View Full Version : Esplode giocattolo-bomba
matrizoo
25-04-2009, 20:09
anche i bambini adesso.
ma perchè non viene bandita la loro religione/setta del cazzo una volta per tutte?:O
È accaduto nel nord-ovest del Pakistan
Esplode giocattolo-bomba
Almeno 12 bambini morti
L'ordigno era stato sistemato nei pressi di una scuola elementare femminile ma qualcuno lo ha portato a casa
ISLAMABAD - Sono 12 i bambini morti nel nordovest del Pakistan a causa dell'esplosione di una bomba nascosta dentro un giocattolo. Lo ha riferito la polizia, aggiungendo che l'ordigno era stato sistemato nei pressi di una scuola elementare femminile nella turbolenta provincia pakistana del Northwest Frontier al confine con l'Afghanistan.
ESPLOSO A CASA - I bambini hanno raccolto il giocattolo-bomba nel villaggio di Luqman Banda nel distretto di Lower Dir e qualcuno lo ha portato in una casa, dove è esploso. L'area è stata teatro negli ultimi mesi di violenti scontri e attentati. In un'altro attacco terroristico a Bannu, nella stessa provincia, un gruppo di ribelli ha fatto esplodere un asilo, fortunatamente vuoto.
CarloR1t
25-04-2009, 20:18
Orribile, spero non ci sia emulazione. Mi fa rcordare che alcuni paesi hanno lanciato mine con forma giocattolo raccolte e portate in casa dai bambini dove esplodono.
Pappagalli verdi
http://www.volint.it/scuolevis/commercio%20armi/strumenti.htm#Pappagalli verdi
Questi brani sono tratti dal libro "Pappagalli verdi" di Gino Strada (Feltrinelli 1999)
"Un vecchio afgano con i sandali rotti e infangati, e il turbante con la coda che scendeva fino alla cintura, stava accanto al figlio di sei anni nel pronto soccorso dell’ospedale di Quetta.
Il bambino si chiamava Khalil e aveva il volto e le mani, o meglio quel che ne restava, coperti da abbondanti fasciature.
Stava sdraiato, immobile, con la camicia annerita dall’esplosione. Qualcuno aveva strappato una manica e ne aveva fatto un laccio, legato stretto sul braccio destro per fermare l’emorragia.
"E’ stato ferito da una mina giocattolo, quelle che i russi tirano sui nostri villaggi" disse Mubarak, l’infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino d’acqua e una spugna.
Non ci credo, è solo propaganda, ho pensato, osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo. Non si è neanche mosso, il bambino, non un lamento.
In sala operatoria ho tolto le bende: la mano destra non c’era più, sostituita da un’orrenda poltiglia simile a un cavolfiore bruciacchiato, tre dita della sinistra completamente spappolate.
Avrà preso in mano una granata, mi sono detto.
Sarebbero passati solo tre giorni, prima di ricevere in ospedale un caso analogo, ancora un bambino. All’uscita dalla sala operatoria Mubarak mi mostra un frammento di plastica verde scuro, bruciacchiato dall’esplosione.
"Guarda, questo è un pezzo di mina giocattolo, l’hanno raccolto sul luogo dell’esplosione. I nostri vecchi le chiamano pappagalli verdi…" e si mette a disegnare la forma della mina: dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro. Sembra una farfalla più che un pappagallo, adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano, è l’estremità dell’ala. "Vengono giù a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota. Chiedi ad Abdullah, l’autista dell’ospedale, uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l’anno scorso, ha perso due dita ed è rimasto cieco".
Mine giocattolo, studiate per mutilare i bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire".
"La forma della mina, con le due ali laterali, serve a farla volteggiare meglio. In altre parole, non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri, si comportano proprio come i volantini, si sparpagliano qua e là su un territorio molto più vasto. Sono fatte così per una ragione puramente tecnica – affermano i militari – non è corretto chiamarle mine giocattolo.
Ma a me non è mai successo, tra gli sventurati feriti da queste mine che mi è capitato di operare, di trovarne uno adulto. Neanche uno, in più di dieci anni, tutti rigorosamente bambini".
"La mina non scoppia subito, spesso non si attiva se la si calpesta. Ci vuole un po di tempo…Bisogna prenderla in mano, maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali. Chi la raccoglie, insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi, che se la passano di mano in mano, ci giocano.
Poi esploderà. E qualcun altro farà la fine di Khalil".
http://www.vigevano.net/mine/MINA4.HTM
Descrizione:
http://www.warchild.org/Interactive_Galleries/Landmines/Mines3/mines3.html
http://www.mimetix.it/mine.htm
Usata estesamente in Afghanistan, la mina sovietica PFM-1 è anche nota come la " mina a farfalla" a causa della sua forma che sfortunatamente attira i bambini che la vedono come un giocattolo. È stata prodotta nelle varie sfumature di marrone, verde, e bianco. La versione PFM-1S di questa mina è una dei rari modelli che includono un meccanismo di auto distruzione. Esplode 24 ore dopo la posa.
Orribile, spero non ci sia emulazione. Mi fa rcordare che alcuni paesi hanno lanciato mine con forma giocattolo raccolte e portate in casa dai bambini dove esplodono.
Pappagalli verdi
http://www.volint.it/scuolevis/commercio%20armi/strumenti.htm#Pappagalli verdi
Questi brani sono tratti dal libro "Pappagalli verdi" di Gino Strada (Feltrinelli 1999)
"Un vecchio afgano con i sandali rotti e infangati, e il turbante con la coda che scendeva fino alla cintura, stava accanto al figlio di sei anni nel pronto soccorso dell’ospedale di Quetta.
Il bambino si chiamava Khalil e aveva il volto e le mani, o meglio quel che ne restava, coperti da abbondanti fasciature.
Stava sdraiato, immobile, con la camicia annerita dall’esplosione. Qualcuno aveva strappato una manica e ne aveva fatto un laccio, legato stretto sul braccio destro per fermare l’emorragia.
"E’ stato ferito da una mina giocattolo, quelle che i russi tirano sui nostri villaggi" disse Mubarak, l’infermiere che faceva anche da interprete, avvicinandosi con un catino d’acqua e una spugna.
Non ci credo, è solo propaganda, ho pensato, osservando Mubarak che tagliava i vestiti e iniziava a lavare il torace del bambino, sfregando energicamente come se stesse strigliando un cavallo. Non si è neanche mosso, il bambino, non un lamento.
In sala operatoria ho tolto le bende: la mano destra non c’era più, sostituita da un’orrenda poltiglia simile a un cavolfiore bruciacchiato, tre dita della sinistra completamente spappolate.
Avrà preso in mano una granata, mi sono detto.
Sarebbero passati solo tre giorni, prima di ricevere in ospedale un caso analogo, ancora un bambino. All’uscita dalla sala operatoria Mubarak mi mostra un frammento di plastica verde scuro, bruciacchiato dall’esplosione.
"Guarda, questo è un pezzo di mina giocattolo, l’hanno raccolto sul luogo dell’esplosione. I nostri vecchi le chiamano pappagalli verdi…" e si mette a disegnare la forma della mina: dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro. Sembra una farfalla più che un pappagallo, adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano, è l’estremità dell’ala. "Vengono giù a migliaia, lanciate dagli elicotteri a bassa quota. Chiedi ad Abdullah, l’autista dell’ospedale, uno dei bambini di suo fratello ne ha raccolta una l’anno scorso, ha perso due dita ed è rimasto cieco".
Mine giocattolo, studiate per mutilare i bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire".
"La forma della mina, con le due ali laterali, serve a farla volteggiare meglio. In altre parole, non cadono a picco quando vengono rilasciate dagli elicotteri, si comportano proprio come i volantini, si sparpagliano qua e là su un territorio molto più vasto. Sono fatte così per una ragione puramente tecnica – affermano i militari – non è corretto chiamarle mine giocattolo.
Ma a me non è mai successo, tra gli sventurati feriti da queste mine che mi è capitato di operare, di trovarne uno adulto. Neanche uno, in più di dieci anni, tutti rigorosamente bambini".
"La mina non scoppia subito, spesso non si attiva se la si calpesta. Ci vuole un po di tempo…Bisogna prenderla in mano, maneggiarla ripetutamente, schiacciarne le ali. Chi la raccoglie, insomma, può portarsela a casa, mostrarla nel cortile agli amici incuriositi, che se la passano di mano in mano, ci giocano.
Poi esploderà. E qualcun altro farà la fine di Khalil".
http://www.vigevano.net/mine/MINA4.HTM
Descrizione:
http://www.warchild.org/Interactive_Galleries/Landmines/Mines3/mines3.html
http://www.mimetix.it/mine.htm
Usata estesamente in Afghanistan, la mina sovietica PFM-1 è anche nota come la " mina a farfalla" a causa della sua forma che sfortunatamente attira i bambini che la vedono come un giocattolo. È stata prodotta nelle varie sfumature di marrone, verde, e bianco. La versione PFM-1S di questa mina è una dei rari modelli che includono un meccanismo di auto distruzione. Esplode 24 ore dopo la posa.
quoto , non c'entra nulla la religione del cazzo citata da matrizoo , c'entra la guerra e le sue subdole strategie
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