PDA

View Full Version : Vi hanno mentito sui Pirati Somali


chesim
21-04-2009, 16:53
Vi hanno mentito sui Pirati Somali
DI JOHANN HARI
The Independent

Da Repubblica.it (20/04): "Il Puntland contro il Buccaneer 'Doveva sversare rifiuti tossici'". Le accuse mosse dalle autorità della regione semi-autonoma della Somalia al rimorchiatore italiano sequestrato dai pirati. La società Micoperi: "Era vuoto".

http://2.bp.blogspot.com/_8FmRkLW8eRo/SVlKEgBESXI/AAAAAAAAAKc/BB3yQ33UoE8/s320/somali_pirates.jpg

Chi avrebbe immaginato che, nel 2009, i governi mondiali avrebbero dichiarato una nuova Guerra ai Pirati? Mentre state leggendo quest’articolo, la British Royal Navy – con il sostegno dalle navi di più di due dozzine di stati, dall’America alla Cina- sta navigando verso le acque somale per affrontare uomini che noi ci figuriamo ancora come furfanti da sceneggiata con tanto di pappagallo sulla spalla. Presto inizieranno a combattere le navi somale e a cacciare i pirati sulla terraferma, in una delle regioni più piegate della terra. Ma dietro alla stravaganza del tipo ‘avanti-miei-prodi’ che questa storia racchiude, si nasconde uno scandalo non confessato. Le persone che i nostri governi stanno etichettando come “una delle più grandi minacce del nostro tempo” hanno delle storie incredibili da raccontare – e un po’ di giustizia dalla loro parte.

I pirati non sono mai stati quello che noi in realtà crediamo. Nell’“età d’oro della pirateria” – dal 1659 al 1730 – venne creata dal governo britannico, sull’onda di uno spirito propagandistico, l’idea odierna del pirata come un ladro selvaggio e senza scrupoli. Molte persone comuni la ritenevano però non veritiera: i pirati venivano spesso tratti in salvo dalle navi da folle di sostenitori. Perché? Che cosa coglievano loro che a noi non è concesso intendere? Nel suo libro Furfanti di tutti i Paesi [“Villains of All nations”], lo storico Marcus Rediker scava tra le prove per scoprirlo. All’epoca, diventare mercante o marinaio – raccolto dai porti dell’East End londinese, giovane e affamato – significava finire a navigare in un Inferno di legno. Significava lavorare a tutte le ore su una nave sovraccarica e senza cibo, e a concedersi una breve pausa si finiva frustati con il Gatto a Nove Code dal plenipotenziario capitano. I perditempo abituali correvano il rischio di essere gettati in mare. E dopo mesi o anni di tutto questo, spesso si finiva con l’essere imbrogliati sulla paga.

I pirati sono stati i primi a ribellarsi a questo sistema. Sono andati contro i loro capitani-tiranni e hanno inventato un modo diverso di lavorare sui mari. Non appena riuscivano ad avere una barca, i pirati eleggevano i loro capitano e prendevano tutte le decisioni assieme. Dividevano il bottino nel modo che Rediker definisce “uno dei più egualitari piani di distribuzione delle risorse esistenti nel diciottesimo secolo”. Addirittura, essi prendevano con loro schiavi africani fuggitivi e ci vivevano assieme, trattandoli da eguali. I pirati hanno dimostrato “piuttosto chiaramente – e in modo sovversivo- che le navi non dovevano necessariamente essere condotte con i modi brutali e oppressivi utilizzati dal servizio mercantile e dalla flotta britannica”. Ecco perché erano popolari, nonostante fossero dei ladri poco produttivi.

Le parole di un pirata di quell’epoca perduta – un giovane inglese di nome William Scott – dovrebbero risuonare in questa nuova epoca di pirati. Prima di essere impiccato a Charleston, Carolina del Sud, egli disse: “Quello che ho fatto è stato salvarmi dalla morte. Sono stato costretto a fare il pirata per vivere”. Nel 1991 il governo della Somalia – nel Corno d’Africa – è collassato. I suoi nove milioni di abitanti da sempre vivono sull’orlo della fame – e molte delle peggiori forze del mondo occidentale hanno visto questa cosa come una grossa opportunità per rubare le riserve di cibo del paese e per versare scorie nucleari nei loro mari.

Esatto: scorie nucleari. Non appena il governo somalo è caduto, misteriose navi europee hanno iniziato a comparire al largo delle coste della Somalia, svuotando grossi barili nell’oceano. Gli abitanti della costa hanno cominciato ad ammalarsi. All’inizio soffrivano di strane irritazioni e di nausea, oltre al fatto che mettevano al mondo bambini malformati. Poi, dopo lo tsunami del 2005, centinaia di barili scaricati e perforati sono stati dispersi sulla spiaggia. La gente ha iniziato a soffrire di sintomi da radiazioni e più di 300 persone sono morte. Ahmedou Ould-Abdallah, inviato delle Nazioni Unite in Somalia, mi dice: “Qualcuno sta svuotando materiale nucleare qui. C’è anche del piombo e metalli pesanti come il cadmio e il mercurio”. La maggior parte di queste scorie proviene da ospedali e aziende europee, che sembrano affidarle alla mafia italiana affinché se ne “liberi” in modo economico. Quando ho chiesto a Ould-Abdallah che cosa stavano facendo i governi dell’Europa per questo, mi ha risposto sospirando: “Nulla. Non c’è stata nessuna attività di ripulitura, nessun risarcimento e nessuna attività preventiva”.

Nello stesso periodo, altre navi europee hanno iniziato a saccheggiare i mari della Somalia privandoli della loro più importante risorsa: il pesce. Noi abbiamo distrutto le nostre riserve ittiche a causa dello sfruttamento eccessivo, e adesso stiamo attaccando le loro. Più di 300 milioni di dollari di tonno, gamberetti, aragoste e altri pesci vengono rubati ogni anno da enormi pescherecci che navigano illegalmente nelle acque somale non protette. I pescatori locali hanno improvvisamente perso la loro fonte di sostentamento e stanno morendo di fame. Mohammed Hussein, un pescatore nella città di Marka,100 km a sud di Mogadiscio, ha detto all’agenzia Reuters: “Se non si fa niente, presto non ci sarà più pesce nelle nostre acque costiere”.

E’ questo il contesto da cui emergono gli uomini che noi ora chiamiamo “pirati”: tutti sono concordi nell’affermare che essi erano dei normali pescatori somali, i quali inizialmente si sono armati di motoscafi nel tentativo di frenare la pesca a strascico e le scarico di scorie chimiche, o almeno di imporre una “tassa” su tali attività. In una surreale intervista telefonica, uno dei capi dei pirati, Sugule Ali, disse che il loro scopo era di “fermare la pesca illegale e lo scarico nelle nostre acque…Noi non ci consideriamo banditi del mare. Noi consideriamo banditi del mare quelli che pescano illegalmente e che rovesciano nelle nostre acque scorie nucleari e portano armi nel nostro mare”. William Scott avrebbe capito queste parole.

No, tutto questo non giustifica la cattura di prigionieri e sì, alcuni sono evidentemente solo dei gangster – specialmente quelli che si sono impossessati delle scorte inviate dal World Food Programme. Ma i “pirati” godono del massiccio sostegno della popolazione locale per una ragione. Il sito somalo d’informazione indipendente WardherNews ha condotto l’indagine più approfondita che abbiamo a disposizione riguardo a ciò che la gente somala pensa e ha scoperto che il 70% della popolazione “sostiene fermamente la pirateria come una forma di difesa nazionale delle acque territoriali del paese”. Durante la guerra rivoluzionaria in America, George Washington e i padri fondatori americani pagarono i pirati affinché proteggessero le acque territoriali americane perché non avevano una loro marina o una guardia costiera. La maggior parte degli americani li sosteneva. E’ tanto diverso?

Ci aspettavamo forse che i somali affamati restassero passivi sulle loro spiagge, a fare il bagno nelle nostre scorie nucleari guardandoci mentre rubiamo loro il pesce che verrà mangiato nei ristoranti di Londra, Parigi e Roma? Non abbiamo fatto nulla per fermare quei crimini - ma quando qualche pescatore reagisce interrompendo il corridoio di transito del 20 percento della fornitura mondiale di petrolio, allora noi iniziamo a gridare al “male”. Se veramente vogliamo occuparci della pirateria, dobbiamo arrestarne la causa originaria – i nostri crimini – prima di spedire navi armate a scovare i criminali somali.

La storia della guerra ai pirati del 2009 è stata riassunta nel modo migliore da un altro pirata, che è vissuto e morto nel IV secolo avanti cristo. Egli era stato catturato e portato davanti ad Alessandro Magno, il quale voleva sapere “a cosa mirasse prendendo possesso del mare”. Il pirata sorrise e rispose: “A ciò a cui miri tu impadronendoti di tutta la terra; ma io, che lo faccio con una barca insignificante, vengo chiamato ladro mentre tu, che lo fai con una grande flotta, vieni chiamato imperatore” (1). E di nuovo, le nostre grandi navi imperiali oggi navigano per i mari - ma chi è il ladro?

Note
(1) Agostino d'Ippona, De Civitate Dei 4,4 (nota redazionale)

Johann Hari scrive per il quotidiano The Independent.

Titolo originale: "You Are Being Lied to About Pirates"

Fonte: http://www.independent.co.uk/
Link (http://www.independent.co.uk/opinion/commentators/johann-hari/johann-hari-you-are-being-lied-to-about-pirates-1225817.html)
12.04.2009

entanglement
21-04-2009, 17:08
Vi hanno mentito sui Pirati Somali
DI JOHANN HARI
The Independent

... La maggior parte di queste scorie proviene da ospedali e aziende europee, che sembrano affidarle alla mafia italiana affinché se ne “liberi” in modo economico. ...



http://www.basiliogiordano.com/FOTO/Poster-4x3.jpg

ecco che volevano dire quei manifesti ! esportare il made in italy !

(vuole essere satira eh ... )

Special
21-04-2009, 17:11
Sempre più sconvolto :eek:

xcdegasp
21-04-2009, 17:26
ed ecco la risposta agli infiniti quesiti :D

sempreio
21-04-2009, 17:28
Waste Dumping off Somali Coast May Have Links to Mafia, Somali Warlords
By Alisha Ryu
Nairobi
15 March 2005

Ryu report - Download 717k - Download (Real)
Ryu report - Download 717k - Listen (Real)


Late last month, a U.N. report highlighted some serious health problems plaguing people in northern Somalia in the Horn of Africa. The problems came to light in early January after a massive tsunami from Asia brought to shore broken hazardous waste containers, which may have been dumped off the coast of Somalia for more than a decade. Allegations of waste dumping by European companies have existed for years.

The tsunami that hit the coast of Somalia in late December did more than level villages and kill hundreds of people. It also churned up a secret that some must have hoped would remain forever buried at sea.

Nick Nuttall of the U.N. Environment Program in Nairobi explains that as the wave receded, residents living along Somalia's northern coast noticed dozens of rusting steel drums, barrels, and other containers deposited on their beaches.

Smashed open by the force of the wave, Mr. Nuttal says the containers exposed a frightening activity that has been going on for more than a decade.

"Somalia has been used as a dumping ground for hazardous waste starting about the early 1990s and continuing through the civil war there,” he noted. “European companies found it to be very cheap to get rid of waste there, costing as little as $2.50 a ton where disposal costs in Europe are something like $250 a ton. And the waste is many different kinds. There is uranium radioactive waste. There is leads. There is heavy metals like cadmium and mercury. There is industrial waste and there is hospital wastes, chemical wastes. You name it," said Mr. Nuttal.

Since the containers came ashore, hundreds of local people have fallen ill, suffering from mouth and abdominal bleeding, skin infections, and other ailments.

A senior scientist with Greenpeace Research Laboratories in Great Britain, David Santillo, says while it would be difficult to prove that exposure to industrial waste is the sole cause of such health problems, he believes there is a link.

"It could well be that some of those health effects are a result of exposure to radioactive material and in that case, for some people, regrettably, the prognosis could be very devastating,” he explained. “There could be people who simply would not recover."

Warnings about a potential health and environmental disaster from illegal waste dumping began circulating as early as 1992, a year after a coalition of Somali warlords overthrew the government of dictator Mohammed Siad Barre and turned the country into a violent, lawless state.

At the time, a UNEP official in Nairobi, Mustafa Kamal Tolba, told reporters that he was convinced that European firms were dumping hazardous waste in Somalia because there was no government to stop such activities. But Mr. Tolba declined to name the companies.

A Brussels-based Somali environmental activist, Amina Mohammed, tells VOA that an Italian television journalist named Ilaria Alpi soon took up the investigation. But in 1994, Ms. Alpi and her cameraman were killed while traveling in Somalia.

Ms. Mohammed says she believes the journalist was assassinated.

"She was killed because there were many things that she discovered,” he explained. “There are Italian companies. There is the Mafia. There are Somali warlords. There is a whole range of people, dealers, and brokers involved in this task."

Ms. Mohammed says the journalist had been investigating allegations that Mafia-run companies in Italy were regularly transporting industrial waste to Somalia for dumping. The organized crime group is estimated to control about 30 percent of Italy's waste disposal companies, including those that deal with toxic waste.

Ms. Mohammed says Ms. Alpi discovered that much of the waste was being carried from Italy to its former colony aboard fishing vessels belonging to a company called the Somali High Sea Fishing Company.

"This company was owned by the Somali government and it is now in the hands of a manager who is also presently a member of parliament,” she added. “His name is Munye Said Omar. He is presently in Yemen and all the boats are in Yemen harbor."

Ms. Mohammed says the television journalist had evidence proving that the warlord was using some of the money generated from waste dumping to purchase arms to fuel the country's civil war.

In 1998, one of Italy's largest weekly magazines, Famiglia Cristiana, alleged that although most of the waste dumping took place after the start of the civil war in 1991, the activity actually began as early as 1989 under the former regime.

It is not known whether illegal dumping is still taking place in Somalia. The Bahrain-based, multi-national maritime force patrolling the waters off the Horn of Africa as part of a U.S.-led counter-terrorism effort, tells VOA that it has not observed any such activity in recent years.

Even so, Greenpeace scientist David Santillo says the tsunami disaster has shown that the dumping problem in Somalia deserves urgent, global attention.

"There is quite a lot that can be done, with the expertise, with the equipment that may not be available immediately to Somalia but would be available if there was a real international effort to survey the areas where this dumping is supposed to have happened and to try, as far as possible, to recover those materials, so that they are not a time bomb for the future," he noted.

Environmentalists say another urgent need is for a central government in Somalia, which can take responsibility for safeguarding its long coastline, but that may be years away.

In October, a transitional government for Somalia was cobbled together in neighboring Kenya. But its leaders have not been able to move to the Somali capital, Mogadishu, because of security threats.

sempreio
21-04-2009, 17:31
quindi se è da cosi tanto tempo che sversano rifiuti tutto il pesce importato da li è contaminato:(
questo mi fa incazzare parecchio:rolleyes:

kbl
21-04-2009, 17:43
21/4/2009 (10:22) - I PADRINI DELLE OPERAZIONI SAREBBERO IMPRENDITORI SOMALI E MEDIORIENTALI
Riciclato a Dubai il tesoro dei pirati somali
Il denaro dei riscatti finisce nel Golfo: l'anno scorso pagati 60 milioni di euro

Il denaro dei riscatti pagati ai pirati somali viene riciclato dalle organizzazioni criminali attive a Dubai e in altri Stati del Golfo. Stando a un’inchiesta condotta da investigatori assunti dall’industria della navigazione, solo lo scorso anno sono stati pagati 80 milioni di dollari (oltre 61 milioni di euro). Parte di questo denaro è finito nelle mani dei pirati somali, mentre milioni di dollari sono stati riciclati in conti correnti bancari negli Emirati arabi uniti e in altri Paesi del Medio Oriente.

Stando a quanto riferito dagli investigatori, citati oggi dall’Independent, i cosiddetti "padrini" di queste operazioni illecite sono imprenditori somali e del Medio Oriente, così come di altri Paesi del subcontinente indiano. I pirati agiscono in base ad informazioni disponibili all’industria della navigazione.

L’esperto keniano di pirateria Andrew Mwangura, spesso coinvolto nei negoziati per il rilascio delle navi sequestrate, ha sottolineato come un fenomeno nato per rispondere alla pesca illegale e allo sversamento di rifiuti tossici lungo le coste somale si sia ormai trasformato in azioni di vera e propria criminalità organizzata, i cui profitti finiscono nelle tasche di «personaggi di alto profilo» della regione semi-autonoma del Puntland e del passato governo di transizione somalo. «Noi riteniamo con certezza che i businessmen con base a Mombasa e negli Emirati arabi uniti facciano parte della rete», ha detto.

Oggi, intanto, "International Maritine Bureau", l’organizzazione internazionale che di monitoraggio sui casi di pirateria, ha pubblicato oggi le stime relative al primo trimestre del 2009. Gli attacchi dei pirati, secondo la statistica, sono praticamente raddoppiati in questo periodo rispetto al passato e l’impennata è da attribuire all’aumento degli arrembaggi al largo delle coste somale e nel golfo di Aden. Nel primo trimestre 2009 si sono registrati 102 episodi di pirateria contro i 53 dello stesso periodo dell’anno precedente, e con un aumento del 20% rispetto all’ultimo trimestre del 2008. In particolare si segnalano 34 casi di arrembaggio, nove scafi presi in ostaggio; 178 marinai sequestrati, nove feriti e due uccisi.

da La Stampa.it

Zontar
21-04-2009, 18:00
Somalia, rifiuti tossici, Buccaneer...sembrano storie già sentite con altri nomi, ricordo Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e la Jolly Rosso.

Vedi articolo su avvenimenti:

http://www.colarieti.it/doc/Avv4905.pdf

zerothehero
21-04-2009, 18:16
Chi non sceglierebbe una zona infestata dai pirati per buttare rifiuti tossici?
E' il luogo ideale. :sofico:

sempreio
21-04-2009, 18:18
Sequestrato tonno al mercurio
pubblicato: martedì 24 aprile 2007 da viviana in: Inquinamento Informazione

Ieri a Bagheria (Palermo) i NAS hanno sequestrato 15mila confezioni di tonno pronto per la vendita, perché contaminate da mercurio.
I NAS avevano fatto dei prelievi il mese scorso nell’impianto siciliano, e le analisi hanno in seguito rivelato che il pesce inscatolato conteneva una percentuale di mercurio molto al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Le confezioni sono state ritirate dal mercato e il responsabile dell’azienda denunciato.
Il mercurio, metallo liquido usato nei termometri, è una sostanza che, se assorbita in grandi quantità, provoca gravi danni al sistema nervoso, malformazioni nel feto e aborti spontanei nelle donne in gravidanza. Se sversato in acqua viene assorbito dai piccoli pesci, e qui si accumula nei loro tessuti. Tonno e pescespada stanno in cima alla catena alimentare marina, e accumulano quantità molto elevate di mercurio. Al gradino superiore ci sta l’uomo…

Aldin
21-04-2009, 18:19
Senza parole :(

_Magellano_
21-04-2009, 18:43
Certo che se si scoprisse una faccenda vera e dimostrata sarebbe davvero da mandare in carcere i responsabili e confiscargli tutto per darlo come risarcimento agli abitanti dei posti contaminati.

Kund@m
21-04-2009, 18:57
la discarica di scorie non giustifica la pirateria,
ma sti bastardi che vanno a tirar giù barili, li farei colare a picco con qualche U-boat, inquinare per inquinare..

Stigmata
21-04-2009, 19:25
Allucinante :eek:

markk0
21-04-2009, 19:27
la discarica di scorie non giustifica la pirateria,


infatti non si tratta di pirateria, ma di legittima difesa.
;)

se venissero a versare scorie in mare davanti a casa tua, non li prenderesti a fucilate (al minimo) pure tu?

entanglement
21-04-2009, 19:30
com'è che dopo 15 post non è arrivato nessun motorino azzurro pro-nucleare ?

slartibartfast
21-04-2009, 19:35
Chi non sceglierebbe una zona infestata dai pirati per buttare rifiuti tossici?
E' il luogo ideale. :sofico:

Già, mi sembra abbastanza dubbia la cosa: perché proprio davanti alle coste e non in acque internazionali in mare aperto?

entanglement
21-04-2009, 19:38
nelle acque internazionali pescano giapponesi e norvegesi. in quelle nazionali vicino ad uno stato debole/ricattabile/corruttibile solo lo stato debole/ricattabile/corruttibile

slartibartfast
21-04-2009, 19:40
nelle acque internazionali pescano giapponesi e norvegesi. in quelle nazionali vicino ad uno stato debole/ricattabile/corruttibile solo lo stato debole/ricattabile/corruttibile

OK, ma basterebbe gettarle nei pressi di qualche fossa oceanica, no?

cocis
21-04-2009, 19:47
OK, ma basterebbe gettarle nei pressi di qualche fossa oceanica, no?

saranno già piene .. :stordita:

paulus69
21-04-2009, 19:51
Già, mi sembra abbastanza dubbia la cosa: perché proprio davanti alle coste e non in acque internazionali in mare aperto?

in effetti potrei capire che:smaltire rifiuti tossici facendoli sepellire,per poche palanche,in combutta con qualche signore della guerra somalo rappresenti un'opzione per industriali privi di scrupoli e coscenza....
ma scorie radioattive cacciate in mare,a pochi km dalla costa,con il rischio che qualche banda di terroristi riesca a metterci le zampine sopra...quando in pieno oceano indiano si stà sui 4000m medi di profondità?:mbe:

Scalor
21-04-2009, 19:57
infatti non si tratta di pirateria, ma di legittima difesa.
;)

se venissero a versare scorie in mare davanti a casa tua, non li prenderesti a fucilate (al minimo) pure tu?

si puo fare, ma di certo non chiederei il riscatto !
qui va oltre probabilmente ci saranno organizzazioni criminali che depredano altri criminali e lo stato che paga per tutti e due !

comunque sono problemi che non vengono volutamente risolti da tempo, per esempio la Alpi...... eccc tutto insabbiato, consoli onorari discutibili ecc ecc ecc ecc. cioè mafia&stato&co.

Doraneko
21-04-2009, 20:03
ma scorie radioattive cacciate in mare,a pochi km dalla costa,con il rischio che qualche banda di terroristi riesca a metterci le zampine sopra...quando in pieno oceano indiano si stà sui 4000m medi di profondità?:mbe:

A parte che così facendo la storia dei pirati ne uscirebbe meno addolcita...
Secondo me potrebbe essere che, sorprendentemente, le acque davanti a certi paesi siano meno controllate delle acque internazionali distanti migliaia di km dagli stati piu' vicini.Per "controllate" non intendo "pattugliate", bensì analizzate, esaminate da studiosi, ecc...
Altra cosa strana pero' e' che quella e' una zona di mare molto trafficata, percio' buttare la' i rifiuti e' rischioso.

-kurgan-
21-04-2009, 20:08
A me non stupisce affatto che dei rifiuti tossici vengano smaltiti in africa, succede da sempre purtroppo. Mi sembra strano però che vengano smaltiti davanti al naso di tutti in una zona di mare così piena di navi in transito.

entanglement
21-04-2009, 20:25
OK, ma basterebbe gettarle nei pressi di qualche fossa oceanica, no?

e andare a distruggere un altro microambiente rimasto per ora più o meno incontaminato ? senza contare che l'acqua ha il vizio di scorrere ...

bisognerebbe chiedersi CHI le ha prodotte queste scorie. e chiedergli se è veramente impossibile produrne di meno

in effetti potrei capire che:smaltire rifiuti tossici facendoli sepellire,per poche palanche,in combutta con qualche signore della guerra somalo rappresenti un'opzione per industriali privi di scrupoli e coscenza....
ma scorie radioattive cacciate in mare,a pochi km dalla costa,con il rischio che qualche banda di terroristi riesca a metterci le zampine sopra...quando in pieno oceano indiano si stà sui 4000m medi di profondità?:mbe:

sono terroristi mica pirla ...

paulus69
21-04-2009, 20:30
sono terroristi mica pirla ...

:boh:

paulus69
21-04-2009, 20:35
A parte che così facendo la storia dei pirati ne uscirebbe meno addolcita...

:mbe:
si,ma:perchè mai "dovrebbe aver bisogno di essere addolcita"?

slartibartfast
21-04-2009, 21:09
e andare a distruggere un altro microambiente rimasto per ora più o meno incontaminato ? senza contare che l'acqua ha il vizio di scorrere ...

Ma pensi che alla gente che scarica quella merda possa fregare qualcosa del microambiente?
Intendevo per non farsi beccare.

first register
21-04-2009, 21:44
Vi hanno mentito sui Pirati Somali
DI JOHANN HARI
The Independent

Da Repubblica.it (20/04): "Il Puntland contro il Buccaneer 'Doveva sversare rifiuti tossici'". Le accuse mosse dalle autorità della regione semi-autonoma della Somalia al rimorchiatore italiano sequestrato dai pirati. La società Micoperi: "Era vuoto".



...
La maggior parte di queste scorie proviene da ospedali e aziende europee, che sembrano affidarle alla mafia italiana affinché se ne “liberi” in modo economico.
...





Sono curioso di sapere cosa farà il Governo Italiano.


:stordita:

zerothehero
21-04-2009, 22:50
Già, mi sembra abbastanza dubbia la cosa: perché proprio davanti alle coste e non in acque internazionali in mare aperto?

Se dovessi gettare rifiuti tossici l'ultimo luogo della terra in cui lo farei sarebbero le coste della Somalia (e lo stretto di Malacca dove operano anche lì dei pirati), stato fallito di fatto governato da 3 entità autonome. Putland, Somaliland e il restante dalle corti islamiche e dai signori della guerra (a Baidoa se non sbaglio).
C'è tutta la costa occidentale dell'Africa in cui scaricare in relativa tranquillità, senza il pericolo dei pirati.

Però vedo che quasi tutti prendono per oro colato quello che affermano dei banditi...mah. :fagiano:

zerothehero
21-04-2009, 22:52
infatti non si tratta di pirateria, ma di legittima difesa.
;)

se venissero a versare scorie in mare davanti a casa tua, non li prenderesti a fucilate (al minimo) pure tu?

Sequestrano perchè è un'attività redditizia che impiega stabilmente centinaia di persone che con un solo colpo diventano ricche...il resto sono balle. :fagiano:
Bisognerà operare come fecero i romani o gli inglesi contro i pirati, quando il fenomeno diverrà insostenibile.

LUVІ
22-04-2009, 06:21
Strano, è una storia mai sentita. :stordita:
Avanti con il nucleare, troveremo sempre un bel paese davanti a cui buttare i bidoni con le scorie :)

LuVi

entanglement
22-04-2009, 07:37
http://www.geocities.com/TelevisionCity/7333/pictures/Blinky.jpg

Gemma
22-04-2009, 07:49
Mi pervado un senso di rabbia e impotenza di fronte a queste cose.

Il pensare che noi stiamo a dannarci l'anima con "stronzate" come la differenziata mentre poi ci sono entità industriali, statali e parastatali che compiono simili atti e la passano liscia.

Arrestarli? Arrestare chi? Qui non si sta parlando dei soliti "furbetti del quartierino", qui si parla di una pratica sistematica, collaudata e attuata in maniera continuativa.

Che schifo.

Senza contare che non c'è uno straccio di notiziario che si occupi di queste cose.

Mi verrebbe voglia di prendere e dare vita a un notiziario SERIO, che parli di questo, dello Sri Lanka, che dica tutto ciò che gli altri non dicono.

entanglement
22-04-2009, 08:15
Sequestrano perchè è un'attività redditizia che impiega stabilmente centinaia di persone che con un solo colpo diventano ricche...il resto sono balle. :fagiano:
Bisognerà operare come fecero i romani o gli inglesi contro i pirati, quando il fenomeno diverrà insostenibile.

già dimenticato che fine ha fatto Ilaria Alpi ?

eirulan
22-04-2009, 10:21
ed ecco la risposta agli infiniti quesiti :D

Beh diciamo che i Signori della Guerra somali non sono stinchi di santo, ma se in taluni i casi i pirati assaltano navi che devono scaricare materiali inquinanti nel mare somalo, fanno bene a fermarle.

Ad ogni modo chiedo a questi pirati somali di esibire prove dello smaltimento tossico nei mari somali.
Con Internet non dovrebbe essere difficile diffondere le "Prove" del presunto smaltimento tossico.....

se no è l'ennesima inchiesta "bufala", stile quella "nessun aereo è caduto sul Pentagono"....lasciamo perdere

elect
22-04-2009, 11:29
A me non stupisce affatto che dei rifiuti tossici vengano smaltiti in africa, succede da sempre purtroppo. Mi sembra strano però che vengano smaltiti davanti al naso di tutti in una zona di mare così piena di navi in transito.

*


Purtroppo i costi dello smaltimento sono elevatissimi, soprattutto quando si hanno 59 centrali nucleari...

Mi chiedo chi crede ancora che i rifiuti tossici vengano smaltiti tutti legalmente..:stordita:

OUTATIME
22-04-2009, 11:34
Se dovessi gettare rifiuti tossici l'ultimo luogo della terra in cui lo farei sarebbero le coste della Somalia (e lo stretto di Malacca dove operano anche lì dei pirati), stato fallito di fatto governato da 3 entità autonome. Putland, Somaliland e il restante dalle corti islamiche e dai signori della guerra (a Baidoa se non sbaglio).
C'è tutta la costa occidentale dell'Africa in cui scaricare in relativa tranquillità, senza il pericolo dei pirati.

Però vedo che quasi tutti prendono per oro colato quello che affermano dei banditi...mah. :fagiano:
*

elect
22-04-2009, 11:52
Se dovessi gettare rifiuti tossici l'ultimo luogo della terra in cui lo farei sarebbero le coste della Somalia (e lo stretto di Malacca dove operano anche lì dei pirati), stato fallito di fatto governato da 3 entità autonome. Putland, Somaliland e il restante dalle corti islamiche e dai signori della guerra (a Baidoa se non sbaglio).
C'è tutta la costa occidentale dell'Africa in cui scaricare in relativa tranquillità, senza il pericolo dei pirati.

Però vedo che quasi tutti prendono per oro colato quello che affermano dei banditi...mah. :fagiano:

Ok, andiamo a fare una gita in barca fuori porta? :sborone:

jpjcssource
22-04-2009, 13:18
Se dovessi gettare rifiuti tossici l'ultimo luogo della terra in cui lo farei sarebbero le coste della Somalia (e lo stretto di Malacca dove operano anche lì dei pirati), stato fallito di fatto governato da 3 entità autonome. Putland, Somaliland e il restante dalle corti islamiche e dai signori della guerra (a Baidoa se non sbaglio).
C'è tutta la costa occidentale dell'Africa in cui scaricare in relativa tranquillità, senza il pericolo dei pirati.

Però vedo che quasi tutti prendono per oro colato quello che affermano dei banditi...mah. :fagiano:

Infatti, poi le denunce di un pirata hanno la stessa affidabilità delle parole di oste quando parla del suo vino.

Inoltre, se hanno beccato una nave piena di rifiuti tossici con le mani nel sacco, mi chiedo perchè si mettano a chiedere un riscatto invece di usarla come prova per fare una denuncia dell'accaduto e chiedere che degli ispettori accreditati presso l'ONU o altre organizzazzioni esaminino il mercantile.

Secondo me hanno tirato la corda fino a farla spezzare e quando hanno capito che la pazienza della comunità internazionale si stava esaurendo, hanno cominciato a giustificarsi con questa storia sperando di non subire un intervento militare sulla costa.

Fosse anche vero, con tutti i soldi che hanno incassato, dubito che gliene freghi qualche cosa dell'ecosistema somalo...

zerothehero
22-04-2009, 15:20
già dimenticato che fine ha fatto Ilaria Alpi ?

All'epoca non c'era pirateria. Che vi siano attualmente degli armatori che fanno traffico di rifiuti buttandoli in Somalia mi sembra improbabile, proprio perchè le acque somale sono pericolose, per via dei sequestri, tanto che ci sono delle navi che addirittura preferiscono circumnavigare l'Africa per evitare il pericolo.
Che poi i pirati cerchino di far credere di essere dei paladini della giustizia e non dei semplici delinquenti alla ricerca di falici profitti, fa ridere. :D

zerothehero
22-04-2009, 15:25
Ok, andiamo a fare una gita in barca fuori porta? :sborone:

Non ho barche..si può affittare un pedalò.
Cmq se io dovessi smaltire illegalmente dei rifiuti tossici, getterei i rifiuti in zone più tranquille..che sò..entro le 200miglia marine della zona economica esclusiva del Congo/Zaire o come cavolo si chiama.
Proprio in Somalia dovrei farlo, rischiando di finire sotto sequestro?
Non è credibile.

Aldin
22-04-2009, 15:34
Non ho barche..si può affittare un pedalò.
Cmq se io dovessi smaltire illegalmente dei rifiuti tossici, getterei i rifiuti in zone più tranquille..che sò..entro le 200miglia marine della zona economica esclusiva del Congo/Zaire o come cavolo si chiama.
Proprio in Somalia dovrei farlo, rischiando di finire sotto sequestro?
Non è credibile.

Io ho fatto questo ragionamento: la Somalia fallisce-> qualcuno ne approfitta per gettarvi rifiuti tossici e per pescare il pesce delle sue acque perché i somali non possono fare nulla per contrastare la cosa ->Si intensificano negli ultimi tempi notizie di navi sequestrate-> non sarà perché si sono rotti le palle? :asd:

Non possono buttare i rifiuti in mare aperto perché qualcuno se ne accorge. Se non sono proprio acque nazionali sono sempre internazionali e sta sicuro che qualcuno fa qualcosa. Mentre a chi frega se nelle acque di questo stato del terzo mondo buttano spazzatura? Finché non verranno toccati dal problema non muoveranno un dito.

Sembra che tu abbia fatto il ragionamento contrario: ci sono i pirati-> andiamo a buttare i rifiuti tossici. Se così è fammi capire.

OUTATIME
22-04-2009, 15:39
Scusate.... ammettiamo che tutta la storia sia vera....

Io se sono un pirata gentiluomo come Robin Hood, non sequestro le navi per chiedere un riscatto.... sequestro una nave che porta rifiuti tossici, chiamo giornalisti da tutto il mondo, la faccio fotografare per benino, e poi libero tutti...

dario2
22-04-2009, 15:45
che schifo, certo ci vuole poco a verificare se fosse vero, anche se mi sa di si, considerando che rovinano il loro territorio i mafiosi, figuriamoci che se ne fottono della somalia...

sarebbe interessante sapere sempre se fosse vero le aziende europee che fanno tanto le fighe e poi fanno ste robe...

cmq non capisco perchè non ci sia un ente che controlla ndo vanno sti rifuti tossici, voglio dire alla fine son poche le aziende che producono tali rifuti, che ci vuole a fare un controllo serio, "a chi e quando li hai dati e quanto hai speso" fa a tutti (quelli che ci lucrano) comodo alla fine...

Aldin
22-04-2009, 15:48
Scusate.... ammettiamo che tutta la storia sia vera....

Io se sono un pirata gentiluomo come Robin Hood, non sequestro le navi per chiedere un riscatto.... sequestro una nave che porta rifiuti tossici, chiamo giornalisti da tutto il mondo, la faccio fotografare per benino, e poi libero tutti...
Non possono sapere quali navi stanno i rifiuti. Non credi? Poche lo fanno in rapporto al flusso di navi che passano di li. Inoltre non penso ci sia stato bisogno di chiamare giornalisti in uno stato come quello Somalo. Messo com'è ce ne saranno già tanti che commentano la situazione. Detto questo se io l'ho saputo solo ieri deduco che non sarebbe servito a molto, e che i diretti interessati lo sapessero già da tempo. Non giustifico però chi sequestra per riscatto. Anzi. Sentivo però al tg di sequestratori che non avevano chiesto alcun riscatto, e mi chiedevo, ma che azzo vogliono sti negri? Alla luce di quanto ho letto ho capito meglio la situazione. Ovvio che c'è chi ne approfitta.

OUTATIME
22-04-2009, 15:55
Non possono sapere quali navi stanno i rifiuti. Non credi? Poche lo fanno in rapporto al flusso di navi che passano di li. Inoltre non penso ci sia stato bisogno di chiamare giornalisti in uno stato come quello Somalo. Messo com'è ce ne saranno già tanti che commentano la situazione. Detto questo se io l'ho saputo solo ieri deduco che non sarebbe servito a molto, e che i diretti interessati lo sapessero già da tempo. Non giustifico però chi sequestra per riscatto. Anzi. Sentivo però al tg di sequestratori che non avevano chiesto alcun riscatto, e mi chiedevo, ma che azzo vogliono sti negri? Alla luce di quanto ho letto ho capito meglio la situazione. Ovvio che c'è chi ne approfitta.
Io invece ritengo più probabile il contrario....

Ci sono i pirati che lo fanno per soldi, poi per puro caso pigliano una nave che scarica rifiuti tossici e gridano allo scandalo....

Aldin
22-04-2009, 16:00
Io invece ritengo più probabile il contrario....

Ci sono i pirati che lo fanno per soldi, poi per puro caso pigliano una nave che scarica rifiuti tossici e gridano allo scandalo....
Poi io non sono qui per difendere i pirati...quanto per accusare chi si approfitta della somalia, e per dare contro a chi nega tutto :O

zerothehero
22-04-2009, 17:09
Io ho fatto questo ragionamento: la Somalia fallisce-> qualcuno ne approfitta per gettarvi rifiuti tossici e per pescare il pesce delle sue acque perché i somali non possono fare nulla per contrastare la cosa ->Si intensificano negli ultimi tempi notizie di navi sequestrate-> non sarà perché si sono rotti le palle? :asd:

Non possono buttare i rifiuti in mare aperto perché qualcuno se ne accorge. Se non sono proprio acque nazionali sono sempre internazionali e sta sicuro che qualcuno fa qualcosa. Mentre a chi frega se nelle acque di questo stato del terzo mondo buttano spazzatura? Finché non verranno toccati dal problema non muoveranno un dito.

Sembra che tu abbia fatto il ragionamento contrario: ci sono i pirati-> andiamo a buttare i rifiuti tossici. Se così è fammi capire.

I sequestri delle navi avvengono in Somalia per due motivi precisi:
1) Non c'è monopolio statale della forza nei territori somali (ciò comprende le acque territoriali entro le 12 miglia marine e la zona economica esclusiva, a 200migli marine dalla linea di costa)..anzi ci sono tre entità quasi statuali che non è escluso siano in parte colluse col fenomeno.
2) In Somalia stazionano un marea di navi, provenienti dal golfo persico e dal Mar Rosso.

E' ideale per la pirateria (zona strategica senza controllo statale)...un pò come le coste dell'Illiria al tempo 3 sec. a.c. o come lo stretto di Malacca dei giorni nostri.

3) Mi si deve spiegare chi è così coglione da scegliere un'area infestata dai pirati, quando si può benissimo scaricare da altre parti, in Congo, in Angola o in altre zone economiche esclusive (200miglia marine), in un'area che tra l'altro è sottoposta ad un intenso traffico di naviglio commerciale.

jpjcssource
22-04-2009, 21:23
I sequestri delle navi avvengono in Somalia per due motivi precisi:
1) Non c'è monopolio statale della forza nei territori somali (ciò comprende le acque territoriali entro le 12 miglia marine e la zona economica esclusiva, a 200migli marine dalla linea di costa)..anzi ci sono tre entità quasi statuali che non è escluso siano in parte colluse col fenomeno.
2) In Somalia stazionano un marea di navi, provenienti dal golfo persico e dal Mar Rosso.

E' ideale per la pirateria (zona strategica senza controllo statale)...un pò come le coste dell'Illiria al tempo 3 sec. a.c. o come lo stretto di Malacca dei giorni nostri.

3) Mi si deve spiegare chi è così coglione da scegliere un'area infestata dai pirati, quando si può benissimo scaricare da altre parti, in Congo, in Angola o in altre zone economiche esclusive (200miglia marine), in un'area che tra l'altro è sottoposta ad un intenso traffico di naviglio commerciale.

e militare :fagiano:

Oltretutto se la somalia non può sorvegliare le proprie acque territoriali, dubito che molti altri stati africani, pur avendo un'entità statale funzionante, abbiano i mezzi per sorvegliarle, quindi la situazione è quasi la stessa con il vantaggio di essere lontano da occhi indiscreti (civili e militari) e di non avere pirati fra i piedi.

Aldin
22-04-2009, 21:46
Continuiamo a negare l'evidenza? Mica sarete di quelli abiutuati... :asd:

http://www.assobdm.it/modules/news/article.php?storyid=330
http://www.kore.it/archivio/forum7/0000016e.htm
http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/10/scorie_tossiche_Somalia_ecco_pista_co_0_92091016385.shtml
Notare anche le date. Deve essere risaputo da tempo.

zerothehero
22-04-2009, 23:09
Continuiamo a negare l'evidenza? Mica sarete di quelli abiutuati... :asd:

http://www.assobdm.it/modules/news/article.php?storyid=330
http://www.kore.it/archivio/forum7/0000016e.htm
http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/10/scorie_tossiche_Somalia_ecco_pista_co_0_92091016385.shtml
Notare anche le date. Deve essere risaputo da tempo.

Gli articoli risalgono a 4 anni fa, quando il fenomeno della pirateria non c'era o cmq non aveva quella rilevanza che ha avuto nel 2008 e nei primi mesi del 2009.
Poi cmq mi si dovrebbe spiegare cosa c'entra l'attività di sequestri dei mercantili con i sedicenti difensori del mare somalo..
Qualcuno me lo spieghi. :sofico:

zerothehero
22-04-2009, 23:10
e militare :fagiano:

Oltretutto se la somalia non può sorvegliare le proprie acque territoriali, dubito che molti altri stati africani, pur avendo un'entità statale funzionante, abbiano i mezzi per sorvegliarle, quindi la situazione è quasi la stessa con il vantaggio di essere lontano da occhi indiscreti (civili e militari) e di non avere pirati fra i piedi.

Appunto, non è credibile. :fagiano:

Gemma
23-04-2009, 08:32
Io invece ritengo più probabile il contrario....

Ci sono i pirati che lo fanno per soldi, poi per puro caso pigliano una nave che scarica rifiuti tossici e gridano allo scandalo....

Nè nè, probabilmente.

Più facile che certi moti siano nati con l'intento iniziale di contrastare gli scarichi e gli abusi e poi, in coda, qualcuno ne abbia approfittato per compiere gesta piratesche magari più interessate, diciamo.
Oppure agiscono alla " 'ndo cojo cojo" per vendetta.

Sta di fatto che negare l'evidenza di certi traffici è CRIMINALE quanto perpetrarli.

OUTATIME
23-04-2009, 09:54
Sta di fatto che negare l'evidenza di certi traffici è CRIMINALE quanto perpetrarli.
Nessuno nega l'esistenza di questi fenomeni... è solo che non riesco a vederci un collegamento con le attività dei pirati....

Gemma
23-04-2009, 09:59
Nessuno nega l'esistenza di questi fenomeni... è solo che non riesco a vederci un collegamento con le attività dei pirati....

ah no?
Meglio se ti rileggi il 3d mi sa :D

Come spiegato, probabilmente le attività dei pirati sono cominciate come opera di contrasto, che si sia creata una coda è fisiologico.

O forse infestando i mari semplicemente vorrebbero che alla lunga il traffico marino attraverso quelle acque cessasse.

OUTATIME
23-04-2009, 10:08
ah no?
Meglio se ti rileggi il 3d mi sa :D
Scusa ma a cosa ti riferisci, allo scarico di rifiuti tossici, o allo scarico di rifiuti tossici in quel preciso punto?

Gemma
23-04-2009, 10:44
Scusa ma a cosa ti riferisci, allo scarico di rifiuti tossici, o allo scarico di rifiuti tossici in quel preciso punto?

diciamo più alla seconda

Doraneko
23-04-2009, 10:52
Come spiegato, probabilmente le attività dei pirati sono cominciate come opera di contrasto, che si sia creata una coda è fisiologico.

Non puo' essere invece che in quella zona ci sia chi rapina le navi E chi si oppone allo scarico di rifiuti e per cattiva informazione, propri comodi, ecc... si faccia di tutta l'erba un fascio?

Visto che in giro c'e' gente che difende anche i terroristi, non mi stupirebbe se anche in sto caso ci fosse gente che vuole attribuire ai pirati dei meriti che non gli spettano, cioe' quello di proteggere il mare.
Chi difende il mare potrebbe essere benissimo un altro gruppo di persone.

OUTATIME
23-04-2009, 11:16
diciamo più alla seconda
Io però continuo a non capire il motivo che può spingere una nave ad andare a scaricare rifiuti tossici in quel preciso punto: si sa che è uno dei tratti di mare più pericolosi al mondo.

Gemma
23-04-2009, 12:18
Non puo' essere invece che in quella zona ci sia chi rapina le navi E chi si oppone allo scarico di rifiuti e per cattiva informazione, propri comodi, ecc... si faccia di tutta l'erba un fascio?

Visto che in giro c'e' gente che difende anche i terroristi, non mi stupirebbe se anche in sto caso ci fosse gente che vuole attribuire ai pirati dei meriti che non gli spettano, cioe' quello di proteggere il mare.
Chi difende il mare potrebbe essere benissimo un altro gruppo di persone.

ehm...
era appunto quella che io ho definito "coda" del fenomeno :fagiano:

Doraneko
23-04-2009, 12:53
ehm...
era appunto quella che io ho definito "coda" del fenomeno :fagiano:

Ahn...avevo capito male allora!Sorry

zerothehero
23-04-2009, 13:16
ah no?
Meglio se ti rileggi il 3d mi sa :D

Come spiegato, probabilmente le attività dei pirati sono cominciate come opera di contrasto, che si sia creata una coda è fisiologico.

O forse infestando i mari semplicemente vorrebbero che alla lunga il traffico marino attraverso quelle acque cessasse.

Eccome no. :p
Tutte le navi sequestrate contenevano tutto, fuorchè monnezza..dai carrarmati, al petrolio ad altro..
Ma continua pure a credere alla balla megagalattica dei pirati paladini dell'ambiente e degli scaricatori abusivi che scaricano proprio in Somalia con i pirati e le navi della marina della Cina, della Francia, dell'Italia, degli Stati Uniti e di chissà chi altro..bisogna essere proprio cretini per scaricare lì... :sbonk:

fabry1981
23-04-2009, 13:37
Essere "cretini" per scaricare rifiuti tossici in Somalia?! :help:

Non capisco mai se il problema di certa gente è semplice disinformazione o volontaria ignoranza.......:rolleyes:

Ma se noi, con i rifiuti tossici, ci abbiamo addirittura costruito una strada, in Somalia...
Ma vediamo di fare un bel saltino indietro con la memoria, e di ripensare al marciume che si è scoperto dietro l'omicidio di Ilaria Alpi e il suo cameraman, prima di mostrare questa sicurezza... :muro:

Perchè è pur vero che di rifuti, armi, munizioni, casse di aiuti, in Somalia se ne sono perse tante...

baroneVonToben
23-04-2009, 14:27
Comunque ancora tutto da chiarire:confused:

zerothehero
23-04-2009, 15:05
Essere "cretini" per scaricare rifiuti tossici in Somalia?! :help:

Non capisco mai se il problema di certa gente è semplice disinformazione o volontaria ignoranza.......:rolleyes:

Ma se noi, con i rifiuti tossici, ci abbiamo addirittura costruito una strada, in Somalia...
Ma vediamo di fare un bel saltino indietro con la memoria, e di ripensare al marciume che si è scoperto dietro l'omicidio di Ilaria Alpi e il suo cameraman, prima di mostrare questa sicurezza... :muro:

Perchè è pur vero che di rifuti, armi, munizioni, casse di aiuti, in Somalia se ne sono perse tante...

Affermare con iattanza che i pirati in Somalia sequestrano le navi per amore dell'ambiente è come dire che la Mafia taglieggia i commercianti per protestare contro le ruberie dell'Assemblea Regionale Siciliana.

Poi nessuno nega che in passato vi siano stati degli sversamenti, cosa possibilissima..io manifesto tutta la mia perplessità sul fatto che ci sia chi fa sversamenti illegali in un tratto di mare che da circa un anno e mezzo è infestato dai pirati e presidiato da alcuni gruppi navali provenienti da alcuni paesi della com. internazionale.
Perchè proprio in Somalia, quando si può sversare in quasi tutta l'africa entro le 200miglia marine, con la quasi assoluta certezza di non avere le palle rotte dai pirati?
Perchè i pirati sequestrano navi che in tutta evidenza non hanno nulla a che fare con i traffici illeciti?

easyand
23-04-2009, 16:41
non diciamo stronzate galattiche per cortesia, chiunque conosca il fenomeno della pirateria somala sa che i pirati sono tutto forchè paladini dell' ambiente, attaccano ogni tipo di nave comprese le navi da crocera (nonchè quelle del world food program che portano cibo ai somali stessi!!!) e le loro richieste non sono mai ambientali, ma denaro sonante sotto forma di riscatti! Senza contare che la magior parte degli attacchi si svolgono non davanti alle coste somale ma di quelle yemenite da parte di gentaglia proveniente dal puntland.

OUTATIME
27-04-2009, 07:39
ROMA - La nave da crociera italiana Melody Msc, con a bordo 991 passeggeri e 536 membri dell'equipaggio (134 italiani, 39 dei quali turisti), è sfuggita ieri notte ad un attacco di pirati mentre si trovava ad un giorno di navigazione a nord delle Seychelles, davanti alle coste somale. L'assalto è fallito per la pronta reazione del comandante Ciro Pinto, dell'equipaggio e degli uomini della sicurezza a bordo: nonostante gli spari e il panico, non si segnalano feriti e i danni si limitano a fori di proiettili sulla fiancata. La Melody è poi stata raggiunta e scortata da una nave militare spagnola e sta navigando in convoglio e senza problemi verso la sua prossima destinazione, Aqaba, il porto giordano sul Mar Rosso, dove il suo arrivo è previsto per il 2 maggio. Il comando interforze che staziona nella acque del Corno d'Africa ha attivato ulteriori misure di sicurezza, con alcuni elicotteri militari che hanno pattugliato l'intera area.

- L'ASSALTO DI NOTTE: Secondo quanto ha raccontato all'ANSA il comandante, alle 21:35 ora italiana di ieri la Melody è stata attaccata da un gommone con sei uomini armati a bordo: hanno aperto il fuoco con fucili kalashnikov colpendo la fiancata sinistra al di sopra della linea di galleggiamento. Pinto ha ordinato manovre diversive: la nave è stata oscurata, ha fatto diverse manovre e il personale di sicurezza - di origine israeliana, "i migliori", come ha specificato oggi il direttore generale di Msc Domenico Pellegrino - ha risposto alle raffiche degli assalitori con le pistole in dotazione e gli idranti anti-incendio, rendendo troppo pericoloso l'abbordaggio per i pirati. Che infatti sono fuggiti poco dopo. La nave ha proseguito la navigazione a luci spente fino al momento in cui si è avuta la certezza di aver seminato gli aggressori. "Siamo molto orgogliosi. Il nostro equipaggio ha dimostrato di saper gestire prontamente l'emergenza", ha detto l'armatore sorrentino della Msc Gianluigi Aponte.

- COMANDANTE, SEMBRAVA LA GUERRA: "Non potrò mai dimenticare quello che è accaduto stasera: sembrava di stare in guerra", ha detto Pinto, aggiungendo che i sei pirati a bordo del gommone avevano certamente l'appoggio di una nave che si trovava in zona, visto che l'attacco è avvenuto in pieno oceano.

- A 180 MIGLIA DAL 'PARADISO': Al momento dell'attacco, la Melody si trovava a 180 miglia a nord di Port Victoria, capitale dell'arcipelago delle Seychelles. Sta effettuando una crociera di trasferimento che la riporterà dal Sudafrica in Italia il 7 maggio prossimo, con tappa nel porto di Napoli e sbarco a Genova il giorno seguente. Era partita il 17 aprile scorso da Durban; la scorsa notte aveva attraccato per una notte alle Seychelles.

- PROBABILE INCHIESTA PROCURA ROMA: E' "altamente probabile" che da domani la Procura di Roma apra un'inchiesta sull'attacco. Giovanni Ferrara, Procuratore capo di Roma ha detto all'ANSA che "per aprire il fascicolo si attende dall'unità di crisi della Farnesina arrivi la notizia del reato".

- LA RUSSA: PENSIAMO A TUTTE POSSIBILI CONTROMISURE: "E' una emergenza che sta diventando quotidiana", ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa. "Stiamo approntando tutte le possibili contromisure; ma la cosa che ci interessa di più è l'incolumità delle persone".

- PREOCCUPAZIONE TOUR OPERATOR, IPOTESI CAMBIO ROTTE: E' la possibilità che hanno le compagnie marittime italiane. Secondo Roberto Corbella, presidente dell'Associazione dei tour pperator, "un lato positivo di questo settore è proprio la sua versatilità, nel senso che si possono tranquillizzare i turisti che amano le crociere puntando su rotte più tranquille".

- INTELLIGENCE,PIRATI ALZANO TARGET: L'attacco è un segnale che i pirati somali non hanno timore di alzare il target delle loro azioni, puntando anche ad obiettivi contro cui finora non avevano mai osato: è quanto rilevano fonti di intelligence e militari.

- CONTINUA INCUBO MARINAI BUCCANEER: i sedici marittimi (10 italiani) del rimorchiatore italiano sono sempre nelle mani dei pirati che lo hanno sequestrati l'11 aprile. Stamani, intanto, é stato liberato dai predoni un piccolo cargo yemenita, il Sea Princess, sequestrato lo scorso gennaio con 15 membri dell'equipaggio a bordo, mentre sempre oggi è stata sequestrata una petroliera yemenita.
Per chi ancora crede alla storia dei rifiuti tossici.....
Forse stavano cacando in mare.... :O

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_937040402.html

dave4mame
27-04-2009, 08:15
adesso vediamo se i campioni della world correctness hanno il coraggio di alzarsi e dire "scusate, causa un abbaglio ho sparato una cagata di proporzioni bibliche"...

OUTATIME
05-05-2009, 12:58
ROMA - Una nave italiana è stata attaccata dai pirati nel golfo di Aden questa mattina. L'intervento di un elicottero e della fregata Maestrale della Marina Militare che si trovava in zona ha messo in fuga i criminali. La nave attaccata - una gasiera - si chiama Neverland, della compagnia Finaval. Si trovava in navigazione nel golfo di Aden da ovest verso est, diretta in India, quando alle sette circa di stamattina e' stata avvicinata da un barchino che in precedenza aveva gia' provato ad accostarsi ad un'altra nave. Il capitano della Neverland ha quindi messo in atto le procedure previste in questi casi ed ha chiamato i soccorsi via radio. La fregata Maestrale della Marina si trovava in missione non lontano ed e' subito intervenuta prima inviando un elicottero e poi avvicinandosi alla zona dell'attacco. I pirati hanno quindi preso la fuga e la Neverland ha potuto proseguire il suo viaggio. Non sono stati sparati colpi.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_959080044.html


Altra nave nota per il trasporto di rifiuti tossici.... :O

Noir79
05-05-2009, 13:34
Potrebbe anche essere vero, non lo metto in dubbio, ma...

...detto da qualcuno con quella signature perde molta credibilità.

jpjcssource
05-05-2009, 14:06
Potrebbe anche essere vero, non lo metto in dubbio, ma...

...detto da qualcuno con quella signature perde molta credibilità.

Firma che oltretutto a me sembra tanto spam che fa pubblicità al libro.....:rolleyes:

zerothehero
05-05-2009, 14:55
Non vorrei infierire..ma la melody in realtà buttava rifiuti tossici in somalia? :sofico:

Gio22
05-05-2009, 18:53
c'è chi nn perde mai occasione di mostrarsi ridicolo.

questo 3D ne è l'emblema.

maxsona
05-05-2009, 19:07
Piccolo OT

Per qualche giornale la Neverland era un mercantile, per altri ancora una porta container ... in realtà ...

http://www.finaval.com/Finaval/sito.nsf/C55F453687C9A4F6C125704C005FA2E1/$file/Neverland.pdf

Paganetor
05-05-2009, 19:24
boh, può nche essere, ma:

- non risulta alcuna notizia di pirati che indicono una conferenza stampa per mostrare il contenuto delle navi che - a loro dire - trasportavano scorie nocive

- hanno attaccato anche navi da crociera (dubito che le carichino con fusti di sostanze tossiche da scaricare in mare)

- solo un cretino continuerebbe ad andare in quella zona di mare per scaricare le ipotetiche sostanze: è come voler scippare un poliziotto dentro una caserma... ci sono molti altri posti (per niente pattugliati) nei quali buttare la merda (e pure più vicini, che a risparmiare carburante non si sbaglia mai!)

- stiamo prendendo per oro colato le affermazioni di pirati e mettiamo in dubbio quelle dei nostri armatori: lungi dal voler difendere "i nostri", non vedo però cosa ci sia di valido e affidabile in quello che mi dice un "pirata"

quindi va bene indagare su tutti i fronti, ok verificare tutto, ma non lanciamoci contro la gente solo perchè qualcuno ha puntato il dito...

M4UR0X
05-05-2009, 22:48
Chi non sceglierebbe una zona infestata dai pirati per buttare rifiuti tossici?
E' il luogo ideale. :sofico:

:D :D :D :D :D

OUTATIME
06-05-2009, 08:29
Firma che oltretutto a me sembra tanto spam che fa pubblicità al libro.
...detto da qualcuno con quella signature perde molta credibilità.
Scusate... ma della firma di chi state parlando?

jpjcssource
06-05-2009, 08:39
Scusate... ma della firma di chi state parlando?

Io dell'autore di questo thread ;)

OUTATIME
06-05-2009, 09:13
Io dell'autore di questo thread ;)
Ah... la noto solo ora.... :p