c.m.g
22-05-2009, 18:22
pubblicato: venerdì 22 maggio 2009 da Lpt
http://static.blogo.it/ossblog/01325118700.jpg
Secondo Jon ‘maddog’ Hall (http://en.wikipedia.org/wiki/Jon_Hall_(programmer)) è ora per la comunità open source di passare dal desktop al mercato mobile per creare un telefonino veramente libero.
Oggi tutti gli utenti sono intrappolati in relazioni chiuse con le aziende senza libertà di scelta. Uno degli esempi più odiosi è il blocco dei programmi VoIP per i telefonini dotati di WiFi per non danneggiare gli introiti dei gestori telefonici.
Si possono trovare sistemi per aggirare le protezioni, ma dopo si può più aggiornare il software installato e questo espone a problemi di virus ed altri bug che in futuro saranno sempre più numerosi con la continua trasformazione dei cellulari in mini computer.
Uno degli esempi peggiori da questo punto di vista è l’iPhone di Apple (http://www.ossblog.it/categoria/apple), ma non viene risparmiato neanche Android (http://www.ossblog.it/tag/android) di Google (http://www.ossblog.it/categoria/google). Quest’ultimo, anche se open source, spesso viene bloccato dagli operatori rendendolo “open” solo nel nome.
Fonte: OssBlog (http://www.ossblog.it/post/4949/jon-maddog-hall-serve-un-telefonino-open#continua) Via | ItPro (http://www.itpro.co.uk/610955/open-source-must-move-from-desktop-to-mobile)
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Secondo Jon ‘maddog’ Hall (http://en.wikipedia.org/wiki/Jon_Hall_(programmer)) è ora per la comunità open source di passare dal desktop al mercato mobile per creare un telefonino veramente libero.
Oggi tutti gli utenti sono intrappolati in relazioni chiuse con le aziende senza libertà di scelta. Uno degli esempi più odiosi è il blocco dei programmi VoIP per i telefonini dotati di WiFi per non danneggiare gli introiti dei gestori telefonici.
Si possono trovare sistemi per aggirare le protezioni, ma dopo si può più aggiornare il software installato e questo espone a problemi di virus ed altri bug che in futuro saranno sempre più numerosi con la continua trasformazione dei cellulari in mini computer.
Uno degli esempi peggiori da questo punto di vista è l’iPhone di Apple (http://www.ossblog.it/categoria/apple), ma non viene risparmiato neanche Android (http://www.ossblog.it/tag/android) di Google (http://www.ossblog.it/categoria/google). Quest’ultimo, anche se open source, spesso viene bloccato dagli operatori rendendolo “open” solo nel nome.
Fonte: OssBlog (http://www.ossblog.it/post/4949/jon-maddog-hall-serve-un-telefonino-open#continua) Via | ItPro (http://www.itpro.co.uk/610955/open-source-must-move-from-desktop-to-mobile)