c.m.g
23-04-2009, 09:50
22 aprile 2009 – 10:39 pm
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/04/cyber_crime_by_yakuto-270x300.jpg
Cresce l’importanza del commercio elettronico, ed aumenta l’apprensione delle potenze europee verso eventuali scongiurabili attacchi criminali alla rete internet. Secondo recenti stime, praticamente l’intera economia europea è dipendente dalle di comunicazione elettronica (il 93 % delle imprese comunitarie nel 2007), mentre il 51% dei cittadini continentali utilizza internet continuativamente eseguendo acquisti e vendite che rappresentano l’11% del volume d’affari totale delle imprese dell’Ue.
La Commissione Ue ha proposto una nuova strategia per reagire in casi di gravi attacchi, come quelli lanciati di recente contro l’Estonia, la Lituania e la Georgia. La probabilità di un crollo significativo delle reti di telecomunicazioni nei prossimi dieci anni è del 10-20% e il suo potenziale costo economico, sul piano mondiale, si avvicina ai 193 miliardi di euro.
La causa di questa catastrofe potrebbe essere una calamità naturale, un crollo materiale, la rottura di un cavo sottomarino, ma anche atti terroristici e cyberattacchi, che vengono sempre più sofisticamente elaborati. Attualmente gli approcci e le capacità di affrontare questi attacchi variano molto da un Paese all’altro e la mancanza di un coordinamento centrale fa diminuire l’efficacia delle contromisure.
Le priorità suggerite dalla Commissione sono:
•favorire la cooperazione e lo scambio delle informazioni all’interno di un forum europeo e stabilire un partenariato pubblico privato che incoraggi le imprese a condividere le esperienze;
•sostenere lo sviluppo di un sistema di condivisione degli allarmi;
•stabilire dei criteri comuni alle infrastrutture critiche nel settore delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2009/04/22/837#more-837)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/04/cyber_crime_by_yakuto-270x300.jpg
Cresce l’importanza del commercio elettronico, ed aumenta l’apprensione delle potenze europee verso eventuali scongiurabili attacchi criminali alla rete internet. Secondo recenti stime, praticamente l’intera economia europea è dipendente dalle di comunicazione elettronica (il 93 % delle imprese comunitarie nel 2007), mentre il 51% dei cittadini continentali utilizza internet continuativamente eseguendo acquisti e vendite che rappresentano l’11% del volume d’affari totale delle imprese dell’Ue.
La Commissione Ue ha proposto una nuova strategia per reagire in casi di gravi attacchi, come quelli lanciati di recente contro l’Estonia, la Lituania e la Georgia. La probabilità di un crollo significativo delle reti di telecomunicazioni nei prossimi dieci anni è del 10-20% e il suo potenziale costo economico, sul piano mondiale, si avvicina ai 193 miliardi di euro.
La causa di questa catastrofe potrebbe essere una calamità naturale, un crollo materiale, la rottura di un cavo sottomarino, ma anche atti terroristici e cyberattacchi, che vengono sempre più sofisticamente elaborati. Attualmente gli approcci e le capacità di affrontare questi attacchi variano molto da un Paese all’altro e la mancanza di un coordinamento centrale fa diminuire l’efficacia delle contromisure.
Le priorità suggerite dalla Commissione sono:
•favorire la cooperazione e lo scambio delle informazioni all’interno di un forum europeo e stabilire un partenariato pubblico privato che incoraggi le imprese a condividere le esperienze;
•sostenere lo sviluppo di un sistema di condivisione degli allarmi;
•stabilire dei criteri comuni alle infrastrutture critiche nel settore delle tecnologie delle informazioni e della comunicazione.
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/sicurezza-informatica/2009/04/22/837#more-837)