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View Full Version : L'Economist contro la berlusconizzazione dell'Italia


er-next
30-04-2009, 21:04
«La maggior parte degli italiani sembra perdonargli, o per lo meno non andare oltre, le sue innumerevoli gaffe, sia quelle fatte nel corso di talk show televisivi, sia quelle consumate nel corso di summit internazionali».
Il soggetto dell'analisi socio-politica è chiaramente il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi - o meglio - quella che, da più parti, è stata definita «la berlusconizzazione dell'Italia» alla quale è dedicato ampio spazio nel prossimo numero del settimanale "The Economist".

Il giornale inglese, dunque, torna alla carica contro Berlusconi, a poche settimane dalla vittoria legale nella causa per la copertina intitolata "Perché Berlusconi non è adatto a governare l'Italia", che - nel 2001 - aveva spinto il primo ministro italiano a presentare un ricorso per diffamazione presso il Tribunale di Milano.

Il numero in edicola questa settimana dedica un lungo approfondimento all'Italia, nel tentativo di spiegare come Silvio Berlusconi avrebbe ulteriormente consolidato il suo potere personale - accompagnato da un commento editoriale intitolato "Berlusconi regrettable".
Il 'blocco' comprende anche una nota sulle perdite del Comune di Milano nel mercato dei derivati.

"The Economist" esamina il paradosso di un primo ministro che rimane «significativamente più popolare della maggior parte degli altri leader europei, anche quando il Fondo monetario internazionale prevede che il Pil italiano crollerà quest'anno del 4,4%, mostrando un calo maggiore di quello di Gran Bretagna, Francia o Spagna». E la spiegazione fornita dal settimanale britannico fa leva su argomenti di ordine - lato sensu - demografico, appuntandosi sulla rigorosa constatazione che «ogni italiano sotto l'età dei trent'anni ha raggiunto la maturità politica" sotto l'influenza dell'impero mediatico della famiglia Berlusconi».
«Quindici anni fa - sottolinea l'editoriale - un "azzurro" rappresentava l'Italia nelle competizioni sportive internazionali e un "moderato" era un centrista». «Oggi - continua "The Economist" - un azzurro è qualcuno che rappresenta Berlusconi in Parlamento, un moderato qualcuno che vota per lui».
L'approfondimento si chiude poi sulla rilevazione della forza dell'impatto della «berlusconizzazione» sull'Italia: «un impatto tale da infondere nella maggior parte della società italiana la convinzione che l'attuale primo ministro resterà al potere indefinitamente».
30 APRILE 2009

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/economist-berlusconi-increscioso-anticipazione.shtml?uuid=0d4e91da-35a0-11de-a3bc-8ef68f46544e&DocRulesView=Libero

sander4
30-04-2009, 21:27
Figuriamoci, qualcuno tentando di cancellare il fatto che importanti giornali Europei e Americani di area tutt'altro che di sinistra continuano a dire le stesse cose che diciamo noi e da anni, direbbe tranquillamente che l'Economist è comunista oppure che le notizie gliele passano i comunisti Italiani di nascosto per screditare il povero perseguitato Silvio.


"The Economist" esamina il paradosso di un primo ministro che rimane «significativamente più popolare della maggior parte degli altri leader europei, anche quando il Fondo monetario internazionale prevede che il Pil italiano crollerà quest'anno del 4,4%, mostrando un calo maggiore di quello di Gran Bretagna, Francia o Spagna». E la spiegazione fornita dal settimanale britannico fa leva su argomenti di ordine - lato sensu - demografico, appuntandosi sulla rigorosa constatazione che «ogni italiano sotto l'età dei trent'anni ha raggiunto la maturità politica" sotto l'influenza dell'impero mediatico della famiglia Berlusconi».
«Quindici anni fa - sottolinea l'editoriale - un "azzurro" rappresentava l'Italia nelle competizioni sportive internazionali e un "moderato" era un centrista». «Oggi - continua "The Economist" - un azzurro è qualcuno che rappresenta Berlusconi in Parlamento, un moderato qualcuno che vota per lui».
L'approfondimento si chiude poi sulla rilevazione della forza dell'impatto della «berlusconizzazione» sull'Italia: «un impatto tale da infondere nella maggior parte della società italiana la convinzione che l'attuale primo ministro resterà al potere indefinitamente».

Come al solito fotografano benisimo la situazione, ha plasmato delle generazioni con le sue tv, controllandone da anni cinque su sei, e riesce a far passare per oro anche la cacc# e rimanere popolare anche facendo le peggiori porcate e avendo fatto cinque anni di leggi vergogna nel 2001-2006, non ce lo scordiamo, col cavolo che pareggiava senza le tv.

first register
30-04-2009, 21:32
http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=13576167

Ok la maggior parte degli italiani spera di poter imitare berlusconi, e passarla liscia.

Comunque dopo berlusconi il ruolo delle tv sarà molto chiaro a tutti. Difficilmente gli italiani potranno scordarsi il servilismo delle tv, e dei giornali che obbediscono al padrone o al principale azionista e mentono all'opionione pubblica oppure omettono le notizie importanti per il paese e scomode per il padrone.


Dopo berlusconi sarà tutto molto più chiaro.

FabioGreggio
30-04-2009, 21:34
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/04/economist-berlusconi-increscioso-anticipazione.shtml?uuid=0d4e91da-35a0-11de-a3bc-8ef68f46544e&DocRulesView=Libero

Peccato nemmeno una riga su quella parte d'Italia che non è stata berlusconizzata, che ragiona ancora con la logica delle cose, che si indigna e che è spregiamente definita dal 55% dell'Italia bananizzata "Comunista".

Nell'analisi del dopo Berlusconi dovrà esserci anche l'Italia che non ha accettato un Paese di Veline, corrotti, mafiosi, piduisti, indagati, ex tangentisti, ballerine, attori, avvocati personali
al potere.

L'Italia che è rimasta refrattaria alla banalizzazione della politica resa spettacolo di serie C, asservita a legiferare su interessi personali, che ha resistito a derisioni e a epurazioni, culturali, televisive, sociali.

C'è un'Italia di poco meno del 50% che non è berlusconiana e questo è molto, perchè se le stesse condizioni sociomediatiche e politco-culturali si fossero riprodotte in altri paesi europei, il consenso sarebbe stato plebiscitario.

In realtà l'Italia resiste bene all'abominio surreale berlusconiano, vera macchina di consenso e di produzione di volgarità atta a distruggere un patrimonio culturale di secoli.

Perchè l'Italia parte da un background culturale di spessore più denso rispetto a daltri Paesi europei.

Per cui la sciagura storica del Berlusconismo, vera deviazione genetica del sostenibile, della logica,
che terminerà con la sparizione dalla scena del protagonista grottesco,
ha dimensioni inferiori del preventivabile.

Poi sarà, come lo fu dopo ogni regime, un negare di collaborazioni, un salto alla cavallina da altre parti, un unico "chi io? Io no!", come si addice ad un Paese Albertosordista come il nostro,

che moralmente ed eticamente resta squallido e meschino molto di più, in questo si, di altri paesi civili a noi paraagonabili

fg

Dream_River
30-04-2009, 21:43
Ma come si permettono di criticare il nostro presidente? Che si facessero un pò gli affari loro, bastano già gli italiani traditori della patria a sbeffeggiare il santissimo! :mad: :mad: :mad:

:sofico:

(Io l'ho detto in tono ironico, ora però si accettano scommesse su quanto dovremo aspettare per vedere chi sarà il primo a sostenerlo sul serio)

frankytop
30-04-2009, 22:32
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

La gente pensa e fa i suoi interessi:se l'economia più o meno regge non vota di certo per una opposizione difatto inesistente come programmi.
D'altronde l'opposizione quali programmi strabilianti ha da offrire rispetto a quelli del centro destra?L'unica cosa buona da fare sono quelle liberalizzazioni che ci consentono di uscire da certi monopoli.E chi le fa,la sinistra?Figuriamoci...

LUVІ
30-04-2009, 22:34
Ma come si permettono di criticare il nostro presidente? Che si facessero un pò gli affari loro, bastano già gli italiani traditori della patria a sbeffeggiare il santissimo! :mad: :mad: :mad:

:sofico:

(Io l'ho detto in tono ironico, ora però si accettano scommesse su quanto dovremo aspettare per vedere chi sarà il primo a sostenerlo sul serio)

Io scommetterei pure sul nome...

FabioGreggio
30-04-2009, 23:01
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

La gente pensa e fa i suoi interessi:se l'economia più o meno regge non vota di certo per una opposizione difatto inesistente come programmi.
D'altronde l'opposizione quali programmi strabilianti ha da offrire rispetto a quelli del centro destra?L'unica cosa buona da fare sono quelle liberalizzazioni che ci consentono di uscire da certi monopoli.E chi le fa,la sinistra?Figuriamoci...

http://img147.imageshack.us/img147/6563/uomoombrella.jpg

knivv
30-04-2009, 23:05
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

La gente pensa e fa i suoi interessi:se l'economia più o meno regge non vota di certo per una opposizione difatto inesistente come programmi.
D'altronde l'opposizione quali programmi strabilianti ha da offrire rispetto a quelli del centro destra?L'unica cosa buona da fare sono quelle liberalizzazioni che ci consentono di uscire da certi monopoli.E chi le fa,la sinistra?Figuriamoci...

Quali brillanti liberalizzazioni abbiamo avuto in un anno?

frankytop
30-04-2009, 23:09
Quali brillanti liberalizzazioni abbiamo avuto in un anno?

Mi pare nessuna.

John Cage
30-04-2009, 23:13
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

La gente pensa e fa i suoi interessi:se l'economia più o meno regge non vota di certo per una opposizione difatto inesistente come programmi.
D'altronde l'opposizione quali programmi strabilianti ha da offrire rispetto a quelli del centro destra?L'unica cosa buona da fare sono quelle liberalizzazioni che ci consentono di uscire da certi monopoli.E chi le fa,la sinistra?Figuriamoci...

era ironico? :stordita:

:doh:

le uniche liberalizzazioni che abbiamo visto in Italia le ha fatte la sinistra.

Oppure è già pronto un piano per liberalizzare ad esempio il mercato televisivo che attualmente è sottoposto a monopolio? Oppure si sta cercando di dare potere all'antitrust per evitare i vari monopoli stile Alitalia-Airone?

:mbe:

O forse oltre alle berlusconizzazioni ci sono liberalizzazioni all'orizzonte?

frankytop
30-04-2009, 23:15
http://img147.imageshack.us/img147/6563/uomoombrella.jpg

Eh,bel quadretto ma la gente non è proprio così.
Attenzione,è un vezzo comune atteggiarsi a esseri superiori e denigrare il popolo bue per sentirsi appunto su di un gradino superiore.

La gente forse non è attenta ma se le cose vanno male,se ne accorge.

frankytop
30-04-2009, 23:20
era ironico? :stordita:

:doh:

le uniche liberalizzazioni che abbiamo visto in Italia le ha fatte la sinistra.

Oppure è già pronto un piano per liberalizzare ad esempio il mercato televisivo che attualmente è sottoposto a monopolio? Oppure si sta cercando di dare potere all'antitrust per evitare i vari monopoli stile Alitalia-Airone?

:mbe:

O forse oltre alle berlusconizzazioni ci sono liberalizzazioni all'orizzonte?

Ho risposto più sopra ed ho detto:nessuna.
Ma tant'è il danno non viene percepito e la sinistra ha dei limiti suoi nel fare certe liberalizzazioni.Magari le fa nelle libere professioni tipo commercialisti,avvocati,ecc,ma non ce la vedo a toccare ad esempio il suo amico Benetton.

FabioGreggio
30-04-2009, 23:22
Eh,bel quadretto ma la gente non è proprio così.
Attenzione,è un vezzo comune atteggiarsi a esseri superiori e denigrare il popolo bue per sentirsi appunto su di un gradino superiore.

La gente forse non è attenta ma se le cose vanno male,se ne accorge.

No è vero.
La gente non se ne accorge.
Ci vuole una catarsi cruenta.
E più cultura. L'ignoranza è l'anima del potere.
Il potere si conquista con la spada, ma si conserva con la superstizione, diceva Richelieu.

fg

indelebile
30-04-2009, 23:25
Ma quale giornale comunista..la tecnica è che economist parla male di berlusconi perchè rosica perchè fa gli interessi degli italia e gli porta in cima al mondo...
chiedetelo a loro...

John Cage
30-04-2009, 23:27
Ho risposto più sopra ed ho detto:nessuna.
Ma tant'è il danno non viene percepito e la sinistra ha dei limiti suoi nel fare certe liberalizzazioni.Magari le fa nelle libere professioni tipo commercialisti,avvocati,ecc,ma non ce la vedo a toccare ad esempio il suo amico Benetton.

Benetton amico della sinistra mi mancava. E tu ce lo vedi il governo a toccare ad esempio mediaset? Se neanche la sinistra c'è riuscita, figuriamoci la destra. :rotfl:

FabioGreggio
30-04-2009, 23:32
Ho risposto più sopra ed ho detto:nessuna.
Ma tant'è il danno non viene percepito e la sinistra ha dei limiti suoi nel fare certe liberalizzazioni.Magari le fa nelle libere professioni tipo commercialisti,avvocati,ecc,ma non ce la vedo a toccare ad esempio il suo amico Benetton.

ma basta....

fg

Xile
30-04-2009, 23:53
A me fa incazzare che questo paese potrebbe veramente fare la differenza nel mondo, invece abbiamo persone che pensano solo al proprio tornaconto e quello degli amici senza invece pensare alla collettività, pensiamo anche alla Sicilia dove regna la Mafia che fa solo danni e c'é gente che ancora gli va dietro. Imprenditori che se ne fregano dei dipendenti e pensano solo ai soldi. Bah credo sia proprio una cosa tutta italiana quella di farsi male. Cioé abbiamo un bellissimo paese pieno di risorse naturali con bellissimi mari e mantagne, opere artistiche reperti antichissimi, siamo nel bel mezzo del Mediterraneo che ci permetterebbe di certo un vantaggi economia ma invece si pensa solo a se stessi.

cocis
30-04-2009, 23:56
io stò aspettando che berlusconi dica che l'accordo con chrysler-fiat è merito suo .. :stordita:

gigio2005
30-04-2009, 23:57
Eh,bel quadretto ma la gente non è proprio così.
Attenzione,è un vezzo comune atteggiarsi a esseri superiori e denigrare il popolo bue per sentirsi appunto su di un gradino superiore.

La gente forse non è attenta ma se le cose vanno male,se ne accorge.

quindi tu sei uno di quelli che pensano che l'italia non sta affondando nella merda piu' putrida?

jan
01-05-2009, 00:15
quindi tu sei uno di quelli che pensano che l'italia non sta affondando nella merda piu' putrida?
VA TUTTO BENE

Dream_River
01-05-2009, 08:25
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

Ah no??? :sofico:

Il tuo discorso sulle liberalizzazioni lo lascio perdere, un liberale in Italia deve tapparsi il naso per bene per votare a destra. molto più che a sinistra

il PDL e liberale solo nella parole

jan
01-05-2009, 09:10
Ah no??? :sofico:

Il tuo discorso sulle liberalizzazioni lo lascio perdere, un liberale in Italia deve tapparsi il naso per bene per votare a destra. molto più che a sinistra

il PDL e liberale solo nella parole
ma come ? è scritto nel nome :confused:
Popolo Delle Libertà
è un po come se nel film : le ali della libertà non si parlasse di libertà , o come se nel barattolo della nutella non ci fosse la nutella .
Non ci sono più le cose di una volta :fagiano:

jan
01-05-2009, 09:14
Mah,non è sufficiente la tv come strumento per creare consenso perchè l'attività politica genera delle aspettative e se queste vengono tradite non è che
l'elettore anche se beota sta a riconfermare il voto solo perchè viene lobotomizzato con delle veline spupazzanti su uno schermo televiso.

La gente pensa e fa i suoi interessi:se l'economia più o meno regge non vota di certo per una opposizione difatto inesistente come programmi.
D'altronde l'opposizione quali programmi strabilianti ha da offrire rispetto a quelli del centro destra?L'unica cosa buona da fare sono quelle liberalizzazioni che ci consentono di uscire da certi monopoli.E chi le fa,la sinistra?Figuriamoci...
Ah è vero.. parli del il contratto con gli italiani ...... rispettato al 15 % e in cui si prometteva che se non realizzato avrebbe ceduto il passo..
sempre che poi con i poteri dei media avesse spergiurato dicendo che li aveva realizzati 4 su 5 e che l'altro era per colpa degli alleati....
e cosi i suoi elettori hanno bevuto una cedrata senza bolle e maleodorante e hanno dimenticato della postilla nr.1
se non mantengo almeno 4 di questi 5 punti non mi ripresenterò :sofico: :sofico: