islandofjava
02-04-2009, 21:58
Non sapevo che titolo mettere :stordita:
In realtà avevo lasciato la risposta work in progress poi nel frattempo il thread è stato chiuso (questo (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1785614&page=52)) e quindi ho pensato di ripartire da qui, dato che mi sembrava interessante :D
Se non lo è pace.
riprendo quindi quello che aveva scritto Gemma.
si, l'ho letto perchè mi metto sempre in dubbio e ho voluto controllare.
Approfondendo, nella stessa discussione, ho trovato anche:
Purtroppo il mio fido dizionario di latino delle superiori è andato perduto negli anni (sic).
L'unico vocabolario online riporta significati molto differenti fra i termini "condicio" (= condizione) e "conditio"(= conservazione; creazione)
Io mi sono rifatta al senso letterale di "condizione senza la quale non [...]"
E a quanto pare errata non è. :)
Bello comunque. Si imparano tante cose.
Peccato :( (dico il dizionario di latino)
Comunque il Corpus Iuris Civilis è proprio uno degli esempi a cui mi riferivo quando ho citato il periodo tardo antico.
Le raccolta di norme fatte dai vari regnanti succedutisi dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente sono state scritte con un latino che era chiaramente l'espressione di tempi diversi e mutata rispetto al periodo classico, risentendo della commistione culturale di tradizione germanica e riflettendo usi della lingua diversi rispetto a quelli di Cicerone, Seneca, ecc. ecc.
Il dato più interessante però è, paradossalmente, proprio nel nome del testo che hai citato :)
Juris e non Iuris. La forma corretta sarebbe la seconda (e così sembra fosse il testo originario) è però passata e si trova anche nella prima proprio perché la j si sarebbe sostituita, in alcuni casi (per prassi, modifiche della lingua, contaminazioni volgari ecc.) alla i di ius.
In realtà avevo lasciato la risposta work in progress poi nel frattempo il thread è stato chiuso (questo (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1785614&page=52)) e quindi ho pensato di ripartire da qui, dato che mi sembrava interessante :D
Se non lo è pace.
riprendo quindi quello che aveva scritto Gemma.
si, l'ho letto perchè mi metto sempre in dubbio e ho voluto controllare.
Approfondendo, nella stessa discussione, ho trovato anche:
Purtroppo il mio fido dizionario di latino delle superiori è andato perduto negli anni (sic).
L'unico vocabolario online riporta significati molto differenti fra i termini "condicio" (= condizione) e "conditio"(= conservazione; creazione)
Io mi sono rifatta al senso letterale di "condizione senza la quale non [...]"
E a quanto pare errata non è. :)
Bello comunque. Si imparano tante cose.
Peccato :( (dico il dizionario di latino)
Comunque il Corpus Iuris Civilis è proprio uno degli esempi a cui mi riferivo quando ho citato il periodo tardo antico.
Le raccolta di norme fatte dai vari regnanti succedutisi dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente sono state scritte con un latino che era chiaramente l'espressione di tempi diversi e mutata rispetto al periodo classico, risentendo della commistione culturale di tradizione germanica e riflettendo usi della lingua diversi rispetto a quelli di Cicerone, Seneca, ecc. ecc.
Il dato più interessante però è, paradossalmente, proprio nel nome del testo che hai citato :)
Juris e non Iuris. La forma corretta sarebbe la seconda (e così sembra fosse il testo originario) è però passata e si trova anche nella prima proprio perché la j si sarebbe sostituita, in alcuni casi (per prassi, modifiche della lingua, contaminazioni volgari ecc.) alla i di ius.