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View Full Version : Attività solare e maree all'origine di FORTI TERREMOTI?


Teox82
08-04-2009, 09:33
Posto questo articolo tratto da Meteolive

La magnetostrizione è un fenomeno ben noto ai geologi e che consiste nella variazione di dimensione e di forma che accompagna la magnetizzazione di un ferromagnete e la sua deformazione dipende dalla direzione e dal grado di magnetizzazione. Il fenomeno è stato osservato, in particolare, nei cristalli in relazione alla loro energia di anisotropia.

E' utile ricordare che le variazioni dimensionali dovute alla magnetostrizione non sono affatto trascurabili, come dimostrato dagli esperimenti eseguiti su monocristalli di nichel disposti secondo la direzione di un campo magnetico lungo gli assi principali del cristallo.

È noto che le macchie solari sono regioni della cromosfera solare a temperatura di 4500°K, e quindi inferiore a quella della superficie dell'Astro, pari a 6000°K. Esse sono dovute alla comparsa in superficie di forti campi magnetici, che bloccano l'attività convettiva del Sole che, a loro volta, determinano anomalie nel campo magnetico terrestre. Tali anomalie, provocando fenomeni di magnetostrizione, aumentano gli stress presenti nelle zone di criticità della litosfera terrestre e possono stimolare la formazione di terremoti.

Tutte le componenti del campo magnetico terrestre esterno, sono quindi amplificate in corrispondenza della maggiore conducibilità della ionosfera. Anche le componenti della marea geomagnetica di origine lunare potrebbero innescare fenomeni magnetostrittivi in seno alle faglie e la loro maggiore amplificazione potrebbe risultare piuttosto sensibile in corrispondenza della fase di Luna Nuova, cioè quando il Sole e la Luna si trovano entrambi sullo stesso settore celeste.

In sintesi in corrispondenza dell'aumento dell'attività solare e quindi del numero delle macchie presenti sulla superficie della nostra Stella si potrebbe assistere a possibili anomalie del campo magnetico terrestre con una conseguente magnetostrizione della crosta terrestre, foriera di fasi sismicamente attive, ulteriormente amplificate in caso di novilunio.

Secondo le ultime analisi effettuate, è in atto una evidente ripresa di attività sismica su scala planetaria, e non è da sottovalutare l'importanza delle fenomenologie magnetiche tra loro collegate, che, se ulteriormente approfondite, potrebbero divenire un ottimo precursore per una sempre più realistica e non troppo lontana previsione dei terremoti.

Cosa ne pensate?

lowenz
08-04-2009, 09:52
http://www.gefran.com/it/tecnologies/tecnology_7.aspx

Si definisce “magnetostrizione” quella proprietà dei materiali ferromagnetici di modificare le proprie dimensioni se sottoposti a campi magnetici. Questa proprietà venne individuata da James Joule nel 1842 durante l’analisi di un campione di nickel.
La spiegazione dell’effetto magnetostrittivo risiede nella comprensione della struttura di un materiale ferromagnetico. Questi materiali possono essere considerati come degli insiemi di piccole porzioni di materia che agiscono come dei magneti permanenti. Quando il materiale non è magnetizzato, queste piccole porzioni sono disposte nello spazio in modo casuale, mentre se il materiale viene magnetizzato, tutte le porzioni orientano il proprio asse sulla stessa direzione. L’intervento di un campo magnetico esterno, causa una modifica di questo equilibrio e porta ad ottenere l’effetto magnetostrittivo.
In base alla polarità della proprietà magnetostrittiva, il materiale si comporta in modo diverso se posto all’interno di un campo magnetico: in caso di magnetostrizione positiva, si allarga; se la magnetostrizione è negativa si restringe.
In altre parole, questa proprietà consente di utilizzare materiali ferromagnetici per trasformare energia magnetica in energia cinetica e viceversa. In realtà, l’effetto contrario, ossia il cambiamento delle proprietà magnetiche di un oggetto ferromagnetico se sottoposto a stress meccanici, viene definito effetto Villari.
É possibile menzionare altri due effetti correlati alla magnetostrizione: l’effetto Matteucci (creazione di un campo magnetico elicoidale da parte di un materiale magnetostrittivo soggetto a forza di torsione) e l’effetto Wiedemann (contrario all’effetto Matteucci, ossia la creazione di un movimento di torsione da parte di un oggetto magnetostrittivo soggetto a campo magnetico elicoidale).
Oltre ad essere responsabile del ronzio che può essere avvertito in prossimità dei trasformatori o dei dispositivi ad alta tensione, l’effetto magnetostrittivo consente di sviluppare tanto dispositivi di attuazione quanto sensori. Per realizzare un trasduttore di posizione che utilizzi la proprietà magnetostrittiva dei materiali ferromagnetici, si devono considerare gli effetti sopra elencati.
Si consideri un filo di materiale ferromagnetico, lungo quanto la corsa che si vuole rilevare col sensore. Se il filo è sottoposto ad un campo magnetico causato da un magnete situato in una certa posizione e gli viene fornita corrente, per l’effetto Wiedermann si genera una torsione. Considerando che la corrente viene fornita per un periodo molto breve (impulso), ciò comporta che questa torsione si diffonde lungo il filo come un’onda sonica a partire dal punto in cui il magnete è posizionato.
L’onda sonica percorre il filo fino a raggiungere un dispositivo di ricezione. All’interno di questo dispositivo, secondo l’effetto Villari, lo stress meccanico causato dall’onda sonica provoca una variazione della proprietà magnetica di un ulteriore componente di materiale ferromagnetico generando a sua volta un impulso di corrente. Un temporizzatore verifica il tempo trascorso dall’invio dell’impulso di corrente che genera l’onda sonica alla ricezione dell’impulso generato dalla ricezione dell’onda stessa. Questo tempo è proporzionale alla distanza percorsa dall’onda stessa e perciò dà indicazione della posizione del magnete, da cui l’onda è partita.

:dissident:
08-04-2009, 12:20
Visto che siamo in un periodo di minimo dell'attivita' solare particolarmente profondo, ho i miei seri dubbi sull'affermazione finale...

Erythraeum
08-04-2009, 19:15
mmmmh è più plausibile la teoria dell'attrazione gravitazionale della luna... molti forti terremoti sono avvenuti durate i giorni di luna piena (Kobe 1995, Sumatra 2004) o di luna nuova (Perù 2007)...

gabi.2437
08-04-2009, 19:27
Queste cose al massimo possono innescarlo, non lo creano da 0

Come impilare dei cubetti, la torre è sempre più instabile, ci soffi e crolla, ma è crollata perchè era instabile, non per il soffio...

E qua idem, si accumula l'energia, si accumula, si accumula ma non si spezza... ovviamente prima o poi deve scaricarsi, la prima cosa che gli dà il "là" trac, fa partire il tutto, ma è solo l'innesco

gugoXX
09-04-2009, 16:01
mmmmh è più plausibile la teoria dell'attrazione gravitazionale della luna... molti forti terremoti sono avvenuti durate i giorni di luna piena (Kobe 1995, Sumatra 2004) o di luna nuova (Perù 2007)...

Si', ma non e' che la Luna piena o quella nuova attraggano piu' o meno dei quarti o della mezzaluna...

Erythraeum
09-04-2009, 19:51
Si', ma non e' che la Luna piena o quella nuova attraggano piu' o meno dei quarti o della mezzaluna...

certo, ma durante il novi- e il plenilunio si viene a sommare anche l'attrazione gravitazionale del sole...