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View Full Version : [NEWS] Pacchetto Telecom, sventate le disconnessioni


c.m.g
23-04-2009, 09:30
giovedì 23 aprile 2009

Roma - Solo l'autorità giudiziaria potrà comprimere la libertà di esprimersi e di informarsi dei cittadini della rete, solo una motivazione appurata e concreta potrà agire come una ghigliottina sulla connessione dei netizen. La Commissione ITRE ha votato il tassello che le spettava del Pacchetto Telecom (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=pacchetto+telecom&t=4): se non ci dovessero essere variazioni nell'ambito del voto in sessione plenaria, l'Europa sgombrerà il campo dall'ombra della dottrina Sarkozy (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=dottrina+sarkozy&t=4&o=0).

L'emendamento al Pacchetto Telecom è stato reintrodotto a larga maggioranza, a seguito di un percorso estremamente travagliato. L'intrico di regole volte ad agire sul quadro normativo europeo contiene disposizioni che si configurano come una bomba ad orologeria: in Francia, nel Regno Unito (http://punto-informatico.it/2537689/PI/News/regno-unito-cosi-si-combatte-pirateria.aspx), in Spagna (http://punto-informatico.it/2493004/PI/Commenti/p2p-ci-casca-anche-zapatero.aspx) e in Italia (http://punto-informatico.it/2571821/PI/News/audizioni-antipirateria-primo-round.aspx) ticchettano proposte ad orientamenti che, nel nome della tutela del diritto d'autore, attentano al diritto dei cittadini di affidarsi alla rete per manifestare le proprie opinioni e per informarsi. Le numerose declinazioni della risposta graduale alla francese, da poco provvisoriamente disinnescata (http://punto-informatico.it/2598974/PI/News/parigi-primo-colpo-alla-dottrina-sarkozy.aspx) a Parigi, prevedono che l'industria dei contenuti possa rastrellare indirizzi IP presso i circuiti del file sharing, costringere i fornitori di connettività a consegnare le generalità degli abbonati e a diramare ingiunzioni a desistere dai comportamenti pirata, a disconnettere gli utenti recidivi con il semplice avallo di un'autorità indipendente, non composta da magistrati.

Privare i netizen della connettività sarebbe una evidente violazione, una restrizione che solo l'autorità giudiziaria dovrebbe poter imporre. Per questo motivo si era mobilitato (http://punto-informatico.it/2253284/PI/News/p2p-dottrina-sarkozy-affonda-europa.aspx) l'europarlamentare Guy Bono, che con una relazione approvata dai colleghi aveva sancito il necessario principio di proporzionalità nel soppesare i diritti degli attori in campo sul mercato dei contenuti. Per questo motivo la parlamentare europea Catherine Trautmann aveva strenuamente difeso l'emendamento 138 (http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/08/681&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en), nel quale si prevedeva la necessità della mediazione dell'autorità giudiziaria per sanzionare i cittadini della rete che si fossero macchiati di file sharing illecito.

Il testo dell'emendamento 138 aveva suscitato il fervore delle autorità francesi, già avviate lungo il percorso della risposta graduale: lo stesso presidente Sarkozy era intervenuto (http://punto-informatico.it/2436696/PI/News/dottrina-sarkozy-sarkozy-schiaffeggiato-di-nuovo.aspx) per sensibilizzare la Commissione (http://punto-informatico.it/2470027/PI/News/francia-pirateria-dilaga-ma-chi-ma-che.aspx) Europea, per sostenere le ragioni delle disconnessioni coatte come minaccia volta a dissuadere i cittadini della rete dall'ingaggiare comportamenti pirata. La Commissione aveva declinato l'invito di Sarkozy, così i ministri della cultura europei (http://punto-informatico.it/2485485/PI/News/sarkozy-drm-tpm-ue-boccia-tutto.aspx): l'emendamento 138 non avrebbe potuto essere ridimensionato a favore della tutela della proprietà intellettuale, non senza ghigliottinare i diritti dei cittadini della rete.

Poi il cambio di fronte dell'Europa. Il Consiglio d'Europa aveva provveduto a stralciare (http://punto-informatico.it/2489073/PI/News/roma-verso-nuova-legge-antip2p.aspx) l'emendamento dal Pacchetto Telecom. I netizen europei erano insorti (http://punto-informatico.it/2552729/PI/Lettere/pacchetto-telecom-rete-resti-libera.aspx), chiedevano la reintroduzione dell'emendamento 138 e delle tutele che avrebbe eretto a garanzia dei loro diritti. In fase di seconda lettura le loro istanze erano state accolte: la socialista Trautmann aveva ripresentato le modifiche al testo, che erano sfociate nell'emendamento 46 (http://www.laquadrature.net/wiki/Telecoms_Package_2nd_Reading_ITRE_IMCO_Amendments#Amendment_46_.2B.2B.2B). In accordo con l'articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione europea sulla libertà di espressione e di informazione, nessuna autorità indipendente avrebbe potuto limitare i diritti fondamentali e le libertà degli utenti senza una decisione dell'autorità giudiziaria. Nel contempo, l'Europa approvava (http://punto-informatico.it/2588831/PI/Commenti/illusioni-speranze.aspx) la raccomandazione Lambrinidis, che definiva la rete come collante di una società civile libera e democratica. I giochi sembravano ormai chiusi, a favore dei diritti dei netizen.

Ma le istituzioni europee, radunate per affinare il testo da votare, avevano ammorbidito (http://punto-informatico.it/2593665/PI/News/pacchetto-telecom-blackout-europeo.aspx) la perentorietà dell'emendamento, riclassificato con il numero 135 (http://www.laquadrature.net/wiki/Telecoms_Package_2nd_Reading_ITRE_IMCO_Amendments#Amendment_135_.2B.2B.2B): il testo non sgombrava il campo dalla dottrina Sarkozy, ma si limitava a raccomandare blandamente e in maniera non vincolante agli stati membri di non abusare di ghigliottine e disconnessioni.

Ma l'Europa si è mobilitata (http://www.blackouteurope.eu/), lettere (http://www.scambioetico.eu/index.php?PHPSESSID=fr9vpp9q2km4s6kfn89pr0mgf7&topic=673.msg3641#msg3641) e appelli (http://www.pcinpact.com/actu/news/50474-cohn-bendit-catherine-trautmann-pressions.htm) hanno inondato le caselle email dei rappresentanti dei cittadini. Trautmann non era disposta (http://www.changerleurope.fr/paquet-telecoms-l-action-de-catherine-trautmann/) a scendere a compromessi: il testo della proposta sarebbe tornato a garantire l'inviolabilità delle connessioni.

Il voto della Commissione ITRE ha reintrodotto (http://www.numerama.com/magazine/12699-L-amendement-Bono-finalement-reintroduit-au-Paquet-Telecom.html) l'emendamento 46: 40 voti a favore, 4 contrari, 2 astenuti. Si rallegra (http://www.guy-bono.fr/article/articleview/8910/1/1378/) con amarezza Bono, padre dell'emendamento, si felicita (http://www.catherinetrautmann.net/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=249&cntnt01origid=61&cntnt01dateformat=%25d.%25m.%25Y&cntnt01returnid=60) Trautmann, tirano un sospiro di sollievo (http://www.scambioetico.eu/index.php?topic=673.msg3945#msg3945) i cittadini della rete. Ma resta ancora da sciogliere il nodo del filtraggio (http://punto-informatico.it/2585021/PI/News/non-lasciare-che-rete-diventi-tv.aspx) da parte dei provider in vista di una solida tutela della neutralità della rete. E il percorso del Pacchetto Telecom è tutt'altro che concluso (http://www.laquadrature.net/en/telecoms-package-the-rapporteurs-fear-of-the-penalty).

Gaia Bottà




Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2607172/PI/News/pacchetto-telecom-sventate-disconnessioni.aspx)