View Full Version : Carlos e strage di Bologna
Carlos «assolve» Mambro e Fioravanti,è stata la CIA
http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_26/strage_bologna_carlos_assolve_mambro_fioravanti_2afc92f8-3213-11de-becc-00144f02aabc.shtml
_Magellano_
26-04-2009, 12:03
Si ma perchè la Cia avrebbe dovuto essere mandante di quella strage? cosa ne aveva da guadagnare cosi?
nell'articolo dicono che volessero far fuori Thomas Kram ( presente a bologna il 2 agosto al momento della strage) e far cadere la colpa su altri
trallallero
26-04-2009, 12:10
Miii che casino!
Si ma perchè la Cia avrebbe dovuto essere mandante di quella strage? cosa ne aveva da guadagnare cosi?
I servizi sapevano bene che a Bologna quel giorno c'era Thomas Kram e farlo saltare in aria con la stazione sarebbe stato come mettere la firma dei palestinesi sull'eccidio... Così l'Italia si sarebbe staccata dai palestinesi e avvicinata agli israeliani. Ma Kram (già interrogato dal pm Cieri, ndr) si è salvato e l'operazione è fallita.
Thunderfox
26-04-2009, 14:16
E' giusto che si faccia chiarezza su quanto accaduto, se ci sono nuove prove.
nell'articolo dicono che volessero far fuori Thomas Kram ( presente a bologna il 2 agosto al momento della strage) e far cadere la colpa su altri
"I servizi sapevano bene che a Bologna quel giorno c'era Thomas Kram e farlo saltare in aria con la stazione sarebbe stato come mettere la firma dei palestinesi sull'eccidio..."
E certo, come no. Sino ad un anno fa Kram ha fatto di tutto per farci credere di essersi fermato a Bologna per pura coincidenza da last-minute. Ha fatto un biglietto ferroviario il 31 luglio per scendere dalla Germania all'Italia per visitare un'amica, era destinato a Firenze, ma un contrattempo Lo ha fatto scendere a Bologna il primo di agosto. Questa la sua versione sino all'altro ieri. Ora Carlos ci racconta praticamente che la CIA, saputo chissà come dagli "007" (quali? italiani? americani? tedeschi? ma...) della tappa "accidentale" di Kram a Bologna, in poche ore (notturne) ha organizzato l'attentato col T4 per farlo saltare in aria, poveraccio, insieme alla stazione. Ma non ci sono riusciti, perché Kram al momento dell’esplosione, nel suo albergo a qualche centinaio di metri, dormiva come un ghiro (che maldestra, ‘sta CIA, gli “007” che lo pedinavano passo-passo non si erano resi conto che il nostro Thomas se l’era presa comoda, e non l’hanno aspettato per l'appuntamento con la bomba), e solo di lì a poco si sarebbe svegliato da un sonno tanto dolce e profondo, da impedirgli di percepire il boato che fece sobbalzare tutta Bologna, per scendere poi a fare colazione, andare a piedi sino alla stazione, vedere il casino, e farsi quindi accompagnare in taxi (i taxi avevano interrotto il servizio ma con lui hanno fatto uno strappo, impietositi forse dalla distanza che il tapino doveva percorrere) alla stazione delle corriere (cioè a 200 mt dalla stazione ferroviaria) per prendere la corriera per Firenze.
Ma se ci fossero riusciti la colpa sarebbe ricaduta sul terrorismo tedesco di sinistra e sui Palestinesi, ed i servizi segreti avrebbero cessato di trafficare in armi con loro.
Conclusione: secondo Carlos i servizi hanno cercato di far cadere la colpa della strage sui palestinesi per cessare di trafficare armi con loro.
E' giusto che si faccia chiarezza su quanto accaduto, se ci sono nuove prove.
La verità è che oramai la diga sta crollando da tutte le parti, si sa benissimo com'è andata, e Carlos, che è il primo vero responsabile della strage, sta cercando per scagionarsi di buttarla in coglionella, stuzzicando il gusto popolare di noi italiani per certe "vulgata".
A questo punto, tanto per, Carlos potrebbe anche rivelarci che siccome c'erano dei terroristi palestinesi a fiumicino nel 73, la CIA in qualche modo è riuscita a far morire in quell'occasione una trentina di persone per far cadere la colpa su di loro.
O come dire che siccome è provato che alcuni Brigatisti rossi, il cui addestramento in Russia nei campi del KGB è documentato, si trovavano a Roma casualmente nello stesso appartamento con Moro, la CIA ha convinto qualcuno di loro ad ucciderlo per far cadere la colpa sulle BR e sul KGB.
I palestinesi poverini facevano solo un tranquillo traffico di missili e lanciamissili, granate da guerra, K47, ed esplosivi vari sul territorio italiano, scortato dai nostri servizi e con la connivenza del governo ed all'insaputa dei paesi alleati, ma la CIA se ne è accorta allora i servizi segreti italiani hanno dovuto far buon viso e cattivo gioco ed aiutarli a fare una strage a Bologna perchè i palestinesi ne fossero incolpati e quindi cessasse il traffico. (Una logica che non fa davvero una piega, quella di Carlos).
Ma gli è andata male perchè i PM bolognesi per fortuna han capito tutto ed invece di prendersela con i palestinesi innocenti, han trovato dei capri espiatori un po' migliori: i neofascisti diciassettenni.
Sembra la trama di un film di Terry Gilian
zerothehero
27-04-2009, 01:06
Mai creduto che siano stati Mambro e Fioravanti, anche se le dichiarazioni di Carlos lasciano il tempo che trovano, francamente.
Ma sbaglio o aveva già fatto le stesse dichiarazioni un anno fa?
Dichiarazioni del giugno 2008 [modifica]
--cut--
Carlos rilasciò dichiarazioni anche riguardo la strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980: scagionando fascisti e comunisti, egli dichiarò la responsabilità statunitense. Secondo la ricostruzione, "yankee, sionisti e strutture della Gladio" fecero brillare un ordigno al fine di distruggere un carico di armi trasportato da palestinesi o da esponenti dell'FPLP: lo scopo era quello di far ricadere su questi ultimi la responsabilità dell'attentato. Questa dichiarazione resta comunque molto discutibile e fumosa, specialmente quando minimizza sulla vicenda che un «compagno tedesco» fosse a Bologna il giorno dell'attentato e che pochi istanti prima dell'esplosione era uscito dalla stazione. Il nome del compagno è quello di Thomas Kram, che fra l'1 e il 2 agosto 1980 aveva pernottato a Bologna all'Hotel Centrale, stanza 21, registrandosi dopo la mezzanotte con un documento (patente n. 20344) diverso da quello (carta d'identità n. G7008331) esibito il giorno prima alla polizia di frontiera di Chiasso.
wiki
Mai creduto che siano stati Mambro e Fioravanti, anche se le dichiarazioni di Carlos lasciano il tempo che trovano, francamente.
Quoto,anche se per me la faccenda CIA c'entra e come...anche se non è come la dipinge Carlos...
bart_simpson
27-04-2009, 08:58
nell'articolo dicono che volessero far fuori Thomas Kram ( presente a bologna il 2 agosto al momento della strage) e far cadere la colpa su altri
basta guardare chi in parlamento negava la presenza di kram a bologna per capire che non è stata la cia
Ma sbaglio o aveva già fatto le stesse dichiarazioni un anno fa?
wiki
sicuramente, ma l'articolo del CdS comincia così 'PARIGI — Carlos lo sciacallo, per la prima volta davanti a un magistrato italiano, ecc ecc '
Mambro e Fioravanti dovrebbero stare in carcere per ilr esto della loro vita per n-reati uno più grave dell'altro.
Ma dovrebbero stare in carcere per cose che hanno fatto.
Questo stramaledetto Paese deve avere le sue verità.
E mi stupisco come tanti possano pensare che sulla Strage di Bologna sia stata detta la verità e siano stati condannati i colpevoli, quando di mezzo c'è il segreto di Stato.
Non ci vuole un genio a capire che se c'è un Segreto di Stato, c'è qualcosa che non si deve sapere....
Eppure anche l'associazione dei famigliari delle vittime pare non essere poi così inetressata a sapere chi veramente è stato.
:muro:
bart_simpson
27-04-2009, 09:15
kram diceva che si era tenuto lontano dalla stazione
E su una cartina stradale di Bologna, Kram ricostruisce con il giornalista del manifesto, il percorso (a suo dire) compiuto la mattina successiva, ovvero quella di sabato 2 agosto 1980: «Mi svegliai tardi, feci colazione in qualche caffè vicino piazza Maggiore. Poi mi incamminai verso la stazione su una grande strada, forse via dell’Indipendenza. Le sirene tranciavano l’aria. Da lontano vidi sul piazzale della stazione il lampeggiare di ambulanze e mezzi dei pompieri. Si capiva che era successo qualcosa di grave. Non mi avvicinai. Dopo l’esperienza del giorno prima a Chiasso non volevo incappare in nuovi controlli di polizia. Un taxi mi portò alla stazione delle autocorriere. A Firenze arrivai in pullman. Rimasi forse quattro, cinque giorni. Poi tornai in Germania».
Smentito dai fatti, adesso si ripiega sul piano B "era in stazione, ma doveva essere una vittima"
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