View Full Version : Decisione operaia: "fuori i precari immigrati"
Gargoyle
16-05-2009, 10:05
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/crisi-32/precari-africani/precari-africani.html
Sono ben curati, i piccoli prati che circondano gli stabilimenti della Global Garden products. Nessuna meraviglia: l'azienda produce tosaerba e trattorini per il giardinaggio e li esporta in mezzo mondo. La Global Garden rischia però di esportare - o almeno diffondere in tutto il Nordest - un'altra innovazione: il licenziamento deciso per discriminazione razziale.
"Qui hanno applicato - dice Aziz Bouigader, 40 anni, marocchino da 19 anni in Italia e delegato Fiom - un proverbio vecchio come il mondo: morte tua, vita mia. Vita ai garantiti, morte per i precari, in parte donne e soprattutto extracomunitari". L'azienda ha fatto sapere a tutti i dipendenti a tempo pieno che non poteva assumere i "terministi" che a norma di legge, dopo 36 mesi di contratti a termine, avevano diritto all'assunzione a tempo indeterminato. "Se prendiamo anche quelli - hanno fatto sapere - rischia di crollare tutto. Chiuderemo qui e andremo a produrre in altri Paesi". E allora quasi tutti si sono spaventati e hanno accettato il ricatto. Cisl e Uil hanno detto sì all'azienda e a pagare sono stati i più deboli.
"Se qualcuno deve stare a casa - dicevano qui in fabbrica - meglio loro che noi. Purtroppo hanno ragionato così anche tanti nostri iscritti della Fiom". Ha buona memoria, Paolino Barbiero, segretario della Cgil di Treviso. "Vent'anni fa - dice - sulla statale Feltrina c'erano le prime scritte della Lega: "Via i terroni dal Veneto".
Adesso i "terroni" sono ben inseriti e in gran parte votano Lega. Ma la voglia di mandare a casa sua qualcuno non è mai passata: così all'ex Castelgarden sono stati mandati via i terministi del Senegal, della Tunisia, del Ghana, del Marocco? Anche questo è apartheid". La vicenda di Castelfranco spaventa perché può essere l'inizio di una strada tutta in discesa. "C'era la solidarietà operaia, una volta. Oggi è un ricordo. La Global Garden sapeva che i tempi erano pronti per mettere coloro che si credono più forti contro i più deboli. E i più forti hanno abboccato".
Seicentocinquanta operai fissi, più di 400 terministi. Stipendi da 1.200 euro. Alla Global Garden gli iscritti ai sindacati sono il 40%. Quattro delegati Fiom, 3 Fim Cisl, 5 Uilm. "La cosa che più mi ha colpito - dice Aziz Bouigader, il delegato - è che io, marocchino, ho dovuto spiegare agli italiani cosa può fare o non fare un sindacato. Ho raccontato che la deroga chiesta dall'azienda non poteva essere concessa. Lo dice espressamente il contratto firmato l'anno scorso, con Cisl e Uil assieme a Finmeccanica. Se togliamo diritti ai più deboli - ho detto - anche noi garantiti presto saremo umiliati. Ma non c'è stato nulla da fare. La paura di perdere il lavoro è terribile. Mi hanno anche minacciato, dicendo che mi avrebbero spezzato le gambe, se la Fiom non avesse accettato la proposta dell'azienda. E così, alla fine, c'è stato quello che è stato chiamato referendum. Il 68% ha detto sì alla deroga".
Solo qualcuno dei 140 terministi potrà rientrare in azienda. "Ma solo - dice Elio Boldo, segretario della Fiom di Castelfranco - se l'azienda li chiamerà davvero. E intanto già parla di un calo del fatturato, da 561 a 450 milioni. Più che di contratti, si sente aria di cassa integrazione".
Era un simbolo di integrazione, la Castelgarden. Negli anni ?90 fu la prima in Italia ad aprire una moschea in azienda. "Il clima è ancora buono - conferma Aziz Bouigader - e non credo che la cacciata degli extracomunitari sia stata provocata dal razzismo. Il vero scontro è fra chi è assunto e chi no, anche se non è un caso che fra gli assunti la maggioranza sia di italiani e fra i precari la maggioranza sia di extracomunitari. Questa che è stata avviata qui è soprattutto una guerra fra poveri e abbiamo perso tutti. Io spero che i lavoratori adesso capiscano. Certe cose non le puoi decidere con un referendum. Un operaio non può dire che un altro operaio non ha il diritto di lavorare".
"Gli amici della Cgil - dice Antonio Bianchin della Fim Cisl - non hanno accettato la deroga. Noi sì, perché non possiamo accettare altri crolli dell'occupazione. In cambio, la Global Garden ha assicurato che almeno fino al 2012 non farà delocalizzazioni e assumerà chi ha già fatto 36 mesi come "terminista"". Secondo la Cisl "il razzismo non c'entra". "Il 55% dei lavoratori, fissi e precari, sono extracomunitari. Siamo tutti fratelli, e sulla stessa barca".
Davanti alla fabbrica, in pausa pranzo, si raccolgono poche parole. "Sei hai il mutuo da pagare, pensi a quello, non al senegalese che non sarà assunto. Solo qui nel Trevigiano ci sono 15.000 metalmeccanici in "cassa". Fuori di qui, dove vai?". C'è chi legge un libro, chi prende il sole. "Se un'azienda - dice Candido Omiciuolo, segretario Fiom di Treviso - non assume extracomunitari che ne hanno pieno diritto, si debbono usare solo due parole: discriminazione razziale".
(16 maggio 2009)
Qua siamo dunque davanti a due fenomeni interessanti:
a) Gli italiani in maggioranza col posto fisso, gli immigrati precari.
Cosa che, per questi ultimi, rappresenta una dannazione doppia.
b) La decisione presa a maggioranza dai lavoratori (ed imposta col referendum anche ai sindacalisti recalcitanti) di violare i diritti di altri lavoratori "diversi" da loro. "Diversi" perché ancora precari e soprattutto perché non-italiani.
Ciò detto, che cosa ne pensate?
A parte la moralità o meno di questa decisione, vi sembra che sia oculata o che avrà conseguenze spiacevoli anche per chi l'ha presa?
E il fenomeno dei lavoratori sindacalizzati ma con tessera della Lega in tasca, porterà ad un rafforzamento del sindacato (dopotutto, la Lega è al governo) o finirà per impedire il raggiungimento degli scopi strategici da sempre legati al sindacato?
Dite la vostra nel rispetto reciproco.
Manca l'opzione "vomito da rigurgito nazifascista in atto"
Comunque doppio thread.
pegasoalatp
16-05-2009, 10:18
Per quanto sia leghista e abbia una stima bassisima del sindacato, rimango molto perplesso.
Non conosco la legislazione sul discorso dei precari e posso capire la situazione dell' azienda, ma il metodo di quel referendum mi stona.
Sospetto che la questione sia stata mal pianificata dall' azienda e mal seguita dai sindacati interni, fino ad arrivare ad un punto per cui le uscite "onorevoli" fossero non piu' utilizzabili e sia venuta fuori questa pensata referendaria.
Nella situazione non credo che c' entri nulla la politica, ma solo le paure delle persone. Che chi ci perde siano immigrati e' solo una combinazione: sarebbe potuto essere chiunque.
un classico " forti contro deboli"
pegasoalatp
16-05-2009, 10:23
Manca l'opzione "vomito da rigurgito nazifascista in atto"
Comunque doppio thread.
Chiaramente.
Ma anche "non ci sono piu' le mezze stagioni" e " le previsioni del tempo sono sempre sbagliate da quando Bernacca e' andato in pensione".
@LUVI: Metti qualche altra frase fatta, cosi' l' elenco e' completo e poi si puo' discuetere seriamente.:D
gigio2005
16-05-2009, 10:28
secondo me e' una cazzata...nel senso che stiamo parlando del nulla...
un'azienda per sopravvivere deve mantenere i lavoratori piu' bravi, fossero anche alieni venuti da antares...
per cui mi pare la solita storiella che verra' dimenticata in 12 ore
Gargoyle
16-05-2009, 10:29
secondo me e' una cazzata...nel senso che stiamo parlando del nulla...
un'azienda per sopravvivere deve mantenere i lavoratori piu' bravi, fossero anche alieni venuti da antares...
per cui mi pare la solita storiella che verra' dimenticata in 12 ore
Si, ma qua non si parla di "più bravi" e "meno bravi": si tratta di gente che aveva diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Gente cui questa assunzione è stata negata per il voto di chi il posto ce l'aveva già.
gigio2005
16-05-2009, 10:31
Si, ma qua non si parla di "più bravi" e "meno bravi": si tratta di gente che aveva diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Gente cui questa assunzione è stata negata per il voto di chi il posto ce l'aveva già.
che te devo dì... il tempo li punirà (se assumeranno i piu' scarsi)
Si, ma qua non si parla di "più bravi" e "meno bravi": si tratta di gente che aveva diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Gente cui questa assunzione è stata negata per il voto di chi il posto ce l'aveva già.
tu al posto loro che avresti fatto?
nekromantik
16-05-2009, 10:35
che te devo dì... il tempo li punirà (se assumeranno i piu' scarsi)
Si, ma intanto ad essere "puniti" sono i lavoratori immigrati che dovevano essere assunti a tempo indeterminato.
Gargoyle
16-05-2009, 10:35
tu al posto loro che avresti fatto?
Non ho mai preteso di calpestare i diritti degli altri per tutelare i miei, fino ad oggi in nessun contesto.
Spererei di attenermi a questa linea di condotta anche in un caso come questo.
A maggior ragione visto che la decisione, poi, sul lungo periodo è controproducente: i prossimi ad essere licenziati per ristrutturazioni aziendali saranno italiani. Ma a quel punto, con che faccia ricorrere al sindacato?
Si, ma intanto ad essere "puniti" sono i lavoratori immigrati che dovevano essere assunti a tempo indeterminato.
quindi proponi di licenziare quelli a tempo indetermionato per assumere i precari?
Non ho mai preteso di calpestare i diritti degli altri per tutelare i miei, fino ad oggi in nessun contesto.
Spererei di attenermi a questa linea di condotta anche in un caso come questo.
A maggior ragione visto che la decisione, poi, sul lungo periodo è controproducente: i prossimi ad essere licenziati per ristrutturazioni aziendali saranno italiani. Ma a quel punto, con che faccia ricorrere al sindacato?
non prenderla larga
ti dicono che chiudono se non licenziano
ti dicono che lasciano a casa i precari
tu sei indet e magari con casa famiglia e mutuo
ora dimmi che faresti
gigio2005
16-05-2009, 10:39
Si, ma intanto ad essere "puniti" sono i lavoratori immigrati che dovevano essere assunti a tempo indeterminato.
ma infatti io vorrei capire quel "dovevano"...
non ne capisco molto....dovevano essere assunti per legge?
un contratto a temrine dopo 36 mesi deve trasformarsi in lavoro a tempo indeterminato
credo siano in questa situazione
L247/2007
4-bis. Ferma restando la disciplina della successione di contratti di cui ai commi precedenti, qualora per effetto di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equivalenti il rapporto di lavoro fra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore abbia complessivamente superato i trentasei mesi comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione che intercorrono tra un contratto e l’altro, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato
L'azienda in questione ha avuto un crollo del fatturato, delle decisioni vanno prese, non è che guadagnando 100 posso pagare stipendi per 150.
Hanno scelto di non assumere chi aveva un contratto a termine , decisione capibile, dispiace per chi resta fuori, ma piuttosto di vedere la fabbrica emigrare in Moldavia o chiudere i battenti anche il sindacato ha preferito così, non c'è nulla di scandaloso e il razzismo in questo caso per dirlo alla Di Pietro che c'azzecca?
Votato:
sbagliata, dopo aver diviso gli operai tra chi è "in" e "out" i prossimi licenziati saranno italiani
orrenda, crea discriminazioni razziali e vìola i diritti di alcuni lavoratori
Gargoyle
16-05-2009, 11:21
non prenderla larga
ti dicono che chiudono se non licenziano
ti dicono che lasciano a casa i precari
tu sei indet e magari con casa famiglia e mutuo
ora dimmi che faresti
Quello che dovrei fare è respingere la proposta.
E spero che sia anche quello che farei.
ma infatti io vorrei capire quel "dovevano"...
non ne capisco molto....dovevano essere assunti per legge?
Hanno lavorato con contratto a tempo determinato per più di 36 mesi, e come tali il loro contratto deve essere convertito in tempo indeterminato.
nekromantik
16-05-2009, 11:24
L'azienda in questione ha avuto un crollo del fatturato, delle decisioni vanno prese, non è che guadagnando 100 posso pagare stipendi per 150.
Hanno scelto di non assumere chi aveva un contratto a termine
Si ma qui casca l'asino: perché quel contratto per legge doveva essere convertito a tempo indeterminato. Per dirla in maniera brutale, li hanno sfruttati e poi li hanno buttati nel cassonetto.
gigio2005
16-05-2009, 11:24
Quello che dovrei fare è respingere la proposta.
E spero che sia anche quello che farei.
Hanno lavorato con contratto a tempo determinato per più di 36 mesi, e come tali il loro contratto deve essere convertito in tempo indeterminato.
quindi per legge non possono essere licenziati...
dove l'inghippo?
nekromantik
16-05-2009, 11:26
quindi per legge non possono essere licenziati...
dove l'inghippo?
Nessun inghippo: non avendo ancora convertito il contratto gli operai erano licenziabili. :fagiano:
Gargoyle
16-05-2009, 11:27
Nessun inghippo: non avendo ancora convertito il contratto gli operai erano licenziabili. :fagiano:
Va anche detto che, se presentassero ricorso, probabilmente vincerebbero anche.
Il solo problema è che adesso hanno i sindacati schierati contro di loro.
Quello che dovrei fare è respingere la proposta.
E spero che sia anche quello che farei.
Hanno lavorato con contratto a tempo determinato per più di 36 mesi, e come tali il loro contratto deve essere convertito in tempo indeterminato.
A me piacerebbe vedere Grillo che legge questi thread, ma possibile che storpiate sempre la realtà ?
mici della Cgil - dice Antonio Bianchin della Fim Cisl - non hanno accettato la deroga. Noi sì, perché non possiamo accettare altri crolli dell'occupazione. In cambio, la Global Garden ha assicurato che almeno fino al 2012 non farà delocalizzazioni e assumerà chi ha già fatto 36 mesi come "terminista"". Secondo la Cisl "il razzismo non c'entra". "Il 55% dei lavoratori, fissi e precari, sono extracomunitari. Siamo tutti fratelli, e sulla stessa barca
E possibilmente leggente tutto l'articolo non solo il titolo.
Si ma qui casca l'asino: perché quel contratto per legge doveva essere convertito a tempo indeterminato. Per dirla in maniera brutale, li hanno sfruttati e poi li hanno buttati nel cassonetto.
Ciò che dici può essere vero, ma se l'azienda fosse costretta ad assumere troppo personale potrebbe decidere per non morire di andarsene all'estero, nessuna legge vieta questo, se no nazionalizziamo il tutto con stipendi da 300€ a testa, poterebbe essere un'idea.
zerothehero
16-05-2009, 11:33
Ho votato la prima opzione, ma andrebbe precisata.
-Van bloccati o fortemente ridotti gli ingressi degli immigrati perchè di lavoro ve ne è poco per gli italiani che ovviamente devono avere la priorità sugli stranieri. Giro di vite anche ai richiedenti asilo e ai clandestini.. son troppi.
-PRima o poi andrà superato il dualismo tra chi è ipergarantito e chi non ha garanzie..vedrei bene un contratto unico con garanzie a crescere col passare del tempo.
Va superata la dicotomia tra chi ha contratti a tempo indeterminato e che è abbastanza garantito nelle imprese > 18 dip e chi invece ha contratti tra i più vari e fantasiosi di durata mensile o addirittura settimanale. :doh:
nekromantik
16-05-2009, 11:38
[B]la Global Garden ha assicurato che almeno fino al 2012 non farà delocalizzazioni e assumerà chi ha già fatto 36 mesi come "terminista"".
Terministi: coloro che passano da un contratto a termine ad un altro, senza mai diventare «indeterminati»
Quindi tra 36 mesi si ripresenta il problema o sbaglio? O 'sti poveracci saranno sempre precari alla mercè dell'azienda?
Tanto vale trovarsi subito un altro lavoro.
nekromantik
16-05-2009, 11:40
Ciò che dici può essere vero, ma se l'azienda fosse costretta ad assumere troppo personale potrebbe decidere per non morire di andarsene all'estero, nessuna legge vieta questo
Be ma qui si discute sui criteri di licenziamento, non che non avrebbero dovuto farlo.
zerothehero
16-05-2009, 11:41
Votato:
sbagliata, dopo aver diviso gli operai tra chi è "in" e "out" i prossimi licenziati saranno italiani
orrenda, crea discriminazioni razziali e vìola i diritti di alcuni lavoratori
I primi a saltare quando c'è crisi sono i lavoratori a tempo determinato.
Anzi manco saltano, semplicemente non gli si rinnova più il contratto.
Ma questo capita a prescindere del fatto che uno sia straniero o italiano.
Io vado oltre..ridurre del 99.9999% (cioè se ne entravano 100000 l'anno, adesso ne dovranno entrare 1 o 2 :asd:) gli ingressi degli stranieri per almeno 2 anni, almeno finchè ci sarà questa crisi. Possibilmente rispedendo a calci nel culo parte dei clandestini.
Si lo so gli imprenditori ne vogliono a milioni, a vagonate..un pò come i soldati per http://www.futurama-madhouse.com.ar/bios/bioZapp.jpg
nekromantik
16-05-2009, 11:47
Tra i cittadini europei ci sono i rumeni per esempio.
Tra un po' arriverà l'Albania (http://albanianews.it/politica/250309-lalbania-presentera-la-domanda-di-adesione-allue), il Montenegro, la Turchia...
Che faremo a quel punto?
favorevole a al 110% a lasciare a casa gli immigrati anche se sarebbe sbagliato per i seguenti motivi:
1) gli immigrati vivono nel welfare italiano pur non avendolo MAI pagato, ma se un immigrato viene lasciato a casa vivrà a sbafo del sistema italia e il sistema italia lo pagano con le tasse gli italiani. e gli italiani hanno beni da tassare, case terreni auto ecc ecc.
2) gli immigrati lavorano e inquinano il mercato, è molto frequente che gli immigrati " rubino" il lavoro agli italiani perchè gli immigrati lavorano accettando qualunque condizione lavorativa e\o orario. non dicono mai di no . gli italiani invece non accettano. voi potrete dire, colpa dei controlli, giusto ma in italia non ce ne sono e se un dipendente denuncia la situazione visto il periodo di crisi ecc passa al primo posto quando c'è da ridurre il personale indipendentemente che sia italiano o extra quindi .....
i sindacati parlano molto , ma di fatto non fanno nulla
3) se gli immigrati vengono lasciati a casa andranno ad alimentare la delinquenza.
4) TUTTI ora pagheremo l'errore di aver fatto arrivare in italia migliaia di extracomunitari senza logica, con il solo fine di calmierare il costo del lavoroillegalmente. ora ce li ritroviamo sul territorio, e bisogna in qualche modo pensare pure a loro, teniamo conto che loro non hanno NULLA DA PERDERE, gli italiani invece hanno tutto da perdere.i posti di lavoro in italia sono finiti. non se ne è mai creato di nuovi o se ne sono creati in minima parte del tutto trascurabile, si spezzatta solo il lavoro in modo che tutti possano lavorare e i contratti determinati lo dimostrano.
5) la maggioranza delle imprese italiane non sono in crisi riducono il personale perchè spostano le attività produttive. per esperienza personale conosco molte imprese piccole e medie e da quello che so è che una volta guadagnavano 100 ora sugli stessi prodotti che vengono fatti in romania, cina ecc guadagnano minimo 3 volte di più ! e non a caso qui l'azienda è mezza fallita, ma all'estero ci sono fabbriche nuovissime piene di dipendenti con stipendi mensili minori
qualcuno ha voluto l'europa unita, improvvisamente, niente dazi, libera circolazione ecc e il sistema .... non ha funzionato. i furbetti si sono arrichiti e gli tutti altri.......
6) siccome è calato il pil, calerà pure la raccolta fiscale, ma le spese aumenteranno, prevedo un aumento delle aliquote, e chi se la prenderà in quel posto....in gran parte i lavoratori dipendenti !
dantes76
16-05-2009, 12:06
solo i precari immigrati? no no... anche quelli a tempo determinato:)
Tra i cittadini europei ci sono i rumeni per esempio.
Tra un po' arriverà l'Albania (http://albanianews.it/politica/250309-lalbania-presentera-la-domanda-di-adesione-allue), il Montenegro, la Turchia...
Che faremo a quel punto?
ma ci manca solo questa, già che la romania abbiamo fatto un pessimo affare, con l'albania siamo fottuti. ma sta europa che deve essere, una congregazione di stati forti o un mix di qualiasi cosa sia nelle vicinanze? :rolleyes:
ma ci manca solo questa, già che la romania abbiamo fatto un pessimo affare, con l'albania siamo fottuti. ma sta europa che deve essere, una congregazione di stati forti o un mix di qualiasi cosa sia nelle vicinanze? :rolleyes:
l'europa diventerà ( se non lo è già) un insieme di meticciato dove mentecatti, nullafacenti, delinquenti saranno gli unici che miglioreranno la propria condizione di vita, mentre coloro che nei rispettivi stati e hanno raggiunto negli anni un discreto benessere manterranno gli altri e peggioreranno un po la propria condizione di vita.
i romeni hanno tutto da guadagnarci, sicuramente possono solo migliorare le proprie condizioni di vita.
tanto tra rumeni maomettani ecc siamo ormai invasi.
l'europa diventerà ( se non lo è già) un insieme di meticciato dove mentecatti, nullafacenti, delinquenti saranno gli unici che miglioreranno la propria condizione di vita, mentre coloro che nei rispettivi stati e hanno raggiunto negli anni un discreto benessere manterranno gli altri e peggioreranno un po la propria condizione di vita.
i romeni hanno tutto da guadagnarci, sicuramente possono solo migliorare le proprie condizioni di vita.
tanto tra rumeni maomettani ecc siamo ormai invasi.
bella merda:rolleyes:
nekromantik
16-05-2009, 12:19
l'europa diventerà ( se non lo è già) un insieme di meticciato dove mentecatti, nullafacenti, delinquenti saranno gli unici che miglioreranno la propria condizione di vita, mentre coloro che nei rispettivi stati e hanno raggiunto negli anni un discreto benessere manterranno gli altri e peggioreranno un po la propria condizione di vita.
i romeni hanno tutto da guadagnarci, sicuramente possono solo migliorare le proprie condizioni di vita.
tanto tra rumeni maomettani ecc siamo ormai invasi.
Ma la storia non ha insegnato nulla?
L'integrazione tra popoli ha sempre portato vantaggi da ambo le parti. L'interscambio culturale è una cosa che dovremmo augurarci tutti che avvenga sempre.
Pensa agli arabi in Sicilia e a tutto quello che hanno lasciato...
blamecanada
16-05-2009, 12:32
“Gli immigrati rubano il lavoro ai tedeschi” (Adolf Hitler)
Ma la storia non ha insegnato nulla?
L'integrazione tra popoli ha sempre portato vantaggi da ambo le parti. L'interscambio culturale è una cosa che dovremmo augurarci tutti che avvenga sempre.
Pensa agli arabi in Sicilia e a tutto quello che hanno lasciato...
l'integrazione tra popoli avviene nella storia in modo graduale, lenta, dove l'integrazione è stata imposta tramite leggi , non ci sono mai stati dei vantaggi, anzi sono tutti finiti presto.
“Gli immigrati rubano il lavoro ai tedeschi” (Adolf Hitler)
? cosa centra ?
prova ad andare a cercare lavoro, specialmente nel campo dell'edilizia, vai a chiedere un lavoro in regola e vedi quanti ne trovi, stai tranquillo che il datore di lavoro prima di dare un lavoro a te che vuoi essere messo in regola da il lavoro ad un immigrato che non gli interessa essere messo in regola, ma lavora per sopravvivere.
prova una volta assunto dire al datore di lavoro quel lavoro non lo faccio perchè il ponteggio non è completamente messo in sicurezza ! e vedi se il giorno dopo al tuo posto non ti trovi un altro !
prova ad andare in un cantiere e guarda quando arrivano i controlli, c'è il fuggi fuggi
volete capirlo che i controlli in italia non ci sono o ce ne sono in numero insufficente e le sanzioni sono risibili !
nekromantik
16-05-2009, 12:49
l'integrazione tra popoli avviene nella storia in modo graduale, lenta, dove l'integrazione è stata imposta tramite leggi , non ci sono mai stati dei vantaggi, anzi sono tutti finiti presto.
Eh? Scusami ma non riesco ad interpretare quello che hai scritto.
Potresti spiegarti meglio?
first register
16-05-2009, 13:15
orrenda, crea discriminazioni razziali e vìola i diritti di alcuni lavoratori
E' innegabile che dietro ci sia lo zampino della lega nord, oltretutto mi suona strano che possano esserci degli operai di destra o di estrema destra, ma se anche così fosse, licenziare i terministi potrebbe essere una decisione dovuta alla crisi economica rimane da vedere se l'azienda versa in cattive acque.
Viceversa, se l'azienda nei prossimi mesi ricomincierà a lavorare e non riassumerà gli immigrati terministi, allora sarà chiaro che dietro al licenziamento c'era una politica favorevole alle discriminazioni razziali.
Esattamente come ho detto nell'altro 3d trovo che il riferimento al razzismo sia un po' forzoso.
Qui si parla di una lotta fra poveri, fra chi il posto ce l'aveva già, a tempo indeterminato, e i precari assunti con i soliti inghippi che ben conosciamo.
Alzi la mano qui chi avrebbe detto "no, io il mio posto di lavoro lo cedo volentieri per senso di giustizia".
Evitiamo le facili ipocrisie, per favore.
L'au aut qui era "o lasciamo a casa loro, o lasciamo a casa tutti e delocalizziamo".
Eh? Scusami ma non riesco ad interpretare quello che hai scritto.
Potresti spiegarti meglio?
significa che un conto è se arriva " qualche " immigrato o comunitario si stabilisce sul teritorio con la famiglia, lavora ecc un altro è quando arrivano migliaia di immigrati vanno a finire il quartieri dormitorio, baraccopoli ecc e servono solo per calmierare il costo della manodopera locale. a me mica lo stato italiano mi aiuta ! anzi pago solo tasse !
in italia non ci sono ne i mezzi economici ne il lavoro sufficente per fornire un avvenire a tutti gli immigrati che arrivano o sono sul nostro territorio. e nemmeno vorrei pagare con le mie tasse per integrare questi soggetti. se questi immgirati vogliono i diritti vadano a chiederli al loro rispetivo governo, prima di aiutare questi soggetti ci sono altri problemi da risolvere i problemi degli italiani che hanno pagato da decenni a questa pate lo stato sociale italiano.
dantes76
16-05-2009, 14:02
ma ci manca solo questa, già che la romania abbiamo fatto un pessimo affare, con l'albania siamo fottuti. ma sta europa che deve essere, una congregazione di stati forti o un mix di qualiasi cosa sia nelle vicinanze? :rolleyes:
non andare dietro a queste stronzate....:rolleyes:
che magari al posto dell'immigrato schivizzato e senza di diritti ci ritroviamo io e te...
Andala, faestrike, Necromachine, Scalor, zerothehero
Non ho parole.
Non so neppure se provo pena per la vostra opinione.
DevilMalak
16-05-2009, 17:43
Manca l'opzione "vomito da rigurgito nazifascista in atto"
quoto...:rolleyes:
al di là di tutto, se chi ha lavorato x i famosi 36 mesi non viene assunto basta che faccia causa ed il posto(con molta calma, visto i tempi della giustizia in Italia) è suo.
diverso è il caso dell'azienda che non rinnova il contratto alla gente per non far loro raggiungere i 36 mesi.
però, che io sappia, non può assumere altri per sopperire la loro mancanza.
zerothehero
16-05-2009, 19:27
Andala, faestrike, Necromachine, Scalor, zerothehero
Non ho parole.
Non so neppure se provo pena per la vostra opinione.
Io invece lo so, pensa un pò. :fagiano:
Però ho la buona creanza di non fartelo presente, pur non condividendo la tua opinione in merito alla questione, a mio avviso foriera di disastri per il paese.
zerothehero
16-05-2009, 19:39
al di là di tutto, se chi ha lavorato x i famosi 36 mesi non viene assunto basta che faccia causa ed il posto(con molta calma, visto i tempi della giustizia in Italia) è suo.
diverso è il caso dell'azienda che non rinnova il contratto alla gente per non far loro raggiungere i 36 mesi.
però, che io sappia, non può assumere altri per sopperire la loro mancanza.
L'articolo non è il massimo della chiarezza...ma cmq si dice che "In cambio, la Global Garden ha assicurato che almeno fino al 2012 non farà delocalizzazioni e assumerà chi ha già fatto 36 mesi come "terminista"".
Quindi chi non è stato impiegato per 36 mesi ed ha contratto a termine perderà il lavoro o non gli verrà rinnovato il contratto, gli altri verranno stabilizzati.
nekromantik
16-05-2009, 20:28
pur non condividendo la tua opinione in merito alla questione, a mio avviso foriera di disastri per il paese.
L'integrazione razziale non è mai stata foriera di alcun disastro, anzi, la storia ha dimostrato il contrario.
Quindi prima di prendere a calci in culo qualcuno, o di manifestare tale intenzione, pensaci bene.
L'integrazione razziale non è mai stata foriera di alcun disastro, anzi, la storia ha dimostrato il contrario.
Quindi prima di prendere a calci in culo qualcuno, o di manifestare tale intenzione, pensaci bene.
l'integrazione, che è ben diverso da quello schifo di invasione che vediamo oggigiorno :rolleyes:
giusto prima il lavoro agli italiani...dovrebbe essere imposto per legge...50 anni fa non hai dettp cosi' ma nel 2009 bisogna guardare in faccia alla realta'
prima il lavoro a noi e poi,se avanza, a loro...
abbasso il finto buonismo....
Terministi: coloro che passano da un contratto a termine ad un altro, senza mai diventare «indeterminati»
Quindi tra 36 mesi si ripresenta il problema o sbaglio? O 'sti poveracci saranno sempre precari alla mercè dell'azienda?
Tanto vale trovarsi subito un altro lavoro.
Continui a distorcere la realtà, hanno detto che assumono quelli che hanno già fatto 36 mesi di lavoro a tempo determinato, ma sai leggere?
Poi se nel 2012 si chiude o si delocalizza, perdono tutti il posto di lavoro.
Ma vi leggete? Vi rendete conto? Ma avete mai lavorato a tempo determinato? Ma sai quanti lavori ho dovuto cambiare per trovare il posto fisso sotto comune?
Chiedi ai sindacati la differenza tra lavoro a tempo determinato e indeterminato?
paulus69
16-05-2009, 21:06
giusto prima il lavoro agli italiani...dovrebbe essere imposto per legge...50 anni fa non hai dettp cosi' ma nel 2009 bisogna guardare in faccia alla realta'
prima il lavoro a noi e poi,se avanza, a loro...
abbasso il finto buonismo....
si,ma lavoro di che tipo?
di giovani italiani nei cantieri edili non ne vedo da anni....qualche geometrino...ogni tanto...
zerothehero
16-05-2009, 23:55
L'integrazione razziale non è mai stata foriera di alcun disastro, anzi, la storia ha dimostrato il contrario.
Quindi prima di prendere a calci in culo qualcuno, o di manifestare tale intenzione, pensaci bene.
Se fino al 2010 c'è crisi e il tasso di disoccupazione aumenterà di 2 punti, non ha senso far entrare così tanti immigrati col decreto flussi.
Non ci devo pensare bene, è da sempre che lo penso.
Il che non implica essere contro l'integrazione..anzi chi fa entrare indiscriminatamente gli immigrati è contro l'integrazione, semmai.
zerothehero
16-05-2009, 23:57
si,ma lavoro di che tipo?
di giovani italiani nei cantieri edili non ne vedo da anni....qualche geometrino...ogni tanto...
Guarda meglio. ;)
nekromantik
16-05-2009, 23:58
l'integrazione, che è ben diverso da quello schifo di invasione che vediamo oggigiorno :rolleyes:
Invasione?
Hai dei numeri per provare quanto dici? Mi sembra di ricordare che nomeutente (ma forse era un altro mod) tempo fa abbia dimostrato chiaramente come nel nostro paese arrivi, dati alla mano, un numero tutto sommato esiguo di immigrati.
nekromantik
17-05-2009, 00:02
Se fino al 2010 c'è crisi e il tasso di disoccupazione aumenterà di 2 punti, non ha senso far entrare così tanti immigrati col decreto flussi.
Immagino tu ti riferisca agli immigrati clandestini.
E anche in questo caso il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti: qualsiasi cittadino europeo può circolare in Europa alla ricerca di un'attività legale da svolgere. L'idea che bloccando l'ingresso agli immigrati clandestini si favorisca una maggiore occupazione italiana è semplicemente ridicola.
zerothehero
17-05-2009, 00:05
Invasione?
Hai dei numeri per provare quanto dici? Mi sembra di ricordare che nomeutente (ma forse era un altro mod) tempo fa abbia dimostrato chiaramente come nel nostro paese arrivi, dati alla mano, un numero tutto sommato esiguo di immigrati.
Siamo al 7% in media..non è poco per un paese a recente immigrazione come l'Italia. E poi questo 7% non è affatto equidistribuito in tutta la penisola italiana, ma si concentra principalmente al nord e in parte nel centro.
Ma non è questo il punto: perchè diavolo li fanno entrare ora, con la crisi economica che c'è?
Io a sti giochetti sulla pelle dei lavoratori italiani non ci sto, per quanto la cosa possa contare, cioè nulla. :fagiano:
Senza poi parlare del fatto che il titolo di repubblica è di una faziosità allucinante: si parla di non rinnovare i contratti per i lavoratori a tempo det. e di stabilizzare chi invece ha superato i 36 mesi, come prevede la legge...cavolo c'entrano gli immigrati, lo sa solo il giornalista pasticcione di repubblica.
zerothehero
17-05-2009, 00:08
Immagino tu ti riferisca agli immigrati clandestini.
E anche in questo caso il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti: qualsiasi cittadino europeo può circolare in Europa alla ricerca di un'attività legale da svolgere. L'idea che bloccando l'ingresso agli immigrati clandestini si favorisca una maggiore occupazione italiana è semplicemente ridicola.
Ho forse detto che bisogna bloccare il libero stabilimento e la libera circolazione dei comunitari?
No.
Ho detto che in uno scenario recessivo-depressivo è semplicemente insensato, folle ed irresponsabile prevedere nel decreto flussi ingressi di centinaia di migliaia di lavoratori extracomunitari. Folle, se non criminale.
Il cittadino comunitario è uguale all'italiano, specie se vi è il mutuo riconoscimento dei titoli di studio.
nekromantik
17-05-2009, 00:28
Continui a distorcere la realtà, hanno detto che assumono quelli che hanno già fatto 36 mesi di lavoro a tempo determinato, ma sai leggere?
Poi se nel 2012 si chiude o si delocalizza, perdono tutti il posto di lavoro.
Ma vi leggete? Vi rendete conto? Ma avete mai lavorato a tempo determinato? Ma sai quanti lavori ho dovuto cambiare per trovare il posto fisso sotto comune?
Chiedi ai sindacati la differenza tra lavoro a tempo determinato e indeterminato?
Mi era sfuggito il tuo post.
E mi sfugge il motivo per cui avrei distorto la realtà. Ti riepilogo: questi lavoratori, dopo 36 mesi, avevano diritto ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'azienda, causa forza maggiore, è costretta a licenziarli. Grazie a degli accordi sindacali si arriva ad un compromesso: questi lavoratori verranno assunti come TERMINISTI, termine il cui significato ho già spiegato. Ergo, questi lavoratori, per continuare lavorare, dovranno sottoscrivere nuovamente un contratto a tempo determinato.
Mi sa che eri troppo agitato quando hai letto il mio precedente post.
nekromantik
17-05-2009, 00:32
Ho forse detto che bisogna bloccare il libero stabilimento e la libera circolazione dei comunitari?
No.
Ho detto che in uno scenario recessivo-depressivo è semplicemente insensato, folle ed irresponsabile prevedere nel decreto flussi ingressi di centinaia di migliaia di lavoratori extracomunitari. Folle, se non criminale.
Ci mancherebbe che lo dicessi.
Io ti ho dimostrato che l'incidenza lavorativa, in caso di blocco delle frontiere per gli immigrati clandestini, sarebbe risibile. E che la loro forza lavoro, se adeguatamente sostenuta con un piano di sviluppo, è una risorsa per il paese.
master_of_pacalina
17-05-2009, 00:33
l'integrazione è un ottimo elemento di sviluppo socio-economico...gli immigrati possono servire per scoprire nuove tecniche.....cosicchè si possa creare una cooperazione internazionale...
wolfnyght
17-05-2009, 00:56
dovevano dar il contratto a tempo determinato a chi aveva raggiunto i 36 mesi di contratto a tempo determinato.
e se questo voleva dire che la fabbrica chiudeva
amen........
mi sembra di legger questo dai commenti di quasi tutti.
e non parlo di razzismo e o altro.
ch ha il contratto a tempo indeterminato pretende anche che la fabbrica non vada a ramengo percui..........il tutto si riassume in:
rinnovo a contratto a tempo determinato in a tempo indeterminato e chiusura fabbrica(o spostamento all'esterno)
non rinnovo del contratto a tempo determinato e mantenimento della fabbrica aperta.
ora vorrei però ,prima di esser tacciato da razzista,una percentuale di stranieri sui lavoratori a contratto a tempo determinato.
se il livello è pari al 99% di stranieri allora la fabbrica è davvero razzista.
ma e dico ma
la percentualle stranieri ed italiani a contratto non rinnovato è simile od a maggioranza italiana.........
bhe pretendo lo scalpo del giornalista per disinformazione pliriaggravata con istigazione a flame nei forum e razzistodipendente
Invasione?
Hai dei numeri per provare quanto dici? Mi sembra di ricordare che nomeutente (ma forse era un altro mod) tempo fa abbia dimostrato chiaramente come nel nostro paese arrivi, dati alla mano, un numero tutto sommato esiguo di immigrati.
ma te dove vivi??? nel paese di biancaneve e i sette nani?????
... e finalmente si dimostra la vera utilità d aver lasciato da parte sia di finta destra sia di finta sinistra INVADERE sto paese di extra-italiani :
iniziare la guerra fra poveri.
adesso la strada è solo in discesa... e non porta a nulla di buono...
per tutti.
capisco che con l'acqua alla gola venga ai più in mente l'opzione morte tua=vita mia ... ma ...
nomeutente
17-05-2009, 08:21
prova ad andare a cercare lavoro, specialmente nel campo dell'edilizia, vai a chiedere un lavoro in regola e vedi quanti ne trovi, stai tranquillo che il datore di lavoro prima di dare un lavoro a te che vuoi essere messo in regola da il lavoro ad un immigrato che non gli interessa essere messo in regola, ma lavora per sopravvivere.
Trovami un muratore italiano che si presenta all'impresario pretendendo di essere messo in regola.
Il lavoro nero nell'edilizia è la norma perché fa comodo anche al muratore, a prescindere dagli immigrati.
Qui si parla di una lotta fra poveri
Quando c'è una lotta fra poveri, vince sempre il ricco.
E' comprensibile che uno cerchi di difendere il proprio posto di lavoro, ma il problema è che se ciascuno pensa per sé, solo tu pensi per te... e tu non vali molto.
Strutturalmente, il capitale è riuscito a frantumare la classe lavoratrice così da renderla ricattabile e meglio controllabile: questo è IL problema, il resto è una conseguenza.
Esattamente come ho detto nell'altro 3d trovo che il riferimento al razzismo sia un po' forzoso.
Qui si parla di una lotta fra poveri, fra chi il posto ce l'aveva già, a tempo indeterminato, e i precari assunti con i soliti inghippi che ben conosciamo.
Alzi la mano qui chi avrebbe detto "no, io il mio posto di lavoro lo cedo volentieri per senso di giustizia".
Evitiamo le facili ipocrisie, per favore.
L'au aut qui era "o lasciamo a casa loro, o lasciamo a casa tutti e delocalizziamo".
Nessuno?
nomeutente
17-05-2009, 09:28
Invasione?
Hai dei numeri per provare quanto dici? Mi sembra di ricordare che nomeutente (ma forse era un altro mod) tempo fa abbia dimostrato chiaramente come nel nostro paese arrivi, dati alla mano, un numero tutto sommato esiguo di immigrati.
Può darsi che fossi io, ma non c'è niente da "dimostrare": basta leggere i dati.
In Italia c'è un numero di immigrati (in percentuale sulla popolazione) più basso rispetto alla media europea: siamo a circa il 3,5% contro il 5,5%.
C'è però da dire che dal 2000 in poi la quantità sta incrementando più che negli altri paesi, ma bisogna tener conto anche dell'emersione della clandestinità dovuta all'ingresso della Romania nella Ue o alla "sanatoria" fatta dopo la Bossi-Fini.
nekromantik
17-05-2009, 09:33
ma te dove vivi??? nel paese di biancaneve e i sette nani?????
Permettimi una battuta: si, ma devo ancora capire chi sono gli altri sei...
nomeutente
17-05-2009, 09:33
Nessuno?
Ma è ovvio che nessuno risponderà positivamente ;)
Al limite si potrebbe domandare: "chi è disposto ad una piccola moderazione salariale in cambio di nuove assunzioni, in attesa che passi il periodo di vacche magre?"
A questa domanda io risponderei affermativamente, a patto che quando arrivano le vacche grasse il salario torni a salire (cosa che però non avviene mai... ma questo è un altro discorso)
Terministi: coloro che passano da un contratto a termine ad un altro, senza mai diventare «indeterminati»
Quindi tra 36 mesi si ripresenta il problema o sbaglio? O 'sti poveracci saranno sempre precari alla mercè dell'azienda?
Tanto vale trovarsi subito un altro lavoro.
Qui si sta facendo di tutta l'erba un "fascio"....
L'impostazione del topic, anche se in buona fede, è falsata perchè vi è una velata polemica razziale quando invece di fatto, nasconde un problema di proporzioni vaste, come il precariato, indipendentemente dal colore della pelle.
La regola dei 36 mesi, agevolata dal protocollo del welfare ed introdotta nella 247/07, rimane una palese violazione, della direttiva Europea 1999/70/CE, dove quest'ultima dovrebbe sempre avere la priorità esecutiva, verso i ccnl, verso gli accordi e sopratutto verso eventuali modifiche della legge attuativa del paese membro.
LA 247/07 contrasta con il pricipio "temporale" di utilizzo dei CTD, così come le modifiche dell'art. 21 presenti nella della 133/08, verso la 368/01 ( l'ormai famoso decreto "salva poste" ) , contrasta con i principi "causali" ( e verso cui si pronuncerà la Corte Costituzionale, il prossimo mese ).
Agendo, a suo tempo, verso le modifiche contrastanti, anche per evitare lunghi ricorsi che stanno poi decretando il quanto ed impedire altre pezze dal Governo di turno.... tutto questo non esisterebbe.
Paradossalmente, gli esclusi gridano vendetta verso una contrattazione basata su principi contrari alle direttive Europee e tutto ciò può accadere solo in questo paese.
Nessuno?
L'autotassazione per pagare lo stipendio di un collega ingiustamente a rischio l'abbiamo fatta.
Nessuno?
Il mio nonno fece di più, si licenziò per salvare il posto ad un altro.
(aveva comunque già una mezza idea di cambiare lavoro e questo fatto lo convinse del tutto)
e che caspio c'entra qua il rassismo? è una decisione prettamente imprenditoriale... spiego:
- 30 operai, di cui 15 fissi e 15 a t.determinato, costano (esempio) 100
- 30 operai, tutti fissi, costano (esempio) 150
- non è che siccome Berlusconi ha detto che la crisi è finita allora tutti hanno tonnellate di clienti a cui vendere
- mettiamo che per esempio la ditta si possa permettere solo, per non fallire, di spendere 130.
soluzioni:
1) fallimento
2) cassa integrazione per tutti
3) chiudi lo stabilimento, licenzia il licenziabile, prepensiona il prepensionabile e vai all'estero, aumentando di non poco i margini
4) tieni i fissi, e non rinnovi il contratto dei rinnovabili. Sarebbe illegale rinnovare ulteriormente il T.Determinato... così invece non si rinnova nulla. E' una cattiveria inaudita, però purtroppo questo permetterebbe di salvare ditta e famiglie di operai a tempo indeterminato.
conclusione: lo scenario non cambierebbe se i fissi fossero stranieri e i precari fossero italiani. Il razzismo non c'entra, se proprio vogliamo cacciarci dentro qualcosa citiamo la lotta di classe
e che caspio c'entra qua il rassismo? è una decisione prettamente imprenditoriale... spiego:
- 30 operai, di cui 15 fissi e 15 a t.determinato, costano (esempio) 100
- 30 operai, tutti fissi, costano (esempio) 150
- non è che siccome Berlusconi ha detto che la crisi è finita allora tutti hanno tonnellate di clienti a cui vendere
- mettiamo che per esempio la ditta si possa permettere solo, per non fallire, di spendere 130.
soluzioni:
1) fallimento
2) cassa integrazione per tutti
3) chiudi lo stabilimento, licenzia il licenziabile, prepensiona il prepensionabile e vai all'estero, aumentando di non poco i margini
4) tieni i fissi, e non rinnovi il contratto dei rinnovabili. Sarebbe illegale rinnovare ulteriormente il T.Determinato... così invece non si rinnova nulla. E' una cattiveria inaudita, però purtroppo questo permetterebbe di salvare ditta e famiglie di operai a tempo indeterminato.
conclusione: lo scenario non cambierebbe se i fissi fossero stranieri e i precari fossero italiani. Il razzismo non c'entra, se proprio vogliamo cacciarci dentro qualcosa citiamo la lotta di classe
infatti è la solita occasione dei sinistri per fare baccano, ma si era capito
Dream_River
17-05-2009, 13:57
A me mi sembra che qua non ci sia razzismo, ma semplicemente un caso di un azienda che ha voluto fare la furba in perfetto stile italiano e che a pagarne le conseguenze siano dei lavoratori (Che siano immigrati in questo caso è contingente)
Fa comodo innescare una guerra fra poveri, ma qua a fare le canaglie sono stati i direttori dell'azienda.
Atteggiamento che comunque saranno ingiustamente e lavoratori a pagare
zerothehero
17-05-2009, 14:10
A me mi sembra che qua non ci sia razzismo, ma semplicemente un caso di un azienda che ha voluto fare la furba in perfetto stile italiano e che a pagarne le conseguenze siano dei lavoratori (Che siano immigrati in questo caso è contingente)
Fa comodo innescare una guerra fra poveri, ma qua a fare le canaglie sono stati i direttori dell'azienda.
Atteggiamento che comunque saranno ingiustamente e lavoratori a pagare
Finchè esisterà la dicotomia tra lavoro a tempo indeter. e lavoro a tempo det. è OVVIO che i primi a farne la spesa quando ci sono le crisi economiche sono coloro che hanno contratti a termine, semplicemente perchè è enormemente più semplice per l'imprenditore non rinnovare un contratto piuttosto che licenziare quelli che hanno un contratto senza scadenza.
Anche tu, se fossi imprenditore e avendo la necessità di ridurre la forza lavoro, faresti lo stesso.
zerothehero
17-05-2009, 14:15
Ma è ovvio che nessuno risponderà positivamente ;)
Al limite si potrebbe domandare: "chi è disposto ad una piccola moderazione salariale in cambio di nuove assunzioni, in attesa che passi il periodo di vacche magre?"
A questa domanda io risponderei affermativamente, a patto che quando arrivano le vacche grasse il salario torni a salire (cosa che però non avviene mai... ma questo è un altro discorso)
Ma non è questa la soluzione..non si risolvono queste cose con manifestazioni episodiche di solidarietà.
Ci vorrebbero dei seri ammortizzatori sociali per chi ha contratti a termine E andrebbe prima o poi superata la schizofrenia del mercato del lavoro italano diviso tra garantiti, ipergarantiti e iperflessibili senza tutela che sorreggono la baracca avendo sulle spalle tutta la flessibilità.
Ma è ovvio che nessuno risponderà positivamente ;)
Al limite si potrebbe domandare: "chi è disposto ad una piccola moderazione salariale in cambio di nuove assunzioni, in attesa che passi il periodo di vacche magre?"
A questa domanda io risponderei affermativamente, a patto che quando arrivano le vacche grasse il salario torni a salire (cosa che però non avviene mai... ma questo è un altro discorso)
Ecco, appunto.
E siccome qui non siamo nel paese dei buoni, anzi, non "siete" :asd: è perfettamente inutile stare a fare il solito starnazzo italico contro questo e quello.
E ancora voglio vedere chi sarebbe VERAMENTE disponibile a farsi ridurre uno stipendio già basso per agevolare nuove assunzioni.
E' stata semplicemente una carognata da parte dell'azienda, che in questo modo ha scaricato sui lavoratori il peso delle proprie scelte.
A fronte di episodi simili io, lavoratore, in cambio PRETENDEREI di vedere il bilancio di fine anno.
Se ne vedono troppe aziende che piangono miseria solo perchè gli utili sono sotto il tetto previsto.
Dream_River
17-05-2009, 14:50
Finchè esisterà la dicotomia tra lavoro a tempo indeter. e lavoro a tempo det. è OVVIO che i primi a farne la spesa quando ci sono le crisi economiche sono coloro che hanno contratti a termine, semplicemente perchè è enormemente più semplice per l'imprenditore non rinnovare un contratto piuttosto che licenziare quelli che hanno un contratto senza scadenza.
Anche tu, se fossi imprenditore e avendo la necessità di ridurre la forza lavoro, faresti lo stesso.
Fino a quando in questo paese qualcuno non inizierà a dare una tirata di orecchie alle aziende che se sbattono dei diritti dei lavoratori, che inizierà a premiare l'azienda onesta che si accolla del rischio ed è davvero a sostegno del paese, saranno sempre tutti i lavoratori a farne le spese, non è strano che di fronte a una crisi economica siano i lavoratori precari i primi a subire questa crisi, questo è accaduto in tutti i paesi, e se non ci fosse la distinzione fra lavoratore a tempo indeterminato e lavoratore a tempo indeterminato non si riuscirebbe ne a tutelare il diritto al lavoro dei lavoratori meritevoli e a garantire la dinamicità del mercato del lavoro per le aziende
Il problema e che in Italia c'è una realtà bancaria e assicurativa che fa schifo, assecondata da anni di governo di una certa parte politica che non si è mai impegnata per stimolare un industria al passo con i tempi, di creare un mercato veramente meritocratico e competitivo, dove i lavoratori possano vedere rispettati i propri diritti, ma si è solo impegnata a fare favoritismi.
Certo che se fossi un imprenditore farei lo stesso, qua in Italia non conviene essere onesti, e questo è il prodotto di una politica di incapaci, liberali solo a parole.
Chiedo scusa per il tono, ma dopo esser stato 2 giorni con Daniele ora ritrovarmi in casa a patire il caldo tutto solo non mi mette di buon umore:muro:
nomeutente
17-05-2009, 15:01
Ma non è questa la soluzione..non si risolvono queste cose con manifestazioni episodiche di solidarietà.
Il ragionamento era astratto, ma è evidente che bisogna leggerlo in chiave sistemica.
Ci vorrebbero dei seri ammortizzatori sociali per chi ha contratti a termine E andrebbe prima o poi superata la schizofrenia del mercato del lavoro italano diviso tra garantiti, ipergarantiti e iperflessibili senza tutela che sorreggono la baracca avendo sulle spalle tutta la flessibilità.
L'unico modo in cui può essere risolta questa schizofrenia senza uscire dal mercato globale, è togliere i diritti ai "garantiti". In questo modo l'azienda in questione avrebbe delocalizzato e lasciato a casa tutti i lavoratori e non solo la metà.
La questione è che la globalizzazione è una grande opportunità, ma i frutti sono stati colti perlopiù dai grandi capitali: per i lavoratori c'è la minestra (sempre più scarsa) o la finestra.
Gli ammortizzatori per i precari sono un sogno: se li avessero voluti introdurre avrebbero avuto tutto il tempo, visto che a parole sono tutti d'accordo, ma nei fatti l'unica cosa su cui sono stati d'accordo finora è la ""flessibilità"".
Ecco, appunto.
E siccome qui non siamo nel paese dei buoni, anzi, non "siete" :asd: è perfettamente inutile stare a fare il solito starnazzo italico contro questo e quello.
E ancora voglio vedere chi sarebbe VERAMENTE disponibile a farsi ridurre uno stipendio già basso per agevolare nuove assunzioni.
E' stata semplicemente una carognata da parte dell'azienda, che in questo modo ha scaricato sui lavoratori il peso delle proprie scelte.
A fronte di episodi simili io, lavoratore, in cambio PRETENDEREI di vedere il bilancio di fine anno.
Se ne vedono troppe aziende che piangono miseria solo perchè gli utili sono sotto il tetto previsto.
Il mio commento era per marcare la differenza fra "ieri" e "oggi": ieri si pensava che l'impresa (e anche i sindacati) avesse una responsabilità sociale: ci si sedeva e si contrattava. I lavoratori erano consapevoli che in un momento di vacche magre bisognava tirare la cinghia, ma tutti la tiravano alla stessa misura perché sapevano che l'unità (e non il "si salvi chi può") era la ragione per cui potevano permettersi di sedersi intorno al tavolo.
Adesso che siamo arrivati al "si salvi chi può" al tavolo ci sono altri che decidono: finché fanno la croce su un altro lavoratore si tira un sospiro di sollievo, ma quando la croce la fanno su di te* gli altri se ne sbattono le palle (del resto a te* è mai importato qualcosa di loro?).
* "te" in senso lato, naturalmente.
zerothehero
17-05-2009, 16:10
Fino a quando in questo paese qualcuno non inizierà a dare una tirata di orecchie alle aziende che se sbattono dei diritti dei lavoratori,
Cutto, perchè hai scritto troppo. :p
Guarda che l'azienda non ha violato proprio nulla..non è obbligatorio rinnovare un contratto a tempo determinato, nè è obbligatorio stabilizzare il lavoratore se non lavora da più di 36mesi. :fagiano:
Dream_River
17-05-2009, 16:15
Cutto, perchè hai scritto troppo. :p
Guarda che l'azienda non ha violato proprio nulla..non è obbligatorio rinnovare un contratto a tempo determinato, nè è obbligatorio stabilizzare il lavoratore se non lavora da più di 36mesi. :fagiano:
Ma non è proprio il caso in questione?
L'azienda ha fatto sapere a tutti i dipendenti a tempo pieno che non poteva assumere i "terministi" che a norma di legge, dopo 36 mesi di contratti a termine, avevano diritto all'assunzione a tempo indeterminato.
Poi magari ho inteso male io, ma quel "avevano diritto" mi fa supporre che quelli licenziati hanno lavorato per più di 36 mesi:fagiano:
zerothehero
17-05-2009, 16:16
Il ragionamento era astratto, ma è evidente che bisogna leggerlo in chiave sistemica.
In chiave sistemica un contributo di solidarietà dei lavoratori, per quanto apprezzabile, non è la soluzione al problema.
Occorrono degli ammortizzatori sociali estesi a tutti i lavoratori. In passato non c'era questo problema, perchè non c'erano quelle categorie di lavoratori..ora il problema invece è pressante.
L'unico modo in cui può essere risolta questa schizofrenia senza uscire dal mercato globale, è togliere i diritti ai "garantiti". In questo modo l'azienda in questione avrebbe delocalizzato e lasciato a casa tutti i lavoratori e non solo la metà.
ma non è così..ci sono paesi che riescono a coniugare la competitività con la protezione del lavoratore quando è licenziato.
Prendiamo ad es. Germania e Francia o la stessa Danimarca.
E' chiaro che se c'è crisi non c'è modo di evitare licenziamenti (infatti Francia e Germania addirittura avranno probabilmente a inizio 2010 una quota maggiore di disoccupati che in Italia, intorno al 9-10%)..ma il livello di protezione è diverso.
Qui da noi la spesa sociale c'è, ma è mal organizzata..usiamo anche le false invalidità o i lavoratori socialmente inutili per fare forme surrettizie di ammortizzatori sociali.
Togliamo ste puttanate e facciamo delle cose serie. :fagiano:
Mordicchio83
17-05-2009, 16:40
Ma non è proprio il caso in questione?
Poi magari ho inteso male io, ma quel "avevano diritto" mi fa supporre che quelli licenziati hanno lavorato per più di 36 mesi:fagiano:
Secondo me non hanno ancora raggiunto i 36 mesi, anche se il senso di quello che c'è scritto l'ho interpretato come te.
L'azienda ha semplicemente cercato un "appoggio" per non ritrovarsi tutti contro. Subdolo, ma nella logica di molti imprenditori.
In caso contrario l'assunzione sarebbe un obbligo. Non basta certo un "ricatto" del genere a determinare l'assunzione o meno dei lavoratori a tempo determinato. Chi sono gli altri per decidere?
Ma poi vorrei capire, quanti lavoratori a tempo determinato che andranno per strada sono italiani? Il razzismo secondo me non c'entra assolutamente nulla.
Chissà quante aziende hanno preso decisioni del genere in questo periodo di crisi.... è praticamente normale che a farne le spese sono gli "ultimi arrivati"
Edit:
non avevo letto della deroga.... a questo punto resta da capire se la deroga è una cosa legale e se ha valore anche quando non l'accettano tutti. A me pare proprio un abuso
Il mio commento era per marcare la differenza fra "ieri" e "oggi": ieri si pensava che l'impresa (e anche i sindacati) avesse una responsabilità sociale: ci si sedeva e si contrattava. I lavoratori erano consapevoli che in un momento di vacche magre bisognava tirare la cinghia, ma tutti la tiravano alla stessa misura perché sapevano che l'unità (e non il "si salvi chi può") era la ragione per cui potevano permettersi di sedersi intorno al tavolo.
Adesso che siamo arrivati al "si salvi chi può" al tavolo ci sono altri che decidono: finché fanno la croce su un altro lavoratore si tira un sospiro di sollievo, ma quando la croce la fanno su di te* gli altri se ne sbattono le palle (del resto a te* è mai importato qualcosa di loro?).
* "te" in senso lato, naturalmente.
"Mors tua, vita mea" è un detto che appartiene a tempi lontani.
Mi sembra quindi inverosimile, oggi come ieri, che ci si renda forti tramite l'unione per il bene del collettivo.
Per come ho potuto osservarlo io il popolo italico è pronto alla solidarietà solo a patto che non implichi rinuncia alcuna.
Non ho MAI visto un così scarso senso del collettivo come in Italia.
Quindi personalmente sono poco incline a credere che i lavoratori avrebbero rinunciato a parte del salario (che ricordo essere già da 3 settimane e non 4) per far sì che altri godessero della possibilità di mantenere l'impiego.
Ora siamo al "si salvi chi può", ma ognuno ha sempre guardato al proprio orticello.
Ma non è proprio il caso in questione?
Poi magari ho inteso male io, ma quel "avevano diritto" mi fa supporre che quelli licenziati hanno lavorato per più di 36 mesi:fagiano:
a quanto ho capito non li hanno licenziati, semplicemente allo scadere dei 36 mesi non gli hanno girato il contratto.
E per la serie "cornuto e mazziato", siccome non possono rinnovare il contratto a tempo determinato oltre i 36 mesi continuativi, sono stati lasciati a casa
nomeutente
18-05-2009, 11:23
In chiave sistemica un contributo di solidarietà dei lavoratori, per quanto apprezzabile, non è la soluzione al problema.
Occorrono degli ammortizzatori sociali estesi a tutti i lavoratori. In passato non c'era questo problema, perchè non c'erano quelle categorie di lavoratori..ora il problema invece è pressante.
Stiamo dicendo più o meno la stessa cosa: gli ammortizzatori sociali non sono altro che l'istituzionalizzazione delle casse di mutuo soccorso.
ma non è così..ci sono paesi che riescono a coniugare la competitività con la protezione del lavoratore quando è licenziato.
Prendiamo ad es. Germania e Francia o la stessa Danimarca.
Il sistema produttivo della Francia o della Germania non sono paragonabili al nostro.
L'Italia ha fatto la sua fortuna con un sistema industriale arretrato, grazie alla moderazione salariale e ad una moneta debole: la globalizzazione del mercato e l'adozione dell'euro hanno avuto un impatto devastante sui nostri distretti industriali.
Inoltre il cuneo fiscale italiano è già fra i più alti d'Europa: se l'inps dovesse farsi carico anche dei precari andrebbe nel pallone. Probabilmente avrebbero già pensato ad istituire dei fondi privati (per ciucciare un altro po' di soldi) se non fosse che un precario non potrebbe comunque permettersi di pagare le quote.
Qui da noi la spesa sociale c'è, ma è mal organizzata..usiamo anche le false invalidità o i lavoratori socialmente inutili per fare forme surrettizie di ammortizzatori sociali.
Togliamo ste puttanate e facciamo delle cose serie. :fagiano:
Sono d'accordo con te. Ma anche facendo le cose serie, non abbiamo Gesù Cristo al governo: la moltiplicazione dei pani e dei pesci non è possibile. Imho senza una direzione mondiale dell'economia è impensabile riuscire a superare in maniera efficiente la crisi: si va verso una forma di economia dove c'è "più stato" e questo non potrà che essere un super-stato che aggrega sempre più realtà nazionali.
Ora siamo al "si salvi chi può", ma ognuno ha sempre guardato al proprio orticello.
Il problema è proprio che oggi la gente stenta a capire che i singoli orticelli sono tutti sulla stessa barca. Non è che un tempo la gente era più altruista, era semplicemente più consapevole di far parte di una categoria (si parlava non a caso di "operaio massa"). Oggi non c'è più quell'unità d'intenti e d'azione perché la società è polverizzata in mille centri di interesse diversi.
L'applicazione del motto "mors tua vita mea" è la conseguenza dell'applicazione del "divide et impera" operato tramite l'adozione dei contratti flessibili. Se due operai che fanno lo stesso lavoro hanno due contratti diversi, all'uno non interessa la sorte dell'altro, ma se avessero lo stesso contratto sarebbero forzati ad essere solidali per la tutela dell'interesse comune. Una volta bisognava fregare tutti gli italiani in una volta sola e questo era molto difficile, adesso li si può fregare uno alla volta nel disinteresse degli altri.
Ma non è proprio il caso in questione?
Poi magari ho inteso male io, ma quel "avevano diritto" mi fa supporre che quelli licenziati hanno lavorato per più di 36 mesi:fagiano:
"Gli amici della Cgil - dice Antonio Bianchin della Fim Cisl - non hanno accettato la deroga. Noi sì, perché non possiamo accettare altri crolli dell'occupazione. In cambio, la Global Garden ha assicurato che almeno fino al 2012 non farà delocalizzazioni e assumerà chi ha già fatto 36 mesi come "terminista"". Secondo la Cisl "il razzismo non c'entra". "Il 55% dei lavoratori, fissi e precari, sono extracomunitari. Siamo tutti fratelli, e sulla stessa barca".
master_of_pacalina
18-05-2009, 21:40
hai assolutamente ragione...siamo tutti sulla stessa baracca.....
non sevono tutte questi decreti del governo che illudono la gente che le cose vanno meglio....
ci si deve mobilitare e fare cose serie
dave4mame
18-05-2009, 23:46
non so se mi lascia più perplesso il fatto che un certo moderatore abbia votato due volte.... o quello che ha dato due voti diversi :D
seriamente: non voto.
non sono un direttamente interessato e fare il froc... ehm il generoso col portafoglio altrui non mi pare molto onesto.
nomeutente
20-05-2009, 11:13
non so se mi lascia più perplesso il fatto che un certo moderatore abbia votato due volte....
Parli di me? :D
Visto che il sondaggio è "a scelta multipla" ho ritenuto opportuno votare entrambe le risposte contrarie, perché ne condivido entrambe le motivazioni ;)
dave4mame
20-05-2009, 11:30
zi!zi! di te!
pianista!
:D
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