View Full Version : G20, intesa tra i leader sui paradisi fiscali
I PARADISI FISCALI - Uno dei temi più controversi è stato quello relativo ai paradisi fiscali, uno dei punti qualificanti della proposta congiunta di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Il premier britannico, Gordon Brown, ha annunciato che «la lista è pronta», nonostante l'opposizione di alcuni Paesi, tra cui la Cina e diverse nazioni europee. Brown ha poi precisato che ci saranno sanzioni contro quei paesi che non forniscono le informazioni richieste.
e mo' ? un'altra sanzione per l'italietta ??
Fradetti
02-04-2009, 16:49
I PARADISI FISCALI - Uno dei temi più controversi è stato quello relativo ai paradisi fiscali, uno dei punti qualificanti della proposta congiunta di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Il premier britannico, Gordon Brown, ha annunciato che «la lista è pronta», nonostante l'opposizione di alcuni Paesi, tra cui la Cina e diverse nazioni europee. Brown ha poi precisato che ci saranno sanzioni contro quei paesi che non forniscono le informazioni richieste.
e mo' ? un'altra sanzione per l'italietta ??
Italia paradiso fiscale???? Va bene che Silvio ha detto che abbassa le tasse ma di qui a considerarlo paradiso fiscale ce ne corre :O
sì ma che vuol dire in pratica? fanno una lista nera dei paradisi fiscali e quindi?
sì ma che vuol dire in pratica? fanno una lista nera dei paradisi fiscali e quindi?
li vietano suppongo...
x fradetti , non ho detto che in italia ce ne siano..è ovvio
però credo che ci siano molti italiani che ne fanno uso...
:stordita:
li vietano suppongo...
ma non credo proprio... è un'utopia per me..
ConteZero
02-04-2009, 16:58
Penso che gli stati membri imporranno obblighi stringenti alle banche per evitare/disincentivare il passaggio di fondi da e verso i paradisi fiscali.
Fradetti
02-04-2009, 17:03
li vietano suppongo...
x fradetti , non ho detto che in italia ce ne siano..è ovvio
però credo che ci siano molti italiani che ne fanno uso...
:stordita:
si ma hai parlato di "sanzione per l'italia", mentre nell'articolo si parla di sanzioni per i paradisi fiscali che non attuano un adeguato scambio di informazioni.
Cmq non è possibile "vietare" un paradiso fiscale... innazitutto ci son differenze tra l'uso fattodalle persone fisiche e l'uso fatto dalle imprese dei paradisi fiscali, poi bisogna andare a colpire le operazioni fatte con tali paesi (ma resta il fatto che potrebbero essere operazioni legittime, che non vanno penalizzate). Ci sono difficoltà enormi
ConteZero
02-04-2009, 17:05
Beh, una norma abbastanza "semplice" prevederebbe di segnalare ogni transazione in un archivio pubblicamente (per le FdO) consultabile e riconosciuto come "prova" in tutti gli stati membro.
Fradetti
02-04-2009, 17:09
Beh, una norma abbastanza "semplice" prevederebbe di segnalare ogni transazione in un archivio pubblicamente (per le FdO) consultabile e riconosciuto come "prova" in tutti gli stati membro.
ogni stato ha regole diverse.... ad esempio le operazioni che un impresa italiana fa a Monaco vengono attentamente monitorate, quelle delle imprese francesi no perchè c'è una convenzione.
In realtà secondo me la questione sta in chi fa la black list (o white list) e in base a quali criteri la fa.
ConteZero
02-04-2009, 17:17
ogni stato ha regole diverse.... ad esempio le operazioni che un impresa italiana fa a Monaco vengono attentamente monitorate, quelle delle imprese francesi no perchè c'è una convenzione.
In realtà secondo me la questione sta in chi fa la black list (o white list) e in base a quali criteri la fa.
Per questo penso che la black list sarà unica, e che saranno imposti precisi limiti.
Alla fine il discorso è che gli stati dovranno "aderire" alle regole ed adottare le blacklist o essere messi in blacklist essi stessi (altrimenti i fondi li fanno passare da lì).
Fradetti
02-04-2009, 17:17
qualcuno sa dove vedere il documento ufficiale firmato al g20 sui paradisi fiscali?
mi serve per studio :O
Io dico con che faccia, questo personaggio che dovrebbe rappresentarci, si presenta ad un consesso internazionale per discutere di messa al bando dei paradisi fiscali dove tiene gran parte del suo patrimonio personale.
:muro:
Che vergogna.
qualcuno sa dove vedere il documento ufficiale firmato al g20 sui paradisi fiscali?
mi serve per studio :O
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/dossier/Finanza%20e%20Mercati/2009/g-20/cronaca/G20.pdf?uuid=07d10044-1fac-11de-b40d-ad1f75a14049
_TeRmInEt_
02-04-2009, 20:45
:help:
:fuck:
Fradetti
02-04-2009, 21:11
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=/art/SoleOnLine4/dossier/Finanza%20e%20Mercati/2009/g-20/cronaca/G20.pdf?uuid=07d10044-1fac-11de-b40d-ad1f75a14049
grazie
cmq la frase... "The era of banking secrecy is over" è significativa
-kurgan-
02-04-2009, 21:25
Io dico con che faccia, questo personaggio che dovrebbe rappresentarci, si presenta ad un consesso internazionale per discutere di messa al bando dei paradisi fiscali dove tiene gran parte del suo patrimonio personale.
:muro:
Che vergogna.
*
MadJackal
02-04-2009, 21:57
La Svizzera si incazzerà. Parecchio. :asd:
willywilly77
02-04-2009, 22:07
:help:
:fuck:
Appunto tanto ci dobbiamo entrare in sta white list :O
Intanto ecco l'elenco, per l'OCSE, vediamo quanti ne recepiranno, e se il nostro vergognoso pdc riuscirà a far escludere dalla black list le sue cayman.
http://www.repubblica.it/popup/servizi/2009/paradisi/01.jpg
LuVi
ConteZero
03-04-2009, 08:01
Intanto ecco l'elenco, per l'OCSE, vediamo quanti ne recepiranno, e se il nostro vergognoso pdc riuscirà a far escludere dalla black list le sue cayman.
http://www.repubblica.it/popup/servizi/2009/paradisi/01.jpg
LuVi
Credo che in questo genere di cose Berlusconi (ed in genere l'Italia) conti (per fortuna) come il due di coppe con la briscola a mazzi.
Poi magari cercherà di giocare (come già fatto in passato) con la legge italiana che recepisce la direttiva sui paradisi fiscali...
Credo che in questo genere di cose Berlusconi (ed in genere l'Italia) conti (per fortuna) come il due di coppe con la briscola a mazzi.
Poi magari cercherà di giocare (come già fatto in passato) con la legge italiana che recepisce la direttiva sui paradisi fiscali...
Confermo, il suo parere non conterà nulla, ma i suoi conti si...
ConteZero
03-04-2009, 19:37
Vedrai che l'Italia inaugurerà il più grosso scudo fiscale del mondo.
Vedrai che l'Italia inaugurerà il più grosso scudo fiscale del mondo.
In che senso?
zerothehero
03-04-2009, 20:04
Per l’Europa l'asse Usa-Cina è una iattura
di Alberto Quadro Curzio
Basterà la novità Barack Obama per portare al successo il summit del G20 che si riunisce oggi a Londra? Difficile, perché troppi e troppo ampi sono i temi riassumibili in tre: come usare politiche espansive di spesa pubblica per uscire dalla crisi; come evitare il protezionismo; come riformare regole e vigilanza finanziaria. A questi temi si aggiunge anche l'ipotesi non scontata di un potenziamento di organismi come il Fondo monetario internazionale. È ben vero che la riunione cade in un momento di minor tensione sui mercati, rispetto al G20 che si tenne in novembre a Washington, con qualche luce in fondo al tunnel della crisi.
Ma è anche vero che le posizioni di partenza dei partecipanti sono piuttosto distanti. Consideriamo i singoli temi da un'ottica prevalentemente europea. Politiche espansive e di sostegno. Gli Usa vorrebbero che tutti i Paesi mettessero in atto politiche coordinate, fatte di spesa pubblica e di riduzioni di tasse, per almeno un 2% del Pil sia nel 2009 che nel 2010. I Paesi europei non sono inclini a questa scelta sia perché in tutti hanno operato stabilizzatori automatici e ammortizzatori sociali di notevoli dimensioni, ai quali è stata aggiunta altra spesa pubblica; ma anche perché essi tengono agli obiettivi di medio termine di finanze pubbliche sane con un deficit su Pil sotto il 3%, limite oggi sforato. Quanto alla Cina: ha varato dal novembre scorso un programma gigantesco di spesa pubblica pari al 14% del suo Pil. Gli Usa non possono pretendere che l'Europa adotti per uscire dalla crisi il loro «paradigma», peraltro non chiaro in quanto imposto anche dalla necessità di giganteschi salvataggi, che li porterà anche a un deficit su Pil intorno al 12% nel 2009.
Tuttavia la Uem potrebbe e dovrebbe fare di più con la emissione di titoli di debito pubblico europeo e con la modifica del Patto di stabilità connesso ai parametri di Maastricht per scorporare dal deficit le spese in infrastrutture. Obiettivi di medio termine irrealizzabili per la cautela della Germania verso la quale si dovrà continuare un'opera di convincimento che anche l'Italia ha da tempo avviato. Protezionismo. Nel 2009 si prevede una caduta nel volume del commercio mondiale del 9%. Malgrado la difficoltà delle previsioni, l'ordine di grandezza colpisce se si pensa che tra il 1998 e il 2008 c'è stata una crescita medio annua di quasi il 6%. Purtroppo alla caduta si stanno affiancando misure, più o meno striscianti, di protezionismo.
È stato stimato che la maggioranza dei Paesi del G20 ha preso misure restrittive dall'inizio della crisi. Esse vanno da aumenti tariffari sulle importazioni da parte di Paesi emergenti fino a pressioni fatte dai governi di Paesi sviluppati affinché le loro aziende, sostenute da aiuti di Stato, creino occupazione nazionale. È un rischio perché la crescita economica mondiale è stata forte negli ultimi due decenni anche per merito del commercio internazionale. Intaccare l'interdipendenza commerciale vuol dire danneggiare anche l'integrazione produttiva e quindi la crescita mondiale. Contro il protezionismo il G20 deve essere determinato così come deve esserlo l'Organizzazione mondiale del commercio, soprattutto verso Usa e Cina. Quanto alla Ue, la Commissione europea deve anche evitare che il mercato interno venga intaccato. Se non ci riuscirà la sua legittimazione sarà molto danneggiata. Riforma delle regole e della vigilanza bancaria-finanziaria. Su questo tema sono da mesi al lavoro talmente tanti «soggetti» internazionali (oltre a quelli nazionali) che è difficile farne l'elenco e dare conto dei loro contributi.
Alcuni di questi soggetti sono stabili, altri temporanei; alcuni sono emanazione di Organismi sopranazionali, altri sono privati; altri hanno già concluso mentre altri sono all'opera. Ci sono il FMI, l'Ocse, il Gruppo dei Trenta, la Banca dei regolamenti internazionali e altri ancora, ai quali partecipano anche autorevoli personalità italiane. Ma spiccano soprattutto il Financial Stability Forum (FSF), presieduto da Mario Draghi, e il Gruppo, nominato dal presidente della Commissione europea, presieduto da Jacques de Larosière e del quale fa parte anche Rainer Masera. La sostanza dei problemi da risolvere è nota. La riforma dovrebbe infatti riguardare i requisiti di capitale delle banche e delle finanziarie, i connessi effetti ciclici, il monitoraggio dei rischi a livello dei singoli operatori e sistemici, i criteri contabili, la regolamentazione di attori e prodotti finanziari, le agenzie di rating, la supervisione internazionale delle banche globali e molto altro, fino alle retribuzioni dei vertici bancari e al ridimensionamento dei paradisi fiscali.
In questo complesso insieme di problemi e di iniziative è indispensabile che la Ue/Uem si dia una posizione unitaria così come richiesto dall'ottimo Rapporto de Larosière. Nello stesso, da un lato si auspica una collaborazione internazionale per raggiungere standard comuni nel campo finanziario, ma dall'altro si afferma che la Ue/Uem deve darsi un forte Sistema europeo di regolazione e supervisione finanziaria e bancaria, integrato con la Bce e con gli Enti nazionali ai quali ultimi non si può certo chiedere un efficace controllo su soggetti a scala continentale. Ciò è in coerenza con un principio cardine della Ue/Uem: quello della sussidiarietà. Esso non è infatti operante solo verso il basso attribuendo per «disaggregazione» più poteri alla «periferia» ma è anche un principio di «coesione» che opera verso l'alto attribuendo più poteri al «centro» ove necessario. E il centro della Ue/Uem non può essere il Fmi o il Fsf e non solo perché negli stessi l'influenza americana potrebbe alla fine prevalere. In conclusione. Anche per evitare che il G20 di oggi prefiguri per domani un G2 tra Stati Uniti (grande debitore) e Cina (grande creditore) è necessario che la Ue/Uem (grande economia equilibrata) si rafforzi, attraverso le sue istituzioni, come terzo polo geoeconomico.
02 aprile 2009
http://www.corriere.it/editoriali/09...4f02aabc.shtml
zerothehero
03-04-2009, 20:08
Ci credo poco che riusciranno ad eliminare tutti paradisi fiscali.
Fradetti
03-04-2009, 20:34
Ci credo poco che riusciranno ad eliminare tutti paradisi fiscali.
però renderli inutili o render difficoltoso il loro utilizzo è un obiettivo ragionevole
zerothehero
04-04-2009, 11:36
però renderli inutili o render difficoltoso il loro utilizzo è un obiettivo ragionevole
Si potrebbe imporre sanzioni nei confronti dei paesi che non sono collaborativi. Se tutti sono d'accordo sarebbero efficaci.
Leggevo sul corsera che gli Stati uniti ogni anno perdono 100mld di dollari in tasse evase causa paradisi fiscali.
ConteZero
04-04-2009, 11:44
Si potrebbe imporre sanzioni nei confronti dei paesi che non sono collaborativi. Se tutti sono d'accordo sarebbero efficaci.
Leggevo sul corsera che gli Stati uniti ogni anno perdono 100mld di dollari in tasse evase causa paradisi fiscali.
Chi ci guadagna (come stati) ha troppo interesse che non se ne faccia niente... ed ha anche abbastanza liquidità da oliare a dovere tutte le rotelle giuste.
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