View Full Version : In quante dimensioni viviamo?
>|HaRRyFocKer|
09-05-2009, 11:55
Fin dalle mie prime avventure davanti al pc, tutto era bidimensionale. Poi l'avvento del 3d. Cazzo tre dimensioni! Qualche anno più tardi, all'università imparai che il tempo è un'altra dimensione (ma a dire la verità c'ero arrivato già prima). Ora mi chiedo, considerando, cosa mi rende così cieco da non riconoscere altre dimensioni?
Cioè, in parole povere, in quante dimensioni viviamo? Perchè ho la vaghissima impressione che siano parecchie più delle quattro che noi osserviamo quotidianamente...
Scienziati illuminatemi! (Considerando che non ne capisco tantissimo di fisica & so, mi limito alla matematica).
m!
Secondo la teoria della stringhe sono 11 le dimensioni..peccato che son talmente "piccole" da non poter esser dimostrate xD
Ma è un'ovvietà :p
I nostri sensi e il nostro corpo sono tarati su 3 dimensioni perchè sono quelle "utili".
Le altre ipotetiche dimensioni della teoria delle stringhe non trovano tuttora riscontro nella realtà, per ora sono pura teoria matematica (in matematica ci sono spazi - non intendo "fisici", intendo lo spazio come concetto algebrico - ad infinite dimensioni, niente di particolamente complesso a ben vedere).
:wtf:
più meccanica razionale per tutti....
saluti da lagrange...
:wtf:
più meccanica razionale per tutti....
saluti da lagrange...
:asd:
giannola
09-05-2009, 19:00
io ho 3 dimensioni davanti e 3 dietro....in tutto fanno 6 :O
:stordita:
>|HaRRyFocKer|
09-05-2009, 19:59
Secondo la teoria della stringhe sono 11 le dimensioni..peccato che son talmente "piccole" da non poter esser dimostrate xD
Ma è un'ovvietà :p
I nostri sensi e il nostro corpo sono tarati su 3 dimensioni perchè sono quelle "utili".
Le altre ipotetiche dimensioni della teoria delle stringhe non trovano tuttora riscontro nella realtà, per ora sono pura teoria matematica (in matematica ci sono spazi - non intendo "fisici", intendo lo spazio come concetto algebrico - ad infinite dimensioni, niente di particolamente complesso a ben vedere).
Me ne potete elencare qualcuna, magari condita da una spiegazione stupida stupida?
gabi.2437
09-05-2009, 20:01
Qualcuno tiri fuori quel video che spiegava più dimensioni
3 dimensioni + quella del tempo fanno 4
Ho letto di gente che dice che ce ne sono 11 ma non ci arrivo a capirle.
Come non capisco che cavolo sia l'ipercubo
Zortan69
09-05-2009, 21:50
Fin dalle mie prime avventure davanti al pc, tutto era bidimensionale. Poi l'avvento del 3d. Cazzo tre dimensioni! Qualche anno più tardi, all'università imparai che il tempo è un'altra dimensione (ma a dire la verità c'ero arrivato già prima). Ora mi chiedo, considerando, cosa mi rende così cieco da non riconoscere altre dimensioni?
Cioè, in parole povere, in quante dimensioni viviamo? Perchè ho la vaghissima impressione che siano parecchie più delle quattro che noi osserviamo quotidianamente...
Scienziati illuminatemi! (Considerando che non ne capisco tantissimo di fisica & so, mi limito alla matematica).
m!
le dimensioni in cui viviamo sono quelle che percepiamo, le altre sono infinitesime e non utili alle esperienze quotidiane dell'uomo (ma magari utili in futuro..)
^TiGeRShArK^
10-05-2009, 01:30
la 4° dimensione di cui parli non è spaziale ma temporale.
quelle della teoria delle stringhe sono spaziali.
A me la teoria delle stringhe non mi cala proprio però... :stordita:
Me ne potete elencare qualcuna, magari condita da una spiegazione stupida stupida?
dal punto di vista matematico le "dimensioni" sono una mera convenzione.
apparentemente le dimensioni dello spazio sono tre, infatti nel descrivere un oggetto ne hai 3: altezza larghezza e profondità.
quando si parla di coordinate se ne considerano ancora 3: latitudine longitudine e altitudine. che si riferiscono al luogo su cui ti sposti.
guarda caso però quando ti muovi in una stanza non dici "mi muovo di 50 cm in direzione sud/sudest", parli riferendoti al tuo punto di vista: ovvero parli di
avanti/dietro sopra/sotto destra/sinistra
in questo caso le direzioni diventano 6 non sono più 3..
sulla base di un ragionamento del genere è possibile definire un numero arbitrariamente alto di dimensioni, e un paio di matti Cauchy e Scwartz, non avendo un cavolo da fare, si sono trovati il modo per sceglierle, ognuna, perpendicolare a tutte le altre.. :asd:
chiaramente ci vuole un po di fantasia per capire come abbiano fatto, però lo hanno fatto.
Il tempo quindi, può tranquillamente essere assunto come ulteriore dimensione, la massa può essere un'altra...
la velocità e l'accelerazione possono essere ulteriori dimensioni... e così via...
poi chiaramente nello spazio abbiamo solo tre dimensioni percepibili, quindi rappresentare tutte le altre diventa un po un casino, ma questo è un altro discorso...
>|HaRRyFocKer|
10-05-2009, 16:21
dal punto di vista matematico le "dimensioni" sono una mera convenzione.
apparentemente le dimensioni dello spazio sono tre, infatti nel descrivere un oggetto ne hai 3: altezza larghezza e profondità.
quando si parla di coordinate se ne considerano ancora 3: latitudine longitudine e altitudine. che si riferiscono al luogo su cui ti sposti.
guarda caso però quando ti muovi in una stanza non dici "mi muovo di 50 cm in direzione sud/sudest", parli riferendoti al tuo punto di vista: ovvero parli di
avanti/dietro sopra/sotto destra/sinistra
in questo caso le direzioni diventano 6 non sono più 3..
sulla base di un ragionamento del genere è possibile definire un numero arbitrariamente alto di dimensioni, e un paio di matti Cauchy e Scwartz, non avendo un cavolo da fare, si sono trovati il modo per sceglierle, ognuna, perpendicolare a tutte le altre.. :asd:
chiaramente ci vuole un po di fantasia per capire come abbiano fatto, però lo hanno fatto.
Il tempo quindi, può tranquillamente essere assunto come ulteriore dimensione, la massa può essere un'altra...
la velocità e l'accelerazione possono essere ulteriori dimensioni... e così via...
poi chiaramente nello spazio abbiamo solo tre dimensioni percepibili, quindi rappresentare tutte le altre diventa un po un casino, ma questo è un altro discorso...
Uhm, capisco, spiegazione abbastanza chiara :)
CioKKoBaMBuZzo
16-06-2009, 10:21
così, per simpatia :stordita:
così, per simpatia :stordita:
17 porta male e 19 sarebbero troppe..:O
no, ho letto un articolo di massimo corbucci uno scienzato di viterbo che ha ristabilito una nuova tavola periodica a 112 elementi.Ebbene costui sostiene in un articolo sul numero 11 della rivista Scienza e Conoscienza che le dimensioni in cui viviamo sono 18 tanti quanti i gruppi chimici (gruppi verticali della tavola periodica degli elementi chimici) e sono 8 a sx e 10 a dx e quindi violano la parità tipica degli oggetti chirali.
CioKKoBaMBuZzo
16-06-2009, 11:08
mmmmmm
detta così mi sembra una boiata...ha dei motivi per crederlo o si basa solo sulla simmetria con i gruppi di elementi?
tavola periodica a 112 elementi? :mbe:
Consiglio a tutti la lettura di Flatlandia di Abbott dove viene affrontato il tema di un mondo a più dimensioni.
Per quante dimensioni ci siano resta il fatto che ne utilizziamo 3 :O
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
columbia83
16-06-2009, 11:39
Qualcuno tiri fuori quel video che spiegava più dimensioni
Non so quale sia il video, ma c'è una gif del tesseratto che fa vedere come possa essere complicato "concepirlo".
http://img524.imageshack.us/img524/7357/8cellsimple.gif (http://img524.imageshack.us/i/8cellsimple.gif/)
Questo sarebbe l'hypercube?
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
aliasalberto
16-06-2009, 11:55
guarda caso però quando ti muovi in una stanza non dici "mi muovo di 50 cm in direzione sud/sudest", parli riferendoti al tuo punto di vista: ovvero parli di
avanti/dietro sopra/sotto destra/sinistra
in questo caso le direzioni diventano 6 non sono più 3..
Non credo. Ciascuna delle coppie avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra descrive una sola direzione, che può essere idealmente considerata una retta. Al più per ogni coppia si individuano i due versi opposti della retta.
Le dimensioni dello spazio sono tre, quelle che percepiamo empiricamente. Le restanti (come il tempo) sono costruzioni analitiche che, per quanto ben esposte e dimostrate, restano matematica pura e quindi mera astrazione.
killercode
16-06-2009, 12:29
Questo sarebbe l'hypercube?
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
si
noi diciamo che ci sono quattro dimensioni (3 spaziali e 1 temporale) perchè riusciamo con la fisica classica a descrivere il comportamento (che noi riusciamo a percepire) di ogni oggetto con queste quattro, se gli oggetti compiono altre azioni che i nostri sensi non riescono a percepire avremmo bisogno di altre dimensioni.
:dissident:
16-06-2009, 13:08
In realta' la risposta alla domanda del topic "in quante dimensioni viviamo" e' univocamente 4 (3 spaizali piu' il tempo).
Per le varie teorie delle stringhe ecc che prevedono ulteriori dimensioni, queste sono sempre considerate "impacchettate" e quindi non ci viviamo
entanglement
16-06-2009, 13:10
Consiglio a tutti la lettura di Flatlandia di Abbott dove viene affrontato il tema di un mondo a più dimensioni.
Per quante dimensioni ci siano resta il fatto che ne utilizziamo 3 :O
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
e siamo coerenti con la quarta
se volete approfondire il discorso, prima di tutto c'è da considerare le basi matematiche
http://en.wikipedia.org/wiki/Hilbert_space
3+1 sono quelle in grado di percepire i nostri sensi,poi la teoria delle stringhe dice che ce ne sono 11.
La domanda che mi pongo io è 3+1 sono quelle percepibili dai nostri sensi e cosa ci vieta di pensare che esistano altre dimensioni assolutamente non percepibili e non concepibili dall'uomo?
:dissident:
16-06-2009, 13:27
a quanto so non si stratta solo di essere in grado di percepirle o meno, le dimensioni extra sono impacchettate in palline di dimensioni infinitesimali
3+1 sono quelle in grado di percepire i nostri sensi,poi la teoria delle stringhe dice che ce ne sono 11.
La domanda che mi pongo io è 3+1 sono quelle percepibili dai nostri sensi e cosa ci vieta di pensare che esistano altre dimensioni assolutamente non percepibili e non concepibili dall'uomo?
Ed infatti ho citato proprio Flatlandia perchè basa il racconto proprio su questa domanda ;)
byezzzzzzzzzzzzzzzzzzz
quelarion
16-06-2009, 14:30
Le dimensioni "rilevate" finora sono 4, nel senso che per individuare univocamente un evento si ha bisogno di 4 coordinate.
La teoria delle stringhe, seppur molto acerba e non completa, prevede l'esistenza di 10 o 11 dimensioni totali, di cui una temporale.
Questo numero viene fuori dalla teoria stessa. Se uno fa una teoria di stringhe in D dimensioni vengono fuori dei risultati non "fisici", come probabilitá negative, a meno che non ci si metta in 10 o 11 dimensioni (dipende da quale variante della teoria si sceglie).
Visto che peró di dimensioni ne vediamo 4 soltanto, quelle extra devono essere "nascoste" in qualche modo. Questo complica molto la teoria, perché non sappiamo in che modo si nascondano.
La prima ipotesi é che siano "compattificate", cioé ridotte a dimensioni non ancora sondate dagli esperimenti.
La cosa sorprendente é che matematicamente dimensioni minuscole sono equivalenti a dimensioni enormi.
3 dimensioni + quella del tempo fanno 4
Ho letto di gente che dice che ce ne sono 11 ma non ci arrivo a capirle.
Come non capisco che cavolo sia l'ipercubo
un ipercubo é l'equivalente di un cubo in 4 dimensioni. L'esempio piú facile lo puoi fare con la sfera, pensata come "il luogo dei punti equidistanti dal centro".
In 2D hai una circonferenza.
In 3D hai una sfera.
In 4D hai una ipersfera.
le dimensioni in cui viviamo sono quelle che percepiamo, le altre sono infinitesime e non utili alle esperienze quotidiane dell'uomo (ma magari utili in futuro..)
Il punto é che noi con il "senso comune" ne percepiamo essenzialmente 3.
Ma l'universo potrebbe essere coerente solo con D diverso da 3...
no, ho letto un articolo di massimo corbucci uno scienzato di viterbo che ha ristabilito una nuova tavola periodica a 112 elementi.Ebbene costui sostiene in un articolo sul numero 11 della rivista Scienza e Conoscienza che le dimensioni in cui viviamo sono 18 tanti quanti i gruppi chimici (gruppi verticali della tavola periodica degli elementi chimici) e sono 8 a sx e 10 a dx e quindi violano la parità tipica degli oggetti chirali.
Non vorrei peccare di superbia, ma un chimico che mi dice che le dimensioni dello spazio-tempo sono 18 deve portarmi argomenti moolto moolto convincenti :D
Comunque a meno che non abbia un esperimento per confermare quello che dice rimane una supposizione.
3+1 sono quelle in grado di percepire i nostri sensi,poi la teoria delle stringhe dice che ce ne sono 11.
La domanda che mi pongo io è 3+1 sono quelle percepibili dai nostri sensi e cosa ci vieta di pensare che esistano altre dimensioni assolutamente non percepibili e non concepibili dall'uomo?
dipende da cosa intendi per non percepibile e non concepibile.
Se intendi che l'uomo con la sua esperienza quotidiana, nessuno ti garantisce che non esistano.
Se intendi percepibili nel senso di misurabili é diverso: se qualcosa non interagisce con noi, in senso assoluto, il fatto che esista o non esista non cambia nulla.
a quanto so non si stratta solo di essere in grado di percepirle o meno, le dimensioni extra sono impacchettate in palline di dimensioni infinitesimali
se ci sono devono avere un qualche effetto sulla realtá, seppure piccolo. Altrimenti sarebbero superflue, e si "disaccoppierebbero" dal nostro universo.
:dissident:
16-06-2009, 14:37
se ci sono devono avere un qualche effetto sulla realtá, seppure piccolo. Altrimenti sarebbero superflue, e si "disaccoppierebbero" dal nostro universo.
Il fatto che siano impacchettate e infinitesimali non vuol dire che non abbiano effetto sulla realta', ma solo sul fatto che non ci viviamo dentro
Avevo postato tempo fa un articolo molto interessante che faceva un'ipotesi innovativa sul perche' queste dimensioni extra potrebbero essere cosi' diverse da quelle "canoniche":
http://blogs.discovermagazine.com/cosmicvariance/2009/04/22/making-extra-dimensions-disappear/
Non credo. Ciascuna delle coppie avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra descrive una sola direzione, che può essere idealmente considerata una retta. Al più per ogni coppia si individuano i due versi opposti della retta.
Le dimensioni dello spazio sono tre, quelle che percepiamo empiricamente. Le restanti (come il tempo) sono costruzioni analitiche che, per quanto ben esposte e dimostrate, restano matematica pura e quindi mera astrazione.
facile scorporare un pezzo della frase da un discorso più generale e poi fare il professore eh? :rolleyes:
gabi.2437
16-06-2009, 14:52
no, ho letto un articolo di massimo corbucci uno scienzato di viterbo che ha ristabilito una nuova tavola periodica a 112 elementi.Ebbene costui sostiene in un articolo sul numero 11 della rivista Scienza e Conoscienza che le dimensioni in cui viviamo sono 18 tanti quanti i gruppi chimici (gruppi verticali della tavola periodica degli elementi chimici) e sono 8 a sx e 10 a dx e quindi violano la parità tipica degli oggetti chirali.
Scappellamento a destra o a sinistra?
Cioè, sta cosa sa tanto di boiata, se è una teoria così campata per aria... fa poco
Non so quale sia il video, ma c'è una gif del tesseratto che fa vedere come possa essere complicato "concepirlo".
http://img524.imageshack.us/img524/7357/8cellsimple.gif (http://img524.imageshack.us/i/8cellsimple.gif/)
Bello.
Il video che dico io è fatto tipo fumetto e spiega, una per una le 11 dimensioni, è in inglese, possibile che nessuno abbia il link?
quelarion
16-06-2009, 15:08
Il fatto che siano impacchettate e infinitesimali non vuol dire che non abbiano effetto sulla realta', ma solo sul fatto che non ci viviamo dentro
Avevo postato tempo fa un articolo molto interessante che faceva un'ipotesi innovativa sul perche' queste dimensioni extra potrebbero essere cosi' diverse da quelle "canoniche":
http://blogs.discovermagazine.com/cosmicvariance/2009/04/22/making-extra-dimensions-disappear/
si si, non ci siamo capiti :)
Intendevo dire che a noi interessa che effetto provochino sulla realtá, a prescindere da come sono fatte.
Se fosse impossibile rilevarle, in assoluto, significherebbe che non hanno nulla a che fare con noi :)
poffarbacco
16-06-2009, 15:48
http://img524.imageshack.us/img524/7357/8cellsimple.gif (http://img524.imageshack.us/i/8cellsimple.gif/)
Perchè questa geometria dovrebbe essere "fuori" dalle tre dimensioni? Riesco benissimo a percepirne dimensioni e movimenti, e mi sembrano molto tridimensionali...
killercode
16-06-2009, 15:58
Perchè questa geometria dovrebbe essere "fuori" dalle tre dimensioni? Riesco benissimo a percepirne dimensioni e movimenti, e mi sembrano molto tridimensionali...
a me sembra addirittura bidimensionale anzi sono sicuro sia bidimensionale....non puoi rappresentare un'oggetto con una dimensione che non sia in grado di comprendere, mi sembra ovvio, quella è solo una rappresentazione a noi concepibile
poffarbacco
16-06-2009, 15:59
a me sembra addirittura bidimensionale anzi sono sicuro sia bidimensionale....non puoi rappresentare un'oggetto con una dimensione che non sia in grado di comprendere, mi sembra ovvio, quella è solo una rappresentazione a noi concepibile
Ma si infatti.
:dissident:
16-06-2009, 16:02
si si, non ci siamo capiti :)
Intendevo dire che a noi interessa che effetto provochino sulla realtá, a prescindere da come sono fatte.
Se fosse impossibile rilevarle, in assoluto, significherebbe che non hanno nulla a che fare con noi :)
si chiaro, cmq se leggi l'articolo che ho linkato, da' un'interssante possibile spiegazione del perche' 4 dimensioni sarebbero spacchettate e le altre no
aliasalberto
16-06-2009, 16:06
facile scorporare un pezzo della frase da un discorso più generale e poi fare il professore eh? :rolleyes:
Ahia, hai la coda di paglia? E che ho scritto, bestemmie e insulti alla tua famiglia?! Sembri un po' isterico.
La frase scorporata dal resto del discorso non perde né assume alcun significato che non sia quello che hai voluto intendere tu. Perché ti arrabbi, ti secca aver sbagliato una piccola cosa? E che sarà mai.
CioKKoBaMBuZzo
16-06-2009, 16:34
più che altro la gif del tesseratto non mi sembra operativamente utile
tempo fa mi era venuta in mente una rappresentazione intuitiva di un oggetto quadridimensionale
la cosa era partita dal pensare un parallelepipedo come la scia di un piano che si muove in modo rettilineo nel tempo, allora ho pensato che per rappresentare la quarta dimensione si poteva ridurre un oggetto tridimensionale a due dimensioni spaziali, associando poi ad ogni punto dell'oggetto un colore dal bianco al nero (ad esempio) per indicare la terza coordinata spaziale..a questo punto la quarta dimensione si può benissimo rappresentare come una sovrapposizione di questi oggetti bidimensionali colorati..cioè non è che sia niente di che, un ipercubo lo si degrada a cubo, un ipercilindro a cilindro e così via
jestermask
16-06-2009, 16:40
Comunque viviamo in 3^n dimensioni :O
Il tempo non mi piace, le stringhe neanche. Viviamo in 3 dimensioni che possono essere percepite su più livelli.
Una pallina in una scatola percepisce le 3 dimensioni, ma non sà che si trova dentro un altro piano, ad esempio quello che percepiamo noi composto a sua volta di 3 dimensioni, e così via.
3^n :fagiano:
killercode
16-06-2009, 17:04
più che altro la gif del tesseratto non mi sembra operativamente utile
tempo fa mi era venuta in mente una rappresentazione intuitiva di un oggetto quadridimensionale
la cosa era partita dal pensare un parallelepipedo come la scia di un piano che si muove in modo rettilineo nel tempo, allora ho pensato che per rappresentare la quarta dimensione si poteva ridurre un oggetto tridimensionale a due dimensioni spaziali, associando poi ad ogni punto dell'oggetto un colore dal bianco al nero (ad esempio) per indicare la terza coordinata spaziale..a questo punto la quarta dimensione si può benissimo rappresentare come una sovrapposizione di questi oggetti bidimensionali colorati..cioè non è che sia niente di che, un ipercubo lo si degrada a cubo, un ipercilindro a cilindro e così via
si chiama topografia
quelarion
16-06-2009, 18:05
Comunque viviamo in 3^n dimensioni :O
Il tempo non mi piace, le stringhe neanche. Viviamo in 3 dimensioni che possono essere percepite su più livelli.
Una pallina in una scatola percepisce le 3 dimensioni, ma non sà che si trova dentro un altro piano, ad esempio quello che percepiamo noi composto a sua volta di 3 dimensioni, e così via.
3^n :fagiano:
:confused:
scusa forse non ho colto l'IRONIC MODE :)
quelarion
16-06-2009, 18:15
a me sembra addirittura bidimensionale anzi sono sicuro sia bidimensionale....non puoi rappresentare un'oggetto con una dimensione che non sia in grado di comprendere, mi sembra ovvio, quella è solo una rappresentazione a noi concepibile
beh, l'unico modo di rappresentare in maniera concepibile un oggetto 4D é di proiettarlo in spazi di dimensione minore.
Allo stesso modo in cui una foto é una proiezione in 2D si un ambiente 3D. La gif é di fatto una rappresentazione 3D di un oggetto 4D. L'immagine é 2D ed in piú é animata.
si chiaro, cmq se leggi l'articolo che ho linkato, da' un'interssante possibile spiegazione del perche' 4 dimensioni sarebbero spacchettate e le altre no
non so molto di brane, ma nel mio piccolo mi sembrano troppo speculative. Giá le stringhe hanno i loro problemi di super-completezza, con le brane si perde anche l'invarianza di Weyl che in stringhe é fondamentale...
Boh, comunque prometto che mi documenteró!
Comunque é un articolo molto interessante.
killercode
16-06-2009, 18:18
beh, l'unico modo di rappresentare in maniera concepibile un oggetto 4D é di proiettarlo in spazi di dimensione minore.
Allo stesso modo in cui una foto é una proiezione in 2D si un ambiente 3D. La gif é di fatto una rappresentazione 3D di un oggetto 4D. L'immagine é 2D ed in piú é animata.
Appunto
:dissident:
16-06-2009, 18:19
non so molto di brane, ma nel mio piccolo mi sembrano troppo speculative. Giá le stringhe hanno i loro problemi di super-completezza, con le brane si perde anche l'invarianza di Weyl che in stringhe é fondamentale...
Boh, comunque prometto che mi documenteró!
Comunque é un articolo molto interessante.
La cosa che mi e' sembrata piu' "avanti" e' il discorso sul collasso di una dimensione ad esempio entrando in un buco nero e della possibile correlazione con piani superiori in cui mano a mano si dispiegano le dimensioni "mancanti"!
jestermask
16-06-2009, 18:19
:confused:
scusa forse non ho colto l'IRONIC MODE :)
Perchè non voleva essere ironico il mio post. Se non riesci a capirne l'effetto, prova a pensare alle matrioske:)
columbia83
16-06-2009, 18:52
beh, l'unico modo di rappresentare in maniera concepibile un oggetto 4D é di proiettarlo in spazi di dimensione minore.
Allo stesso modo in cui una foto é una proiezione in 2D si un ambiente 3D. La gif é di fatto una rappresentazione 3D di un oggetto 4D. L'immagine é 2D ed in piú é animata.
Il mio intento era quello di mostrare una gif che facesse vedere come potesse essere difficile concepire quella figura su 4 dimensioni.
Naturalmente se metto questa figura rappresentata in questa maniera
http://img231.imageshack.us/img231/3159/tesseract1.jpg (http://img231.imageshack.us/i/tesseract1.jpg/)
riesco a capire delle cose che mi sarebbero più difficili percepire in più dimensioni.
quelarion
16-06-2009, 19:03
La cosa che mi e' sembrata piu' "avanti" e' il discorso sul collasso di una dimensione ad esempio entrando in un buco nero e della possibile correlazione con piani superiori in cui mano a mano si dispiegano le dimensioni "mancanti"!
si si, infatti é affascinante. Il problema é se una teoria di questo tipo sia falsificabile o no. E' come la storia del multiverso. Si vabbé, ci stanno infiniti universi paralleli ad ogni collasso di funzione d'onda, diciamo. Ma potremo mai fare una misura di questi universi? No, perché sono ramificazioni distinte e causalmente scollegate.
Dunque siamo alla filosofia. C'é una logica dietro, ma manca la parte sperimentale, che distingue la filosofia dalla scienza.
E lo stesso discorso vale per stringhe eh! Fino a che non c'é un effetto proprio della teoria delle stringhe, cioé previsto solo da questa, che possa essere misurato, bisogna tenere in considerazione l'ipotesi che la teoria sia solo speculativa. Visto che a tutt'oggi é anche piuttosto ridondante.
Perchè non voleva essere ironico il mio post. Se non riesci a capirne l'effetto, prova a pensare alle matrioske:)
e scusa, n a che é uguale?
Anche se tu prendessi 100 scatole e le mettessi una dentro l'altra, le dimensioni sarebbero sempre 3, e cioé il numero sufficiente per localizzare ogni singola scatola ed ogni punto al suo interno nello spazio in cui sono immerse.
La superficie della terra é 2D, per localizzare un punto su di essa hai bisogno di 2 coordinate. La terra é peró in uno spazio 3D, infatti per localizzare un punto sulla superficie terrestre avendo come riferimento il sole hai bisogno di 3 coordinate.
Non confondiamo sistemi di riferimento diversi con le dimensioni...
Il mio intento era quello di mostrare una gif che facesse vedere come potesse essere difficile concepire quella figura su 4 dimensioni.
Naturalmente se metto questa figura rappresentata in questa maniera
CUT
riesco a capire delle cose che mi sarebbero più difficili percepire in più dimensioni.
si si, sono d'accordo
Ad ogni modo é per noi impossibile immaginare qualcosa in 4D. Non a caso la fisica si fa con la matematica e non a parole, serve un linguaggio diverso ;)
quelarion
16-06-2009, 23:23
18.
hai ragione, mi hai convinto :asd:
link all'articolo?
ti accontento subito
http://www.scienzaeconoscenza.it/rivista.php?idRivista=26
quelarion
17-06-2009, 12:05
ti accontento subito
http://www.scienzaeconoscenza.it/rivista.php?idRivista=26
Cito alcuni passaggi:
Non posso credere che le particelle sub-atomíche siano così tante! Non potrebbe essere sempre la stessa, che ha solo cambiato la sua posizione?
potrebbero essere semplicemente particelle con numeri quantici distinti, legate da simmetrie. Come protone e neutrone sono un doppietto di isospin.
Ci sono giá grossi problemi nell'includere classicamente l'elettromagnetismo nella RG in una teoria a 5D.
Darei tutto il mio tempo e scriverei per Scienza e Conoscenza un articolo al giorno, se servisse a far comprendere a tutti che la gravità non è quantizzata.
sarebbe interessante :) aspetto con ansia.
Peraltro, (inoltre non sarebbe andato bene!) le "particelle" sub-atomiche “sono fuori” dalla gravità. Non gliene può importare di meno dei suoi effetti. Non pesano! L'atomo nel suo insieme ha massa e "pesa"! L'elettrone, il protone, il neutrone e quant'altro non si può dire che pesano!
Stanno in altre dimensioni. Questo è il modo di dire più appropriato, per far comprendere la cosa.
Definire altra dimensione. Comunque é vero che parte della "massa" atomica é data dall'energia di legame dei suoi costituenti fondamentali, ma di qui a dire che un protone/elettrone non hanno massa ce ne vuole. Non a caso non vanno alla velocitá della luce, come invece fanno particelle senza massa.
Mettiamo che questo "grave" (si chiama così ai fini dei suo destino) si trovi sperduto da qualche parte nell'universo. Per effetto della sua “gravità” curverà lo spazio, fino al "avvolgersi" intorno una parete di Bloch, che è la curvatura gravitazionale che contiene il suo "cronotopo” (il suo luogo nel tempo: è paragonabile al contenitore di un oggetto fragilissimo. Finché l'oggetto è dentro, è al sicuro. Una volta estratto e lasciato fuori, sarebbe in balia di qualsiasi accidente che può disintegrarlo. Se fossi un astronauta non uscirei mai dal cronotopo!)
credo che qui non sia chiaro il concetto di curvatura gravitazionale. Una parete di Bloch é una superficie di transizione tra due regioni con proprietá fisiche distinte, non una "vera" superficie fatta di qualcosa.
Tra l'altro é frutto di una interpretazione macroscopica del magnetismo, che ha la sua evoluzione nei sistemi a molti spin.
Egli quando arrivò a comprendere che i barioni erano formati da “triplette” di quark, rimase letteralmente rapito in estasi provando a mettere in "ordine" i barioni col suo modello a "piramide": gli appariva "simultaneamente" l'ottuplice via del Buddismo e i dieci comandamenti dei Cristianesimo!
Perché una volta veniva fuori l'ottetto di barioni e un'altra veniva fuori il decupletto e questo mistero, che noi chiariremo bene con il nostro modello a SPIN 1/2 e SPIN 3/2, è rimasto per Gell-Mann tutt'oggi insoluto, sebbene affascinante!
:mbe: guarda caso SU(3) ha queste proprietá, e guarda cosa la QCD pare si basi su questa simmetria.
Ah, ma in SU(3) possiamo notare il 3 della trinitá, e gli 8 generatori richiamano un 8 che posso prendere da una qualsiasi religione. E poi 8+3=11 gli apostoli che non tradirono. :rolleyes:
Prima però vi voglio confidare un immane segreto: gli elementi chimici, l'Idrogeno, l'Elio, il Litio... l'Oro, il Piombo, l'Uranio ecc... sono “pezzi” di realtà che si manifesta nel mondo "fenomenico" attraverso caratteri fisici.
Mi spiego meglio: per esempio il ferro "racconta" la sua solidità metallica, quando stringendone una barra nelle mani lo "sentiamo". Il carbonio "racconta" la sua estrema durezza, "mostrandosi" a noi sotto forma di diamante. Mischiando atomi di ferro con atomi di carbonio, le due realtà si "commischiano" e la lega ottenuta racconta la solidità e la durezza di una barra dove si fa "reale" l'insieme di triliardi di molecole di ... acciaio!
La stessa cosa accade all'idrogeno e all'ossigeno i cui getti gassosi sul viso ci "sembrano" soavi soffi e poi diventano acqua, "realizzando" una diversa sensazione se "tocchiamo" quel liquido.
Piuttosto antropocentrica come interpretazione. Come mai il ferro non racconta la sua facilitá ad ossidarsi, come il rame tra l'altro? Quando li combiniamo i due effetti si cancellano magicamente?
A me questa piú che chimica pare alchimia.
Comunque al di lá della forma, che mi sembra il tipico esempio di "paroloni in fila per far impressione ma senza dare contenuto", il tipo non puó proclamare di aver definito il numero di DIMENSIONI. Lui parla di un sistema di livelli, una riorganizzazione della tavola periodica, ma a me manca il collegamento con lo spazio tempo...
Che poi ok, le dimensioni sono 18, e le 14 che non vediamo?
gabi.2437
17-06-2009, 13:29
3, come gli anelli dati agli elfi :O
CaFFeiNe
21-06-2009, 02:16
3, come gli anelli dati agli elfi :O
3 come i buchi neri, spaziotemporali, dimensionali, utilizzabili in una donna
:asd: scusate, chiedo umilmente perdono, mi è troppo scappata ;)
sono le 3.15, ora vado a dormire dai.... mi vedo una puntata dell' a-team prima pero'
CioKKoBaMBuZzo
21-06-2009, 13:56
ti accontento subito
http://www.scienzaeconoscenza.it/rivista.php?idRivista=26
grazie per la segnalazione, ora so che non dovrò mai comprare quella rivista..
ma hai visto la bibliografia dell'articolo poi? 3 libri accademici (tra l'altro uno di fisica 1 e uno di metodi matematici della fisica..), 4 libri divulgativi, 1 libro di zichichi :eek:
Spendi i tuoi soldi come ti pare.
Personalmente posseggo 12 numeri di quella rivista e ho letto in essa cose molto interessanti, e non ho alcuna premura di farla comprare agli altri anche perchè non lavoro per il direttore di S&C.Comunque la continuerò a comprare anche per gli articoli dello scienzato Corbucci.
quelarion
21-06-2009, 14:58
grazie per la segnalazione, ora so che non dovrò mai comprare quella rivista..
ma hai visto la bibliografia dell'articolo poi? 3 libri accademici (tra l'altro uno di fisica 1 e uno di metodi matematici della fisica..), 4 libri divulgativi, 1 libro di zichichi :eek:
incredibile! :asd:
In genere questo genere di SCEnziati di libri di Zichichi ne leggono molti di piú!
Spendi i tuoi soldi come ti pare.
Personalmente posseggo 12 numeri di quella rivista e ho letto in essa cose molto interessanti, e non ho alcuna premura di farla comprare agli altri anche perchè non lavoro per il direttore di S&C.Comunque la continuerò a comprare anche per gli articoli dello scienzato Corbucci.
il problema é che tutte queste scienze alternative spesso non vanno oltre una formulazione a paroloni, condita con una logica apparentemente stringente tra concetti vagamente definiti a livello scientifico...
Insomma, fuffa...
In piú hanno il fascino dell'essere "contro" l'establishment, manco la comunitá scientifica fosse un covo di conservatori attaccati ad una fede cieca, e quindi hanno grosso appeal tra il pubblico non specializzato.
E aggiungo: lo "scienziato" Corbucci tra l'altro é un medico/fisico nucleare/chimico.
Ora, considerando il livello di specializzazione delle scienze moderne, o questo uomo é un genio incredibile, oppure é uno che di due delle tre non sa piú di uno studente del secondo anno...
Darkenergy
21-06-2009, 15:59
http://upload.centerzone.it/images/dm23gbqto9vz9ip17kr.jpgDovete assolutamente leggere, per approfondimenti in questa materia,il libro di Lisa Randall:"Passaggi curvi. I misteri delle dimensioni nascoste dell'universo"
Lisa Randall è una scienziata statunitense. Ed è anche una bella donna.
http://upload.centerzone.it/images/gs2x21ur87mj5ttzqmnj.jpg
Grande esperta di fisica delle particelle e cosmologia. Le sue ricerche concernono le particelle elementari e le forze fondamentali, e comprendono lo studio della supersimmetria, del modello inflazionario, del modello Standard, della bariogenesi, della teoria della grande unificazione (GUT), della relatività generale, della Teoria delle Stringhe e di un'ampia varietà di modelli, il più recente dei quali ipotizza l'esistenza di dimensioni extra dello spazio.
È stata la prima donna ad essere titolare di una cattedra al dipartimento di fisica della Princeton University, e a quello di fisica teoretica al MIT e alla Harvard University, dove attualmente insegna.
Secondo la Randall,l'universo racchiude numerosi segreti e potrebbe perfino nascondere dimensioni inimmaginabili: universi paralleli, geometrie curve e inghiottitoi tridimensionali sono alcuni degli straordinari concetti che di recente sono divenuti protagonisti della ricerca scientifica.
Oggi, delle leggi del cosmo capiamo molto più di qualche anno fa, eppure abbiamo molte meno certezze sulla sua vera natura.
Nel suo percorso di ricerca nel campo della cosmologia e della fisica, Lisa Randall ha dovuto abbattere alcuni paletti della scienza ufficiale e postulare l'inevitabile esistenza, nell'universo, di dimensioni che sfuggono alla nostra percezione. Muovendo dalle grandi scoperte del Novecento, in questo libro Randall spiega ai non addetti ai lavori la sua concezione dell'universo come membrana dotata di quattro dimensioni spazio-temporali immersa in uno spazio multidimensionale, e come questa sia dimostrabile dal punto di vista scientifico.
Questo l'indice e alcuni dei brani più significativi tratti dal libro.
Scusate la lunghezza, ma TUTTO IL LIBRO E' MOLTO INTERESSANTE....io l'ho divorato...è un pò tosto, a dir la verità, bisogna avere un minimo di basi di fisica, ma leggete almeno le conclusioni!
Indice
Prefazione e ringraziamenti 9
I. Dimensioni dello spazio (e del pensiero)
Introduzione 15
1. Passaggi d'entrata: dimensioni sdrammatizzate 25
2. Passaggi ristretti: dimensioni extra arrotolate 45
3. Passaggi esclusivi: brane, mondi di brane e volume
pluridimensionale 64
4. Metodi per la ricerca in fisica teorica 76
II. Progressi della fisica agl'inizi del ventesimo secolo
5. Relatività: l'evoluzione della gravità di Einstein 97
6. Meccanica quantistica: indeterminazione di principio,
indeterminazioni principali e principio di indeterminazione 128
III. La fisica delle particelle elementari
7. Il Modello standard della fisica delle particelle:
la struttura fondamentale della materia 162
8. Interludio sperimentale: verifiche del Modello standard 189
9. Simmetria: il principio essenziale di organizzazione 200
10. L'origine della massa delle particelle elementari:
rottura spontanea di simmetria e meccanismo di Higgs 213
11. Dipendenza di scala e grande unificazione: le interazioni
in relazione alla distanza e all'energia 232
12. Il problema della gerarchla e una teoria di sviluppo
(troppo) efficace 251
13. Supersimmetria: oltre il Modello standard 268
IV. Teoria delle stringhe e brane
14. Allegro (ma non troppo): passaggio per archi 289
15. Passaggi di sostegno: lo sviluppo della brana 316
16. Passaggi affollati: i mondi di brane 335
V. Proposte di universi con dimensioni extra
17. Passaggi poco frequentati: multiversi e isolamento 348
18. Passaggi pervi: le tracce delle dimensioni extra 365
19. Passaggi voluminosi: grandi dimensioni extra 376
20. Passaggi curvi: una soluzione al problema della gerarchla 399
21. "Alice" annotata e inflessa 427
22. Passaggio profondo: una dimensione extra e infinita 431
23. Un passaggio riflessivo ed esteso 446
VI. Pensieri di chiusura
24. Dimensioni extra: siete dentro o fuori? 458
25. (In) Conclusione 467
Glossario 471
Note matematiche 483
Citazioni e fonti iconografiche 491
Indice dei nomi 495
Indice analitico 503
Pagina 47
Dimensioni arrotolate in fisica
La teoria delle stringhe, che si presenta come la più promettente fra le teorie intese a combinare la meccanica quantistica e la gravità, ci fornisce una ragione concreta per pensare le dimensioni extra: le uniche versioni coerenti della teoria delle stringhe a nostra conoscenza sono cariche di queste sorprendenti appendici. Tuttavia, per quanto l'arrivo della teoria delle stringhe nel mondo della fisica abbia migliorato l'attendibilità delle dimensioni extra, l'idea ha avuto origine molto prima.
All'inizio del ventesimo secolo, la teoria della relatività di Einstein ha aperto la via alla possibilità di dimensioni extra dello spazio. La teoria della relatività descrive la gravità, ma non ci dice perché percepiamo la particolare gravità che conosciamo. La teoria di Einstein non si pronuncia a favore di un numero particolare di dimensioni spaziali: funziona bene sia con tre dimensioni, sia con quattro, o con dieci. Perché, allora, parrebbero essercene solo tre?
Nel 1919, stando dietro alla teoria della relatività generale di Einstein (che era stata completata nel 1915), il matematico polacco Theodor Kaluza riconobbe in questa teoria la possibilità di una pluridimensionalità e, con una certa audacia, propose l'idea di una quarta dimensione spaziale, una dimensione dello spazio non osservata. Suggerì che la dimensione extra si potesse in qualche modo distinguere dalle tre dimensioni a noi note, che sono infinite, ma non riuscì a spiegare come. L'obiettivo che Kaluza voleva raggiungere con questa dimensione extra era unificare le forze della gravità e dell'elettromagnetismo. I dettagli di questo tentativo di riunificazione mancato non hanno rilevanza in questa sede; è rilevante, invece, e molto, la dimensione extra che ebbe il coraggio di introdurre.
Kaluza scrisse il suo saggio nel 1919. Einstein, cui fu chiesto di valutare l'opportunità che fosse pubblicato, era indeciso se quell'idea meritasse o no la pubblicazione, che pertanto fu differita di due anni. Finalmente ne riconobbe l'originalità. Ma Einstein voleva ancora sapere che dimensione era quella di cui Kaluza parlava. Dove si trovava? Inoltre, perché era una dimensione diversa? Fin dove si estendeva?
Sono domande ovvie. Potrebbero essere le stesse delle quali anche voi vorreste trovare risposta. Nessuno comunque rispose a Einstein fino al 1926, quando il matematico svedese Oskar Klein prese in considerazione la questione. Egli propose che la dimensione extra fosse ritorta su se stessa - così da descrivere un cerchio - e che fosse estremamente piccola, appena 10^-33 cm, un milionesimo di miliardesimo di trilionesimo di centimetro. Questa minuscola dimensione arrotolata dovrebbe essere onnipresente: ciascun punto nello spazio avrebbe il proprio minuscolo cerchio, grande 10^-33 cm. Questa grandezza minuscola rappresenta la «lunghezza di Planck», della quale in seguito apprezzeremo l'importanza, quando affronteremo in dettaglio l'argomento della gravità. Klein individuò la lunghezza di Planck perché era l'unica che potesse figurare in modo naturale in una teoria quantistica della gravità, e la gravità è in relazione con la forma dello spazio. Per adesso, tutto quello che dovete sapere sulla lunghezza di Planck è che è straordinariamente piccola: supera la nostra capacità di comprensione immediata ed è di gran lunga più piccola di qualsiasi cosa abbiamo mai avuto la possibilità di rilevare. È circa ventiquattro ordini di grandezza più piccola di un atomo e diciannove ordini di grandezza più piccola di un protone. È facile lasciarsi sfuggire una cosa così minuscola.
Pagina 221
Il meccanismo di Higgs
Il meccanismo di Higgs postula un campo che i fisici chiamano campo di Higgs. Come abbiamo visto, i campi della teoria quantistica possono produrre particelle ovunque nello spazio. Ciascun tipo di campo genera il proprio tipo particolare di particella. Un campo elettronico è la sorgente degli elettroni, per esempio. Allo stesso modo, un campo di Higgs è la sorgente delle particelle di Higgs.
Come i quark e le particelle pesanti, le particelle di Higgs sono così pesanti da farci escludere la possibilità che possano trovarsi nella materia ordinaria. Ma, a differenza dei quark pesanti e dei leptoni, le particelle di Higgs non solo non si trovano in natura, ma non se ne è trovata traccia nemmeno nel corso di esperimenti compiuti in acceleratori ad alta energia, dove si potrebbe sperare di trovarle, prodotte dal campo di Higgs, naturalmente. Ciò non vuol dire che le particelle di Higgs non esistano, ma solo che sono troppo pesanti perché possano essere prodotte alle energie esplorate finora. I fisici si aspettano che, se le partìcelle di Higgs esistono, possano essere create nel volgere di pochi anni, quando il collisore ad alta energia LHC sarà funzionante.
Siamo dunque abbastanza fiduciosi che il meccanismo di Higgs possa applicarsi al nostro mondo, dal momento che è l'unico modo conosciuto per assegnare alle particelle del Modello standard la loro massa. È l'unica soluzione concepibile ai problemi posti nel paragrafo precedente. Sfortunatamente, poiché nessuno ha ancora scoperto la particella di Higgs, non sappiamo ancora precisamente che cosa sia davvero il campo di Higgs (o, eventualmente, i campi). La natura della particella di Higgs è uno degli argomenti più dibattuti della fisica delle particelle. Per mostrare come funziona il meccanismo di Higgs, presenterò in questo paragrafo il più semplice fra i molti modelli che sono stati proposti, ciascuno dei quali riflette una teoria diversa, con riferimento a particelle e forze diverse. Quale che sia la vera teoria del campo di Higgs che finirà per prevalere, si perverrà comunque a una definizione del meccanismo di Higgs (cioè a una rottura spontanea della simmetria della forza nucleare debole e parimenti a un'assegnazione dell'attributo di massa alle particelle elementari) analoga a quella del modello che sto per presentare.
In questo modello alla forza nucleare debole è associata una coppia di campi. In seguito sarà utile pensare a questi due campi di Higgs come portatori di una carica di forza nucleare debole. La terminologia del meccanismo di Higgs talvolta è sciatta: l'espressione «gli Higgs» a volte si riferisce all'insieme dei due campi, altre volte ai campi di un solo tipo (spesso, anche alle particelle di Higgs che speriamo di scoprire). Qui distinguerò queste varie possibilità, e farò riferimento ai campi singoli come Higgs1 e Higgs2.
Sia Higgs1 sia Higgs2 sono in grado di produrre particelle. Ma possono avere valore diverso da zero anche in assenza di particelle. Questo dei valori diversi da zero dei campi quantistici è un problema nuovo. A parte i campi elettromagnetici, abbiamo considerato finora soltanto campi quantistici che creano o distruggono particelle ma che assumono valore zero in assenza di particelle. Proviamo a immaginare che i campi quantitistici assumano valore diverso da zero anche in assenza di particelle, proprio come i campi elettromagnetici della fisica classica. Secondo il meccanismo di Higgs, uno dei campi di Higgs assume valore diverso da zero. Vedremo fra poco che l'attribuzione della massa alle particelle trae origine precisamente da questa proprietà.
Quando un campo assume un valore diverso da zero, la maniera migliore di pensarlo è immaginare uno spazio che manifesti la carica portata dal campo, ma non contenga nessuna particella reale. Dovreste pensare alla carica portata dal campo come presente ovunque. Si tratta, ahimè, di un'idea alquanto astratta, perché il campo stesso è un oggetto astratto. Ma quando il campo assume un valore diverso da zero le sue conseguenze sono concrete: la carica che un campo diverso da zero porterebbe esiste nel mondo reale.
Un campo di Higgs con valore diverso da zero, in particolare, distribuisce la carica debole in tutto l'Universo. È come se il campo di Higgs con valore diverso da zero, portatore di carica debole, «dipingesse» la carica debole - quasi fosse una vernice - in tutto lo spazio. Un valore non zero attribuito ai campi di Higgs significa che la carica debole portata da Higgs1 (o da Higgs2) è ovunque, anche quando non sono presenti particelle. Quando uno dei due campi di Higgs assume un valore diverso da zero, il vuoto stesso - lo stato dell'Universo dove non sono presenti particelle - porta la carica debole.
I bosoni di gauge deboli interagiscono con questa carica debole presente nel vuoto, proprio come fanno con tutte le cariche deboli. E la carica che pervade il vuoto blocca i bosoni di gauge deboli nel momento in cui essi tentino di trasmettere le forze a grandi distanze. Più lontano tentano di arrivare, più «vernice» incontrano. (Poiché in realtà la carica si sparge su tutte le tre dimensioni, potreste preferire l'immagine di una nuvola di vernice).
Pagina 322
Aggiornamento sulle brane: le particelle mancanti
Mentre Joe Polchinski lavorava sodo sulle D-brane, Andy Strominger (all'epoca suo collega a Santa Barbara) si occupava delle p-brane, una soluzione affascinante delle equazioni di Einstein. Queste brane si estendono indefinitamente lungo certe dimensioni spaziali, mentre nelle dimensioni rimanenti si comportano come buchi neri, intrappolando gli oggetti che si avvicinano troppo. Le D-brane d'altra parte - sono come abbiamo visto - le superfici sulle quali le stringhe aperte hanno termine.
Andy mi raccontò come, tutti i giorni, all'ora di pranzo, Joe e lui avessero l'abitudine di discutere i progressi delle proprie ricerche. Andy parlava delle p-brane e Joe delle D-brane. Studiavano entrambi le brane, ma all'inizio pensavano - come tutti, del resto - che i due generi di brane fossero cose diverse. Finché Joe si accorse che non erano cose diverse.
Andy dimostrò che le p-brane che studiava sono di fondamentale importanza nella teoria delle stringhe, in quanto danno origine a nuovi tipi di particelle, in alcune geometrie dello spaziotempo. Anche se le premesse (importanti e non intuitive) della teoria delle stringhe sono vere, e ammesso che le particelle traggano origine dai modi di vibrazione delle stringhe, queste vibrazioni non sono tuttavia la scaturigine di tutte le particelle. Andy dimostrò che potevano comunque esserci altre particelle la cui origine è indipendente dalle stringhe.
Le brane si presentano in forme e grandezze diverse. Abbiamo visto che le brane sono i luoghi degli estremi delle stringhe aperte, ma dobbiamo anche pensarle come oggetti indipendenti in grado d'interagire con il proprio ambiente. Andy si occupava di p-brane che si avvolgono in una regione di spazio molto piccola e arrotolata: scoprì che queste brane arrotolate così strettamente possono comportarsi come se fossero particelle. Una p-brana del genere potrebbe essere paragonata a un lazo arrotolato strettamente. Proprio come il cappio di una fune si fa piccolo se viene tirato con decisione intorno a un'asta o alle corna di un toro, così una brana si può avvolgere intorno a una regione compatta di spazio. Se tale regione dello spazio è minuscola, allora la brana che vi si avvolge sarà anch'essa minuscola.
Pagina 467
25. (In) Conclusione
Nonostante gli impressionanti sviluppi della fisica degli ultimi anni, non siamo ancora arrivati a imbrigliare la forza di gravità o a teletrasportare gli oggetti attraverso lo spazio: probabilmente è prematuro fare investimenti immobiliari nelle dimensioni extra. Non c'è modo di mettere in contatto il nostro universo con gli universi nei quali ci potremmo proiettare attraversando il tempo e non c'è nessuno che possa creare una macchina del tempo, e molto probabilmente nessuno lo saprà fare in tempi brevi (o l'ha mai fatto nel passato).
Comunque, anche se idee come queste rimangono nel regno della fantascienza, il nostro universo è pur sempre meraviglioso e misterioso. Il nostro scopo è scoprire come si compongono i suoi pezzi e come si sono evoluti in questo loro stato attuale. Quali sono le connessioni che non abbiamo ancora capito? Quali sono le risposte a domande come quelle che ho posto nel capitolo precedente?
Certo, dobbiamo ancora capire l'origine ultima della materia a un livello il più approfondito possibile: spero però che siate convinti che abbiamo già raggiunto una plausibile comprensione di molti aspetti della natura fondamentale della materia alle scale di lunghezza sperimentalmente accessibili. Non conosciamo gli elementi fondamentali dello spaziotempo, ma siamo in grado di capirne le proprietà, purché non ci si avvicini troppo alla lunghezza della scala di Planck. In certi ambiti dunque possiamo applicare i principi della fisica che conosciamo e fare previsioni nel modo che ho descritto. Abbiamo fatto la conoscenza di molte caratteristiche inattese delle dimensioni extra e delle brane, che potrebbero essere decisive nella soluzione di alcuni enigmi del nostro universo. Le dimensioni extra ci hanno fatto intravedere, e immaginare, nuove straordinarie possibilità. Sappiamo oggi che configurazioni dello spazio con dimensioni extra possono presentarsi in qualunque numero di forme di qualsivoglia estensione. Le dimensioni extra potrebbero essere incurvate e di notevole estensione; i nuovi mondi potrebbero contenere una brana, o due brane; le loro particelle potrebbero essere in parte nel bulk, in parte potrebbero essere confinate sulle brane. Il cosmo potrebbe essere più grande, più ricco di cose e persino più vario di qualunque cosa abbiamo mai immaginato.
Quale idea di mondo possibile, fra le tante disponibili, descrive - eventualmente - il mondo reale? Dobbiamo aspettare che sia il mondo reale a dircelo. La cosa fantastica è che probabilmente lo farà per davvero. Una delle proprietà più galvanizzanti di alcuni dei modelli con dimensioni extra che ho descritto è che hanno conseguenze sperimentali, dunque sono verificabili: un fatto straordinario, da non sottovalutare. I modelli che prevedono l'esistenza di dimensioni extra - che incorporano alcune caratteristiche innovative dei mondi possibili che avremmo detto impossibili o non passibili di indagine sperimentale - potrebbero avere conseguenze osservabili e le risultanze sperimentali potrebbero metterci in grado di dedurre l'esistenza delle dimensioni extra. Se così fosse, la visione che abbiamo dell'universo cambierà irreversibilmente.
Le dimensioni extra dello spaziotempo possono essere verificate sperimentalmente sia nell'ambito dell'astrofisica sia in quello della cosmologia. I fisici sono adesso impegnati a sviluppare un insieme di teorie dettagliate dei buchi neri in un mondo con dimensioni extra; hanno scoperto che i buchi neri pluridimensionali, per quanto siano simili, riguardo alle proprietà, ai buchi neri in quattro dimensioni, presentano tuttavia sottili differenze. Le proprietà dei buchi neri con dimensioni extra potrebbero risultare abbastanza peculiari da renderli riconoscibili.
Le osservazioni cosmologiche potrebbero in ultima analisi dirci di più sulla struttura dello spaziotempo. La ricerca è attualmente orientata a scoprire che cosa potesse essere l'Universo miliardi di anni fa. I dati sperimentali spesso sono in accordo con quelli previsionali, molte questioni importanti tuttavia rimangono aperte. Ammettiamo di vivere in un universo pluridimensionale: se è così, dev'essere stato un universo molto diverso da quello attuale, in altri tempi. Alcune di queste differenze ci potrebbero aiutare a capire alcune caratteristiche controverse dei dati sperimentali, perciò i fisici studiano le implicazioni cosmologiche delle dimensioni extra. Potremmo venire a conoscenza di nuove cose sulla materia oscura nascosta su altre brane, o sull'energia cosmologica immagazzinata da oggetti pluridimensionali nascosti.
Una cosa è certa: entro i prossimi cinque anni, l'acceleratore di particelle LHC, il grande collisore di adroni, entrerà in funzione al CERN e indagherà regioni fisiche che nessuno aveva mai osservato prima. I miei colleghi e io aspettiamo con trepidazione quel momento. LHC è una grande scommessa, per gli scienziati non c'è nulla di meglio. Gli esperimenti con l'LHC scopriranno quasi certamente particelle le cui proprietà ci faranno penetrare più a fondo nella fisica che sta di là dal Modello standard. È eccitante pensare che nessuno sappia ancora che cosa saranno queste nuove particelle.
Durante tutto il periodo in cui mi sono occupata di fisica, le sole nuove particelle scoperte sono state quelle della cui esistenza eravamo abbastanza sicuri, in base a considerazioni teoriche. Non per sminuire quelle scoperte - hanno segnato alcune tappe impressionanti del progresso della fisica -, ma credo che trovare qualcosa di veramente nuovo e sconosciuto sarà molto più eccitante. Fino a quando l'LHC non avrà cominciato a fornirci i suoi risultati, nessuno può dire con certezza dove sia meglio concentrare lo sforzo di ricerca. I risultati che ci verranno dall'LHC cambieranno verosimilmente il nostro modo di vedere il mondo.
L'LHC avrà energia a sufficienza per produrre nuovi tipi di particelle che promettono di essere veramente rivelatori della natura della materia. Potrebbero essere le particelle compagne supersimmetriche o altre particelle previste dai modelli quadridimensionali. Ma potrebbero anche essere le particelle di Kaluza-Klein, le particelle che attraversano le dimensioni extra. Se e quando vedremo queste particelle KK, dipende esclusivamente dall'estensione e dalla forma del cosmo in cui siamo immersi. Viviamo in un universo multidimensionale? Inoltre, l'estensione e la forma di tale universo renderanno la particelle KK visibili?
Tutti i modelli che affrontano il problema della gerarchia hanno conseguenze osservabili alla scala debole e le "impronte" della geometria curva che affronta il problema della gerarchia dovrebbero essere ben evidenti. Se questa teoria è giusta, rileveremo le particelle KK e misureremo le loro proprietà a partire dalle tracce che lasciano dietro di sé. Qualora, invece, l'Universo si dimostri correttamente descritto da altri modelli extradimensionali, l'energia messa a disposizione per l'esperimento sarà inghiottita nelle dimensioni extra e in ultima analisi rileveremo l'esistenza di queste dimensioni extra verificando l'eventuale ammanco di energia.
Certamente non conosciamo ancora la risposta. Ma il mistero dell'universo è sul punto di essere scoperchiato. Da una parte le osservazioni astrofisiche esploreranno il cosmo quale fu in epoche remote, a distanze maggiori e con maggior dettaglio di quanto non sia stato fatto finora. Dall'altra parte, i risultati dell'LHC ci daranno informazioni sulla natura della materia, portando l'indagine a scale di lunghezza inferiori a quelle di qualunque sperimentazione precedente. Alle energie elevate la verità dell'universo dovrebbe finalmente esplodere. I segreti del cosmo cominceranno a dipanarsi. Per quanto mi riguarda, non sto nella pelle.
quelarion
21-06-2009, 16:55
la prima che hai detto
senza dubbio...
immagino possa anche spiegarci perché la Dr. Randall é una totale cretina che parla di scienze ufficiali e dogmatiche, mentre la veritá é il vuoto quantomeccanico... :asd:
Come su articolo su Le scienze
le dimensioni sono 2 la terza è virtuale.. devo cercare la fonte
CioKKoBaMBuZzo
22-06-2009, 19:33
Come su articolo su Le scienze
le dimensioni sono 2 la terza è virtuale.. devo cercare la fonte
è una teoria, non è certo comprovato :D
se non mi sbaglio l'artciolo era di un tizio col nome spagnoleggiante, e aveva sviluppato questa toeria in cui lo spazio era bidimensionale e la gravità creava l'illusione di una terza dimensione
è una teoria, non è certo comprovato :D
se non mi sbaglio l'artciolo era di un tizio col nome spagnoleggiante, e aveva sviluppato questa toeria in cui lo spazio era bidimensionale e la gravità creava l'illusione di una terza dimensione
Si bravo quella :)
Stavo più o meno scherzando, ma mi piacerebbe che in un affannarsi nel cercare 10 11 18 o n dimensioni alla fine le dimensioni fossero meno di quanto assodato dal senso comune :D
quelarion
22-06-2009, 21:10
Si bravo quella :)
Stavo più o meno scherzando, ma mi piacerebbe che in un affannarsi nel cercare 10 11 18 o n dimensioni alla fine le dimensioni fossero meno di quanto assodato dal senso comune :D
Maldacena?
ci sono vari modelli che sfruttano il principio olografico, per cui ad esempio una teoria della gravitazione 4-dimensionale su un particolare spazio é equivalente a una teoria conforme che "vive" sulla sua superficie 3-dimensionale.
Come se uno dicesse che se devi descrivere una sfera piena puoi farlo con una teoria che si calcola solo sulla superificie.
Magari vi riferivate a questo.
A ogni modo questo principio ammette l'esistenza di eventuali dimensioni compattificate come in teoria delle stringhe, credo.
ciuketto
22-06-2009, 21:19
Ho capito una cosa leggendo questo 3d..
tutti scienziatoni futuri nobel qui su HWU.:asd:
Ho capito una cosa leggendo questo 3d..
tutti scienziatoni futuri nobel qui su HWU.:asd:
il nobel è contro il regolamento
quelarion
22-06-2009, 21:29
Ho capito una cosa leggendo questo 3d..
tutti scienziatoni futuri nobel qui su HWU.:asd:
mica é colpa mia se ci ho fatto un esame una settimana fa su questa roba :cool:
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