View Full Version : Mentana racconta l'addio a Mediaset: «Un gruppo che è un comitato elettorale»
http://www.corriere.it/cronache/09_maggio_12/mentana_mediaset_vanity_fair_9dcd7094-3ee9-11de-914a-00144f02aabc.shtml
Mentana racconta addio a Mediaset:
«Un gruppo che è un comitato elettorale»
Il giornalista pubblica la sua lettera (inedita) scritta a Confalonieri, nel suo primo libro
MILANO - «La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell'informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine... Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi». Sono le parole della lettera - mai resa nota - che Enrico Mentana scrisse a Fedele Confalonieri la notte tra il 21 e il 22 aprile 2008, dopo una cena con i vertici di Mediaset e tutti i suoi direttori giornalistici, a una settimana dal trionfo elettorale di Berlusconi. La pubblica nel suo primo libro, Passionaccia (Rizzoli), in uscita il 13 maggio.
L'ANTICIPAZIONE - A Vanity Fair, che gli dedica la copertina - in edicola dal 13 maggio - Mentana anticipa un capitolo del libro e risponde a molte domande rimaste senza risposta. Su quella notte («Dopo aver irriso per oltre un decennio le accuse di chi dipingeva Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto di interessi»), su come Confalonieri lo convinse a restare, e sul perché il 9 febbraio scorso, la sera della morte di Eluana, l'azienda scelse invece la rottura.
L'INTERVISTA - Lei scrisse a Confalonieri perché tra di voi c’era un rapporto speciale. Era stato lui a difenderla ogni volta che qualcuno aveva chiesto la sua testa. Perché, allora, lo scorso febbraio ha smesso di stare dalla sua parte?
«Non lo so. Ma sa qual è l’aspetto della nostra “rottura” che mi è dispiaciuto di più? In questi mesi, Confalonieri non si è mai ricordato di un fatto che lo qualifica, nella mia vita, in modo diverso rispetto a un qualunque altro dirigente Mediaset: è stato uno dei miei testimoni di nozze».
Motivo di più per chiedersi perché.
«Evidentemente o lui o l’azienda hanno ritenuto che la misura fosse colma. Si saranno chiesti: è più importante stare tranquilli o tenerci Mentana?». E si sono dati una risposta nel giro di poche ore. «Il punto è che io mi sono dimesso da direttore editoriale, dopodiché loro mi hanno licenziato da conduttore di Matrix. Mi ha sorpreso la determinazione a troncare – senza dialettica, e senza neppure il coraggio di dirmelo in faccia – un rapporto che durava da 17 anni».
Con Mediaset c’è tuttora un contenzioso aperto.
«Ho presentato una richiesta di reintegro al Tribunale del lavoro. La sentenza dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dopodiché, anche se dovessi vincere, Mediaset potrebbe “risolvere” immediatamente il contratto. Ma voglio che siano loro a dire che mi mandano via. Mi interessa fare chiarezza in un rapporto che è stato importante: a Mediaset, ho fatto nascere dal niente un telegiornale, l’ho diretto per 13 anni, l’ho portato a essere il primo del Paese, ho creato una trasmissione, Matrix, che dopo tre anni e mezzo era il più seguito programma informativo in seconda serata... È giusto che tutto questo abbia un finale chiaro».
In 17 anni, quante volte Silvio Berlusconi ha chiesto la sua testa?
«Parecchie. A volte, però, si chiede la testa di qualcuno per non ottenerla. È uno “sfogatoio”, un modo per marcare il territorio».
Del suo impegno politico da ragazzo parla nell’ultimo capitolo del libro. Ricorda gli scontri tra autonomi e polizia, nel maggio 1977 a Milano, che portarono all’uccisione dell’agente Antonio Custra. E svela una notizia inedita riguardo all’inchiesta.
«Nel 1987, un magistrato milanese aveva riaperto le indagini su quell’omicidio, scoprendo che a uccidere Custra era stato Mario Ferrandi, detto Coniglio. Lui stesso fino a quel momento non aveva mai sospettato di aver sparato il proiettile responsabile dell’assassinio, ma, messo di fronte alle perizie, collaborò immediatamente con il giudice istruttore Guido Salvini. Nessuno prima di me ha mai svelato che Ferrandi e Salvini erano stati amici. Loro stessi non lo hanno mai detto. Io lo so perché tutti e tre avevamo fatto militanza insieme in un gruppo anarchico, da liceali, all’inizio degli anni Settanta».
Il video non le manca?
«No. Sarà che mi sentivo a rischio e che, quindi, ero psicologicamente preparato a fermarmi. Soprattutto dopo la vicenda Di Pietro». Che lei invitò spesso in trasmissione – l'ultima volta il 3 febbraio, sei giorni prima del lunedì di Eluana – nonostante le avessero chiesto di non invitarlo più.
Fu Confalonieri in persona a domandarglielo?
«Sì. Del resto, che tra Di Pietro e il pianeta Berlusconi ci sia della ruggine non è un segreto».
Cose che avrebbe voluto e che non è ancora riuscito a fare?
«Avrei voluto condurre una bella puntata di Matrix sulla morte di Eluana».
12 maggio 2009
ahi ahi ahi :asd:
hai capito l'editore liberale :asd:
[BERLUSCONES mode ON]
è stato cacciato da mediaset, quindi ora parla male dell'azienda. è tutto inventato.
[BERLUSCONES mode OFF]
:asd:
Freeskis
12-05-2009, 15:14
se caghi sotto la neve, pure se fai una buca e poi la ricopri, quando la neve se scioie la merda viè sempre fori. (cit.)
Quello che dice è vero ma non ci voleva certo chicco d'oliva per saperlo.
Mi fa letteralmente schifo,chi,come mentana,dopo aver fatto parte di questa macchina elettorale,sputa nel piatto dove ha mangiato fino a ieri.
Se 'quel' modo di fare giornalismo lo ha sempre trovato ripugnante,avrebbe fatto bene ad abbandonare decenni fa....non dopo che è stato trombato.Troppo comodo così.
se caghi sotto la neve, pure se fai una buca e poi la ricopri, quando la neve se scioie la merda viè sempre fori. (cit.)
ER MONNEZZA :ave:
momo-racing
12-05-2009, 15:22
Figurati se adesso Mentana è stato cacciato, sicuramente se n'è andato di sua volonta come Enzo Biagi :asd:
Fradetti
12-05-2009, 15:25
comunista, sputa nel piatto in cui ha mangiato per anni, lo fa per risentimento, è il solito bananas che deve stare attento che la banana non gli finisca nel ciapet...
... ho bisogno di un esorcismo :O
radiovoice
12-05-2009, 15:26
Ho letto l'articolo con molto interesse.
IO di questo mi ero accorto da tempo.
Oltre la metà degli itagliani, no.
In ogni caso Mediaset è stata totalmente "epurata" da qualsiasi voce seria e non soggiogata al volere del Berluska.
In video compaiono ossessivamente solo devoti e svenduti come Belpietro, Giordano, Mimun, Fede e compagnia bella ma curiosamente quella metà (abbondante) del paese, non se ne vuole proprio accorgere.
nemodark
12-05-2009, 15:28
.
Strano, non l'avrei mai detto. :sofico:
Comunque Mentana Komunista. :O
uno che è stato 17 anni nei ruoli cardine dell'informazione mediaset , che adesso fa il puritano e l'imparziale , mi sembra proprio una faccia di tolla...
dantes76
12-05-2009, 15:43
uno che è stato 17 anni nei ruoli cardine dell'informazione mediaset , che adesso fa il puritano e l'imparziale , mi sembra proprio una faccia di tolla...
io lo appenderei sottosopra
indelebile
12-05-2009, 15:53
Ho letto l'articolo con molto interesse.
IO di questo mi ero accorto da tempo.
Oltre la metà degli itagliani, no.
In ogni caso Mediaset è stata totalmente "epurata" da qualsiasi voce seria e non soggiogata al volere del Berluska.
In video compaiono ossessivamente solo devoti e svenduti come Belpietro, Giordano, Mimun, Fede e compagnia bella ma curiosamente quella metà (abbondante) del paese, non se ne vuole proprio accorgere.
no , no se ne accorgono ma gli sta bene...allegria...tutti amici , siamo noi i buoni, va tutto bene e siamo positivi invece dei beccamorti della sinistra...
fa bene a pubblicare la lettere tanto per ribadire (non ce ne sarebbe bisogno ma la gente dorme) come funzionano le cose in televisione.
però ci è rimasto dentro per anni, quindi sembra più il rosicamento di uno appena epurato di un sincero pentimento
ConteZero
12-05-2009, 15:58
Ho sempre pensato che a Mediaset si crocifiggano in sala mensa (stile Fantozzi) tutti i dipendenti sospetti di comunismo :asd:
uno che è stato 17 anni nei ruoli cardine dell'informazione mediaset , che adesso fa il puritano e l'imparziale , mi sembra proprio una faccia di tolla...
Veramente Mentana è stato varie volte sull'orlo del baratro, per ogni ruolo cardine coperto.
Come mai?
Nonostante si sapesse già qual era l'andazzo nelle redazioni di Mediaset, leggere certe cose continua a far vomitare.
Non trovi?
first register
12-05-2009, 16:48
Di Pietro». Che lei invitò spesso in trasmissione – l'ultima volta il 3 febbraio, sei giorni prima del lunedì di Eluana – nonostante le avessero chiesto di non invitarlo più.
Fu Confalonieri in persona a domandarglielo?
«Sì. Del resto, che tra Di Pietro e il pianeta Berlusconi ci sia della ruggine non è un segreto».
[edit]
:stordita:
sashasnow
12-05-2009, 18:17
Cosa vuoi farci, siamo dei pirla. (cit. by FabioGreggio)
un po' piu' della meta pirla, l'altra parte e' piena di coglioni =
L'ITAGLIA...
ergo... c'e' qualcuno che si stupisce della situazione in cui stiamo?
CozzaAmara
12-05-2009, 18:52
A me quelli che sputano nel piatto in cui hanno mangiato fino al giorno prima non piacciono per niente (vedi Guzzanti).
Tuttavia non faccio fatica a credere alle parole di Mentana che personalmente ho comunque sempre stimato sia come persona che come giornalista.
Che sia sempre stata un'azienda "militarizzata" è ovvio tanto quanto è palese che l'informazione proveniente da essa tenda ad essere telecomandata e/o asservita spesso nei momenti più cruciali di questo paese: scandali, elezioni ecc.
Lo hanno cacciato perchè era troppo poco berlusconiano , nell' itaglia del pensiero unico anche solo osare porre dei dubbi è peccato grave .
http://www.corriere.it/cronache/09_maggio_12/mentana_mediaset_vanity_fair_9dcd7094-3ee9-11de-914a-00144f02aabc.shtml
Mentana racconta addio a Mediaset:
«Un gruppo che è un comitato elettorale»
Il giornalista pubblica la sua lettera (inedita) scritta a Confalonieri, nel suo primo libro
MILANO - «La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell'informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato [...]
Mi tocca rivalutare Mentana, che disprezzavo proprio perchè non aveva avuto le palle di sbattere la porta a Mediaset quand'era stato rimosso dal SUO telegiornale. In ogni caso non credo sarà il principe degli indipendenti e dei liberi di scrivere e dire, anzi chissà che non ci sia una faccenda di quattrini alla base...
nekromantik
12-05-2009, 20:18
Mentana dovrebbe avere quantomeno il pudore di rimanere in silenzio.
Se si è arrivati a questo stato di cose la colpa è anche sua. Chieda scusa pubblicamente.
marcolinuz
12-05-2009, 21:28
fa bene a pubblicare la lettere tanto per ribadire (non ce ne sarebbe bisogno ma la gente dorme) come funzionano le cose in televisione.
però ci è rimasto dentro per anni, quindi sembra più il rosicamento di uno appena epurato di un sincero pentimento
Doveva andarsene dopo che gli hanno tolto il tg5. Da quel momento lì si era capito che aria tirava anche per il suo tg.
Franx1508
12-05-2009, 21:44
http://www.corriere.it/cronache/09_maggio_12/mentana_mediaset_vanity_fair_9dcd7094-3ee9-11de-914a-00144f02aabc.shtml
Mentana racconta addio a Mediaset:
«Un gruppo che è un comitato elettorale»
Il giornalista pubblica la sua lettera (inedita) scritta a Confalonieri, nel suo primo libro
MILANO - «La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell'informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine... Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi». Sono le parole della lettera - mai resa nota - che Enrico Mentana scrisse a Fedele Confalonieri la notte tra il 21 e il 22 aprile 2008, dopo una cena con i vertici di Mediaset e tutti i suoi direttori giornalistici, a una settimana dal trionfo elettorale di Berlusconi. La pubblica nel suo primo libro, Passionaccia (Rizzoli), in uscita il 13 maggio.
L'ANTICIPAZIONE - A Vanity Fair, che gli dedica la copertina - in edicola dal 13 maggio - Mentana anticipa un capitolo del libro e risponde a molte domande rimaste senza risposta. Su quella notte («Dopo aver irriso per oltre un decennio le accuse di chi dipingeva Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto di interessi»), su come Confalonieri lo convinse a restare, e sul perché il 9 febbraio scorso, la sera della morte di Eluana, l'azienda scelse invece la rottura.
L'INTERVISTA - Lei scrisse a Confalonieri perché tra di voi c’era un rapporto speciale. Era stato lui a difenderla ogni volta che qualcuno aveva chiesto la sua testa. Perché, allora, lo scorso febbraio ha smesso di stare dalla sua parte?
«Non lo so. Ma sa qual è l’aspetto della nostra “rottura” che mi è dispiaciuto di più? In questi mesi, Confalonieri non si è mai ricordato di un fatto che lo qualifica, nella mia vita, in modo diverso rispetto a un qualunque altro dirigente Mediaset: è stato uno dei miei testimoni di nozze».
Motivo di più per chiedersi perché.
«Evidentemente o lui o l’azienda hanno ritenuto che la misura fosse colma. Si saranno chiesti: è più importante stare tranquilli o tenerci Mentana?». E si sono dati una risposta nel giro di poche ore. «Il punto è che io mi sono dimesso da direttore editoriale, dopodiché loro mi hanno licenziato da conduttore di Matrix. Mi ha sorpreso la determinazione a troncare – senza dialettica, e senza neppure il coraggio di dirmelo in faccia – un rapporto che durava da 17 anni».
Con Mediaset c’è tuttora un contenzioso aperto.
«Ho presentato una richiesta di reintegro al Tribunale del lavoro. La sentenza dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dopodiché, anche se dovessi vincere, Mediaset potrebbe “risolvere” immediatamente il contratto. Ma voglio che siano loro a dire che mi mandano via. Mi interessa fare chiarezza in un rapporto che è stato importante: a Mediaset, ho fatto nascere dal niente un telegiornale, l’ho diretto per 13 anni, l’ho portato a essere il primo del Paese, ho creato una trasmissione, Matrix, che dopo tre anni e mezzo era il più seguito programma informativo in seconda serata... È giusto che tutto questo abbia un finale chiaro».
In 17 anni, quante volte Silvio Berlusconi ha chiesto la sua testa?
«Parecchie. A volte, però, si chiede la testa di qualcuno per non ottenerla. È uno “sfogatoio”, un modo per marcare il territorio».
Del suo impegno politico da ragazzo parla nell’ultimo capitolo del libro. Ricorda gli scontri tra autonomi e polizia, nel maggio 1977 a Milano, che portarono all’uccisione dell’agente Antonio Custra. E svela una notizia inedita riguardo all’inchiesta.
«Nel 1987, un magistrato milanese aveva riaperto le indagini su quell’omicidio, scoprendo che a uccidere Custra era stato Mario Ferrandi, detto Coniglio. Lui stesso fino a quel momento non aveva mai sospettato di aver sparato il proiettile responsabile dell’assassinio, ma, messo di fronte alle perizie, collaborò immediatamente con il giudice istruttore Guido Salvini. Nessuno prima di me ha mai svelato che Ferrandi e Salvini erano stati amici. Loro stessi non lo hanno mai detto. Io lo so perché tutti e tre avevamo fatto militanza insieme in un gruppo anarchico, da liceali, all’inizio degli anni Settanta».
Il video non le manca?
«No. Sarà che mi sentivo a rischio e che, quindi, ero psicologicamente preparato a fermarmi. Soprattutto dopo la vicenda Di Pietro». Che lei invitò spesso in trasmissione – l'ultima volta il 3 febbraio, sei giorni prima del lunedì di Eluana – nonostante le avessero chiesto di non invitarlo più.
Fu Confalonieri in persona a domandarglielo?
«Sì. Del resto, che tra Di Pietro e il pianeta Berlusconi ci sia della ruggine non è un segreto».
Cose che avrebbe voluto e che non è ancora riuscito a fare?
«Avrei voluto condurre una bella puntata di Matrix sulla morte di Eluana».
12 maggio 2009
ahi ahi ahi :asd:
hai capito l'editore liberale :asd:
che schifo,che fogne,che vomito,che vergogna,quanto dobbiamo sorbirci ancora sto schifo?
_Magellano_
12-05-2009, 22:22
fa bene a pubblicare la lettere tanto per ribadire (non ce ne sarebbe bisogno ma la gente dorme) come funzionano le cose in televisione.
però ci è rimasto dentro per anni, quindi sembra più il rosicamento di uno appena epurato di un sincero pentimento
Mentana dovrebbe avere quantomeno il pudore di rimanere in silenzio.
Se si è arrivati a questo stato di cose la colpa è anche sua. Chieda scusa pubblicamente.
*
Finchè gli ha fatto comodo mi sembra non si sia fatto problemi,non dico sia carnefice ma non è neanche vittima.
jumpermax
12-05-2009, 22:38
Quello che dice è vero ma non ci voleva certo chicco d'oliva per saperlo.
Mi fa letteralmente schifo,chi,come mentana,dopo aver fatto parte di questa macchina elettorale,sputa nel piatto dove ha mangiato fino a ieri.
Se 'quel' modo di fare giornalismo lo ha sempre trovato ripugnante,avrebbe fatto bene ad abbandonare decenni fa....non dopo che è stato trombato.Troppo comodo così.
Mentana dovrebbe avere quantomeno il pudore di rimanere in silenzio.
Se si è arrivati a questo stato di cose la colpa è anche sua. Chieda scusa pubblicamente.
uno che è stato 17 anni nei ruoli cardine dell'informazione mediaset , che adesso fa il puritano e l'imparziale , mi sembra proprio una faccia di tolla...
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire. Per quanto potessero essere di parte studio aperto e fede, il telegiornale di punta della rete è sempre stato condotto in modo impeccabile. Con i limiti, chiaro che ha qualsiasi giornalista nei confronti del proprio editore.
E' proprio la vicenda di Mentana ad essere il simbolo di cosa è diventata mediaset negli ultimi anni. Io non vedo quali colpe gli si possa imputare, ha fatto il suo mestiere fintanto che non gliel'hanno impedito, poi ha mollato la direzione editoriale. L'azienda ha colto la palla al balzo per licenziarlo... che dire? Mi pare che si sia comportato da signore, altri al posto suo avrebbero fatto sai quali piazzate.... ci lamentiamo perché racconta i retroscena degli ultmi anni? Ben vengano, a rimarcare una volta di più il conflitto di interessi.
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire. Per quanto potessero essere di parte studio aperto e fede, il telegiornale di punta della rete è sempre stato condotto in modo impeccabile. Con i limiti, chiaro che ha qualsiasi giornalista nei confronti del proprio editore.
E' proprio la vicenda di Mentana ad essere il simbolo di cosa è diventata mediaset negli ultimi anni. Io non vedo quali colpe gli si possa imputare, ha fatto il suo mestiere fintanto che non gliel'hanno impedito, poi ha mollato la direzione editoriale. L'azienda ha colto la palla al balzo per licenziarlo... che dire? Mi pare che si sia comportato da signore, altri al posto suo avrebbero fatto sai quali piazzate.... ci lamentiamo perché racconta i retroscena degli ultmi anni? Ben vengano, a rimarcare una volta di più il conflitto di interessi.
Cazzo! Hai preso coscienza del conflitto di interessi (enorme) di Berlusconi?? :sofico:
jumpermax
12-05-2009, 23:19
Cazzo! Hai preso coscienza del conflitto di interessi (enorme) di Berlusconi?? :sofico:
Il conflitto d'interessi c'è sempre stato. Il problema è che gli effetti peggiorano di anno in anno. Basta vedere cosa è diventato il tg5...
mentana è venuto nella mia università a tenere un convegno e ha raccontato del suo addio a mediaset...ha detto abbastanza chiaramente che il dissidio c'è stato con i vertici alti di mediaset ma non è stato silvio il supremo in persona a mandarlo via nel senso che il presidentissimo ha appreso della notizia a cose fatte. Inoltre ha detto che in quasi 20 anni di mediaset ha visto silvio giusto una trentina di volte e che dal vivo si comporta da clown proprio come lo vediamo in televisione. Tutte parole sue...
Siamo sotto dittatura e nemmeno troppo leggera. Anche in RAI ci sono gli uomini mediaset, direi che siamo malmessi.
Kharonte85
13-05-2009, 09:54
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire. Per quanto potessero essere di parte studio aperto e fede, il telegiornale di punta della rete è sempre stato condotto in modo impeccabile. Con i limiti, chiaro che ha qualsiasi giornalista nei confronti del proprio editore.
E' proprio la vicenda di Mentana ad essere il simbolo di cosa è diventata mediaset negli ultimi anni. Io non vedo quali colpe gli si possa imputare, ha fatto il suo mestiere fintanto che non gliel'hanno impedito, poi ha mollato la direzione editoriale. L'azienda ha colto la palla al balzo per licenziarlo... che dire? Mi pare che si sia comportato da signore, altri al posto suo avrebbero fatto sai quali piazzate.... ci lamentiamo perché racconta i retroscena degli ultmi anni? Ben vengano, a rimarcare una volta di più il conflitto di interessi.
Concordo...è proprio una vergogna che ci siano tre reti (ma anche Rai1 e 2; Rai3 è l'unica che resiste) che fanno campagna elettorale unidirezionale 24h al giorno. :doh:
nekromantik
13-05-2009, 10:39
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire.
Spero tu stia scherzando.
Non vorrei comunque rigirare il coltello nella piaga, ma anche ai tempi di Montanelli il prode Mentana si sentiva di casa?
Che schifo.
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire.
Ah si ?
A me non sembra .
Il suo era il telegiornale di Craxi .
jumpermax
13-05-2009, 22:36
Spero tu stia scherzando.
Non vorrei comunque rigirare il coltello nella piaga, ma anche ai tempi di Montanelli il prode Mentana si sentiva di casa?
Che schifo.
Certo e non vedo dove sia il problema. Berlusconi voleva una linea editoriale diversa, montanelli no e se n'è andato. Qualcuno si dovrebbe stracciare le vesti per questo? Tutti i gionali vengono gestiti in questo modo, se tra direzione e proprietà non c'è accordo è il direttore che fa le valige. Il giornale però vende si e no 200'000 copie e non c'è niente di scandaloso se è diventato giornale di partito non è certo l'unico.
Il tg5 invece è seguito da 10 milioni di persone ed è sempre stato neutrale in questi anni. Come lo stesso mentana ha detto, per quanto la linea non fosse condivisa dal cavaliere non lo hanno segato. Poi qualcosa è cambiato. Niente di illegittimo, nessuno scandalo, ma ora abbiamo il tg di punta di mediaset che è la copia edulcorata del tg4. Avere Mentana al tg5 era la dimostrazione che mediaset ragionava con logica di profitto e non con valutazioni politiche.
Non possiamo dare lo stesso peso alle due cose. Il punto non è che mentana abbia perso il posto ma la politicizzazione di mediaset.
John Cage
13-05-2009, 22:48
A me pare che Mentana abbia sempre fatto dell'imparzialità il suo cavallo di battaglia e infatti fintanto che è rimasto al suo posto sull'equilibrio delle reti mediaset non c'era niente da ridire. Per quanto potessero essere di parte studio aperto e fede, il telegiornale di punta della rete è sempre stato condotto in modo impeccabile. Con i limiti, chiaro che ha qualsiasi giornalista nei confronti del proprio editore.
E' proprio la vicenda di Mentana ad essere il simbolo di cosa è diventata mediaset negli ultimi anni. Io non vedo quali colpe gli si possa imputare, ha fatto il suo mestiere fintanto che non gliel'hanno impedito, poi ha mollato la direzione editoriale. L'azienda ha colto la palla al balzo per licenziarlo... che dire? Mi pare che si sia comportato da signore, altri al posto suo avrebbero fatto sai quali piazzate.... ci lamentiamo perché racconta i retroscena degli ultmi anni? Ben vengano, a rimarcare una volta di più il conflitto di interessi.
Imparzialità? Non esageriamo. Ti hanno già ricordato la nascita del tg craxiano.
Ricordiamoci anche che il tg5 ha sempre amministrato il presunto equilibrio in modo da poter calcare la mano all'occorrenza.
Per il resto condivido quello che hai scritto.
Io il salto da Mentana a Rossella l'ho sentito nettamente. :boh:
EDIT...è per dire che se davvero ai tempi la linea fosse stata quella della furba imparzialità di facciata, beh, qualche anno fa hanno cambiato completamente strategia dall'oggi al domani...
radiovoice
13-05-2009, 22:53
Io il salto da Mentana a Rossella l'ho sentito nettamente. :boh:
Per non parlare di Mimun.
Il tg5 è diventato un misto tra tg4 e studio aperto.
nekromantik
13-05-2009, 22:56
.
Il tg5 invece è seguito da 10 milioni di persone ed è sempre stato neutrale in questi anni.
A si?
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000987.html
Vuoi che continuo con l'analisi commissionata dai Radicali sui tg nazionali (TG5 incluso?)
Per non parlare di Mimun.
Il tg5 è diventato un misto tra tg4 e studio aperto.
Certo, ormai sbircio per farmi quattro risate, tanto per vedere come allestiscono la pantomima. :asd:
Ma cambio abbastanza in fretta per non dare modo all'Auditel di rendermi parte dello share di quella fascia oraria su Canale 5. :fagiano:
Il tg5 invece è seguito da 10 milioni di persone ed è sempre stato neutrale in questi anni.
Si , come no ...
La funzione di Fede non è mica quella di fare propaganda , ma è talmente e assurdamente di parte da far sembrare imparziale pure il TG ufficiale di Confalonieri , il TG4 si spinge talmente nell' assurdo che persino un portavoce di FI come è stato Mentana per tutti questi anni diventa "equilibrato" .
jumpermax
13-05-2009, 23:26
Imparzialità? Non esageriamo. Ti hanno già ricordato la nascita del tg craxiano.
Ricordiamoci anche che il tg5 ha sempre amministrato il presunto equilibrio in modo da poter calcare la mano all'occorrenza.
Per il resto condivido quello che hai scritto.
il tg5 nasce quando craxi era già prossimo all'esilio. Semmai si può parlare di craxi quando è entrato in rai.
A si?
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000987.html
Vuoi che continuo con l'analisi commissionata dai Radicali sui tg nazionali (TG5 incluso?)
Si , ritentando forse sarai più fortunato. Mentana ha lasciato il tg5 nel 2004
l'analisi si basa sul confronto tra il 2001-2005 e il 2006-2007... cerca qualcosa sul 1996-2001 semmai.
Si , come no ...
La funzione di Fede non è mica quella di fare propaganda , ma è talmente e assurdamente di parte da far sembrare imparziale pure il TG ufficiale di Confalonieri , il TG4 si spinge talmente nell' assurdo che persino un portavoce di FI come è stato Mentana per tutti questi anni diventa "equilibrato" .
tutto dipende dagli occhi di chi guarda, se c'è chi vede in santoro un esempio di imparzialità posso immaginare come possa valutare mentana.
Per quello che ho sentito io di mentana si lamentavano sia i destri che i sinistri. Il che vuol dire che sapeva far bene il suo mestiere....
nekromantik
13-05-2009, 23:41
Si , ritentando forse sarai più fortunato. Mentana ha lasciato il tg5 nel 2004
l'analisi si basa sul confronto tra il 2001-2005 e il 2006-2007... cerca qualcosa sul 1996-2001 semmai.
Prendo atto che quindi gli ultimi 4 anni di Mentana per te non hanno alcun valore. Non fa una grinza: quando l'evidenza dei fatti viene sbattuta in faccia si fa finta di nulla.
Appena ritrovo i dati dei radicali li riposto (se qualcuno mi vuol dare una mano, in questo momento non ho il link sottomano).
nekromantik
13-05-2009, 23:43
tutto dipende dagli occhi di chi guarda, se c'è chi vede in santoro un esempio di imparzialità posso immaginare come possa valutare mentana.
Per quello che ho sentito io di mentana si lamentavano sia i destri che i sinistri. Il che vuol dire che sapeva far bene il suo mestiere....
Santoro è un esempio di giornalismo vero.
Di Mentana, che è solo un discreto giornalista, rimarrà il ricordo di un prezzolato ingrato che una volta cacciato ha sbattuto i piedi come un bambino.
jumpermax
13-05-2009, 23:57
Prendo atto che quindi gli ultimi 4 anni di Mentana per te non hanno alcun valore. Non fa una grinza: quando l'evidenza dei fatti viene sbattuta in faccia si fa finta di nulla.
Appena ritrovo i dati dei radicali li riposto (se qualcuno mi vuol dare una mano, in questo momento non ho il link sottomano).
Non ho detto che non ha valore ho detto che non ha senso ragionare sullo studio che hai riportato, visto che l'argomento centrale dell'analisi era il confronto al cambio di maggioranza di governo. Semmai sarebbe interessante vedere un confronto tra l'era mentana e quella attuale...
jumpermax
14-05-2009, 00:00
Santoro è un esempio di giornalismo vero.
Di Mentana, che è solo un discreto giornalista, rimarrà il ricordo di un prezzolato ingrato che una volta cacciato ha sbattuto i piedi come un bambino.
Santoro un mito, Mentana un venduto.... fammi indovinare... voti per di pietro? :D
nekromantik
14-05-2009, 00:03
Santoro un mito, Mentana un venduto.... fammi indovinare... voti per di pietro? :D
Ti piace ragionare per schemi?
Non ho votato alle scorse elezioni, se la cosa può avere attinenza con quanto da me scritto (dati alla mano).
nekromantik
14-05-2009, 00:05
Semmai sarebbe interessante vedere un confronto tra l'era mentana e quella attuale...
Il fatto che il Tg5 ora sia vergognoso pensi che possa riabilitare Mentana?
Giornalismo e Mentana sono un ossimoro.
ConteZero
14-05-2009, 00:09
Santoro un mito, Mentana un venduto.... fammi indovinare... voti per di pietro? :D
Santoro è meglio di molti altri... probabilmente non è un santo ma è un buon giornalista, merce rara oggi.
Mentana vabé, o era scemo prima e s'è risvegliato con la morte di Eluana o ha provato a fare l'ennesimo "colpetto di testa" per far vedere che lui tuttosommato è indipendente e gli è andata buca.
Che non sapesse in che situazione versano le redazioni Mediaset è impossibile.
Ha cercato di forzare la mano e gli è andata male.
Fosse stato il Mentana di dieci anni fa, quello con meno soldi, meno fama e meno "credito" giornalistico nella stessa situazione avrebbe semplicemente detto "obbedisco".
In sua difesa si può dire che pochi esseri umani avrebbero accettato con rassegnazione l'idea d'essere "messi da parte" per lasciare il "primetime" a Fede.
*MATRIX*
14-05-2009, 00:20
Santoro è meglio di molti altri...
.
perchè va solo ed esclusivamente CONTRO Berlusconi? o ci sono altri motivi?
nekromantik
14-05-2009, 00:28
perchè va solo ed esclusivamente CONTRO Berlusconi? o ci sono altri motivi?
Se penso a Santoro penso a Samarcanda, e Berlusconi manco esisteva. :)
jumpermax
14-05-2009, 00:32
Santoro è meglio di molti altri... probabilmente non è un santo ma è un buon giornalista, merce rara oggi.
Mentana vabé, o era scemo prima e s'è risvegliato con la morte di Eluana o ha provato a fare l'ennesimo "colpetto di testa" per far vedere che lui tuttosommato è indipendente e gli è andata buca.
Che non sapesse in che situazione versano le redazioni Mediaset è impossibile.
Ha cercato di forzare la mano e gli è andata male.
Fosse stato il Mentana di dieci anni fa, quello con meno soldi, meno fama e meno "credito" giornalistico nella stessa situazione avrebbe semplicemente detto "obbedisco".
In sua difesa si può dire che pochi esseri umani avrebbero accettato con rassegnazione l'idea d'essere "messi da parte" per lasciare il "primetime" a Fede.
Mentana era già all'apice 10 anni fa, conduce il tg5 dal 91, ha condotto i faccia a faccia delle elezioni politiche del 94 e del 96... è da un pezzo che è famoso. E non certo per essere uno che si piega, basti ricordare questo siparietto... http://www.youtube.com/watch?v=c0qJT_vEKBk
e lui dove era in questo tempo ? ma non era il direttore ?
sembra la reazione di uno mollato
tutto dipende dagli occhi di chi guarda, se c'è chi vede in santoro un esempio di imparzialità posso immaginare come possa valutare mentana.
Per quello che ho sentito io di mentana si lamentavano sia i destri che i sinistri. Il che vuol dire che sapeva far bene il suo mestiere....
Santoro non è imparziale , ma è un giornalista che fa il suo lavoro .
Infatti lo odiano anche quelli del PD .
Sull' imparzialità ci sono i dati oggettivi degli studi : delle 6 reti il TG più imparziale è il TG3 che è solo lievemente filoberlusconiano , tutti gli altri sono lacchè dell' imperatore in varia misura .
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