View Full Version : Genocidio in Sri Lanka
volevo mettere in evidenza una notizia tragica che riporta il sito agoravox http://www.agoravox.it/Genocidio-in-Sri-Lanka-1496.html
Mulaitivu: Alle 12 ora locale, non appena le Tigri Tamil hanno rilasciato i 35000 civili facendoli passare attraverso un "corridoio di sicurezza", il governo srilankese ha sferrato un attacco violentissimo contro la popolazione civile. 1496 persone di cui 476 bambini sono stati uccisi dall’esercito regolare di Colombo; i feriti sono 3333. I militari hanno aperto il fuoco con mitra MI24 e lanciarazzi a caricatore multiplo.
chiedo conferme o smentite di altri siti e opinioni al riguardo , la copertura mediatica non la conosco non vorrei che la notizia passasse in secondo piano
paolinho18
21-04-2009, 19:15
Guarda sul sito di peacereporter (http://it.peacereporter.net/articolo/15295/Sri+Lanka%2C+Tigri+tamil%3A+%27%27Oltre+mille+civili+uccisi+nei+bombardamenti+di+ieri%27%27).. ne parlano..
pauli
CozzaAmara
21-04-2009, 19:16
Impressionante.:(
tg3 nemmeno un commento chi può confermare per altri tg?
TG1 niente....
assurdo comunque...
tgcom , rainews24 corriere it nessun cenno , è surreale notizie a non finire su argomenti ridicoli e nessuna menzione a fatti sanguinosoi come questi?
sono esterrefatto
MesserWolf
21-04-2009, 20:02
stavo venendo a postarlo anche io .
La bbc ne sta parlando cmq ...
http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/south_asia/8011108.stm
eoropall
21-04-2009, 20:17
tgcom , rainews24 corriere it nessun cenno , è surreale notizie a non finire su argomenti ridicoli e nessuna menzione a fatti sanguinosoi come questi?
sono esterrefatto
Non solo tu..
Solo in Sicilia qualcosa si muove, o meglio una comunità Tamil "sta cercando di far muovere qualcosa" manifestando davanti alla sede Rai di Palermo..
11 giorni fa..
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/48796/tamil-protestano-davanti-palermo-contro-genocidio-nello-lanka.htm
"Genocidio nello Sri Lanka"
I Tamil protestano davanti alla Rai di Palermo
di Giulio Giallombardo
10 aprile 2009 01:51
Nessuno
La comunità Tamil in Sicilia torna a farsi sentire dopo le manifestazioni dello scorso febbraio contro la guerra civile che da trent'anni affligge le popolazioni dello Sri Lanka. Secondo i Tamil, l'esercito governativo cingalese sta sterminando migliaia di civili innocenti, nel Nordest del paese. Dopo le proteste dei giorni scorsi davanti la presidenza della Regione Sicilia, in piazza Indipendenza a Palermo, oggi i manifestanti hanno organizzato un sit-in, dalle 10 alle 14, davanti la sede Rai del capoluogo siciliano, in viale Strasburgo, per sensibilizzare l'attenzione dei media su un conflitto che tende troppo spesso ad essere ignorato.
I Tamil hanno scritto anche una lettera al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che, nei mesi scorsi, aveva espresso parole di solidarietà nei confronti della comunità di minoranza nello Sri Lanka.
“Negli ultimi giorni – si legge nella lettera inviata a Lombardo - sono state assassinate con bombardamenti a gas chimici più di mille civili Tamil in Sri Lanka, grazie al progetto di sterminio messo in atto dal Governo. La maggioranza cingalese al potere si è ritirata unilateralmente dal cessate il fuoco; ha espulso tutte le organizzazioni umanitarie, imponendo severe restrizioni sull’invio degli aiuti umanitari ai civili; inoltre, continua ad usare armamenti proibiti come le bombe a frammentazione (Cluster Bombs), colpendo spesso campi profughi ed infrastrutture come scuole, ospedali, templi e chiese”. “Le chiediamo – concludono i Tamil - di pressare il Governo italiano a persuadere il Governo dello Sri Lanka ad accettare un cessate il fuoco immediato per evitare un'ulteriore carneficina di vite umane, permettendo agli operatori umanitari di soccorrere i civili Tamil”.
eoropall
21-04-2009, 20:27
Un articolo precedente con maggiori info sul conflitto..
Sempre dalla Sicilia..
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/esteri/43802/guerra-invisibile-nello-lanka-conflitto-ignorato-dura-trentanni.htm
La guerra nello Sri Lanka
Un conflitto "invisibile" che dura da trent'anni
di Giulio Giallombardo
16 febbraio 2009 10:17
Non è mai facile parlare di guerra. Il rischio che si corre è sempre alto: si ha la sensazione di fare torto a qualcuno a colpi di retorica, dispensando buoni propositi, condanne o perle di saggezza, mentre, da qualche parte, qualcun'altro viene massacrato dalle bombe o dagli attacchi kamikaze. Ma, nonostante questo, c'è un fatto amaro da mettere in evidenza: ci sono conflitti “mediatici”, ovvero, di cui si parla, altri “dimenticati”, ovvero, di cui non si parla affatto. Al primo gruppo appartengono tutte le guerre violentate dalla stampa e dalla televisione, in cui i morti si contano come fossero punti premio raccolti da chi partecipa ad una competizione; del secondo gruppo, invece, fanno parte i conflitti “trasparenti”, quelli che si combattono da decenni, ma di cui quasi nessuno s'accorge.
A questo proposito, probabilmente non sarà noto a tutti che lo scorso 6 febbraio a Roma, a piazza Farnese, c'è stata una manifestazione per protestare contro il genocidio del popolo tamil nello Sri Lanka. È scesa in piazza l'intera comunità tamil che risiede in Italia, una delle più coese e pacifiche che abitano nel nostro territorio. La causa scatenante che ha spinto un intero popolo a scendere in piazza è da ricercare nell'acuirsi del conflitto che da tre decenni afflige lo Sri Lanka. Una guerra senza tregua combattuta dalle due principali etnie che abitano l'isola: la maggioranza cingalese, di religione buddista, e la minoranza tamil, in parte induista e in parte cristiana.
I due popoli si dividono il territorio con due regni separati, anzi tre, per l'esattezza: uno per i tamil, nel Nordest del paese, due per i cingalesi. Storicamente i regni furono separati fino alla fine del Settecento, quando i britannici colonizzarono l'isola: per governare meglio il territorio i colonizzatori raggrupparono i regni in uno solo. Una delle cause principali della tensione tra le due etnie è rintracciabile, però, solo alla fine del dominio britannico, nel 1948, quando il governo dell'isola fu consegnato alla maggioranza cingalese. L'indipendenza portò ad un progressivo isolamento del popolo tamil che subì e subisce ancora pesanti dicriminazioni. Gli inglesi, per tutelare i diritti della minoranza, promulgarono la costituzione Solbury, che però venne abrogata dal governo dello Sri Lanka nel 1972, quando fu introdotta la nuova costituzione, poi modificata nel 1978. Il conflitto etnico che si consuma da circa trent'anni è costato la vita a più di 65.000 persone.
La guerra si combatte tra il governo dello Sri Lanka a maggioranza cingalese e il fronte radicale delle Tigri per la Liberazione dell'Eelam Tamil (Ltte), che mira a creare uno stato autonomo, ma come sempre, in mezzo ai due “fuochi”, vengono sterminati i civili innocenti, per lo più appartenenti alla stessa comunita tamil.
Secondo quanto riferisce l'Osservatorio sui diritti umani in Sri Lanka, la minoranza tamil è stata dicriminata ripetutamente attraverso leggi liberticide. Il cingalese è l'unica lingua ufficiale, ai tamil non è concesso lavorare nel governo o in associazioni senza la conoscenza della lingua ufficiale. Anche per l'accesso alle università viene adottata la politica dei “due pesi e due misure”: i cingalesi entrano all'università con un punteggio minimo d'ingresso inferiore rispetto a quello previsto per i tamil. Un documento dello stesso rapporto riferisce di “uccisioni extragiudiziali” commesse dai militari del governo, che massacrano civili inermi senza distizione alcuna di età o sesso, soltanto perché appartenenti alla minoranza tamil: si parla, addirittura, di un vero e proprio genocidio. Vengono denunciati anche omicidi politici e di rappresentanti della stampa, per non parlare dei frequenti rapimenti che avvengono in alcune zone controllate dall'esercito: noto è il fenomeno dei “furgoni bianchi”, senza targa, che non vengono fermati ai check point pur essendo carichi di gente armata fino ai denti.
Proprio in queste ultime settimane il conflitto ha raggiunto una tensione altissima. Il governo di Colombo ha chiuso la porta ad ogni ipotesi di negoziato con le Tigri Tamil, come invece auspicato da Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Norvegia. L'esercito dello Sri Lanka sembra pronto a prendere il controllo di tutta l'isola, come afferma il presidente cingalese, Mahinda Rajapaksa. I militari hanno conquistato anche la residenza del capo storico delle Tigri Tamil, Velupillai Prabhakaran, e ora, secondo fonti di stampa di Colombo, sarebbero pronti a sferrare l'attacco finale all'ultimo bastione dei ribelli.
L'esercito governativo sta, infatti, avanzando nelle zone controllate dalle Tigri, principalmente nel Nordest dello Sri Lanka, dove sangue si aggiunge a sangue: fonti governative fanno sapere che migliaia di civili cingalesi stanno lasciando i territori sotto il controllo dei ribelli tamil ed alcuni di loro sarebbero stati uccisi a causa degli attacchi kamikaze delle Tigri.
La speranza, come spesso accade nei fatti di guerra, è che gli appelli al cessate il fuoco vengano ascoltati. Benedetto XVI ha parlato apertamente alle opposte fazioni che combattono nello Sri Lanka “perché rispettino il diritto umanitario e la libertà di movimento della popolazione, facciano il possibile per garantire l'assistenza ai feriti e ai civili e consentano il soddisfacimento delle loro urgenti necessità alimentari e mediche''. Anche il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che ha incontrato recentemente a Palermo una delegazione della comunità siciliana dei tamil, ha espresso la sua "più profonda solidarietà". "Interverrò - ha dichiarato - con tutti i mezzi a mia disposizione per far giungere in ogni sede la vostra voce e le vostre richieste”.
Nonostante tutto, la guerra civile nello Sri Lanka continua ad essere “invisibile”. I giornali ne parlano poco o niente, la televisione ha altro a cui pensare, la radio è più attenta ma non abbastanza. Una cosa è certa: se i media e la stampa dedicassero più spazio a questo tragico conflitto trentennale, se aprissero una finestra su questo mondo misconosciuto, l'opinione pubblica sarebbe probabilmente più consapevole e critica. Ma forse è chiedere troppo. Del resto, si sa, i fatti che contano, quelli “veri”, sono sempre altrove.
I militari hanno aperto il fuoco con mitra MI24 e lanciarazzi a caricatore multiplo.
Porca purtrella :|
Ma intendono i mitragliatori dei MI 24 (sono elicotteri) ?
Porca purtrella :|
Ma intendono i mitragliatori dei MI 24 (sono elicotteri) ?
pare di si dalle fonti attuali , ma la cosa inconcepibile è lo sparare sulla gente che stavano facendo confluire per evitare che venissero coinvolti nel conflitto su concessione delle tigri tamil , ora mi piacerebbe sapere che succede con precisione
jpjcssource
21-04-2009, 20:56
Porca purtrella :|
Ma intendono i mitragliatori dei MI 24 (sono elicotteri) ?
Da quel che ho capito intendono proprio i Mill Hind
http://www.aerospaceweb.org/aircraft/helicopter-m/mi24/mi24_01.jpg
Certo che mi sembra proprio strano che un conflitto così sanguinoso venga quasi completamente ignorato dai media :mbe:
Non che in occidente a molti interessi molto l'isolotto dello Srilanka, ma qui si parla di una violenza inaudita da parte delle truppe governative. :mbe:
killercode
21-04-2009, 21:36
terribile :eek:
CarloR1t
21-04-2009, 21:57
Tg svizzero delle 20:
http://www.rsi.ch/home/networks/la1/telegiornale.html?po=7ccf9ced-dca3-42af-82c0-a0a0c7e20ed0&pos=9a822e6c-f37d-4f94-99e1-df6735af3386&date=21.04.2009&stream=high#tabEdition
ho un dubbio analizzando le 144 visite del 3a e le 12 risposte comprese le mie. 1 alla gente non frega un accidente di centinaia di persone uccise cosi a cuor leggero e di conseguenza i media hanno fatto bene ad ignorare la notizia .
2 i media non trasmettono la notizia e la gente non vedendola alla tv non realizzano la gravità dei fatti .
qual'è la versione più plausibile secondo voi?
Il fatto è che diventa difficile esprimere un parere su eventi per i quali la copertura mediatica è nulla.
Non abbiamo nè notizie nè informazioni storiche, l'unica cosa che possiamo fare è rimanere esterrefatti ed indignati sia per il fatto che un simile massacro venga perpetrato all'ombra del mondo, sia che nessuno se ne voglia occupare (qualcuno che esporta un po' di democrazia?).
Purtroppo non c'è molto da dire :(
ho un dubbio analizzando le 144 visite del 3a e le 12 risposte comprese le mie. 1 alla gente non frega un accidente di centinaia di persone uccise cosi a cuor leggero e di conseguenza i media hanno fatto bene ad ignorare la notizia .
2 i media non trasmettono la notizia e la gente non vedendola alla tv non realizzano la gravità dei fatti .
qual'è la versione più plausibile secondo voi?
La seconda.
Nel mio caso sinceramente non so nemmeno cosa dire.
Le parole sono superflue.
ConteZero
21-04-2009, 22:46
ho un dubbio analizzando le 144 visite del 3a e le 12 risposte comprese le mie. 1 alla gente non frega un accidente di centinaia di persone uccise cosi a cuor leggero e di conseguenza i media hanno fatto bene ad ignorare la notizia .
2 i media non trasmettono la notizia e la gente non vedendola alla tv non realizzano la gravità dei fatti .
qual'è la versione più plausibile secondo voi?
Io non ho risposto perché attendo che magari qualche giornale ne parli.
Magari la notizia verrà data dopo, una volta "confermata".
Mi viene solo qualche domanda...
1. ma le tigri del Tamil sono un movimento classificato come "terroristi" nel listone che si passano i "paesi civilizzati" ?
2. Ma le industrie d'armi italiane hanno contratti per la fornitura d'armi al governo ufficiale ?
zerothehero
21-04-2009, 22:58
Avevo in passato aperto un thread in merito.
Finalmente il governo cingalese si è svegliato e vuole chiudere la partita contro i tamil, uno dei peggiori movimenti guerrigliero/terroristici attuali.
Qualora riuscissero nell'impresa tanto di cappello, han la fortuna al contrario di Tshal, di non avere addosso la canea internazionale pronta a fermarli.
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/esteri/tamil-srilanka/tamil-srilanka/tamil-srilanka.html
I giornali (almeno il Corriere lo ha fatto) ne han parlato, ma ovviamente la cosa è passata sotto silenzio perchè a fare il lavoro a sto giro non sono gli israeliani. :D
http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=4340:sri-lanka-la-battaglia-finale-contro-le-tigri-del-tamil&catid=82:asia&Itemid=199
zerothehero
21-04-2009, 23:01
Ovviamente è stato un soliloquio. :sofico:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1937922
Devo imparare da Jan per i titoli d'effetto. :fagiano:
eoropall
21-04-2009, 23:07
Io non ho risposto perché attendo che magari qualche giornale ne parli.
Magari la notizia verrà data dopo, una volta "confermata".
Mi viene solo qualche domanda...
1. ma le tigri del Tamil sono un movimento classificato come "terroristi" nel listone che si passano i "paesi civilizzati" ?
2. Ma le industrie d'armi italiane hanno contratti per la fornitura d'armi al governo ufficiale ?
Sì, dal 2006 sono nella lista dell’Unione Europea delle formazioni terroristiche..
Terrorismo: Retata a nap0li contro ‘Tigri Tamil’ 30 fermi
18 giugno 2008 alle 09:05 — Fonte: repubblica.it
La Digos di Napoli sta eseguendo, in diverse province italiane, 30 fermi disposti dalla Procura partenopea nei confronti di altrettanti cittadini srilankesi, di etnia Tamil, sospettati di gestire attraverso metodi estorsivi, la rete italiana di finanziarnento del gruppo terroristico delle Tigri Tamil (L.T.T.E.
Liberation Tigers Tamil Eelam). Altri 7 fermi sono in esecuzione a Palermo su disposizione dell’A.G. del capoluogo siciliano. L’operazione, epilogo di due anni di incisive indagini condotte in tutto il territorio nazionale e coordinate dalla Direzione Centrale delta. Polizia di Prevenzione, è tesa a neutralizzare la struttura dedita all’approvvigionamento finanziario delle Tigri Tamil, che solo in Italia, grazie all’opera di “estorsione di massa” della comunità srilankese di etnia Tamil, pacifica e da anni ben inserita nel tessuto sociale, frutta centinaia di migliaia di euro annui. L’‘organizzazione “Liberation Tigers Tamil Edam — LTTE”‘, inserita dal 2006 nella lista dell’Unione Europea delle formazioni terroristiche, nacque nel 1972 per rivendicare i diritti delta minoranza tamil, e le sue azioni, quando non sfociate in vere e proprie azioni di guerra (anche con l’utilizzo di bambini soldato), sono sempre state caratterizzate da efferata risolutezza e spregio per la vita dei civili.
Fra i numerosissimi attentati riconducibili all’organizzazione spiccano I’uccisione di figure istituzionali di primissimo piano. Tuttavia a 1‘omicidio del premier indiano Rajiv Ghandi, avvenuto il 21 maggio 1991 a Sriperumpudur, nello stato del Tamil Nadu dell’lndia, a rappresentare il momento piu’ alto dell’offensiva. terroristica del L.
Pare che per acquisire fondi le Tigri Tamil siano dedite al crimine organizzato, e questo anche in Italia.. Il che potrebbe voler dire qualcosa: intendo una delle ragioni per cui si evita di "pubblicizzare" il conflitto..
Terrorismo: Blitz Polizia contro Tigri Tamil, 28 arresti
18 giugno 2008 alle 13:56 — Fonte: repubblica.it
Sono 28 gli srilankesi residenti in Italia di etnia Tamil arrestati in alcune regioni nel corso del blitz della Polizia di Napoli coordinato dalla Procura partenopea contro una rete di aderenti al gruppo terroristico “Liberation Tiger Tamil Eelam” (LTTE, anche conosciuto come ‘Tigri Tamil’).
Due delle misure di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Napoli, infatti, sono sono state eseguite perche’ i destinatari si sono resi irreperibili, uno di questi a Rapallo. Otto persone sono state arrestate nel napoletano, 7 a Palermo, 3 a Genova e il resto tra Biella, Roma, Bologna, Mantova, Reggio Emilia. L’indagine che ha portato ai provvedimenti restrittivi è nata due anni fa dopo la denuncia da parte di un gruppo di tamil residenti nel napoletano per minacce ricevute da loro connazionali per impedire una manifestazione pacifica di protesta contro gli attentati nel loro paese.
L’inchiesta ha rivelato che una rete italiana del gruppo terroristico taglieggiava gli srilankesi di etnia tamil presenti nel Belpaese per rastrellare finanziamenti per le ‘Tigri Tamil’, chiedendo importi mensili e minacciando ritorsioni in caso di mancato versamento della rata richiesta; gli indagati, infatti, oltre che di associazione terroristica internazionale, sono accusati di estorsione aggravata. Secondo gli inquirenti, le ‘Tigri Tamil’ raccolgono nel mondo complessivamente 100 milioni l’anno per la causa anti-cingalesi, un quarto dei quali in Europa e, in particolare, 3,5 milioni in Italia.
Le indagini della Digos partenopea hanno anche evidenziato che all’interno dell’ LTTE c’e una sorta di intelligence interna denominata Tig che controlla gli srilankesi di etnia tamil residenti in Italia, dei quali ha schede dettagliate e corredate di foto, a prescindere dal fatto che siano fiancheggiatori dell’organizzazione.
zerothehero
21-04-2009, 23:10
“Le chiediamo – concludono i Tamil - di pressare il Governo italiano a persuadere il Governo dello Sri Lanka ad accettare un cessate il fuoco immediato per evitare un'ulteriore carneficina di vite umane, permettendo agli operatori umanitari di soccorrere i civili Tamil”.
MA ANCHE NO.
Vogliono sfangarsela dalla sacca visto che sono alla canna del gas, salvo poi riorganizzarsi e procedere alle loro tattiche mediante autobombe, kamikaze e uccisioni sommarie.
E no..troppo comodo chiedere cessate il fuoco con la scusa dei civili.
zerothehero
21-04-2009, 23:20
eportage CONFLITTI DIMENTICATI
lo Tsunami e le Tigri Tamil l' Isola che non Sa Risorgere
BATTICALOA (Sri Lanka) - «Questa è la terra dei pesci canterini», recita un cartellone pubblicitario lungo una delle spiagge di Batticaloa, afflitte in permanenza dall' oceano, quasi sempre aggressivo. Un vecchio di età indefinibile, che ride in portoghese dalle gengive disabitate, racconta che si trovava proprio qui, coi piedi nella sabbia, il giorno che quella bestiaccia dello tsunami «ci piombò addosso, facendo di colpo 5 mila morti». Come lui solo sia scampato all' uragano nessuno sarà mai in grado di spiegarlo. Ogni giorno, il bollettino meteorologico annunciava calamità. Da Point Pedro, all' estremo Nord, fino alla Kirigalla Bay, a Sud, tutti i 420 chilometri della costa orientale dello Sri Lanka sono stati flagellati. Meno sconvolgente il disastro provocato dallo tsunami sulla sponda occidentale, dove però i marosi hanno sfasciato capanne e barche. Nella sgangherata periferia meridionale di Colombo raccolgo la testimonianza di un uomo che, tre anni fa, ha dovuto fare i conti con la tracotanza dell' oceano: è il proprietario della Beach Wadya, una locanda con le finestre spalancate sul mare e la risacca alla soglia. In tavola gamberoni fritti e una boccia di vino bianco che non tollera aggettivi. «Il 26 dicembre 2004 - racconta - l' acqua invase il mio locale. Sulla parete c' è ancora il segno del livello raggiunto, oltre due metri. Ci siamo salvati, giusto in tempo. Rientrati dopo la catastrofe, c' era solo silenzio. Devastazione. Solo qualche muro in piedi. Abbiamo ricostruito adagio, mattone su mattone, quello che oggi vedete. Ma era la casa dei vecchi, dei vecchi dei vecchi, dove sono nato: in nessun altro posto al mondo avrei potuto continuare a vivere». Ma a minacciare la sopravvivenza dello Sri Lanka, definita dai poeti senza spreco di enfasi la perla più bella dell' Oceano Indiano, non era solo la calamità naturale. Era un' altra specie di tsunami che gli strisciava nelle viscere come un serpente, alimentato dai conflitti interni di una popolazione costituita da tre gruppi: i tamil (41%), i musulmani (33%) e i singalesi (26%), anche se le redini del governo nell' era postcoloniale sono nelle mani di questi ultimi. Dopo le recenti escursioni (o incursioni) nella penisola di Jaffna, dove la massiccia presenza dell' esercito ha smorzato l' aggressività delle Tigri tamil, o nella fitta giungla settentrionale del distretto di Vanni dove i militanti dello Ltte (Liberation Tigers of Tamil Eelam) hanno costruito un minuscolo Stato condannato all' asfissia per il cerchio di ferro che i militari gli hanno stretto al collo, sarebbe bastato un brevissimo soggiorno nella provincia orientale per rendersi conto che l' aspirazione all' indipendenza dei tamil non avrebbe mai avuto successo. Cronache sbrigative informano tuttora di agguati e scontri nella foresta o sul litorale: ma si tratta, leggo in un quotidiano, degli ultimi colpi di coda di un rettile che, ormai sazio e sfiancato, sta per cadere in letargo. E comunque, le vicende della provincia orientale (7.000 chilometri quadrati, il 16% dello Sri Lanka) sono da sempre strettamente legate a quelle di Jaffna e del bellicoso Settentrione. Quando, nel ' 96, Jaffna si arrende alle Forze di Sicurezza, lo Ltte smorza l' esultanza del governo dichiarando, a colpi di megafono, che il 70% dell' Est «è nelle nostre mani». In realtà, pare non vi sia mai stata una netta prevalenza degli uni sugli altri nel conflitto scoppiato l' anno prima. Ancor oggi, a Batticaloa, i pescivendoli dell' Eluvaankarai (spiaggia del sole levante) ricordano che «qui ci stavano i governativi», mentre per i pescatori della Padubhakarai (spiaggia del sole al tramonto) erano le Tigri a bivaccare sull' arenile. Ma a poco a poco, dal 2006 ad oggi, un numero consistente di Tigri è stato stanato dai nascondigli, anche se altre continuano a mantenere, in quantità ridotta, la loro presenza nelle giungle a ovest. Uomini pronti a tutto, che si muovono a piccoli gruppi nei labirinti di boscaglie, già loro terreno di giochi nell' infanzia. Altri sono impegnati in operazioni-lampo sul litorale, che eseguono, ad onore del nome che portano, con felina rapidità. Tutte selezionate per le «Assassination Squads», le squadre della morte. Se ti consentono di metter piede in uno dei loro rifugi (privilegio rarissimo), l' aria che respiri sa di obitorio. Tuttavia, anche quelle piccole sacche di resistenza infastidivano le sofisticate narici singalesi di Mahinda Rajapaksa - il presidente -, che all' Est non tollerava «estranei» e puntava da sempre sulla compattezza geopolitica dell' isola. Inizio delle ostilità il 25 aprile 2006, quando l' aviazione bombarda Sanpur, roccaforte tamil a sud di Trincomalee. Tre mesi dopo, una tranquilla offensiva di terra che offrirà al governo, sul piatto d' argento, la prelibata selvaggina della provincia orientale. Il comando supremo dello Ltte si rassegna. Militarmente parlando l' Est non è così importante come Jaffna o Vanni, dove le Tigri hanno grandi spazi di manovra. Ed è infine troppo gravoso mantenere il controllo definitivo su una lingua di terra lunga 286 chilometri e larga, nel punto massimo, solo 86: in più, abitata da gente amministrata direttamente da Colombo. Uno dei capitoli più angosciosi in questa guerra è il reclutamento forzato degli adolescenti o, peggio, di bambini e bambine. Capita che talvolta, per strada, una donna più consumata dal dolore che dalla fame, tirando fuori dal suo fagotto di cenci una foto sudicia e sbiadita, ti chieda se l' hai mai visto, «il suo bambino». A un paio d' ore di macchina da Batticoloa c' è nella giungla un Kindergarten, un asilo infantile, dove - dicono qui - s' insegna ai minorenni come impugnare e maneggiare l' Ak 47. Ma quando con l' ok dell' ufficio stampa e il bavaglino di plastica appeso al collo con tanto di foto e di timbri, vai a chiedere il lasciapassare, sbatti fatalmente il muso contro le facce di granito dei militari, che di marmo hanno pure i denti e il sorriso. Il massimo della curiosità, addentrandoci nella foresta, sarebbe stato di far conoscenza col comandante Karuma, numero 2 del líder máximo Prabhakaran, che aveva poi abbandonato per schierarsi col «nemico», l' esercito, dove milita tuttora. Anni orsono - raccontano - avrebbe fatto voto, in un tempio buddhista di Kendy, di sterminare l' Ltte fino all' ultimo uomo: attualmente starebbe addestrando un esercito di mini-soldati, ma non è chiaro per chi o contro chi. Un progetto che evoca i fantasmi della soldataglia imberte del Burundi. L' eventualità che Ltte scateni una grande offensiva per recuperare l' Est è quando mai remota. Al momento, non può contare sull' appoggio di nessuno: né dei singalesi, suoi nemici tradizionali, ma neanche da parte della comunità islamica che lo sente estraneo ai propri interessi e si ritiene emarginata. Ostilità confermata da testimonianze recenti, che risalgono alla seconda metà degli anni 80, quando le Tigri estorcevano denaro ai musulmani: se non soddisfatte, li punivano come in Sicilia e in Calabria. Nel 1986, 35 pescatori di fede coranica finiranno massacrati in fondo al mare per non aver pagato il pizzo. Furono, secondo le cronache, 17 anni di torture, culminate nello sterminio (1992) di sei famiglie. Se l' incontro con lo Sri Lanka comincia da Kandy, è quasi impossibile non restare assorbiti nel torpore mistico che emana dal tempio, dal lago, dalle colline coltivate a tè. E viene spontaneo chiedersi come in un Paese, così afflitto da conflitti interni, politici e militari, possono convivere e coabitare armoniosamente religioni diverse. La risposta viene subito dal vescovo di Batticaloa, monsignor Kingsley Swampillai, che dice: «La maggioranza della popolazione è buddhista e non sorprende che vogliano un Paese buddhista. Ma le minoranze vanno rispettate. Ednon ho dubbi che musulmani, indù, cristiani possano vivere in pace com' è sempre avvenuto. Qui la guerra di religione non è neanche concepibile». Monsignor Kingsley, 70 anni e da 25 vescovo di questa diocesi, dice: «Qui noi abbiamo problemi immensi: sia per il disastro dello tsunami, sia per la guerra. In questo momento abbiamo più di 150 mila sfollati e solo una parte sono stati risistemati, con un tetto sopra la testa. Il nostro primo obiettivo è la ripresa, lo sviluppo economico. Non facciamoci illusioni. La guerra non è finita». Il suo aspetto è quello d' un signore borghese, buona cultura, buon conversatore e due occhi molto attenti. Gli sta molto a cuore il problema dei Tamil che - dice - «hanno ragione da vendere» e non esita ad affermare che per lui, uomo e prete, il solo movimento che conta è lo Ltte: «Ma se anche fosse spazzato via lasciando il governo di Colombo arbitro assoluto della situazione, non ci sarà la pace in questo Paese. Che si potrà avere solo quando saranno risolti i gravi problemi sociali che ci affligono. Lei mi ha detto di essere stato a Jaffna vent' anni fa, quando le Tigri di Prabhakaran sfoderavano gli artigli e dettavano legge. Forse adesso potranno sembrarle addomesticate. Ma non s' illuda. Oggi, per me, la situazione è assai peggiore». Al Lake View Hotel svuotato l' acquario e buttato nella vasca pesciolini nuovi. Prigionieri in quel metro d' acqua, sembrano allegri, guizzano nella falsa profondità marina come storditi e di tanto in tanto sbattono il muso contro il vetro. Dalla finestra vedo i pescatori sull' argine del lago, la canna in mano. Il sole tramonta a Paduvaankaran sulla sponda della laguna. E' l' ultimo giorno. Barche approdano con grosse quantità di pesci nelle reti, altre vengono spinte in acqua a fatica da ragazzotti allegri. Alle nostre spalle, in uno di quei cimiteri senza muro di cinta e senza tombe, vasto come un deserto, stanno seppellendo un giovane di 28 anni che - dicono - si è tolto la vita. Scena tutta da dimenticare nel momento del commiato dalla perla dell' oceano Indiano. Ma, stranamente, qualcuno ha deciso di avvelenarci l' addio. L' uomo che si è seduto accanto al bistrot e ha ordinato vino per due ha deciso di raccontarmi una storiella. È grande e grosso. «Vino fa buon sangue», sentenzia al terzo bicchiere. «Allora, cosa volevi dire?». «Oh, niente d' importante. Ma t' ho visto parlare con Monsignore e mi son chiesto se lui te l' avesse detto». «Cosa?» «Beh, un gran bel delittaccio nella sua chiesa, davanti all' altare. Si chiamava Joseph Parajaasingham, cattolico praticante, quel che si dice un baciapile. Era anche membro dell' Ina, un partito fiancheggiatore dello Ltte. Natale 2005. Messa di mezzanotte. Joseph s' era accostato all' altare e, fatta la comunione, stava tornando al suo banco, quando un uomo gli si pone davanti e gli spara dritto al cuore. Chi lo sa, rancori politici o roba del genere. Dai, beviamo alla salute di Joseph. Adeste fideles...». * * * 21 milioni La popolazione dello Sri Lanka. Gruppi etnici: singalesi, mori, tamil indiani, tamil * * * 70 mila Morti in scontri tra Tamil ed esercito in 24 anni. Dopo la tregua del 2002, le Tigri ripresero la lotta nel 2006 * * * Anni 70 Da allora si è accentuata la conflittualità tra la maggioranza singalese e la minoranza tamil
Mo Ettore
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(16 settembre 2007) - Corriere della Sera
Il fatto che il movimento delle tigri tamil sia di stampo terroristico non credo giustifichi l'eccidio di migliaia di civili, di cui svariate centinaia BAMBINI.
Ma evidentemente qui c'è chi ha un'idea diversa di come vadano gestite i moti indipendentisti :rolleyes:
.....
MA ANCHE NO.
Vogliono sfangarsela dalla sacca visto che sono alla canna del gas, salvo poi riorganizzarsi e procedere alle loro tattiche mediante autobombe, kamikaze e uccisioni sommarie.
E no..troppo comodo chiedere cessate il fuoco con la scusa dei civili.
E quindi te giustifichi l'uccisione di migliaia di civili e centinaia di bambini?
ConteZero
22-04-2009, 08:23
E quindi te giustifichi l'uccisione di migliaia di civili e centinaia di bambini?
A quanto pare si, per assonanza con la situazione israelo-palestinese.
A quanto pare si, per assonanza con la situazione israelo-palestinese.
E con quella degli sversamenti in acque somale :rolleyes:
ConteZero
22-04-2009, 08:35
E con quella degli sversamenti in acque somale :rolleyes:
Che battuta da fine umorista.
Quando uno giustifica qualsiasi cosa (anche sparare di punto in bianco sugli sfollati) perché gli avversari usano autobombe e kamikaze direi che stà suonando il nastro "...con Israele".
Il motivo è sempre lo stesso "questi sono terroristi che ammazzano i civili, è giusto liberarsi di loro, a qualsiasi costo. Anche fregandosene della vita di eventuali civili".
Che battuta da fine umorista.
Quando uno giustifica qualsiasi cosa (anche sparare di punto in bianco sugli sfollati) perché gli avversari usano autobombe e kamikaze direi che stà suonando il nastro "...con Israele".
Il motivo è sempre lo stesso "questi sono terroristi che ammazzano i civili, è giusto liberarsi di loro, a qualsiasi costo. Anche fregandosene della vita di eventuali civili".
:confused:
ok che ormai con me c'hai un po' l'orecchio felpato, ma io veramente mi riferivo a una delle ultime risposte del 3d sui pirati.
Ma che hai capito? :mbe:
zerothehero
22-04-2009, 23:01
E quindi te giustifichi l'uccisione di migliaia di civili e centinaia di bambini?
L'ideale sarebbe che l'esercito nell'eliminare dalla sacca i terroristi non facessero neanche un morto, ma l'idea di un cessate il fuoco è balzana, ridicola e pericolosa.
I governativi hanno la possibilità di fare a pezzi le tigri Tamil eliminando uno dei peggiori movimenti guerrigliero/terroristici presenti al mondo, forse quasi peggiori dei terroristi di Hamas: sarebbe un peccato permettere ai guerriglieri di riorganizzarsi, con la scusa di salvaguardare la popolazione civile.
zerothehero
22-04-2009, 23:03
E con quella degli sversamenti in acque somale :rolleyes:
Solo tu e pochi altri possono prestare fede alle parole di personaggi loschi che sequestrano le navi e chiedono riscatti milionari (in dollari). :D
Cmq c'è un altro thread in cui si discute della ridicola affermazione di un pirata, meglio discuterne lì.
Il fatto che il movimento delle tigri tamil sia di stampo terroristico non credo giustifichi l'eccidio di migliaia di civili, di cui svariate centinaia BAMBINI.
Ma evidentemente qui c'è chi ha un'idea diversa di come vadano gestite i moti indipendentisti :rolleyes:
già :rolleyes:
zero si eccita ogni volta che c'é un eccidio di civili. :asd:
Si alla guerra senza se e senza ma. :asd:
zero si eccita ogni volta che c'é un eccidio di civili.
Si alla guerra senza se e senza ma.
speriamo che non gli venga in mente che qualcuna di quelle donne poteva essere incinta: sarebbe crisi di coscienza per la morte del feto :rolleyes:
*sasha ITALIA*
22-04-2009, 23:30
zero si eccita ogni volta che c'é un eccidio di civili.
Si alla guerra senza se e senza ma.
basta mandarcelo, vediamo quanto si eccita dopo.
ConteZero
22-04-2009, 23:39
E'una questione endocrina.
Gli ormoni antiterrorismo gli vanno nel sangue.
Appena scopre che una delle due fazioni è stata dichiarata "terrorista" da gente come Bush, Blair, Aznar, Chirac e Sharon quella fazione diventa "il male supremo".
Diventano tutti bombaroli kamikaze che fanno stragi di civili e che bisogna sconfiggere anche a costo di fare stragi di civili.
zerothehero
22-04-2009, 23:42
Fa ridere che un movimento di terroristi che in 20 anni ha fatto più di 25000 morti, d'amblè si preoccupa per il fatto che in un'operazione militare vi siano dei civili morti.
Non è credibile.
Fanno finta di preoccuparsi dei civili, quando sono chiusi in una sacca sapendo di essere spacciati.
Cascateci voi a queste balle, invocando degli inutili e perniciosi cessate il fuoco, giusto per salvare uno dei peggiori movimenti di guerriglia presenti nel pianeta. :fagiano:
zerothehero
22-04-2009, 23:46
E'una questione endocrina.
Gli ormoni antiterrorismo gli vanno nel sangue.
Appena scopre che una delle due fazioni è stata dichiarata "terrorista" da gente come Bush, Blair, Aznar, Chirac e Sharon quella fazione diventa "il male supremo".
Diventano tutti bombaroli kamikaze che fanno stragi di civili e che bisogna sconfiggere anche a costo di fare stragi di civili.
Vai nella giungla e trattaci tu, visto che ci tieni così tanto. :fagiano:
zerothehero
22-04-2009, 23:50
zero si eccita ogni volta che c'é un eccidio di civili.
Si alla guerra senza se e senza ma.
Non sapevo che tu rientrassi nella categoria kantiana del pacifista ad oltranza, senza se e ma.
Me ne farò una ragione. :fagiano:
ConteZero
22-04-2009, 23:52
Vai nella giungla e trattaci tu, visto che ci tieni così tanto. :fagiano:
Io ?
Io ordinerei l'embargo totale fino a quando le due fazioni non consegnano le armi e nel frattempo invierei l'esercito per salvaguardare la popolazione.
Per il resto fra un gruppo di terroristi "designati tali" ed una forza governativa che spara agli sfollati non ci vedo grandi differenze.
zerothehero
22-04-2009, 23:56
Io ?
Io ordinerei l'embargo totale fino a quando le due fazioni non consegnano le armi e nel frattempo invierei l'esercito per salvaguardare la popolazione.
Per il resto fra un gruppo di terroristi "designati tali" ed una forza governativa che spara agli sfollati non ci vedo grandi differenze.
Sono alla canna del gas http://www.libero-news.it/adnkronos/view/105396 , sarebbero dei pazzi a rinunciare in queste condizioni all'offensiva finale nelle ultime sacche in cui ancora resistono.
A maggior ragione per il fatto che nessuno praticamente ne parla. :fagiano:
Tu lo faresti?
Non ci credo neanche se lo dicessi mille volte, francamente.
Il cessate il fuoco lo si chiede quando si è in una situazione di stallo, non quando una parte ha il coltello dalla parte del manico.
speriamo che non gli venga in mente che qualcuna di quelle donne poteva essere incinta: sarebbe crisi di coscienza per la morte del feto :rolleyes:
:ciapet: :ciapet:
zerothehero
22-04-2009, 23:59
:ciapet: :ciapet:
CHe divertimento. ah, ah, ah. :O
Meglio rinunciare a prendere il leader del movimento e ad eliminare i terroristi dalle sacche, giusto per far continuare la guerra civile per i prossimi cinquanta anni.
Geniali...con la vittoria a portata di mano.
A calci nel culo vi prenderebbe la popolazione se foste voi a governare. :asd:
addendum: se prima non vi elimina qualche generale dell'esercito con un sacrosanto golpe militare, s'intende. :asd:
FabioGreggio
23-04-2009, 06:08
L'ideale sarebbe che l'esercito nell'eliminare dalla sacca i terroristi non facessero neanche un morto, ma l'idea di un cessate il fuoco è balzana, ridicola e pericolosa.
I governativi hanno la possibilità di fare a pezzi le tigri Tamil eliminando uno dei peggiori movimenti guerrigliero/terroristici presenti al mondo, forse quasi peggiori dei terroristi di Hamas: sarebbe un peccato permettere ai guerriglieri di riorganizzarsi, con la scusa di salvaguardare la popolazione civile.
Il tuo concetto di pulizia terroristica è lo stesso che applichi ad Israele per Hamas:
non è importante quante vittime civili si facciano, ma raggiungere lo scopo finale.
Credo che, se vale per Israele,valga anche per la controparte.
Infatti non sta scritto da nessuna parte che Israele detenga la verità nel conflitto.
Secondo la tua teoria risolutiva quindi, anche Hamas fa bene a colpire i civili Israeliani per perseguire il suo scopo,
considerando infatti il Governo Israeliano, e non a torto, un grappolo di trroristi sanguinari pericolosissimi.
E' evidente che io non sono daccordo, ma le teorie bislacche, se applicate da tutte le controparti, sono sempre un abominio e denotano la stupidità del loro contenuto.
Soprattutto perchè chiunque può sempre essere terrorista per qualcuno, al'improvviso e a prescindere.
Che è moto fascista come concetto.
fg
FabioGreggio
23-04-2009, 06:12
Sono alla canna del gas http://www.libero-news.it/adnkronos/view/105396 , sarebbero dei pazzi a rinunciare in queste condizioni all'offensiva finale nelle ultime sacche in cui ancora resistono.
A maggior ragione per il fatto che nessuno praticamente ne parla. :fagiano:
Tu lo faresti?
Non ci credo neanche se lo dicessi mille volte, francamente.
Il cessate il fuoco lo si chiede quando si è in una situazione di stallo, non quando una parte ha il coltello dalla parte del manico.
Il cessate il fuoco lo chiede il senso di civiltà per risparmiare vittime.
Tu invece vedi nei conflitti una specie di partita di calcio, dove donne bambini e anziani massarati
sono solo un spiacevole conseguenza del conseguimento orgasmico della vittoria finale.
Tu sei davvero preoccupante, credimi.
fg
Solo tu e pochi altri possono prestare fede alle parole di personaggi loschi che sequestrano le navi e chiedono riscatti milionari (in dollari). :D
Cmq c'è un altro thread in cui si discute della ridicola affermazione di un pirata, meglio discuterne lì.
Ma il prezzo non ti sembra troppo alto?
Cioè sparare con degli elicotteri militari sulla popolazione inerte a cosa porta se no a generare altri terroristi?
Un pò come accade in Palestina.... più morti fra i civili fanno e più "terroristi" (che in quel caso non chiamerei così... ma siamo OT qui) creano no?
Un paragone assurdo... a Milano sappiamo per certo che si sono covi di terroristi quindi perchè non cominciamo a sparare su tutti tanto se qualche civile muore non importa... è il prezzo da pagare....
Io ?
Io ordinerei l'embargo totale fino a quando le due fazioni non consegnano le armi e nel frattempo invierei l'esercito per salvaguardare la popolazione.
Per il resto fra un gruppo di terroristi "designati tali" ed una forza governativa che spara agli sfollati non ci vedo grandi differenze.
Io invece comincerei a trattare per l'indipendenza di chi la richiede.
Del resto quali potrebbero essere i motivi per negarla?
Volete lo stato Tamil? Bene, parliamone.
Del resto mica stiamo parlando della padania, se sta gente è passata alle armi un motivo ci sarà. Non credo lo facciano per noia :rolleyes:
Doraneko
23-04-2009, 11:01
Che è moto fascista come concetto.
fg
Ovviamente non poteva mancare l'ingrediente universale.
zerothehero
23-04-2009, 14:05
Il tuo concetto di pulizia terroristica è lo stesso che applichi ad Israele per Hamas:
non è importante quante vittime civili si facciano, ma raggiungere lo scopo finale.
Credo che tu sappia leggere.
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=27199211&postcount=30
Credo che, se vale per Israele,valga anche per la controparte.
Infatti non sta scritto da nessuna parte che Israele detenga la verità nel conflitto.
Secondo la tua teoria risolutiva quindi, anche Hamas fa bene a colpire i civili Israeliani per perseguire il suo scopo,
considerando infatti il Governo Israeliano, e non a torto, un grappolo di trroristi sanguinari pericolosissimi.
E' evidente che io non sono daccordo, ma le teorie bislacche, se applicate da tutte le controparti, sono sempre un abominio e denotano la stupidità del loro contenuto.
Lo so già che tu sei d'accordo con quello che pensa Ahamadinejad su Israele..è un vero peccato che tu non abbia potuto parlare a Durban 2, sai quanti applausi avresti ricevuto dai delegati arabo-musulmani?
Peccato. :D
Inutile poi ricordarti che se l'esercito israeliano non si fosse peritato di minimizzare il numero dei civili morti ci sarebbero stati decine di migliaia di morti in bombardamenti a tappeto, mentre di fatto i morti civili sono stati sui 4-500/1200, perfettamente in linea con i rates delle guerre moderne.
Soprattutto perchè chiunque può sempre essere terrorista per qualcuno, al'improvviso e a prescindere.
Che è moto fascista come concetto.
Se ti dà sollievo puoi chiamarli partigiani ( alla Carl Schmitt), guerriglieri, combattenti per la libertà, irregolari, terroristi..chissene frega.
Il cessate il fuoco lo chiede il senso di civiltà per risparmiare vittime.
Tu invece vedi nei conflitti una specie di partita di calcio, dove donne bambini e anziani massarati
sono solo un spiacevole conseguenza del conseguimento orgasmico della vittoria finale.
Tu sei davvero preoccupante, credimi.
Il cessate il fuoco è un modo per salvare uno dei movimenti terroristici più disgustosi e sanguinari presenti a sud del subcontinente indiano.
Preoccupante che qualcuno lo pensi.
Ma il prezzo non ti sembra troppo alto?
Cioè sparare con degli elicotteri militari sulla popolazione inerte a cosa porta se no a generare altri terroristi?
Le milizie irregolari non si generano spontaneamente, hanno bisogno di finanziamenti, di capi carismatici, di quadri e di un'idea.
In Cecenia l'esercito russo e i servizi segreti hanno eliminato tutti i quadri da Khattab fino a Maskhadov e il movimento è morto.
Ora c'è Kadirov.
In Cina se i nazionalisti di Shek fossero riusciti a chiudere in una sacca i comunisti di Mao durante la lunga marcia, li avrebbero sconfitti e a quest'ora ci sarebbe ancora il partito nazionalista al potere nella cina continentale e non solo su Taiwan. Non che sarebbe cambiato granchè per la cina, cmq.
Un pò come accade in Palestina.... più morti fra i civili fanno e più "terroristi" (che in quel caso non chiamerei così... ma siamo OT qui) creano no?
I morti civili sono inutili e deleteri, ma non c'è nessuna guerra che non li abbia coinvolti.
Un paragone assurdo... a Milano sappiamo per certo che si sono covi di terroristi quindi perchè non cominciamo a sparare su tutti tanto se qualche civile muore non importa... è il prezzo da pagare....
Non ha senso muovere guerra in modo convenzionale contro delle cellule terroristiche, perchè le cellule dei terroristi negheranno un confronto in campo aperto.
Se l'Italia mantiene un monopolio della violenza legittima sul territorio lombardo (mediante le forze di polizia e, se necessario, mediante l'esercito), si può operare in forza della legge, attraverso operazioni di polizia, intercettazioni ambientale e indagini della magistratura.
Il governo dello sri-lanka però non ha a che fare con delle cellule delle brigate rosse, ha a che fare con un movimento che ha occupato quasi 1/3 dell'isola ad est, costruendo di fatto un proprio stato.
Il confronto non può che essere militare, a meno che non il governo non voglia uno stato tamil in Sri-Lanka.
Io invece comincerei a trattare per l'indipendenza di chi la richiede.
Del resto quali potrebbero essere i motivi per negarla?
Volete lo stato Tamil? Bene, parliamone.
Del resto mica stiamo parlando della padania, se sta gente è passata alle armi un motivo ci sarà. Non credo lo facciano per noia :rolleyes:
Lo fanno per avere il potere su un territorio.
E poi se fossero così forti non sarebbero chiusi dentro delle sacche, quindi perchè il governo centrale da una posizione così favorevole dovrebbe trattare?
Possono catturare il loro capo e distruggere il movimento..sarebbe folle non farlo.
Nessuno fa niente per noia..neanche i mafiosi ammazzano giusto per noia..è perchè voglio mantenere il loro potere clanico-tribale sull'isola, gestendo appalti e governando la società siciliana.
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