uvz
28-03-2009, 13:50
PREMESSA
Tengo il conto nella stesa banca dove mio padre tiene il conto della sua impresa. Mi conoscono, conoscono la mia famiglia, e mi trattano meglio. Ma i seguenti discorsi non cambiano, o non cambiano quasi nulla.
Sono sempre stato un tipo attivo. Non ho mai accettato le scelte degli altri passivamente. se mi sta bene si, altrimenti faccio di testa mia. Anni fa nelle bollette telefoniche c'erano delle voci di affitto (borchia telefonica o una cosa del genere, campanello nel muro, etc.). Telefonai a Telecom e mi dissero loro stessi che non si devono più pagare. Allora mi feci togliere queste spese. Poi anni e anni dopo ne parlarono pubblicamente, qualcuno se le fece togliere e poi mi sembra le tolsero ufficialmente a tutti. Vi lamentate delle spese e su una fattura (telefonica) con varie voci non vi chiedete per cosa pagate?
Così ho sempre fatto in banca. Quando nell'estratto conto trovavo delle voci che non comprendevo, allora andavo dal vicedirettore della mia filiare e chiedevo lumi. Così negli anni ho "personalizzato" il mio conto con soltanto le spese necessarie. Inoltre ho alzato il tasso di interesse. Stavo per andare sotto (non i soldi in giacenza ma gli interessi che dava il conto) allora lui giustamnete mi alzava di un pò in modo da avere qualche euro di "guadagno" a fine periodo fiscale.
Pensate se cambiare banca fosse come prendere un caffè. La banca A possiede 100 clienti. Dall'altra parte della strada il caffè costa meno? Tutti i 100 clienti vanno nella banca B dell'altra parte della strada ad aprire il conto. La banca A rimane a vuoto e che fa, fallisce? Certo che no, diminuisce le spese, aumenta i tassi di interesse. Facendo così diminuisce la "rapina", i soldi fregati ai poveri ignari clienti (spese inutili o troppe alte, per es.). Allora la banca B diminuisce a sua volta le spese, e i 100 clienti ritornano alla B. Le spese della A sono giuste, coprono i loro costi, ma rischiano il fallimento, allora le diminuiscono; alcune voci diventano sottocosto. E le 100 persone tornano da A. B, per poter diminuire le spese, deve licenziare dei dipendenti, tenere aperti 3 sportelli al posto di 5. Diminuisce la qualità dei loro servizi, sono obbligati (e al telegiornale si lamentano dei poveri cassi integrati). E le 100 persone tornano da B. Così via finchè si arriva al collasso dei sistema. Ma collassare dei cinena è una cosa, far collassare le banche coinvolge è molto più grande, per ovvi motivi che non sto qui a spiegarlo.
Così è stato fatto per ii computer. Per anni e anni costavano in media da 2 a 3 milioni. Poi c'è stata una liberarizzazione sfrenata del commercio, i clienti ignoranti nessuno li ha educati a spendere bene, e i prezzi si sono abbassati sempre più. Ovviamente le aziende grosse prevedono come andrà il mercato negli anni futuri. Ci sono miliardi in gioco, non si possono permettere di perderli. Hanno studiosi del mercato, delle leggi, etc. Quindi nel 2004, prevedendo che gli incassi dei computer si sarebbero abbassati (come leggevo da tempo, ma non immaginavo così in basso) l'IBM ha venduto la divisione computer alla cinese Lenovo. Al posto di dire al mondo, ai politici, che così non si può andare avanti. Non è un mercato sano. Ma chi gliene frega alle aziende se il mercato è sano o no. L'importante è fare cassa, è fare numeri (valuta). Se poi questi mumeri fanno il benessere della gente o fanno la schiavitù dei popoli, a loro non gliene frega (come se questi mega dirigenti abitassero su marte, come se loro fossero esenti dai mali della nostra società). Inoltre neanche al singolo cittadino gliene frega veramente qual cosa.
C'è molto fervore in questo periodo. La gente cambia conto corrente. Passa il muutuo da una banca ad un'altra. Grazie anche a genge utopistica, per gli ignoranti. Gente che ha lottano anni e anni perchè cambiassero le cose (associazioni consumatori, per es.).
Quando unirono più banche e fecero la Rolo Banca 1484 (o un altro numero) provai a chiedere informazioni per aprire un conto corrente. A pesci in faccia mi dissero le loro condizioni (schifose). Mai trattato così male da un'azienda, ed ero un potenziale cliente. Fu una delle mie esperienze che mi fece capire come andavano le cose in banca. Le cose sono in parte migliorate, ma c'è il rischio opposto. Per questo che tempo dopo la Rolo Banca, non mi passo mai per l'anticamera del cervello di cambiare banca, per difendere una sana economia. Ho sempre chiesto delucidazioni sulle spese, eliminate le inutili. C'è una banca con lo 0.50% di interesse in più? Preferisco prendere un pò meno ma far girare l'economia. Che non significa spendere passivamente i soldi, ma spenderli bene. Come spendo di più per comprare le riviste in edicola, do lo stipendio all'edicolante. E questo mi permette di vivere in una società sana.
Non sono ingenuo, lo so che alla mia banca di questo non gliene frega nulla, come al mio edicolante non gliene frega nulla. Appena mi può inchiappetare lo farà. Ma è con l'onestà che prosperano le nazioni. Per questo io vado avanti con il "mio" modo, indifferentemente da chi ho davanti (l'alternativa sarebbe il suicidio, contribuire al collasso della nostra società).
Ora però non so più che pesci pigliare. Ero arrivato ad avere il 2,75% di interesse, più alto del più grosso conto di mio padre. Così "alto" perchè tengo nel conto pochi soldi, e infatti con questo interesse a fine trimestre fiscale incassavo soltanto due o tre euro. Mi va bene, non mi interessa investire. E' il conto dove tengo i soldi per le spese. Ma da metà Dicembre scorso gli interessi si sono abbassati 3 volte, e i gionri scorsi ho ricevuto il quarto avviso di un altro diminuzione del tasso di interesse, del 0,50% con tasso minimo 0,10%. E se non ci fossi arrivato, ora non ricordo, avrò al massimo un 0,25%. Già avevo calcolato una perdita al trimestre di qualche euro senza questo ulteriore abbassamento. Cosa sarà mai perdere alcuni euro al trimestre, ma io vorrei evitarlo per principio. Il conto corrente è un servizio che io "compro" ma non per questo devo pagarlo. Il guadagno delle banche viene da altro. Dico questo perchè il vicedirettore non mi ha mai fatto problemi. Da quando ci sono state le variazioni del tasso europeo tira fuori questa scusa del pagare perchè si ha un servizio. Io insisto e lui erige un muro: NO! Non ci vuole molto a mettere al computer sul mio conto due o tre euro fissi di "guadagno" indiffentemente dal tasso. Però non acconsentono.
DOMANDA
Qualcuno mi aveva parlato di interessi legati ai tassi europei e interessi slegati da questo. Mi sapete dire di preciso che voce devo guardare sul foglietto con le caratteristiche del mio conto, per sapere di che tipo sono i miei interessi?
Ho pensato anche al conto Internet, che sono sempre stato contrario. Per il principio di far girare l'economia (e far lavorare i dipendenti delle banche, vado allo sportello piuttosto di stare comodo a casa mia al computer).
N.B.: i miei discorsi sono generici, dettati dal buon senso. Sicuramente ci sono i casi in cui è meglio il cambiamento che permette la tecnologia, altre volte è meglio il vecchio metodo. Ovvio, il mondo non è tutto uguale. Io semplifico sempre nei miei discorsi.
Ho pensato al conto Internet per qualche secondo. Poi mi sono venuti in mente tutti i problemi che ci si può imbattere con i siti Internet riassumendoli con la non pefetta compatibilità fra browser e il sito stesso. Apro il conto Internet e magari va tutto bene, poi un mese dopo lo aggiornano e non vedo più una sezione, o più nulla. Un sistema che si basa su una tecnologia così
???
e una sua implementazione così superficiale è un sistema fallace (stupido)
???
. Calcolati miliardi di danni (o presunti tali) persi da siti di commercio elettronico chiusi per un breve periodo di tempo a causa di malfuzionamenti al sistema informatico. E chi vende l'informatico? Se il sistema fosse perfetto magari per 3 anni, se non molto di più, non venderebbe più niente. Un sistema economico che guadagna sui danni degli altri.
Che cosa faccio? Non mi piacerebbe cambiare banca. Nelle altre sarei un utente qualsiasi, almeno in questa mi conoscono. E allo sportello si fa prima. Come è in qualsiasi attività quando si serve un vecchio cliente.
Devo fare ancora bene i calcoli per sapere le spese. Ma vorrei sapere anticipatamente se esistono ancora (secondo il vicedirettore no) i conti correnti di servizio, zero interessi zero spese (a parte i bolli statali). Se fossero obbligatori per legge andrei, citando questa legge, a farmelo dare. Lo sapete voi?
Altrimenti potrei provare a fare un giochetto. Chiudo il conto (nominando la legge niente spese di chiusura) e lo riapro il giorno dopo usando un conto di prova, senza spese di tenuta conto. Lo si può avere per massimo un anno e poi si è obbligati a scegliere fra 5 C/C preimpostati. Il più conveniente è più costoso del mio di adesso, però fra un anno, magari potrei avere più soldi (ma non penso).
Però c'è un problema. Ho un conto di deposito titoli con un singolo investimento, che non vedo l'ora di vendere (ma con questa pseudocrisi sarà dura venderlo). Prima di chiederlo in banca, e se volessi fare questo giochetto preferirei non nominarlo, potrei secondo voi chiudere il conto normale, tenere quello di deposito (che si può aprire soltanto avendone già uno nornale) e il giorno dopo ne apro un C/C di prova e lo abbino a quello deposito?
Preferisco saperlo da gente esperta qui in Internet perchè in banca mi possono dire quello che interessa loro, anche se non è legale.
Posso?
Tengo il conto nella stesa banca dove mio padre tiene il conto della sua impresa. Mi conoscono, conoscono la mia famiglia, e mi trattano meglio. Ma i seguenti discorsi non cambiano, o non cambiano quasi nulla.
Sono sempre stato un tipo attivo. Non ho mai accettato le scelte degli altri passivamente. se mi sta bene si, altrimenti faccio di testa mia. Anni fa nelle bollette telefoniche c'erano delle voci di affitto (borchia telefonica o una cosa del genere, campanello nel muro, etc.). Telefonai a Telecom e mi dissero loro stessi che non si devono più pagare. Allora mi feci togliere queste spese. Poi anni e anni dopo ne parlarono pubblicamente, qualcuno se le fece togliere e poi mi sembra le tolsero ufficialmente a tutti. Vi lamentate delle spese e su una fattura (telefonica) con varie voci non vi chiedete per cosa pagate?
Così ho sempre fatto in banca. Quando nell'estratto conto trovavo delle voci che non comprendevo, allora andavo dal vicedirettore della mia filiare e chiedevo lumi. Così negli anni ho "personalizzato" il mio conto con soltanto le spese necessarie. Inoltre ho alzato il tasso di interesse. Stavo per andare sotto (non i soldi in giacenza ma gli interessi che dava il conto) allora lui giustamnete mi alzava di un pò in modo da avere qualche euro di "guadagno" a fine periodo fiscale.
Pensate se cambiare banca fosse come prendere un caffè. La banca A possiede 100 clienti. Dall'altra parte della strada il caffè costa meno? Tutti i 100 clienti vanno nella banca B dell'altra parte della strada ad aprire il conto. La banca A rimane a vuoto e che fa, fallisce? Certo che no, diminuisce le spese, aumenta i tassi di interesse. Facendo così diminuisce la "rapina", i soldi fregati ai poveri ignari clienti (spese inutili o troppe alte, per es.). Allora la banca B diminuisce a sua volta le spese, e i 100 clienti ritornano alla B. Le spese della A sono giuste, coprono i loro costi, ma rischiano il fallimento, allora le diminuiscono; alcune voci diventano sottocosto. E le 100 persone tornano da A. B, per poter diminuire le spese, deve licenziare dei dipendenti, tenere aperti 3 sportelli al posto di 5. Diminuisce la qualità dei loro servizi, sono obbligati (e al telegiornale si lamentano dei poveri cassi integrati). E le 100 persone tornano da B. Così via finchè si arriva al collasso dei sistema. Ma collassare dei cinena è una cosa, far collassare le banche coinvolge è molto più grande, per ovvi motivi che non sto qui a spiegarlo.
Così è stato fatto per ii computer. Per anni e anni costavano in media da 2 a 3 milioni. Poi c'è stata una liberarizzazione sfrenata del commercio, i clienti ignoranti nessuno li ha educati a spendere bene, e i prezzi si sono abbassati sempre più. Ovviamente le aziende grosse prevedono come andrà il mercato negli anni futuri. Ci sono miliardi in gioco, non si possono permettere di perderli. Hanno studiosi del mercato, delle leggi, etc. Quindi nel 2004, prevedendo che gli incassi dei computer si sarebbero abbassati (come leggevo da tempo, ma non immaginavo così in basso) l'IBM ha venduto la divisione computer alla cinese Lenovo. Al posto di dire al mondo, ai politici, che così non si può andare avanti. Non è un mercato sano. Ma chi gliene frega alle aziende se il mercato è sano o no. L'importante è fare cassa, è fare numeri (valuta). Se poi questi mumeri fanno il benessere della gente o fanno la schiavitù dei popoli, a loro non gliene frega (come se questi mega dirigenti abitassero su marte, come se loro fossero esenti dai mali della nostra società). Inoltre neanche al singolo cittadino gliene frega veramente qual cosa.
C'è molto fervore in questo periodo. La gente cambia conto corrente. Passa il muutuo da una banca ad un'altra. Grazie anche a genge utopistica, per gli ignoranti. Gente che ha lottano anni e anni perchè cambiassero le cose (associazioni consumatori, per es.).
Quando unirono più banche e fecero la Rolo Banca 1484 (o un altro numero) provai a chiedere informazioni per aprire un conto corrente. A pesci in faccia mi dissero le loro condizioni (schifose). Mai trattato così male da un'azienda, ed ero un potenziale cliente. Fu una delle mie esperienze che mi fece capire come andavano le cose in banca. Le cose sono in parte migliorate, ma c'è il rischio opposto. Per questo che tempo dopo la Rolo Banca, non mi passo mai per l'anticamera del cervello di cambiare banca, per difendere una sana economia. Ho sempre chiesto delucidazioni sulle spese, eliminate le inutili. C'è una banca con lo 0.50% di interesse in più? Preferisco prendere un pò meno ma far girare l'economia. Che non significa spendere passivamente i soldi, ma spenderli bene. Come spendo di più per comprare le riviste in edicola, do lo stipendio all'edicolante. E questo mi permette di vivere in una società sana.
Non sono ingenuo, lo so che alla mia banca di questo non gliene frega nulla, come al mio edicolante non gliene frega nulla. Appena mi può inchiappetare lo farà. Ma è con l'onestà che prosperano le nazioni. Per questo io vado avanti con il "mio" modo, indifferentemente da chi ho davanti (l'alternativa sarebbe il suicidio, contribuire al collasso della nostra società).
Ora però non so più che pesci pigliare. Ero arrivato ad avere il 2,75% di interesse, più alto del più grosso conto di mio padre. Così "alto" perchè tengo nel conto pochi soldi, e infatti con questo interesse a fine trimestre fiscale incassavo soltanto due o tre euro. Mi va bene, non mi interessa investire. E' il conto dove tengo i soldi per le spese. Ma da metà Dicembre scorso gli interessi si sono abbassati 3 volte, e i gionri scorsi ho ricevuto il quarto avviso di un altro diminuzione del tasso di interesse, del 0,50% con tasso minimo 0,10%. E se non ci fossi arrivato, ora non ricordo, avrò al massimo un 0,25%. Già avevo calcolato una perdita al trimestre di qualche euro senza questo ulteriore abbassamento. Cosa sarà mai perdere alcuni euro al trimestre, ma io vorrei evitarlo per principio. Il conto corrente è un servizio che io "compro" ma non per questo devo pagarlo. Il guadagno delle banche viene da altro. Dico questo perchè il vicedirettore non mi ha mai fatto problemi. Da quando ci sono state le variazioni del tasso europeo tira fuori questa scusa del pagare perchè si ha un servizio. Io insisto e lui erige un muro: NO! Non ci vuole molto a mettere al computer sul mio conto due o tre euro fissi di "guadagno" indiffentemente dal tasso. Però non acconsentono.
DOMANDA
Qualcuno mi aveva parlato di interessi legati ai tassi europei e interessi slegati da questo. Mi sapete dire di preciso che voce devo guardare sul foglietto con le caratteristiche del mio conto, per sapere di che tipo sono i miei interessi?
Ho pensato anche al conto Internet, che sono sempre stato contrario. Per il principio di far girare l'economia (e far lavorare i dipendenti delle banche, vado allo sportello piuttosto di stare comodo a casa mia al computer).
N.B.: i miei discorsi sono generici, dettati dal buon senso. Sicuramente ci sono i casi in cui è meglio il cambiamento che permette la tecnologia, altre volte è meglio il vecchio metodo. Ovvio, il mondo non è tutto uguale. Io semplifico sempre nei miei discorsi.
Ho pensato al conto Internet per qualche secondo. Poi mi sono venuti in mente tutti i problemi che ci si può imbattere con i siti Internet riassumendoli con la non pefetta compatibilità fra browser e il sito stesso. Apro il conto Internet e magari va tutto bene, poi un mese dopo lo aggiornano e non vedo più una sezione, o più nulla. Un sistema che si basa su una tecnologia così
???
e una sua implementazione così superficiale è un sistema fallace (stupido)
???
. Calcolati miliardi di danni (o presunti tali) persi da siti di commercio elettronico chiusi per un breve periodo di tempo a causa di malfuzionamenti al sistema informatico. E chi vende l'informatico? Se il sistema fosse perfetto magari per 3 anni, se non molto di più, non venderebbe più niente. Un sistema economico che guadagna sui danni degli altri.
Che cosa faccio? Non mi piacerebbe cambiare banca. Nelle altre sarei un utente qualsiasi, almeno in questa mi conoscono. E allo sportello si fa prima. Come è in qualsiasi attività quando si serve un vecchio cliente.
Devo fare ancora bene i calcoli per sapere le spese. Ma vorrei sapere anticipatamente se esistono ancora (secondo il vicedirettore no) i conti correnti di servizio, zero interessi zero spese (a parte i bolli statali). Se fossero obbligatori per legge andrei, citando questa legge, a farmelo dare. Lo sapete voi?
Altrimenti potrei provare a fare un giochetto. Chiudo il conto (nominando la legge niente spese di chiusura) e lo riapro il giorno dopo usando un conto di prova, senza spese di tenuta conto. Lo si può avere per massimo un anno e poi si è obbligati a scegliere fra 5 C/C preimpostati. Il più conveniente è più costoso del mio di adesso, però fra un anno, magari potrei avere più soldi (ma non penso).
Però c'è un problema. Ho un conto di deposito titoli con un singolo investimento, che non vedo l'ora di vendere (ma con questa pseudocrisi sarà dura venderlo). Prima di chiederlo in banca, e se volessi fare questo giochetto preferirei non nominarlo, potrei secondo voi chiudere il conto normale, tenere quello di deposito (che si può aprire soltanto avendone già uno nornale) e il giorno dopo ne apro un C/C di prova e lo abbino a quello deposito?
Preferisco saperlo da gente esperta qui in Internet perchè in banca mi possono dire quello che interessa loro, anche se non è legale.
Posso?