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View Full Version : I Figli di una sola metà del cielo


Dream_River
08-04-2009, 22:51
Inchiesta / In Italia più di centomila i ragazzi di genitori gay
"Nuclei senza diritti". Ma gli esperti: "Relazioni che funzionano"
Hanno due mamme o due papà
I figli di una sola metà del cielo

HANNO due mamme. O due papà. A volte tre genitori. Sono centomila in Italia secondo le ultime stime, ma forse molti di più. I più grandi sfiorano l'adolescenza, i più piccoli, concepiti all'estero nei centri di fecondazione assistita, hanno pochi anni, alcuni pochi mesi. Figli e figlie di genitori gay. Di una sola metà del cielo. Bimbi sereni dicono gli psicologi, gli insegnanti, i pediatri che li analizzano e li "monitorano" fin dalla culla negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Inghilterra, e adesso anche in Italia. Nati da relazioni eterosessuali o nella coppia omosessuale stessa, tra due donne o due uomini, complice la Scienza e le più ardite tecniche di procreazione artificiale: sono l'ultima frontiera della famiglia, la più inedita, la meno riconosciuta, la più controversa.

Si chiamano nuclei "omogenitoriali", adattamento dal francese homoparentalité, per l'anagrafe italiana non esistono, la legge li ignora, la Chiesa li condanna, le istituzioni li osteggiano. Invece sono sempre di più, nel nostro paese il 17,7% degli omosessuali e il 20,5% delle lesbiche con più di 40 anni ha uno o più figli, e il 49% delle coppie omosessuali dichiara di voler diventare genitore, un vero e proprio gayby boom, come lo hanno definito i sociologi americani, un boom di bambini nati dalle unioni gay. Scrive Giulia Porretti, maestra di Pordenone: "Martina nei suoi disegni rappresenta mamma Alessia e mamma Franca, più il gatto di casa. Non è stato facile, all'inizio, comprendere. Poi ci siamo abituate. Martina ci guarda con occhi sereni ed è la più brava della classe".

Cronache da un mondo sommerso che inizia a chiedere rispetto, diritti, visibilità. In Francia, pochi giorni fa, il Governo di Nicolas Sarkozy ha presentato un disegno di legge che legittima, in modo esplicito, "i nuclei composti tra due adulti dello stesso sesso tra le nuove configurazioni familiari". In Italia le famiglie omosessuali si sono consorziate in "Famiglie arcobaleno", una proposta di legge del Pd chiede i loro bimbi vengano tutelati, ma restano nuclei fantasma. Intanto i figli nascono, crescono, vanno a scuola, fanno la vita dei loro coetanei... E ieri giorno del papà, hanno festeggiato a Genova la "festa delle famiglie". Anche quelle in cui si cresce con due genitori dello stesso sesso.

Nella stanza di Arianna, 6 anni, figlia di Federica che vive con Cecilia, sua nuova compagna, Cenerentola e il principe volteggiano abbracciati sul muro, mentre Minni e Topolino si guardano complici. Siamo a Roma, nella periferia che si estende verso la Via del Mare, tra case nuove e scheletri di palazzi. Federica Bruni, 34 anni, infermiera, descrive la faticosa scoperta e poi la conquista di un amore gay, dopo una vita eterosessuale, un matrimonio, la separazione, la messa al bando dalla famiglia e le minacce dell'ex marito. "Arianna sa che per me Cecilia è un affetto grande, adesso dice che ha due mamme, ci vede dividere il letto matrimoniale come prima lo dividevo con suo padre. Certo per lei l'amore resta quello tra un uomo e una donna, mi sembra naturale che sia così... Sa anche che presto arriverà un altro bambino, Cecilia ed io andremo a Copenaghen e Cecilia farà l'inseminazione artificiale con il seme di un donatore: saremo una famiglia a tutti gli effetti, anche se per la legge italiana il nostro bambino sarà soltanto figlio di Cecilia, lo Stato riconosce unicamente il padre o la madre "biologici". Io semplicemente non esisto".

Federica tocca il cuore del problema, quello che ha portato Giuseppina La Delfa, docente di francese, trapiantata in Italia da 19 anni in un minuscolo paesino vicino ad Avellino e mamma di una bambina di 5 anni, a fondare insieme ad altri genitori le "Famiglie Arcobaleno". "Siamo migliaia ma c'è ancora una gran paura a mostrarsi, a dichiararsi. In "Famiglie Arcobaleno" siamo circa 500 tra adulti e bambini, quasi tutti i nostri figli sono nati "nella coppia", con la fecondazione assistita per le donne, attraverso il seme di un donatore o di un amico, e con le "maternità surrogate" per i maschi. La mia compagna Raphaella ed io siamo andate in Belgio, nel centro "Azvub", volevamo che fosse lei a portare avanti la gravidanza, ma c'erano dei problemi e così è toccato a me... La cosa assurda però è che la mia compagna per la legge italiana non può prendersi cura di nostra figlia, se io morissi la bambina resterebbe sola pur avendo un altro genitore...". È particolare la storia di Giuseppina, che oggi ha 46 anni, è nata in Francia da genitori emigrati dalla Sicilia, ed è poi tornata a vivere in un minuscolo borgo campano, senza fare mistero della propria omosessualità. Anzi, dando il via ad una vera campagna di outing durante la gravidanza. "Volevo che la gente del paese fosse preparata all'evento, all'arrivo di una bambina figlia di due lesbiche, e l'accoglienza è stata superiore alle aspettative, L. è piena di amici, allegra solare... No, non mi sento egoista ad averla privata del padre: io le ho dato la vita, cosa può esserci di più bello?".

Una famiglia come le altre, si potrebbe obiettare, con un padre e una madre, ed è questa infatti la tesi di chi ritiene che le famiglie gay siano dannose per lo sviluppo di un bambino. Ma è proprio un esperto di infanzia e adolescenza, Gustavo Pietropolli Charmet, a chiarire perché invece si può crescere bene anche in un contesto così atipico. "Oggi è in corso una modificazione cruciale sia della maternità che della paternità: si va sempre di più verso situazioni in cui i genitori si occupano a staffetta dei figli o verso famiglie monogenitoriali. Questo vuol dire - spiega Charmet - che di volta in volta il padre e la madre incarnano entrambi i ruoli, sono cioè le due figure insieme, i maschi si "maternalizzano" e le donne acquistano autorità. Ed è ciò che accade nelle coppie omosessuali: se un figlio viene allevato da due padri è inevitabile che questi sviluppino anche una parte materna, e così accade nel caso di famiglia con due madri. E i bambini cresciuti in questi contesti non manifestano alcun problema diverso dai loro coetanei". Aggiunge Margherita Bottino, sociologa, autrice di diversi saggi sulla "omogenitorialità", tra cui il libro "La gaia famiglia": "Quando una coppia gay decide di fare un figlio, i due padri o le due madri preparano il terreno e invece di nascondersi cercano la massima visibilità. E la società di solito è più pronta di quanto si creda. Il vero problema è la non esistenza giuridica di queste famiglie. I pediatri americani hanno dimostrato che nelle realtà dove il loro status è riconosciuto i bambini sono più sereni...".

Ed è infatti un percorso di assoluta trasparenza quello intrapreso da Tommaso e Gianfranco, insegnanti romani quarantenni, oggi padri di una piccola di tre anni e di un bimbo di 6 mesi, nati in California attraverso due "maternità" surrogate. Una sorta di "acrobazia" procreativa, ma i due neo-padri, impegnati in un full time di biberon e pannolini, affermano di cavarsela benissimo. "Prima di lanciarci in questa avventura - spiega Tommaso - abbiamo cercato di capire effettivamente come vivono i bambini nati da coppie gay. Ci siamo interrogati sull'eventualità che ai nostri figli potesse mancare una figura femminile, ma ci sono due nonne, diverse zie, e abbiamo deciso mantenere un rapporto anche con la mamma portatrice". "Nostra figlia va al nido pubblico - continua Gianfranco -all'inizio le maestre erano sconvolte, smarrite, poi hanno iniziato a fidarsi, hanno addirittura inventato una favola in cui ci sono le zebre con due mamme, e i cuccioli di leone con due papà... Le difficoltà arriveranno, perché la campagna contro l'omogenitorialità è forte, ma adesso siamo una famiglia, ed è questo che conta".

(20 marzo 2009)

Non pensavo che i genitori omosessuali in Italia fossero così tanti :eek:
In parte ciò mi da fiducia perchè forse un giorno riuscirò anche io a essere genitore, ma sinceramente mi chiedo dove trovino le risorse, anche economiche, tutti quegli omosessuali che sono riusciti a diventare genitore.
Aldilà dei figli nati da una relazione eterosessuale, un omosessuale che voglia diventare genitore a di fronte a se solo strade costose

TeknoMan
08-04-2009, 22:54
100000? mi sembrano dati un po' sparati a cazzo sinceramente.

Dream_River
08-04-2009, 22:57
100000? mi sembrano dati un po' sparati a cazzo sinceramente.

A me sembra un dato credibile, si allinea perfettamente alla stima del rapporto Kinsey :fagiano:

Lagun85
09-04-2009, 08:01
Puoi mettermi anche il link?vorrei salvarlo a spargerlo in giro ;)

SuperMario=ITA=
09-04-2009, 09:47
resto del parere che se due gay/lesbiche vogliono mettersi inseme/sposarsi/convivere a me sta benissimo, nessun problema, ma che lascino fuori i bambini. Un bambino ha diritto a crescere in una famiglia "normale", punto. Bene, aspetto tutte le vostre teorie che dicono che una famiglia gay è normale, su...avanti...

Necromachine
09-04-2009, 09:57
resto del parere che se due gay/lesbiche vogliono mettersi inseme/sposarsi/convivere a me sta benissimo, nessun problema, ma che lascino fuori i bambini. Un bambino ha diritto a crescere in una famiglia normale, punto. Bene, aspetto tutte le vostre teorie che dicono che una famiglia gay è normale, su...avanti...

Quoto, l'unico appunto è che toglierei le virgolette sul 'normale' :D .

Credo comunque che le statistiche siano state sicuramente gonfiate per fini propagandistici :rolleyes: .

SuperMario=ITA=
09-04-2009, 10:00
Quoto, l'unico appunto è che toglierei le virgolette sul 'normale' :D .

Credo comunque che le statistiche siano state sicuramente gonfiate per fini propagandistici :rolleyes: .

si, le ho messe perchè oggi ogni famiglia ha le sue storie, tra casini, divorzi, separazioni, tradimenti...trovarne una davvero normale è dura...però una con 2 padri o 2 madri NO, se hanno figli da relazioni precedenti bene, ma adottarli/concepirli in provetta non se ne dovrebbe nemmeno parlare per me.

momo-racing
09-04-2009, 11:11
resto del parere che se due gay/lesbiche vogliono mettersi inseme/sposarsi/convivere a me sta benissimo, nessun problema, ma che lascino fuori i bambini. Un bambino ha diritto a crescere in una famiglia "normale", punto. Bene, aspetto tutte le vostre teorie che dicono che una famiglia gay è normale, su...avanti...

io credo che abbia più senso dire che un bambino abbia diritto a crescere in una famiglia che lo ami e posso garantirti che il requisito "uomo + donna che crescono un figlio" non è ne necessario ne sufficiente. Giustamente quando due persone decidono di adottare un bambino vengono sottoposte a mille controlli, per garantire che possano occuparsene. Purtroppo invece il solo fatto di essere fertili garantisce a una qualsiasi coppia il diritto di procreare e avere figli, indipendentemente dal fatto che siano o meno in grado di prendersene cura. Ma nessuno contro questi punta il dito, sono una famiglia sana composta da un padre e una madre, fa niente se poi il padre magari non c'è mai perchè lavora e va a zoccole o la madre se ne sta attaccata al telefono con le amiche tutto il giorno mentre il figlio gioca con i coltelli in cucina o il padre mena la madre e il figlio così tanto perchè è un frustrato. Questo è il modello di famiglia che funziona a prescindere e guai a toccarlo.

Personalmente penso che una coppia, ma anche un single ( se si garantisce il diritto al divorzio a persone con figli non vedo perchè non garantire il diritto all'adozione a persone single ), una volta che abbia dimostrato di avere i requisiti per un adozione sia per un bambino un alternativa comunque migliore che crescere in orfanotrofio. Ma sai, c'è gente convinta che se cresci con due genitori gay diventi gay anche tu, mentre io sono più convinto che se cresci in un orfanotrofio finisci per diventare un criminale abituandoti fin dall'infanzia a vivere ai margini, ma ovviamente tra le due possibilità la peggiore è senz'altro quella di diventare gay, immagino. E per la cronaca parlo da eterosessuale, quindi non sto tirando acqua al mio mulino.

Ciccio17
09-04-2009, 11:21
io credo che abbia più senso dire che un bambino abbia diritto a crescere in una famiglia che lo ami e posso garantirti che il requisito "uomo + donna che crescono un figlio" non è ne necessario ne sufficiente. Giustamente quando due persone decidono di adottare un bambino vengono sottoposte a mille controlli, per garantire che possano occuparsene. Purtroppo invece il solo fatto di essere fertili garantisce a una qualsiasi coppia il diritto di avere figli, indipendentemente dal fatto che siano o meno in grado di prendersene cura. Ma nessuno contro questi punta il dito, sono una famiglia sana composta da un padre e una madre, fa niente se poi il padre magari non c'è mai perchè lavora e va a zoccole o la madre se ne sta attaccata al telefono con le amiche tutto il giorno mentre il figlio gioca con i coltelli in cucina o il padre mena la madre e il figlio così tanto perchè è un frustrato. Questo è il modello di famiglia che funziona e guai a toccarlo.


Quella condizione sufficiente non lo è senza dubbio, necessaria sicuramente.

E dicendo che esistono N famiglie composte da uomo+donna che poi non sanno crescere i proprii figli non dimostri nulla.

MesserWolf
09-04-2009, 11:43
resto del parere che se due gay/lesbiche vogliono mettersi inseme/sposarsi/convivere a me sta benissimo, nessun problema, ma che lascino fuori i bambini. Un bambino ha diritto a crescere in una famiglia "normale", punto. Bene, aspetto tutte le vostre teorie che dicono che una famiglia gay è normale, su...avanti...

sono d'accordo . Per quanto a qualcuno dia fastidio c'è al mondo un ordine naturale , la famiglia è fatta da una figura paterna e una materna . Pensate a che differenze di approccio hanno avuto vostra madre e vostro padre a crescervi.

Una famiglia omosessuale è una famiglia impoverita di uno dei due elementi, e che mette il bambino in una condizione di svantaggio per tante cose (compresa la discriminazione ). Un desiderio puramente egoistico e che secondo me tiene in poca considerazione il bambino immolandolo al politically correct.

A me non me ne frega nulla delle preferenze sessuali delle persone , sono letteralmente cazzi loro ... ma la famiglia è una istituzione che esiste da millenni e su cui si basa l'intera umanità e la sua storia, ci metterei mano solo se fosse indispensabile , e non mi sembra questo il caso.
Ovviamente è una mia opinione .

SuperMario=ITA=
09-04-2009, 11:49
io credo che abbia più senso dire che un bambino abbia diritto a crescere in una famiglia che lo ami e posso garantirti che il requisito "uomo + donna che crescono un figlio" non è ne necessario ne sufficiente. Giustamente quando due persone decidono di adottare un bambino vengono sottoposte a mille controlli, per garantire che possano occuparsene. Purtroppo invece il solo fatto di essere fertili garantisce a una qualsiasi coppia il diritto di procreare e avere figli, indipendentemente dal fatto che siano o meno in grado di prendersene cura. Ma nessuno contro questi punta il dito, sono una famiglia sana composta da un padre e una madre, fa niente se poi il padre magari non c'è mai perchè lavora e va a zoccole o la madre se ne sta attaccata al telefono con le amiche tutto il giorno mentre il figlio gioca con i coltelli in cucina o il padre mena la madre e il figlio così tanto perchè è un frustrato. Questo è il modello di famiglia che funziona a prescindere e guai a toccarlo.

E' per quello che ho messo tra virgolette la parola normale. Il requisito che in quella famiglia POSSA essere amato è obbligatorio. Possa. Un bambino dovrebbe crescere in una famiglia più normale possibile. Certo, nella norma sono i genitori che decidono di fare un figlio, ma se ciò non è possibile naturalmente (vedi coppia omosessuale, single,...) si possono mettere dei paletti. io ritengo che un bambino che cresca in una famiglia anomala potrebbe avere delle ricadute. Cosa ne sappiamo? boh, forse niente, sta di fatto che questo bambino crescerebbe in una famiglia non normale per una scelta non sua, solo perchè le sue mamme o i suoi papà hanno la presunzione di chiedere il diritto ad avere un figlio come una coppia normale, che non sono. Ripeto, nessun problema ai matrimoni gay, etc etc, ma uguali diritti in materia di figli come le altre coppie no, assolutamente. E non sono condizionato da religione nè da altre robe.

SuperMario=ITA=
09-04-2009, 11:50
Un desiderio puramente egoistico e che secondo me tiene in poca considerazione il bambino immolandolo al politically correct.

.

come non quotarti ;)

SuperMario=ITA=
09-04-2009, 11:53
Personalmente penso che una coppia, ma anche un single ( se si garantisce il diritto al divorzio a persone con figli non vedo perchè non garantire il diritto all'adozione a persone single ), una volta che abbia dimostrato di avere i requisiti per un adozione sia per un bambino un alternativa comunque migliore che crescere in orfanotrofio. Ma sai, c'è gente convinta che se cresci con due genitori gay diventi gay anche tu, mentre io sono più convinto che se cresci in un orfanotrofio finisci per diventare un criminale abituandoti fin dall'infanzia a vivere ai margini, ma ovviamente tra le due possibilità la peggiore è senz'altro quella di diventare gay, immagino. E per la cronaca parlo da eterosessuale, quindi non sto tirando acqua al mio mulino.

vero, ma ci sono moltissime coppie normali che desiderano adottare un figlio...di orfani ce ne sono, ma ci sono anche molte coppie che fanno una fatica boia ad ottenerli, i figli. Perchè non dare la precedenza a loro? e poi si parla anche di concepimento in provetta...;)

momo-racing
09-04-2009, 13:51
Quella condizione sufficiente non lo è senza dubbio, necessaria sicuramente.
quindi se, per esempio, una madre dovesse morire durante il parto, saresti d'accordo nel togliere la paternità del figlio al padre e quindi darlo in affidamento perchè viene a mancare la condizione NECESSARIA per la crescita del figlio, giusto? E' ciò che hai scritto tu.

E dicendo che esistono N famiglie composte da uomo+donna che poi non sanno crescere i proprii figli non dimostri nulla.
dimostro semplicemente che tutti quelli che analizzano assai superficialmente e sbrigativamente la questione dicendo che "la famiglia deve essere composta da un padre e una madre, stop" tendono per comodità a trascurare che tale condizione non garantisce di persè nulla. La natura garantisce di fatto di fare un sacco di cose, ma non tutte sono giuste solo perchè la natura le consente ed è per questo che esistono le leggi. La natura consente anche a un uomo di stuprare una donna perchè lui è fisicamente più forte e lei non può quindi ribellarsi. La natura consente a due genitori incapaci e irresponsabili di diventare genitori anche se poi usano il figlio per mandarlo a mendicare sugli autobus. Ma non per questo tali atti "naturali" sono giusti.
Con questo non dico che tutti i gay siano santi e tutte le coppie "normali" siano cattive. Dico che esistono coppie normali buone e coppie normali cattive come esisteranno coppie di gay buone e coppie di gay cattive. Il vantaggio del consentire l'adozione ai gay è che, in linea teorica, si dovrebbe essere in grado di selezionare solamente le coppie buone, cosa che la natura non può fare quando permette che due eterosessuali abbiano un figlio.
Personalmente tra crescere in un orfanotrofio senza genitori e rigettato dal mondo, tra crescere in una coppia di genitori cattiva che mi picchia o mi trascura e tra crescere in una coppia di genitori gay che mi ama, personalmente, e sottolineo personalmente, dovessi scegliere tra una di queste condizioni, probabilmente sceglierei la terza. Se poi sei convinto che due genitori gay insegnino al figlioletto Mario a indossare i tacchi a spillo e a baciarsi con gli altri maschietti quello è un problema tuo, non loro. Perchè se esistesse il rischio concreto che un figlio cresciuto da due gay diventi gay a sua volta allora ci si dovrebbe domandare come mai TUTTI I GAY SONO PER FORZA DI COSE FIGLI DI GENITORI ETEROSESSUALI.

sono d'accordo . Per quanto a qualcuno dia fastidio c'è al mondo un ordine naturale , la famiglia è fatta da una figura paterna e una materna . Pensate a che differenze di approccio hanno avuto vostra madre e vostro padre a crescervi.

ma non è assolutamente vero. Esistono decine di modelli di famiglie differenti ed ognuno ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. C'è chi pur avendo un padre e una madre ha passato la maggior parte della sua infanzia con la tata, dato che i genitori lavoravano entrambi, magari uno dei due all'estero addirittura. C'è chi è pieno di fratelli e chi è figlio unico. C'è chi ha passato più tempo con i nonni, chi con i parenti, chi con i preti in collegio, chi vive in famiglie "allargate", soprattutto in campagna, dove nella stessa abitazione vivono zii, amici, conoscenti. Un mio amico ha perso il padre da giovanissimo, la madre è andata a vivere con la sorella ed è stato cresciuto da due donne ( sua madre e sua zia ). Oltre a essere una persona normalissima ha anche un discreto successo con le donne, giusto per far scemare l'idea che possa essere stato cresciuto "effemminato". Un altro mio amico è diventato padre giovanissimo e ora vive in casa con la figlia la sua ragazza, i suoi genitori e i suoi due fratelli, e tutti s'alternano più o meno nel ruolo di madre e padre. La figlia è un amore.

Parliamo della Tata per esempio: si tratta forse di un modello diseducativo per i figli? Non si tratta forse di un surrogato dei genitori pagato per prendersi cura del bambino facendone le veci e che altera il normale equilibrio della coppia padre/madre?

Lasciando da parte la questione "omosessuali" che per molti è ancora come toccare un nervo scoperto, concentriamoci su un altro aspetto delle adozioni. Vogliamo parlare dei genitori divorziati? la legge garantisce il diritto a persone che hanno un figlio di divorziare, di fatto legalizza la situazione in cui a un "single" è permesso prendersi cura di un bambino. Il bambino continua a avere un padre e una madre ma continua a vederli singolarmente uno alla volta e questo la legge lo permette sebbene quasi sempre la situazione del divorzio sia altamente traumatica per il bambino stesso che spesso si sente causa del divorzio e spesso passa le giornate con un genitore sentendo parlare male dell'altro e viceversa.
Eppure la stessa legge impedisce a un single, che ne abbia i requisiti, economici e morali, di adottare. In sintesi, si permette che un bambino viva il trauma della separazione dei genitori e si permette che venga cresciuto singolarmente da essi dopo il divorzio ma non si permette a un single che ne abbia i requisiti di adottare un bambino che vive il trauma quotidiano del rifiuto in un orfanotrofio. A me questo, personalmente, non torna.

Certo, nella norma sono i genitori che decidono di fare un figlio, ma se ciò non è possibile naturalmente (vedi coppia omosessuale, single,...) si possono mettere dei paletti.
il fatto è che ci si concentra sempre sugli uomini ( quasi tutti quando pensano a due gay pensano alla situazione di due gay uomini ) ma vedi, a un single donna la natura consente di avere figli, basta che faccia sesso con una persona e poi non la riveda più. Come allo stesso modo a una coppia omosessuale di lesbiche la natura già consente di avere figli, basta che una delle due faccia sesso con una persona e poi non la riveda più. E tutto questo la legge non lo può impedire. Di fatto stiamo parlando di situazioni che la legge sceglie semplicemente di ignorare.

Ci tengo a riassumere il succo del mio discorso in due punti. Il primo è che NELL'INTERESSE STESSO DEI FANCIULLI LA LEGGE DOVREBBE PERMETTERE L'ADOZIONE DA PARTE DI CHIUNQUE SIA IN GRADO DI GARANTIRE AMORE, SERENITA' E EDUCAZIONE A UN BIMBO, INDIPENDENTEMENTE CHE SI TRATTI DI UN SINGLE, GAY, COPPIA, BRANCO DI LUPI O PIANTA GRASSA.

il secondo è che questo discorso, dal mio punto di vista non è impostato, come molti di voi lo interpreteranno, per difendere il diritto dei gay ad avere figli, di quello poco me ne cale ( o meglio mi interessa nella misura in cui si fa rispettare un diritto di una persona, come i diritti di tutte le persone ) ma bensì per difendere IL DIRITTO DEL BAMBINO AD ESSERE AMATO. Non è un discorso pro-gay ma un discorso pro-bimbi. E sono sicuro che per molti di voi rimarrà incomprensibile.

Fritz!
09-04-2009, 13:56
E' per quello che ho messo tra virgolette la parola normale. Il requisito che in quella famiglia POSSA essere amato è obbligatorio. Possa. Un bambino dovrebbe crescere in una famiglia più normale possibile. Certo, nella norma sono i genitori che decidono di fare un figlio, ma se ciò non è possibile naturalmente (vedi coppia omosessuale, single,...) si possono mettere dei paletti. io ritengo che un bambino che cresca in una famiglia anomala potrebbe avere delle ricadute. Cosa ne sappiamo? boh, forse niente, sta di fatto che questo bambino crescerebbe in una famiglia non normale per una scelta non sua, solo perchè le sue mamme o i suoi papà hanno la presunzione di chiedere il diritto ad avere un figlio come una coppia normale, che non sono. Ripeto, nessun problema ai matrimoni gay, etc etc, ma uguali diritti in materia di figli come le altre coppie no, assolutamente. E non sono condizionato da religione nè da altre robe.

Tutto il tuo discorso si basa su una definizione ideale di "norma".

Tolta quella non rimane niente.

Nella realtà di bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso ce ne sono migliaia, anzi milioni.

E ci sono migliaia di psicologi, terapeuti, sociologi che queste situazioni le osservono e le studiano.

Se questa "norma" fosse un criterio oggettivo, sarebbe subito evidente dagli studi condotti, che quei bambini presentano, statisticamente, problemi maggiori rispetto ai loro coetanei.

Eppure gli studi non mostrano questa diversità. Tanto che in merito, in seguito ai risultati degli studi condotti, l'APA (American Psychological Association) han preso posizione ufficiale sulla questione.

According to the ACLU and the APA, a substantial number of peer-reviewed studies support the conclusion that, under similar socioeconomic conditions, children raised by same-sex couples are comparable to those raised by opposite-sex couples in terms of their mental and physical health

http://en.wikipedia.org/wiki/American_Psychological_Association

Dream_River
09-04-2009, 15:09
Come al solito ce se ne sbatte altamente dei dati riportati nell'articolo, e si va avanti per propri dogmi, addirittura arrivando a pensare alla propaganda :rolleyes:

Puoi mettermi anche il link?vorrei salvarlo a spargerlo in giro;)

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/cronaca/figli-gay/figli-gay/figli-gay.html?ref=hpspr1

Sarai ricompensato dalla nostra lobby per questo atto di fedeltà e supporto :O

:sofico:

MARCA
09-04-2009, 15:26
Edit

Lucrezio
09-04-2009, 18:43
Meglio una coppia gay di un genitore single... o di un orfanotrofio... o di una situazione critica, come quella, comune ad un numero spropositato dei nuclei famigliari tanto cari a santa romana chiesa, della violenza domestica.

Tutto sommato, però, meglio una famiglia "tradizionale" senza problemi. Per il bambino è probabilmente più facile. Allo studio credo sui numeri, sulla tolleranza disneyana della gente un po' meno. Temo che sia stata riportata una sola faccia della medaglia :(