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View Full Version : Terremoto Abruzzo: 8 miliardi stanziati ....ma a rate in 24 anni


fracarro
04-05-2009, 17:38
Da http://www.carlocostantini.it/2009/05/quello_che_berlusconi_non_ha_d.php

Il 23 aprile si e’ tenuto a L’Aquila il Consiglio dei Ministri. Queste alcune dichiarazioni rese subito dopo e riportate dalle principali agenzie di stampa.

BERLUSCONI: “150.000,00 di euro a fondo perduto in caso di distruzione della casa e 80.000,00 di euro in caso di danneggiamento ….. ci sono 8 miliardi da spendere nei prossimi tre anni per riportare l’Abruzzo in condizioni di normalita’ …. Entro ottobre via dalle tende”.
DA CHIODI (che ha partecipato al Consiglio dei Ministri): “e’ un decreto organico, completo, che risponde in pieno alle esigenze che avevamo prospettato e soprattutto in tempi rapidissimi ….. tutto cio’ che abbiamo chiesto e le cose piu’ importanti sulle quali avevamo concentrato le nostre attenzioni sono state garantite nel provvedimento del Consiglio dei Ministri ed in molti casi anche migliorate”.

Per alcuni giorni si e’ parlato quasi di un miracolo, di un provvedimento senza precedenti per consistenza degli stanziamenti e per rapidita’ delle procedure. Poi, dopo qualche giorno, quando l’opinione pubblica e’ ormai irreversibilmente persuasa dell’ennesimo miracolo di Berlusconi, arriva il decreto 39 e con il decreto, l’amara verita’ dei fatti.

1) Nessun accenno nel testo del decreto, neppure indiretto, ai contributi a fondo perduto di 150.000,00 euro per la ricostruzione e di 80.000,00 per le riparazione annunciati in conferenza stampa, peraltro gia’ chiaramente insufficienti a garantire l’indennizzo per il 100% dei danni. Gli unici riferimenti certi rivelano che fino alla fine del 2009 gli aquilani non riceveranno neppure un euro per ricostruzioni o ristrutturazioni (lo stanziamento decorre dal 2010 – art. 3, comma 6) e che negli anni 2010 e 2011 disporranno di soli 265.500.000,00 (art. 3, comma 6), una somma ridicola, se si considerano le migliaia di edifici distrutti ed inagibili.

2) Sparisce il contributo per i danneggiamenti che non hanno comportato la distruzione o la dichiarazione di inagibilita’ dell’abitazione principale (art. 3, comma 1, lett. A).

3) Il subentro dello Stato nei mutui e’ limitato nell’importo e circoscritto alla sola abitazione principale distrutta (art. 3, comma 1, lett. C). Ed il contributo offerto con questa metodologia non si avvicina neppure lontanamente al 100% del danno. L’incidenza dei mutui sui valori ante terremoto delle abitazioni – al netto degli ammortamenti e degli incrementi di valore dei beni determinatisi dalla data della loro stipula al 6 aprile 2009 – ben difficilmente potra’ essere superiore al 50%: e lo Stato ha proposto di scambiare il subentro nei mutui con la cessione dell’intero diritto di proprieta’ dell’abitazione andata distrutta.

4) Via libera ai subappalti fino al 50%, in deroga alla normativa vigente e senza alcun inasprimento dei controlli sulle relative procedure (Art. 2, comma 9). Nella fase definita di “Realizzazione urgente di abitazioni”, per la quale risultano stanziati 700.000.000,00 di euro, qualcuno potra’ guadagnare decine di milioni di euro semplicemente ricevendo la commessa e girandola in subappalto.

5) Il contributo ed ogni altra agevolazione per la ricostruzione o la riparazione di immobili non spettano per i beni alienati dopo la data del 6 aprile 2009 (art. 3, comma 5). In concreto, se imprese o privati dovessero ritenere conveniente permutare o vendere l’immobile danneggiato ed acquistarne un altro, per accelerare la ripresa delle attivita’ produttive o per rientrare rapidamente in una abitazione, non potranno farlo e dovranno attendere i tempi della burocrazia, pena la perdita di qualsiasi possibile agevolazione.

6) Nei prossimi tre anni non ci saranno 8.000.000.000,00 di euro da spendere per tornare rapidamente alla normalita’ (queste le parole di Berlusconi) ma solo 1.500.000.000,00 circa. Il resto arrivera’ a rate in 24 anni (art. 18, comma 1) a favore dei pochissimi, cittadini o imprese, che nel frattempo saranno riusciti a sopravvivere a L’Aquila.

7) I moduli abitativi non potranno essere pronti entro ottobre 2009: circa la meta’ delle risorse a tal fine destinate potranno essere spese solo nel 2010 (art. 2, comma 13).

8) La copertura economica di circa il 60% della manovra, pari a circa 4.700.000.000,00 di euro, e’ garantita da entrate “virtuali”, derivanti dalla indizione di nuove lotterie o da azioni anti evasione sui giochi telematici. E’ una cifra enorme ed irrealizzabile, indicata solo per consentire gli annunci-spot del 23 aprile e guadagnare tempo.

9) Il resto della manovra la pagheranno i poveri, attraverso l’utilizzo dei fondi destinati al bonus per le famiglie piu’ bisognose ed una diversa modulazione del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS).

10) Mancano indicazioni chiare sulle procedure e sulla entita’ dei contributi destinati alla ricostruzione degli immobili industriali e commerciali danneggiati e questo costringe le imprese a prolungare ulteriormente il loro fermo produttivo. Quelle che tra qualche mese sopravviveranno potranno beneficiare – secondo le anticipazioni di Tremonti, dell’importo di massimo 80.000,00 euro e potranno farlo (perche’ Tremonti pensa che in queste condizioni le imprese aquilane potranno produrre utili!!) attraverso il meccanismo del credito di imposta.


Il cinismo di Berlusconi e’ agghiacciante.

Almeno questa volta, in una terra martoriata come la nostra, rivolgendosi ad una popolazione provata anche psicologicamente, che ha bisogno di risposte concrete e di certezze, aveva il dovere di rappresentare la verita’.

Su Chiodi non aggiungo altro e mi limito a rinviare ai miei interventi, molti dei quali consultabili sul mio sito, nei quali rappresentavo agli abruzzesi che si accingevano a votare il rischio che sarebbero stati governati direttamente da Berlusconi.

So che la fonte è di parte ma vorrei sapere se quello che scrivono corrisponde al vero. Voi cosa ne pensate? Se vosse vero a me vengono in mente le parole di dantes76 riguardo il terremoto.

ConteZero
04-05-2009, 17:42
Fatta la festa, gabbato lu santu.

Quando la dissi all'indomani del terremoto erano tutti a darmi addosso, oggi ?

gabi.2437
04-05-2009, 17:44
Fatta la festa, gabbato lu santu.

Quando la dissi all'indomani del terremoto erano tutti a darmi addosso, oggi ?

Oggi sono scomparsi e/o fraintesi

24anni ROTFL

In before eh si ma quei 5€ glieli danno subito, non è vero che è tra 24 anni!

er-next
04-05-2009, 17:45
speriamo che si risolva la situazione.. intanto aspettiamo settembre per la MISSION IMPOSSIBLE...

gabi.2437
04-05-2009, 17:50
Ma sicuro che si risolve, container e via :D

MadJackal
04-05-2009, 19:19
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH.

Oh Mio Dio. Ha fregato di nuovo gli italiani.
E vedete come lo voteranno per la sua grande abilità nel gestire l'emergenza terremoto, vedrete... :asd:

MadJackal
04-05-2009, 19:21
Il decreto sta qui (http://www.primadanoi.it/DOCUMENTI_LINK/DECRETO-LEGGE_%20n_39_Interventi_urgenti_popolazioni_colpite_eventi_sismici_regione_Abruzzo.pdf) (PDF).
Non ho tempo per leggerlo subito, magari dopo cena ;)

jumpermax
04-05-2009, 19:31
Io credo che sia necessario leggere con molta attenzione il decreto perché ci sono alcune parti assai poco chiare come ad esempio questa



http://www.wittgenstein.it/2009/05/04/banche-finanziarie-e-usurai/
ma nel decreto n. 39 c’è anche di peggio: all’art. 3, comma 1 , lettera c, si dispone che se un immobile, gravato da un mutuo, è andato distrutto, la Società Fintecna, a richiesta del privato cittadino. si accollerà il mutuo nei limiti del contributo che al predetto è stato riconosciuto, ma diverrà proprietaria di quel che resta dell’immobile. Se però il mutuo supera il contributo riconosciuto, la conseguenza parrebbe essere, dall’esame della norma, che il cittadino dovrà continuare a pagare la parte residua del mutuo: insomma non avrà più la casa ma continuerà a pagare il mutuo. Il rischio è che la città vada per gran parte nelle mani della Fintecna. Ma se, come è facile prevedere, il cittadino non riesce, col contributo e con il mutuo a tasso agevolato, a coprire l’intera spesa per il restauro o la ricostruzione (rispettando, si spera, le norme antisismiche), dovrà contrarre un ulteriore mutuo, a tasso di mercato, con la banche. Insomma quello delineato dal decreto n. 39 è un meccanismo infernale che consegnerà una città nelle mani di banche, finanziarie e usurai.

La prima cosa che mi sono chiesto è ovviamente "chi diavolo è questa fintecna?" :D
Si tratta di una società controllata dal ministero delle finanze
http://www.fintecna.it/profilo.asp
http://it.wikipedia.org/wiki/Fintecna

baolian
04-05-2009, 19:36
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=56831&sez=HOME_MAIL

Mai nella storia dei terremoti italiani avevamo assistito ad una ingiustizia tanto grande e ad un tale cumulo di menzogne che ha ricoperto L’Aquila più di quanto non abbiano fatto le macerie, come è accaduto in occasione del devastante terremoto che l’ha colpita e nel quale, nel giro di una trentina di secondi, tanta gente ha perso tutto, affetti, amicizie, casa, e molti anche il lavoro, per non parlare dei monumenti che rendevano unica la città.

Mai in tutta la storia della nostra Repubblica è stato negato ai cittadini il risarcimento integrale dei guasti dei terremoti, per la prima casa. Ma questa regola sempre rispettata (come, ad esempio, nel Friuli e in Umbria), non vale per l’Abruzzo. Da un primo esame del Decreto legge n. 39 saltano agli occhi queste particolarità: all’art. 3 non si parla di una cifra specifica, ma nella relazione tecnica allegata si indica la somma di €150.000,00 quale tetto massimo spettante ai singoli cittadini per la prima casa. Orbene, la cifra che sarà poi effettivamente riconosciuta a ciascuno degli aventi diritto, per un terzo dovrà essere coperta con un mutuo a tasso agevolato a carico del cittadino, e per un altro terzo dovrà essere anticipata, sempre dal cittadino, che potrà recuperarlo nell’arco di 22 anni non pagando le imposte, mentre lo stato interviene con denaro liquido solo per l’ultimo terzo.

Sennonché la caratteristica dell’Aquila e degli altri comuni colpiti è quella di centri storici di particolare valore, costituiti da un grandissimo numero di edifici antichi e pregevoli, 320 dei quali, di proprietà privata, sono sottoposti a vincolo da parte della Soprintendenza. Ci sono poi altri 800 edifici pubblici, qualificati di interesse storico, archeologico e artistico. Ora, come è possibile che un privato possa farsi carico della ricostruzione o del restauro di un edificio vincolato o semplicemente di pregio, accollandosi il 66% della spesa? Si comprende allora come il Decreto legge n. 39, se resterà nelle sue linee essenziali così come è stato concepito, costituirà l’atto di morte di una città e di tutti gli altri centri terremotati, che resteranno nei decenni avvenire cumuli di macerie e di edifici spettrali, cadenti e abbandonati.

Ma nel decreto n. 39 c’è anche di peggio.........(cut)

:(

fracarro
04-05-2009, 19:40
Purtroppo sembra che la storia delle rate sia vera. Dall'articolo 18 del decreto:

...pari a 1.152,5 milioni di euro per
l'anno 2009, a 539,2 milioni di euro per l'anno 2010, a 331,8 milioni
di euro per l'anno 2011, a 468,7 milioni di euro per l'anno 2012, a
500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014, a 394,8
milioni di euro per l'anno 2015, a 239 milioni di euro per l'anno
2016, a 133,8 milioni di euro per l'anno 2017, a 115,6 milioni di
euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2029, a 81,8 milioni di euro
per l'anno 2030, a 48 milioni di euro per l'anno 2031, a 14,2 milioni
di euro per l'anno 2032 e a 2,9 milioni di euro a decorrere dall'anno
2033...

In pratica per i primi due anni e mezzo i soldi stanziati sono due miliardi. Onestamente a me sembra strana questa cosa. Dal punto di vista dell'immagine può essere dannoso comportarsi in questo modo con i terremotati perchè qualunque sia il colore politico il popolo italiano tende, e molto, a schierarsi con chi subisce i cataclismi (come dimostra la solidarietà della gente nelle donazioni a loro favore).

Brakon
04-05-2009, 19:41
Poveri abruzzesi.

ConteZero
04-05-2009, 19:46
Credo che (un) inc* sia qui...

1. Al fine di finanziare gli interventi di ricostruzione e le altre
misure di cui al presente decreto, il CIPE assegna agli stessi
interventi la quota annuale, compatibilmente con i vincoli di finanza
pubblica e con le assegnazioni gia' disposte, di un importo non
inferiore a 2.000 milioni e non superiore a 4.000 milioni di euro
nell'ambito della dotazione del Fondo per le aree sottoutilizzate per
il periodo di programmazione 2007-2013...Peri l resto
.Art. 18.
Copertura finanziaria
1. Agli oneri derivanti dall'articolo 2, comma 11, dall'articolo 3,
commi 3 e 6, dall'articolo 4, comma 5, dall'articolo 6, comma 4,
dall'articolo 7, commi 1, 2 e 3, dall'articolo 8, comma 3, e
dall'articolo 11, commi 1 e 4, pari a 1.152,5 milioni di euro per
l'anno 2009, a 539,2 milioni di euro per l'anno 2010, a 331,8 milioni
di euro per l'anno 2011, a 468,7 milioni di euro per l'anno 2012, a
500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014, a 394,8
milioni di euro per l'anno 2015, a 239 milioni di euro per l'anno
2016, a 133,8 milioni di euro per l'anno 2017, a 115,6 milioni di
euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2029, a 81,8 milioni di euro
per l'anno 2030, a 48 milioni di euro per l'anno 2031, a 14,2 milioni
di euro per l'anno 2032 e a 2,9 milioni di euro a decorrere dall'anno
2033, si provvede, quanto:
a) a 150 milioni di euro per l'anno 2010 e 200 milioni di euro per
l'anno 2011, mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui
all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126;
b) a 300 milioni di euro per l'anno 2009, mediante corrispondente
riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma
22, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2;
c) a 380 milioni di euro per l'anno 2009, mediante utilizzo delle
risorse di cui all'articolo 13, comma 5;
d) a 472,5 milioni di euro per l'anno 2009, a 389,2 milioni per
l'anno 2010, a 131,8 milioni per l'anno 2011, a 468,7 per l'anno
2012, a 500 milioni per ciascuno degli anni 2013 e 2014, a 394,8
milioni per l'anno 2015, a 239 milioni di euro per l'anno 2016, a
133,8 milioni di euro per l'anno 2017, a 115,6 milioni di euro per
ciascuno degli anni dal 2018 al 2029, a 81,8 milioni di euro per
l'anno 2030, a 48 milioni di euro per l'anno 2031, a 14,2 milioni di
euro per l'anno 2032 e a 2,9 milioni di euro a decorrere dall'anno
2033, mediante utilizzo di quota parte delle maggiori entrate recate
dal presente decreto.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato ad
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

marcolinuz
04-05-2009, 19:49
Abruzzesi colpiti dal terremoto riunitevi in un comitato al più presto.
Il più onesto in questo paese ha la peste. :cry: :cry: :cry:

yggdrasil
04-05-2009, 19:49
altra accisa sulla benzina? :stordita:

Hal2001
04-05-2009, 19:55
Che vergogna, questa volta avevo la speranza che almeno le promesse per una disgrazia di tal portata la portasse a termine :(

ConteZero
04-05-2009, 19:59
Che vergogna, questa volta avevo la speranza che almeno le promesse per una disgrazia di tal portata la portasse a termine :(

Lui non può, lui è NEOFUTURISTA.
Non può fermarsi a fare qualcosa di già vecchio, la vita è velocità, è andare avanti, e pensare sempre al domani e mai fermarsi all'oggi.
Domani ci sarà sicuramente un altro palchetto su cui promettere interventi e fondi, per oggi "hanno già dato".
Basta col PASSATISMO delle promesse !

Trallallero dove sei :asd: ?

LUVІ
04-05-2009, 22:06
Che vergogna, questa volta avevo la speranza che almeno le promesse per una disgrazia di tal portata la portasse a termine :(

Illuso.
Comunque aspettiamo il G8 per vedere il benessere che porterà.. :rolleyes:

LuVi

fracarro
05-05-2009, 08:40
Da http://www.repubblica.it/2006/a/rubriche/piccolaitalia/terremoto/terremoto.html

L'Aquila e il decreto abracadabra
E' stato ribattezzato "decreto abracadabra" per le innumerevoli devianze creative con le quali accompagna il processo di ricostruzione dell'Aquila e dei paesini circostanti. La luna di miele tra gli abruzzesi e Silvio Berlusconi ha subito una prima e significativa increspatura. La lettura approfondita del decreto legge, e la verifica che i soldi all'Abruzzo in gran parte (4,7 miliardi di euro) saranno racimolati dall'indizione di nuove lotterie, dagli interventi sul lotto, e dai sempreverdi provvedimenti anti-evasione, soldi veri niente, e che in più le risorse saranno spalmate su un periodo lunghissimo (da oggi al 2033) hanno creato fremiti di rabbia dapprima isolati e poi sempre più partecipati.

Il tam tam ("Berlusconi ci inganna!") è iniziato, e non è una novità, sui blog. Prima Facebook e poi i partiti. Prima i conclavi nelle tende poi le riunioni istituzionali. Una giovane donna, Rosella Graziani, che sa far di conto, ha messo a frutto tutto il tempo ritrovato e fino alla settimana scorsa inutilizzato per radiografare il decreto legge e poi bollarlo in una lettera pubblica: "Mai nella storia dei terremoti italiani avevamo assistito a una ingiustizia tanto grande e a un tale cumulo di menzogne che ha ricoperto L'Aquila più di quanto non abbiano fatto le macerie".

Quali le menzogne e dove l'inganno? I soldi veri, il cash disponibile che Tremonti rende immediatamente spendibile si aggira sul miliardo di euro. Tolte le spese per l'emergenza, restano 700 milioni di euro destinati alla costruzione delle casette temporanee. E qui il primo punto: 400 milioni saranno spesi per edificarle nel 2009 e 300 milioni nel 2010. Se ne dovrebbe dedurre che la totalità delle case provvisorie sarebbero, è bene riusare il condizionale, realizzate totalmente entro l'anno prossimo. Dunque qualcuno avrebbe un tetto a settembre, qualcuno a ottobre, qualche altro a gennaio, o nella primavera che verrà. E' così? E' il dubbio, maledetto, che affligge e turba.

Secondo punto: le casette sono sì temporanee ma il decreto le definisce "a durevole utilizzazione". Durevole. Moduli abitativi condominiali, magari lindi e comodi, a due o tre piani. In legno. Ecocompatibili, risparmiosi, caldi. Perfetti. Possono durare decenni.
E dunque: sarebbero provvisori ma purtroppo paiono proprio definitivi. E, questa è una certezza, sono le uniche costruzioni ad avere pronta una linea di finanziamento. Piccole e sparse new town. New town aveva detto Berlusconi, no? E le case vere? Quelle di pietra?

Qui la seconda questione campale: sembra, a scorrere gli allegati al decreto, che Berlusconi non possa concedere più di 150 mila euro per la ricostruzione dell'abitazione principale. E per di più questi soldi sarebbero veri fino a un certo punto, perciò la definizione di decreto abracadabra. 50 mila euro li concederebbe - cash - il governo; 50 mila li tramuterebbe in credito di imposta (anticipata dalla famiglia terremotata e ammortizzata in un arco temporale di 22 anni); altri cinquantamila sarebbero coperti con un mutuo a tasso agevolato a carico però del destinatario del contributo.

Non si sa bene ancora se sarà così strutturato il fondo. Le norme del decreto possono subire fino al prossimo giovedì emendamenti e correzioni. Quel che comunque sembra chiaro è che la somma ipotizzata (150 mila euro) ammesso che venga confermata, sarà sufficiente per una casa di tipo popolare e di nuova costruzione, ma totalmente sottodimensionata per finanziare i lavori di recupero e restauro conservativo. Nel centro storico dell'Aquila ci sono 800 edifici pubblici e 320 edifici privati, sottoposti a vincoli per il loro pregio.

Recuperi dispendiosi economicamente e, secondo questo decreto, sostanzialmente a carico dei privati.
Così ieri i sindaci delle aree terremotate si sono ritrovati in conclave e hanno iniziato in un borbottio che è poi sfociato in un documento di dura protesta. "Vogliamo vedere nero su bianco i soldi per la ricostruzione e non solo quelli per le casette transitorie. L'Aquila va costruita dov'era e com'era. Così non sarà: a leggere il decreto i tempi sono dilatati fino al 2033, una data ridicola", ha dichiarato la presidente della Provincia Stefania Pezzopane.

Ai dubbi che già gonfiano i primi timori si aggiunge poi l'offesa istituzionale subita dagli enti locali. Il governo, promotore della prima legge costituzionale a vocazione federalista, ha accentrato ogni potere di spesa negando finanche al sindaco dell'Aquila, città epicentro del terremoto e capoluogo di regione, le funzioni commissariali esecutive. Penserà a tutto, come al solito, Guido Bertolaso...


Tutto confermato quindi. Ad ogni modo visto l'impatto mediatico che questa vicenda può avere anche da un punto di vista di voti, sono sicuto (diciamo che lo spero fortemente) che il decreto venga pesantemente modificato e quella povera gente possa ricostruire la propria casa e ricominciare la propria vita quanto prima.

cocis
05-05-2009, 08:42
cornuti e mazziati come al solito .. .:stordita:

MadJackal
05-05-2009, 08:50
Da http://www.repubblica.it/2006/a/rubriche/piccolaitalia/terremoto/terremoto.html




Tutto confermato quindi. Ad ogni modo visto l'impatto mediatico che questa vicenda può avere anche da un punto di vista di voti, sono sicuto (diciamo che lo spero fortemente) che il decreto venga pesantemente modificato e quella povera gente possa ricostruire la propria casa e ricominciare la propria vita quanto prima.

Anche io lo spero fortemente.
Altrimenti li abbiamo trovati, i veri sciacalli...

trallallero
05-05-2009, 08:52
Se si parla di mutui, 24 anni non sono normali ?

cocis
05-05-2009, 08:59
:read: ;)

Una giovane donna, Rosella Graziani, che sa far di conto, ha messo a frutto tutto il tempo ritrovato e fino alla settimana scorsa inutilizzato per radiografare il decreto legge e poi bollarlo in una lettera pubblica: "Mai nella storia dei terremoti italiani avevamo assistito a una ingiustizia tanto grande e a un tale cumulo di menzogne che ha ricoperto L'Aquila più di quanto non abbiano fatto le macerie".

MadJackal
05-05-2009, 09:22
Se si parla di mutui, 24 anni non sono normali ?

Si parla dei famosi 8 miliardi che non esistono, e verranno distribuiti in 24 anni.
Non si parla affatto di mutui. :rolleyes:

trallallero
05-05-2009, 09:26
Si parla dei famosi 8 miliardi che non esistono, e verranno distribuiti in 24 anni.
Non si parla affatto di mutui. :rolleyes:

Non ho letto neanche un articolo, ammetto ... ma se dici che non esistono come fanno a distribuirli in 24 anni ? e se servono a pagare le case da costruire, 24 anni vanno benissimo visto che i mutui di solito durano 20/30 anni.

MaledettoToscano
05-05-2009, 09:31
Non ho letto neanche un articolo, ammetto ... ma se dici che non esistono come fanno a distribuirli in 24 anni ? e se servono a pagare le case da costruire, 24 anni vanno benissimo visto che i mutui di solito durano 20/30 anni.

Vabbè bastava che sta cosa venisse detta chiaramente, se poi quelli senza casa sono contenti così ben per loro!

trallallero
05-05-2009, 09:38
Vabbè bastava che sta cosa venisse detta chiaramente, se poi quelli senza casa sono contenti così ben per loro!

Aspè, non so se sia così ma sto solo dicendo che mi sembra normale.

MadJackal
05-05-2009, 09:43
Non ho letto neanche un articolo, ammetto ... ma se dici che non esistono come fanno a distribuirli in 24 anni ? e se servono a pagare le case da costruire, 24 anni vanno benissimo visto che i mutui di solito durano 20/30 anni.

Non esistono ora, non ci sono adesso. Verranno distribuiti su un arco di tempo più lungo, impegnando risorse dei futuri governi - ovviamente sperando che quei governi abbiano i soldini, perchè altrimenti esiste il famoso milleproroghe e la distribuzione di tali soldini slitta... E volendo anche l'anno prossimo il governo potrebbe dire "non ci sono soldi, i soldi non ve li diamo". Ora ci sono solo i soldi per le casette transitorie in legno (le famose "baracche" che non dovevano essere nemmeno costruite, a sentire il berlusca).

L'articolo sopra spiega i piccoli problemini. Lo stato prevede 150 mila euro ad abitazione. Escludendo il fatto che sono pochi per recuperare le case del centro storico (si tratta di beni culturali quindi vanno restaurati, ecc). 50 mila li devono tirare fuori i cittadini. 50mila li devono ripagare come mutuo. E 50 mila li mette subito il governo.

In pratica 100 mila li paga lo sfollato, lo stato ne mette 50 mila.
La gente si sente presa per il culo dopo le roboanti promesse di berlusconi, mi pare giustamente.
Poi fai conto che questi soldi non saranno disponibili subito, ma a rate... Tipo, io e te siamo due sfollati. A te i soldi te li danno quest'anno. A me l'anno prossimo. Noti qualcosa che non va? :rolleyes:

trallallero
05-05-2009, 10:05
Non esistono ora, non ci sono adesso. Verranno distribuiti su un arco di tempo più lungo, impegnando risorse dei futuri governi - ovviamente sperando che quei governi abbiano i soldini, perchè altrimenti esiste il famoso milleproroghe e la distribuzione di tali soldini slitta... E volendo anche l'anno prossimo il governo potrebbe dire "non ci sono soldi, i soldi non ve li diamo". Ora ci sono solo i soldi per le casette transitorie in legno (le famose "baracche" che non dovevano essere nemmeno costruite, a sentire il berlusca).

L'articolo sopra spiega i piccoli problemini. Lo stato prevede 150 mila euro ad abitazione. Escludendo il fatto che sono pochi per recuperare le case del centro storico (si tratta di beni culturali quindi vanno restaurati, ecc). 50 mila li devono tirare fuori i cittadini. 50mila li devono ripagare come mutuo. E 50 mila li mette subito il governo.

In pratica 100 mila li paga lo sfollato, lo stato ne mette 50 mila.
La gente si sente presa per il culo dopo le roboanti promesse di berlusconi, mi pare giustamente.
Poi fai conto che questi soldi non saranno disponibili subito, ma a rate... Tipo, io e te siamo due sfollati. A te i soldi te li danno quest'anno. A me l'anno prossimo. Noti qualcosa che non va? :rolleyes:
Se è così ovvio che c'è qualcosa che non va. Boh, io aspetto ancora prima di ammettere che c'ho visto male (ero sicuro che avrebbero fatto qualcosa).

ConteZero
05-05-2009, 10:15
Non esistono ora, non ci sono adesso. Verranno distribuiti su un arco di tempo più lungo, impegnando risorse dei futuri governi - ovviamente sperando che quei governi abbiano i soldini, perchè altrimenti esiste il famoso milleproroghe e la distribuzione di tali soldini slitta... E volendo anche l'anno prossimo il governo potrebbe dire "non ci sono soldi, i soldi non ve li diamo". Ora ci sono solo i soldi per le casette transitorie in legno (le famose "baracche" che non dovevano essere nemmeno costruite, a sentire il berlusca).

L'articolo sopra spiega i piccoli problemini. Lo stato prevede 150 mila euro ad abitazione. Escludendo il fatto che sono pochi per recuperare le case del centro storico (si tratta di beni culturali quindi vanno restaurati, ecc). 50 mila li devono tirare fuori i cittadini. 50mila li devono ripagare come mutuo. E 50 mila li mette subito il governo.

In pratica 100 mila li paga lo sfollato, lo stato ne mette 50 mila.
La gente si sente presa per il culo dopo le roboanti promesse di berlusconi, mi pare giustamente.
Poi fai conto che questi soldi non saranno disponibili subito, ma a rate... Tipo, io e te siamo due sfollati. A te i soldi te li danno quest'anno. A me l'anno prossimo. Noti qualcosa che non va? :rolleyes:

Vorrà dire che inizieranno da chiese e basilica :asd:

Fil9998
05-05-2009, 12:06
grande, GRANDISSIMO

:sofico: :sofico: :sofico: :sofico:


il migliore comunicatore della storia!!!!





dopo baffetto, ovviamente, quello si che sapeva intortare le folle alla perfezione.

gugoXX
05-05-2009, 12:25
8 miliardi da tirare fuori ora sono circa 5000€ di tasse in piu' per ogni famiglia.
Se siamo tutti d'accordo li tiriamo fuori e li diamo per la ricostruzione dell'Abruzzo.
Da dove pensavamo che sarebbero stati altrimenti presi?
Per fortuna il governo non stampa i soldi...

fracarro
05-05-2009, 13:03
8 miliardi da tirare fuori ora sono circa 5000€ di tasse in piu' per ogni famiglia.
Se siamo tutti d'accordo li tiriamo fuori e li diamo per la ricostruzione dell'Abruzzo.
Da dove pensavamo che sarebbero stati altrimenti presi?
Per fortuna il governo non stampa i soldi...

Peggio, li brucia. Per esempio i 331 milioni di euro stanziati per il 2011 potevano immediatamente essere disponibili ORA accorpando il referendum alle votazioni del 6.

gugoXX
05-05-2009, 13:05
Peggio, li brucia. Per esempio i 331 milioni di euro stanziati per il 2011 potevano immediatamente essere disponibili ORA accorpando il referendum alle votazioni del 6.

Il "bruciare" e' un concetto errato.
Vengono usati per altro, qualcuno li incamerera'...

fracarro
05-05-2009, 15:11
Il "bruciare" e' un concetto errato.
Vengono usati per altro, qualcuno li incamerera'...

Vista l'emergenza e la mancanza di fondi perchè questo qualcuno non dovrebbero essere gli abruzzesi?

Inoltre nel decreto ci sono altre cose spiacevoli come il fatto che ogni cittadino dovrà pagarsi due terzi della sua casa e che la ricostruzione non verrà gestita dagli enti locali ma da Bertolaso perchè?

http://www.asca.it/regioni-TERREMOTO__BERSANI_(PD)__ISTITUZIONI_LOCALI_ESCLUSE_DA_RICOSTRUZIONE-393997--.html

'Per altre abitazioni, - aggiunge il Pd - per le aziende e i professionisti non vi e' alcuna indicazione di quanto, e quando, potranno ricevere per gli indennizzi, la ricostruzione, il riavvio dell'attivita'. Non c'e' nulla per il recupero e il restauro dei beni culturali, un patrimonio inestimabile che sta ulteriormente deperendo in questi giorni. Grave e' l'esclusione dei Sindaci e del Presidente della Provincia dalla fase della ricostruzione.

Non e' mai avvenuto prima. I Sindaci sono sempre stati protagonisti del post-terremoto, e questo e' stato in passato, come dimostrano l'Umbria e le Marche, garanzia di buona ricostruzione. In questo caso c'e' invece un accentramento di poteri al Presidente del Consiglio e al Commissario delegato, senza precedenti e senza il controllo del Parlamento''.

''E' la prima volta - conclude il Pd - che un terremoto viene messo a totale carico del Sud. Non c'e' traccia di provvedimenti per la ricostruzione degli edifici scolastici e il riavvio dell'attivita' didattica. Il Pd sta predisponendo una serie di emendamenti e proposte per cambiare in profondita' il decreto e dare certezze alle famiglie e alle imprese abruzzesi''.

Sembra che ogni tanto il pd si sveglia.

sparagnino
05-05-2009, 15:23
Sbaglio o sono 83 milioni al giorno per 24 anni?

Personalmente non mi sembrano pochi...

NB - SBAGLI, impara a fare i conti!

fracarro
05-05-2009, 15:30
Sbaglio o sono 83 milioni al giorno per 24 anni?

Personalmente non mi sembrano pochi...

365*24 = 8760 giorni
8500 / 8760 = 0.97 milioni al giorno.

:wtf:

sparagnino
05-05-2009, 18:19
Confermo che ho sbagliato i conti. Vabbè...

Comunque approssimo a 1 milione al giorno.

Non è poi male...

MadJackal
05-05-2009, 18:47
Confermo che ho sbagliato i conti. Vabbè...

Comunque approssimo a 1 milione al giorno.

Non è poi male...

Uh?
E' male, invece.

Glielo dici tu ad uno che ha perso la casa che il suo vicino può inziare i lavori da domani ma lui deve attendere 6-12 mesi? :stordita:

fracarro
06-05-2009, 08:39
Uh?
E' male, invece.

Glielo dici tu ad uno che ha perso la casa che il suo vicino può inziare i lavori da domani ma lui deve attendere 6-12 mesi? :stordita:

Senza contare che solo un terzo dei soldi per la casa verrà dato dal governo mentre i restanti due terzi li deve pagare il terremotato (1/3 con mutuo agevolato).

Ad ogni modo il decreto ha fatto crescere un sentimento di rabbia e malessere tra gli sfollati come viene indicato qui: http://www.deltanews.it/primopiano/maggio09/060509.htm

...
Da festeggiare intanto, ha ben poco la stragrande maggioranza di sfollati che vivono in mezzo al fango e al freddo. Stefania Pezzopane, presidente della Provincia dell'Aquila, spiega :"sono ancora 70mila gli sfollati in tutta la provincia e all'Aquila: 40mila le persone nelle tende e 30mila alloggiano in alberghi e appartamenti. “Le condizioni per rientrare nelle abitazioni non ci sono perché sono pochissimi i certificati di agibilità e spesso, se la casa è agibile, non lo è il contesto", aggiunge Pezzopane, che, denuncia il "sentimento di malessere e perplessità sia nelle istituzioni locali e sia nei cittadini per il decreto che il governo ha approvato" e chiede che siano apportate modifiche al provvedimento. "In particolare devono essere previste risorse per la ricostruzione - spiega - nel dl non ci sono fondi per la ricostruzione ma ci sono 1,3 mld per l'emergenza e per le costruzioni transitorie. Il resto delle risorse sono dilazionate fino 2032 attraverso il credito di imposta e ciò produce una vera preoccupazione sull'opportunità' vera che avremo di ricostruire i centri storici". E' per questo che la presidente della Provincia ieri ha coordinato le diverse proposte emendative al decreto legge provenienti dai sindaci dei comuni dell'aquilano e dalle categorie produttive. "Proposte - spiega - che abbiamo inviato al Senato affinché siano prese in considerazione e producano modifiche senza le quali le nostre speranze di ricostruire la provincia, i centri storici e il futuro del territorio verranno meno".

"Il nostro più grande terrore è di essere dimenticati – prosegue la Presidente - dopo i fari dei primi giorni, siamo passati a essere una notizia irrilevante e il G8 richiamerà quest’ attenzione e ci consentirà, almeno speriamo, di avere interventi infrastrutturali più celeri dal governo, che sono necessari alla popolazione ma anche all'effettuazione del vertice".
....

e qui: http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-10/sisma-aquila-10/sisma-aquila-10.html

...
Nei primi giorni dopo la scossa ci furono quelli che Stefania Pezzopane, presidente della Provincia, chiama "i fuochi artificiali". "Facciamo questo e facciamo quello, disse il governo, e tutto sembrava risolto. Adesso scopriamo che i soldi saranno dati con il contagocce e fino al 2032. Forse mia figlia potrà vedere la nostra casa ricostruita". Oggi all'Aquila l'entusiasmo per il governo sembra un ricordo. "Bisogna togliere peso alle tendopoli", dice la presidente. "Il progetto è semplice: chi ha la casa agibile, deve rientrare. Ma quasi tutte le agibilità sono date a una condizione: effettuare alcuni lavori. C'è un pilastro da rafforzare, c'è una scala da sistemare... Fai presto a spendere venti o trentamila euro. Ma per questi interventi nel decreto - noi lo abbiamo denunciato assieme ai sindaci tre giorni fa - non c'è nemmeno un soldo. E allora si rischia di avere tendopoli di massa fino all'inverno e anche oltre. Ci siamo confrontati con chi ha vissuto altri terremoti. In Irpinia hanno pagato anche le suppellettili e le bottiglie di vino rotte in cantina. Noi non vogliamo questi eccessi. Però diciamo una cosa: siamo abruzzesi fieri ma non stupidi. Le case debbono essere pagate al 100%, come avvenuto in Friuli e in Umbria. Se non paghi tutto, molti non riusciranno a ricostruire le loro abitazioni. E così, queste che verranno costruite in prefabbricato, diventeranno case che non saranno più abbandonate. Ci troveremo l'Aquila 2, l'altra città".

MadJackal
06-05-2009, 10:04
Senza contare che solo un terzo dei soldi per la casa verrà dato dal governo mentre i restanti due terzi li deve pagare il terremotato (1/3 con mutuo agevolato).


Ma infatti credo che sia questa la cosa che ha fatto più incazzare le persone.

Comunque pensavo ad un'altra cosa:
Gli sfollati sono 24000, se non sbaglio. Ad ognuno vengono dati 50 mila euro.
24000x50000 = 1.200.000.000 €.
aggiungiamo i soldi da restituire con il mutuo (altri 50k euro) ed arriviamo a 2.400.000.000 € (che però rientreranno in 30 anni, visto che si tratta di un prestito - forse anche meno... ci sono tassi su quel mutuo? :asd:).

Almeno questi 2.400.000.000 € dovrebbero però essere disponibili subito, in ogni caso. E non è così. :rolleyes:

er-next
07-05-2009, 08:44
IL RETROSCENA. Il contributo statale effettivo per ogni famiglia non sarà di 150 mila euro, ma di un terzo
Fondi "virtuali" e stanziamenti basati su previsioni di incassi crescenti delle lotterie
I trucchi del "decreto abracadabra"
ricostruzione diluita in 23 anni
di MASSIMO GIANNINI



Impegni solenni, progetti altisonanti. Garantiti dalle solide certezze del presidente del Consiglio. Ma se scorri il testo del provvedimento, ti accorgi che lì dentro di veramente solido c'è poco e niente.

Tutto balla, in quello che è già stato ribattezzato il "Decreto Abracadabra". Le cifre, innanzitutto. Dopo il Consiglio dei ministri straordinario del 23 aprile, Berlusconi e Tremonti avevano annunciato uno stanziamento di 8 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo: 1,5 per le spese correnti e 6,5 in conto capitale. A leggere il decreto 39, si scopre che lo stanziamento è molto inferiore, 5,8 miliardi, ed è spalmato tra il 2009 e il 2032. Di questi fondi, 1,152 miliardi sarebbero disponibili quest'anno, 539 milioni nel 2010, 331 nel 2011, 468 nel 2012, e via decrescendo, con pochi spiccioli, per i prossimi 23 anni. Da dove arrivano queste soldi? Il governo ha spiegato poco. Il premier, ancora una volta, ha rivendicato il merito di "non aver messo le mani nelle tasche degli italiani". Il ministro dell'Economia si è fregiato di aver reperito le risorse "senza aumentare le accise su benzina e sigarette, senza aumenti di tasse, ma spostando i fondi da una voce all'altra del bilancio".

Il "Decreto Abracadabra" non aiuta a capire. Il capitolo "Disposizioni di carattere fiscale e di copertura finanziaria" dice ancora meno. Una prima, inquietante cosa certa (come recita l'articolo 12, intitolato "Norme di carattere fiscale in materia di giochi") è che la ricostruzione in Abruzzo sarà davvero un terno al lotto: 500 milioni di fondi dovranno arrivare, entro 60 giorni dal varo del decreto, dall'indizione di "nuove lotterie ad estrazione istantanea", "ulteriori modalità di gioco del Lotto", nuove forme di "scommesse a distanza a quota fissa". E così via, giocando sulla pelle dei terremotati. Un "gioco" che non piace nemmeno agli esperti del Servizio Studi del Senato: "La previsione di una crescita del volume di entrate per l'anno in corso identica (500 milioni di euro) a quella prevista a regime per gli anni successivi - si legge nella relazione tecnica al decreto - potrebbe risultare in qualche modo problematica".

Una seconda, inquietante cosa certa (come recita l'articolo 14, intitolato "Ulteriori disposizioni finanziarie") è che altre risorse, tra i 2 e i 4 miliardi di qui al 2013, dovranno essere attinte al Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, che dalla Finanziaria in poi è diventato un vero Pozzo di San Patrizio, dal quale il governo pompa denaro per ogni emergenza, senza che si capisca più qual è la sua vera dotazione strutturale.
E questo è tutto. Per il resto, la copertura finanziaria disposta dal decreto è affidata a fonti generiche e fondi imprecisati: dai soldi dell'Istituto per la promozione industriale (trasferiti alla Protezione civile per "garantire l'acquisto da parte delle famiglie di mobili ad uso civile, di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, nonché di apparecchi televisivi e computer") al trasferimento agli enti locali dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti.

A completare il gioco di prestigio contabile, non poteva mancare il solito, audace colpo a effetto, caro ai governi di questi ultimi anni: altri fondi (lo dice enfaticamente il comma 4 dell'articolo 14) potranno essere reperiti grazie alle "maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, anche internazionale, derivanti da futuri provvedimenti legislativi". Insomma, entrate scritte sull'acqua. A futura memoria. E a sicura amnesia.

Ma non è solo l'erraticità dei numeri, che spaventa e preoccupa nel "Pacchetto Ricostruzione". A parte gli interventi d'emergenza, ci sono altri due fronti aperti e dolenti per le popolazioni locali. Un fronte riguarda l'edificazione delle case provvisorie ("a durevole utilizzazione", secondo la stravagante formula del decreto) che dovrebbero garantire un tetto ad almeno 13 mila famiglie, pari a un totale di 73 mila senza tetto attualmente accampati nelle tendopoli. I fondi previsti per questi alloggi (nessuno ancora sa se di lamiera, di legno o muratura) ammonterebbero a circa 700 milioni. Ma 400 risultano spendibili quest'anno, 300 l'anno prossimo.

Questo, a dispetto del giuramento solenne rinnovato dal Cavaliere a "Porta a Porta" di due giorni fa, fa pensare che l'impegno di una "casetta" a tutti gli sfollati entro ottobre, o comunque prima del gelo invernale, andrà inevaso. Quasi la metà di loro (secondo il timing implicito nella ripartizione biennale dei fondi) avrà un tetto non prima della primavera del prossimo anno.

Un altro fronte, persino più allarmante, riguarda la ricostruzione delle case distrutte. Il governo ha annunciato "un contributo pubblico fino a 150 mila euro (80 mila per la ristrutturazione di immobili già esistenti), a condizione che le opere siano realizzate nel rispetto della normativa antisismica".

Basterà presentare le fatture relative all'opera da realizzare, e a tutto il resto penserà Fintecna, società pubblica controllata dal Tesoro, che regolerà i rapporti con le banche. Detta così sembra facilissima. Il problema è che quei 150 mila euro nel decreto non ci sono affatto. Risultano solo dalle schede tecniche che accompagnano il provvedimento. E dunque, sul piano legislativo, ancora non esistono. Non basta. Sul totale dei 150 mila euro, il contributo statale effettivo sarà pari solo a 50 mila euro. Altri 50 mila saranno concessi sotto forma di credito d'imposta (dunque sarà un risparmio su somme da versare in futuro, non una somma incassata oggi da chi ne ha bisogno) e altri 50 mila saranno erogati attraverso un mutuo agevolato, sempre a carico della famiglia che deve ricostruire, che dunque potrà farlo solo se ha già risparmi pre-esistenti. Se questo è lo schema, al contrario di quanto è accaduto per i terremoti dell'Umbria e del Friuli, i terremotati d'Abruzzo non avranno nessuna nuova casa ricostruita con contributo a fondo perduto. Anche perché nelle schede tecniche del decreto quei 150 mila euro sono intesi come "limite massimo" dell'erogazione. Ciò significa che lo Stato declina l'impegno a finanziare la copertura al 100% del valore dell'appartamento da riedificare.

Nel "Decreto Abracadabra", per ora, niente è ciò che appare. Man mano che si squarcia la cortina fumogena della propaganda, se ne cominciano ad accorgere non solo i "soliti comunisti-sfascisti" dell'opposizione come Pierluigi Bersani (che accusa l'esecutivo di trattare gli aquilani come "terremotati di serie B"), ma anche amministratori locali come Stefania Pezzopane, o perfino presidenti di Confindustria come Emma Marcegaglia, che l'altro ieri a L'Aquila ha ripetuto "qui servono soldi veri". C'è un obbligo morale, di verità e di responsabilità, al quale il governo non può sfuggire. Lo deve agli abruzzesi che soffrono, e a tutti gli italiani che giudicano. L'epicentro di una tragedia umana non può essere solo il palcoscenico di una commedia politica.

(7 maggio 2009)

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-9/decreto-abracadabra/decreto-abracadabra.html

MadJackal
07-05-2009, 09:14
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/sisma-aquila-9/decreto-abracadabra/decreto-abracadabra.html

Ah, ok... i 150mila euro non sono nemmeno previsti.
Ora capisco :asd:

fracarro
07-05-2009, 10:03
Non riesco proprio ad immaginare che possano lasciare persone a vivere nelle tende durante l'inverno abruzzese. Non è possibile in quelle condizioni. Il decreto DEVE essere cambiato. Lo devono cambiare.

MadJackal
07-05-2009, 10:06
Non riesco proprio ad immaginare che possano lasciare persone a vivere nelle tende durante l'inverno abruzzese. Non è possibile in quelle condizioni. Il decreto DEVE essere cambiato. Lo devono cambiare.

Li metteranno nei prefabbricati. :rolleyes:

fracarro
07-05-2009, 10:30
Li metteranno nei prefabbricati. :rolleyes:

NEANCHE quello viene loro garantito.

...
Questo, a dispetto del giuramento solenne rinnovato dal Cavaliere a "Porta a Porta" di due giorni fa, fa pensare che l'impegno di una "casetta" a tutti gli sfollati entro ottobre, o comunque prima del gelo invernale, andrà inevaso. Quasi la metà di loro (secondo il timing implicito nella ripartizione biennale dei fondi) avrà un tetto non prima della primavera del prossimo anno.
...

Per questo dico che non è possibile lasciare delle persone in tenda durante l'inverno. Troveranno qualche altra soluzione spero.

MadJackal
07-05-2009, 14:23
NEANCHE quello viene loro garantito.



Per questo dico che non è possibile lasciare delle persone in tenda durante l'inverno. Troveranno qualche altra soluzione spero.

Spero anche io.
E' un peccato però che chi dimostrava massima fiducia nel governo non venga a dire cosa pensa lui adesso :rolleyes:

gabi.2437
07-05-2009, 16:11
Ma scusate, c'è crisi, bisogna fare tutti dei sacrifici :mad:

Scalor
07-05-2009, 16:56
Ma scusate, c'è crisi, bisogna fare tutti dei sacrifici :mad:
guarda che la crisi è... già passata secondo il governo....


aquilani con la casa distrutta se l'imperatore non paga e non costruisce i prefabbricati tutti a piazzare la tenda nel parco di arcore !

MadJackal
08-05-2009, 11:42
guarda che la crisi è... già passata secondo il governo....


aquilani con la casa distrutta se l'imperatore non paga e non costruisce i prefabbricati tutti a piazzare la tenda nel parco di arcore !

Non lo faranno mai, tanto.

trallallero
08-05-2009, 11:51
Spero anche io.
E' un peccato però che chi dimostrava massima fiducia nel governo non venga a dire cosa pensa lui adesso :rolleyes:

Eccomi :D

Non è ancora detto, non è manco iniziata l'estate. Se poi i lavori non verranno fatti cercherò un emoticon di uno che si mangia il cappello :O

MadJackal
08-05-2009, 11:53
Eccomi :D

Non è ancora detto, non è manco iniziata l'estate. Se poi i lavori non verranno fatti cercherò un emoticon di uno che si mangia il cappello :O

Non mi riferivo a te, tral :Prrr:

Ma tanto per chiariamoci. A quali lavori ti riferisci? Si sa per certo che monteranno comode case in legno prima dell'inverno. Dovrebbero, almeno ;)

Per la "vera ricostruzione" boh. Chi ha i soldi inizierà a breve, credo. Il centro storico dovrà aspettare un pò.

trallallero
08-05-2009, 12:01
Non mi riferivo a te, tral :Prrr:

Ma tanto per chiariamoci. A quali lavori ti riferisci? Si sa per certo che monteranno comode case in legno prima dell'inverno. Dovrebbero, almeno ;)

Per la "vera ricostruzione" boh. Chi ha i soldi inizierà a breve, credo. Il centro storico dovrà aspettare un pò.

I lavori di costruzione delle case:
sono stati "stanziati" 8 miliardi, Berlusconi secondo me (era la mia teoria) vuole fare bella figura per la sua gloria -> devono fare qualcosa.

Certo che anche se non fanno niente adesso B. potrà dare la colpa a sua moglie :asd:

garat
08-05-2009, 12:58
Solite chiacchiere, solita frode, ma nessuno s'inca**a.
E' inutile lamentarsi se poi lasciamo che le facce da di ca**o al potere sono sempre quelle.

C'è un'opposizione, Cosa fa, oltre a lamentarsi? Niente.
con le chiacchiere non si costruscono le case.

Solita disputa all'italiana, dove tutti sono allenatori della nazionale ma nessuno ci capisce niente.

trallallero
13-05-2009, 15:26
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_13/terremoto_contributo_totale_prime_case_0f049f08-3fb2-11de-bc3f-00144f02aabc.shtml

Terremoto, contributo totale per le case
Lo prevede un emendamento del governo: coperti il 100% dei costi di ricostruzione o acquisto di un alloggio

ROMA - Il contributo per la ricostruzione e la riparazione delle case demolite dal terremoto coprirà per intero le spese necessarie. È quanto stabilisce uno dei nove emendamenti del governo al decreto legge per l'Abruzzo depositati in commissione Ambiente al Senato. «Il contributo di cui alla presente lettera è determinato in ogni caso in modo tale - si legge nel testo - da coprire integralmente le spese occorrenti per la riparazione, la ricostruzione o l'acquisto di un alloggio equivalente».



Sarà vero ?

gabi.2437
13-05-2009, 16:07
Ma i disperati nei container dell'altro terremoto ci sono ancora? :fagiano:

Com'è che per "questo" terremoto c'è tutto sto dispiegamento di fondi mentre di là rimangono ancora nei container?

Al solito dobbiamo aspettare anni e anni prima di capire che gli abruzzesi di "case nuove" ne vedranno solo col binocolo?

MadJackal
13-05-2009, 16:09
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_13/terremoto_contributo_totale_prime_case_0f049f08-3fb2-11de-bc3f-00144f02aabc.shtml

Sarà vero ?

Si e no, se Repubblica (http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-10/cronaca-13mag/cronaca-13mag.html) non sbaglia.


ROMA - Il contributo per la ricostruzione e la riparazione delle case demolite dal terremoto coprirà per intero le spese necessarie. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, il governo corregge il tiro: concederà ai terremotati d'Abruzzo lo stesso trattamento già offerto ai cittadini dell'Umbria o del Friuli anche loro colpiti dal sisma.

"Solo per alloggi antisismici". Un emendamento del governo al decreto legge per l'Abruzzo stabilisce che "il contributo è determinato in ogni caso in modo tale - è scritto in uno dei nove emendamenti del governo al dl terremoto - da coprire integralmente le spese occorrenti per la riparazione, la ricostruzione nello stesso comune, o l'acquisto di un alloggio equivalente che rispetti le misure antisismiche".

Resta dibattito sui fondi. La prima stesura del decreto quadro non era precisa. Un allegato annunciava genericamente "un contributo pubblico fino a 150 mila euro, 80 mila per la ristrutturazione di immobili già esistenti". L'emendamento chiarisce i confini del contributo anche se lascia aperto il dibattito sulla strategia per raccogliere i fondi.

Credito d'imposta e prestiti agevolati. L'emendamento presentato dal governo lascia inalterata l'erogazione dei contributi a fondo perduto che funzionerà "anche con le modalità del credito di imposta e di finanziamenti agevolati". Come dire che sul totale dei 150 mila euro, il contributo statale effettivo sarà al massino di 50 mila euro. Altri 50 mila saranno concessi sotto forma di credito d'imposta (dunque sarà un risparmio su somme da versare in futuro, non una somma incassata oggi da chi ne ha bisogno) e gli ultimi 50 mila saranno erogati attraverso un mutuo agevolato, sempre a carico della famiglia che deve ricostruire, che dunque potrà farlo solo se ha già risparmi pre-esistenti.

I mutui passano allo Stato. La stesura del nuovo decreto precisa che lo Stato potrà subentrare nei mutui delle persone che hanno subito danni dal terremoto per un importo massimo di 150.000 euro. In cambio l'ipoteca sull'immobile passerà dall'istituto di credito a una finanziaria pubblica.


Ma sinceramente inizio a non capirci più nulla.

MadJackal
13-05-2009, 16:10
Ma i disperati nei container dell'altro terremoto ci sono ancora? :fagiano:

Com'è che per "questo" terremoto c'è tutto sto dispiegamento di fondi mentre di là rimangono ancora nei container?

Al solito dobbiamo aspettare anni e anni prima di capire che gli abruzzesi di "case nuove" ne vedranno solo col binocolo?

Umbria-Marche?
C'è ancora gente nei container a Colfiorito, mi hanno detto.
Ovviamente, è cosa solo riferita. Non ne sono sicuro al 100%, ma della persona (è un Berlusconiano, vive in Umbria) mi fido.

giacomo_uncino
14-05-2009, 13:17
http://iltempo.ilsole24ore.com/abruzzo/2009/05/14/1024160-nuove_case_antisismiche_espropri_delle_aree.shtml

intanto sono partiti gli espropri delle aree per costruire i prefabbricati, naturalmente non tutti i proprietari sono stati informati direttamente. Così uno oltre a essere terremotato si troverà pure espropriato :O



aggiungo solo un: A pensar male si fa peccato, ma spesso.....

fracarro
14-05-2009, 13:34
Comunque nonostante le (DOVEROSE) modifiche al decreto originale i problemi sembra siano stati nascosti ma non risolti.

Da http://www.alfonsomascitelli.it/2009/05/comunicato-stampa-sul-decreto-abruzzo.html

"Con i propri emendamenti sul Decreto Abruzzo, il Governo continua un gioco ambiguo delle tre carte che rischia di declassare la provincia dell'Aquila in serie B rispetto alle condizioni attuate in analoghe, precedenti e drammatiche situazioni".
Lo ha dichiarato il Sen. Alfonso Mascitelli, capodelegazione per l'Idv nelle due commissioni Bilancio e Ambiente, a commento del suo voto contrario sul parere espresso dalla commissione Bilancio al Decreto Abruzzo.
"Primo: sulla ricostruzione dell'abitazione principale si evita ancora di parlare espressamente di contributo integrale a fondo perduto e si insiste sui crediti di imposta e i finanziamenti agevolati , senza fornire alcuna concretezza sul quantum e i tempi della copertura economica.
Secondo: non si considera un eguale trattamento per tutte le unità abitative, come è stato fatto invece per le altre regioni colpite dal sisma, determinando così il rischio di una ricostruzione a spezzatino, di cui l'unica ad avvantaggiarsi sarà la Fintecna, che acquisterà a prezzi bassi le case che non potranno essere ricostruite, per poi rivendere, dopo tre anni, quelle inutilizzate ai comuni con gli interessi legali.
Terzo: la ricostruzione delle unità immobiliari adibite ad attività produttive e commerciali, non hanno alcuna copertura integrale per la ricostruzione e questo significa di fatto limitare o ritardare la ripresa economica dei territori colpiti, altro che fiscalità di vantaggio come richiesto dalle associazioni di categoria e dai nostri emendamenti.
Quarto: dopo i tanti annunci, resta il problema che il Governo assicura la copertura di indennizzi ai lavoratori precari e autonomi rimasti senza lavoro solo per tre mesi e per quelli che hanno diritto alla cassa integrazione, una proroga di soli sei mesi.
Su queste premesse non ci siamo proprio, non comprendiamo l'ottimismo di chi parla di passi in avanti e chiediamo una più seria responsabilità da parte del Governo, nel farsi carico di decisioni serie e coraggiose per la ricostruzione del futuro dei nostri territori. Le risorse economiche, nel bilancio dello Stato, ci sono, come dice la Ragioneria generale dello Stato. Ora serve la volontà politica di utilizzarle".

So che la fonte e' molto di parte ma ancora una volta vorrei sapere se quello che dice corrisponde al vero oppure è campagna elettorale pre-elezioni.

MadJackal
14-05-2009, 18:15
Comunque nonostante le (DOVEROSE) modifiche al decreto originale i problemi sembra siano stati nascosti ma non risolti.

Da http://www.alfonsomascitelli.it/2009/05/comunicato-stampa-sul-decreto-abruzzo.html



So che la fonte e' molto di parte ma ancora una volta vorrei sapere se quello che dice corrisponde al vero oppure è campagna elettorale pre-elezioni.

E' sempre stata campagna elettorale.
Appena si decidono a pubblicare il DL emendato gli dò una lettura.