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View Full Version : Stipendi, Italia tra gli ultimi Solo 23simi nei Paesi Ocse


DvL^Nemo
17-05-2009, 14:09
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/ocse-stipendi/ocse-stipendi.html


Meglio di noi Gran Bretagna, Usa, Germania, Francia. Ma anche Grecia e Spagna
Guadagniamo in media il 17% in meno rispetto ai 30 Paesi presi in esame
Stipendi, Italia tra gli ultimi
Solo 23simi nei Paesi Ocse
Stipendi, Italia tra gli ultimi Solo 23simi nei Paesi Ocse

ROMA - Gli italiani incassano ogni anno uno stipendio che è tra i più bassi tra i Paesi Ocse. Con un salario netto di 21.374 dollari, l'Italia si colloca al 23/o posto della classifica dei 30 paesi dell'organizzazione di Parigi. Buste paga più pesanti non solo in Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Francia, ma anche Grecia e Spagna.

E' quanto risulta dal rapporto Ocse sulla tassazione dei salari, aggiornato al 2008 e appena pubblicato.

La classifica riguarda il salario netto annuale di un lavoratore senza carichi di famiglia. E' calcolato in dollari a parità di potere d'acquisto.

Gli italiani guadagnano mediamente il 17% in meno della media Ocse. Salari italiani penalizzati anche se il raffronto viene fatto con la Ue a 15 (27.793 di media) e con la Ue a 19 (24.552)
(17 maggio 2009)


E' colpa della Cina
E' colpa dell'India
E colpa della crisi economica
E' colpa dei comunisti
E' colpa di Berlusconi
E' colpa degli italiani..
E' colpa dell'11 Settembre
E' colpa della crisi economica

Forsse mai colpa di chi ci rappresenta ? Chi sa come mai loro sono quelli che prendono di piu' in Europa, forse se lo meritano :asd:

Freeskis
17-05-2009, 14:19
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/ocse-stipendi/ocse-stipendi.html



E' colpa della Cina
E' colpa dell'India
E colpa della crisi economica
E' colpa dei comunisti
E' colpa di Berlusconi
E' colpa degli italiani..
E' colpa dell'11 Settembre
E' colpa della crisi economica

Forsse mai colpa di chi ci rappresenta ? Chi sa come mai loro sono quelli che prendono di piu' in Europa, forse se lo meritano :asd:

ti sei dimenticato di prodi :)

fabio80
17-05-2009, 14:54
ma perchè li fanno in dollari sti calcoli ?

DvL^Nemo
17-05-2009, 14:56
ma perchè li fanno in dollari sti calcoli ?

Beh per quello che si puo' dire il dollaro ancora oggi nonostante sia stato messo in discussione il suo ruolo e' la moneta piu' usata negli scambi internazionali, la merce per eccellenza..

Gargoyle
17-05-2009, 15:02
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.

fabio80
17-05-2009, 15:16
Beh per quello che si puo' dire il dollaro ancora oggi nonostante sia stato messo in discussione il suo ruolo e' la moneta piu' usata negli scambi internazionali, la merce per eccellenza..

sì ma visto che stiamo parlandi di stipendi europei...

fabio80
17-05-2009, 15:17
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.

questo lo dice quel catorcio della marciqualia... che però si dimentica di aggiungere che i nostri processi sono talmente farraginosi e antiquati che non possono competere con quelli europei.

HolidayEquipe™
17-05-2009, 15:17
invece di fre sti calcoli che non servono a nulla...
dovrebbero fare un calcolo costo/produttività...
a quel punto diventeremmo i primi in europa...

DvL^Nemo
17-05-2009, 15:18
sì ma visto che stiamo parlandi di stipendi europei...

Se la merce piu' scambiata al mondo fossero le banane i nostri stipendi sarebbero raffrontate al numero di banane che si comprano.. Oggi tutto e' globalizzato e non puoo ragionare solo in riferimento all'Europa chiusa in se' stessa

fabio80
17-05-2009, 15:20
Se la merce piu' scambiata al mondo fossero le banane i nostri stipendi sarebbero raffrontate al numero di banane che si comprano.. Oggi tutto e' globalizzato e non puoo ragionare solo in riferimento all'Europa chiusa in se' stessa

come la fai complicata. volevo vedere il mio netto rispetto a questi dati, mi spieghi che cambio uso visto che sei global oriented e io sono chiuso?

Froze
17-05-2009, 15:29
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.risposta in perfetto stile confidustria e ciarpame simile.
chissa' perche' quando si parla della miseria che danno ai dipendenti si tirano subito in ballo la produttivita' e i fannulloni, ma non si risponde mai con qualcosa di piu' concreto...

DvL^Nemo
17-05-2009, 15:29
come la fai complicata. volevo vedere il mio netto rispetto a questi dati, mi spieghi che cambio uso visto che sei global oriented e io sono chiuso?

Dollari, visto che negli anni 70 con la compiacenza del mondo hanno sostituito l'oro

DvL^Nemo
17-05-2009, 15:29
risposta in perfetto stile confidustria e ciarpame simile.
chissa' perche' quando si parla della miseria che danno ai dipendenti si tirano subito in ballo la produttivita' e i fannulloni, ma non si risponde mai con qualcosa di piu' concreto...

Sai com'e' portano voti :asd:

[JaMM]
17-05-2009, 15:47
a mortacci de fame :asd:

Gargoyle
17-05-2009, 16:06
risposta in perfetto stile confidustria e ciarpame simile.
chissa' perche' quando si parla della miseria che danno ai dipendenti si tirano subito in ballo la produttivita' e i fannulloni, ma non si risponde mai con qualcosa di piu' concreto...
Forse perché la presenza di fannulloni è già abbastanza concreta di suo.

E vista la triste abitudine italiana del "chiagni & fotti", ci sta che molti di coloro che si lamentano per lo stipendio basso siano anche persone che non fanno niente dalla mattina alla sera.

dantes76
17-05-2009, 16:10
che quelli di confinzecche si possano vaporizzare

dantes76
17-05-2009, 16:11
Forse perché la presenza di fannulloni è già abbastanza concreta di suo.

E vista la triste abitudine italiana del "chiagni & fotti", ci sta che molti di coloro che si lamentano per lo stipendio basso siano anche persone che non fanno niente dalla mattina alla sera.

parliamo del privato..
cinfinzecche...

Gargoyle
17-05-2009, 16:16
parliamo del privato..
cinfinzecche...
Veramente nell'articolo citato si parla di tutti i lavoratori, inclusi quelli del settore pubblico.
E comunque i fannulloni non sono solo in quest'ultimo.

Pucceddu
17-05-2009, 16:41
Fannulloni, ma davvero pensate che il problema sia quello?
Fannullone o no uno che guadagna 1000€ al mese e che è costretto a spenderne 600 per affitto e 600 per mangiare/unapizzalmese/unjeans come ci si aspetta possa risollevare l'economia?
La realtà è che prima il datore di lavoro/negoziante si comprava la casetta al mare e l'appartamento in centro, ora deve avere suv,motorino,seconda macchina,viaggio al mare, e sticazzi se il mio personale non arriva a fine mese, e fanculo se pago 1000€ di tasse invece che 6000€.

Gargoyle
17-05-2009, 16:49
Fannulloni, ma davvero pensate che il problema sia quello?
Fannullone o no uno che guadagna 1000€ al mese e che è costretto a spenderne 600 per affitto e 600 per mangiare/unapizzalmese/unjeans come ci si aspetta possa risollevare l'economia?

Quando vedo gente che non fa un cazzo dalla mattina alla sera e prende lo stipendio, penso che quello sia un regalo.
E che chi riceve regali deve solo baciarsi i gomiti e ringraziare dio, altro che lamentarsi dello stipendio basso...

Quanto al risollevare l'economia, non ci sia spetta certo che siano gli italiani a farlo: sia un paese esportatore, il nostro mercato interno sta a zero.

Froze
17-05-2009, 16:56
E vista la triste abitudine italiana del "chiagni & fotti", ci sta che molti di coloro che si lamentano per lo stipendio basso siano anche persone che non fanno niente dalla mattina alla sera.
preso atto che molti di quelli che si lamentano sono fannulloni, torniamo al punto di partenza.
oltre a tirar fuori la puttanata della scarsa produttivita' e dei fannulloni, c'e' qualche proposta piu' concreta per portare gli stipendi al livello degli altri paesi del G8?


continua pure a credere alla palla di porchindustria sulla scarsa produttivita se questo ti fa star piu' contento.

ah, poi mi devi spiegare come mai il trend in italia sia di un aumento del reddito per chi lo aveva gia' alto e un abbassamento di chi lo aveva basso...
ma suppongo che anche questa sia colpa della scarsa produttivita' di impiegati ed operai fannulloni, vero?

Froze
17-05-2009, 16:59
Quando vedo gente che non fa un cazzo dalla mattina alla sera e prende lo stipendio, penso che quello sia un regalo.
E che chi riceve regali deve solo baciarsi i gomiti e ringraziare dio, altro che lamentarsi dello stipendio basso...io invece penso che a doversi baciare i gomiti e ringraziare dio dovrebbero essere tutti quelli che non riconoscono la congrua remunerazione del lavoro ma hanno la fortuna di avera l'azienda/impresa in italia dove possono permettersi di pagare un cazzo, far lavorare da cani e lamentarsi pure che c'e' scarsa produttivita'.

inoltre, se tu paghi 1000, ti aspetti che io ti lavori per 1500?
lo schiavismo e' finito da un po'...

Quanto al risollevare l'economia, non ci sia spetta certo che siano gli italiani a farlo: sia un paese esportatore, il nostro mercato interno sta a zero.
maddai? forse perche' quando mzzo stipendio se ne va in affitto o mutuo non ti rimane piu' un cazzo da spendere? :asd:

Ventresca
17-05-2009, 17:10
dove si può trovare la classifica completa?

DvL^Nemo
17-05-2009, 17:50
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/05/stipendi-italiani-ricerca-ocse-23-posto.shtml?uuid=063aa6b0-42eb-11de-a165-764d2c40840c&DocRulesView=Libero


Tornando alla classifica sui salari, infatti, facendo un pò di conti, un italiano in un anno guadagna mediamente il 44% in meno di un inglese, il 32% in meno di un irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 18% in meno di un francese.


Chi sa se e' lo stesso per i nostri politici :muro: :muro:

guano07
17-05-2009, 17:52
comunque sono statistiche a parità di potere d'acquisto, anche cambiando moneta non cambia nulla.
qui ci sono le vecchie statistiche, mo cerco quelle nuove http://en.wikipedia.org/wiki/OSCE_countries_statistics

Onisem
17-05-2009, 17:52
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.

Fonte? E perchè è così? Per colpa degli ultimi della catena, o perchè sistematicamente ad organizzare la catena ci guardiamo bene dal mettere gente davvero competente, brillante e meritevole, ma i soliti amici, parenti, ruffiani e puttane che non fanno sentire il dirigente quel mediocre che magari spesso è?

DvL^Nemo
17-05-2009, 17:59
Fonte? E perchè è così? Per colpa degli ultimi della catena, o perchè sistematicamente ad organizzare la catena ci guardiamo bene dal mettere gente davvero competente, brillante e meritevole, ma i soliti amici, parenti, ruffiani e puttane che non fanno sentire il dirigente quel mediocre che magari spesso è?

In italia senza raccomandazione manco il cameriere puoi fare..

Tenebra
17-05-2009, 18:11
io invece penso che a doversi baciare i gomiti e ringraziare dio dovrebbero essere tutti quelli che non riconoscono la congrua remunerazione del lavoro ma hanno la fortuna di avera l'azienda/impresa in italia dove possono permettersi di pagare un cazzo, far lavorare da cani e lamentarsi pure che c'e' scarsa produttivita'.

Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.

Ventresca
17-05-2009, 18:24
dove si può trovare la classifica completa?

?

guano07
17-05-2009, 18:35
ho trovato questo sulla produttività :fagiano:
http://stats.oecd.org/WBOS/Index.aspx?DatasetCode=LEVEL
che poi bisogna anche vedere come sono fatte le statistiche, se prendono il pil e lo dividono per gli abitanti non è il massimo del realismo, non tanto per l'italia, ma in lussemburgo 60k lordi l'anno di media... :mbe:

lupotto
17-05-2009, 19:26
Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.

Come non darti ragione?:mano:

Senza contare che in Italia latita anche la formazione che le imprese, soprattutto in ambito tecnologico, dovrebbero fare regolarmente ai propri dipendenti, e che invece evitano totalmente perchè poi il dipendente abile e competente è difficile da gestire, dato che poi pretende di essere remunerato il giusto.:muro:

Poi non dimentichiamoci che il mercato del lavoro è così distorto in Italia che se uno supera i 40 anni e perde il lavoro è finito perchè nessuno accetterà di riassumerlo:muro:

Che triste e squallida nazione siamo diventati :(

Teox82
17-05-2009, 19:46
E ce voleva l'OCSE per capirlo? :asd: :cry:

Aldin
17-05-2009, 19:50
1 Corea 39.931
2 Regno Unito 38.147
3 Svizzera 36.063
4 Lussemburgo 36.035
5 Giappone 34.445
6 Norvegia 33.413
7 Australia 31.726
8 Irlanda 31.337
9 Paesi Bassi 30.796
10 Stati Uniti 30.774
11 Germania 29.570
12 Austria 28.996
13 Svezia 27.581
14 Canada 26.994
15 Grecia 26.512
16 Belgio 26.311
17 Francia 26.010
18 Finlandia 25.911
19 Islanda 25.134
20 Spagna 24.632
21 Danimarca 24.531
22 Nuova Zelanda 23.650
23 ITALIA 21.374
24 Portogallo 19.150
25 Repubblica Ceca 14.540
26 Turchia 13.849
27 Polonia 13.010
28 Rep. Slovacca 11.716
29 Ungheria 10.332
30 Messico 9.716
MEDIA Ocse 25.739
MEDIA Ue-15 27.793
MEDIA Ue-19 24.552

Corea? Non pensavo...
Cavolo, pero' siamo veramente in basso.

Scalor
17-05-2009, 20:33
Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.

finalmente qualcuno che ha capito !
aggiungo io il cuneo fiscale assurdo che grava sugli stipendi e il nero di molti settori.

cocis
17-05-2009, 21:12
sono sicuramente dati falsi .. :O

ottimismo cribbio .. :O

-kurgan-
17-05-2009, 21:15
lo diceva henry ford ai primi del '900 che se paghi di più i dipendenti questi poi acquisteranno più prodotti.. non è che ci voglia un genio per capirlo, se la gente sta con le pezze al culo è ovvio che compra di meno e alla lunga il problema si riflette sugli imprenditori.

Edo4444
17-05-2009, 22:02
Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.
Capita spesso putroppo, però ci sono tante eccezzioni.



Ma... nessuno ha ancora introdotto il discorso del cuneo fiscale??

gigio2005
17-05-2009, 22:10
che paese di merda!

FabioGreggio
17-05-2009, 22:38
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/ocse-stipendi/ocse-stipendi.html



E' colpa della Cina
E' colpa dell'India
E colpa della crisi economica
E' colpa dei comunisti
E' colpa di Berlusconi
E' colpa degli italiani..
E' colpa dell'11 Settembre
E' colpa della crisi economica

Forsse mai colpa di chi ci rappresenta ? Chi sa come mai loro sono quelli che prendono di piu' in Europa, forse se lo meritano :asd:


Era più semplice dire che gli imprenditori italiani vogliono guadagnare di più sulla mano d'opera e evadere di più le tasse con la scusa che se ne pagano troppe, ma non risulta nemmeno questo.

Cmq dimentichi che è tutta colpa di Prodi, della CGIL e delle Coop.
E del nero fatto dai cassaintegrati e pensionati.

E anche un po di Di Pietro. Così, ..... già che buttiamo merda sul ventilatore...

fg

FabioGreggio
17-05-2009, 22:43
Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.


Sottoscrivo. Sono anni che anche io vedo la stessa cosa in almeno il 60% delle aziende che conosco.
Impressionante come la tua esposizione sia fedele a diversi copioni già visti.
E dimentichi che in genere i figlio sono dei Bananas accaniti.

fg

LUVІ
17-05-2009, 22:57
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/05/stipendi-italiani-ricerca-ocse-23-posto.shtml?uuid=063aa6b0-42eb-11de-a165-764d2c40840c&DocRulesView=Libero



Chi sa se e' lo stesso per i nostri politici :muro: :muro:

Ovviamente no.
Le percentuali, per quanto riguarda i politici nostrani, sono invertite e addizionate di un 100. +144%, +132%... ecc.ecc. (se va bene).

LuVi

Tenebra
18-05-2009, 06:33
lo diceva henry ford ai primi del '900 che se paghi di più i dipendenti questi poi acquisteranno più prodotti.. non è che ci voglia un genio per capirlo, se la gente sta con le pezze al culo è ovvio che compra di meno e alla lunga il problema si riflette sugli imprenditori.

Il problema è che il "figlio di" ama seguire le teorie a là Confindustria secondo cui il dipendente è un costo e non una risorsa.
Poi, quando demotivi al massimo la tua forza lavoro o la sostituisci con altra meno qualificata e con meno esperienza che però ti costa in stipendi due terzi di quello che la pagavi prima, vedi che l'azienda comincia ad arrancare, allora la tattica meravigliosa non è dire "ho fatto una vaccata, mettiamo gente competente e motiviamola" ma è mettere tutti in cassintegrazione, dichiarare fallimento con le ridicole leggi italiane ad uopo e riaprire dopo un mese a 5 km di distanza (visto più volte anche questo).

Capita spesso putroppo, però ci sono tante eccezzioni.

Guarda, ho conosciuto più di un centinaio di titolari di PMI nella mia vita lavorativa. Parliamo della realtà brianzola, non so il resto com'è, qui di lavoro ci muori...
Di tutti quelli che ho conosciuto che avevano ereditato l'azienda di famiglia, la totalità è entrata in ditta con la qualifica di titolare, DG o altre altisonanti, zero gavetta (dimenticandosi che il padre si sbatteva come un mulo, andava in giro col furgone, conosceva i clienti uno ad uno ed è quello che l'ha fatto crescere), quindi non conosce l'azienda come il più umile dei suoi fattorini.
Il 10% si salva perchè si sbatte, impara a conoscere i dipendenti ed il lavoro, capisce che i dipendenti sono l'anima della tua azienda e non una voce sul libro paga e li motiva, tiene in piedi l'azienda e la fa fiorire.
Il restante 90% si comporta come descritto prima, ovvero da coglione. Demotiva i suoi dipendenti girando su di loro i tagli, ne lascia a casa uno o due convinto di poterli sostituire quando vuole "tanto cosa faranno mai di complicato?" (sentita personalmente più di una volta, la cazzata del secolo) e dopo tre giorni in cui ha provato, un'ora al giorno, a svolgere i loro compiti, si rende conto che non sa cosa facessero e che preferisce continuare a passare tre ore al giorno in ditta ed il resto in giro a farsi i cazzi suoi, e delega agli altri dipendenti. Senza compensarli, ovvio.

L'idea che i dipendenti siano dei mangiasoldi a ufo sostituibili in ogni momento è CLASSICA del "figlio di", ne ho visti andare a gambe all'aria a decine per via di questo ragionamento idiota.

Sottoscrivo. Sono anni che anche io vedo la stessa cosa in almeno il 60% delle aziende che conosco.
Impressionante come la tua esposizione sia fedele a diversi copioni già visti.
E dimentichi che in genere i figlio sono dei Bananas accaniti.


Non vedo perchè buttarla in politica, davvero. Il problema qui non è cosa votano i wannabe imprenditori, ma la cultura tipicamente italiana da "Dynasty dei poveri" con l'ereditarietà del potere.
Senza contare che ho conosciuto più "figli di" che si professavano assolutamente di sinistra (ovviamente a seconda di come facesse comodo, come tanti che si professano comunisti ma hanno la fabbrichetta, il gommone ed il villone a cui non rinuncerebbero mai.) e sono i più ipocriti di tutti.

Ne conosco uno, che sta andando a gambe all'aria con la crisi adesso, che va in giro a fare discorsi tipo "i lavoratori non possono vivere con mille e duecento euro al mese!" professando l'aiuto dello Stato e la diminuzione delle tasse. Conosco anche i suoi dipendenti, e non ne paga nemmeno uno più di mille e cento :rolleyes: sostituendoli appena chiedono aumenti, nel contempo il grand'uomo viaggia su una Aston Martin e lo trovi in azienda un giorno alla settimana, il resto è alla casa in Sardegna.

DvL^Nemo
18-05-2009, 09:51
Intervista a Sacconi a proposito..

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/intervista-sacconi/intervista-sacconi.html

Interessante quando parla delle azioni.. Tanzi si starebbe gia' sfregando la mani :asd: :muro: :muro:

willywilly77
18-05-2009, 09:54
Intervista a Sacconi a proposito..

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/economia/retribuzioni/intervista-sacconi/intervista-sacconi.html

Interessante quando parla delle azioni.. Tanzi si starebbe gia' sfregando la mani :asd: :muro: :muro:

Peccato che il ministro si scordi delle tasse :muro:
Puoi legare i salari alla produtitività ma, se non adegui la pressione fiscale chi ci guadagna è lo stato non il lavoratore:mc: :mc:

MadJackal
18-05-2009, 12:45
Peccato che il ministro si scordi delle tasse :muro:
Puoi legare i salari alla produtitività ma, se non adegui la pressione fiscale chi ci guadagna è lo stato non il lavoratore:mc: :mc:

Si, ma ad esempio l'operaio che colpa ha se l'azienda va male?
L'impiegato che fa il suo lavoro che colpa ha se il suo capo fa un mucchio di scelte sbagliate e l'azienda va a rotoli?

Ma siccome va male perchè deve essere il dipendente a prendere stipendio inferiore quando la colpa è dei dirigenti?

Sacconi ha vissuto troppo a lungo in un mondo in cui ci sono solo le SpA, IMHO. :muro:

blade9722
18-05-2009, 13:32
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.

invece di fre sti calcoli che non servono a nulla...
dovrebbero fare un calcolo costo/produttività...
a quel punto diventeremmo i primi in europa...

Puo' darsi, pero' ti faccio notare che se facessero una classifica in base al rapporto fra lo stipendio dell'amministratore delegato e quello del livello piu' basso in una azienda probabilmente saremo tra i primi. E non mi sembra che l'operato dei nostri manager negli ultimi due decenni sia statoi cosi' fulgido.

yorkeiser
18-05-2009, 14:53
Il vero nodo è: avere la fortuna di essere "figlio di" ed aver ereditato l'azienda dal papi.

In Italia regna la PMI, e la PMI è sempre stata a conduzione familiare. E' inutile tirar fuori i manager, nell'azienda tipo italiana il manager è il figlio che succede al padre.
Figlio che nel 90% dei casi è cresciuto nella bambagia, non ha idea di cosa costi vivere da solo con stipendio normale, si è laureato a spintoni (in tutti i sensi, e quando è laureato...) e fino ai venticinque/trenta non ha mai messo piede in azienda perchè doveva fare la bella vita.

Poi entra, non sa una mazza -ma è convintissimo di sapere tutto solo perchè ora la ditta è sua- si autonomina DG e comincia a far puttanate su puttanate.

Tra le prime trattare i dipendenti, che sono quelli che tirano avanti la baracca al posto suo che dove mette mano crea disastri, come dei costi da diminuire anzichè dei collaboratori.

Ed allora abbiamo casi di gente con esperienza lasciata a casa perchè gli sta sulle balle o prende più di quanto prenderebbe il primo morto di fame appena uscito dalle superiori e senza esperienza. Abbiamo continui discorsi di crisi e facce sconsolate e riduzioni d'orario al lunedì, ed al martedì il DG arriva con il Range Rover Sport nuovo. Abbiamo aumenti bloccati e tagli di personale che non vengono reintegrati, col risultato che i colleghi si devono sorbire il carico di lavoro in più senza prendere nulla in cambio.

Col bellissimo risultato di tenere sempre aggiornato e funzionante il detto che circola qui in Brianza "Il padre crea, il figlio mantiene, il nipote distrugge".

Tutto questo visto in più di quindici anni nel mondo del lavoro in Brianza - io faccio acquisti e per lavoro contatto decine di ditte al giorno.
E faccio notare che in Brianza di fannulloni ce n'è molto pochi proprio per cultura del territorio, quindi la solita scusa non attacca.


Puoi generalizzare tranquillamente, funziona così anche nel milanese, nelle Marche ed in Abruzzo. E per induzione sarei tentato ad allargare il discorso al resto del "belpaese".
Concordo pienamente, per esperienze dirette simili alle tue fatte in giro per l'Italia: i figli di papà sono uno dei peggiori mali italiani. Nel 90% (almeno) dei casi ignoranti, arroganti, cresciuti (almeno) fino a 30 anni a donne, lusso e belle macchine, con la convinzione che i soldi del papi bastino per garantire il successo aziendale. Mica la dedizione e la competenza nel proprio lavoro.
Non so poi se altrove in Europa/nel mondo esista una situazione estrema come la nostra, magari altrove si riesce a recuperare con una minore evasione fiscale o una migliore redistribuzione della ricchezza; altrimenti qualunque stato affonderebbe. Perlomeno a livello di PMI.

Onisem
18-05-2009, 17:36
Anche nel mitico Nord-Est eh... il quadro è lo stesso. La iattura è che questa gente detiene il potere economico. E nemmeno i soldi sanno fare girare.

DvL^Nemo
19-05-2009, 08:09
Nel pubblico la busta paga cresce di più Aumenti del 47%, il doppio dei privati


http://www.corriere.it/economia/09_maggio_19/sergio_rizzo_nel_pubblico_la_busta_paga_cresce_di_piu_c3478ca0-443a-11de-a9a2-00144f02aabc.shtml

cornetto
19-05-2009, 08:17
Nel pubblico la busta paga cresce di più Aumenti del 47%, il doppio dei privati


http://www.corriere.it/economia/09_maggio_19/sergio_rizzo_nel_pubblico_la_busta_paga_cresce_di_piu_c3478ca0-443a-11de-a9a2-00144f02aabc.shtml

L’inchiesta Lo studio della Confartigianato sulle retribuzioni del lavoro dipendente
Nel pubblico la busta paga cresce di più Aumenti del 47%, il doppio dei privati
Redditi sotto la media Ocse, ma nello Stato sono saliti del 29% reale in otto anni

(Ansa)
(Ansa)
ROMA — Che i lavoratori italiani siano fra i meno pagati dei Paesi industrializzati, come ora dice anche la classifica dell’Ocse dove occupano soltanto la ventitreesima posizione, non è certamente una novità. I sindacati lo gridano ormai da qualche anno ai quattro venti, e anche il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi lo ripete pressoché a ogni occasione pubblica. Ma i dipendenti pubblici, almeno loro, si possono consolare: stanno recuperando. Secondo uno studio ancora inedito della Confartigianato, fra il 2000 e il 2007 le retribuzioni «per unità di lavoro dipendente» in tutta la pubblica amministrazione sono infatti aumentate del 47,3%.

Non che insegnanti, poliziotti e infermieri siano improvvisamente diventati dei nababbi. In Italia le retribuzioni del pubblico impiego non sono mai state (tranne rari casi) propriamente stratosferiche. Non lo erano nel 2000 e non lo sono ora. Ma difficilmente l’aumento degli ultimi anni potrebbe passare inosservato. Tanto più considerando che i salari italiani, sempre calcolati «per unità di lavoro dipendente», sarebbero cresciuti nel loro complesso durante lo stesso periodo del 23,2%. Meno della metà rispetto alle paghe del settore pubblico. E siccome fra il 2000 e il 2007 l’inflazione ufficiale si è mangiata il 18,6% del potere d’acquisto, ciò significa che a un aumento «reale» di poco più del 4% per tutti i salari avrebbe corrisposto, prendendo per buoni i dati della Confartigianato, un aumento «reale» di quasi il 29% per le retribuzioni pubbliche. Gli stipendi per i 3 milioni 382.341 dipendenti (il 54,3% donne) assorbono il 21,9% della spesa pubblica.

Fra il 2000 e il 2007 il numero dei lavoratori stipendiati nel settore pubblico è salito del 3% mentre la spesa per le retribuzioni lievitava del 32,5%, dieci volte di più. In cifra assoluta, 164,6 miliardi di euro. È il 10,7% del Prodotto interno lordo. Inoltre l’incidenza sul Pil è cresciuta di mezzo punto rispetto al 2000, seguendo una dinamica contraria a quella di altri Paesi europei. In Germania, per esempio, il peso delle retribuzioni pubbliche sul Pil si è ridotto nello stesso periodo dell’1,2%, mentre in Francia, Paese nel quale la pubblica amministrazione ha un ruolo rilevantissimo, la flessione è stata dello 0,6%. I dipendenti pubblici italiani non nuoteranno nell’oro, ma in alcune aree le loro buste paga offrono un contributo economico determinante. La Calabria, per esempio. I dipendenti pubblici calabresi sono il 30,4% di tutti i lavoratori dipendenti della regione. Nella provincia di Catanzaro si arriva al 43,6%, ben oltre il 26,9% di Roma, la città dei ministeri e della politica, superata perfino da Crotone (30,9%), oltre che da Palermo (32,2%), Enna (29,7%), Campobasso (29,4%) e Reggio Calabria (28,7%).

Non molto diversa è la situazione della Campania, dove il «pubblico» retribuisce il 28,1% dei lavoratori dipendenti dell’intera regione, con punte del 31,9% a Napoli. In Valle d’Aosta gli stipendi pubblici sono invece il 29% del totale, nel Molise il 27,4%, in Sicilia il 27%, in Sardegna del 25,4%. Percentuali più che doppie in confronto alla Lombardia, regione nella quale i dipendenti pubblici, pur raggiungendo la cifra più elevata in assoluto (sono 418.598, contro i 406.753 del Lazio, al secondo posto, e i 340.453 della Campania, al terzo) non rappresentano che il 12,6% della forza lavoro stabile. Il livello più basso d’Italia. A Milano sono il 14,4%. A Lodi, il 10,5%. Seguono Lecco (9,8%) e Bergamo (9,6%). La provincia con la minore incidenza di dipendenti pubblici sugli occupati totali è Como: 9,2%.

Sergio Rizzo


Ma guarda un po'...tutti al sud. Il male dell'italia...il clientelismo!

gbhu
19-05-2009, 08:58
E' un pò difficile che i lavoratori possano avere uno stipendio netto decente quando con le loro tasse devono pagare uno stato assistenziale basato sullo spreco, una massa di dipendenti pubblici che rasenta il ridicolo per numerosità, un debito pubblico spaventoso, un sistema pensionistico basato sulla matematica della "catena di Sant'Antonio", etc.
Non prevedo miglioramenti nel breve periodo.
Ormai siamo quasi arrivati al punto in cui i cittadini che partecipano alla realizzazione del PIL sono in numero inferiore a quelli che contribuiscono a incrementare il debito pubblico.

kaysersoze
19-05-2009, 09:34
Il problema stipendi bassi è dovuto sia ad un cuneo fiscale elevato (imprese e lavoratori pagano molte tasse sul lavoro) e sia al fatto che la classe operaia è da mo che si è messa a 90° con la vasselina in mano, si fanno scioperi politici alla cazzo di cane , ma mai vere azioni continuative per richiedere stipendi e salari all'altezza del lavoro, nel frattempo gli imprenditori se ne fottono visto che hanno il coltello dalla parte del manico...:muro:

lupotto
19-05-2009, 10:46
Peccato che il ministro si scordi delle tasse :muro:
Puoi legare i salari alla produtitività ma, se non adegui la pressione fiscale chi ci guadagna è lo stato non il lavoratore:mc: :mc:

Inoltre dire legare i salari alla produttività non significa nulla, io che lavoro in un a multinazionale, proprio oggi ho saputo che nel primo quadrimestre la filiale dove lavoro ha fatto un bel +33% rispetto all'anno passato, per via di alcuni progetti su cui ci siamo fatti un discretto mazzo per mesi, quindi in teoria secondo la logica del ministro, il mio salario dovrebbe aumentare, ma invece così non è e non sarà mai, dato che alcune filiali in altre paese sono andate in rosso e nella visione globale della società, le filiali che stanno meglio si devono accollare i costi di quelle che stanno peggio, affinchè agli azionisti sia presentato un bilancio decente e continuino ad investire, indi percui a me personalmente, pur avendo aumentato la produttività in tasca non entra nulla, e non solo, l'azienda nonostante vada bene, ha comunque ipotizzato la cassa integrazione per alcuni dipendenti per ridurre ulteriormente i costi:muro: :muro:

Sacconi è un degno compare del ducetto de noantri, qui per risollevarci oltre a ridurre pressione fiscale serve la reintroduzione del fiscal drag e soprattutto della scala mobile:O

Oltre ovviamente ad avere una classe dirigente e imprenditoriale degna di questo nome:rolleyes:

Pucceddu
19-05-2009, 10:56
Regà tutti co 'sta storia del cuneo fiscale.
Il problema non si pone, la statistica è fatta includendo le tasse, infatti c'è poi una seconda statistica per la pressione fiscale.

Quindi a lordo un italiano si colloca 23° su 30 paesi.

zerothehero
19-05-2009, 11:25
edit

Edo4444
19-05-2009, 21:23
Regà tutti co 'sta storia del cuneo fiscale.
Il problema non si pone, la statistica è fatta includendo le tasse, infatti c'è poi una seconda statistica per la pressione fiscale.

Quindi a lordo un italiano si colloca 23° su 30 paesi.

http://www.repubblica.it/popup/2009/salari/2.jpg

Tenebra
20-05-2009, 06:21
I dipendenti pubblici calabresi sono il 30,4% di tutti i lavoratori dipendenti della regione. Nella provincia di Catanzaro si arriva al 43,6%, ben oltre il 26,9% di Roma, la città dei ministeri e della politica, superata perfino da Crotone (30,9%), oltre che da Palermo (32,2%), Enna (29,7%), Campobasso (29,4%) e Reggio Calabria (28,7%).

Non molto diversa è la situazione della Campania, dove il «pubblico» retribuisce il 28,1% dei lavoratori dipendenti dell’intera regione, con punte del 31,9% a Napoli. In Valle d’Aosta gli stipendi pubblici sono invece il 29% del totale, nel Molise il 27,4%, in Sicilia il 27%, in Sardegna del 25,4%. Percentuali più che doppie in confronto alla Lombardia, regione nella quale i dipendenti pubblici, pur raggiungendo la cifra più elevata in assoluto (sono 418.598, contro i 406.753 del Lazio, al secondo posto, e i 340.453 della Campania, al terzo) non rappresentano che il 12,6% della forza lavoro stabile. Il livello più basso d’Italia. A Milano sono il 14,4%. A Lodi, il 10,5%. Seguono Lecco (9,8%) e Bergamo (9,6%). La provincia con la minore incidenza di dipendenti pubblici sugli occupati totali è Como: 9,2%.


Fatemi capire... in Lombardia ci si arrangia con UN TERZO (quando va bene) della forza "lavoro" nel pubblico rispetto alle altre regioni.
Eppure la Lombardia ha un apparato efficiente, informatizzato, e non succedono cataclismi.
Perchè in almeno metà delle regioni d'Italia serve UN IMPIEGATO PUBBLICO OGNI TRE PERSONE???
Da noi uno ne serve dieci. Cos'è, la dea Kalì con molte braccia? Posso assicurare di no, ho visto fior di fancazzisti anche qui negli uffici pubblici.
Non voglio nemmeno immaginare cosa fa un impiegato pubblico nelle altre regioni... poverino, si ammazzerà di lavoro, visto che lui ha BEN tre persone da servire... esattamente un terzo del carico lavoro di un impiegato pubblico in Lombardia.

Questi li paghiamo noi, dipendenti del privato, con uno stipendio che cresce in media meno della metà del loro. Qualcuno mi spieghi la logica...

Edo4444
20-05-2009, 09:17
Nel pubblico la busta paga cresce di più Aumenti del 47%, il doppio dei privati


http://www.corriere.it/economia/09_maggio_19/sergio_rizzo_nel_pubblico_la_busta_paga_cresce_di_piu_c3478ca0-443a-11de-a9a2-00144f02aabc.shtml

Il che è sbagliato per conto mio.

Nel pubblico si dovrebbe guadagnare meno che nel privato. Per tante ragioni

DvL^Nemo
20-05-2009, 09:18
Il che è sbagliato per conto mio.

Nel pubblico si dovrebbe guadagnare meno che nel privato. Per tante ragioni

Sei l pubblico funzionasse come dovrebbe perche' no.. Il problema e' che invece non funziona per nulla

Jackari
20-05-2009, 10:49
L'Italia però è pure uno dei paesi sviluppati con la produttività più bassa.
Io non mi strapperei i capelli per gli stipendi mediamente bassi, quel che andrebbe combattuto è il fenomeni dei "fannulloni", diffuso prevalentemente nel settore pubblico ma non solo.

http://www.repubblica.it/popup/2009/salari/2.jpg

direi che è tutto molto evidente.
il peso fiscale è alto ma non il più alto.
evidentemente in italia la produttività è molto bassa ( o quantomeno la redditività).
direi che le colpe non possono che essere equamente suddivise tra politici, industriali e sindacalisti ed anche dipendenti (sebbene questi ultimi abbiano meno rilievo ovviamente visto che in mano non hanno le leve di comando) come è stato bene illustrato.
mi chiedo però quanto incidano nella media gli stipendi diregenziali...