_Magellano_
30-04-2009, 22:28
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STUDENTE DI 15 ANNI ACCOLTELLATO DA COETANEO VICINO A ROMA
ROMA - Uno studente di 15 anni della scuola media 'Giovanni Falcone' di S. Vittorino Romano, vicino a Roma, é stato accoltellato ad un fianco da un compagno di scuola romeno, suo coetaneo, durante un litigio davanti all'istituto. L'accoltellatore e' stato arrestato per tentato omicidio. Secondo quanto si è appreso, lo studente ferito, ricoverato all'ospedale romano 'Sandro Pertini', non è in pericolo di vita. Ad avvertire i Carabinieri sono stati alcuni professori della scuola media di via Fosso dell'Osa, ai quali gli studenti hanno raccontato della lite e del ferimento, avvenuto poco prima dell'orario di entrata. Il quindicenne ferito è stato colpito con un coltello a scatto al fianco sinistro.
FAMIGLIA ROMENO, E' STATO PROVOCATO
"Mio fratello è stato provocato da quel ragazzo italiano, come era successo tante altre volte: oggi deve avere perso la pazienza ma quel coltello non era suo. Lui non ha coltelli". Lo dice il fratello del ragazzo romeno, A. E., di 15 anni, arrestato con l'accusa di tentato omicidio per aver accoltellato un coetaneo davanti ad una scuola a Roma. "Quel ragazzo gli stava tirando dei sassi. Mio fratello è sceso al campo sportivo e tra i due c'é stata la lite - spiega L.E., di 24 anni - poi qualcuno gli ha messo in mano un coltello e l'altro nella lite deve essere finito sulla lama". Il giovane, muratore, lavora con il padre, anch'egli operaio edile. La madre è casalinga. La famiglia, che comprende anche una sorella con il marito, abita nella zona periferica di Lunghezza. "Nessuno di noi ha mai avuto problemi con la legge - continua il giovane - ma in passato anche io sono stato vittima insieme a mio fratello di minacce e di violenza fisica. Ho denunciato un italiano". Secondo L. E. non è la prima volta che il fratello "viene preso di mira da ragazzi italiani perché straniero. Eppure la maggior parte dei suoi amici sono italiani". Il fratello dell'arrestato ha negato che esistano, al Villaggio Prenestino, bande 'nazionali' che si fronteggiano, piuttosto "c'équalche ragazzino che fa il provocatore. Mio fratello è un ragazzo buono ma non ha voglia di studiare e preferirebbe lavorare". "Stamani i carabinieri - prosegue la madre - hanno perquisito la nostra casa ma non hanno trovato coltelli". Per favore evitiamo la solita diatriba,il fatto che l'aggressore è straniero non è certo il problema.
Il problema è che a Roma e dintorni non passa giorno senza che ci siano accoltellamenti,una volta è per motivi di droga fuori da un locale un altra volta è per un parcheggio questa volta per una lite anche se la cosa che mi lascia di sasso è l'età dei protagonisti cosi come le solite casualità che ho evidenziato ovvero che l'aggressore come al solito non voleva fare nulla,che è una brava persona a detta di tutti e che l'arma gliel'ha messa qualcun'altro.
Giusto per avere ulteriore conferma sotto i 18 anni non vi è carcere vero?
Poi spero sul serio quella delle bande nazionali che si contendono il territorio sia un esagerazione non voglio certo finire come nei film americani dove devi stare attento al quartiere in cui entri se non sei di un certo tipo. :eek:
STUDENTE DI 15 ANNI ACCOLTELLATO DA COETANEO VICINO A ROMA
ROMA - Uno studente di 15 anni della scuola media 'Giovanni Falcone' di S. Vittorino Romano, vicino a Roma, é stato accoltellato ad un fianco da un compagno di scuola romeno, suo coetaneo, durante un litigio davanti all'istituto. L'accoltellatore e' stato arrestato per tentato omicidio. Secondo quanto si è appreso, lo studente ferito, ricoverato all'ospedale romano 'Sandro Pertini', non è in pericolo di vita. Ad avvertire i Carabinieri sono stati alcuni professori della scuola media di via Fosso dell'Osa, ai quali gli studenti hanno raccontato della lite e del ferimento, avvenuto poco prima dell'orario di entrata. Il quindicenne ferito è stato colpito con un coltello a scatto al fianco sinistro.
FAMIGLIA ROMENO, E' STATO PROVOCATO
"Mio fratello è stato provocato da quel ragazzo italiano, come era successo tante altre volte: oggi deve avere perso la pazienza ma quel coltello non era suo. Lui non ha coltelli". Lo dice il fratello del ragazzo romeno, A. E., di 15 anni, arrestato con l'accusa di tentato omicidio per aver accoltellato un coetaneo davanti ad una scuola a Roma. "Quel ragazzo gli stava tirando dei sassi. Mio fratello è sceso al campo sportivo e tra i due c'é stata la lite - spiega L.E., di 24 anni - poi qualcuno gli ha messo in mano un coltello e l'altro nella lite deve essere finito sulla lama". Il giovane, muratore, lavora con il padre, anch'egli operaio edile. La madre è casalinga. La famiglia, che comprende anche una sorella con il marito, abita nella zona periferica di Lunghezza. "Nessuno di noi ha mai avuto problemi con la legge - continua il giovane - ma in passato anche io sono stato vittima insieme a mio fratello di minacce e di violenza fisica. Ho denunciato un italiano". Secondo L. E. non è la prima volta che il fratello "viene preso di mira da ragazzi italiani perché straniero. Eppure la maggior parte dei suoi amici sono italiani". Il fratello dell'arrestato ha negato che esistano, al Villaggio Prenestino, bande 'nazionali' che si fronteggiano, piuttosto "c'équalche ragazzino che fa il provocatore. Mio fratello è un ragazzo buono ma non ha voglia di studiare e preferirebbe lavorare". "Stamani i carabinieri - prosegue la madre - hanno perquisito la nostra casa ma non hanno trovato coltelli". Per favore evitiamo la solita diatriba,il fatto che l'aggressore è straniero non è certo il problema.
Il problema è che a Roma e dintorni non passa giorno senza che ci siano accoltellamenti,una volta è per motivi di droga fuori da un locale un altra volta è per un parcheggio questa volta per una lite anche se la cosa che mi lascia di sasso è l'età dei protagonisti cosi come le solite casualità che ho evidenziato ovvero che l'aggressore come al solito non voleva fare nulla,che è una brava persona a detta di tutti e che l'arma gliel'ha messa qualcun'altro.
Giusto per avere ulteriore conferma sotto i 18 anni non vi è carcere vero?
Poi spero sul serio quella delle bande nazionali che si contendono il territorio sia un esagerazione non voglio certo finire come nei film americani dove devi stare attento al quartiere in cui entri se non sei di un certo tipo. :eek: