View Full Version : [RAITRE] REPORT, puntata del 26-04-2009: LA CURA
Black Dawn
26-04-2009, 18:00
Signori cari e belle signore stasera va in scena una puntatina da leccarsi i baffi&polpastrelli stile "fonzie's".:O
Si parlerà dei tagli alla sanità pubblica: http://blackdawn.interfree.it/Teso.gif
LA CURA
di Alberto Nerazzini
Il governo ha deciso di ridurre il finanziamento dello Stato alle Regioni per il Servizio sanitario nazionale. L’ultima manovra finanziaria prevede tagli per 5 miliardi di euro in due anni e questo, secondo i Governatori, rischia di far saltare anche i livelli essenziali di assistenza. Tutto ciò avviene mentre Governo e Regioni sono impegnati nella discussione del nuovo “Patto per la Salute”. Ma è chiaro quale sanità avremo nei prossimi anni? I servizi assicurati ai cittadini sono destinati a ridursi? Saranno reinseriti i ticket? Quali sono i tagli che il governo ha deciso? E soprattutto: i tagli sono stati fatti dopo un’azione seria di verifica degli sprechi? Nel frattempo, il nostro sistema sanitario è malconcio e si barcamena tra regioni cosiddette virtuose e regioni sprecone, quelle che più semplicemente non ce la fanno e allora sono commissariate oppure sottoposte ai Piani di rientro. Alberto Nerazzini ha girato l’Italia, dalla Calabria, dove è addirittura difficile quantificare il deficit, alla Lombardia, la prima ad aprire la competizione tra sanità pubblica e privata, e ha visitato alcune delle realtà che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del Servizio sanitario nazionale: gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, gli Irccs, finanziati dal ministero perché affiancano la ricerca alla cura dei pazienti. Alla fine del viaggio, la fotografia della nostra Sanità è quella di un sistema disomogeneo, pieno di inefficienze e di sprechi.
Signori cari e belle signore stasera va in scena una puntatina da leccarsi i baffi&polpastrelli stile "fonzie's".:O
Si parlerà dei tagli alla sanità pubblica: http://blackdawn.interfree.it/Teso.gif
LA CURA
di Alberto Nerazzini
Il governo ha deciso di ridurre il finanziamento dello Stato alle Regioni per il Servizio sanitario nazionale. L’ultima manovra finanziaria prevede tagli per 5 miliardi di euro in due anni e questo, secondo i Governatori, rischia di far saltare anche i livelli essenziali di assistenza. Tutto ciò avviene mentre Governo e Regioni sono impegnati nella discussione del nuovo “Patto per la Salute”. Ma è chiaro quale sanità avremo nei prossimi anni? I servizi assicurati ai cittadini sono destinati a ridursi? Saranno reinseriti i ticket? Quali sono i tagli che il governo ha deciso? E soprattutto: i tagli sono stati fatti dopo un’azione seria di verifica degli sprechi? Nel frattempo, il nostro sistema sanitario è malconcio e si barcamena tra regioni cosiddette virtuose e regioni sprecone, quelle che più semplicemente non ce la fanno e allora sono commissariate oppure sottoposte ai Piani di rientro. Alberto Nerazzini ha girato l’Italia, dalla Calabria, dove è addirittura difficile quantificare il deficit, alla Lombardia, la prima ad aprire la competizione tra sanità pubblica e privata, e ha visitato alcune delle realtà che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello del Servizio sanitario nazionale: gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, gli Irccs, finanziati dal ministero perché affiancano la ricerca alla cura dei pazienti. Alla fine del viaggio, la fotografia della nostra Sanità è quella di un sistema disomogeneo, pieno di inefficienze e di sprechi.
Leggendo il titolo pensavo a una puntata sulla pirateria, sui software contraffatti o su piratebay, invece è la solita solfa, meglio Napoli-Inter.
DvL^Nemo
26-04-2009, 18:41
Mi viene in mente un libro uscito da poco piu' di un mese che sto leggendo sulla sanita', viene da vomitare.. Ma ci sono poche regioni che si salvano
killercode
26-04-2009, 19:40
3 o 7 ? è la prima volta da molto tempo che sono indeciso su cosa guardare in tv
Mi viene in mente un libro uscito da poco piu' di un mese che sto leggendo sulla sanita', viene da vomitare.. Ma ci sono poche regioni che si salvano
Tra poco non si salveranno neppure quelle. Concepito per fornire un servizio ai cittadini, il servizio sanitario nazionale è stato trasformato in una azienda che deve produrre e, invece di renderlo più efficiente, il sistema dei DRG lo sta mandando in malora. Con l'obbiettivo di raggiungere almeno il pareggio di bilancio, i direttori sanitari puntano alle prestazioni più remunerative. Il personale è vessato, sfruttato e sottopagato e quindi facilmente piegato dalle pretese della dirigenza. Per non parlare del fatto che gli ospedali si reggono sempre più sugli specializzandi sfruttati a sangue che, una volta conseguito il titolo e senza possibilità essere inseriti nel sistema, si vedono sostituiti da carne fresca. A giugno un esercito di neospecialisti si presenterà a concorrere per la seconda specialità con la speranza di una borsa che gli permetta di arrivare a fine mese per altri 5/6 anni lavorando dalle 12 alle 18/24 ore die.
A tutto ciò si aggiunge una popolazione che stà invecchiando progressivamente. La maggioranza dei pazienti ha una età tipo tra 70-85 anni e le patologie croniche sono le vere protagoniste di questi tempi con notevole dispendio di risorse.
Probabilemente chi comanda si attende una notevole riduzione della popolazione anziana. Ciò sicuramente farà respirare le casse della sanità, ma comporterà una drastica riduzione del rapporto medico/pazienti e le conseguenze si possono facilmente immaginare. Come se non bastasse hanno aperto nuove Facoltà di Medicina in giro per l'Italia.
Almeno gli Italiani creperanno sani. Si spera.
Ma mi sembra più che giusto e logico!
Del resto tutto è iniziato quando hanno trasformato la dizione "sanità pubblica" in "azienda ospedaliera".
Ora, la Costituzione prevede che la Sanità sia, appunto, Pubblica. Azienda, a me povero operaio, sembra un'accezione "industriale" e non consona col senso interpretativo che posso dare di "Pubblica" nel senso costituzionale e, cioè, di Servizio che dovrebbe essere a disposizione di tutti i cittadini della Res Publica in cui viviamo e in cui paghiamo fior di tasse.
Non so, non capisco, ma dalla mia ristrettezza mentale non posso fare a meno di chiedermi se tutto questo non sia frutto di una involuzione di pensiero tale da farmi capire sempre meglio la teoria degli "equilibri punteggiati" dell'evoluzione perché solo così mi posso spiegare certe storture.
Andrà a finire che per una banale appendice se hai gli € ok, altrimenti speri nella pubblica carità. E tutto questo senza cambiare la costituzione...
... e non so, ma ho questa impressione, forse fallace, che noi si stia andando indietro invece che avanti.
Tra poco non si salveranno neppure quelle. Concepito per fornire un servizio ai cittadini, il servizio sanitario nazionale è stato trasformato in una azienda che deve produrre e, invece di renderlo più efficiente, il sistema dei DRG lo sta mandando in malora. Con l'obbiettivo di raggiungere almeno il pareggio di bilancio, i direttori sanitari puntano alle prestazioni più remunerative. Il personale è vessato, sfruttato e sottopagato e quindi facilmente piegato dalle pretese della dirigenza. Per non parlare del fatto che gli ospedali si reggono sempre più sugli specializzandi sfruttati a sangue che, una volta conseguito il titolo e senza possibilità essere inseriti nel sistema, si vedono sostituiti da carne fresca. A giugno un esercito di neospecialisti si presenterà a concorrere per la seconda specialità con la speranza di una borsa che gli permetta di arrivare a fine mese per altri 5/6 anni lavorando dalle 12 alle 18/24 ore die.
A tutto ciò si aggiunge una popolazione che stà invecchiando progressivamente. La maggioranza dei pazienti ha una età tipo tra 70-85 anni e le patologie croniche sono le vere protagoniste di questi tempi con notevole dispendio di risorse.
Probabilemente chi comanda si attende una notevole riduzione della popolazione anziana. Ciò sicuramente farà respirare le casse della sanità, ma comporterà una drastica riduzione del rapporto medico/pazienti e le conseguenze si possono facilmente immaginare. Come se non bastasse hanno aperto nuove Facoltà di Medicina in giro per l'Italia.
Almeno gli Italiani creperanno sani. Si spera.
LOL.
Beh, hai ragione.
MesserWolf
26-04-2009, 21:13
Reggio calabria .... 1000€ per una scatola di cerotti .... ricarichi per le forniture mediche fino al 1700% del valore reale
:sbonk: :sbonk: :Puke: :tapiro: :tapiro:
E tutti sti soldi alla fin fine chissà chi li ha spesi / chi li metterà per tappare un buco che manco riescono a stimare (cmq attorno ai 2 miliardi di euro) ...
Poi mi si viene a dire che il federalismo fiscale non è auspicabile ....
DvL^Nemo
26-04-2009, 21:43
Mi sono "stancato" di vederlo, il caso della Calabria e' davvero quanto di piu' chiaro ci possa esistete, alla fine il presidente della ragione dice a chi lo intervista "si, facciamo pure che si tratti solo di sfortuna e finiamola qui".. E fa una faccia come a dire "capisci a me".. Certo quelle delle spese elevate alla x, delle strutture completamente vuote ( senza dipendenti o con 6 dipendenti per 1 paziente ), delle ricerche che non esistono fanno capire molto..
sempreio
26-04-2009, 21:53
che fogna di paese
quanto sarebbe bello se il fervore mostrato dai parlamentari, nelle discussioni sulla necessità o meno di un obbligo di denuncia per gli immigrati irregolari che vanno al pronto soccorso, caratterizzasse anche le discussioni sugli sprechi nella sanità........:rolleyes: :rolleyes:
DvL^Nemo
26-04-2009, 22:20
Chi sa come si lega "il riassunto" questa punatta con questo..
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1968439
ammetto che non ho avuto il coraggio di vederla
torgianf
27-04-2009, 17:37
finalmente e' online, stasera popcorn e birra ghiacciata
birra ghiacciata
Ma ci pensa già quello a romperti lo stomaco :asd:
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