View Full Version : Madre perde un figlio e raccoglie il suo sperma: «Diventerà padre»
Dream_River
11-04-2009, 17:05
Madre perde un figlio e raccoglie
il suo sperma: «Diventerà padre»
La mamma di Nikolas Evans, ucciso in una rissa, sta cercando una volontaria da fecondare
WASHINGTON - Una storia di amore materno estremo sta spaccando in due l’America. Nikolas Evans, un giovane di 21 anni che voleva sposarsi e avere figli, è stato ucciso in una rissa a Bedford nel Texas. E la madre Missy Evans, di 42 anni, divorziata, ha ottenuto che gli fosse prelevato lo sperma da morto per fecondare una volontaria. La donna non ha ancora trovato chi porterà a termine la gravidanza, ma è certa di riuscirci. «Alleverò io il figlio di Nikolas nella sua memoria» ha dichiarato. «Nikolas mi aveva persino detto che nome voleva dargli». Il giovane, caduto a terra sbattendo la testa in seguito a un pugno, è morto di trauma cranico il 5 scorso.
L'AUTORIZZAZIONE - La madre ha subito consultato un urologo, che la ha assicurata che anche da morto avrebbe potuto diventare padre, e ha chiesto l’autorizzazione al tribunale. Avutala, ha predisposto per la conservazione dello sperma e si è messa alla ricerca di una “surrogate mother”, come vengono chiamate le donne che si prestano a essere fecondate a pagamento, in genere per dare figli a coppie dove la moglie non può concepire. «Non c’è stata contestazione da parte di nessuno» ha affermato il suo legale, Mark Mueller.
LA CONTESTAZIONE - La contestazione è tuttavia esplosa quando la vicenda è diventata pubblica. Parte dei media si sono schierati per Missy Evans, scrivendo che fa solo la volontà del figlio, parte contro, scrivendo che l’idea di fare di un morto un padre è macabra. Anthony Mayo, il direttore del Centro di etica e di responsabilità pubblica del Texas, ha obiettato che la donna vuole “rimpiazzare” egoisticamente il figlio perduto con il nipote. Art Caplan della Università della Pennsylvania ha ammonito che «il giorno che apprendesse la verità, un bambino nato in queste circostanze potrebbe avere seri problemi». Secondo Caplan, nell’ultimo decennio si sono verificate in America circa mille vicende analoghe. Ma, ha precisato, «mi risulta che alla fine le madri, le mogli, le fidanzate dei defunti abbiano sempre rinunciato al progetto: so solo di figli in provetta di padri destinati a morire in breve tempo ma ancora vivi al momento della fecondazione». Missy Evans ha confutato le critiche: «Ho altri due figli - ha spiegato - e li ho consultati, insieme col mio ex marito, con altri familiari, con amici. Siamo tutti d’accordo e sappiamo che Nikolas sarà felice della nostra decisione».
Fonte: http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_11/sperma_figlio_morto_c447b30a-26a8-11de-ba4e-00144f02aabc.shtml
:doh: :banned:
è ovvio che una madre sbrocchi di brutto se le muore il figlio in circostanze tragiche,
ma è compito di parenti e amici darle una mano a rinsavire.
altro che atto d'amore, questo è puro atto d'egoismo
ha perso il figlio e ne vuole 'naltro per colmare il vuoto affettivo ... capibile
non condivisibile.
mmm ...in questo particolare caso penso che la madre abbia tutto il diritto di agire in tale modo.
probabilmente legalmente si.
probabilmente legalmente si.
legalmente potrebbe pure non averlo ( qui in Italia non le darebbero il permesso )
la madre sta solo adempiendo a un imperativo del tutto naturale per una donna : permettere alla sua progenie di continuare a riprodursi.
naturale che un morto metta incinta una donna con fecondazione artificiale??
ma dove?
giusto nella storia mitologica egiziana di OSIRIDE...
"per assecondare il desiderio del figlio di avere un figlio..."
e se il figlio avesse avuto il desiderio di ammazzare qualcuno, che faceva? provvedeva lei stessa "per assecondare il suo desiderio"?'
bho...
mi pare che si sragioni.
è morto.
punto, finish, è andato, la sua storia è finita.
punto stop.
succede a tutti prima o poi è meglio ricordarselo. imho la tipa ha serio bisogno di assistenza del "dottore della mente", e non dico per offendere, anzi, capisco il dramma... ma la situazione è clinica.
beh , se gli spermatozoi si muovono ancora è irrilevante che il padre sia vivo o morto , anche dal punto di vista "naturale "
ma in casi come questo non me la sento di condannare la madre .
sarebbe come condannare una donna gravemente inferma che cerca di mettere al mondo un figlio ....
uguale proprio...
:rolleyes:
luckyluke5
11-04-2009, 18:05
rispetto il dolore della madre
personalmente, lo trovo semplicemente allucinante
Senza Fili
11-04-2009, 18:10
in Italia ci dimentichiamo del militare in stato vegetativo fatto sposare per forza?
Non è uguale?
killercode
11-04-2009, 18:26
in Italia ci dimentichiamo del militare in stato vegetativo fatto sposare per forza?
Non è uguale?
quello è brutto, questo è malato, la tipa è da curare pesantemente
Che differenza fa se il donatore è morto o vivo? :O
Se uno dona sperma e poi muore, la donna che va alla banca di sperma a prendere il suo sperma mica la sa che è morto, anche se parte dal presupposto che sia vivo...
la differenza sta nella psiche. all'atto pratico non cambia.
una madre (e sppiamo l'attaccamento morboso delle madri nei confronti dei figli maschi) cerca una donna-utero da pagare perchè questa si faccia inseminare artificialmente con lo sperma del cadavere per poi "portato a maturazione" il bambino consegnarglielo come pattuito da contratto di affitto...
io direi di sproloqui mentali e affettivi e imho pure morali ce ne son per far lavorare per qualche anno un medico bravo, e non son religioso.
momo-racing
11-04-2009, 19:12
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
LOL!
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
...e non lo so ... se era peggio così o peggio affittando a soldi un utero, eh...
imho sempre di uno bravo c'è bisogno.
in Italia ci dimentichiamo del militare in stato vegetativo fatto sposare per forza?
Non è uguale?
Ma lì almeno si potrebbe tirare in ballo una manovra (contorta per carità) per assicurare alla fidanzata diventata poi moglie una pensione pensione
E' assurdo lo so, ma in uno stato che vede i PACS come uno dei mali assoluti certi paradossi non sono rari.
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
Giuro che prima di leggere il tuo post stavo pensando la stessa cosa...
-kurgan-
11-04-2009, 19:30
per un bambino è un bene nascere in quel modo? direi proprio di no, psicologicamente sapere di essere nato dallo sperma di un cadavere mi sembra un filo traumatico.
:.Blizzard.:
11-04-2009, 19:50
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
:asd:
ConteZero
11-04-2009, 20:04
Non ci vedo niente di trascendentale, alla fine c'è tanta gente che ricorre all'eterologa per problemi d'infertilità di coppia che questo sembra solo un "caso particolare" (anche perché non credo che le banche del seme tengano conto di quali donatori sono vivi e quali sono morti).
La questione di "pochezza umana" è legata alla madre che, molto probabilmente, ha battuto fortemente la testa... ma anche lì vabbé, problemi suoi e del servizio sanitario, nel caso qualcuno chiederà l'interdizione.
gabi.2437
11-04-2009, 20:06
Prima si criticano le cose "perchè non sono naturali", ora che è tutto nature ci si lamenta lo stesso?
Istinto di sopravvivenza, di proseguimento della specie, le BASI di ogni specie
ConteZero
11-04-2009, 20:06
almeno ha mantenuto quel minimo di senno per non mettersi in cinta da sola, sarebbe stata la ciliegina sulla torta :D
Sarebbe stato geneticamente deprecabile.
Avendo il seme del figlio un 50% buono del DNA della madre (difetti genetici inclusi) farlo riunire col DNA della madre avrebbe portato ad un rischio altissimo di malformazioni genetiche o altre tare (al pari di chi ingravida la madre).
killercode
11-04-2009, 20:27
Prima si criticano le cose "perchè non sono naturali", ora che è tutto nature ci si lamenta lo stesso?
Istinto di sopravvivenza, di proseguimento della specie, le BASI di ogni specie
sicuramente la procreazione della specia è la prima cosa che ha pensato vedendo il cadavere del figlio :O
ma per favore...questa desidera un figlio geneticamente suo al punto tale da essere disposta a prendere lo sperma del proprio figlio naturale e fecondarlo artificialmente in cambio di soldi.
insomma è schizzata di brutto altro che naturale
sarebbe come condannare una donna gravemente inferma che cerca di mettere al mondo un figlio ....
Mah, io una donna che abbia malattie genetiche la condannerei se volesse avere figli... :stordita:
Non riesco a trovare nessuna traccia di amore nel desiderio di mettere al mondo un essere umano ORFANO ancora prima di essere concepito.
MesserWolf
12-04-2009, 10:59
la gente è matta c'è poco da fare ....
Ziosilvio
12-04-2009, 12:23
Diventerà padre.
Evidente lapsus, in realtà la signora voleva dire "diventerò nonna".
Secondo voi?
Secondo voi?
Secondo me vuole tappare il buco lasciato dal figlio con un nipote che glielo ricordi.
Comportamento tipico di chi non sa accettare la realtà: comprensibile ma non giustificabile nelle conseguenze.
Iceforge
12-04-2009, 13:58
L'atto in se non lo trovo tanto strano, e se venisse provato senza dubbio che la persona interessata non avrebbe avuto obiezioni allora tutto OK imho.
Il problema è la reazione della gente verso il bambino o la bambina, già lo vedo a scuola che lo sfottono "Zombie zombie~ sei nato da un morto~" o che si fà i problemi mentali del tipo "Sono nato senza amore.", "Sono uno fenomeno da baraccone.", ecc.
Mi duole dirlo, ma la società non è ancora pronta per cose così estreme, anche se per carità, a me starebbe bene pure che clonassero i morti, ho la mente molto aperta :sofico:
entanglement
12-04-2009, 14:15
Non ci vedo niente di trascendentale, alla fine c'è tanta gente che ricorre all'eterologa per problemi d'infertilità di coppia che questo sembra solo un "caso particolare" (anche perché non credo che le banche del seme tengano conto di quali donatori sono vivi e quali sono morti).
La questione di "pochezza umana" è legata alla madre che, molto probabilmente, ha battuto fortemente la testa... ma anche lì vabbé, problemi suoi e del servizio sanitario, nel caso qualcuno chiederà l'interdizione.
questo è un grave caso di narcisismo. a rigore sarei per lasciarla fare, senza però darle l'affido.
NetEagle83
12-04-2009, 14:15
Concordo pienamente sul problema psicologico della tipa (vuole colmare il vuoto con un'altra creatura che sia "sangue del suo sangue") e sulla necessità di uno psicologo di quelli bravi.
Concordo anche che, almeno in parte, vi sia alla base del gesto l'innato istinto di riproduzione della specie. Anzi, la mia idea è che il momento di "sbandamento mentale" dovuto alla morte del figlio ha messo in moto, in maniera alquanto distorta, il desiderio inconscio di perpetuare la propria genealogia di famglia...
Però, detto ciò... sarò matto io, ma in tutto ciò non ci vedo nulla di particolarmente "grave" dal punto di vista morale... cioè, in realtà il problema vero secondo me è che il tizio non era sposato/fidanzato... in quel caso la "vedova", in fin dei conti, avrebbe avuto comunque un figlio dal suo compagno, cosa del tutto legittima, no?
Quindi forse è meglio dire che è "l'affitto dell'utero" che ha intenzione di chiedere la donna ad essere un gesto moralmente/socialmente deprecabile... che dite?
Mi vien da ridere a leggere che si giustifica il tutto affermando che la donna sarebbe mossa da istinto di conservazione della specie. A me pare piuttosto che non abbia affatto elaborato il lutto e che, mossa da egoismo e poca lucidità, cerchi di fare qualcosa che non le è e che non deve esserle concesso di fare.
29Leonardo
12-04-2009, 15:37
Mi vien da ridere a leggere che si giustifica il tutto affermando che la donna sarebbe mossa da istinto di conservazione della specie. A me pare piuttosto che non abbia affatto elaborato il lutto e che, mossa da egoismo e poca lucidità, cerchi di fare qualcosa che non le è e che non deve esserle concesso di fare.
Sono d'accordo.
NetEagle83
12-04-2009, 15:42
Mi vien da ridere a leggere che si giustifica il tutto affermando che la donna sarebbe mossa da istinto di conservazione della specie. A me pare piuttosto che non abbia affatto elaborato il lutto e che, mossa da egoismo e poca lucidità, cerchi di fare qualcosa che non le è e che non deve esserle concesso di fare.
Ma certo, questo è quasi fuori da ogni dubbio... quello che dico io è che proprio questo momentaneo trauma psicologico ha fatto riaffiorare, in maniera distorta, intendiamoci, l'istinto di conservazione della specie (e anche il desiderio inconscio di dar continuità alla propria famiglia), che è comunque innato all'uomo...
Però perchè dici che "non deve esserle concesso" di fare questa cosa? Cioè, condanni il concetto in sè di una fecondazione con lo sperma di una persona non viva, oppure il fatto che cerchi una donna, che pur non avendo mai visto in vita sua il figlio, sia disposta a farsi fecondare?
Se questo tizio fosse stato sposato o comunque avesse avuto una relazione stabile, saresti stato d'accordo ad una ipotetica fecondazione della vedova?
akfhalfhadsòkadjasdasd
12-04-2009, 16:09
secondo me squallidamente umano.
Capellone
12-04-2009, 16:44
la signora ha 42 anni, una che sfiora la menopausa non ha alcun contributo da dare alla prosecuzione della specie dato che la natura impedisce a donne troppo vecchie di concepire o di terminare la gravidanza regolarmente.
in secondo luogo il figlio non è un donatore volontario, è semplicemente morto.
Non sta donando un organo per salvare la vita a qualcuno, gli è stato sottratto lo sperma indipendentemente dalla sua volontà e sarà usato indipendentemente dalla sua volonta da persone che non ne hanno diritto per procreare con l'utero in affitto di una sconosciuta.
questa è mancanza di rispetto per il defunto e per la vita del possibile figlio.
L'atto in se non lo trovo tanto strano, e se venisse provato senza dubbio che la persona interessata non avrebbe avuto obiezioni allora tutto OK imho.
Il problema è la reazione della gente verso il bambino o la bambina, già lo vedo a scuola che lo sfottono "Zombie zombie~ sei nato da un morto~" o che si fà i problemi mentali del tipo "Sono nato senza amore.", "Sono uno fenomeno da baraccone.", ecc.
Mi duole dirlo, ma la società non è ancora pronta per cose così estreme, anche se per carità, a me starebbe bene pure che clonassero i morti, ho la mente molto aperta :sofico:
Non riesco a trovare nessuna traccia di amore nel desiderio di mettere al mondo un essere umano ORFANO ancora prima di essere concepito.
Mi vien da ridere a leggere che si giustifica il tutto affermando che la donna sarebbe mossa da istinto di conservazione della specie. A me pare piuttosto che non abbia affatto elaborato il lutto e che, mossa da egoismo e poca lucidità, cerchi di fare qualcosa che non le è e che non deve esserle concesso di fare.
la signora ha 42 anni, una che sfiora la menopausa non ha alcun contributo da dare alla prosecuzione della specie dato che la natura impedisce a donne troppo vecchie di concepire o di terminare la gravidanza regolarmente.
in secondo luogo il figlio non è un donatore volontario, è semplicemente morto.
Non sta donando un organo per salvare la vita a qualcuno, gli è stato sottratto lo sperma indipendentemente dalla sua volontà e sarà usato indipendentemente dalla sua volonta da persone che non ne hanno diritto per procreare con l'utero in affitto di una sconosciuta.
questa è mancanza di rispetto per il defunto e per la vita del possibile figlio.
La penso esattamente come voi.
Trovo la vicenda disgustosa e rimango allibito di fronte a certi comportamenti umani (o disumani?).
NetEagle83
12-04-2009, 16:53
la signora ha 42 anni, una che sfiora la menopausa non ha alcun contributo da dare alla prosecuzione della specie dato che la natura impedisce a donne troppo vecchie di concepire o di terminare la gravidanza regolarmente.
in secondo luogo il figlio non è un donatore volontario, è semplicemente morto.
Non sta donando un organo per salvare la vita a qualcuno, gli è stato sottratto lo sperma indipendentemente dalla sua volontà e sarà usato indipendentemente dalla sua volonta da persone che non ne hanno diritto per procreare con l'utero in affitto di una sconosciuta.
questa è mancanza di rispetto per il defunto e per la vita del possibile figlio.
Ma quando mai... a 42 anni si è abbastanza al limite, ma si può tranquillamente concepire e portare a termine la gravidanza nel migliore dei modi!
Per il resto... beh, sulla volontà del defunto credo che ne possa sapere di più la madre (ferma restando la poca lucidità che è evidente e che va comunque considerata), e di mancanza di rispetto per il bambino non ne vedo... o meglio, non è nulla di dissimile da quanto fanno certe madri single che si rivolgono alla banca del seme.
Ripeto, se invece che cercare un'estranea ad essere fecondata fosse stata la moglie o leggittima compagna, avreste avuto lo stesso giudizio?
ConteZero
12-04-2009, 16:53
Stando ad una logica abbastanza "semplice" potrebbe comprarsi un ovulo (notoriamente molte universitarie vendono i propri ovuli per mantenersi), farlo fecondare e poi impiantarselo lei... come "utero in affitto" dovrebbe andar bene lei stessa.
Per il resto boh, son fatti suoi e di sicuro c'è di meglio da fare per il mondo che preoccuparsi per una fialetta di sperma ed una cellula-uovo che non fanno male a nessuno (men che mai a loro stessi se hanno la possibilità di diventare persona).
Quanto alla persona che verrà... decideranno le leggi chi l'avrà in "custodia" fino al diciottesimo anno.
NetEagle83
12-04-2009, 16:59
Stando ad una logica abbastanza "semplice" potrebbe comprarsi un ovulo (notoriamente molte universitarie vendono i propri ovuli per mantenersi), farlo fecondare e poi impiantarselo lei... come "utero in affitto" dovrebbe andar bene lei stessa.
Per il resto boh, son fatti suoi e di sicuro c'è di meglio da fare per il mondo che preoccuparsi per una fialetta di sperma ed una cellula-uovo che non fanno male a nessuno (men che mai a loro stessi se hanno la possibilità di diventare persona).
Quanto alla persona che verrà... decideranno le leggi chi l'avrà in "custodia" fino al diciottesimo anno.
Beh oddio... tu sei andato un po' oltre ciò che immaginavo io... :D
Come l'hai messa tu effettivamente è un tantino... non so che termine usare... "inumano" ecco.
Ma se una donna che vuol diventare madre e non ha un compagno (ce ne sono eh...) decidesse di realizzare il desiderio di questa donna... boh, io non ci vedo nulla di riplorevole.
ConteZero
12-04-2009, 17:09
Beh oddio... tu sei andato un po' oltre ciò che immaginavo io... :D
Come l'hai messa tu effettivamente è un tantino... non so che termine usare... "inumano" ecco.
Ma se una donna che vuol diventare madre e non ha un compagno (ce ne sono eh...) decidesse di realizzare il desiderio di questa donna... boh, io non ci vedo nulla di riplorevole.
Secondo me il problema è che voi vedete troppo i figli come fossero "funzione" dei genitori.
Legalmente (ma anche moralmente) una persona (dal terzo-quinto mese dal concepimento in poi) è un individuo a sé stante, individuo che lo Stato (inteso come insieme della popolazione di un paese) affida alle persone più adatte per accudirlo fino a quando questi non sarà un adulto capace di prendersi le sue responsabilità.
Non è una "cosa" "di" qualcuno, dal terzo/quinto mese è una persona, e come tale è esterno e slegato a chi l'ha concepito.
Prima del concepimento semplicemente NON E', e quindi NON HA diritti o tutele.
Dal concepimento al terzo/quinto mese è un individuo "in divenire", "in potenza" e come tale ha alcuni diritti dovuti al suo status di "quasi persona" inscindibile dal genitore che lo stà facendo crescere.
In questo la genitorialità "paterna" non entra in gioco e quella "materna" esce dal discorso al terzo/quinto mese.
E'soltanto per una questione pratica, tutt'altro che automatica, che il nascituro (o anche solo l'individuo) viene AFFIDATO ai genitori e/o ai parenti dei genitori; semplicemente perché lo Stato stabilisce, secondo un condivisibile ragionamento, che i parenti siano le persone che più e meglio si occuperanno dell'individuo nel periodo in cui questi non è ancora autosufficiente.
Ma certo, questo è quasi fuori da ogni dubbio... quello che dico io è che proprio questo momentaneo trauma psicologico ha fatto riaffiorare, in maniera distorta, intendiamoci, l'istinto di conservazione della specie (e anche il desiderio inconscio di dar continuità alla propria famiglia), che è comunque innato all'uomo...
Però perchè dici che "non deve esserle concesso" di fare questa cosa? Cioè, condanni il concetto in sè di una fecondazione con lo sperma di una persona non viva, oppure il fatto che cerchi una donna, che pur non avendo mai visto in vita sua il figlio, sia disposta a farsi fecondare?
Se questo tizio fosse stato sposato o comunque avesse avuto una relazione stabile, saresti stato d'accordo ad una ipotetica fecondazione della vedova?
La volontà del figlio c'è? No, è solo quella della madre. Ha prelevato il suo sperma senza il suo consenso ed ora vuole utilizzarlo per fecondare un ovulo, di nuovo senza il suo consenso. Certe procedure prevedono, oltre che una "donatrice" d'utero, un donatore del seme. Naturalmente entrambi consenzienti. Senza queste scelte volontarie (libere ed informate), la vedo una strada non percorribile ed eticamente sbagliata. Anzi mi stupisce che si consideri la cosa serenamente fattibile.
ConteZero
12-04-2009, 17:23
La volontà del figlio c'è? No, è solo quella della madre. Ha prelevato il suo sperma senza il suo consenso ed ora vuole utilizzarlo per fecondare un ovulo, di nuovo senza il suo consenso. Certe procedure prevedono, oltre che una "donatrice" d'utero, un donatore del seme. Naturalmente entrambi consenzienti. Senza queste scelte volontarie (libere ed informate), la vedo una strada non percorribile ed eticamente sbagliata. Anzi mi stupisce che si consideri l'ipotesi piuttosto serenamente fattibile.
Dipende dal paese in cui si svolge il tutto e dalle coperture legislative.
Per lo Stato italiano un corpo (qualsiasi corpo) è dello Stato, quindi qualsiasi pratica/fluido/prelievo dev'essere autorizzato/avallato dallo Stato e quel che si ottiene è dello Stato.
Se in un altro paese si stabilisce che il corpo è della famiglia allora la famiglia ha il diritto di farci quel che gli pare, compreso estrarre il liquido seminale (che, venendo dal corpo, è pure lui "della famiglia").
A quel punto in una pratica di fecondazione in vitro l'origine dello sperma non conta (tant'è che è possibile anche comprarlo in una banca del seme).
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