggiunto e non il valore del capo in sè e per sè.
"hai pagato 99 un'etichetta e 1 il capo che c'è attaccato" (riprendendo le cifre che hai messo li tu... voglio sperare che il rapporto sia un filo meno sperequato)


Per gli orologi, si potrebbe fare un ragionamento identico, il prezzo finale è completamente scorrelato dal valore intrinseco dell'oggetto in se anche in quelli di alta orologeria.....

umgh.... si e no.
in uno jaeger (giusto per citare qualcosa di diverso dal solito rolex) c'è parecchia manifattura; i cloni che trovi, per quanto perfetti esteriormente, dentro non hanno certo una meccanica comparabile.
il concetto, in questo caso, è che non è che perchè è fatto assai meglio fa meglio la sua funzione...


ah, comunque...
il mio PARERE su chi butta quattrini per qualcosa che non vale quello che costa solo perchè "è firmato" l'ho già espresso.

ma penso anche peggio di chi si compra il tarocco.....

dave4mame
25-05-2009, 21:08
Difficilmente però troverai merce di qualità senza brand..... ;) (purtroppo)

edit.
quell'antipatico di fritz mi ha fregato la risposta.
se capisse qualcosa di cricket potrebbe anche andarmi a genio....

dave4mame
25-05-2009, 21:10
bhe però una camicia fatta su misura dal sarto mi costa un botto (senza contare che manco saprei dove trovarlo ormai un sarto che me la fa la camicia) ... è valido il tuo discorso per il lusso lusso , ma altrimenti d&g è capace di costare di meno , specie se compri il capo della passata stagione ...

li trovi, li trovi... una camicia veramente su misura (nel senso di prese tutte le misure, non collo / braccio e tanti saluti) costa 100-120 euro.
almeno... mi dicono.
io le faccio fuori troppo in fretta per poterci solo vagamente pensare...

dave4mame
25-05-2009, 21:13
:asd:
ineccepibile

mi sono segnalato, eh!:stordita:

Lorekon
25-05-2009, 21:17
edit.
quell'antipatico di fritz mi ha fregato la risposta.
se capisse qualcosa di cricket potrebbe anche andarmi a genio....

:eek:
ma non eri sposato??

Lorekon
25-05-2009, 21:18
mi sono segnalato, eh!:stordita:

"a volte per affermare un principio bisogna investire delle risorse!" (cit.) :O

adoro la disobbedienza civile :asd:

dave4mame
25-05-2009, 21:23
:eek:
ma non eri sposato??

mica ho detto che me lo voglio ingroppare.... :D

Lorekon
25-05-2009, 21:29
mica ho detto che me lo voglio ingroppare.... :D

:eek: :eek:

ALLORA, SEI TU CHE VUOI FARTI INGROPPARE????? :nono: :nono:





















:asd: :asd:

FabioGreggio
25-05-2009, 21:43
GODO.

'sti due omosessuali di destra (con tanto di parole d'odio contro i PACS) sono sempre andati a guardare alla saccoccia.
E'ora che inizino a sganciare il soldo anche loro.

Io parcheggio sempre sotto casa loro. Azzo all'ultimo piano hanno un superattico che sembra una foresta tropicale di 700 mq.
Pirlana fino a poco tempo fa arrivava sempre col Vespino tigrato personalizzato "ti graffio ti graffio" parcheggiato sul marciapiede senza mai una multa.
Hanno una svangata di milioni e fanno la cresta sugli utili?
Sono proprio dei Bananas.

fg

Fritz!
25-05-2009, 21:51
:eek: :eek:

ALLORA, SEI TU CHE VUOI FARTI INGROPPARE????? :nono: :nono:



Ingroppatevi voi due, io guardo:O

Lorekon
25-05-2009, 21:53
Ingroppatevi voi due, io guardo:O

mmmm...


...sei ancora più perverso di quanto credessi :O

dave4mame
25-05-2009, 21:56
io veramente mi ero offerto per verificare l'integrità della signorina noemi....

Lorekon
25-05-2009, 21:58
io veramente mi ero offerto per verificare l'integrità della signorina noemi....

eeeeeeeeeh??

ma se hai anche menzionato il CRICKET e l'amico Fritz!!!
la mazza che si usa è CHIARAMENTE un oggetto fallico!!







(al limite, si presta bene per lo spanking, larga com'è :asd: )

Gemma
25-05-2009, 22:06
mi inchino di fronte alle perle di saggezza di Dave e Lorekon :ave:



:D

Fritz!
25-05-2009, 22:15
mmmm...


...sei ancora più perverso di quanto credessi :O

eeeeeeeeeh??

ma se hai anche menzionato il CRICKET e l'amico Fritz!!!
la mazza che si usa è CHIARAMENTE un oggetto fallico!!







(al limite, si presta bene per lo spanking, larga com'è :asd: )

:stordita:

Fritz!
25-05-2009, 22:16
io veramente mi ero offerto per verificare l'integrità della signorina noemi....

Sei troppo giovane per lei:O

StefAno Giammarco
26-05-2009, 00:31
Mi stai dando del pirla per come spendo i miei soldi?

si.

Io non so bene il significato di pirla ne il suo valore, non è una tipica espressione meridionale quale io sono per cui spiegate e se è offensiva sospendo dave (perché mi sembra di aver capito che spesso la si usa al posto di "fessachiotto, sempliciotto" che saranno irritanti ma non certamente offensivi. Resto in attesa di traduzioni e chiarimenti.

mademistake
26-05-2009, 07:44
Io non so bene il significato di pirla ne il suo valore, non è una tipica espressione meridionale quale io sono per cui spiegate e se è offensiva sospendo dave (perché mi sembra di aver capito che spesso la si usa al posto di "fessachiotto, sempliciotto" che saranno irritanti ma non certamente offensivi. Resto in attesa di traduzioni e chiarimenti.

Da wiki:

Attualmente il lemma è utilizzato anche come insulto non particolarmente volgare, con la connotazione di "stupido". Una recente sentenza della Cassazione ha però stabilito che dare del pirla è lesivo dell'onore del destinatario.

david-1
26-05-2009, 11:12
Tanto si accorderanno come Tolentino Rossi, qualche spicciolo e passa la paura.

Esatto, concorderanno per non più di 80/100 milioni a rate, tasso zero.